Ruolo dell Istituto Superiore di Sanità nell analisi del rischio e nel controllo ufficiale di OGM. Roberta Onori
|
|
- Ida Bartolini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ruolo dell Istituto Superiore di Sanità nell analisi del rischio e nel controllo ufficiale di OGM Roberta Onori Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Reparto OGM e Xenobiotici di origine fungina roberta.onori@iss.it 1 Workshop della rete nazionale dei laboratori OGM
2 Schema della presentrazione Descrizione ISS Focal piont EFSA Attività dell ISS nella valutazione del rischio OGM Ruolo dell ISS nelle attività di controllo OGM
3 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA L Istituto Superiore di Sanità istituto nel 1934, é il principale organo tecnico scientifico del Servizio Socio Sanitario Nazionale è un Ente pubblico che coniuga l attività di ricerca e quella di consulenza, formazione e controllo applicate alla tutela della salute pubblica
4 Ambiente e connessa prevenzione primaria Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Dipartimenti Biologia cellulare e neuroscienze Ematologia, oncologia e medicina molecolare Epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute Farmaco Malattie infettive, parassitarie ed immunomediate Tecnologie e salute
5 Centri nazionali AIDS Malattie Rare Ricerca e valutazione dei prodotti immunobiologici Sostanze Chimiche L'ISS e Alleanza Contro il Cancro Coordinatore delle attività di Alleanza Contro il Cancro (la rete degli IRCCS oncologici, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Basi di Dati Banca Dati Bonifiche Banca Dati Sensibilizzanti EDID (Interferenti Endocrini) Banca Dati Cancerogeni BaseDati Sostanze Chimiche Sibil (Documenti di bioetica) Malattie Rare esenti ticket Malattie Rare presidi accreditati "Consorzio Pubblico per l Accreditamento (COPA S.C.r.l.)", di cui fa parte l Organismo di valutazione ed accreditamento (ORL)
6 Laboratori comunitari di riferimento -Reference Laboratory for Parasites Laboratori nazionali di riferimento - Reference Laboratory for Escherichia-coli -Reference Laboratory for Chemical - Elements in Food of Animal Origin Focal point EFSA
7 EFSA Istituita con Regolamento del Parlamento Europeo N 178/2002 Struttura a carattere scientifico della Comunità Europea che ha come obiettivi la valutazione dei rischi alimentari e la comunicazione delle informazioni disponibili. In collaborazione con le Autorità Competenti e mediante consultazioni con I principali stakeholders, elabora opinioni scientifiche indipendenti e promuove attività di comunicazione sui rischi alimentari.
8 Risk analysis Scientific exercise Risk assessment Hazard identification Hazard characterisation Exposure assessment Risk characterisation Risk EFSA management produces Assess scientific policy alternatives in the opinions light of and the risk assessment advice to provide Select a sound and implement appropriate foundation forcontrol options as European monitoring/surveilliance policies activities and legislation EFSA provides independent scientific advice and clear communication on existing and emerging risks Risk communication Interactive exchange of information and opinions Member States European Commission, European Parliament and EU Member States take effective and timely risk management decisions.
9 EFSA Articolo 36 Regolamento 178/2002 Rete di organizzazioni attive nei settori di competenza dell'autorità Definisce ambiti delle attività scientifiche EFSA che si avvalgono della collaborazione di strutture di ricerca ed esperti nazionali Individuazione dei laboratori riconosciuti per svolgere ricerche Agreement between EFSA Attivazione dei Focal Point nazionali and Segretariato Nazionale della Valutazione del Rischio della Catena Alimentare
10 Compiti Focal Point Raccogliere e trasferire informazioni all EFSA in merito a: Iniziative nazionali sulla valutazione del rischio Risultati delle ricerche scientifiche nazionali Divergenze di opinioni tra EFSA e Italia Cooperare con il Segretariato Nazionale della Valutazione del Rischio della Catena Alimentare in merito a: formulazione dei programmi di lavoro in ambito EFSA diffusione delle informazioni provenienti dall EFSA sia alla Comunità Scientifica che agli stakeholders nazionali Trasferire le richieste scaturite da esigenze nazionali
11 Attività ISS nella valutazione del rischio OGM Pareri tecnici Pareri notifiche Visite ispettive Partecipazione ai lavori della Commissione interministeriale per la valutazione delle Biotecnologie CIB e successivamente CIV
12 Legal framework for GMO risk assessment In the European Union (EU), products that contain, or are produced from GMOs must have an authorisation prior to entering the market In order to guarantee a safe develop of food derived from biotechnology, the EU has set up a framework of complex legislation The scope of this legislation is: - To protect human health and the environment - To ensure free circulation within EU of safe GMO products
13 EFSA also provides independent scientific advice to Risk managers EFSA s role is to carry out scientific Risk Assessment on GMOs under two regulatory frameworks:
14 What EFSA do Il Panel OGM effettua la valutazione del rischio e produce opinioni scientifiche e suggerimenti per la gestione del rischio. La valutazione si basa sulla revisione delle informazioni scientifiche disponibili e dei dati forniti per determinare la sicurezza d uso di un evento OGM. Questo procedimento permette di stabilire le basi su cui fondare la politica Europea a fornisce un supporto alle autorità responsabili della gestione del rischio nel prendere decisioni efficaci. Il Panel svolge la maggior parte delle sue attività nel contesto dell autorizzazione di una notifica, in quanto tutti i prodotti GM devono essere valutati dall EFSA prima di essere autorizzati in EU.
15 Strategie internazionali per la valutazione del rischio OECD Group of National Experts on Safety in Biotechnology, 1993, 1994, 1996 OECD Task Force on the Safety of Novel Foods and Feed, 1998-present FAO/WHO Expert Consultations, 1991, 1996, 2000, 2001, 2003 CODEX Task Force on Foods Derived from Biotechnology, European Commission Directives and Regulations, 1996-present ENTRANSFOOD, the EU Thematic Network on the Safety Assessment of Genetically Modified Food Crops, European Food Safety Authority, Guidance Document GMO Panel
16 Substantial equivalence or comparative safety assessment The first step of the approach is the comparative analysis of the molecular, agronomic and morphological characteristics of the organisms in question, as well as their chemical composition. Such comparisons should be made between GM and non-gm comparator grown under the same regimes and environmental conditions. The outcome of this comparative analysis is the identification of differences between the GM plant and its non-gm comparator which will further structure the subsequent assessment procedure, which may include further specific safety and nutritional testing. This approach should provide evidence on whether or not the GM crop-derived food/feed is as safe as the traditional comparator.
17 Adopted on 24 September 2004 Updated in December 2005 (PMEM) Published in May 2006 Complemented in December 2006 (Renewals) March 2007 (Stacked events) Last updated: 16 June 2009
18 Punti critici e nuove prospettive La valutazione del rischio OGM é caratterizzata da divergenze di opinioni tra i differenti attori dovute essenzialmente a differenti punti di vista sui potenziali benefici e beneficiari di questa tecnologia. Le autorizzazioni di OGM a livello di Commissione non sono state mai effettuate a maggioranza qualificata. Sulla base di queste considerazioni e alla luce dell esperienza maturata GMO panel EFSA a partire dal 2006 ha intrapreso una politica di dialogo con gli esperti del MS e con gli altri stakeholreds Organizzazione di meeting Aggiornamento delle lineeguida Proposta di inserire le lineeguida come annex alla normativa
19 Punti innovativi Riferimento ai protocolli OECD per gli studi di tossicità In fase di discussione gli aspetti legati all ERA e ai piani di monitoraggio e sorveglianza post marketing
20 Gruppo di lavoro OGM ISS Punto di riferimento interno per quesiti posti da enti pubblici e privati in tema di valutazione della sicurezza d uso Sviluppare metodologie idonee per la corretta informazione e comunicazione in tema di OGM rapporto ISTISAN sulla valutazione della sicurezza d uso OGM
21 Attività ISS nella valutazione del rischio OGM Pareri tecnici Pareri notifiche Visite ispettive Partecipazione ai lavori della Commissione interministeriale per la valutazione delle Biotecnologie CIB e successivamente CIV
22 OECD BIOTECNOLOGIE Due gruppi di lavoro: 1) OECD s Working Group for the Harmonisation of Regulatory Oversight in Biotechnology (Environmental safety of transgenic organisms) 2) OECD s Task Force for the Safety of Novel Foods and Feeds (foods/feeds derived from transgenic organisms) Task Force: delegates from ministries/ agencies responsible for risk assessment of novel foods and feeds (competent authorities); Consensus documents
23 CODEX AD HOC INTERGOVERNMENTAL TASK FORCE ON FOODS DERIVED FROM BIOTECHNOLOGY GUIDELINE FOR THE CONDUCT OF FOOD SAFETY ASSESSMENT OF FOODS DERIVED FROM RECOMBINANT-DNA PLANTS CAC/GL Draft Annex Recombinant-DNA Plants Modified for Nutritional or Health Benefits, Safety Assessment in Situations of Low-level Presence of Recombinant-DNA Plant Material Draft Guideline for the Conduct of Food Safety Assessment of Foods Derived from Recombinant- DNA Animals
24 Attività ISS nella valutazione del rischio OGM Pareri tecnici Pareri notifiche Visite ispettive Partecipazione ai lavori della Commissione interministeriale per la valutazione delle Biotecnologie CIB e successivamente CIV
25 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DG Protezione Natura Autorità Nazionale Competente - OGM Il sistema di Governance viene garantito attraverso la collaborazione di vari organismi istituzionali, ciascuno dei quali rappresenta un ingranaggio Commissione Europea EFSA EMEA Notificanti Consultazione pubblica Rappresentante del Ministero dell Ambiente Rappresentante del Ministero della Salute Rappresentante del Ministero delle Attività Produttive Rappresentante del Ministero delle politiche agricole e forestali Rappresentante del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Rappresentante delle regioni Rappresentante dell Agenzia per la protezione dell Ambiente e per i servizi tecnici(apat) Rappresentante dell Istituto nazionale di ricerca per alimenti e nutrizione(inran) Rappresentante sull Istituto superiore di sanità Rappresentante dell Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro Rappresentante del laboratorio nazionale di riferimento OGM (CROGM) ANC(Autorità Nazionale Competente) ARC (Autorità Regionale Competente)
26 Valutazioni postmarketing: Progettto di ricerca nazionale Selezione degli alimenti potenzialmente contenenti OGM Dati di presenza di materiale GM negli alimenti commercializzati Valutazione dell esposizione tramite dati di consumo di alimenti GM in Italia L assunzione globale di soia/mais GM, calcolata come valore percentuale relativo alla dieta, è molto bassa, sia per la soia (0,0013%), che per il mais (0,0003%) 221 alimenti a base di MAIS 101 alimenti a base di SOIA
27 Ruolo dell ISS nell attivita di controllo Analisi di revisione Legge 30 aprile 1962, n. 283 Piani di monitoraggio Metodi analitici e di campionamento Attività di formazione CEN/TC 275 "Food analysis Horizontal methods" European Network of GMO laboratories (ENGL)
28 Analisi di revisione
29
30 Campionamento Piano Nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli alimenti Elaborazione di lineeguida per il campionamento
31 Raccomandazione 787/04 Regolamento 401/2006
32
33 Grazie per l attenzione
Attività di coordinamento tra Ministero della Salute e Focal Point dell EFSA
Attività di coordinamento tra Ministero della Salute e Focal Point dell EFSA Dott. Carmelo Curatola Direzione Generale degli Organi Collegiali per la tutela della Salute Uff. II Il Focal Point italiano
DettagliIl Focal Point Italiano EFSA
Il Focal Point Italiano EFSA Luca Busani Focal Point Italiano EFSA Dipartimento di Sanita Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Department Of Veterinary Public Health and Food Safety Focal Point
DettagliREGOLAMENTO 178/2002
REGOLAMENTO 178/2002 Il 28 gennaio 2002 il Parlamento europeo ha emanato il Regolamento CE n. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare ed è la base per garantire
DettagliCOORDINAMENTO DEGLI ORGANISMI ART. 36 REG. 178/2002
COORDINAMENTO DEGLI ORGANISMI ART. 36 REG. 178/2002 Dott.ssa Gaetana Ferri Direttore Generale degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute Ministero della salute Monitoraggio dell attività di cooperazione
DettagliLa normativa sulla etichettatura e tracciabilità degli alimenti derivanti da OGM a garanzia della corretta. Marina Miraglia
La normativa sulla etichettatura e tracciabilità degli alimenti derivanti da OGM a garanzia della corretta informazione del consumatore Bologna 9 febbraio 2007 Marina Miraglia Istituto Superiore di Sanità
DettagliRuolo delle associazioni di impresa nella informazione corretta sui pericoli da sostanze e miscele
Ruolo delle associazioni di impresa nella informazione corretta sui pericoli da sostanze e miscele Ilaria Malerba Area Sicurezza Prodotti e Igiene Industriale Roma, 19 maggio 2015 1 giugno 2015: alcuni
DettagliWorkshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma 5 maggio 2011. Gisèle Gizzi Ufficio del Direttore Esecutivo
Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma 5 maggio 2011 Gisèle Gizzi Ufficio del Direttore Esecutivo 1 Com è nata l EFSA Origini Serie di emergenze alimentari (per es. BSE, diossine) Perdita di fiducia
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliS I C U R E Z Z A I C U R E Z Z A C U R E Z Z A U R E Z Z A R E Z Z A E Z Z A Z Z A Z A A
L.R.T. 34/01 - Provincia di Grosseto - Progetto Maremma IN Sicurezza CIPA-AT Grosseto : Agenzia Formativa e Servizi in Agricoltura - www.qmtt.net/sicurezza D.Lgs. 81/08 S I C U R E Z Z A I C U R E Z Z
DettagliGestione del rischio. Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute
Gestione del rischio Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute AUTOCONTROLLO - DECRETO LEGISLATIVO 155/ 97 I principi su cui si basa l elaborazione di un piano HACCP sono 7: Identificare
DettagliCreazione di valore per le PMI: il progetto Imprese Responsabili Regione Marche (I.Re.M.)
Global Sustainability Services TM Creazione di valore per le PMI: il progetto Imprese Responsabili Regione Marche (I.Re.M.) Ancona, 15 dicembre 2009 Il progetto Imprese Responsabili della Regione Marche
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE.
ALLEGATO A MODELLO DI PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA E L ENTE LOCALE/REGIONE. PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE
Dettagli2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi
FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliAutorità europea per la sicurezza alimentare La sicurezza dei prodotti alimentari : Il ruolo dell EFSA
Autorità europea per la sicurezza alimentare La sicurezza dei prodotti alimentari : Il ruolo dell EFSA Lesley Koschel Relazioni Internazionali & Istituzionali 1 L EFSA ha due obiettivi prinicpiali: Deve
DettagliAmbiente e salute nelle politiche ambientali nazionali e le attività dell'ispra
Workshop Progetto Interdipartimentale Ambiente e Salute: stato di avanzamento e prospettive Ambiente e salute nelle politiche ambientali nazionali e le attività dell'ispra Luciana Sinisi Responsabile Settore
DettagliAgenzia Italiana del Farmaco
Iniziative per la qualità dell Ispettorato GCP Angela Del Vecchio Dirigente AIFA Ispettore Senior GCP 1 Scopo della normativa italiana ed europea è raggiungere e mantenere la qualità e l integrità degli
DettagliCompliance in Banks 2011
Compliance 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni Compliance in Banks 2011 Stato dell arte e prospettive di evoluzione Il ruolo della Compliance nella definizione strategica delle relazioni
DettagliRuolo della formazione nella sicurezza degli alimenti Alessandro Mangia
Università degli Studi di Parma Ruolo della formazione nella sicurezza degli alimenti Alessandro Mangia La Sicurezza degli alimenti tema prioritario per l opinione pubblica e nell agenda dei governi mondiali
DettagliISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI LAZIO E TOSCANA ROMA
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI LAZIO E TOSCANA ROMA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n. 233. del 10.05.2013 OGGETTO: Albergo per il Dott. Dany Morisset, relatore in occasione del
DettagliL impatto della certificazione di Gestione Forestale FSC in Italia Elaborazione parziale dei risultati
12 dicembre 2014 1 FSC Italia L impatto della certificazione di Gestione Forestale FSC in Italia Elaborazione parziale dei risultati Ilaria Dalla Vecchia Collaboratrice ricerca@fsc-italia.it 12 dicembre
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliLa nuova legislazione sulla Farmacovigilanza. Responsabilità e compiti dell AIFA. Laura Sottosanti. Roma, 13 settembre 2012
La nuova legislazione sulla Farmacovigilanza Responsabilità e compiti dell AIFA Laura Sottosanti Roma, 13 settembre 2012 Dichiarazione di trasparenza/interessi* Le opinioni espresse in questa presentazione
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliComitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014
Supporto alla definizione e attuazione delle politiche regionali di ricerca e innovazione (Smart Specialisation Strategy Regionali) Comitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014 Indice La Smart Specialisation
DettagliREGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (OTD) Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 168/22.12.2011 In vigore dal 1 febbraio
Dettagli5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004
5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 PIANI TRIENNALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI FITOFARMACI: RUOLO DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ R. DOMMARCO - E. FUNARI DIPARTIMENTO
DettagliASSICURA CONVEGNO SOLVENCY II L esperienza di una media impresa
ASSICURA CONVEGNO SOLVENCY II L esperienza di una media impresa Laura Blasiol Servizio Risk Management Milano, 30 giugno 2010 1 Agenda Solvency II: A challenge and an opportunity 2 Milestones 22/04/2009:
DettagliGli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti
Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Umberto Chiminazzo Direttore Generale Certiquality
DettagliCHE COSA SI INTENDE PER RISCHIO?
Valutazione del rischio? Uno strumento per capire i pericoli ed i rischi alimentari ed indirizzare le eventuali decisioni: il ruolo del CSRA in ambito regionale La Sicurezza Alimentare rappresenta un interesse
DettagliREGOLAMENTO CLAIMS 1924/2006: STATO DELL ARTE E PROSPETTIVE Paolo Casoni, Presidente AIIPA Integratori alimentari, prodotti dietetici e salutistici
REGOLAMENTO CLAIMS 1924/2006: STATO DELL ARTE E PROSPETTIVE Paolo Casoni, Presidente AIIPA Integratori alimentari, prodotti dietetici e salutistici Milano, Congresso SINut 2012 AIIPA, Associazione Italiana
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliUna "rete" per i servizi di igiene degli alimenti e nutrizione dell Emilia Romagna.. Una proposta regionale in una prospettiva nazionale
Una "rete" per i servizi di igiene degli alimenti e nutrizione dell Emilia Romagna.. Una proposta regionale in una prospettiva nazionale Corrado Scarnato DSP - AUSL Bologna PREMESSA I Piani di Prevenzione
DettagliProtocollo d intesa tra. Associazione Culturale Pediatri (ACP) Federazione Italiana per il Superamento dell Handicap (FISH)
Protocollo d intesa tra Associazione Culturale Pediatri (ACP) e Federazione Italiana per il Superamento dell Handicap (FISH) ACP Associazione Culturale Pediatri (di seguito denominata ACP), associazione
DettagliIl controllo ufficiale degli OGM nell alimentazione umana e animale sul territorio nazionale
Gruppo di Lavoro Tecnico Interregionale sul tema degli OGM istituito dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome WORKSHOP 20-21 febbraio 2008 Il controllo ufficiale degli OGM nell alimentazione
DettagliSistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE
Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE L organizzazione della sicurezza secondo D.Lgs. 81/08 Al datore di lavoro vengono attribuiti compiti di regia e di programmazione della sicurezza in azienda,
DettagliServizio. Carta dei Servizi rev. 2 del 7 marzo 2012. Farmaceutico
Carta dei Servizi rev. 2 del 7 marzo 2012 Azienda ULSS n. 22 Bussolengo VR Servizio Territoriale Domegliara, via A. De Gasperi, 72 Direttore: dott.ssa Antonella Ferrari Apertura al pubblico: dal lunedì
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliDeliberazione del Direttore Generale N. 185. Del 28/10/2015
Deliberazione del Direttore Generale N. 185 Del 28/10/2015 Il giorno 28/10/2015 alle ore 10.00 nella sede Aziendale di via San Giovanni del Cantone 23, il sottoscritto Massimo Annicchiarico, Direttore
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliL Istituto, in armonia con le attività e finalità del CNR di cui all art.2 del DL del 29-1-99:
Proposta operativa DI COSTITUZIONE DELL ISTITUTO DI NEUROSCIENZE DEL CNR PREMESSA Nell ambito del riordino della rete scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), al fine di realizzare un
Dettagli17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING
17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.
DettagliPROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI
legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliAREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,
DettagliIl Soggetto parageriatrico al lavoro
Il Soggetto parageriatrico al lavoro Il punto di vista dell Organo di Vigilanza Fabrizio Ferraris SPreSAL ASL BI Zanelli Roberto SPreSAL ASL AT Compiti S.Pre.S.A.L. Sviluppo e comunicazione delle conoscenze
DettagliNUOVO SISTEMA di FORMAZIONE CONTINUA in MEDICINA. giugno 2008
NUOVO SISTEMA di FORMAZIONE CONTINUA in MEDICINA giugno 2008 Il 31 dicembre 2006 è terminato il quinquennio sperimentale del sistema di formazione continua in medicina, definito in base alle disposizioni
DettagliPortale Acqua e Salute
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.
DettagliMANDATO DI AUDIT DI GRUPPO
MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte
DettagliRACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI
Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica
DettagliIl controllo dell Agenzia delle Dogane sulle sementi di mais e soia in importazione da Paesi Terzi
Il controllo dell Agenzia delle Dogane sulle sementi di mais e soia in importazione da Paesi Terzi Roma, 2 Workshop dei laboratori del controllo uffficiale di OGM 30 novembre 1-2 dicembre 2010 Le Agenzie
DettagliNOVEL FOOD: QUADRO TECNICO NORMATIVO
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA SICUREZZA ALIMENTARE E GLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE Direzione Generale dell Igiene e Sicurezza, degli Alimenti
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliAspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati
Aspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati Ufficio II Igiene generale degli alimenti Roma CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE Organizzazione
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliGuadagnare salute e Territorio. Daniela Galeone
Guadagnare salute e Territorio Daniela Galeone Fattori di rischio di malattia e morte prematura in Europa Decessi DALY* 1. Ipertensione 22% 1. Tabacco 12% 2. Tabacco 19% 2. Ipertensione 9% 3. Colesterolo
DettagliProgetto Mattone Internazionale Il Patto per l internazionalizzazione dei SSR: impegni dei livelli regionali"
Regione Siciliana Assessorato della Salute Progetto Mattone Internazionale Il Patto per l internazionalizzazione dei SSR: impegni dei livelli regionali" Roma 12-13 febbraio 2014 Dirigente Area Interdipartimentale
DettagliDIRETTORE AREA. Promocommercializzazione
ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative DIRETTORE Segreteria operativa del direttore AREA Contabile-amministrativa AREA Promocommercializzazione AREA Studi, Innovazione e Statistica ALLEGATO
DettagliMalattie Rare: tra scienza, etica, società e sostenibilità
Convegno Malattie Rare: tra scienza, etica, società e sostenibilità 17 Dicembre 2014 SANIT, Palazzo dei Congressi, Piazzale Kennedy 1, Roma Il Centro Nazionale Malattie Rare Istituto Superiore di Sanità
DettagliProposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione
Esempio strutturato di SICUREZZA ORGANIZZATIVA Proposte concernenti le strategie in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni per la pubblica amministrazione Pubblicazione del Comitato
DettagliCONOSCIAMO GLI INGREDIENTI COSMETICI. Proposta di Progetto di comunicazione per il settore cosmetico
CONOSCIAMO GLI INGREDIENTI COSMETICI Proposta di Progetto di comunicazione per il settore cosmetico Premessa: le esigenze Per il settore cosmetico è importante che il consumatore finale riceva messaggi
DettagliRuoli professionali nel contesto dell applicazione del Regolamento REACH
Ruoli professionali nel contesto dell applicazione del Regolamento REACH Dr. Pietro Pistolese Ministero della Salute Autorità Competente REACH R E A C H Registration, Evaluation, Authorisation and restriction
Dettagliorganizzato da Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) in collaborazione con l Ufficio Relazioni Esterne (URE) ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (ISS)
Farmaci orfani e accessibilità al trattamento delle malattie rare Programma educativo-informativo rivolto alle Associazioni di pazienti con malattie rare e loro familiari sull uso dei farmaci orfani organizzato
DettagliLega Contro i Tumori ONLUS Sezione L.I.L.T. di Reggio Emilia
Lega Contro i Tumori ONLUS Sezione L.I.L.T. di Reggio Emilia La L.I.L.T Nazionale nasce nel 1922 a Bologna Attualmente è presente con 105 sedi sul territorio nazionale La sede di Reggio Emilia è stata
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliWeb Marketing del Farmaco. Industria Farmaceutica ed Innovazione Tecnologica: il Farmaco e la Rete tra presente e futuro
Web Marketing del Farmaco. Industria Farmaceutica ed Innovazione Tecnologica: il Farmaco e la Rete tra presente e futuro ASPETTI LEGALI DEL WEB MARKETING PER AZIENDE FARMACEUTICHE AVV. SONIA SELLETTI STUDIO
DettagliUniversità di Macerata Facoltà di Economia
Materiale didattico per il corso di Internal Auditing Anno accademico 2010-2011 Università di Macerata Facoltà di Economia Obiettivo della lezione ERM - Enterprise Risk Manangement Per eventuali comunicazioni:
Dettagli«I controlli: implementazione dei programmi europei a livello nazionale»
13 a Conferenza Sicurezza Prodotti: REACH e CLP REACH: non solo registrazione. I nuovi processi, le nuove sfide, i nuovi modi di comunicare «I controlli: implementazione dei programmi europei a livello
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO. tra
PROTOCOLLO D INTESA GIOVANI, SCUOLA & VOLONTARIATO tra Ufficio scolastico provinciale, Provincia di Rovigo, Assessorato alle Politiche Sociali, e Assessorato alla Pubblica Istruzione e Associazione Polesine
DettagliUniversità degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea interclasse ed interfacoltà in Scienze e Tecnologie
DettagliAVVISO PUBBLICO ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ED EDUCATIVE O LORO RETI DELLA REGIONE SICILIA
Prot. 14597 Palermo, 24/09/2015 AVVISO PUBBLICO ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ED EDUCATIVE O LORO RETI DELLA REGIONE SICILIA per l organizzazione e l avvio dei corsi per il personale ATA di cui all art.
DettagliRegole di Coesistenza: normativa e problematiche attuative
Regole di Coesistenza: normativa e problematiche attuative Roberta Onori Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Scurezza Alimentare Reparto OGM e xenobiotici di origine fungina Email: roberta.onori@iss.it
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE UFFICIO IV DELL
DettagliLE MALATTIE RARE IN ITALIA E IN EUROPA
LE MALATTIE RARE IN ITALIA E IN EUROPA Domenica Taruscio Dire&ore Centro Nazionale Mala0e Rare Is4tuto Superiore di Sanità Roma Roma 21 Novembre 2014 MALATTIE RARE E FARMACI ORFANI INIZIATIVE INTERNAZIONALI
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (Art. 11 comma 1 e comma 8) lettera a) del D.Lgs. n. 150/2009) ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA via del Bersagliere, 7/9-58100 Alberese
DettagliPrevenire i rischi e favorire la legalità nella P.A. La mappa del rischio etico Buone esperienze trasferibili
Prevenire i rischi e favorire la legalità nella P.A. La mappa del rischio etico Buone esperienze trasferibili ANALISI DEL RISCHIO NEI PROCESSI DI ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE NELLA REGIONE
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
Dettagliregolamento scuola primaria e secondaria
regolamento scuola primaria e secondaria La mia biblioteca FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curriculo; Sviluppare e sostenere
Dettagli2 a CONFERENZA NAZIONALE SUL REGOLAMENTO REACH
2 a CONFERENZA NAZIONALE SUL REGOLAMENTO REACH Attività in ambito nazionale Roma, 11 dicembre 2009 Dott. Pietro Pistolese ENTI COINVOLTI ALL ATTUAZIONE DEL REACH LEGGE 6 APRILE 2007, N. 46 ART.5 BIS DM
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliLa genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria
La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria Treviso, 18/01/2014 RICHIAMI NORMATIVI Il Piano Nazionale della Prevenzione Ha identificato
DettagliDiritto all accesso alle informazioni
Diritto all accesso alle informazioni Susanna Lupi Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali lupi.susanna@minambiente.it
DettagliLa sorveglianza del mercato alla luce del nuovo regolamento 528/2012 (UE)
1 La sorveglianza del mercato alla luce del nuovo regolamento 528/2012 (UE) M A R I S T E L L A R U B B I A N I C S C - ISS ROMA Monitoraggio delle Conformità e Sorveglianza del Mercato Attività di controllo
DettagliManuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE
Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...
DettagliINTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.
Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA
DettagliL internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione. Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza
L internal auditing nell Agenzia delle Entrate: una realtà in evoluzione Dott. Salvatore Di Giugno Direttore Centrale Audit e Sicurezza Forum P.A. 24 maggio 2007 Missione e Organizzazione Le competenze
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliLe buone pratiche sono divenute un tema molto attuale, oggetto di grande dibattito anche nel contesto sanitario.
Presentazione Le buone pratiche sono divenute un tema molto attuale, oggetto di grande dibattito anche nel contesto sanitario. L Agenas, nell ambito della attività di gestione del rischio clinico, ha da
DettagliWP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano
Programma straordinario di ricerca oncologica 2006 ALLEANZA CONTRO IL CANCRO PROGRAMMA 1B: RIDUZIONE DELLA DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE. WP 4 Approccio socio-assistenziale
DettagliDIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale
I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della
DettagliCOMITATO TECNICO SCIENTIFICO 1
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO 1 Premessa La riforma dell'istruzione superiore, in via di attuazione, si articola su due aspetti strategici per gli Istituti Tecnici: l'aggiornamento delle metodologie didattiche
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con i Ministri dell interno delle politiche agricole alimentari e forestali dell ambiente e della tutela del territorio e del mare delle infrastrutture
DettagliLinee di sviluppo regionale: dai progetti alle sperimentazioni sul campo
Workshop Gruppo Esperti Nazionali ECVET La sperimentazione di ECVET nei processi di apprendimento in contesti lavorativi Lamezia Terme, 5 luglio 2013 (Grand Hotel Lamezia, Piazza Lamezia) Linee di sviluppo
Dettagli9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104
9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE. Direttore n. 1
ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE Direttore Ufficio di Staff Ufficio Affari Generali, Rapporti Istituzionali e Programmazione Interventi
Dettagli