Piano di Gestione della Qualità dell Aria della Provincia di Forlì-Cesena: lo scenario attuale, al 2010 e al 2010 con azioni.

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1 Piano di Gestione della Qualità dell Aria della Provincia di Forlì-Cesena: lo scenario attuale, al 2010 e al 2010 con azioni. L aria delle nostre città: quali strategie per la pianificazione Dr. Cristian Silvestroni Servizio Ambiente e Sicurezza del Territorio della Provincia di Forlì-Cesena

2 La necessità di un risanamento PM 10 particolato fine: valori limite per la protezione della salute umana Si registrano il superamento del limite annuale e il largo superamento del limite giornaliero: limiti entrati già in vigore al NO 2 biossido di azoto: valori limite per la protezione della salute umana Si registra attualmente il superamento della media annuale che entrerà in vigore nel NO X ossidi di azoto: valore limite per la protezione della vegetazione Si registra il largo superamento della media annuale che è già entrato in vigore dal O 3 ozono: valori-bersaglio per la protezione della salute umana e della vegetazione Si registra attualmente il superamento di entrambi i limiti che entreranno in vigore al 2010.

3 La necessità di un risanamento La zonizzazione della Provincia di Forlì- Cesena in base alla qualità dell aria (Delibera Giunta Provinciale n /2004) Giallo: zona A Verde: zona B Arancio: agglomerato R11

4 INQUINANTI PRIMARI: quelli che vengono direttamente immessi nell atmosfera tal quali, sia a causa di processi umani che naturali INQUINANTI SECONDARI: quelli che si formano per reazioni chimico-fisiche tra gli inquinanti primari stessi o con l atmosfera, attivati o meno dall energia solare NO e NO 2 = NO X ossidi di azoto O 3 ozono (precursori NOx e COV) PM 10 primario Inquinanti critici in PM 10 secondario Provincia di Forlì-Cesena

5 La necessità di un risanamento obiettivi generali Emerge la necessità di individuare obiettivi di riduzione all emissione dei seguenti inquinanti nelle zone della Provincia di Forlì-Cesena in cui vengono superati il valori limite nell aria ambiente: PM 10 particolato fine; NO 2 / NOx biossido di azoto / ossidi di azoto; COV composti organici volatili (in quanto precursori insieme agli ossidi di azoto dell inquinante secondario ozono O 3 ); ponendo attenzione a diminuire contestualmente la quantità di CO 2 anidride carbonica emessa dal territorio in armonia con gli impegni di Kyoto.

6 La necessità di un risanamento analisi della situazione attuale PM 10 Provincia Forlì-Cesena (1.252,7 tonn/a) NO 2 Provincia Forlì-Cesena (12.281,0 tonn/a) C.O.V. Provincia Forlì-Cesena (7.098,2 tonn/a) 16,1% 7,3% 0,0% 21,9% Natura Agricoltura 78% Natura Agricoltura 36,4% Agricoltura Discariche 37,5% 17,2% 0,0% Discariche Traffico non stradale Traffico Aziende Riscaldamento 11% 0% 5% 5% 0% 1% Discariche Traffico non stradale Traffico Aziende Riscaldamento 56,0% 1,5% 0,4% 1,1% 4,6% Traffico non stradale Traffico Aziende Riscaldamento Emissioni nella Provincia di Forlì-Cesena Inventario delle emissioni Situazione attuale (dati 2003)

7 37,5% La necessità di un risanamento dall analisi della situazione attuale alle valutazioni sugli sviluppi futuri (scenario di riferimento anno 2010) PM 10 Provincia Forlì-Cesena (1.252,7 tonn/a) 16,1% 7,3% 0,0% 21,9% 17,2% 0,0% Natura Situazione attuale (dati anno 2003) Agricoltura Discariche Traffico non stradale Traffico Aziende Riscaldamento NO 2 Provincia Forlì-Cesena (12.281,0 tonn/a) 78% 11% 0% 5% 5% 0% 1% Natura Agricoltura Discariche Traffico non stradale Traffico Aziende Riscaldamento C.O.V. Provincia Forlì-Cesena (7.098,2 tonn/a) Quale sarà il panorama dei vari settori responsabili delle emissioni nella Provincia di Forlì-Cesena nell anno 2010 in base alle previsioni di sviluppo e ai possibili effetti delle disposizioni di legge? Quale sarà la qualità dell aria che ne deriva? Saranno rispettati i valori limite che entreranno in vigore nell anno 2010 e quelli che sono già in vigore? E necessario predisporre da ora delle azioni aggiuntive (Piano di risanamento) per ridurre le emissioni prodotte e rispettare i valori limite? 56,0% 36,4% 1,5% 0,4% 1,1% 4,6% Agricoltura Discariche Traffico non stradale Traffico Aziende Riscaldamento

8 Situazione attuale (dati anno 2003) - Riscaldamento = Settore combustione non industriale (02); - Aziende = Settore combustione industriale (04), settore processi produttivi (05), settore uso di solventi (06) - comprensivo anche degli inceneritori di rifiuti (Hera Spa e Mengozzi Spa); - Traffico = Settore trasporti stradali (07); - Traffico non stradale = Altre sorgenti mobili (08) - aeroporto, trasporti agricoli e trasporti marittimi; - Discariche =Trattamento e smaltimento rifiuti (09); - Agricoltura = Settore agricoltura (10); - Natura = Altre sorgenti di emissione ed assorbimenti (11). Previsione per il 2010 (2010 SA senza azioni) Ipotizzati cambiamenti per i seguenti settori: Riscaldamento riduzione del 10 % del consumo pro capite di combustibile (aumento del rendimento termico delle caldaie per effetto del DPR 412/93, della maggiore efficienza delle caldaie di ultima generazione, della maggior efficienza energetica in campo edilizio) aumento del 5% della popolazione con distribuzione nelle nuove zone residenziali pianificate dai PRG (5/8 delle superfici pianificate fino al 2012) Aziende riduzione del 7% delle emissioni grazie alle nuove tecnologie produttive e di combustione e all introduzione dell autorizzazione integrata (Direttiva IPPC) e all applicazione del DM 44/04 (Direttiva solventi) aumento delle attività produttive stimato in proporzione alle nuove zone industriali pianificate nei PRG (5/8 delle superfici pianificate fino al 2012) applicando fattori di emissione per unità di superficie industriale ricavati per la realtà provinciale aumento delle potenzialità di trattamento degli inceneritori di rifiuti secondo i parametri prescritti nelle VIA.

9 Situazione attuale (dati anno 2003) Riscaldamento = Settore combustione non industriale (02); - Aziende = Settore combustione industriale (04), settore processi produttivi (05), settore uso di solventi (06) - comprensivo anche degli inceneritori di rifiuti (Hera Spa e Mengozzi Spa); - Traffico = Settore trasporti stradali (07); - Traffico non stradale = Altre sorgenti mobili (08) - aeroporto, trasporti agricoli e trasporti marittimi; - Discariche =Trattamento e smaltimento rifiuti (09); - Agricoltura = Settore agricoltura (10); - Natura = Altre sorgenti di emissione ed assorbimenti (11). Previsione per il 2010 (2010 SA senza azioni) Ipotizzati cambiamenti per i seguenti settori: Trasporti stradali Scenario basso 1. l aumento fisiologico delle immatricolazioni (sulla base delle stime di aumento della popolazione) pari ad aumento del 5% del parco veicoli; 2. costanza delle percorrenze medie attribuite alle varie categorie di veicoli; 3. aumento del 5% dei flussi di veicoli assegnati ai tratti della rete stradale per i quali si dispone di misurazioni (traffico lineare); 4. aumento del 20% dei flussi veicoli assegnati ai tratti A14 e E45 5. futuro parco veicoli della provincia utilizzando le percentuali di ricambio proposte dagli scenari emissivi di EMIT Scenario alto Cambiano i punti 2. e aumento del 14% delle percorrenze medie attribuite alle varie categorie di veicoli; 3. aumento del 14% dei flussi di veicoli assegnati ai tratti della rete stradale per i quali si dispone di misurazioni (traffico lineare);

10 PM10 - Area 1 Forlì Situazione attuale - Media annuale

11 PM10 - Area 1 Forlì Situazione al Media annuale

12 PM10 - Area 2 Cesena - Situazione attuale Media annuale

13 PM10 - Area 2 Cesena Situazione al 2010 Media annuale

14 La necessità di un risanamento: dall analisi della situazione attuale e dello scenario al 2010 alle azioni Devono essere individuate azioni in grado di garantire il rispetto dei valori limite di qualità dell aria stabiliti dalle norme, agendo una riduzione sui settori responsabili delle emissioni presenti sul territorio. Le azioni individuate costituiranno il Piano di Risanamento. Si individuano, in via ipotetica, riduzioni per i seguenti settori di emissione rispetto allo scenario dell anno 2010: Riscaldamento = riduzione del 5 % del consumo pro capite di combustibile; Aziende = riduzione del 18% delle emissioni di polveri, NO2 e COV; Trasporti stradali = riduzione del 10% delle percorrenze dei veicoli; Agricoltura = riduzione del 10% della quantità di emissioni di PM10 e COV attribuite al comparto zootecnico.

15 L evoluzione delle emissioni del territorio: scenari emissivi senza azioni (2010SA) e con azioni (2010CA) Tonn/anno PM Riscaldamento Aziende 800 Traffico 600 Traffico non stradale Discariche Agricoltura Natura 0 Totale Provincia Attuale Totale Provincia 2010 SA Totale Provincia 2010 CA Zona A Attuale Zona A 2010 SA Zona A 2010 CA

16 L evoluzione delle emissioni del territorio: scenari emissivi senza azioni (2010SA) e con azioni (2010CA) Tonn/anno NO Riscaldamento Aziende 8000 Traffico 6000 Traffico non stradale Discariche Agricoltura Natura 0 Totale Provincia Attuale Totale Provincia 2010 SA Totale Provincia 2010 CA Zona A Attuale Zona A 2010 SA Zona A 2010 CA

17 L evoluzione delle emissioni del territorio: scenari emissivi senza azioni (2010SA) e con azioni (2010CA) Tonn/anno COV Riscaldamento 5000 Aziende 4000 Traffico 3000 Traffico non stradale Discariche Agricoltura 0 Totale Provincia Attuale Totale Provincia 2010 SA Totale Provincia 2010 CA Zona A Attuale Zona A 2010 SA Zona A 2010 CA

18 PM10 - Area 1 Forlì Situazione attuale - Media annuale

19 PM10 - Area 1 Forlì Situazione al 2010 senza azioni Media annuale

20 PM10 - Area 1 Forlì Situazione al 2010 con azioni

21 PM10 - Area 2 Cesena Situazione attuale Media annuale

22 PM10 - Area 2 Cesena Situazione al 2010 senza azioni Media annuale

23 PM10 - Area 2 Cesena Situazione al 2010 con azioni Media annuale

24 NO 2 - Area 1 Forlì Situazione attuale - Media annuale

25 NO 2 - Area 1 Forlì Situazione al 2010 senza azioni Media annuale

26 NO 2 - Area 1 Forlì Situazione al 2010 con azioni

27 NO 2 - Area 2 Cesena Situazione attuale Media annuale

28 NO 2 - Area 2 Cesena Situazione al 2010 senza azioni Media annuale

29 NO 2 - Area 2 Cesena Situazione al 2010 con azioni Media annuale

30 Strategie per il risanamento: Piano di Gestione della Qualità dell Aria La struttura del Piano di Gestione della Qualità dell aria è articolata in tre strumenti finalizzati al miglioramento / mantenimento della qualità dell aria: Piano di Risanamento: nelle zone in cui vengono superati i valori limite previsti dal DM 60/02 - classificate come Zona A ; Piano di Azione: nelle zone classificate come Agglomerato R11 dove è particolarmente elevato il rischio di superamento del valore limite; Piano di Mantenimento: nelle zone in cui non esiste il rischio di superamento dei limiti previsti dal DM 60/02 - classificate come Zona B.

31 Strategie per il risanamento: Piano di Gestione della Qualità dell Aria La zonizzazione della Provincia di Forlì-Cesena in base alla qualità dell aria (Delibera Giunta provinciale n /2004) Giallo: zona A Verde: zona B Arancio: agglomerato R11

32 Strategie per il risanamento: Piano di Gestione della Qualità dell Aria Piano di Risanamento Nelle zone in cui vengono superati i valori limite previsti dal DM 60/02 - classificate come Zona A Consiste in una programmazione a medio o lungo termine (5 anni) di interventi strutturali per la riduzione delle emissioni inquinanti con il compito di raggiungere gli obiettivi di qualità dell aria. Conterrà le azioni valutate come più efficaci e socialmente ed economicamente accettabili al termine delle fasi di concertazione e consultazione (Conferenza di Pianificazione e forum) Il Documento Preliminare fra quelle fino ad ora esposte ne propone 13 che sono state giudicate maggiormente efficaci.

33 Strategie per il risanamento: Piano di Gestione della Qualità dell Aria Piano di Azione Nelle zona classificata come Agglomerati R11 dove è particolarmente elevato il rischio di superamento del valore limite. Variante più incisiva della programmazione contenuta nel Piano di Risanamento a cui si aggiunge una restrizione delle attività emissive in alcuni momenti dell anno con il compito di ridurre o eliminare quegli episodi critici. Il Piano d azione riguarda la definizione di misure emergenziali da adottare nel periodo invernale, a rischio di superamenti (ottobre- marzo) Si ispirerà alle modalità individuate nell Accordo di Programma sulla Qualità dell Aria Aggiornamento In particolare le modalità di restrizione della circolazione privata vengono definiti dall artt. 6-9: divieti di circolazione per i veicoli più vecchi; blocco totale della circolazione il giovedì in caso di situazioni critiche.

34 Strategie per il risanamento: Piano di Gestione della Qualità dell Aria Piano di Mantenimento Nelle zone in cui non esiste il rischio di superamento dei limiti previsti dal DM 60/02 - classificate come Zona B. Programma di prevenzione dell inquinamento atmosferico al fine di garantire la migliore qualità dell aria possibile in sintonia con una strategia di sviluppo sostenibile. In tali zone si deve in ogni caso evitare che in futuro si possano verificare superamenti dei valori limite a causa della realizzazione di nuovi impianti od infrastrutture. Il Piano di Mantenimento sarà costituito da un insieme di azioni. Il Documento Preliminare propone di estendere alcune delle azioni predisposte per il Piano di Risanamento della Zona A anche alla Zona B. Ai fini dell'individuazione delle risorse da destinare all attuazione delle Azioni avranno priorità le misure da attuare nelle Zona A.

35 Azioni per il risanamento Raccolta di azioni per il raggiungimento degli obiettivi Si individuano le azioni di risanamento all interno delle seguenti tipologie: A. Mobilità sostenibile = azioni per la diversione modale dal mezzo privato, per ridurre le capacità emissive del parco veicolare B. Edilizia sostenibile = azioni per guidare l espansione insediativa verso la sostenibilità nei confronti della risorsa atmosferica C. Attività produttive e aziende di servizi = azioni che agiscono sulla quantità e qualità degli inquinanti emessi dagli impianti produttivi D. Logistica delle merci = azioni per diminuire l impatto ambientale negativo legato al trasporto delle merci E. Informazione = azioni per fornire informare, sensibilizzare e per generare un cambiamento nelle abitudini dei cittadini F. Formazione = azioni per l aggiornamento e la formazione dei tecnici degli enti pubblici e privati.

36 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile Traffico - Settore trasporti stradali Veicoli a minor impatto ambientale (1) Potenziamento della mobilità ciclistica (9) Trasporto pubblico extraurbano (8) Trasporto pubblico urbano (7) Gestione della mobilità per le grandi strutture di vendita (6) AZIONI Riduzione della congestione del traffico (2) Riduzione del traffico nei centri storici (3) Gestione della mobilità casa-lavoro mobility management (4) Gestione della mobilità casa-scuola (5)

37 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (1) Traffico - Settore trasporti stradali Veicoli a minor impatto ambientale Riduzione dell influenza della quota più vecchia ed inquinante del parco veicolare Incentivi per la rottamazione e/o la conversione a carburanti a minor impatto ambientale (metano, GPL, elettrici); Progressivo divieto di circolazione dei veicoli benzina e diesel pre- Euro, dei ciclomotori e dei motocicli a due tempi pre Euro, nonché il divieto di circolazione nei centri urbani dei veicoli commerciali diesel Euro 1 Procedure per il controllo annuale dei gas di scarico (bollino blu) di tutti i veicoli di proprietà di residenti.

38 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (2) Traffico - Settore trasporti stradali Riduzione della congestione del traffico Interventi di moderazione del traffico attraverso la sostituzione degli incroci, anche semaforizzati, con rotatorie e l'utilizzo esteso dei passaggi pedonali sopraelevati, l'introduzione in tutti i centri urbani di sistemi automatici per il controllo dei limiti di velocità e la progressiva estensione delle zone con limite di velocità di 30 Km nei centri urbani. Misure di razionalizzazione e snellimento del traffico. Iniziative per la riorganizzazione degli orari scolastici, della pubblica amministrazione e delle attività commerciali. Potenziamento dei sistemi tecnologici di regolazione e controllo del traffico.

39 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (3) Traffico - Settore trasporti stradali Riduzione del traffico Riduzione del traffico veicolare nei centri storici. Restrizione degli accessi nei i centri storici dell ingresso; Estensione delle ZTL e controllo degli accessi alla zone a traffico limitato per tipologia di veicoli; Estensione/creazione di zone pedonali: obiettivo 10% territorio urbano; Sosta dei motocicli a pagamento; Aumento della tariffa della sosta. Introduzione di parcheggi scambiatori con una implementazione dei trasporti pubblici alle tre uscite dei caselli autostradali, legati al trasporto di persone per le aree industriali, commerciali ed i centri storici principali.

40 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (4) Traffico - Settore trasporti stradali Gestione della mobilità casa-lavoro mobility management (DM 27/03/1998) Gestione della mobilità casa- lavoro. Campagne di informazione e questionari per le aziende al fine di verificare la possibilità di trasporti pubblici mirati alle esigenze particolari; Diffusione delle azioni di mobility management aziendale, di singola area industriale per aziende di piccole dimensioni; Previsione dell obbligo per il gestore delle aree ecologicamente attrezzate di svolgere il ruolo di mobility manager ed energy manager ; Istituzione del mobility manager di area a sostegno. Incentivazione delle possibilità di telelavoro per diminuire la richiesta di mobilità.

41 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (5-6) Traffico - Settore trasporti stradali Gestione della mobilità casa-scuola. Realizzazione di percorsi ciclo-pedonali sicuri casa-scuola. Gestione della mobilità per le grandi strutture di vendita.

42 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (7) Traffico- Settore trasporti stradali (mobilità delle persone) Maggior utilizzo del trasporto pubblico urbano Pianificazione della rete di trasporto pubblico nelle aree urbane del territorio - Piano dei Trasporti Pubblici Urbani; Potenziamento dell offerta; Incremento della velocità commerciale dei mezzi di trasporto pubblico su gomma; Realizzazione di una rete di corsie riservate e controllate attraverso sistemi automatici e telematici, da estendere alle direttrici di avvicinamento ai comuni capoluogo; Sviluppo di sistemi di trasporto pubblico a chiamata; Fermate principali con indicazione in tempo reale del passaggio dell autobus; Metanizzazione e filoviarizzazione della flotta del servizio di trasporto pubblico su gomma.

43 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (8) Traffico- Settore trasporti stradali (mobilità delle persone) Maggior utilizzo del trasporto pubblico extraurbano Pianificazione della rete di trasporto pubblico - Predisposizione del Piano Provinciale dei Trasporti Pubblici Extraurbani; Potenziamento dell offerta; Potenziamento della ferrovia; Predisposizione di punti di interscambio modale; Incremento della velocità commerciale dei mezzi di trasporto pubblico su gomma; Implementazione del sistema integrato del titolo di viaggio STIMER (coordinamento ed integrazione tariffaria della rete di trasporti pubblici); Interventi di agevolazione tariffaria

44 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (9) Traffico- Settore trasporti stradali Potenziamento della mobilità ciclistica. Sviluppo delle reti ciclabili. Interventi di ricucitura e progettazione delle reti. Istituzione degli Uffici Biciclette presso i Comuni. Predisposizione del Piano Provinciale delle Piste Ciclabili (finalizzato alla definizione di una rete ciclabile extraurbana riferita all intera provincia).

45 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (10) Traffico- Settore trasporti stradali Connessione o previsione di nuovi strumenti di pianificazione: - Predisposizione del Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana. - Predisposizioni dei Piani Urbani della Mobilità (PUM) per i Comuni capoluogo. - Piani Urbani del Traffico per tutti i Comuni della Zona A. - Predisposizione del Piano Provinciale delle Piste Ciclabili. - Piano Provinciale dei Trasporti Pubblici Extraurbani. - Piano dei Trasporti Pubblici Urbani.

46 Azioni per il risanamento A. Mobilità sostenibile (11) Traffico- Settore trasporti stradali Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) - limitazione della quota di spostamenti con mezzo privato attratti o generati dalle opere sottoposte a VIA - mitigazione degli impatti delle infrastrutture di trasporto sottoposte a VIA

47 Azioni per il risanamento B. Edilizia sostenibile Riscaldamento Settore combustione non industriale Miglioramento dell efficienza energetica del riscaldamento civile (1) Limitazione all utilizzo di alcuni combustibili per impianti termici civili. (2) Vincoli alla pianificazione urbanistica per favorire il risparmio energetico (6) AZIONI Incentivi per la conversione a metano o g.p.l (3) Vincoli alla pianificazione urbanistica per limitare la popolazione esposta (5) Vincoli alla pianificazione urbanistica per contenere inquinamento atmosferico (4)

48 Azioni per il risanamento B. Edilizia sostenibile (1-2- 3) Riscaldamento- Settore combustione non industriale Miglioramento dell efficienza energetica del riscaldamento civile: Promozione dell adeguamento degli impianti termici e delle fonti rinnovabili - impianti solari termici e fotovoltaici; Incentivi per l installazione di caldaie a basse emissioni; Limitazione all utilizzo dei combustibili a maggiori emissioni di polveri negli impianti termici civili. Estensione rete metanizzazione nel territorio e agli utenti non ancora serviti.

49 Azioni per il risanamento B. Edilizia sostenibile (4-5) Riscaldamento- Settore combustione non industriale Vincoli alla pianificazione urbanistica per contenere inquinamento atmosferico e limitare la popolazione esposta. Previsione di indirizzi urbanistici ai Comuni per l elaborazione della VALSAT (Valutazione di Sostenibilità Ambientale Territoriale) dei PSC al fine di contenere l inquinamento atmosferico; Previsione di requisiti degli insediamenti in materia di qualità dell aria / riduzione della popolazione esposta ad elevate concentrazioni degli inquinanti; Previsione di requisiti di sostenibilità degli insediamenti / criteri per l identificazione degli ambiti di urbanizzazione / controllo dello sviluppo residenziale ed aumento dell efficienza del sistema dei trasporti mediante una pianificazione integrata.

50 Azioni per il risanamento B. Edilizia sostenibile (6) Riscaldamento- Settore combustione non industriale Vincoli alla pianificazione urbanistica per favorire il risparmio energetico. Requisiti di sostenibilità degli insediamenti / Criteri di bioarchitettura nella progettazione per minimizzare le emissioni. Regolamenti comunali ed incentivi (sottoforma di sgravio ICI o indici volumetrici) atti a favorire la progettazione e ristrutturazione in un ottica di bioarchitettura. Requisiti di sostenibilità degli insediamenti / Previsione di un consumo massimo per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni di metratura superiore a 100 mq, pari a 90 kwh/mq*anno. Promozione aggiornamento dei PSC con indicazioni per favorire le fonti energetiche rinnovabili ed il risparmio energetico.

51 Azioni per il risanamento - C. Attività produttive Aziende Aziende esistenti accordi volontari o revisione autorizzazioni per riduzione emissioni polveri e ossidi di azoto DPR 230/88 (1) Aziende nuove - criteri di autorizzazione più restrittivi per emissione di polveri ed ossidi di azoto DPR 203/88 (2) Contenimento delle emissioni diffuse di polveri (7) AZIONI Divieto di utilizzo dei combustibili più inquinanti (3) Applicazione accurata della nuova normativa IPPC (6) Promozioni delle certificazioni ambientali volontarie (5) Accordo volontario a sostegno dell applicazione del DM 44/2004 per la riduzione delle emissioni di COV(4)

52 Azioni per il risanamento - C. Attività produttive (1) (2) Aziende Per le aziende esistenti, attraverso accordi volontari e revisione delle autorizzazioni, giungere ad una riduzione del 25% dei limiti di emissione di polveri e ossidi di azoto (DPR 203/88). Per le aziende di nuovo insediamento nella Zona A, definizione di criteri restrittivi di autorizzazione alle emissioni in atmosfera che prevedano limiti alle emissioni più bassi e valutazioni sui flussi di massa complessivi per polveri e ossidi di azoto (DPR 203/88).

53 Azioni per il risanamento- C. Attività produttive (3) (4) Aziende Riduzione dell emissione di composti organici volatili (COV) attraverso diffusione dell Accordo di programma provinciale e del relativo progetto. Riduzione dell utilizzo dei combustibili più inquinanti nei processi produttivi.

54 Azioni per il risanamento - C. Attività produttive (5-6-7) Aziende Applicazione accurata della nuova normativa IPPC determinando entro la fine 2007 un miglioramento nelle performance ambientali. Promozione delle certificazioni ambientali volontarie EMAS d area. Adozione di misure per ridurre le emissioni diffuse di polveri per attività che generano polveri (es. cantieri).

55 Azioni per il risanamento - C. Attività produttive (8) Aziende Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) Contenimento emissioni degli impianti produttivi sottoposti a VIA. Particolari forme di prevenzione al fine di impedire la realizzazione di nuovi impianti o il consistente ampliamento degli esistenti valutandoli in relazione alla futura situazione della qualità dell aria

56 Azioni per il risanamento - C. Attività produttive Agricoltura Traffico non stradale Accordi volontari per riduzione delle emissioni di polveri dovute agli allevamenti (1) AZIONI Sostituzione dei mezzi agricoli più vecchi ed inquinanti (3) Limitazione e/o divieto di fuochi all aperto (bruciare scarti vegetali ecc.) nei periodi critici per PM10 (2)

57 Azioni per il risanamento D. Logistica delle merci Traffico - Settore trasporti stradali Obbligo di copertura dei mezzi per trasporto di materiali polverulenti sfusi ed utilizzo mezzi di carico pneumatici (4) AZIONI Accordi volontari con le associazioni di categoria per la sostituzione dei veicoli commerciali leggeri più obsoleti (1) Aumento del trasporto merci su ferrovia (3) Creazione di piattaforme logistiche per la distribuzione di merci in ambito urbano (2)

58 Azioni per il risanamento D. Logistica delle merci (1) Traffico- Settore trasporti stradali Accordi volontari con le associazioni di categoria per la sostituzione dei veicoli commerciali leggeri più obsoleti, attraverso incentivi economici e permessi per l accesso nei centri storici altrimenti negati.

59 Azioni per il risanamento D. Logistica delle merci (1) Traffico- Settore trasporti stradali Veicoli commerciali leggeri e pesanti a minor impatto ambientale: metano, GPL, elettrico, diesel con filtro antiparticolato

60 Azioni per il risanamento D. Logistica delle merci (1) Traffico- Settore trasporti stradali Veicoli commerciali leggeri e pesanti a minor impatto ambientale: metano, GPL, elettrico, diesel con filtro antiparticolato

61 Azioni per il risanamento D. Logistica delle merci (2) Traffico-Settore trasporti stradali Creazione di piattaforme logistiche per la distribuzione di merci in ambito urbano nei Comuni capoluogo (Transit-point o CDU)

62 Azioni per il risanamento E. Informazione - F. Formazione Attivazione di un programma informativo da realizzarsi in sinergia con il Progetto Piani per la salute (1) AZIONI Promozione e realizzazione di attività di educazione ambientale (2) Corsi di formazione per amministratori e tecnici di strutture pubbliche e private (4) Avvio dei Forum di Agenda 21 sul Piano di Risanamento e tutela della Qualità dell aria (3)

63 Possibili azioni ed impegni virtuosi degli Enti ed Aziende pubbliche (1) I.1 - Istituzione del Mobility Manager dell Ente. I.2 - Impegno delle Pubbliche Amministrazione ad acquistare solo mezzi eco-compatibili (metano, gpl, eletrici, ibridi). I.3 - Trasformazione di tutti gli impianti termici delle pubbliche amministrazione a metano, gpl o allacciamento a reti di teleriscaldamento. I.4 - Indirizzi alle Aziende di gestione dei servizi per l ampliamento delle reti di teleriscaldamento e alla realizzazioni di reti di teleraffrescamento sulla costa. I.6 - Sviluppo nei capitolati di appalto di opere pubbliche (anche per il trasporto merci ed l erogazione di servizi) della condizione di utilizzo di mezzi omologati almeno EURO 2 privilegiando i parchi ecocompatibili.

64 Possibili azioni ed impegni virtuosi degli Enti ed Aziende pubbliche (2) I.7 - Indirizzi alle Aziende di Gestione dei Servizi per l'acquisto di nuovi mezzi esclusivamente eco-compatibili (metano, gpl, elettrici, ibridi). I.8 - Ricerca con le Aziende di servizi, che effettuano la raccolta il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti, delle soluzioni logistiche per l utilizzo, per la raccolta dei rifiuti e lo spazzamento nei centri abitati, di compattatori e veicoli elettrici o a metano. I.9 - Adeguamento del sito web della Provincia e delle Amministrazioni comunali per adeguata informazione sulla qualità dell aria e sulle politiche di risanamento I.10 - Corsi di formazione per amministratori e tecnici di strutture pubbliche e private.

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