L alcool è catalogato dall O.M.S. come sostanza tossica che lo include nella tabella delle droghe per la sua azione sull organismo:
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- Alfonso Mura
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1 14 dicembre 2011
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5 L alcool è catalogato dall O.M.S. come sostanza tossica che lo include nella tabella delle droghe per la sua azione sull organismo: 1. Ha potere psicoattivo 2. Crea dipendenza fisica 3. Crea dipendenza psichica 4. Dà assuefazione 5. Implica pericolosità individuale e sociale
6 L alcool (etilico) viene bevuto per i suoi effetti euforizzanti e stimolanti. 28,9% stato di euforia 14,1% sensazione di felicità 12,6% via di fuga dalla depressione 11,1% via di fuga dalla solitudine 10% noia
7 DIPENDENZA E ALCOLISMO L alcool può indurre una forte dipendenza e costituisce un grave problema medico e sociale quando ne viene fatto un abuso. Con il termine alcolismo si intende la dipendenza fisica e psichica dalle bevande alcoliche. FATTORI PSICOLOGICI CHE POSSONO CONDURRE ALL ALCOLISMO: Instabilità Incapacità di superare conflitti Depressione Insicurezza Fragilità PERSONALITA DELL ALCOLISTA: Individui impulsivi, iperemotivi, ansiosi, insicuri, passivi, con strutture psicopatiche nevrotiche.
8 La suscettibilità all effetto tossico dell etanolo è estremamente variabile, poco dose-dipendente ed influenzata da fattori genetici, ormonali, nutrizionali ed ambientali; pertanto non esiste una soglia al di sopra della quale sicuramente si formerà un epatopatia (malattia del fegato), ma si considera tossica una dose superiore ai 40gr/die nell uomo ed ai 20gr/die nella donna (corrispondenti a circa 3 bicchieri e a 1 bicchiere e mezzo di vino di media gradazione alcolica).
9 Spesso erroneamente si pensa che gli alcolisti muoiano per episodi di ubriachezza: in realtà, il soggetto molto tollerante all alcool sopporta grandi quantità di alcolici, a differenza di chi non abituato che può avere o gravi incidenti o patologie d organo acute, se si verifica un consumo acuto e ingente di alcolici. non bevitori EFFETTI CRONICI: praticamente non c è organo che non possa essere danneggiato più o meno seriamente dall alcol. alcolisti
10 Nell organismo l alcool introdotto viene assorbito già in minima parte quando è nella bocca ed in maggior quantità nello stomaco e nell intestino. Dallo stomaco l alcool passa nel fegato dove l alcool-deidrogenasi lo trasforma in altri metaboliti utilizzabili dall organismo (lipidi, zuccheri, H2O e CO2) La quantità in eccesso che il fegato non riesce a smaltire passa direttamente nel sangue e viene eliminata attraverso i polmoni o con l urina.
11 Senso di eccitazione e di allegria esagerata accompagnata da un senso di confusione mentale poca prontezza a rispondere a stimoli esterni ed incertezza nell equilibrio e nei movimenti. Tipica di un abuso prolungato di alcool che può portare a malattie gravi e permanenti INCIDENTI: stradali (33-50%), sul lavoro (10-30%), domestici. CADUTE, INCENDI, ANNEGAMENTI ATTEGGIAMENTI VIOLENTI RAPPORTI SESSUALI NON PROTETTI CIRROSI EPATICA DANNI NEUROLOGICI AUMENTO DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GASTRITI
12 PRESSIONE ARTERIOSA ARITMIE INSUFFICIENZA CARDIACA VASCULOPATIE CEREBRALI AGGREGAZIONE PIASTRINICA ALTERAZIONE PRODUZIONE ERITROCITARIA DIFESE IMMUNITARIE Predisposizione ad infezioni e tumori
13 NEUROPATIA PERIFERICA DEGENERAZIONE CEREBELLARE DEFICIENZE COGNITIVE SINDROMI PSICHIATRICHE ESOFAGITI / GASTRITI DIARREA / COSTIPAZIONE PANCREATITE ACUTA O CRONICA EPATITE ALCOLICA CIRROSI EPATICA CARCINOMA: cavo orale, faringe, esofago, fegato.
14 ATROFIA TESTICOLARE IRREVERSIBILE IMPOTENZA GINECOMASTIA AMENORREA Sterilità STERILITA ABORTI SPONTANEI
15 - Tassi di ospedalizzazione per abitanti Italia: Trentino: Sicilia: Mortalità alcool-correlata: decessi all anno
16 Tendenza del fenomeno alcool Dai dati ISTAT si evince: consumo pro capite di alcool numero di consumatori di bevande alcoliche Numero consumatori fra i giovani consumatori di vino consumatori di birra FONTE: INDAGINE MULTISCOPO ISTAT 2002.
17 L Italia è un Paese in cui il consumo di bevande alcooliche, ed in particolare di vino, fa parte di una radicata tradizione culturale e l assunzione moderata di alcool è una consuetudine alimentare molto diffusa.
18 CONSUMO MEDIO PRO-CAPITE: In Italia nel 2002 si è registrato un calo del consumo medio annuo pro-capite di alcol, calcolato dall OMS in 7,85 litri tenendo conto di tutta la popolazione (contro l 8,04 del 1999 e l 8,03 del 2000) e in 9,14 litri tenendo conto solo della popolazione di età superiore ai 15 anni (contro il 9,36 del 1999 e il 9,32 del 2000). INDAGINE MULTISCOPO ISTAT 2002.
19 Il livello del consumo medio pro-capite appare nel nostro Paese ancora notevolmente al di sopra di quello ritenuto auspicabile dall OMS nella Regione europea per l anno 2015, individuato, nell ambito del Programma Health 21/ 1999 : Target 12: 6 litri l anno per tutta la popolazione al di sopra dei 15 anni e 0 litri per quella di età inferiore.
20 Alcool e giovani I medici attribuiscono, in parte, la colpa per questo aumento nel bere dei teenager esattamente proprio alla vendita dell alcol-pops; le bevande dolci che hanno progettato i produttori per essere attraenti al gusto dei giovani, e che hanno una gradazione alcolica fino a 5%. Egualmente è stato indicato che, il debutto iniziale nel bere, in età precoce aumenta notevolmente la possibilità di dipendenza e di altri problemi connessi con alcol nella vita. Il primo incontro con l'alcol avviene in compagnia di amici nel 52,3% dei casi e di familiari nel 27%; quanto all'età del battesimo dell'alcol, per il 31% avviene prima dei 15 anni, per il 32,6% prima dei venti anni. Anche la prima sbronza (l'abuso, appunto) si presenta presto: nel 17% dei casi tra 15 e 20 anni nel 50% tra 21 e 30.
21 Binge drinking Problema,ca psico- sociale emergente, definibile come il bere ripetutamente in modo compulsivo (l'assunzione trangugitazione - di 5 o più bevande alcoliche nel medesimo intervallo di tempo, più o meno breve) fino ad ubriacarsi volontariamente ALCOLISMO La persona ingerisce volutamente quan,tà ripetute di alcol in misura maggiore rispeeo alle sue capacità psicologiche e fisiologiche e al contesto nel quale si trova; Lo scopo principale di queste "abbuffate alcoliche" è l'ubriacatura immediata nonché la perdita di controllo: spesso si associa al compimento di un reato, a volte assunto come moda giovanile. Il punto critico (intossicazione) può essere raggiunto dopo molte ore o anche diversi giorni di assunzione.
22 È molto comune tra le persone di sesso maschile, colpisce durante l'adolescenza (12 anni: "età di passaggio" in cui si vuole essere indipendenti dalla famiglia e in cui si subiscono fortemente le influenze del gruppo dei pari) ed in prossimità della maturità. Circa un terzo di adolescenti abusa in maniera critica di alcolici: di questi il 6% ha almeno un membro in famiglia con problemi alcol-correlati. A causa degli effetti a lungo termine, il binge drinking è considerato uno dei più grandi problemi di salute al giorno d'oggi.
23 ALCOOL E GIOVANI Secondo lo studio ESPAD, fra i giovani studenti italiani di età compresa fra i 15 e i 19 anni, i consumatori di bevande alcoliche passano progressivamente, fra il 1999 al 2002, dall 86,5% all 89%. Il consumo eccessivo singolo di alcool che ha determinato il drammatico fenomeno degli incidenti stradali del fine settimana è diventato di pubblica attenzione, tanto che e stato fissato un valore limite dal codice della strada pari a 50mg/100ml di alcolemia nel sangue. Particolarmente grave appare la situazione per i giovani fra i 15 e i 24 anni, per i quali l incidente stradale costituisce la causa di oltre il 40% dei decessi.
24 - Il consumo di vino qualche volta all anno è risultato in lieve riduzione nell anno 2002, con un valore pari al (soggetti di età >14 anni) 57,4% (contro il 59,6% nel 2001). - Bevono di più gli uomini con un 71,6%,rispetto alle donne con un 44,1%. - Tra gli uomini i consumatori abituali di vino sono gli adulti (tra i anni), che costituiscono più dell 80%. Tra le donne è quella tra i aa, ovvero più del 53%. - Il consumo quotidiano di oltre ½ LITRO di vino al giorno, è pari al 9%per gli uomini (in particolare tra i anni), e all 1,8% per le donne. FONTE: INDAGINE MULTISCOPO ISTAT 2002
25 Sono le regioni del NORD-EST d Italia con il maggiore consumo di vino, pari cioè al 63,1%. Il MERIDIONE e in particolare le ISOLE hanno valori più contenuti, sono rispettivamente: 53,8% e 46,4%. E il CENTRO ITALIA (Marche,Toscana) quello con la maggiore percentuale di consumatori assidui di oltre ½ litro di vino al giorno in una popolazione di >14. Il maggiore consumo di vino si riscontra nei comuni con oltre 50 mila abitanti e nei comuni dell hinterland urbano. FONTE: INDAGINE MULTISCOPO ISTAT 2002.
26 Il consumo di birra risulta in aumento (46,3%). Tra i consumatori gli uomini sono il 62%, nella fascia di età compresa tra i anni, e le donne sono il 31,7%. Diffuso è il suo consumo occasionale, maggiore tra gli uomini tra i anni (34,7%), e nelle donne in particolare tra i anni (29%). Nel MERIDIONE e nel NORD-EST d ITALIA, si trovano i bevitori più assidui. FONTE: INDAGINE MULTISCOPO ISTAT 2002.
27 Persone di 14 anni e più per consumo di vino e birra per almeno qualche volta/anno sesso e classe di età. Anno 2002 FONTE: INDAGINE MULTISCOPO ISTAT 2002
28 RIPARTIZIONE GEOGRAFICA DEI CONSUMATORI DI VINO E BIRRA CON PIU DI 14 ANNI. FONTE: INDAGINE MULTISCOPO ISTAT 2002
29 Nel 2002 il 23,2% della popolazione di oltre 14 anni ha dichiarato di bere alcolici fuori pasto, registrando una riduzione rispetto al 2001 (25%). Gli UOMINI sono i maggiori consumatori con il 35,1% (tra i anni), rispetto alle donne con un valore del 12,1%. Tra le bevande alcoliche gli AMARI risultano essere i più diffusi (29%), seguono gli APERITIVI ALCOLICI (28%) e i LIQUORI (24%). A livello territoriale si osserva che il consumo di AMARI è più diffuso nel MERIDIONE, quello di APERITIVI E LIQUORI al NORD. FONTE: INDAGINE MULTISCOPO ISTAT 2002.
30 INTERAZIONE CON I FARMACI L'alcool Potenzia tutti i farmaci che deprimono il S.N.C: sedativi, ipnotici anticonvulsivanti (antiepilettici), antidepressivi, ansiolitici analgesici oppioidi. Scatena sintomi spiacevoli se associato a Metronidazolo (un antifungino), cefalosporine (una famiglia di antibiotici) e ipoglicemizzanti orali. L'induzione degli enzimi epatici, che si verifica negli alcolisti, altera l'emivita di quei farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche.
31 Effetti benefici dell alcool Vino rosso & malattie cardiovascolari Previene le malattie cardiache Polifenoli prod. di Endotelina1(ET1) lipoproteine HDL(non aterogene) Colesterolemia Previene i processi aterosclerotici Flavonoidi Radicali liberi
32 Effetti benefici dell alcool Vino bianco & Osteoporosi Il tirosolo e l acido caffeico, si sono dimostrate in grado, negli esperimenti di laboratorio effettuati su cellule di sangue umano, di ridurre il rilascio di citochine nel sangue, diminuendo, così, i segnali infiammatori responsabili di malattie come l'artrite reumatoide e l'osteoporosi.
33 Nothing so needs reforming as other people s habits. Twain, Mark Niente ha così bisogno di essere modificato come le abitudini degli altri
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