Strategie di accoglienza e regole per favorire l apprendimentol
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- Teodoro Alfredo Valentino
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1 L apprendimento dell italiano L2 Strategie di accoglienza e regole per favorire l apprendimentol Tiziana Chiappelli
2 Accoglienza, anzitutto, significa dimostrare interesse per l altro, vero ascolto Il disinteresse, che in molti casi avvolge la storia personale precedente dell alunno, oltre a non consentire di cogliere la diversità della biografia di ciascuno e di rilevare conoscenze e capacità differenti, può essere vissuto come segno di un basso livello di accettazione, di svalorizzazione della persona e delle proprie origini, incidendo negativamente sulla motivazione ad apprendere.
3 Chi accoglie chi/ Chi viene accolto da chi ruolo insegnante responsabilità di offrire un insegnamento efficace centralità apprendente capire come apprende il bambino/ragazzo che ha davanti, secondo quale stile cognitivo, secondo quali passi, con quale ritmo ecc. insegnante come facilitatore di apprendimenti Impegnato anzitutto a riconoscere e rimuovere ciò che ostacola il vero apprendimento
4 La condizione del bambino/ragazzo migrante: italiano lingua seconda e di contatto Anzitutto acquisizione di capacità comunicative essenziali Ma il contesto scolastico richiede abilità e capacità ulteriori rispetto a quelle necessarie per la comunicazione interpersonale Inoltre: la condizione di migrante in età evolutiva mette in gioco l identità linguistica, culturale e personale del ragazzo o della ragazza immigrati QUINDI
5 OCCORRE TENERE CONTO DEI FATTORI PSICO-AFFETTIVI OLTRE CHE DELLE MODALITA DI ACQUISIZIONE DI UNA L2 L esito del processo di apprendimento di una L2 è correlato a fattori di natura psico-affettiva: Krashen parla di un filtro affettivo che può intervenire nell elaborazione dell input, a cui l apprendente è esposto, impedendo ai dati di diventare intake cioè di entrare a far parte stabilmente della competenza (Krashen 1981) L attivazione del filtro affettivo è legata a componenti emotive, relazionali e psicologiche, come il rapporto con l insegnante e i compagni l ansia l autostima il non sentirsi in grado di risolvere un compito ecc.
6 Alcune azioni utili alla rimozione del filtro affettivo Attenzione al corretto inserimento nel gruppo classe Valorizzazione del/la ragazzo/a e delle competenze pregresse (curricolari e non) Uso della L1 e materiali bilingue Valorizzazione del plurilinguismo
7 Altre azioni utili alla rimozione del filtro affettivo Attività ludiche assieme a tutti i ragazzi della classe (anche didattiche, ma senza la paura della valutazione) Contatto con la famiglia Uso di materiali reali (motivazione all apprendimento) Rendere consapevoli dei progressi Ecc.
8 E dopo i primi momenti Ricordiamoci sempre la differenza tra BICS (Basic interpersonal communication skills) CALP (Cognitive academic language proficiency) [Cummins]
9 Nelle fasi iniziali occorre focalizzare l apprendimento dell italiano lingua seconda sul potenziamento della fluenza piuttosto che della correttezza delle produzioni fornire strumenti utili alla comunicazione in classe con l insegnante e fra coetanei: in particolare, stimolare quest ultima attraverso attività mirate aiuta a sviluppare le capacità di interazione faccia a faccia, capacità di autocorrezione e altre abilità che risultano preziose nel percorso didattico
10 Lingua della comunicazione vs lingua dello studio La prima si acquisisce anche in modo spontaneo specialmente nel dialogo fra pari La seconda invece richiede un percorso strutturato che coinvolge, oltre alle competenze linguistiche conoscenze enciclopediche (insieme delle conoscenze che rimanda a contenuti connotati anche in senso culturale) abilità di lettura del testo e del paratesto (impostazione dei libri, loro suddivisione interna, illustrazioni, didascalie, tabelle, cartine ecc.) dipende da stili di apprendimento individuali o derivati dalla precedente scolarizzazione (metodologie didattiche)
11 Lingua e non solo formule linguistiche utilizzate in funzioni comunicative essenziali Le competenze non verbali competenze prosodiche come l intonazione; ad esempio, Sono le dieci [affermazione] e Sono le dieci? [domanda] possono essere di difficile discriminazione per un parlante non nativo le pause tono e volume della voce gestualità, mimica, posizione nello spazio dei parlanti Sequenze comunicative e turni di parola
12 Alcuni punti di attenzione che sono risultati funzionali a strategie di inclusione e facilitanti rispetto all apprendimento linguistico Lingua dell insegnamento Competenze pregresse Apprendimento cooperativo ovvero: spezzare lo schema di interazione frontale e favorire scambi insegnante-studente1-studente2-insegnantestudente ecc.
13 Jerome Liss (1992): Con il termine comunicazione ecologica viene indicata l applicazione dei principi ecologici alle relazioni umane: coltivare le risorse di ogni persona, rispettare le diversità e nello stesso tempo mantenere una coesione globale in modo che le persone possano agire insieme per un obiettivo comune
14 Si sono dimostrate efficaci attività che permettono l interazione diretta come Drammatizzazioni e role play riflessione su situazioni comunicative con supporto audio-visivo conversazione guidata, semiguidata o libera
15 Da ricordare sempre Correggere gli errori è sempre un momento di stress psicologico: se lo studente ha paura di sbagliare, il filtro affettivo sale, bloccando così il suo processo d acquisizione
16 Materiale preso da Comunichiamo Coordinate per l insegnamento l dell italiano a alunni stranieri di Bologna, Chiappelli, Sarcoli,Troncarelli Bulgarini - Firenze 2006 [in uscita]
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