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1 Panoramica Preventivo 2016 In milliardi Deficit Uscite Per il 2016 è atteso un deficit del bilancio ordinario di 0,4 miliardi. Le direttive del freno all indebitamento potranno pertanto essere rispettate soltanto grazie a misure correttive sostanziali che determinano una crescita delle uscite pari a zero nonostante una crescita economica nominale dell 1,4 per cento. Questa inevitabile stagnazione delle uscite rispecchia la netta correzione al ribasso delle entrate che è stata necessaria rispetto all ultimo piano finanziario. Per il 2016 è prevista una riduzione del debito lordo di circa 200 milioni.

2 Entrate Entrate ordinarie del 2016 Quote in percento Imposta federale diretta mio. 29,0 34,8 Imposta sul valore aggiunto mio. Imposta preventiva mio. 8,5 Entrate non fiscali mio. 6,5 7,3 Rimanenti entrate fiscali mio. 3,2 7,2 3,5 Imposta sugli oli minerali mio. Tasse di bollo mio. Imposta sul tabacco mio. Imposta sul valore aggiunto: milioni Le entrate dell imposta sul valore aggiunto (IVA) sono in gran parte influenzate dall evoluzione del prodotto interno lordo (PIL) nominale e rispetto alla stima per il 2015 presentano una crescita del 2,4 per cento. Questo incremento sproporzionato nei confronti della creazione di valore aggiunto (+1,4 %) è legato ai processi di adeguamento dell anno in corso dovuti all abbandono del tasso di cambio minimo (vedi anche evoluzione delle entrate). La quota dell IVA alle entrate totali è del 34,8 per cento, per cui è la principale fonte di entrate della Confederazione. Imposta federale diretta: milioni L imposta federale diretta fornisce il 29 per cento delle entrate totali ed è quindi quella che genera più entrate per la Confederazione dopo l IVA. È prelevata sul reddito delle persone fisiche (quota: ca. 52 %) e sugli utili netti delle persone giuridiche (quota: ca. 48 %). La dinamica risulta contenuta (+1,0 %). Imposta preventiva: milioni La quota dell imposta preventiva rispetto alle entrate totali è di circa l 8,5 per cento. Le entrate provenienti dall imposta preventiva sono soggette a forti fluttuazioni perlopiù imprevedibili. Per questo motivo il prodotto dell imposta preventiva è stimato tramite un metodo di livellamento esponenziale. A breve termine ciò comporta scostamenti (inevitabili) dal valore preventivato; a medio termine viene però raggiunta una maggiore precisione delle stime. Imposta sugli oli minerali: milioni Da alcuni anni le entrate provenienti dall imposta sugli oli minerali registrano un evoluzione molto contenuta. Dal loro valore massimo nel 2008 (5222 mio.) le entrate tendono a diminuire a seguito, tra l altro, delle prescrizioni sulla riduzione delle emissioni di CO 2 delle automobili.

3 Entrate Tasse di bollo: milioni I ricavi delle tasse di bollo del 2016 superano la stima per il 2015 e la loro quota rispetto alle entrate totali è del 3,5 per cento. La tassa di negoziazione fornisce oltre il 60 per cento del totale delle tasse di bollo e influenza quindi fortemente la loro evoluzione. Le variazioni sono in particolare dovute alle turbolenze nei mercati azionari. Anche la tassa d emissione applicata alla costituzione di capitale proprio è una fonte di entrate estremamente volatile che dipende dalla costituzione di nuove società e dal fabbisogno di rifinanziamento delle società esistenti. Terzo elemento delle tasse di bollo è infine costituito dalle entrate provenienti dalla tassa sui premi di assicurazione, che si sviluppano in modo relativamente stabile. Imposta sul tabacco: milioni La quota dell imposta sul tabacco ammonta al 3,2 per cento e nel 2016 i ricavi diminuiranno del 2,1 per cento. Questa evoluzione è in linea con il calo della domanda degli anni precedenti (ca. 2 %). Rimanenti entrate fiscali: milioni Le rimanenti entrate fiscali ammontano al 7,3 per cento e sono del 4,5 per cento superiori al livello dell anno precedente. L evoluzione è caratterizzata dall aumento dell aliquota della tassa sul CO 2 e dall introduzione della tassa sulle acque di scarico. Entrate non fiscali: milioni La quota delle entrate non fiscali rispetto alle entrate totali aumenta al 6,5 per cento. L incremento dei ricavi (+14,3 %) è dovuto principalmente alla preventivazione dell ordinaria distribuzione dell utile della Banca nazionale svizzera (BNS). Per il 2015 è stata iscritta solo la metà della distribuzione dell utile.

4 Entrate Variazione delle entrate 2016 In milioni e in percento Entrate ordinarie ,0 Imposta sul valore aggiunto 550 2,4 Imposta federale diretta 184 1,0 Imposta preventiva 176 3,2 Imposta sugli oli minerali 100 2,1 Tasse di bollo 75 3,3 Imposta sul tabacco -44-2,0 Variazione rispetto all anno precedente in mio. Tasso di crescita rispetto all anno precedente in % Crescita del PIL nominale 1,4 % Entrate ordinarie Secondo le stime, le entrate del 2015 resteranno ampiamente al di sotto dei valori di preventivo (-2,1 mia.). Partendo da questa ipotesi, per il 2016 è attesa una crescita effettiva delle entrate del 2,0 per cento. A questa crescita contribuiranno principalmente l imposta federale diretta e l IVA. Rettificate dei fattori straordinari, le entrate aumentano (+1,2 %) in misura lievemente inferiore al PIL nominale (+1,4 %). Imposta sul valore aggiunto A seguito dell abbandono del corso minimo dell euro deciso dalla BNS, il gettito dell imposta sull importazione è diminuito. Con un lieve ritardo ciò comporta maggiori entrate a titolo di imposta sulle prestazioni eseguite sul territorio svizzero per via delle deduzioni dell imposta precedente più basse. Questo effetto si ripercuote solo parzialmente sull anno in corso e fa quindi sì che nell anno di preventivo 2016 la crescita delle entrate dell IVA sarà superiore rispetto al PIL nominale. Imposta federale diretta Secondo le stime del mese di maggio, il risultato per l anno corrente dovrebbe essere di 1,2 miliardi inferiore alle attese. Di conseguenza, nel Preventivo 2016 la crescita determinante delle entrate ammonta a circa l 1 per cento ed è dunque inferiore alla prevista crescita dell economia. La modesta progressione delle entrate fiscali è da attribuire al rallentamento congiunturale dettato dalla forza del franco e riguarda sia imposta sul reddito che l imposta sull utile. Imposta preventiva Nel Preventivo 2016 le entrate dell imposta preventiva ammontano a 5,7 miliardi. Rispetto alla stima per il 2015 ciò corrisponde a un aumento di 176 milioni. A causa dell elevata volatilità delle entrate fiscali, l esattezza delle previsioni a breve termine è minima; una stima a medio termine priva di distorsioni è dunque fondamentale.

5 Entrate Imposta sugli oli minerali Nel 2015 i valori di preventivo non dovrebbero essere raggiunti (-310 mio.). La forza del franco determina un sensibile calo del turismo della benzina. Inoltre, le prospettive economiche per l anno in corso sono state corrette al ribasso. Per il 2016 è prevista una parziale ripresa del turismo della benzina con una conseguente lieve crescita delle entrate. Due effetti opposti dovrebbero nel complesso compensarsi: la prevista evoluzione congiunturale dovrebbe comportare un aumento dei ricavi, ma nel contempo è attesa una perdita di entrate a seguito dell ulteriore riduzione del consumo medio di carburante dei veicoli circolanti in Svizzera per via delle prescrizioni sulle emissioni di CO 2. Tasse di bollo Rispetto alla stima, le entrate dalle tasse di bollo aumentano del 3,3 per cento. Questa evoluzione è dovuta in primo luogo alla situazione favorevole che regna sui mercati borsistici, la quale dovrebbe confermarsi e generare un incremento del gettito derivante dalla tassa di negoziazione. Imposta sul tabacco Rispetto alla stima per il 2015 in ambito di imposta sul tabacco è attesa una diminuzione di 44 milioni. Questo è in linea con il calo della domanda degli anni precedenti (ca. -2 %). Dopo la decisione della BNS le entrate sono ancora più influenzate dall andamento del corso dell euro (turismo degli acquisti nei Paesi limitrofi). Ciononostante, il credito iscritto a preventivo per l anno in corso dovrebbe essere appena raggiunto.

6 Entrate Evoluzione delle entrate ordinarie In miliardi e in percento P in mia. CHF (asse di sinistra) C in mia. CHF (asse di sinistra) P in % delle entrate ordinarie (asse di destra) Rispetto al Preventivo 2015 le entrate diminuiscono dell 1,2 per cento. Il tasso di crescita è falsato, poiché le entrate dell anno di base 2015 saranno inferiori ai valori preventivati (-2,1 mia.). In base alla stima del mese di maggio 2015 la crescita delle entrate sarà del 2,0 per cento. Corretta di tutti i fattori straordinari, la crescita media ammonta ancora all 1,2 per cento ed è dunque al di sotto della progressione del PIL nominale (+1,4 %).

7 Uscite Uscite secondo settori di compiti 2016 Quote in percento Rimanenti compiti mio. Agricoltura e alimentazione mio. Relazioni con l estero mio. 5,4 5,4 10,2 33,4 Previdenza sociale mio. Difesa nazionale mio. 7,0 Educazione e ricerca mio. 11,0 13,8 Trasporti mio. 13,9 Finanze e imposte mio. Previdenza sociale: milioni Un terzo delle uscite complessive della Confederazione è destinato alla previdenza sociale, di cui la metà affluisce all assicurazione per la vecchiaia. Nel medio periodo queste uscite sono difficilmente influenzabili, poiché nella maggior parte dei casi sono vincolate da normative. La crescita delle uscite per la previdenza sociale è determinata soprattutto dall evoluzione della popolazione, del rincaro e degli stipendi. Una buona metà interessa l assicurazione per la vecchiaia e un quarto l assicurazione per l invalidità. Altri settori importanti comprendono il contributo federale destinato alla riduzione individuale dei premi e le uscite nel settore della migrazione. Finanze e imposte: milioni Rispetto all anno precedente la quota del settore Finanze e imposte alle uscite ordinarie scende di un punto percentuale al 13,9 per cento. Questo settore non figura tra le priorità in materia di politica budgetaria (ad es. le partecipazioni a entrate della Confederazione sono disciplinate dalla Costituzione federale e dipendono direttamente dal livello delle entrate) ed è soggetto a numerosi fattori esogeni (mercati finanziari, tassi d interesse, fabbisogno di finanziamento). Trasporti: milioni A seguito della nuova impostazione del finanziamento dell infrastruttura ferroviaria, la quota del settore Trasporti alle uscite della Confederazione per il 2016 è fortemente al di sopra del livello dell anno precedente (+0,9 % punti di percento). Nel 2016 circa il 65 per cento delle uscite per i trasporti riguarderà i trasporti pubblici, il 33 per cento circa la circolazione stradale e il 2 per cento la navigazione aerea. Le uscite per i trasporti sono per lo più vincolate a vari scopi e prescrizioni legali. Educazione e ricerca: milioni Le uscite per l educazione e la ricerca rimangono al livello del Il 42 per cento delle uscite complessive riguarda l educazione (formazione professionale, scuole universitarie) e il restante 58 per cento la ricerca. Difesa nazionale: milioni Le uscite del settore di compiti Difesa nazionale aumentano leggermente rispetto all anno precedente. Con il 7,0 per cento, la quota rimane stabile. Per quanto riguarda la difesa nazionale militare, che è il settore di gran lunga più importante, il 69 per cento è impiegato per le uscite d esercizio, ossia uscite per il personale nonché uscite per beni e servizi. Il 31 per cento riguarda uscite per l armamento e gli investimenti.

8 Uscite Relazioni con l estero: milioni Rispetto all anno precedente il settore di compiti Relazioni con l estero cooperazione internazionale registra una contrazione delle uscite del 2,3 per cento. Oltre il 70 per cento delle uscite riguarda la cooperazione allo sviluppo. La rimanente quota concerne essenzialmente le relazioni politiche, vale a dire anche le rappresentanze diplomatiche e consolari svizzere e le spese a favore di organizzazioni internazionali. Agricoltura e alimentazione: milioni Le uscite per l agricoltura e l alimentazione scendono del 2 per cento rispetto all anno precedente. Le uscite per l agricoltura e alimentazione sono gestite tramite tre limiti di spesa (pagamenti diretti, produzione e smercio nonché miglioramento delle basi di produzione e misure sociali) conformemente alle direttive della legge sull agricoltura. Circa tre quarti delle uscite per l agricoltura riguardano i pagamenti diretti. Rimanenti settori di compiti: milioni Rispetto all anno precedente le uscite dei rimanenti sei settori di compiti (Premesse istituzionali e finanziarie, Ordine e sicurezza pubblica, Cultura e tempo libero, Sanità, Protezione dell ambiente e assetto del territorio, Economia) segnano una modesta crescita. Mentre le uscite per i settori Cultura e tempo libero e Sanità crescono sensibilmente, negli altri settori di compiti il fabbisogno di mezzi è pressoché invariato o addirittura in calo (Economia). Rispetto alle uscite totali della Confederazione la quota dei rimanenti settori di compiti resta al 10,2 per cento, come nel 2015.

9 Uscite Variazione delle uscite secondo settori di compiti 2016 In milioni e in percento Uscite ordinarie 18 0,0 Trasporti 689 8,1 Previdenza sociale 75 0,3 Difesa nazionale 23 0,5 Educazione e ricerca Agricoltura e alimentazione ,0 0,0 Relazioni con l estero -86-2,3 Finanze e imposte ,4 Variazione rispetto all anno precedente in mio. Tasso di crescita rispetto all anno precedente in % Crescita del PIL nominale 1,4 % Uscite ordinarie Nel Preventivo 2016 le uscite della Confederazione rimangono ai livelli dell anno precedente, sebbene dal 2016 il versamento dei Cantoni nel Fondo per l infrastruttura ferroviaria (500 mio.) avverrà attraverso il bilancio della Confederazione. A seguito del basso rincaro, dei bassi interessi e delle misure di risparmio del Consiglio federale, ad eccezione del settore di compiti Trasporti, nessun settore registra una crescita dello 0,5 per cento superiore ai valori del Preventivo Trasporti Rispetto all anno precedente le uscite nel settore dei trasporti aumentano di circa 690 milioni (+8,1 %). Questo sensibile aumento è riconducibile alla nuova impostazione del finanziamento dell infrastruttura ferroviaria nel quadro del progetto FAIF. Per il traffico stradale e la navigazione aerea la variazione risulta moderata. Previdenza sociale Rispetto al Preventivo 2015 la crescita è dello 0,3 per cento ed è quindi più bassa della crescita nominale del PIL attesa per il 2016 (+1,4 %). Questo è dovuto al fatto che le uscite per l AVS e l AI dipendono in gran parte dall evoluzione del gettito dell IVA, attualmente ristagnante. Uno sgravio è anche dato dal Pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014 (PCon 2014) adottato dal Parlamento. Difesa nazionale Le uscite per la Difesa nazionale aumentano lievemente rispetto all anno precedente (+23 mio. o +0,5 %). All interno di questo settore di compiti avviene un trasferimento dalle uscite d esercizio a quelle per l armamento e gli investimenti. Educazione e ricerca Negli ultimi anni il settore di compiti Educazione e ricerca ha registrato una crescita superiore alla media. Per le uscite totali del Preventivo 2016 questa tendenza non può essere confermata. Infatti, rispetto al Preventivo 2015 rimangono costanti a seguito della correzione del rincaro e della riduzione dei contributi per la ricerca applicata (Programmi di ricerca dell UE).

10 Uscite Agricoltura e alimentazione Le uscite per l agricoltura e l alimentazione diminuiscono del 2 per cento a seguito della correzione del rincaro che si ripercuote in particolare sui pagamenti diretti. Calano inoltre gli assegni familiari per via del cambiamento strutturale agricolo. Relazioni con l estero Le spese per le relazioni con l estero si riducono a seguito delle misure di risparmio per la correzione del preventivo. Dopo che negli anni le spese per l aiuto allo sviluppo sono cresciute annualmente tra il 7,7 e il 10,3 per cento in seguito alla decisione del Parlamento di aumentare la quota APS, l ambito dell aiuto allo sviluppo registra un calo (-3,8 %) dovuto alle misure correttive nel Preventivo Finanze e imposte Il settore di compiti Finanze e imposte è fortemente influenzato dalla diminuzione delle uscite a titolo di raccolta di fondi e dalla gestione del patrimonio e del debito. Al riguardo la Confederazione beneficia del livello molto basso o negativo dei tassi d interesse. Anche le partecipazioni dei Cantoni alle entrate della Confederazione diminuiscono rispetto al Preventivo 2015.

11 Uscite Evoluzione delle uscite ordinarie In miliardi e in percento P in mia. CHF (asse di sinistra) C in mia. CHF (asse di sinistra) P in % delle entrate ordinarie (asse di destra) L evoluzione sfavorevole delle entrate ha un effetto attenuante sulla crescita delle uscite massime ammesse secondo le direttive del freno all indebitamento. Le uscite della Confederazione ristagnano (+0,03 %) e il PIL nominale cresce (+1,4 %). Rispetto al Preventivo 2015 ne risulta un calo della quota delle uscite (P in % del PIL) al 10,2 per cento.

12 Congiunturale Evoluzione del prodotto interno lordo PIL reale (in mia.) e tasso di variazione (in %) 5% 4% 3% 2% 1% 0% -1% -2% -3% Tasso di variazione PIL reale (scala di sinistra) PIL reale (scala di destra) Fonti: : Ufficio federale di statistica (UST) 2014: Segreteria di Stato dell economia (SECO), stima trimestrale del e 2016: Stima del del gruppo di esperti della Confederazione per le previsioni congiunturali (aggiornamento con tasso di crescita) Secondo la previsione congiunturale del gruppo di esperti della Confederazione, per il 2015 è previsto un sensibile indebolimento della crescita economica a causa dell improvviso rafforzamento del franco svizzero. La differenza tra il tasso di crescita reale pronosticato attualmente per il 2015 (+0,8 %) e quello iscritto nel Preventivo 2015 (+2,6 %) è pertanto elevata. Nel 2016 l economia svizzera dovrebbe riprendersi dallo shock del franco anche grazie alla buona congiuntura negli Stati Uniti e nella zona dell euro. Un ritorno alla crescita degli interessi è previsto soltanto dopo il Il calo dei prezzi dovrebbe fermarsi nel 2016.

13 Freno allʼindebitamento Il bilancio della Confederazione dal punto di vista del freno allʼindebitamento In miliardi P Saldo strutturale Saldo congiunturale Risultato ordinario dei finanziamenti 16 P A seguito della debole situazione economica, per il 2016 il freno all indebitamento ammette un deficit di 601 milioni. Nel preventivo è atteso un risultato ordinario dei finanziamenti di -402 milioni. Di conseguenza, il Preventivo 2016 presenta un eccedenza strutturale di 199 milioni. Dal 2006 la direttiva minima del freno all indebitamento, che esige un saldo strutturale equilibrato, è stata superata ogni anno. La crisi dei mercati finanziari e il forte apprezzamento del franco negli anni 2010 e 2011 hanno comportato un sottoutilizzo pluriennale della capacità economica svizzera durata dal 2009 al In questi anni erano ammessi deficit congiunturali che nel risultato ordinario dei finanziamenti non sono però stati realizzati. Secondo l attuale evoluzione, anche per il 2016 è atteso un sottoutilizzo, ragione per cui è nuovamente ammesso un deficit.

14 Debito Debito e tasso dʼindebitamento In miliardi e in percento del PIL S 16 P 0 Debito lordo in mia. (asse di sinistra) Debito netto in mia. (asse di sinistra) Tasso d indebitamento lordo in % del PIL (asse di destra) Tasso d indebitamento netto in % del PIL (asse di destra) Per il 2016 è atteso un calo del debito lordo di circa 200 milioni a 105,9 miliardi. La pianificata riduzione al netto dei prestiti è pressoché compensata dall atteso aumento degli impegni finanziari a breve termine, ciò che spiega la riduzione del debito relativamente esigua. Sebbene negli ultimi anni il debito in termini nominali abbia registrato solo variazioni di lieve entità, i tassi di indebitamento in percento del PIL sono in costante calo per via dell aumento della prestazione dell economia. I tassi per fine 2016 ammontano al 16,1 per cento lordo e all 11,4 per cento netto.

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