Dalla bancassicurazione all assurbanca. Come cambia la distribuzione in Italia. Osservatorio

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1 Dalla bancassicurazione all assurbanca Come cambia la distribuzione in Italia Osservatorio Lo scenario economico ed i mercati finanziari. I mercati azionari e obbligazionari Il risparmio delle famiglie in Italia e il risparmio gestito Le imprese assicurative in Italia I rami vita I rami danni La bancassicurazione vita e danni L assurbanca Fabrizio Morana Centro studi e ricerche AssicuraEconomia Direttore Generale direttore@assicuraeconomia.it Settembre 2014

2 Lo scenario economico ed i mercati finanziari. I mercati azionari e obbligazionari La situazione macro-economica internazionale nel 2013 ha mostrato segnali di progresso. I ritmi di crescita sono stati discreti e, pur con notevoli differenze nelle diverse aree geografiche, si è assistito ad un diffuso miglioramento della congiuntura. Fra le economie avanzate, ad esempio, gli Stati Uniti nel secondo semestre hanno registrato un accelerazione del Prodotto Interno Lordo che ha segnalato consumi più robusti ed un aumento delle scorte. La crescita è rimasta sostenuta anche nel Regno Unito, influenzata positivamente dalla domanda interna. In Giappone, dopo la forte espansione dei periodi precedenti, il PIL ha subito un rallentamento per effetto della frenata dei consumi e delle esportazioni. I mercati emergenti, invece, si sono mossi in modo diverso l uno dall altro: il ritmo di crescita della Cina è apparso intenso, dopo che nel corso dell anno sono state adottate misure di supporto agli investimenti ed alle esportazioni nonché un ampio programma di riforme volte a rafforzare l economia di mercato. In zone come l India e il Brasile l aumento del PIL ha assunto ritmo più moderato, mentre in Russia è proseguita la stagnazione. Anche gli altri indicatori macro-economici riflettono un quadro di maggior distensione rispetto agli anni precedenti: il commercio mondiale si è rafforzato, il brent si è mantenuto in sostanziale stabilità, l'oro ha pagato il prezzo del rinnovato ottimismo perdendo quota (- 28% circa), l inflazione nei paesi avanzati è rimasta su livelli bassi. Quanto alla politica monetaria, essa ha assunto orientamenti diversi in ciascun Paese, in coerenza con l andamento della crescita e dell inflazione. La Federal Reserve, la Banca d Inghilterra e la Banca del Giappone hanno adottato un atteggiamento espansivo, come d altra parte ha fatto la Banca Centrale Europea intervenendo due volte nel corso 2

3 dell anno fino a portare l MRO al minimo storico di 0,25% 1. Le banche centrali dei paesi emergenti, al contrario, hanno aumentato i principali tassi di riferimento. Anche per quel che riguarda l Europa, l andamento generale è stato caratterizzato da un modesto rialzo del PIL e da bassa inflazione, mentre i consumi ancorché lievemente in progresso sono stati frenati dalla debolezza della domanda interna, soltanto in parte compensata dal buon andamento delle esportazioni. All interno dell area, però, si sono palesate differenze, anche di rilievo, fra i diversi stati. In Italia, i consumi delle famiglie sono rimasti fiacchi, a causa delle persistenti criticità del mercato del lavoro e dell insufficiente dinamica dei redditi, uniti al desiderio di riportare il risparmio su più alti livelli, dopo la caduta degli anni precedenti. Nel nostro Paese, infatti, l economia reale ha stentato ancora a riavviarsi e la crisi ha continuato a bloccare pesantemente le imprese. Tale fenomeno ha caratteristiche diverse a seconda della localizzazione geografica e della tipologia e delle dimensioni delle aziende. A soffrire di più sono state quelle medio-piccole che si riferiscono al mercato nazionale, mentre le imprese che puntano maggiormente sull esportazione hanno mostrato un andamento migliore. Sui mercati finanziari si sono attenuate le tensioni sul debito sovrano nell area dell euro. I differenziali di interesse con la Germania si sono ridotti, riattestandosi su livelli accettabili ed apprezzati dal mercato. Lo spread tra il rendimento di Btp e Bund decennali era a fine 2012 a 316 punti, mentre ha chiuso il 2013 in area 215 punti e con un rendimento del decennale italiano al 4,1%. Ciò ha comportato un indubbio beneficio per il mercato: il collocamento dei titoli pubblici è ripreso con maggiore facilità e, di conseguenza, si è allentata la morsa che nei mesi precedenti aveva pesato sul sistema bancario. L analisi dei risultati finali indica che è stato un anno positivo sia per il reddito fisso, con un significativo 1 Il tasso MRO, acronimo che sta per main refinancing operations, ovvero traducendolo in italiano operazioni di rifinanziamento principale, è il tasso stabilito dalla Banca Centrale Europea per fornire liquidità temporanea alle Banche che operano nell Eurosistema. 3

4 aumento degli scambi, sia per gli stocks market, con rialzi degli indici azionari in tutto il mondo, in alcuni casi molto consistenti. Ē, ad esempio, quello del Nikkei giapponese, risalito ai livelli del 2007 con un vero e proprio boom (+57%), reso possibile anche dalla politica di sostegno attuata dal governo in carica e dalla Bank of Japan. Una situazione simile si è registrata negli USA, dove l'indice S&P500 è aumentato del 30%, il Dow Jones di oltre il 26% ed il Nasdaq ha registrato un progresso del 38%. L Europa non è stata da meno: il Dax di Francoforte, ai massimi storici, ha ripreso il 25% circa, seguito dalla borse di Madrid (+21%), Parigi (+17%) e Londra (+14%). Il mercato azionario italiano ha visto l indice principale di Piazza Affari, il Ftse Mib, in crescita del 16,5% a ,71 punti. Anche gli altri indicatori hanno registrato un andamento sostenuto nel periodo: la capitalizzazione complessiva delle società quotate è cresciuta del 20% circa, sono aumentati gli scambi di titoli e numerose nuove imprese si sono affacciate al mercato. Il risparmio delle famiglie in Italia e il risparmio gestito Come di consueto, anche per il 2014 Intesa Sanpaolo e Centro Luigi Einaudi hanno pubblicato l Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli Italiani, frutto di un sondaggio Doxa rivolto a capifamiglia, titolari di conto corrente bancario o postale. Nel 2007 il 62% degli intervistati dichiarava di avere un reddito corrente sufficiente o più che sufficiente, nel 2013 la percentuale si era ridotta al 56% e nei primi mesi del 2014 è risalita al 58%. Con riferimento al reddito atteso al momento della pensione, il 47,8% del campione prevedeva nel 2007 di poter disporre di entrate sufficienti o più che sufficienti, nel 2013 la percentuale si era ridotta al 37,3% e nel 2014 si è riportata al 42,15%. Il miglioramento delle aspettative sul reddito negli anni di ritiro dalla vita attiva è collegato anche alla rivalutazione dei portafogli familiari. L indice total return del valore di 4

5 un portafoglio medio diversificato (benchmark) che comprende i titoli di Stato italiani, elaborato e aggiornato dal Centro Einaudi, valeva 129,2 a fine 2013 e 133,2 a maggio 2014: si è apprezzato del 3% nei primi cinque mesi del corrente anno. Soprattutto, questo portafoglio vale il 33,2% in più rispetto al valore iniziale di 100, collocato a inizio 2008, prima del crack Lehman. Nel 2007 non era riuscito a risparmiare il 51% del campione; il dato è salito al 61% nel 2013, per tornare a scendere al 59% nel L aumento di due punti percentuali degli intervistati che dichiarano di essere riusciti a mettere almeno qualche soldo da parte si spiega considerando che, tra il 2013 e il 2014, è aumentata dal 16% al 18% la quota di coloro che dichiarano di avere risparmiato senza un intenzione precisa. Si è confermata, quindi, l ipotesi di un risparmio dettato almeno in parte da generici elementi di cautela nei confronti di un futuro percepito come fortemente incerto. Tale accantonamento si traduce per ora in un accresciuta preferenza per la liquidità, ma rappresenta senza dubbio per gli operatori professionali un opportunità da non sprecare. Anche la propensione al risparmio sale, passando dal 10,4 del 2013 al dato di 10,5 dichiarato nel Per quanto riguarda i portafogli finanziari, tende a diminuire nel tempo la quota di coloro che dichiarano di detenere o aver detenuto obbligazioni negli ultimi cinque anni. Nel 2006 la percentuale di risparmiatori che investiva in questi strumenti era pari al 29% del totale: oggi è scesa al 20,1%. Le obbligazioni si confermano comunque, rispetto alle azioni e agli strumenti di risparmio gestito, l asset class più diffusa tra coloro che effettuano investimenti mobiliari. La presenza di risparmiatori nei mercati azionari è in forte calo e la discesa sembra non arrestarsi. Nell ultimo decennio, la percentuale di intervistati che ha dichiarato di investire in Borsa parte dei propri risparmi si è ridotta progressivamente: nel 2003 un intervistato ogni tre possedeva (o aveva posseduto) azioni; nel 2007 la 5

6 proporzione era di un azionista ogni cinque italiani; oggi solo un risparmiatore su dieci investe in Borsa. Tra il 2002 e il 2005 il totale dei sottoscrittori di fondi comuni italiani ha superato i 9 milioni, per poi ridursi fino al 2012, in parallelo con l andamento negativo della raccolta netta. Il 2013 ha registrato nuovamente un incremento, portando il totale dei partecipanti a 5,6 milioni. Negli anni l incidenza del numero dei sottoscrittori sul totale della popolazione italiana residente si è quasi dimezzata, passando da quasi il 17% del al 9% dell ultimo biennio. Con riferimento alla distribuzione del patrimonio, si evidenzia un elevata concentrazione nei quartili più elevati: mezzo milione di soggetti (il 10%) detiene più della metà del patrimonio complessivo; il 30% dei sottoscrittori di importi più modesti (oltre un milione e mezzo di individui) investe al massimo circa euro. La distribuzione dei sottoscrittori nelle cinque macro aree del nostro Paese è stabile: il 65% circa degli investitori risiede al Nord, il 18% nel Centro e il restante 17% nel Sud e nelle Isole. A fine 2013 i livelli di partecipazione regionale più alti si sono registrati in Liguria (14,6%), Emilia-Romagna (13,6%) e Valle d Aosta (13,4%); questi valori calano a mano a mano che ci si sposta verso Sud. La partecipazione su scala regionale può trovare una possibile spiegazione nella presenza più o meno marcata dei canali distributivi. Concludendo con i dati definitivi, alla fine del 2013 le dimensioni del mercato italiano dei prodotti di risparmio gestito ha superato i miliardi di euro, pari a più di un terzo delle attività finanziarie delle famiglie e all 85% del PIL. La ripartizione per tipologia di prodotto vede la prevalenza dei servizi di gestione di portafoglio su base discrezionale (mandati conferiti da clienti istituzionali e retail, rispettivamente il 48% e il 7% del totale), seguiti dai prodotti di gestione collettiva (fondi comuni aperti e chiusi, rispettivamente il 42% e il 3% del totale). Nel corso dell anno il patrimonio gestito è cresciuto di circa 135 miliardi (+11%), 6

7 grazie ad una raccolta record di nuovo risparmio (+62,6 miliardi) cui si è sommato un effetto mercato altrettanto importante (+6%, pari a più di 75 miliardi). In prospettiva storica la raccolta del 2013 ha più che compensato i deflussi registrati nel biennio e rappresenta il miglior risultato da quando sono disponibili statistiche complete sul mercato italiano nel suo complesso (fondi e gestioni di portafoglio). Le imprese assicurative in Italia In Italia le imprese assicurative in esercizio al 31 dicembre 2013 erano 232 (235 alla stessa data dell anno precedente), di cui 132 aventi sede legale nel nostro Paese (135 nel 2012) e 100 rappresentanze di compagnie estere (come nell anno precedente), per la maggior parte comunitarie (98). Inoltre, alla data operavano in libera prestazione di servizi anche 978 imprese con sede nell UE (o in altri paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo). A fine 2013 erano 69 le imprese che esercitavano esclusivamente i rami vita (di cui 20 rappresentanze) e 128 quelli danni (di cui 60 rappresentanze), mentre 28 erano attive in entrambi i segmenti di mercato (di cui 13 rappresentanze) e 7 operavano nella sola riassicurazione (tutte rappresentanze). Da un confronto europeo emerge che ciascuna impresa italiana nel 2012 aveva contabilizzato mediamente un volume di premi (451 milioni di euro) superiore a quello rilevato negli altri Paesi europei (237 milioni di euro); in tale graduatoria, al secondo e terzo posto troviamo Francia e Olanda (446 e 358 milioni). Per numero di imprese primeggia il Regno Unito, con compagnie attive. I premi complessivi del lavoro italiano ed estero, diretto ed indiretto, al lordo della riassicurazione, raccolti dalle imprese aventi sede legale in Italia e dalle rappresentanze di imprese estere non comunitarie, nel 2013 sono stati pari a milioni di euro. Nei rami danni sono stati intermediati milioni di euro e in quelli vita milioni; i 7

8 rami danni hanno fatto registrare una diminuzione del 3,9% (avevano contabilizzato una diminuzione del 2,7% nel 2012 sul 2011), quelli vita un aumento del 21,3% (-5,5% nel 2012 sul 2011). Il risultato del conto tecnico (vita e danni complessivamente) è stato positivo per milioni di euro, nel 2012 e nel I rami danni hanno prodotto un risultato positivo di milioni di euro (contro i milioni del 2012) mentre i rami vita hanno contabilizzato un guadagno di milioni di euro (contro i del 2012). Le prestazioni erogate agli assicurati e agli altri aventi diritto, al lordo della riassicurazione, sono state complessivamente pari a milioni di euro (+7,1% rispetto al 2012): nei rami danni (-13,6%) e nei rami vita (+13,4%). La quota a carico della riassicurazione è stata pari a milioni (-31,2%), di cui relativi ai rami danni e ai rami vita. L ammontare netto delle prestazioni è stato, quindi, di milioni (+8,7%): nei rami danni e nei rami vita. Le compagnie con sede in Italia, escludendosi quelle di riassicurazione, disponevano a fine 2013 per il complesso delle loro attività (vita e danni) di un margine di solvibilità di 45,2 miliardi di euro (-10% sul 2012) 3. Tale margine, in ogni caso, è pari all 1,97 rispetto al minimo di 22,9 miliardi richiesto dalla legge. Nei rami vita il margine posseduto era di 29 miliardi di euro (1,75 volte in confronto a quello minimo richiesto), nei rami danni di 16,6 miliardi di euro (2,56 volte rispetto al minimo). Al termine del primo trimestre 2014 la raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. 2 Il conto tecnico dà il quadro dell attività svolta e dei risultati conseguiti in ciascuno dei rami esercitati dall impresa. Il conto non tecnico l attività non caratteristica raccoglie, invece, le informazioni relative alla gestione patrimoniale e finanziaria. 3 Il margine di solvibilità corrisponde all aliquota del patrimonio della compagnia che eccede i mezzi necessari per far fronte a qualsiasi impegno prevedibile. La funzione del margine di solvibilità è di garanzia appunto della solvibilità dell impresa, in quanto si risolve nell obbligo di mantenere un eccedenza delle attività rispetto alle passività che sia proporzionata al volume di affari dell impresa stessa. 8

9 ammontava a ,4 milioni di euro, con un incremento del 24,4% rispetto al corrispondente periodo del In particolare, lo sviluppo della raccolta è da imputare ai rami vita i cui premi, pari a ,2 milioni di euro, mostrano una incremento del 35,5%, con un incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 77,5% (71,2% nello stesso periodo del 2013); invece, il portafoglio danni, che totalizza 7.967,1 milioni di euro, si riduce del 2,8%, con un incidenza del 22,5% sul portafoglio globale (28,8% nell analogo periodo del 2013). I rami vita I premi vita del lavoro diretto italiano sono stati nel 2013 pari a milioni di euro, in aumento del 22,1%, dopo i cali del 5,5% nel 2012 e del 18% nel L incremento si è distribuito regolarmente in tutti i mesi con una crescita annua del 30% dei premi di nuove polizze. In termini percentuali, i premi vita nel 2013 hanno rappresentato il 71,6% del totale (vita e danni), in aumento rispetto al 66,3% del Gli oneri relativi ai sinistri ovvero le somme pagate e la variazione delle riserve per somme da pagare sono stati di milioni di euro: in calo dell 11% sul 2012 per effetto di una diminuzione degli importi riscattati (-16,3%) e delle polizze giunte a scadenza. La raccolta netta differenza tra i premi e gli oneri relativi ai sinistri è stata positiva per milioni ( milioni nel 2012). La variazione delle riserve matematiche e delle riserve tecniche è stata positiva per circa 30 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 10 miliardi del Le riserve tecniche sono state pari a milioni (nuovo record), con un aumento del 7% rispetto ai di fine

10 Nel ramo I-Vita umana i premi del lavoro diretto italiano per il 2013 provengono da 64 compagnie. Sono stati contabilizzati milioni di euro: +29,6% in rapporto ai milioni del 2012 e valore vicino al record di milioni del La quota del ramo, in relazione al totale della raccolta vita, passa al 76,3% dal 73,4% del Gli oneri relativi ai sinistri sono stati pari a milioni (-7,5% sul 2012); rilevante la diminuzione dei riscatti, -16,2% sul La raccolta netta è stata positiva per milioni, quasi quattro volte rispetto ai milioni del Il risultato globale del conto tecnico è stato positivo per milioni, poco meno della metà rispetto ai milioni del Nel ramo III- Assicurazioni sulla vita connesse con fondi di investimento o indici comunemente denominate Index-linked e Unit-linked 58 compagnie hanno raccolto milioni di euro, in aumento di oltre il 12% rispetto ai milioni del La quota del ramo, in rapporto al totale della raccolta vita, diminuisce al 18,2% rispetto al 19,8% del Le uscite relative a scadenze, riscatti e sinistri sono state di milioni di euro, in calo sui del 2012, in particolare con i riscatti che si sono attestati intorno ai 10 miliardi di euro, in diminuzione del 14%. La raccolta netta è stata negativa per milioni risultato comunque migliore rispetto ai milioni nel 2012 presentando l ennesimo saldo in rosso dal Il risultato del conto tecnico complessivo è stato positivo per 608 milioni, in diminuzione dell 8% rispetto ai 666 milioni del Nel ramo IV-Assicurazioni LTC e malattia di lunga durata 33 imprese hanno raccolto 52 milioni di euro (+19% rispetto ai 44 milioni incassati nel 2012). Il risultato del conto tecnico complessivo è stato positivo per 16 milioni (18 milioni nel 2012). Le assicurazioni vita del ramo V-Operazioni di capitalizzazione sono state intermediate da 59 imprese, per un valore complessivo di milioni di euro: +16,6% rispetto ai milioni del 2012 (il record di raccolta nel singolo ramo appartiene al 2005, con milioni); il valore della quota del ramo, rispetto al totale del settore vita è al 3,9%, in sostanziale pareggio rispetto al 4% del

11 Gli oneri relativi a scadenze, riscatti e sinistri sono stati pari a milioni di euro: -38,2% in rapporto ai milioni del La raccolta netta è stata negativa per 35 milioni di euro: dato in sensibile miglioramento rispetto ai milioni del 2012, anche se ennesimo saldo negativo consecutivo dal Il risultato del conto tecnico complessivo è stato, viceversa, positivo per 278 milioni (dopo i +405 milioni del 2012 e -552 milioni del 2011). Nel ramo VI-Gestione di fondi pensione hanno operato 33 imprese, con un volume di raccolta pari a milioni di euro ed il -30,5% rispetto ai milioni del Gli oneri relativi ai sinistri sono diminuiti a 902 milioni di euro dai milioni dell anno precedente e la raccolta netta si è mantenuta positiva con 394 milioni. Il risultato complessivo del conto tecnico è stato positivo per 16 milioni (20 milioni in precedenza). Nel 2013 i risultati della raccolta vita nel lavoro diretto italiano, considerandosi come punto di riferimento i primi dieci Gruppi di Imprese secondo l Albo Gruppi dell IVASS, sono stati i seguenti (dati in migliaia di euro): 1) Generali ) Gruppo Assicurativo Poste Vita ) Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita ) Gruppo Assicurativo Unipol ) Gruppo Assicurativo Allianz ) Fideuram Vita ) Mediolanum Vita ) BNP Paribas Cardif Vita ) CNP Unicredit Vita ) Aviva I primi dieci Gruppi hanno raccolto l 81% dei premi complessivi, contro l 83% del Generali (in aumento di quasi un miliardo, +7,8%) il cui raggruppamento è formato da 11

12 Alleanza Assicurazioni, Assicurazioni Generali, DAS, Europe Assistance Italia, FATA Assicurazioni Danni, Generali Italia, Genertel, Genertellife ha marcato una quota di mercato del 15,76%. Il Gruppo Assicurativo Poste Vita (Poste Vita e Poste Assicura) con oltre due miliardi e mezzo raccolti in più rispetto all anno precedente, +25,3% si è confermato al secondo posto mentre al terzo si è collocato (con un aumento di intermediato di più di sei miliardi e mezzo, +124,7%) il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita (Intesa Sanpaolo Assicura e Intesa Sanpaolo Vita). Stabile al quarto posto il Gruppo Assicurativo Unipol (con Arca Assicurazioni, Arca Vita, BIM Vita, Compagnia Assicuratrice Linear, Dialogo Assicurazioni, Europa Tutela Giudiziaria, Incontra Assicurazioni, ISI Insurance, Liguria, Liguria Vita, Linear Life, Popolare Vita, Pronto Assistance, SIAT, Systema Assicurazioni, UnipolSAI Assicurazioni e Unisalute), in progresso del 10,5%. Al quinto posto il Gruppo Assicurativo Allianz (Allianz, Antoniana Veneta Danni, Creditras Assicurazioni, Creditras Vita e Genialloyd, +16,8%) ed al sesto dal settimo Fideuram Vita (+16,4%), mentre chiude in raccolta inferiore rispetto al 2012 Mediolanum Vita, -41,1%. Seguono, poi, BNP Paribas Cardif (+50,2%), la new entry subentrando al Gruppo Cattolica CNP Unicredit Vita (+85,4%) e, infine, Aviva (Avipop Assicurazioni, Avipop, Aviva Vita, Aviva, Aviva Assicurazioni, Aviva Assicurazioni Vita, Aviva Italia, Aviva Life, Aviva Previdenza e Aviva Vita), con +6,7%. Considerandosi le singole compagnie, la graduatoria (espressa in migliaia di euro) è stata la seguente: 1) Poste Vita ) Intesa Sanpaolo Vita ) Generali Italia ) Fideuram Vita

13 5) Mediolanum Vita ) BNP Paribas Cardif Vita ) Alleanza Assicurazioni ) UnipolSAI Assicurazioni ) Creditras Vita ) CNP Unicredit Vita Poste Vita si è confermata come prima compagnia per raccolta premi nel 2013, seguita al secondo posto da Intesa Sanpaolo Vita (terza nel 2012) ed al terzo da Generali Italia. New entry UnipolSAI Assicurazioni, al posto di INA Assitalia i cui risultati del 2013 sono confluiti in Generali Italia. Ricordiamo che allo scorso 31 marzo la raccolta vita del primo trimestre di quest anno è stata complessivamente pari a ,2 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto ai milioni del corrispondente periodo del I rami danni Nel 2013 la raccolta nei rami danni è avvenuta ad opera di 89 imprese italiane e 2 rappresentanze di imprese extra-europee attive in Italia, mentre il volume complessivo è stato pari a milioni di euro (-4,6% in confronto ai milioni del 2012). Ē diminuito del 7,2% il settore auto (r.c. auto, r.c. natanti e corpi veicoli terrestri, che insieme valgono il 55% dell intero comparto), così come un calo dell 1% è stato fatto registrare complessivamente anche dai rimanenti rami. Il peso della raccolta danni sul totale di quella assicurativa è stato del 28,4%, contro il 33,7% dell anno precedente. Il costo dei sinistri di competenza ovvero la somma degli importi pagati e riservati per i sinistri accaduti nell esercizio di bilancio è stato di milioni di euro, con una diminuzione del 7,9% rispetto al Le spese di gestione, che comprendono oltre agli oneri per 13

14 l acquisizione dei contratti, per la riscossione dei premi e per l organizzazione ed il funzionamento della rete distributiva, anche le spese di amministrazione attinenti alla gestione tecnica, sono state di milioni di euro con un -0,8% sugli milioni del 2012, ed un incidenza sui premi del 25%. Il risultato del conto tecnico complessivo è stato positivo per milioni di euro rispetto ai milioni del 2012, con un incremento del 12%. A fine anno le riserve tecniche dirette, al netto delle somme da recuperare da assicurati e da terzi, ammontavano a milioni di euro, in calo rispetto ai precedenti , mentre il combined ratio ha chiuso per il terzo anno consecutivo in territorio positivo, scendendo all 89,9% 4. Nel settore r.c. auto e veicoli marittimi sono state attive 56 imprese, con un totale di incassi pari a milioni di euro, in diminuzione del 7% sui milioni del I valori rappresentano il 48,3% del totale raccolto nell anno dalle assicurazioni danni, in leggera diminuzione a paragone del 49,6% del A tale cifra deve essere aggiunta quella della raccolta effettuata nel nostro Paese da imprese UE che hanno operato in base al principio di libertà di stabilimento, la cui cifra è stimata in circa 950 milioni di euro. Gli oneri relativi ai sinistri sono stati di milioni di euro, in calo rispetto ai precedenti milioni. Il risultato complessivo del conto tecnico è stato positivo per il secondo anno consecutivo con milioni di euro era stato di milioni nel 2012 dopo quattro anni negativi. Come indicatore di un netto e continuo miglioramento nella gestione caratteristica deve segnalarsi un combined ratio a 88,1%, dopo il 92,5% del 2012 e quattro risultati negativi superiori al 100% nei precedenti anni. I premi dei rimanenti segmenti dell assicurazione danni sono stati complessivamente nel 2013 pari a milioni di euro ( nel 2012, -1,1%), così ordinati in ordine 4 Il combined ratio è il prodotto del rapporto tra spese amministrative + costi dei sinistri e premi incassati. Dato 100 come valore di equilibrio, quanto più il valore è inferiore a 100 tanto più è stato positivo l andamento; viceversa, quanto più il valore è superiore a 100 tanto più negativo è stato l andamento della gestione. 14

15 decrescente per volume di raccolta: infortuni milioni di euro, r.c. generale milioni, altri danni ai beni milioni, incendio ed elementi naturali milioni, malattia milioni, assistenza 505 milioni, perdite pecuniarie 457 milioni, cauzione 379 milioni, tutela legale 291 milioni, corpi veicoli marittimi 250 milioni, merci trasportate 190 milioni, credito 85 milioni, corpi veicoli aerei 22 milioni, r.c. aeromobili 14 milioni, corpi veicoli ferroviari 4 milioni. Tutti i comparti sostanzialmente mantengono i risultati del 2012, con il ricordato calo complessivo di un punto percentuale. Nel 2013 i risultati in migliaia di euro della raccolta totale danni nel lavoro diretto italiano, considerandosi come punto di riferimento sempre i primi dieci Gruppi di Imprese secondo l Albo Gruppi dell IVASS, sono stati i seguenti (dati in migliaia di euro): 1) Gruppo Assicurativo Unipol ) Generali ) Gruppo Assicurativo Allianz ) Reale Mutua ) Gruppo Cattolica Assicurazioni ) AXA Italia ) Groupama ) Gruppo Vittoria Assicurazioni ) Gruppo Assicurativo SARA ) Direct Line Insurance Le top ten hanno pesato per l 87,10% del mercato, in linea con il risultato del 2012, e si confermano per le prime nove posizioni: alla decima esce il Gruppo Assicurativo Banca Carige ed entra Direct Line Insurance. Gli altri Gruppi risultano così composti: Reale Mutua (Italiana Assicurazioni e Società Reale Mutua), Gruppo Cattolica Assicurazioni (ABC Assicura, BCC Assicurazioni, BCC Vita, Berica Vita, Cattolica Previdenza, Duomo 15

16 Uni One, Lombarda Vita, Società Cattolica e Tua Assicurazioni), AXA Italia (AXA Assicurazioni, AXA Interlife, AXA MPS Assicurazioni Danni e AXA MPS Assicurazioni Vita), Groupama (Groupama Assicurazioni), Gruppo Vittoria Assicurazioni (Vittoria Assicurazioni), Gruppo SARA (Ala Assicurazioni, SARA Assicurazioni, SARA Vita). Considerando le singole compagnie, la graduatoria della raccolta danni per il 2013 è stata la seguente (dati in migliaia di euro): 1) UnipolSAI Assicurazioni ) Generali Italia ) Allianz ) Società Cattolica ) AXA Assicurazioni ) Società Reale Mutua ) Zurich Insurance PLC ) Groupama Assicurazioni ) Vittoria Assicurazioni ) SARA Assicurazioni UnipolSAI Assicurazioni, dopo la fusione delle due compagnie (e di Milano Assicurazioni), conferma nettamente la leadership del 2012, seguita da Generali Italia (la compagnia creata per contenere temporaneamente alcune delle imprese del Gruppo). Soltanto Vittoria Assicurazioni mette a segno un significativo progresso sul 2012, con un +9,4%. New entry Zurich Insurance e Groupama Assicurazioni. Al termine del primo trimestre 2014 la raccolta danni ha totalizzato milioni di euro, con una riduzione del 2,8% rispetto al corrispondente periodo del La bancassicurazione vita e danni 16

17 Come già segnalato in precedenza, nel 2013 l assicurazione vita ha intermediato globalmente premi pari a milioni di euro, in netta ripresa rispetto agli anni precedenti. La raccolta netta differenza tra i premi e gli oneri relativi alle scadenze, ai riscatti e ai sinistri è stata positiva per milioni ( milioni nel 2012, -102 milioni nel 2011, milioni nel 2010 e milioni nel 2009). Gli sportelli bancari e postali hanno raccolto milioni di euro ( nel 2012, nel 2011 ed il record per il recente passato di milioni nel 2010), con una quota di mercato del 59,3% (48,5% nel 2012, 54,7% nel 2011 e 60,3% nel 2010). Può nuovamente confermarsi, dunque, che il volume complessivo della raccolta vita continua ad essere dipendente, in larga parte, dalla efficacia commerciale degli sportelli 5. Analizziamo, ora, la ripartizione per canale distributivo. Il ramo I-Vita umana che con milioni raccolti su milioni vale più dei 3/4 del totale vita ha visto la conferma del netto predominio distributivo di sportelli bancari e postali con i 2/3 dell intermediato complessivo nel segmento di prodotto, in aumento rispetto al 52% del 2012; seguono gli agenti con il 16% (18,7% nel 2012). Nel ramo III-Unit ed Index linked gli sportelli hanno fatto registrare una percentuale del 45,2%, nuovamente sopravanzati dai promotori finanziari che hanno prodotto per il 48,6% (percentuale in linea con il risultato del 2012). Gli altri rami sono meno indicativi, in relazione al loro modesto apporto al fatturato complessivo dell intero comparto: nel ramo IV-Malattia primeggiano ancora i broker con il 44,5%, nel ramo V-Capitalizzazione e nel ramo VI-Fondi pensione la palma del miglior risultato in termini di raccolta è confermata alla Vendita diretta, rispettivamente con il 46,9% ed il 54%. 5 I promotori finanziari si sono confermati come il secondo canale distributivo nel ramo vita - anche se con valore in calo in confronto al con milioni di euro intermediati, dopo i del 2012, i milioni del 2011 e i milioni del 2010 (con una quota di mercato del 16,5%, contro i precedenti 23,3%, 18,4% e 15,9%). Per gli agenti la raccolta nel 2013 è stata di milioni di euro e una percentuale a loro ascrivibile del 18,1%, di milioni nel 2012 (quota del 14,4%), di nel 2011 (16,4%) e di nel 2010 (15,3%). La vendita diretta ha incassato milioni con una quota di mercato dell 8,9% (in precedenza milioni e 10,7%) mentre ai broker è andata una percentuale inferiore all 1%. 17

18 In merito alle singole compagnie della bancassicurazione vita intendendosi quelle per le quali il fatturato deriva in tutto o in parte significativa dall attività di sportelli le più attive nel 2012 sono state, nell ordine, le seguenti (dati in migliaia di euro): 1) Poste Vita ) Intesa Sanpaolo Vita ) BNP Paribas Cardif Vita ) Creditras Vita ) CNP Unicredit Vita ) Credit Agricole Vita ) Popolare Vita ) Aviva ) Skandia Vita ) Lombarda Vita La new entry è Lombarda Vita, mentre ai margini della top ten troviamo Bipiemme Vita, AXA MPS Assicurazioni Vita, ancora Aviva con Aviva Vita, Credem Vita e Arca Vita. Tutte le principali compagnie della bancassicurazione vita hanno aumentato il fatturato rispetto all anno precedente, con la sola eccezione di Popolare Vita, in lieve calo. Il Gruppo Assicurativo Poste Vita appartiene al Gruppo Poste Italiane, opera tanto nel segmento vita che in quello danni e comprende Poste Vita e Poste Assicura. Poste Vita ha l autorizzazione per operare nella raccolta delle polizze rivalutabili, delle linked e delle assicurazioni malattia di lunga durata, mentre Poste Assicura distribuisce polizze danni nei settori persona, beni e impresa. Il rendimento medio lordo della gestione tradizionale Posta Valore Più è stato nel corso del 2013 pari al 4,19% (contro il precedente 4,03%) ed a fine anno il saldo attività della gestione separata ha superato i 51 miliardi di euro, contro i 41 e i 36 miliardi degli anni precedenti. Gli anni di continui progressi registrati nella 18

19 raccolta vita dimostrano come i circa uffici postali distribuiti sul nostro territorio nazionale rappresentino una forza commerciale di straordinaria efficacia e non facilmente contrastabile in termini di leadership del settore 6. Intesa Sanpaolo Vita è la Capogruppo del Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita, nata nel gennaio 2012 dalla fusione di EurizonVita, Intesa Sanpaolo Vita (ex Intesa Vita), Sud Polo Vita e Centrovita Assicurazioni. Intesa Sanpaolo Vita mette a disposizione dei suoi clienti una rete commerciale capillare, costituita dalle banche che fanno riferimento al Gruppo: sono circa i gestori e le filiali presso le quali avere informazioni, ricevere assistenza, acquistare i prodotti. I clienti possono, inoltre, contare su oltre promotori finanziari di Banca Fideuram e SanPaolo Invest per le soluzioni progettate da Intesa Sanpaolo Vita nell Area Previdenza; sulla rete di agenzie Intesa Sanpaolo Personal Finance, presenti in tutta Italia, che offrono soluzioni assicurative per quanto riguarda la copertura di prestiti personali, credito al consumo e cessione del quinto. Le assicurazioni del Gruppo sono distribuite dai seguenti istituti: Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Private Banking, Banca C.R. Firenze, Banca dell Adriatico, Banca di Credito Sardo, Banca di Trento e Bolzano, Banca Monte Parma, Banca Prossima, Banco di Napoli, Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Cassa di Risparmio del Veneto, Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, Cassa di Risparmio di Civitavecchia, Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, Cassa di Risparmio di Rieti, Cassa di Risparmio di Venezia, Cassa di Risparmio in Bologna, Casse di Risparmio dell Umbria. L obiettivo dichiarato è di offrire prodotti assicurativi progettati per soluzioni 6 Un altro temibile concorrente potrebbe, in futuro, essere rappresentato dalla Banque Postale, braccio finanziario delle poste francesi. Essa ha, infatti, chiesto alla Banca d Italia l autorizzazione ad operare entro i nostri confini per ciò che riguarda i business della raccolta di depositi o altri fondi rimborsabili. La richiesta è avanzata dalla controllata BanquePostale Home Loan Sfh (Société de financement de l habitat), che proprio recentemente ha ottenuto da Standard & Poor s il rating di tripla A con outlook stabile. Banque Postale ha 10,7 milioni di clienti che hanno sottoscritto 5 milioni di polizze vita all interno di un offerta finanziaria completa, dai mutui ai fondi comuni fino al microcredito. Nel 2013 il volume d affari è stato di oltre 5,5 miliardi di euro, in crescita del 5,7% sull anno precedente. Banque Postale è nata nel 2006, ed è stata ammessa allo status bancario dal governo francese nel

20 semplici e concrete, di scegliere investimenti che crescono gradualmente nel tempo e che prevedono garanzie prestate dalla compagnia e, infine, dare sicurezza e stabilità al portafoglio degli assicurati grazie a un investimento sicuro che sistemi i risparmi al riparo dalle fluttuazioni di mercato. Al 31 dicembre 2013 le riserve ammontavano complessivamente a 58 miliardi di euro contro i 51 miliardi di fine 2012 (+13%). BNP Paribas Cardif Vita soltanto Cardif Vita a fine 2012 opera da più di venti anni nel mercato assicurativo vita, attraverso una gamma differenziata di prodotti e servizi nei settori investimento, previdenza e protezione. La gamma di offerta è distribuita tramite retail banking e partnership (banche, istituti finanziari, finanziarie captive auto e grande distribuzione). Il principale operatore commerciale è rappresentato da BNL. Creditras Vita intermedia tramite gli sportelli di Unicredit ed è stata nel 2013 la seconda compagnia per raccolta nel ramo linked, mentre CNP UniCredit Vita è una compagnia di bancassicurazione controllata dal Gruppo francese CNP Assurances S.A. e partecipata ancora da UniCredit Group, che si avvale delle reti di UniCredit Banca di Roma e di Banco di Sicilia. Credit Agricole distribuisce nel vita tramite Cariparma, FriulAdria e Carispezia, disponendo di un ampia gamma di prodotti rivolti sia ai privati che alle aziende: Crédit Agricole è uno dei più grandi gruppi bancassicurativi del mondo, con un giro d'affari del valore di circa 30 miliardi di dollari americani. Popolare Vita è una compagnia di bancassicurazione nata come joint venture tra il Gruppo Banco Popolare e Fondiaria Sai, ed attualmente fa parte del Gruppo Assicurativo Unipol. Colloca tramite le banche del Gruppo Bancario Banco Popolare, ovvero: Banca Popolare di Verona, Banca Popolare di Novara, Banca di San Geminiano e San Prospero, Banco San Marco, Banco Popolare del Trentino, Banche Popolari di Lodi, Crema e Cremona, Credito Bergamasco, Casse di Risparmio di Imola e di Lucca Pisa Livorno, Banco di Chiavari e della Riviera Ligure, Banco Popolare Siciliano e Banca Aletti. Aviva appartiene al britannico Gruppo Aviva, tra i 20

21 principali player in Europa e con un esperienza di oltre 300 anni di attività assicurativa. Le sue polizze sono intermediate dalle già indicate banche del Gruppo Banco Popolare e da quelle del Gruppo UBI (Banche Popolari di Bergamo, Ancona e Commercio e Industria, Banco di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca Carime e Banca di Valle Camonica). Skandia fa parte della divisione del Gruppo Old Mutual denominata Long Term Savings. E' specializzata nella gestione del risparmio a lungo termine, vanta una tradizione secolare ed è leader mondiale nel segmento Unit-linked; in Italia ha intermediato nel 2013 premi per oltre 1,2 miliardi di euro, posizionandosi al quarto posto tra i collocatori di polizze del ramo III. Gli sportelli operativi sono quelli di Barclays Bank, Credem, Intra Private Bank e Banca Monte dei Paschi di Siena. Lombarda Vita utilizza gli sportelli di Banco di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca di Valle Camonica e IW Bank, la banca online del Gruppo UBI Banca. Che per l anno in corso si profili, poi, un altro periodo di buona raccolta lo dimostra anche l andamento dell indicatore Popolare Vita Bancassurance Index che nel primo trimestre 2014 è stato pari a 120,54, in netto incremento rispetto allo stesso periodo del 2013 (quando era a 106,92). Anche nel 2013 la bancassicurazione danni non è stata in grado di cogliere il successo commerciale che le viene da tempo pronosticato. Nei dodici mesi gli sportelli bancari e postali hanno collocato milioni di euro dopo i 1.123, 1.247, e milioni di euro degli anni precedenti (con un progresso del 7,1% nel 2013 sul 2012, in verità poco significativo considerandosi la modestia delle cifre). La quota di mercato ha toccato uno scarso 3,6%, contro il 3,2%, 3,4%, 3,2% e 2,9% dei periodi passati. Nelle assicurazioni auto (comprendendo in esse r.c. auto e corpi veicoli terrestri) la raccolta è stata di 353 milioni di euro, 325 milioni di euro nel 2012, con una percentuale sul totale in impercettibile progresso dall 1,6% all 1,9% 7. Nell insieme degli altri rami danni 7 La vendita diretta online e telefonica ha raccolto milioni di euro (in calo sui del 2012), con una quota di mercato del 4,8% sul totale danni e dell 8,6% nel comparto auto. 21

22 gli sportelli hanno raccolto 849 milioni sui 796 milioni del 2012, +6,6% e una quota di mercato sostanzialmente ferma al 5,6% dal 5,2% dell anno precedente. Nei comparti più importanti, i risultati sono stati i seguenti: infortuni 191 milioni di euro (quota a 6,5% da 5,7%), malattia 143 milioni (6,9% da 7%), incendio ed elementi naturali 127 milioni (5,6% da 5,3%), r.c. generale 77 milioni (2,7% da 2,2%). Da segnalare, infine, che nel settore perdite pecuniarie la bancassicurazione ha raccolto con 170 milioni di euro il 37% dell intero comparto (166 milioni e 36% nel 2012), e in quello relativo all assicurazione del credito ha collocato polizze per 34 milioni di euro, con una quota di mercato del 40,2% dal 37,4%. Ricordiamo che il sistema della bancassicurazione danni si è dato come obiettivo ancorchè non esplicitato quello di raggiungere una quota di mercato del 15%, in analogia con i risultati francesi (e in paragone ai quasi due terzi già raggiunti in Italia nel ramo vita). A tale proposito nell Osservatorio era stato scritto: La chiave del successo della nostra bancassicurazione danni deve necessariamente passare attraverso una chiara dichiarazione di indirizzo strategico che provenga dal top management delle banche stesse, come è avvenuto in passato per la bancassicurazione vita. Un miglioramento dei risultati nella vendita allo sportello di polizze danni (in particolar modo di quelle r.c. auto) passa anche attraverso una efficiente organizzazione del personale: le banche e per esse i loro collaboratori devono acquistare confidenza con l inversione del ciclo produttivo proprio dell assicurazione, sistema del quale non hanno esperienza e che, se gestito in forma maldestra o incompleta, può provocare seri danni alla relazione con il correntista (magari un importante correntista ). Un ipotesi di sviluppo di modello distributivo integrato prevede che l attività dell impiegato, formato ed aggiornato professionalmente secondo le indicazioni del Regolamento ISVAP n. 5/2006, si limiti alla sola fase di commercializzazione della polizza. Avvenuto eventualmente il sinistro, 22

23 l assistenza e l accompagnamento del cliente/assicurato nel percorso dalla richiesta di risarcimento alla liquidazione dovrà essere riservata (tranne, probabilmente, che per il primissimo momento di comunicazione dell evento al front-office dell istituto) a strutture specializzate, facenti direttamente parte dell organizzazione della compagnia di assicurazione-società prodotto, esperte nella gestione del peculiare modello operativo dell impresa assicurativa. In tal modo il personale di contatto sarebbe destinato esclusivamente all intermediazione e acquisterebbe maggiore possibilità di approfondimento tecnico della materia assicurativa, con accresciuta serenità nel compimento del suo lavoro. Ē evidente, alla luce dei modesti risultati commerciali ottenuti nel periodo, come le banche non abbiano ancora consolidato integralmente la volontà strategica di un chiaro indirizzo in tal senso, con la conseguenza che anche interventi già messi in atto non sortiscano rilevanti effetti positivi. In direzione di un cambiamento di passo potrebbe muoversi l accordo tra Unicredit e Allianz che dovrebbe essere operativo entro la fine di quest anno per la distribuzione allo sportello di polizze auto e moto. La partnership punterà a setacciare un terreno che di fatto abbiamo visto essere ancora inesplorato e quindi accreditato di grandi potenzialità di crescita. La banca punterebbe a far sottoscrivere alla clientela 500 mila polizze auto entro il 2018, arricchendo il bouquet della propria offerta con un prodotto a larghissima diffusione. Ciò a fronte di un investimento contenuto, che per Unicredit si limiterà quasi esclusivamente alla formazione degli addetti allo sportello 8. Anche Intesa Sanpaolo Vita sembra intenzionata a dare battaglia nei rami danni. Un settore nel quale come dichiarato dall amministratore delegato Gianemilio Osculati la società intende 8 Dallo scorso aprile e fino all estate in Unicredit l operazione è di fatto già partita sotto traccia, con un concorso aperto a tutti i clienti della banca: in palio 100 coperture annuali Rc Auto. Per partecipare è sufficiente comunicare la targa della propria autovettura. Un iniziativa che permetterà all istituto di costruire una base dati che costituirà l ossatura su cui, con l ausilio di una nuova piattaforma modulabile messa a punto da Allianz Italia e dalla stessa Unicredit, potrà essere selezionata la copertura assicurativa ritenuta più adeguata. 23

24 puntare con obiettivi anche sfidanti. Per questo si presenterà «con qualcosa di particolarmente innovativo». E non potrebbe essere altrimenti, visto che la compagnia si sta impegnando ad approcciare un comparto assai complicato, dalla redditività non certo scontata e potenzialmente destinato a contrarsi nei prossimi anni. Per farlo si punta ad intercettare il 10% dei clienti di Intesa Sanpaolo, oggi circa 1,8 milioni di soggetti: di questi, circa 1 milione hanno sottoscritto polizze a protezione del credito, 450 mila a protezione dell abitazione e 150 mila la classica rc auto. Ciò oggi garantisce 228 milioni di premi, ma l obiettivo è di far aumentare la raccolta fino a 847 milioni a fine piano, quasi quattro volte il dato di partenza. Per farlo, continua Osculati, Intesa Sanpaolo Assicura deve evidentemente offrire soluzioni originali. Ecco perché la compagnia ha deciso di tarare la propria offerta attorno a un prodotto che rappresenti «un vero e proprio servizio al cliente». Attorno a questo concetto è stato costruito il prodotto Viaggiaconme, l assicurazione rc auto di Intesa Sanpaolo Assicura. «È una polizza che assiste chi è alla guida 24 ore su 24» ha commentato Alessandro Scarfò, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Assicura. Questo perché è stata sviluppata una particolare black box da collocare direttamente in auto e che è dotata di vivavoce per comunicare direttamente con la centrale operativa, di un pulsante di emergenza e di un accelerometro che rileva la portata di un eventuale incidente, trasmettendo i dati alla centrale. La polizza afferma la banca viene offerta a un prezzo competitivo rispetto a quelli applicati dalle compagnie tradizionali 9. Per Bipiemme Assicurazioni l ingresso nel mondo della rc auto è avvenuto nel 2013, quando è arrivato il via libera dell'ivass. La banca e gli assicuratori mutualistici 9 Lo sviluppo del ramo danni non sarà però legato soltanto alla rc auto. Intesa Sanpaolo Assicura sta sviluppando anche una polizza per la casa con un meccanismo simile a quello dell auto, ossia una polizza supportata da un apparecchiatura tecnologica che tenga costantemente monitorate la mura domestiche. Il box per la casa è un prodotto che nascerà sotto il cappello della nuova società creata ad hoc, Intesa Sanpaolo Smart Care, per supportare anche la gestione dei supporti tecnologici che accompagneranno le offerte. 24

25 francesi di Covéa sono già pronti a scommettere sullo sviluppo della joint venture Danni, che distribuisce le polizze, non solo rc auto, nelle filiali: tanto da avere avviato un rafforzamento patrimoniale che porterà quasi al raddoppio del capitale; anche se Bipiemme Assicurazioni ha fatto poco più di una start up (i premi 2013 sono pari a 17,4 milioni, secondo i dati Ania). Anche la Grande Distribuzione Organizzata sembra interessarsi alla commercializzazione di polizze di assicurazione. Tra i primi supermercati che si sono mossi in Italia spiccano quelli della catena Interdis, Di Meglio e Sidis, che, qualche anno fa, fecero da apripista al fenomeno, grazie a un accordo con Italiana Assicurazioni (Gruppo Reale Mutua) su polizze casa e famiglia, create su misura dalla compagnia per la distribuzione nei punti vendita della catena. In seguito il trend ha preso piede anche tra i gruppi più grandi. Auchan, per esempio, offre la possibilità di comprare un assicurazione auto di Quixa, la compagnia diretta del gruppo Axa. I clienti che effettuano un preventivo sul sito della catena di distribuzione ottengono un buono spesa di 40 euro. Anche Esselunga ha una partnership con una compagnia online, in questo caso con DirectLine: i clienti possono chiedere una quotazione e acquistare polizze Rc auto dal sito del gruppo commerciale, oltre che ottenere punti del programma di fidelizzazione anche per la semplice richiesta del preventivo. Altri gruppi mettono a disposizione direttamente i propri prodotti assicurativi. Conad Servizi Assicurativi, per esempio, offre polizze per la famiglia ai clienti delle cooperative aderenti al consorzio Conad: per casa, spese dentistiche e viaggi. Previste anche convenzioni per l acquisto di polizze auto e moto di Zurich Connect e Genialloyd. Anche Carrefour offre un numero nutrito di polizze, in collaborazione con la propria controllata Carma, prima di tutto quelle a copertura dei servizi finanziari offerti da Carrefour Banca. È possibile, per esempio, assicurare il prestito: se si perde il lavoro, le rate restanti le paga l assicurazione. Ma sono a disposizione anche prodotti stand alone: 25

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