( (NC/Op x Fsoll) + (PC / Op x Fam )) x Fcarr x FAMB x FF

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "( (NC/Op x Fsoll) + (PC / Op x Fam )) x Fcarr x FAMB x FF"

Transcript

1 1 A seguito del seminario tenutosi a novembre 2010 e soprattutto a seguito dei successivi incontri fra la dott.ssa Bramanti e gli staff di prevenzione delle strutture versiliesi organizzati nel corso del 2011,presso il Pio Istituto Campana si sono svolti vari incontri tra i tre soggetti che collaborano attualmente, all interno dell azienda, per l erogazione dei servizi assistenziali (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Pio Istituto Campana / Coop. Co.m.p.a.s.s. / Coop. L Arcobaleno ) in occasione dei quali sono state affrontate varie problematiche relative alla sicurezza e, soprattutto, è stato convenuto di fare un comune percorso di analisi e valutazione del rischio da movimentazione degli ospiti al fine di determinare per tutta la struttura un UNICO INDICE MAPO (metodo italiano, chiamato con l acronimo MAPO Movimentazione e Assistenza Pazienti Ospedalizzati per il calcolo del rischio da MMP, in particolare rischi di danno all apparato locomotore e specialmente al tratto dorso lombare) ; sino ad allora ciascuno dei tre datori di lavoro calcolava, rispetto al modulo direttamente gestito, l indice MAPO relativo con conseguente attribuzione alle variabili che lo determinano di significati non perfettamente coincidenti e, pertanto, con risultati finali non sovrapponibili. Tutto ciò, naturalmente, non soltanto con l obiettivo, come vedremo, di un posizionamento della Struttura, dal punto di vista delle attività di movimentazione, in zona non a rischio, ma soprattutto nella consapevolezza che il benessere dei nostri utenti è, per molti aspetti, strettamente collegato allo stato di buona salute degli operatori che li assistono. Un buon servizio assistenziale non può prescindere da buone condizioni di salute di coloro che lo erogano. 2 Tale analisi ha riguardato tutti gli aspetti che concorrono a determinare l indice di rischio MAPO e che sono sintetizzati nella seguente formula, con la quale viene definito quantitativamente il rischio da esposizione a movimentazione manuale : ( (NC/Op x Fsoll) + (PC / Op x Fam )) x Fcarr x FAMB x FF Dove NC e PC rappresentano il numero di pazienti rispettivamente non collaboranti e parzialmente collaboranti; Op il numero di operatori presenti nei tre turni; Fsoll il fattore sollevatore; Fam il fattore ausili minori; Fcarr il fattore carrozzine; FAMB il fattore ambiente e FF il fattore formazione. Delle suddette determinanti, quelle su cui si è soffermata maggiormente la nostra attenzione, sono state le variabili Fsoll e Fam, praticamente quelle variabili che descrivono la tipologia e la quantità di movimentazioni che vengono effettuate dagli operatori e, quindi, in sostanza, che misurano il carico assistenziale dal punto di vista della movimentazione degli ospiti. Ci siamo concentrati su queste variabili anche perché, mentre avevamo la sensazione di aver raggiunto, per le altre variabili condizionanti l indice MAPO, un livello di soddisfazione accettabile, rispetto a queste due variabili, se accuratamente verificate, temevamo che potessero emergere elementi di criticità ( come in effetti è poi avvenuto), soprattutto considerando i nuovi criteri di assegnazione dei punteggi ai determinanti di rischio previsti dal MAPO NEW. 1

2 3 Naturalmente l obiettivo finale dell indagine era quello di ottenere un SIGNIFICATIVO CONTENIMENTO DEL RISCHIO e quindi un INDICE DI ESPOSIZIONE MAPO SE NON ASSENTE PER LO MENO TRASCURABILE. Questo dopo aver stimato gli eventuali rischi presenti in Azienda, aver gestito un idonea bonifica dei rischi stessi ed averne verificato l efficacia. 4 Come ho appena detto, le due determinanti del rischio maggiormente indagate sono state la variabile Fsoll (valore del fattore sollevatori) e Fam (valore del fattore ausili minori). Fsoll (valore del fattore sollevatori) Questa determinante si rapporta alla presenza di pazienti totalmente non collaboranti che devono, in quanto tali, essere completamente sollevati durante la loro movimentazione. Questo fattore può assumere i seguenti valori: Assenti o insufficienti e inadeguati = 4 Presenti ma inadeguati o insufficienti = 2 Presentu, adeguati, sufficienti = 0,5 Da quanto sopra appare chiaro che devono essere considerati, per poter attribuire correttamente il valore a questo fattore, due parametri : sufficienza numerica e adeguatezza. Sufficienza numerica Si ha sufficienza numerica quando: - vi è un numero di sollevapazienti almeno pari a 1 ogni 8 pazienti totalmente non collaboranti - un numero di barelle regolabili in altezza almeno pari a 1 ogni 8 pazienti non collaboranti - un numero di letti regolabili in altezza e con tre snodi pari al 100% dei letti della struttura Adeguatezza Il criterio dell adeguatezza si raggiunge quando ALMENO IL 90 % DELLE MANOVRE DI SOLLEVAMENTO TOTALE DEL PAZIENTE RISULTANO AUSILIATE. Questa percentuale di manovre ausiliate è indice di un COMPORTAMENTO ABITUALE DEGLI OPERATORI NELL UTILIZZO DELLE ATTREZZATURE. 2

3 Per calcolare questa percentuale di operazioni di sollevamento totale ausiliate che ci serve per capire se siamo nel campo della adeguatezza o in quello della inadeguatezza, il MAPO individua la seguente formula : % di operazioni di sollevamento totale ausiliate : STA = (STM +STA) Per arrivare a determinare STA e STM abbiamo agito come di seguito specificato: - Abbiamo elaborato una scheda di rilevazione delle attività di movimentazione degli ospiti (far vedere i 3 Fail excel di scheda di rilevazione mattina, pomeriggio, notte e spiegare perché sono schede individuali, perché sono riportati i nomi degli ospiti, far vedere e attività che sono monitorate e la suddivisione in movimentazioni totali e parziali e, a sua volta in movimentazioni manuali e ausiliate, lo svolgimento dell attività in coppia, la descrizione degli ausili utilizzati, etc.) ed il personale ha compilato questa scheda per 15 giorni. Quando dico personale intendo tutti gli operatori addetti all assistenza che si sono avvicendati nei turni per i 15 giorni prestabiliti. Pertanto al termine dei 15 giorni, considerando che, complessivamente, nella Struttura si avvicendano giornalmente nei tre turni n.16 operatori, sono risultate compilate circa n. 240 schede. Naturalmente prima dell avvio della rilevazione sono stati fatti diversi passaggi, oltre agli incontri di condivisione fra gli staff di prevenzione dei tre gestori e, quindi, anche con il coinvolgimento dei RLS : Riunione con i referenti di modulo per concordare il progetto; Condivisione con i referenti di modulo della terminologia utilizzata nelle schede e mandato a questi ultimi di riportare agli addetti al modulo quanto condiviso; Individuazione di un operatore per turno (normalmente quello con orario più lungo) con l incarico di guidare gli operatori nella compilazione ed inserire le schede compilate in apposito contenitore situato in infermeria. 5 - Al termine dei 15 giorni abbiamo analizzato i dati e riportato tali dati in due schede (far vedere le due schede di assemblaggio dati, una per le movimentazioni totali ed una per le movimentazioni parziali e dire che quest ultima ci servirà per l analisi del fattore ausili minori). Per esigenze di semplificazione nelle schede sono stati riportati i dati di n...giornate assistenziali, ma i risultati finali sono sovrapponibili a quelli degli altre n...giorni. Cosa emerge dall assemblaggio dei dati? Quali considerazioni si possono fare relativamente alle movimentazioni totali? a) prevalgono numericamente le movimentazioni sollevamento verso il cuscino b) molti di questi sollevamenti totali verso il cuscino sono ancora manuali c) la maggior parte di queste movimentazioni sono effettuate nel turno di notte quando il personale è numericamente inferiore rispetto agli altri turni; anzi gran parte di queste movimentazioni sono fatte dalle stesse persone : due assistenti) d) non rilevano, ai fini dell utilizzo degli ausili, i tempi imposti dalla giornata assistenziale; infatti vengono usati di meno proprio quando i tempi non sono scanditi dalle mansioni e) oltre all inconfutabile dato numerico dei sollevamenti verso il cuscino, rileva anche la poca omogeneità delle movimentazioni effettuate a parità di turno (es. mattino) ; questo 3

4 suggerisce indicazioni più precise al personale (vedremo la Scheda Programma personalizzato di movimentazione) f) da ultimo: NON E SODDISFATTO IL REQUISITO DELL ADEGUATEZZA PERCHE IL 90% DELLE MANOVRE DI SOLLEVAMENTO TOTALE NON SONO AUSILIATE e proprio perché questo tipo di sollevamento totale incide molto sulla percentuale finale. 6 Fam (valore del fattore ausili minori) Questa determinante si rapporta alla presenza di pazienti parzialmente collaboranti ed anche in questo caso deve rispondere ai criteri della sufficienza numerica ed adeguatezza. Questo fattore può assumere i seguenti valori: Assenti o insufficienti o inadeguati) = 1 Presenti e adeguati + sufficienti = 0,5 Sufficienza numerica Si ha sufficienza numerica quando: - vi è la presenza di telo o tavola ad alto scorrimento + due altri ausili minori OPPURE - vi è la presenza di telo o tavola ad alto scorrimento + 100% dei letti ergonomici (letti regolabili in altezza e a tre snodi) Adeguatezza Il criterio dell adeguatezza si raggiunge quando ALMENO IL 90 % DELLE MANOVRE DI SOLLEVAMENTO/SPOSTAMENTO PARZIALE del paziente non autosufficiente risultano AUSILIATE. Questa percentuale di manovre ausiliate è indice di un COMPORTAMENTO ABITUALE DEGLI OPERATORI NELL UTILIZZO DELLE ATTREZZATURE. Per calcolare questa percentuale di operazioni di sollevamento/spostamento parziale ausiliate che ci serve per capire se siamo nel campo della adeguatezza o in quello della inadeguatezza, il MAPO individua la seguente formula : % di operazioni di sollevamento/spostamento parziale ausiliate : SPA = (SPM +SPA) 7 4

5 Anche questi dati li abbiamo rilevati con le schede che abbiamo visto poco fa e li abbiamo assemblati nella scheda Movimentazioni parziali (far vedere scheda). Cosa emerge dall assemblaggio dei dati? Quali considerazioni si possono fare relativamente alle movimentazioni parziali? a) le movimentazioni sollevamento verso il cuscino sono avvertite più come movimentazioni totali (infatti erano molte di più quelle dell altra scheda) ; b) molte sono le rotazioni ; anzi il dato è sottostimato perché quando viene fatta l igiene l ospite viene rotato sei/otto volte e qui abbiamo discusso se registrare una sola rotazione o sei/otto rotazioni); c) molte di queste rotazioni sono manuali; d) la maggior parte di queste movimentazioni sono effettuate nel turno di notte quando il personale è numericamente inferiore rispetto agli altri turni; anzi gran parte di queste movimentazioni sono fatte dalle stesse persone : due assistenti). e) da ultimo: NON E SODDISFATTO IL REQUISITO DELL ADEGUATEZZA PERCHE IL 90% DELLE MANOVRE DI SOLLEVAMENTO/SPOSTAMENTO PARZIALE NON SONO AUSILIATE e proprio perché questo tipo di sollevamento parziale incide molto sulla percentuale finale.. 8 PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO PIANO DI BONIFICA Considerato quanto sopra ci siamo posti ovviamente il problema di cosa fare e con quali azioni intervenire. Ci siamo da subito trovati d accordo sul fatto che gli interventi da adottare dovevano basarsi su di una strategia complessiva in grado di affrontare tutti gli aspetti che influenzano il rischio connesso alle tipologie di movimentazione risultate maggiormente critiche (sollevamento verso il cuscino e rotazioni); in particolare : 1) ASPETTI ORGANIZZATIVI (quantità di operatori, definizione di procedure assistenziali, tempi di lavoro, relazioni di lavoro etc..) 2) ASPETTI TECNICO STRUTTURALI ( disponibilità, qualità e tipologia degli ausili, tipologia e organizzazione degli spazi di degenza e di assistenza etc..) 3) ASPETTI CULTURALI ( adeguata formazione e conoscenza delle procedure assistenziali e delle tecniche assistenziali etc..) PROGRAMMA ED AZIONI ASPETTI ORGANIZZATIVI - Deciso contrasto alla tesi di coloro che sostengono, al fine di limitare i costi assistenziali delle RSA, che siano necessaria una revisione dei parametri (troppo alti) del personale assistenziale; in realtà questi parametri sono invariati dal (vd. del GRT n.311/98) a fronte di un progressivo ingresso nelle RSA di anziani con sempre maggiori bisogni assistenziali e quindi NC; spesso la critica ai costi troppo alti delle RSA serve per incentivare l assistenza domiciliare; in realtà proprio l assistenza domiciliare è da considerare particolarmente 5

6 rischiosa dal punto di vista delle movimentazioni (studio americano del 2000 : gli infermieri domiciliari sono al primo posto per esposizione al rischio). - Elaborazione di una scheda PROGRAMMA PERSONALIZZATO DI MOVIMENTAZIONE più dettagliata rispetto a quella già in uso nella struttura (far vedere scheda) da compilare all ingresso dell ospite in struttura da parte del fisioterapista in collaborazione con l infermiere professionale ed il referente di nucleo, con cui vengono date istruzioni dettagliate sulle modalità di movimentazione dell ospite; tale scheda è affissa per un congruo tempo nella parte interna dell armadietto dell ospite; conseguentemente è stato integrato il protocollo movimentazione dell azienda; - vogliamo individuare gli operatori che maggiormente hanno acquisito la cultura dell ausiliazione; tali operatori verranno fatti girare nei vari moduli e nei vari turni per diffondere, con l esempio, tale cultura - ASPETTI TECNICO STRUTTURALI Sostanziale integrazione degli ausili minori (soprattutto telini ad alto scorrimento di misure diverse); traverse con maniglie da lasciare a contatto con l ospite (quindi è agevolata la movimentazione notturna) rispetto del programma di sostituzione di tutti i letti con letti ad altezza variabile (considerati gli elevati costi di tali letti sarebbe interessante poter addivenire ad un accordo tra tutte le strutture versiliesi che hanno lo stesso problema di sostituzione, al fine di poterli acquistare da un unico fornitore a prezzi decisamente più favorevoli rispetto a quelli che sarebbero applicati ad acquisti singoli) ASPETTI CULTURALI Sono questi gli aspetti che impegnano maggiormente l Azienda: - sulla base delle rilevazioni personalizzate siamo riusciti anche a comprendere quali sono gli operatori che devono essere maggiormente formati da tale punto di vista (soprattutto se tali operatori hanno limitazioni alla movimentazione); pertanto: è stato organizzato l ennesimo corso avanzato di addestramento all utilizzo degli ausili ed in particolare di quelli minori oltre che di addestramento ergonomico ed educazione gestuale e posturale; sono in corso colloqui individuali con conseguente eventuale programma individuale di intervento con i singoli operatori, partendo naturalmente da quelli che, in base alla rilevazione, compiono più movimentazioni manuali; Una volta concluso questo percorso di miglioramento faremo una verifica con una ulteriore compilazione delle schede per un certo numero di giorni e analisi dei risultati con conseguente verifica del raggiungimento dell obiettivo del progetto. 6

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI. Nucleo RAF - secondo piano SCHEDA AUSILI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI. Nucleo RAF - secondo piano SCHEDA AUSILI DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO MANUALE DEI PAZIENTI ALLETTATI 1 REPORT ANALISI ERGONOMICA Metodo MAPO CDR RESIDENZA CIELOAZZURRO Strada Devalle 80 Moncalieri (TO) Presidio R.A.F. Reparto NUCLEO R.A.F. secondo

Dettagli

SCHEDA COMPLETA PER LA RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI SERVIZI AMBULATORIALI/DH

SCHEDA COMPLETA PER LA RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI SERVIZI AMBULATORIALI/DH SCHEDA COMPLETA PER LA RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI SERVIZI AMBULATORIALI/DH OSPEDALE SERVIZIO : codice servizio data NUMERO ACCESSI/DIE: Orario del servizio: dalle alle

Dettagli

Movimentazione manuale dei pazienti nelle strutture sanitarie: dalla valutazione del rischio alle misure di prevenzione Como 27 maggio 2016

Movimentazione manuale dei pazienti nelle strutture sanitarie: dalla valutazione del rischio alle misure di prevenzione Como 27 maggio 2016 Movimentazione manuale dei pazienti ne: dalla valutazione del rischio alle misure di prevenzione Como 27 maggio 2016 ATS Città Metropolitana di Milano Medico del Lavoro Roberto Dighera 2 le strutture sanitarie

Dettagli

STRUMENTI E PROCEDURE PER LA GESTIONE NEL TEMPO

STRUMENTI E PROCEDURE PER LA GESTIONE NEL TEMPO Dalla Mappatura Aziendale Del Rischio Da Movimentazione Pazienti Ai Criteri Di Scelta Dei Sistemi Di Ausiliazione: STRUMENTI E PROCEDURE PER LA GESTIONE NEL TEMPO Battevi Natale, Olga Menoni, Silvia Cairoli

Dettagli

Fra le novitànormative che caratterizzano il Titolo VI del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 vi èinnanzitutto l introduzione della definizione

Fra le novitànormative che caratterizzano il Titolo VI del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 vi èinnanzitutto l introduzione della definizione Fra le novitànormative che caratterizzano il Titolo VI del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 vi èinnanzitutto l introduzione della definizione di patologie da sovraccarico biomeccanico. Una ulteriore

Dettagli

L APPLICAZIONE DELL INDICE MAPO NELLA RSA CASA SERENA DI TORINO

L APPLICAZIONE DELL INDICE MAPO NELLA RSA CASA SERENA DI TORINO L APPLICAZIONE DELL INDICE MAPO NELLA RSA CASA SERENA DI TORINO INFORTUNI NEL SETTORE ASSISTENZA ANZIANI Infortuni 2012 Incidenti Stradali 3% Tagli 2% Ustioni 0% Esposizione biologica 9% Aggressioni 13%

Dettagli

APPLICAZIONE DI METODI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDENTIFICATI NEL TECNICHAL REPORT (Allegato A.3)

APPLICAZIONE DI METODI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDENTIFICATI NEL TECNICHAL REPORT (Allegato A.3) APPLICAZIONE DI METODI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDENTIFICATI NEL TECNICHAL REPORT 12296 (Allegato A.3) OLGA MENONI Seminario 13 marzo 2013 Esempi di applicazione ad uno scenario comune Metodi 1.

Dettagli

flavio verona tecnico della prevenzione tel

flavio verona tecnico della prevenzione tel flavio verona tecnico della prevenzione flavio.verona@gmail.com tel. 328.71.39.432 USL 12 Viareggio / INAIL Lucca 24.2.2012 mobilizzazione ospiti nelle RSA l RLS e le strategie per la gestione dei rischi

Dettagli

GLI ASPETTI ERGONOMICI DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI TRAMITE METODO MAPO

GLI ASPETTI ERGONOMICI DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI TRAMITE METODO MAPO GLI ASPETTI ERGONOMICI DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI TRAMITE METODO MAPO Clinica del Lavoro Luigi Devoto Università di Milano Sezione di Ergonomia Fondazione Don Gnocchi Onlus Laboratorio

Dettagli

LO SPOSTAMENTO DEI PAZIENTI

LO SPOSTAMENTO DEI PAZIENTI LO SPOSTAMENTO DEI PAZIENTI SPOSTARE I PAZIENTI CON CURA MAL DI SCHIENA: UN DISTURBO MOLTO COMUNE Prevalenza delle lombalgie acute negli ultimi 12 mesi per reparto (n 3543) 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0

Dettagli

Lucia Bramanti, medico del lavoro PISLL USL Viareggio. Seminario RLS Auditorium Ospedale Versilia 24 febbraio 2012

Lucia Bramanti, medico del lavoro PISLL USL Viareggio. Seminario RLS Auditorium Ospedale Versilia 24 febbraio 2012 La mobilizzazione manuale di ospiti e pazienti nelle Residenze Sanitarie Assistite e negli istituti di cura. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e le strategie per la gestione dei rischi

Dettagli

SCHEDA COMPLETA DI RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI REPARTI DI DEGENZA (ISTITUTI GERIATRICI E RSA) 1.

SCHEDA COMPLETA DI RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI REPARTI DI DEGENZA (ISTITUTI GERIATRICI E RSA) 1. SCHEDA COMPLETA DI RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI REPARTI DI DEGENZA (ISTITUTI GERIATRICI E RSA) 1. COLLOQUIO DATI AZIENDALI RESIDENZA: REPARTO: CODICE REPARTO : NUMERO

Dettagli

Movimentazione manuale dei pazienti nei reparti/servizi del Presidio Ospedaliero Macedonio Melloni

Movimentazione manuale dei pazienti nei reparti/servizi del Presidio Ospedaliero Macedonio Melloni Pag. 1 di 8 Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico Corso di Porta Nuova 23 20121 MILANO Movimentazione manuale dei pazienti nei reparti/servizi del Presidio Ospedaliero Macedonio Melloni Nota:

Dettagli

SCHEDA COMPLETA DI RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI REPARTI DI DEGENZA 1. COLLOQUIO DATI AZIENDALI

SCHEDA COMPLETA DI RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI REPARTI DI DEGENZA 1. COLLOQUIO DATI AZIENDALI SCHEDA COMPLETA DI RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI REPARTI DI DEGENZA 1. COLLOQUIO DATI AZIENDALI OSPEDALE : REPARTO : CODICE REPARTO : NUMERO LETTI : NUMERO MEDIO GIORNI

Dettagli

Vigilanza e Controllo a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori

Vigilanza e Controllo a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Incontro con le Strutture Socio Assistenziali Vigilanza e Controllo a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Sintesi attività dei tre anni precedenti Piacenza, 12 Marzo 2015 Materiale a cura del

Dettagli

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE / AUDIT AZIENDALE. Piano Mirato di Prevenzione : Rischio da Movimentazione Pazienti - MMP -

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE / AUDIT AZIENDALE. Piano Mirato di Prevenzione : Rischio da Movimentazione Pazienti - MMP - SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE / AUDIT AZIENDALE Piano Mirato di Prevenzione 2016-2018: Rischio da Movimentazione Pazienti - MMP - (periodo di riferimento: anno solare antecedente la compilazione) INFORMAZIONI

Dettagli

CORSO DI AUTOAPPRENDIMENTO GUIDATO DI FACILITATORI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI E PAZIENTI

CORSO DI AUTOAPPRENDIMENTO GUIDATO DI FACILITATORI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI E PAZIENTI REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE CORSO DI AUTOAPPRENDIMENTO GUIDATO DI FACILITATORI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI E PAZIENTI OBIETTIVI: 1. Aggiornamento

Dettagli

Modello integrato per la gestione del rischio da Movimentazione Manuale Pazienti: esperienza decennale nell azienda AUSL di Reggio Emilia

Modello integrato per la gestione del rischio da Movimentazione Manuale Pazienti: esperienza decennale nell azienda AUSL di Reggio Emilia Modello integrato per la gestione del rischio da Movimentazione Manuale Pazienti: esperienza decennale nell azienda AUSL di Reggio Emilia ing. Morini Giovanni- dott. Mineo Francesco ing. Carla Dieci Milano,

Dettagli

spendere per risparmiare: un percorso necessario

spendere per risparmiare: un percorso necessario ASP GolgiRedaelli spendere per risparmiare: un percorso necessario 1 1 un unica unica azienda, una storia ultrasecolare con 3 istituti Geriatrici 1500 dipendenti 800 operatori sanitari addetti alla movimentazione

Dettagli

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DI FACILITATORI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DI FACILITATORI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE DI LAVORO AZIENDALE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DI FACILITATORI PER LA MOVIMENTAZIONE

Dettagli

Il processo di miglioramento dell assistenza alle persone dementi ospiti nelle strutture residenziali convenzionate

Il processo di miglioramento dell assistenza alle persone dementi ospiti nelle strutture residenziali convenzionate Il processo di miglioramento dell assistenza alle persone dementi ospiti nelle strutture residenziali convenzionate Exposanità Bologna 26 Maggio 2010 Clelia D Anastasio - Responsabile Progetto Demenze

Dettagli

PREVENZIONE DELLA LOMBALGIA DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI NEL PERSONALE SANITARIO. di Franco Gatta Presidente Collegio IPASVI Forli-Cesena

PREVENZIONE DELLA LOMBALGIA DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI NEL PERSONALE SANITARIO. di Franco Gatta Presidente Collegio IPASVI Forli-Cesena PREVENZIONE DELLA LOMBALGIA DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI NEL PERSONALE SANITARIO di Franco Gatta Presidente Collegio IPASVI Forli-Cesena Il mal di schiena è stato definito come un notissimo malanno,

Dettagli

L ospedale come fonte di patologie lavoro correlate: l andamento della sorveglianza sanitaria nel tempo. Paola Torri MC Az.

L ospedale come fonte di patologie lavoro correlate: l andamento della sorveglianza sanitaria nel tempo. Paola Torri MC Az. L ospedale come fonte di patologie lavoro correlate: l andamento della sorveglianza sanitaria nel tempo Paola Torri MC Az. Ulss18 Veneto Ospedale S.Luca Trecenta ULSS 18 V. U.O. Mediche: U.O. Chirurgiche:

Dettagli

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI. A cura della dott.ssa Nadia Michellotti RSPP ASL n.2 Savonese

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI. A cura della dott.ssa Nadia Michellotti RSPP ASL n.2 Savonese MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI A cura della dott.ssa Nadia Michellotti RSPP ASL n.2 Savonese RIFERIMENTI NORMATIVI L articolo 15 del D.Lgs. 81/08 prevede che il datore di lavoro adotti le misure generali

Dettagli

Assistenza a malati e persone non autosufficienti. Per il sollevamento o lo spostamento dei pazienti è opportuno far uso di adeguati ausili.

Assistenza a malati e persone non autosufficienti. Per il sollevamento o lo spostamento dei pazienti è opportuno far uso di adeguati ausili. Assistenza a malati e persone non autosufficienti Per il sollevamento o lo spostamento dei pazienti è opportuno far uso di adeguati ausili. A - Ausili per pazienti totalmente non collaboranti 1) Ausili

Dettagli

ESEMPIO DI STAMPA DVR

ESEMPIO DI STAMPA DVR DVR MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI OSPEDALIZZATI METODO MAPO (Titolo VI D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 come modificato dal D. Lgs. 106/09) Milano, 20/11/2014 Azienda: AZIENDA ragione sociale Indirizzo:

Dettagli

ESERCITAZIONE SULL APPLICAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN REPARTO DI DEGENZA

ESERCITAZIONE SULL APPLICAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN REPARTO DI DEGENZA U.O. CEMOC - EPM Dipartimento di di Medicina Preventiva e del Lavoro Clinica del Lavoro - VIA SAN BARNABA,8 - MILANO epmsegreteria@tiscali.it Tel Tel 02 0250320156 Fax Fax 02 025032 0150 epmospedali@tiscali.it

Dettagli

Piano qualità

Piano qualità Azienda Pubblica di Servizi alla Persona S. Lorenzo e S. Maria della Misericordia Borgo Valsugana Piano qualità 2017-2018 1. PREMESSA: Il presente documento vuole evidenziare i principali interventi in

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEI REPARTI DI DEGENZA: MAPO

SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEI REPARTI DI DEGENZA: MAPO SCHED DI VLUTZIONE DEL RISCHIO NEI REPRTI DI DEENZ: MPO OSPEDLE : REPRTO : data NUMERO LETTI: ORNICO: Infermieri OT usiliari NUMERO OPERTORI DDETTI LL MOVIMENTZIONE PZIENTI DURNTE 3 TURNI: mattino pomeriggio

Dettagli

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI

Dettagli

Gestione delle Emergenze nelle RSA

Gestione delle Emergenze nelle RSA Emergenzaaa! Gestione delle Emergenze nelle RSA Intervento a cura di: Milano, 31 gennaio 2013 Progetto: Obiettivi 1. Valutare le modalità di gestione delle emergenze nelle RSA milanesi. 2. Promuovere un

Dettagli

ESPERIENZE DI GESTIONE DEI SOGGETTI CON PROBLEMI DI IDONEITÀ IN UN AZIENDA SANITARIA

ESPERIENZE DI GESTIONE DEI SOGGETTI CON PROBLEMI DI IDONEITÀ IN UN AZIENDA SANITARIA ESPERIENZE DI GESTIONE DEI SOGGETTI CON PROBLEMI DI IDONEITÀ IN UN AZIENDA SANITARIA Silvia Fiorio Medico del Lavoro Medico Competente - Ospedale G. Fracastoro Azienda ULSS 20 di Verona La Movimentazione

Dettagli

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI

Dettagli

Movimentazione Manuale Pazienti

Movimentazione Manuale Pazienti Movimentazione Manuale Pazienti Corso di formazione R.S.A. FONDAZIONE G.SCOLA ONLUS Dr. Ft. Marco Bottai R.S.P.P. Geom. Lorenzo Laterza M.M.P. Obiettivi del corso: Fornire nozioni teorico pratiche per

Dettagli

Aspetti organizzativi e sostenibilità dell invecchiamento attivo in sanità: proposte. D.ssa Olga Menoni - ERGONOMA

Aspetti organizzativi e sostenibilità dell invecchiamento attivo in sanità: proposte. D.ssa Olga Menoni - ERGONOMA Aspetti organizzativi e sostenibilità dell invecchiamento attivo in sanità: proposte D.ssa Olga Menoni - ERGONOMA Aspetti CORRELATI alla sostenibilità dell invecchiamento attivo in sanità 1996 2015 EVOLUZIONE/INVOLUZIONE???

Dettagli

La Movimentazione Manuale Di Pazienti: Valutazione E Gestione Del Rischio per gli Addetti All assistenza In RSA OLGA MENONI UOOML CEMOC Fondazione IRCCS Cà Granda REPARTI: MAPO INDEX Da 0,5 a 4 RAPPORTO

Dettagli

Relatore: Camarota Gianfranco Coordinatore Sanitario Residenze Anni Azzurri

Relatore: Camarota Gianfranco Coordinatore Sanitario Residenze Anni Azzurri Il problema delle WMDSs nelle RSA: la prevenzione dei rischi, la gestione delle tà, l andamento della sorveglianza sanitaria: l esperienza di Anni Azzurri- Relatore: Camarota Gianfranco Coordinatore Sanitario

Dettagli

Profilo dei rischi movimentazione manuale e biologico nelle Residenze Sanitarie Assistite per anziani dell Azienda Sanitaria di Firenze.

Profilo dei rischi movimentazione manuale e biologico nelle Residenze Sanitarie Assistite per anziani dell Azienda Sanitaria di Firenze. Firenze 07/08/2007 Profilo dei rischi movimentazione manuale e biologico nelle Residenze Sanitarie Assistite per anziani dell Azienda Sanitaria di Firenze. Input I rischi movimentazione manuale e biologico

Dettagli

Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte

Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Indagine di gradimento Anno 2015 A cura di Àncora Servizi 1 Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione con il Comune di Calolziocorte,

Dettagli

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SULLA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI

Dettagli

Gestione dei ricorsi avverso il giudizio del M.C. Esperienze del S.P.S.A.L.

Gestione dei ricorsi avverso il giudizio del M.C. Esperienze del S.P.S.A.L. IDONEITA LAVORATIVE NEGLI OPERATORI SANITARI Gestione dei ricorsi avverso il giudizio del M.C. Esperienze del S.P.S.A.L. Milano, 4 dicembre 2013 Intervento a cura di: Bolognino Galli Giorgio, Elena Andreina,

Dettagli

Indagine di comparto 2013: Case di Riposo e Strutture per Anziani

Indagine di comparto 2013: Case di Riposo e Strutture per Anziani AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N 4 "MEDIO FRIULI DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Struttura Operativa Complessa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro 33100 UDINE via Chiusaforte, 2 Tel 0432 553260

Dettagli

Questionario Benessere Organizzativo anno ,07 5,50 4,97 5,11

Questionario Benessere Organizzativo anno ,07 5,50 4,97 5,11 RISULTATI DI SINTESI Tabella n. 1 Percezione media Ambito monitorato: benessere Responsabili di UO Collaboratori Salute e sicurezza sul luogo di lavoro e stress lavoro correlato 2017 2016 2017 2016 5,07

Dettagli

Regione Siciliana Assessorato della Salute Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Servizio 5

Regione Siciliana Assessorato della Salute Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Servizio 5 Regione Siciliana Assessorato della Salute Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Servizio 5 Qualità Governo Clinico e sicurezza dei pazienti La valutazione della qualità

Dettagli

LA SITUAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE DOPO L ENTRATA IN VIGORE DEL D.LGS. 81/08

LA SITUAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE DOPO L ENTRATA IN VIGORE DEL D.LGS. 81/08 LA SITUAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE DOPO L ENTRATA IN VIGORE DEL D.LGS. 81/08 1 INDICE 1. Premesse pag. 3 2. La normativa sulla sicurezza sul lavoro pag. 4 3. Obiettivi del progetto pag. 7 4. Metodologia

Dettagli

L ESPERIENZA LIGURE DI APPROCCIO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI:

L ESPERIENZA LIGURE DI APPROCCIO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI: L ESPERIENZA LIGURE DI APPROCCIO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI: quali risultati? Annamaria Polimeni, Maria Adelia Rossi Bologna, 26/05/2010 Dal 2006 ad oggi, la Regione Liguria,

Dettagli

TRASFERIMENTO LETTO CARROZZINA

TRASFERIMENTO LETTO CARROZZINA GLI AUSILI Con il termine ausilio si identifica un attrezzatura che consente di ridurre il sovraccarico biomeccanico del rachide nell operatore sanitario durante le operazioni di sollevamento totale del

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE ED ASSISTENZA PAZIENTI OSPEDALIZZATI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE ED ASSISTENZA PAZIENTI OSPEDALIZZATI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE ED ASSISTENZA PAZIENTI OSPEDALIZZATI Azienda Sede BLUCAR COMUNE DI SALERNO Indirizzo: Via Diaz 18 Datore di lavoro Rossi Paolo Responsabile Servizio

Dettagli

LA GESTIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI IN AMBITO SANITARIO OLGA MENONI

LA GESTIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI IN AMBITO SANITARIO OLGA MENONI LA GESTIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI IN AMBITO SANITARIO OLGA MENONI epmospedali@tiscali.it GLI ATTORI DEL PROCESSO DI GESTIONE DIRETTORE GENERALE RSPP, Rls MEDICO COMPETENTE LA GESTIONE

Dettagli

Valutazione del rischio nei Blocchi Operatori : risultati dello studio multicentrico

Valutazione del rischio nei Blocchi Operatori : risultati dello studio multicentrico Valutazione del rischio nei Blocchi Operatori : risultati dello studio multicentrico Dott. Ettore Nicoli *, Dott.sa Emanuela Morenghi **, Dott. Michele La Gioia *** * Medico competente Istituto Clinico

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 2007 LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Nell ambito dell attività quotidiana di assistenza e soccorso da parte dei dipendenti della Croce

Dettagli

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO AL PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE COSTI E QUALITA ASSISTENZIALE.

IL CONTRIBUTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO AL PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE COSTI E QUALITA ASSISTENZIALE. IL CONTRIBUTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO AL PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE COSTI E QUALITA ASSISTENZIALE ASSISTENZA INFERMIERISTICA DI QUALITA : EFFICACE (RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ) EFFICIENTE ( AL

Dettagli

L Indice MAPO: considerazioni metodologiche dopo sei anni di esperienza sul campo

L Indice MAPO: considerazioni metodologiche dopo sei anni di esperienza sul campo L Indice MAPO: considerazioni metodologiche dopo sei anni di esperienza sul campo Olga Menoni EPM- Cemoc-AO ICP Introduzione Nel 1996, il gruppo di ricerca EPM, ha avviato un percorso indirizzato alla

Dettagli

GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE?

GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE? GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE? Assistente Sociale Barbara Miscoria Cividale del Friuli 16 gennaio 2012 L AMBITO DISTRETTUALE Si riferisce a una realtà territoriale

Dettagli

SOMMARIO: PRAOS 92 DATA: 04/11/2008 Rev. 0 Pag. 1 di 8 PROCEDURA DI SICUREZZA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI

SOMMARIO: PRAOS 92 DATA: 04/11/2008 Rev. 0 Pag. 1 di 8 PROCEDURA DI SICUREZZA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI PRAOS 92 Pag. 1 di 8 SOMMARIO: 1. Oggetto e scopo 2. Campo di applicazione 3. Responsabilità 4. Definizioni e abbreviazioni 5. Documenti di Riferimento 6. Moduli e documenti di registrazione 7. Modalità

Dettagli

Autovalutazione di Istituto del Piano dell Offerta Formativa. Anno scolastico 2013/2014

Autovalutazione di Istituto del Piano dell Offerta Formativa. Anno scolastico 2013/2014 Istituto Comprensivo Statale Alda Costa Ferrara Autovalutazione di Istituto del Piano dell Offerta Formativa Anno scolastico 2013/2014 A cura delle Funzioni Strumentali Marianna Peluso - Maria Beatrice

Dettagli

FOCUS SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOMECCANICO: STRUMENTI DI VALUTAZIONE ANALITICA NEI REPARTI

FOCUS SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOMECCANICO: STRUMENTI DI VALUTAZIONE ANALITICA NEI REPARTI Servizio Formazione - Servizio Prevenzione e Protezione Aggiornamento per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Anno 2018 FOCUS SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOMECCANICO: STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Dettagli

I questionari di soddisfazione degli utenti della Comunità Terapeutica Dianova di Ortacesus 2017

I questionari di soddisfazione degli utenti della Comunità Terapeutica Dianova di Ortacesus 2017 I questionari di soddisfazione degli utenti della Comunità Terapeutica Dianova di Ortacesus 2017 Premessa Il questionario di percezione della soddisfazione dell utente viene somministrato una volta all

Dettagli

La valutazione dei rischi posturali e da movimentazione manuale dei pazienti

La valutazione dei rischi posturali e da movimentazione manuale dei pazienti La valutazione dei rischi posturali e da movimentazione manuale dei pazienti Dott. Bruno Lonardi Servizio Sorveglianza Sanitaria Azienda Ospedaliera di Verona Le strutture sanitarie ed assistenziali rientrano

Dettagli

PROTOCOLLO REQUISITI STRUTTURALI E TECNOLOGICI

PROTOCOLLO REQUISITI STRUTTURALI E TECNOLOGICI PROTOCOLLO REQUISITI STRUTTURALI E TECNOLOGICI STATO DATA FIRMA Redatto Approvato Ultima rev. Applicato 01/10/2008 01/10/2008 03/04/2012 25/06/2012 1 STRUTTURA DEL PROTOCOLLO DICHIARAZIONE PRESENZA REQUISITI

Dettagli

ARPA Veneto RLS Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Coordinamento Regionale QUESTIONARIO SU ISTITUTO PRONTA DISPONIBILITA

ARPA Veneto RLS Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Coordinamento Regionale QUESTIONARIO SU ISTITUTO PRONTA DISPONIBILITA ARPA Veneto RLS Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Coordinamento Regionale QUESTIONARIO SU ISTITUTO PRONTA DISPONIBILITA Luglio 2016 Essendo stati interpellati dall Amministrazione ARPAV in

Dettagli

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona Palmanova, 17 dicembre 2011 Dott.ssa Paola Zuliani ESEMPIO PRATICO- anno 2009- Obiettivo di Budget: Sperimentare un organizzazione

Dettagli

CONVEGNO NAZIONALE PORTI

CONVEGNO NAZIONALE PORTI Grafica G. Borsoi PIANI MIRATI DI PREVENZIONE E BUONE PRASSI STRUMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA NEL LAVORO PORTUALE Con il patrocino di CONVEGNO NAZIONALE PORTI Trieste 19 settembre 2017 Movimentazione

Dettagli

CONOSCERE IL RISCHIO

CONOSCERE IL RISCHIO CONOSCERE IL RISCHIO OPERAZIONI DI SPINTA E TRAINO Il rischio legato alle operazioni di spinta e traino nel d.lgs. n 81/2008 Le operazioni di spinta e traino di un carico sono normate dal titolo VI del

Dettagli

MAGLIFICIO NICCOLAI. VRD00 N 2 del Pag. 1 di 8 VERBALE DI RIESAME DELLA DIREZIONE. Lorenzo Niccolai (Datore di lavoro e RSPP)

MAGLIFICIO NICCOLAI. VRD00 N 2 del Pag. 1 di 8 VERBALE DI RIESAME DELLA DIREZIONE. Lorenzo Niccolai (Datore di lavoro e RSPP) Pag. 1 di 8 PARTECIPANTI FIRMA Lorenzo Niccolai (Datore di lavoro e RSPP) Leonardo Niccolai (RSG) Loretta Scatizzi (RLRS) Valeriano Soffici (RLS) Franco Pasquariello (consulente) Silvia Ocone (consulente)

Dettagli

fosse scavato vicino» A. Manzoni, I promessi

fosse scavato vicino» A. Manzoni, I promessi GolgiRedaelli gruppo di lavoro MMP/MMC presentazione dati MMP bologna 26 maggio 2010 della conversa non s ebbe mai più notizia «forse se ne sarebbe potuto saper di più, se invece di cercar lontano, si

Dettagli

MMP Approccio sistemico alla gestione del rischio in Azienda: uno studio pilota

MMP Approccio sistemico alla gestione del rischio in Azienda: uno studio pilota MMP Approccio sistemico alla gestione del rischio in Azienda: uno studio pilota Nucleo Operativo per la Tutela della Salute e della Sicurezza in Azienda Dr.ssa Rosanna Fortuna Background 1. Il problema

Dettagli

1. COLLOQUIO. Nº OPERATORI CHE EFFETTUANO MMP: segnare il numero complessivo di operatori per ogni profili professionale.

1. COLLOQUIO. Nº OPERATORI CHE EFFETTUANO MMP: segnare il numero complessivo di operatori per ogni profili professionale. SCHEDA COMPLETA PER LA RILEVAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI NEI SERVIZI DI PRONTO SOCCORSO OSPEDALE : PRONTO SOCCORSO : Codice 1. COLLOQUIO data Nº OPERATORI CHE EFFETTUANO MMP: segnare

Dettagli

RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2014/2015

RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2014/2015 COMUNE DI CASTEL MELLA Provincia di Brescia ASILO NIDO COMUNALE L ISOLA DEI BEBE RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2014/2015 Anche per l anno educativo 2014/2015 l Amministrazione

Dettagli

CERTIFICATI ISO 9001:2008

CERTIFICATI ISO 9001:2008 e Pag. 1 6 Il presente lavoro riporta i risultati della indagine sulla soddisfazione dei clienti-pazienti delle strutture ospedaliere dell Azienda Ospedaliera Sant Antonio Abate di Gallarate, attraverso

Dettagli

RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2013/2014

RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2013/2014 COMUNE DI CASTEL MELLA Provincia di Brescia ASILO NIDO COMUNALE L ISOLA DEI BEBE RILEVAZIONE QUALITA SERVIZIO ASILO NIDO ANNO EDUCATIVO 2013/2014 Anche per l anno educativo 2013/2014 in attuazione della

Dettagli

BENESSERE ORGANIZZATIVO

BENESSERE ORGANIZZATIVO BENESSERE ORGANIZZATIVO STRESS LAVORO-CORRELATO V A L U TA Z I O N E P R E L I M I N A R E E V A L U TA Z I O N E A P P R O F O N D I TA Anno 2015 La valutazione del rischio di stress correlato all ambiente

Dettagli

REPORT DI SINTESI RELATIVO ALL INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION ESEGUITA SUGLI OPERATORI ANNO 2017

REPORT DI SINTESI RELATIVO ALL INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION ESEGUITA SUGLI OPERATORI ANNO 2017 REPORT DI SINTESI RELATIVO ALL INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION ESEGUITA SUGLI OPERATORI ANNO 2017 Periodo di somministrazione: gennaio 2017 Raccolta ed elaborazione dati: marzo 2017 Matrice del documento:

Dettagli

TITOLO IV MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/136

TITOLO IV MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/136 TITOLO IV MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 12.40.11 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/136 TITOLO IV Articolo 167 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano alle attività

Dettagli

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE / AUDIT AZIENDALE

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE / AUDIT AZIENDALE SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE / AUDIT AZIENDALE Piano Mirato di Prevenzione 2016-2018: Rischio da Movimentazione Carichi - MMC - (periodo di riferimento: anno solare antecedente la compilazione) INFORMAZIONI

Dettagli

RLS e partecipazione: l'esperienza del Laboratorio FP-CGIL di Brescia

RLS e partecipazione: l'esperienza del Laboratorio FP-CGIL di Brescia WORKSHOP La Prevenzione del Futuro tra conoscenza e partecipazione BOLOGNA, 11 12 aprile 2019 Aula Magna Ospedale Maggiore, Largo Nigrisoli www.snop.it 9) RLS e partecipazione: l'esperienza del Laboratorio

Dettagli

Principi di applicazione del Tilthermometer. Alessio Silvetti

Principi di applicazione del Tilthermometer. Alessio Silvetti Principi di applicazione del Tilthermometer Alessio Silvetti al.silvetti@inail.it Cosa è il TiltThermometer (Knibbe, 2005) È uno strumento di valutazione dell esposizione al sovraccarico biomeccanico durante

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI PAZIENTI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI PAZIENTI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI PAZIENTI L indice MAPO non è ancora perfettamente validato ma può fornire importanti indicazioni sia per indirizzare le iniziative di prevenzione, nelle

Dettagli

LE OPINIONI DI STUDENTI E DOCENTI: OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARE? Presidio della Qualità

LE OPINIONI DI STUDENTI E DOCENTI: OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARE? Presidio della Qualità Università di Trieste 22 giugno 2017 LE OPINIONI DI STUDENTI E DOCENTI: OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARE? L analisi dei risultati e le finalità della rilevazione Presidio della Qualità Prof. Lucio Torelli valutazione@amm.units.it

Dettagli

Milano, 21 novembre Intervento a cura di: Maria Grazia Fulco Medico del Lavoro. Stress lavoro correlato

Milano, 21 novembre Intervento a cura di: Maria Grazia Fulco Medico del Lavoro. Stress lavoro correlato Gestione del rischio Stress e dei rischi psicosociali nei luoghi di Lavoro. Il Punto di vista e l Attività del Servizio PSAL della ASL di Milano Attività 2011-2013 Intervento a cura di: Maria Grazia Fulco

Dettagli

LA SITUAZIONE SOCIOSANITARIA IN TOSCANA NEL 2005 I RISULTATI DI UN INDAGINE DELLA FEDERAZIONE DEI PENSIONATI CISL DELLA TOSCANA

LA SITUAZIONE SOCIOSANITARIA IN TOSCANA NEL 2005 I RISULTATI DI UN INDAGINE DELLA FEDERAZIONE DEI PENSIONATI CISL DELLA TOSCANA LA SITUAZIONE SOCIOSANITARIA IN TOSCANA NEL 2005 I RISULTATI DI UN INDAGINE DELLA FEDERAZIONE DEI PENSIONATI CISL DELLA TOSCANA Gennaio 2006 Gli obiettivi dell indagine Negli ultimi mesi del 2005, l Osservatorio

Dettagli

LINEE DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE CONNESSE ALLA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI

LINEE DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE CONNESSE ALLA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI LINEE DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE CONNESSE ALLA MOVIMENTAZIONE PAZIENTI EDIZIONE 2015 Approvate dalla Cabina di regia aprile 2015 1 1. INTRODUZIONE: DEFINIZIONI,

Dettagli

Questionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo A (per la Direzione Sanitaria di Distretto)

Questionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo A (per la Direzione Sanitaria di Distretto) Questionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo A (per la Direzione Sanitaria di Distretto) Azienda Sanitaria:. Distretto:... Data:... AUDIT CIVICO L Audit civico prevede la trattazione di quattro

Dettagli

RISULTATI QUESTIONARIO SULLA VALUTAZIONE DEI SERVIZI OFFERTI AL CITTADINO DAGLI UFFICI COMUNALI

RISULTATI QUESTIONARIO SULLA VALUTAZIONE DEI SERVIZI OFFERTI AL CITTADINO DAGLI UFFICI COMUNALI RISULTATI QUESTIONARIO SULLA VALUTAZIONE DEI SERVIZI OFFERTI AL CITTADINO DAGLI UFFICI COMUNALI INDICE PREMESSA... pag. 3 OBIETTIVI DELL'INDAGINE... pag. 3 CARATTERISTICHE DEL QUESTIONALRIO... pag. 4 ANALISI

Dettagli

Rilevazione del rischio e del danno nel pronto soccorso: risultati di uno studio pilota

Rilevazione del rischio e del danno nel pronto soccorso: risultati di uno studio pilota Rilevazione del rischio e del danno nel pronto soccorso: risultati di uno studio pilota Susanna Bombana, Daniela Bonatti, Angela Merseburger Servizio Interaziendale di Medicina del Lavoro - Azienda Sanitaria

Dettagli

Protocollo Operativo

Protocollo Operativo Protocollo Operativo Oggetto e Finalità del Protocollo Il presente protocollo operativo ha come oggetto la definizione di modalità organizzative e gestionali, concordate tra le parti, per il raggiungimento

Dettagli

ASPETTI ORGANIZZATIVI

ASPETTI ORGANIZZATIVI Analisi interpretativa lettura dati La sezione del questionario di gradimento relativa agli Aspetti Organizzativi si compone di 7 item: 1. Qualità e quantità dei materiali e supporti didattici (testi,

Dettagli

Gli strumenti per l ascolto, l partecipazione e la rilevazione del gradimento

Gli strumenti per l ascolto, l partecipazione e la rilevazione del gradimento Gli strumenti per l ascolto, l la partecipazione e la rilevazione del gradimento Primi dati di un indagine Anna Maria Rosetti - Area Innovazione Sociale Agenzia Sanitaria e Sociale regionale Obiettivi

Dettagli

I questionari di soddisfazione degli ospiti del gruppo appartamento per minori Dianova La Villa 2018

I questionari di soddisfazione degli ospiti del gruppo appartamento per minori Dianova La Villa 2018 I questionari di soddisfazione degli ospiti del gruppo appartamento per minori Dianova La Villa 2018 Introduzione Dal 2009 il Consiglio di amministrazione e la direzione operativa di Dianova hanno deciso

Dettagli

CORSI di AGGIORNAMENTO e PERFEZIONAMENTO. per FORMATORI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI

CORSI di AGGIORNAMENTO e PERFEZIONAMENTO. per FORMATORI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI IPASVI Viterbo Regione Lazio Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro Azienda Sanitaria Locale Viterbo CORSI di AGGIORNAMENTO e PERFEZIONAMENTO per FORMATORI PER LA MOVIMENTAZIONE

Dettagli

PIANO DELLA FORMAZIONE 2014

PIANO DELLA FORMAZIONE 2014 Azienda pubblica di servizi alla persona OPERA PIA COIANIZ 33017 TARCENTO (Udine) Via P. Coianiz, n. 8 Area delle Cure Sanitarie e Socioassistenziali PIANO DELLA FORMAZIONE 2014 dott. Carla Papparotto

Dettagli

CITTA DI CASSANO D ADDA. (Provincia di Milano) SETTORE 3. SOCIALE. RSA Belvedere

CITTA DI CASSANO D ADDA. (Provincia di Milano) SETTORE 3. SOCIALE. RSA Belvedere CITTA DI CASSANO D ADDA (Provincia di Milano) SETTORE 3. SOCIALE RSA Belvedere 1/2017 OGGETTO: Verbale di seduta del Comitato di indirizzo e controllo L'anno duemiladiciassette addì 12 del mese di gennaio

Dettagli

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012

RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DEL POLLINO Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di gestione della

Dettagli

SPORTELLO UNICO SOCIO-SANITARIO Elaborazione dei questionari di rilevazione della soddisfazione anno 2013

SPORTELLO UNICO SOCIO-SANITARIO Elaborazione dei questionari di rilevazione della soddisfazione anno 2013 SPORTELLO UNICO SOCIO-SANITARIO Elaborazione dei questionari di rilevazione della soddisfazione anno 2013 Rilevazione del gradimento dello Sportello Unico Socio Sanitario (Punto S.U.) Tra gli strumenti

Dettagli

PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 28/29 Testo Unico)

PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 28/29 Testo Unico) CITTÀ DI ALESSANDRIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PIAZZA DELLA LIBERTÀ N. 1 PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 28/29 Testo Unico) AREA SERVIZI ALLA CITTA E ALLA PERSONA DIREZIONE SPORT PALAZZO

Dettagli

Dalla vigilanza per adempimenti a quella per processi:

Dalla vigilanza per adempimenti a quella per processi: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001 Servizio Prevenzione e Sicurezza Dalla vigilanza per adempimenti a quella per processi: LUNEDI14 FEBBRAIO 2011 Finalità primaria:

Dettagli