Il rischio idrico e i microrganismi. opportunisti emergenti. Maria-Luisa CRISTINA PERCEZIONE, Healthcare and Environmental Health Laboratory

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1 Università degli Studi di Genova University of Genoa DISSAL Dipartimento di Scienze della Salute Department of Health Sciences Laboratorio di Igiene Ospedaliera ed Ambientale Healthcare and Environmental Health Laboratory Direttore: Prof. P. Orlando Il rischio idrico e i microrganismi opportunisti emergenti Maria-Luisa CRISTINA PERCEZIONE, Corso di formazione aziendale - Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana L APPROCCIO INTEGRATO E MULTIDISCILINARE ALLA GESTIONE DEL RISCHIO IDRICO NELLE STRUTTURE SANITARIE Pisa, 12 Giugno 2015

2 INFEZIONI NOSOCOMIALI IDRODIFFUSIBILI Caratteristiche e Microrganismi problematiche impianto idrico RISCHIO SANITARIO Particolare tipologia di pazienti (chirurgici, oncologici ed ematooncologici, anziani neonati ) modalità di utilizzo acqua procedure

3 LE INFEZIONI IDRODIFFUSE: E ampia l evidenza scientifica che correla molte infezioni nosocomiali opportunistiche all acqua ospedaliera il 30 % delle infezioni da P. aeruginosa è di origine idrica (Anaissie et al. Arch Intern Med. 2002; 162: ) il 20 % delle polmoniti nosocomiali sono provocate da P. aeruginosa per decessi/anno La mortalità negli Stati Uniti SOLO per polmoniti nosocomiali sostenute SOLO da P. aeruginosa idrodiffusa è stimata intorno a 1.400/anno. Tuttavia: Altri patogeni idrodiffusi sono responsabili di polmoniti nosocomiali Altri patogeni sono responsabili di diverse altre infezioni Molte infezioni da patogeni idrodiffusi sono sotto diagnosticate

4 Microrganismi idrodiffusibili la letteratura scientifica descrive patogeni classici e microrganismi opportunisti idrodiffusi responsabili di epidemie in ambito ospedaliero : Pseudomonas, Legionella, Acinetobacter, Stenotrophomonas, Alcaligenes, Burkholderia, Enterobacter, Flavobacterium, Serratia, streptococchi gruppo A, enterococchi vancomicina resistenti, micobatteri atipici, Aspergillus, Cryptosporidium... L. pneumophila serogroup 1 in the process of dividing (arrows) within a vesicle of an amoeba (Hartmannella veriformis) cell. (X 18,500.) (Courtesy of Barry S. Fields, Centers for Disease Control.) caratteristiche microrganismi idrodiffusi Infezioni: apparato respiratorio vie urinarie batteriemie, sepsi endocarditi Infezioni disseminate... Presenza e moltiplicazione nei reservoir idrici (rompigetto, sifoni, troppo pieni, miscelatori) Forte associazione con i biofilm T di sviluppo: ottimale a inibizione per T < e > Capacità di sopravvivere all interno delle amebe in grado di proteggerle dall azione dei disinfettanti

5 Mix di cellule microbiche e polimeri extracellulari altamente idratati che costituiscono uno strato organico in cui possono venire a trovarsi batteri, alghe, virus, protozoi e componenti organiche e inorganiche. Sono presenti in tutti gli elementi che compongono le componenti impiantistiche (condotte, serbatoi, sistema di tubazioni). Sistema di colonizzazione attraverso il quorum sensing: sistema di regolazione trascrizionale mediante il quale i microrganismi si adattano alle mutate condizioni ambientali. BIOFILM Bacterial biofilms may represent a reservoir for the spread of antimicrobial resistance genes (Lindsay, 2006)

6 Possibili tipologie di contaminazione dell'acqua ospedaliera Contaminazione a monte dell'ospedale L'acqua fornita a partire dalla rete dell acquedotto arriva già contaminata Contaminazione all'interno della rete idrica ospedaliera: serbatoi, cisterne, rete di distribuzione Contaminazione retrograda dalle aree cliniche : - Utilizzatori dei rubinetti - Scarsa compliance ai protocolli di igiene e pulizia - Splashback da lavandini e/o scarichi idrici contaminati Contaminazione al momento dell'utilizzo dell'acqua, per esempio durante la ricostituzione di bevande

7 ACQUA RETE IDRICA OSPEDALIERA Pseudomonas spp, S. maltophilia, B. cepacia, Legionella spp., mycobatteri atipici, KES Inalazione (aerosol..) Contatto diretto (cute mucosa) Ingestione SUPERFICI AMBIENTALI RISCIACQUO DISPOSITIVI MEDICI APPARECCHI Inalazione (aerosol..) Contatto diretto (cute mucosa) Ingestione PAZIENTE Cross infezione PAZIENTE PERSONALE SANITARIO Anaissie E.J. et al Arch Intern Med. 2002;162: modif

8 I pazienti: i fattori di rischio e gli ambienti a rischio più elevato Fattori di rischio relativi al paziente prolungata ospedalizzazione precedente trattamento antibiotico stato di immunodepressione ricovero in UTI applicazione di procedure invasive Ventilazione meccanica Catetere venoso centrale (CVC) Cateterismo vescicale Drenaggi chirurgici Impianto di protesi Cateterismo cardiaco Reparti a rischio UTI Blocchi Operatori UO malattie infettive Neonatologie Emato-oncologie

9 Trasmissione e diffusione di P. aeruginosa Da Reuter et al: Crit Care Med 2002 Vol 30 N 10

10 Stenotrophomonas maltophilia e acqua AJIC Am J Infect Control 1999;27:59-63

11 The guidance for the industry on sterile drug products states that every process of dilution must perform aseptic techniques and terminal sterilization of drug products,10 but they were not performed in the hospital laboratory.

12 Acinetobacter e acqua Y C Huang, LH Su,Tl Wu, HS Leu, WS Hsieh, TM Chang,TY Lin

13 % % ,26 3,95 1,32 1,32 5,26 5,26 6, ,26 P<0,05 9,21 1,32 1,32 11,84 31,58 6,58 6, ,11 40,79 5,26 5,26 5,26 2,63 1,32 1, P<0,01 15,79 1,32 5,26 5,26 5, P<0,05 21,05 3,95 15,79 2,63 P<0,01 10, Outlet point Plumbing system 1= Pseudomonas aeruginosa 2= Pseudomonas fluorescens 3= Pseudomonas luteola 4= Burkholderia cepacia 5= Acinetobacter spp 6= Stenotrophomonas maltophilia 7= Aeromonas hydrophila/caviae 8= Others GNB-NE 9= All GNB-NE 10= Legionella pneumophila sg. 1 11= Legionella pneumophila sg = Others Legionella spp. hot cold Percentage of samples positive for nonfastidious gram-negative bacteria (GNB-NE) and Legionella in the cold and hot water system

14 cold hot 582,4 488,5 55,4 44,9 CBT 22 CBT ,6 390,7 96,3 85,8 CBT 22 CBT 37 CFU/ml CFU/ml , , ,7 1,2 0, ,1 4,8 3,9 GBNE P. aeruginosa 0 GBNE P. aeruginosa Outlet point Plumbing system CFU/100 ml CFU/100ml

15 Pseudomonas aeruginosa multiresistente/acqua/ ed eventi epidemici Clin Microbiol Infect 2014; 20: O207 O /

16 PLoS One. 2013;8(3):e doi: /journal.pone Epub 2013 Mar 11. Retrocontaminazione di Klebsiella pneumoniae carbpemenasi (Tofteland S. et al. 2013) Il 21% dei campioni prelevati negli scarichi dei lavabi è risultato positivo per KPC: stesso profilo allelico responsabile di un epidemia in una UTI norvegese. Possibili cause: a) contaminazione delle mani degli operatori dovuta a schizzi occasionali in un lavabo contaminato e in uno scarico contaminato b) contaminazione delle superfici attigue al lavabo c) diffusione resistenza a carbapenemi (blakpc-2) intergenere mediante plasmidi

17 CONCLUSIONI OMS raccomanda che: le strutture ospedaliere/sanitarie adottino un piano per la sicurezza dell acqua (water safety plan - WSP) come parte integrante del proprio programma di controllo delle infezioni, con la finalità di ridurre il numero delle infezioni potenzialmente acquisibili dall acqua Individuazione delle eventuali criticità in base a considerazioni di tipo sanitario : Vulnerabilità dei pazienti e alla sorveglianza epidemiologica Tipologie di reparti a rischio Vie di esposizione Procedure Individuazione delle eventuali criticità in base a considerazioni di tipo impiantistico. Pianificazione dei controlli e in caso di non conformità: Pianificazione degli interventi mirati di bonifica dell impianto idrico. Prevenzione della contaminazione

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