LA TRATTA DI ESSERI UMANI IN ITALIA E IN EUROPA:
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- Rosalia Sassi
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1 LA TRATTA DI ESSERI UMANI IN ITALIA E IN EUROPA: LA PUNTA DELL ICEBERG DI UN SISTEMA DI SFRUTTAMENTO DEL LAVORO MIGRANTE Fabio Sorgoni Associazione On the Road Onlus- Consorzio NOVA Onlus
2 Associazione On the Road On the Road è nata venti anni fa sulla strada della Bonifica del Tronto, dove dei volontari hanno cominciato ad aiutare delle vittime di tratta sfruttate nella prostituzione. Oggi offre servizi in 3 Regioni italiane, Marche Abruzzo e Molise.
3 Associazione On the Road Emersione Tratta: La nostra Unità Mobile incontra ogni anno circa 800 persone che si prostituiscono in strada e appartamento Protezione sociale Circa 50 persone all anno in programmi di protezione sociale, accoglienza e inserimento socio-lavorativo
4 Associazione On the Road Centro contro la violenza sulle donne Casa di Accoglienza per donne rifugiate e richiedenti asilo, con figli Train de Vie, Centro Polifunzionale per senza dimora nella stazione di Pescara
5 Alcuni riferimenti La ricerca Punto a capo sulla Tratta, realizzata dalla Caritas Italiana e il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), in collaborazione con il Gruppo Abele e l Associazione On the Road, in cui sono stati coinvolti 156 enti impegnati sul fronte dell assistenza alle vittime. Il Dossier Piccoli Schiavi 2014, prodotto da Save the Children, in collaborazione, tra gli altri, con On the Road, in cui annualmente si fa il punto sulla situazione dei minori coinvolti nella tratta e nello sfruttamento in Italia.
6 Il Fenomeno
7 La tratta degli esseri umani tra persistenza e cambiamento Lo sfruttamento sessuale, emerso nei primi anni 90 nelle strade delle città europee, oggi coinvolge un target più ampio e si è diversificato come metodi di sfruttamento. Reti di sfruttamento sono più forti, più radicate con forti legami sul territorio, si occupano anche di altre attività (droga) Oggi in Italia ci sono circa di immigrati contro i del La crisi economica ha aumentato la loro vulnerabilità e la possibilità di diventare vittima di sfruttamento Aumentano i casi identificati di lavoro forzato e grave sfruttamento lavorativo, sia maschile che femminile, ma la maggior parte dei casi non è raggiunta dal sistema di identificazione e protezione. Emerge lo sfruttamento a scopo di accattonaggio e attività illegali. Sono coinvolti anche migranti adulti, esclusi dal mercato del lavoro. Aumentano i target groups più a rischio: i rifugiati e richiedenti asilo, minori stranieri non accompagnati, migranti in situazione di estrema povertà, appartenenti a gruppi discriminati.. 7
8 Push e pull factors, vulnerabilità dei migranti Push factors: la povertà, la disoccupazione, le discriminazioni di genere ed etniche, i conflitti regionali, il desiderio di emancipazione economica, sociale e culturale Pull factors: la domanda di forza lavoro non specializzata necessaria a sostenere i nostri cicli produttivi Altri elementi che aumentano la vulnerabilità del migrante: ola difficoltà a entrare regolarmente in Italia/Europa rende più esposti allo sfruttamento oil debito: Il migrante, o la sua famiglia, devono spesso restituire molti soldi a chi ha organizzato il viaggio. Il debito determina vulnerabilità e favorisce assoggettamento verso gli sfruttatori Traffico di migranti e tratta di persone: spesso un percorso iniziato come migrazione irregolare può trasformarsi in sfruttamento e riduzione in schiavitù a causa delle vulnerabilità (irregolarità, target deboli, debito)
9 Paesi di origine, rotte I principali paesi di origine delle vittime Nigeria, Romania, Marocco, Cina Altri paesi: Egitto, Ghana, Brasile, Tunisia, Albania, Bangladesh, Moldova. Le principali rotte seguite: - dall estremo oriente, Cina, Afghanistan, Pakinstan, e passano per Grecia e Turchia - dall Africa Sub-sahariana, attraverso il deserto e il Maghreb e arrivano in Italia via mare L Italia è sia paese di destinazione che di transito.
10 Tratta a fini di sfruttamento sessuale in Italia 10
11 Paesi di provenienza, genere, età Giovani donne e minori Nigeriane: rappresentano circa la metà delle persone che si prostituiscono in strada. Giovani donne e minori Rumene: sono più del 50% delle persone che si prostituiscono in appartamento o nei locali notturni e circa il 30-40% in strada. Donne e transessuali Centro e Sudamericane, in particolare Brasiliane, sia in strada che in al chiuso. Altri paesi Europa dell Est ed ex-unione Sovietica (Albania, Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Moldavia, Ucraina, ma anche i lontani paesi asiatici: Uzbekistan, Kazakistan) sia in strada che nella prostituzione al chiuso Le donne Cinesi vengono sfruttate negli appartamenti, nei centri massaggi e anche in strada.
12 Luoghi e modalità di sfruttamento La prostituzione in strada Soprattutto nelle aree periferiche delle città, ma anche in zone centrali e vicino ad aree di transito (stazioni). Controllo attraverso altre donne sfruttate e osservazione diretta da parte degli sfruttatori La prostituzione indoor Appartamenti, alberghi, locali notturni, centri massaggi Connivenza-complicità di agenzie immobiliari, gestori di locali.
13 Condizioni di vita delle vittime Forme di disagio multiple: violenza di genere (degli sfruttatori e dei clienti) Discriminazioni (perché straniera e perché prostituta) Povertà (abitazioni fatiscenti, condizioni igienico sanitarie inadeguate) Problemi di salute dovuti alle violenze subite, fisiche e psicologiche, alle condizioni di vita e di lavoro: Depressione Abuso di alcool e di sostanze stupefacenti MTS, gravidanze indesiderate (i clienti non vogliono usare il preservativo, gli sfruttatori le obbligano ad accettare per non perdere il guadagno)
14 Focus Minori sfruttamento sessuale Minori nigeriane - prostituzione Lo sfruttamento spesso inizia lungo le tappe del percorso migratorio. Il controllo è esercitato da Madam, donne nigeriane sfruttatrici che gestiscono una rete di ragazze, spesso vivendo nello stesso luogo. Minori rumene - prostituzione Provenienza: povertà, famiglie problematiche o orfanotrofi. A volte accordo tra trafficante e famiglie di origine o inganno (fidanzato, falso lavoro). Minori maschi sfruttamento multiplo Minori rom e maghrebini contemporaneamente vittime di sfruttamento sessuale, accattonaggio, furti, spaccio di droga.
15 Tratta a fini di sfruttamento lavorativo 15
16 Sfruttamento lavorativo in Europa Nell Unione Europea, ci sono persone in situazione di lavoro forzato (ILO 2012). La campagna Used In Europe ha lo scopo di sensibilizzare aziende e consumatori per prevenire lo sfruttamento e agire dove già avviene. E stata lanciata da La Strada International in collaborazione con 28 NGO. In Italia la NGO partner è On the Road.
17 Used in Europe - Alcuni casi Tratta di esseri umani in una casa privata in Svizzera Donna rumena sfruttata nel lavoro domestico da una coppia a Basilea. La vittima veniva picchiata e punita facendola dormire sul balcone. La coppia è stata condannata per tratta e sfruttamento del lavoro. Condizioni inumane nella raccolta di pomodori in Italia Nel 2006 in Puglia, nel sud d Italia, 113 lavoratori polacchi sono stati ufficialmente riconosciuti come vittime di tratta. Lavoravano per 15 ore al giorno per un euro all ora. Erano soggetti a violenze fisiche, psicologiche e sessuali.
18 Luoghi e modalità di sfruttamento L agricoltura e l allevamento Il commercio, sia all ingrosso (mercati generali) che al dettaglio (negozi, bancarelle, vendita ambulante) L edilizia L industria, in particolare attività che possono essere svolte anche in piccoli laboratori o abitazioni private I servizi: bar, ristoranti (in particolare in lavori non visibili alla clientela) Il lavoro domestico, i servizi alla persona (badanti per anziani)
19 Condizioni di vita delle vittime Limitazione/privazione della libertà di movimento, di comunicazione Le condizioni di lavoro sono spesso durissime e causano danni alla salute fisica e mentale delle persone. Incidenti sul lavoro non vengono riportati per paura di interventi delle autorità. I maltrattamenti fisici e psicologici sono frequenti. Molte persone sfruttate nell agricoltura vivono in accampamenti di fortuna, senza acqua e corrente elettrica. Il cibo è scarso e di cattiva qualità. Sfruttamento multiplo: Recentemente nel Ragusano sono emersi casi di donne rumene, impiegate nell agricoltura, che sono state costrette a fornire prestazioni sessuali
20 Focus Minori Nel 2013 sono stati segnalati in Italia minori stranieri non accompagnati Principalmente da Bangladesh, Egitto e Afghanistan. Molti minori scompaiono dopo l arrivo in Italia, molti transitano verso il nord Europa. I centri di accoglienza lamentano le scarse risorse a disposizione per occuparsi di tanti arrivi. Hanno immediata necessità di mandare alle loro famiglie i soldi per pagare il debito, e sono pronti a fare qualsiasi lavoro per riuscirci Minori nordafricani (marocchini, tunisini,..) sfruttati nell agricoltura (campi, serre) Minori egiziani sfruttati nel settore commerciale (frutterie, bar, ristorazione, panifici)
21 Tratta ai fini di accattonaggio 21
22 Alcuni elementi Gli sfruttatori costringono le vittime a chiedere l elemosina, punendo chi non raccoglie abbastanza denaro. In alcuni casi minori o persone con handicap vengono reclutate (o comprate) per essere sfruttate nell accattonaggio. I minori entrano in Italia da soli, o con la famiglia o con adulti con documenti falsi o lettere firmate dalle famiglie. Provenienze principali dei minori: Europa dell Est, Nord Africa. Il gruppo più presente è quello Rom (italiani o provenienti dall Europa dell Est) Aumento di persone straniere che mendicano nelle stazioni, vicino alle chiese, ai semafori, di fronte ai supermercati, anche a causa della crisi e la disoccupazione che ha colpito in particolare i lavoratori stranieri. 22
23 Attività illegali Altre forme di tratta Traffico di organi Matrimoni combinati 23
24 Interconnesione tra problematicità Violenza di genere Grave disagio psichico Richiesta di protezione internazionale Povertà Dipendenze 24
25 Il Sistema Italiano di identificazione e presa in carico delle vittime di tratta 25
26 Sistema Italiano di presa in carico delle vittime di tratta Fondo Nazionale Lotta alla Tratta (circa 8 milioni di euro all anno, mai aumentati dal 2000) Co-finanzia progetti annuali a valenza territoriale presentati da Regioni, Enti Locali e organizzazioni no-profit (Associazioni, Cooperative Sociali,..) Progetti Legge Attività finanziate Programmi individuali Art. 13 Art.18 L.228/2003 Misure contro la tratta di persone Dgls. 286/ Testo Unico sull Immigrazione Emersione, Identificazione e primo supporto Protezione sociale e reinserimento sociolavorativo 3 mesi, rinnovabili fino a 6 mesi 6 mesi, rinnovabile fino a 18 mesi Misure previste Permesso di soggiorno Percorso giudiziario Percorso sociale
27 Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio (DPO) Definisce il Piano Nazionale Anti-tratta e le Linee Guida Nazionali per la presa in carico delle vittime di tratta (Decreto Legge n. 24/2014 di attuazione della Direttiva 36/2011/UE) Emana bandi per realizzare progetti territoriali: Art. 13: Emersione, identificazione e primo supporto Art. 18: Protezione sociale e reinserimento socio-lavorativo Le due linee di finanziamento verranno unificate in un unico bando. Valuta i progetti territoriali, concede il cofinanziamento (il resto del budget di progetto deve essere messo a disposizioni dagli Enti Locali del territorio dove si realizza il progetto. Monitora i risultati dei progetti attraverso una banca dati on-line (SIRIT) e report semestrali-annuali
28 Reti nazionali enti anti-tratta Numero Verde Nazionale Comune di Venezia: H 24 7 giorni su 7 (invii delle richieste agli enti territoriali Art. 13) Progetti territoriali sono in rete tra loro nella gestione dei casi (Esempio: quando una vittima entra in programma ma non può rimanere in un territorio perché è pericoloso, viene inviata in rete, e viene accolta da un altro ente sul territorio nazionale.) Molti enti partecipano a Coordinamenti o Piattaforme nazionali: CNCA, Piattaforma anti-tratta, USMI, Caritas. Importante ruolo di advocacy e confronto su fenomeno e pratiche messe in campo
29 Enti gestori progetti art. 13 e art. 18. Regioni, Enti Locali, Enti no-profit iscritti ad un Registro Nazionale Presentano progetti al DPO (in partenariato con altre organizzazioni) per realizzare attività di supporto alle vittime nei loro territori Realizzano le attività e i servizi nei territori di implementazione dei progetti Emersione, identificazione e primo supporto (Art.13) Protezione sociale e reinserimento socio-lavorativo (Art.18) Implementano dei Sistemi Locali Multiagenzia con enti locali, servizi sociosanitari, forze dell ordine, procure, sindacati, aziende profit, terzo settore,...
30 Sistema Locale Multi-agenzia per l identificazione e la presa in carico della vittima di tratta Dipartimento Pari Opportunità Servizi Sociali Servizi Sanitari Enti Locali Unità Mobili Numero Verde Enti gestore programmi Art. 13 e/o Art. 18 Local authorities vittima di tratta Regioni Drop in centers Servizio Legale Autorità Giudiziaria: Procura, Forze dell Ordine Terzo Settore Comunità Locali Programmi individualizzati di assistenza e inclusione sociale Orientamento NGOs e Inserimento Lavorativo Imprese, Ispettorati del Lavoro, Sindacati, Ass. Categoria Reti Nazionale e Transnazionale Scuole ed enti di formazione 30
31 Un esempio: Il Protocollo di Teramo Firmato nel 2005 da Procura di Teramo, Questura (Polizia) di Teramo e l Associazione On the Road. Nel 2010 è stato firmato da altre FFOO, Ispettorato del lavoro, sindacati Obiettivi: Facilitare l identificazione e la presa in carico nel rispetto dei diritti della vittima (evitare rivittimizzazione) Facilitare le indagini e la condanna degli sfruttatori Strumenti-attività: Linee Guida e Indicatori di tratta Modello di intervista per potenziale vittima di tratta Coordinamento delle attività e Formazione congiunta FFOO, Operatori sociali, altri operatori Segnalato come buona prassi in manuali europei (ICMPD) e da GRETA nel suo recente rapporto
32 I servizi art. 13: Emersione, identificazione e primo supporto Attività di prossimità (Outreach work) per l emersione Unità di Strada (prostituzione di strada) Unità Indoor (prostituzione al chiuso) Drop in Centers Operatori sociali, mediatrici linguistico-culturali, operatori pari: vanno nelle strade e negli appartamenti dove le persone si prostituiscono, offrendo materiali di prevenzione sanitaria, mediazione interculturale, accompagnamenti. Operatrici sociali, mediatrici, avvocati: ascolto, supporto psicologico, consulenza legale, identificazione vittima di tratta, relazione con Questure e Procure per permesso di soggiorno, inserimento nei programmi, invio in rete nazionale Accoglienze di vittime in emergenza Accoglienza in struttura, supporto socio-psicologico e legale
33 I servizi Art. 18: Protezione sociale e reinserimento socio-lavorativo Progetti Individuali di Protezione e Inserimento Socio-lavorativo Accoglienza in struttura, supporto socio-psicologico e legale Formazione linguistica e professionale Progetti Individuali di Inserimento Socio-lavorativo Orientamento contatti con aziende borse lavoro accompagnamento/tutoraggio ricerca casa
34 Qualche dato (Fonti: DPO, Punto e a capo sulla Tratta) dal 2000 al 2012, vittime di tratta assistite nei progetti art. 18 (1.171 minori) dal 2005 al vittime di tratta nei progetti art. 13 (208 minori) Nel 2012: le Unità di Strada hanno contattato circa persone le Unità indoor hanno contattato persone ai Drop in centers si sono rivolte circa 9000 donne, 1300 uomini e 132 persone transessuali le case di prima Accoglienza e le accoglienze residenziali hanno ospitato circa 2300 persone (400 uomini)
35 Progetti innovativi e pratiche performanti e trasferibili 1) Progetto No-Tratta: ricerca, formazione (degli operatori asilo, tratta e commissioni territoriali asilo) e linee guida per strutturare una collaborazione tra il sistema di protezione delle vittime di tratta e quello di protezione internazionale. 2) Pratiche di Emersione: Unità di Contatto di Oasi 2, Trani: nei campi e nelle baracche per aiutare gli sfruttati nell agricolture Unità di Crisi del Comune di Venezia: protocolli di intervento con le forze del ordine nelle azioni congiunte di emersione, nel rispetto dei rispettivi ruoli Unità Indoor On the Road: utilizzo annunci giornali locali, mappature, incontri nelle case o in luoghi neutri Lavoro sull indoor Segnavia, Milano: uso del web per contattare la prostituzione indoor 3) L importanza dell Ufficio Legale: Assistenza legale, assistenza processuale, costituzione parte civile, ottenere la condanna dei trafficanti/sfruttatori e il risarcimento delle vittime anche con confisca dei beni agli sfruttatori, collaborazione con Procure e Forze di Polizia
36 Conclusioni
37 Punti di forza del sistema italiano L approccio bottom-up: nei territori, dalle organizzazioni della società civile si sviluppano pratiche sperimentali e performanti, capaci di adattarsi ai cambiamenti del fenomeno. I Sistemi Multiagenzia Locali e i Protocolli di Intesa sono modelli di intervento efficaci e trasferibili. Le reti nazionali sono una ricchezza del sistema (presa in carico partecipata della vittima, advocacy nazionale e internazionale) Il percorso sociale dell Art. 18: La protezione viene data in quanto vittima e non in quanto collaboratrice di giustizia. Purtroppo questo percorso non viene utilizzato in moltissime zone Il sistema di emersione va al di là dei suoi compiti, le Unità di Strada prostituzione e tratta si confrontano con una molteplicità di problemi: estrema povertà, senza dimora, dipendenze da sostanze, problematiche psichiatriche.
38 Punti di debolezza del sistema italiano L esiguità del Fondo Nazionale contro la Tratta, la difficoltà di Regioni ed Enti Locali a cofinanziare gli interventi rischiano di far collassare il Sistema dei servizi anti-tratta L assenza di Linee Guida Nazionali per l identificazione e protezione, e di un Sistema di Referral Nazionale riduce il numero delle identificazioni e moltiplica le possibilità di rivittimizzazione Il Sistema è troppo incentrato sulla prospettiva premiale del permesso di soggiorno art. 18 per stranieri extracomunitari e i programmi sono poco interessanti per vittime comunitarie: bisogna implementare attività di sostegno per l inserimento socio-lavorativo, per evitare che alla fine dei programmi le persone ritornino vulnerabili allo sfruttamento Poca interazione tra i sistemi che si occupano di lavoro e il sistema anti-tratta
39 Che Fare? Cooperazione internazionale tra i governi, tra le Forze di Polizia, e tra le NGO Sistema nazionale anti-tratta più efficiente: Più fondi, progetti poliennali, Linee Guida e Referral Nazionali, monitoraggio e valutazione interventi, Ricerca, Formazione operatori. Integrazione degli interventi con altri sistemi di protezione: GRETA invita le autorità italiane a rafforzare la prevenzione supportando i gruppi più vulnerabili: minori, persone di origine Rom e Sinti, migranti senza documenti e richiedenti asilo Emersione/identificazione: più lavoro di prossimità per emersione di sfruttamento nell accattonaggio e lavorativo; outreach minori con attività di animazione di strada Interventi di sensibilizzazione: a livello locale (incontri nelle scuole, nei quartieri), e nazionale (campagne, ruolo dei media): per promuovere la cultura dell accoglienza e del confronto su relazioni tra i popoli e relazioni tra i generi per ridurre la domanda di prestazioni delle persone sfruttate (prostituzione, sfruttamento lavorativo)
40 Conclusione sul titolo I casi estremi di riduzione in schiavitù, tratta, violenza attirano l attenzione, quando vengono alla luce. Invece il grave sfruttamento lavorativo dei migranti (lavori rischiosi, paga bassa, nessun diritto) non è percepito come una grave violazione dei diritti. Il lavoratore migrante è percepito come un lavoratore (una persona) di serie B, che deve accettare condizioni che non sarebbero accettate da molti italiani o europei. Se vogliamo prevenire la tratta per sfruttamento lavorativo, che è in forte crescita, dobbiamo intervenire: a livello culturale per modificare questa costruzione sociale razzista dei rapporti fra i popoli a livello politico e sociale, per rafforzare la capacità dei lavoratori migranti di auto-organizzarsi e difendere i loro diritti contro gli sfruttatori
41 Qualunque sia il termine per descrivere i tipi di sfruttamento che noi vogliamo combattere, dobbiamo essere coscienti che i casi di schiavitù, tratta degli esseri umani, servitù o lavoro forzato [ ] rappresentano l estremo di uno spettro di abusi dei diritti dei lavoratori. Mike Dottridge
42 Fabio Sorgoni Associazione On the Road Onlus- Consorzio NOVA Grazie.
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