AUTORITRATTO IN JUTA

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1 Settore Attività Creative, Grafico-pittorico Italiano Tema Autoritratto ricamato su juta Classi Terza, quarta e quinta elementare Autori Marcella Cavalli-Betazza Alma Pedretti AUTORITRATTO IN JUTA Lettura di L attività è nata dal desiderio della docente titolare di far costruire ad ogni allievo la propria carta d identità, per arricchire il bagaglio lessicale e potersi in seguito descrivere in modo preciso e dettagliato. L attenzione nell osservare sé stessi ha permesso ai bambini di esplorarsi approfonditamente, non solo dal profilo fisico ma anche in quello più intimo, legato alla personalità.

2 Obiettivi generali Osservarsi e raffigurarsi, prima su carta con un disegno e in seguito su stoffa, cercando di essere il più possibile fedeli alla realtà. Obiettivi specifici Osservare la forma e le proporzioni del proprio viso, sapendo riportare correttamente ogni dettaglio su foglio e su stoffa. Saper usare diverse tecniche di ricamo per evidenziare le caratteristiche del proprio viso. Usare la propria creatività nella preparazione degli accessori (occhiali, orecchini, nastri per capelli, ecc.). Ritagliare la stoffa con precisione. Obiettivi socio-affettivi Prendere coscienza dei particolari che caratterizzano il proprio viso. Saper accettare il/i compagni che hanno dei segni particolari (nei, lentiggini, macchie sull epidermide). Accettare la sfida del lavoro impegnativo e di lunga durata (non subito finito come si vorrebbe).

3 Specchio Macchina fotografica Juta Stoffe varie Pannolenci Filati di lana e cotone Filo di ferro Perline

4 1. Approccio al tema L attività è iniziata durante le ore d italiano, dove la docente titolare ha proposto agli allievi di compilare la propria carta d identità in maniera completa e precisa. Gli allievi potevano raccogliere le informazioni chiedendo aiuto ai compagni e osservandosi attentamente con l ausilio di specchi e fotografie. Grazie a questo primo elenco di caratteristiche fisiche, ognuno ha poi provato a disegnarsi su foglio A4, cercando di essere coerenti sia nelle proporzioni, che nella scelta dei colori.

5 2. Realizzazione tecnica Autoritratto-progetto: Gli allievi sono stati nuovamente invitati ad osservare il proprio viso, cogliendone ogni particolare, e a trasportarlo su carta con uno schizzo. Autoritratto-contorno: Ritagliato dalla carta, ogni progetto è stato appoggiato sulla Juta e ripassato il contorno con una matita colorata. Su quest ultimo, ognuno ha eseguito un punto a ricamo per evidenziarne la forma. Autoritratto-particolari: Seguendo scrupolosamente il progetto personale, gli allievi hanno ricreato il proprio viso, scegliendo il materiale più appropriato. Ogni dettaglio è stato applicato con delle piccole cuciture o dei ricami.

6 Il profilo: occhi, naso, bocca I capelli e l acconciatura L espressione Il logo

7 Autoritratti a confronto Gaia Ludo

8 L approccio a questo argomento specifico, ha permesso di lavorare su più fronti ed ogni attività svolta è stata importante per rafforzare le capacità di dare una descrizione di sé agli altri. La compilazione dell elenco iniziale sulle caratteristiche fisiche, ha contribuito a far prendere coscienza di come si è fatti e di come gli altri ci vedono. Una particolare attenzione è stata data nell ambito lessicale dell italiano dove gli allievi sono stati stimolati a descriversi con vocaboli e aggettivi corretti (per es. occhi verdesmeraldo, capelli ondulati e voluminosi, bocca carnosa, ecc.). Per aiutarli in questa ricerca, la docente titolare ha proposto la lettura di testi d autore, con momenti di descrizioni precise, e la redazione di un glossario. VAZIONI E

9 Il presupposto di non usare la colla per l applicazione dei particolari ha incoraggiato gli allievi a trovare altre soluzioni, utilizzando le diverse tecniche del cucito e del ricamo. Per rispondere meglio alle esigenze decorative del viso è importante avere a disposizione lane o filati di diversa struttura per i capelli, e tessuti di vario colore per gli occhi. Per alcuni allievi non è stato facile osservarsi ma anche accettarsi. Alcuni perdevano la pazienza, non si ritrovavano nel disegno progettuale e/o non si piacevano. Un suggerimento è stato quello di dare delle strategie: ad es. mostrare degli autoritratti di artisti, oppure utilizzare i disegni da identikit (vari tipi e forme di nasi, bocche, occhi ecc.) VAZIONI E

10 Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo, 1990, Ed. Marsillio. collana Grandi classici tascabili Alberto Moravia, Storie della preistoria, 2001, Ed Bompiani, collana Tascabili