Nuovi finanziamenti dalla BEI alle reti d impresa
|
|
- Aurelio Pagani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Nuovi finanziamenti dalla BEI alle reti d impresa di Enrico Sestini (*) La Banca Europea per gli Investimenti, già attiva per i finanziamenti anche in Italia, aggiunge uno strumento alla sua offerta per le imprese: si tratta di un pacchetto stanziato per finanziare le reti d impresa, per le quali si apre dunque una nuova opportunità di accedere a fondi «freschi» e ad ottime condizioni. Come si può accedervi? E a quali condizioni? Premessa La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha recentemente impegnato 100 milioni di euro per finanziare le reti d impresa italiane; di questi una prima tranche da 25 milioni di euro viene stanziato alla BNL Gruppo BNP Paribas, che nel progetto ne investe altrettanti. L obiettivo della BEI è finanziare i progetti di aggregazione tra piccole medie imprese italiane strutturati attraverso il contratto di rete utilizzando istituti di credito italiani quale strumento operativo e moltiplicatore dell investimento. Il sostegno delle piccole medie imprese viene identificato dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) quale strumento per favorire il rilancio della crescita in Italia. La BEI ha finanziato nell ultimo quinquennio oltre PMI in Italia, ed oltre neiprimi5mesidel2012.all internodiquestoquadrodiriferimento,labeiguardacon attenzione al fenomeno delle reti d impresa, che sono passate da 76 del Giugno 2011 con 388 imprese coinvolte alle attuali 333 con imprese coinvolte. Questo strumento di aggregazione leggera, unico nel panorama europeo, si sta dimostrando interessante per i vantaggi che porta e per i bassi costi di realizzazione e gestione. Per la BEI, finanziarelareted impresaaiutaasupportarele piccole realtà economiche che dimostrano dinamismo ed un progetto di sviluppo; generalmente le forme di collaborazione che portano alla creazione di una rete d impresa riguardano: la gestione di servizi comuni; la creazione di gruppi di acquisto, per raggiungereadeguateeconomiediscala; la creazione di gruppi di vendita, per avere un maggiore impatto sui mercati esteri; la gestione della logistica in comune, per migliorare l assortimento, i tempi di evasione ed il contenimento dei costi; la gestione della post-vendita, per migliorare la qualità elacapacitàdi intervento e di assistenza tecnica; la realizzazione di progetti di ricerca & sviluppo comuni, in particolare lo sviluppo di tecnologie o prodotti il cui costo risulta troppo elevato per i singoli imprenditori; lagestionedipiattaformetecnologichecomuni, spesso nell area del commercio elettronico e nella gestione delle infrastrutture gestionali ed operative; la promozione di beni o marchi comuni, in particolar modo sui mercati esteri; il coordinamento dei processi di controllo della qualità deibeniespressidallafiliera. I finanziamenti: come funzionano? Per le reti d impresa, accedere ai finanziamenti BEI significa disporre di una provvista di denaro con ottime condizioni economiche: la BEI infatti si finanzia attraverso emissioni obbligazionarie che godono della tripla A; inoltre viene realizzato un effetto leva, dato che gli istituti di credito coinvolti mettono a disposizione nell operazione una somma uguale a quella fornita dalla BEI. Nota: (*) Ebus Srl 76 9/2012
2 I finanziamenti potranno essere richiesti per esigenze di capitale circolante, per effettuare investimenti in ricerca & sviluppo, per sviluppare la rete distributiva o per effettuare investimenti sui mercati esteri. I contratti di rete d impresa presentando vantaggi particolarmente nei processi di internazionalizzazione: si alza la soglia degli investimenti realizzabili, che vengono condivisi da tutti i partecipanti; si é più appetibili nella creazione di nuovi canali di vendita, in quanto si offre un maggiore fatturato potenziale alla controparte commerciale; si abbattono i costi sostenuti dai singoli partecipanti, dato che si spalma su più soggetti il costo delle stesse attività; siépiù rapidi e più precisi nell azione, in quanto si condivide un patrimonio di informazioni ed esperienze comuni maggiori. Vantaggi informativi per le banche Il sostegno delle piccole medie imprese viene identificato dalla BEI quale strumento per favorire il rilancio della crescita in Italia. La BNL, primo istituto di credito italiano coinvolto da BEI nel progetto, attualmente lavora con 350 clienti impegnati in progetti di rete, e supporta direttamente 7 progetti di rete nella fase di sviluppo. Per la BNL finanziare un progetto di rete comporta diversi vantaggi, molto interessanti da analizzare in quanto evidenziano sia gli obiettivi sia le necessità attuali degli istituti di credito italiani. Questi vantaggi sono riconducibili a quattro aree principali: 1) aumento della visibilità sul business delle imprese. Entrare nel merito di un progetto di rete, discutere dei suoi benefici economici potenziali, dei vantaggi che comportano, delle problematiche che affrontano significa discutere del core business dell azienda e non delle condizioni economiche di una linea di credito; significa parlare del cliente e dei suoi scenari competitivi e non degli scenari competitivi dell istituto di credito. Gli istituti di credito sentono il bisogno di superare la problematica della frammentazione delle linee di credito, che se da un lato comporta una riduzione del rischio per ogni singolo istituto, dall altro porta ad una perdita nella qualità del rapporto con l impresa, ad una minore informazione reale e veritiera, una maggiore dialettica commerciale al posto di una reale partnership. È ricorrente il comportamento di istituti di credito che per mancanza di visibilità reale sul cliente, nel ricevere un business plan collegato ad una richiestadinuovalineadicredito,comeprima reazione enfatizzano lo stato di crisi e come seconda reazione tagliano le linee di credito esistenti. Non disponendo di un quadro certo sulla salute del cliente, sulla sua reale capacità di reazione, sui suoi scenari competitivi prospettici, gli istituti di credito assumono una posizione difensiva prendendo atto dello stato di crisi e entrando poco nel merito delle azioni in essere per porvi rimedio; 2) aumento del supporto tra le imprese partecipanti. Quasi una sorta di cross-selling, che porta l istituto di credito a concentrarsi sulle aziende che hanno reali progetti di sviluppo in corso, ai quali credono a tal punto da unirsi ad altri per realizzarli. Lavorando sul business plan di un progetto di rete si è immediatamente proiettati su tutte le imprese partecipanti, concentrandosi sulle aziende ediprogettipiùpromettenti. Inoltre sembra quasi che un progetto pensato con altri abbia più valore di un progetto pensato per se stessi: una cosa è sviluppare un business plan per un progetto interno, può essere realizzato, depotenziato, archiviato in qualsiasi momento, può essere creato per avvallare una richiesta di linea di credito, per dare una prospettiva teorica all attività dell impresa; un altra cosa è sviluppare un business plan con altre imprese, comporta un onere maggiore, una messa in gioco della propria credibilità ed una dichiarazione pubblica dei propri impegni e dei propri obiettivi; 3) supporto nella valutazione dell impresa per i piani prospettici di business di medio lungo termine. Attraverso la valutazione del business plan del progetto di rete l istituto di credito entra nel merito dei piani di sviluppo decisi ed in corso di attuazione dei propri clienti, può analizzare le strategie attuate, può comprendere la capacità di reazione delle aziende coinvolte alla crisi, può verificare le opportunità a disposizione dei propri clienti ed i rischi reali che stanno correndo. All interno di questo scenario gli istituti di credito vengono coinvolti in modo non occasionale dai clienti, e questo crea un legame 9/
3 ed uno scambio di informazione continuo nel tempo. Non a caso all interno dei contratti che vengono stipulati fioriscono le clausole di covenant, ovvero le condizioni di realizzazione del business plan, che se non rispettate portano ad una rinegoziazione automatica e pre-concordata delle condizioni economiche; da una parte proteggono l istituto di credito dal mancato o parziale successo del progetto, dall altra parte lo mettono in condizione di mantenere un canale di comunicazione aperto con le imprese, per essere informati sull evoluzione dei progetti e degli scenari competitivi. Creare un canale di comunicazione continuo e strutturato con l impresa comporta per l istituto di credito il superamento della logica commerciale per entrare nella logica della partnership; 4) aumento della competitività delle imprese finanziate. Viene riconosciuto che uno dei pochi margini di miglioramento attuale per le imprese italiane, al di là della tradizionale ricerca&sviluppochecreanuoviprodottio nuovi servizi, è il raggiungimento della massa critica dimensionale per abbattere i costi, condividere gli investimenti, diminuire i tempi di realizzazione, aumentare le opportunità e l efficacia operativa. La massa critica è sempre stato un tallone d Achille delle imprese italiane, composte al 95% da micro imprese e solo al 5% da piccole medie o grandi imprese (1). Criteri di valutazione delle reti d impresa Chiarito che l interesse di BNL verso il contratto di rete nasce da una serie di argomentazioni che hanno più achefareconilmarketing bancario che con la valutazione finanziaria, il criteri di valutazione della rete d impresa è invece classico: da una parte si valuta il merito creditizio delle aziende partecipanti, dall altro si valuta il potenziale economico del progetto di rete. Merito creditizio Il merito creditizio delle aziende partecipanti segueglischemielemetodologiesviluppate dalle banche negli ultimi dieci anni per adeguarsi alla normativa Basilea 1 e Basilea 2: valutazione dei bilanci, ovvero analisi dell equilibrio economico finanziario basato su 78 dati storici utilizzando indici di efficienza economica, redditività, soliditàfinanziaria e solidità patrimoniale; valutazione sull andamento finanziario corrente, ovvero analisi delle disponibilità finanziarie correnti e loro impiego, utilizzando indicatori sull andamento del rapporto creditizio con l istituto bancario e con il sistema bancario nel suo complesso; valutazione qualitativa del rapporto impresa-banca, ovvero analisi della solvibilità dell azienda sulla base della conoscenza del clientedapartedelgestore,sullaqualitàtrasparenza ed affidabilità della relazione nel tempo. Sulla base di una serie di algoritmi che incrociano e danno un peso a tutti i dati raccolti viene rilasciato un rating, o merito creditizio, espresso da un indice che sintetizza la probabilità di default del cliente, definito come la possibilità che nell arco di un anno si verifichi uno stato di scaduto, incaglio, ristrutturazione o sofferenza della linea di credito erogata. Questa valutazione è desumibile per ciascuna azienda partecipante al progetto di rete, e lasommadeiratingditutteleaziendefornisce il primo tassello dell analisi del merito creditizio del progetto di rete d impresa. Il potenziale del progetto di rete Il potenziale economico del progetto di rete si desume invece dall analisi di una serie di fattori riconducibili a tre aree principali: 1) la finalità della rete. Espressa come il vantaggio economico che può derivare dal progetto di rete a livello anche solo teorico. La bontà dell idea, la sua novità, lafacilitàcon la quale può essere implementata, le sinergie che può scatenare, il settore nel quale viene realizzata determinano un primo livello di appetibilità finanziaria del progetto di rete, indipendentemente dal piano che viene presentato; la valutazione del progetto di rete. Vengono presi in esame gli elementi specifici del Nota: (1) Per micro imprese a livello comunitario si indicano le imprese con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato,chedateledimensioniedinassenzadiunprodotto unico ed esclusivo hanno di solito scarsa capacità organizzativa, finanziaria e competitiva. 9/2012
4 progetto per valutare la credibilità, coerenza, fattibilità esostenibilità del business plan, ovvero la probabilità che il progetto di rete venga realizzato nei tempi, nei modi e con i risultati previsti. È una analisi dell investimento nella quale i punti maggiormente osservati sono: a) la propensione all innovazione degli aderenti alla rete. Il progetto di rete genera un risultato il cui valore economico si realizza se gli aderenti lo sfruttano in modo adeguato. Un progetto comune realizzato che non viene poi sfruttato all interno delle imprese aderenti non genera un ritorno economico positivo. Assume rilevanza quindi la capacità dei singoli aderenti di assorbire e rendere produttivi i risultati del lavoro comune; b) le competenze manageriali espresse. La gestione di un progetto di rete richiede una capacità di organizzazione che trascende il carisma del singolo. È infatti il risultato della collaborazione di diversi soggetti e diverse funzioni aziendali disperse all interno degli aderenti al contratto di rete, senza la presenza di un vincolo gerarchico formale e strutturato. Soltanto un approccio manageriale adeguato è in grado di gestire il processo; c) l ammontare delle economie di scala generate. Il valore del contratto di rete e espresso dal vantaggio economico che ne deriva agli associati. Le economie di scala sono uno dei vantaggi primari, immediati e facilmente raggiungibili di un progetto di integrazione; maggiori le economie di scala raggiungibili, maggiore è il valore del progetto di rete. Molti degli obiettivi classici di un contratto di rete hanno a che fare con le economie di scala, in particolare la gestione di acquisti comuni e la gestione di piattaforme logistiche e tecnologiche comuni. La valutazione delle economie di scala è molto significativa, in quanto restituisce un valore economico del progetto di rete facilmente quantificabile; i progetti di integrazione che hanno alla base economie di scala hanno inoltre una probabilità di successo elevato; d) la durata del contratto di rete. Il tempo a disposizione per raggiungere l obiettivo del contratto di rete è spesso critico, ed i vantaggi che ne derivano richiedono tempo per essere Vengono presi in esame elementi specifici del progetto per valutarne la credibilità, la coerenza, la fattibilità e lasostenibilità del business plan, ovvero la probabilità che il progetto di rete venga realizzato nei tempi, nei modi e con i risultati previsti. veicolati. La durata del contratto di rete è un sintomo della volontà dei partecipanti a perseguire un obiettivo e sfruttarne i risultati, ed un indicatore dei margini di manovra a disposizione; e) le risorse finanziarie impegnate, che devono eguagliare o eccedere il fabbisogno finanziario del business plan presentato. I margini di manovra a disposizione degli esecutori del progetto devono essere tali da garantire possibilità di recupero in caso di cambiamento degli scenari competitivi; f) la rilevanza del progetto sulle attività ordinarie delle aziende partecipanti. Maggiore e il peso del progetto di rete, maggiore è l interesse, l impegno e lo sforzo profuso dai partecipanti per realizzarlo. Il committment al progetto di rete è cioè proporzionale al rischio e all opportunità che genera all interno delle aziende partecipanti; g) la possibilità di espandere e replicare le attività di collaborazione future fra i partecipanti al progetto di rete. Maggiore è l effetto moltiplicatore attivabile nelle fasi successive al successo del progetto di rete, maggiore e il valore del progetto stesso. Solidità del contratto di rete La solidità del contratto di rete, è riscontabile nella forza del legame tra i partecipanti alla rete, il modello organizzativo instaurato per realizzare il progetto di rete. Questo aspetto si sta dimostrando sempre più importante al fine del successo dei progetti di rete, e inizia a calamitare l attenzione sui modelli di governance proposti ed utilizzati. In un caso specifico, il Progetto Ergon finanziatodallaregionelombardiaafavoredelle reti d impresa, il tipo e la solidità del modello di governance fa parte dei criteri di valutazionealfinedellaformazionedellagraduatoria. I punti maggiormente osservati sono: a) la qualità deilegamiesistentitraleimprese partecipanti alla rete. Questi legami spesso incidono sul risultato finale, dato il doppio ruolo degli aderenti alla rete, compartecipi nel progetto comune ma spesso concorrenti sul mercato. L esistenza di legami personali, professionali, culturali comuni facilita la gestione dei conflitti e diminuisce la 9/
5 naturale ritrosia a condividere le informazioni critiche o le idee più efficaci con potenziali concorrenti; b) la presenza di un fondo comune di rete. La decisione di creare un fondo comune implica l espressione di una volontà forte di perseguire il risultato, e permette di valutare immediatamente se le risorse a disposizione sono compatibili con l obiettivo prefissato. Il fondo comune conferisce maggiore autonomia all organo comune, che nel limite del mandato ricevuto ha piena autonomia di utilizzo del fondo per raggiungere l obiettivo, e dispone della tranquillità economica necessaria a raggiungerlo; c) la presenza di impegni contrattuali presi dai singoli partecipanti a favore della realizzazione del contratto di rete. Un contratto di rete non esaurisce tutti gli aspetti contrattuali necessari alla realizzazione del progetto di rete, e lascia sempre un margine di discrezionalità agli aderenti nella sua realizzazione. La presenza di impegni contrattuali formalizzati rafforza la percezione della bontà del progetto, rende più autonomo l organo comune, che sa di disporre di impegni assunti certi, permette di valutare immediatamente le eventuali criticità del progetto; d) la regolamentazione della conduzione del business da parte degli aderenti alla rete. Assume particolare rilevanza nel caso di assenza di un organo comune di gestione, in quanto codifica il comportamento degli aderenti alla rete e limita le aree di conflitto nella conduzione dello stesso in assenza di un soggetto terzo delegato; e) la regolamentazione opportunamente codificata della governance della rete. La gestionedeirapportitragliassociati,deiprocessi decisionali e delle regole di I finanziamentidi nuova erogazione prevedono due novità: l erogazione stessa all Organo Comune e non ai singoli partecipanti alla rete e il riconoscimento di uno spread migliore. gestione dei conflitti determinanol efficaciaelatenutadellereti d impresa nel tempo. La governance è un area difficilmente rinegoziabiledopolafasecostitutiva, in quanto ogni cambiamento determina un cambiamento deipesiedeirapportidiforzaa favore di alcuni associati rispetto ad altri; va valutato quindi se la governance garantisca un processo decisionale snello, non favorisca alcuni soggetti forti a scapito degli altri, e disponga di sufficiente flessibilità per adattarsi a potenziali cambiamenti futuri; f) la presenza di una contabilità della rete. Non essendo obbligatoria, i singoli associati possono provvedere al sostenimento di costi e ricavi, richiedendo eventuali conguagli a fine anno agli altri associati. Questo determina una scarsa trasparenza del processo. Maggiore trasparenza si ottiene nel caso di tenuta della contabilità della rete, anche se il mancato riconoscimento da parte dell Agenzia Delle Entrate della soggettività tributaria comporta comunque la determinazione del reddito in capo a ciascun associato. Le rilevazioni contabili da parte della rete vanno pertanto trasferite dalla rete ai partecipanti in proporzione alla partecipazione al patrimonio comune, azzerando a fine anno i saldi contabili della rete stessa; g) la presenza di sistemi di controllo contabili e gestionali interni o esterni. Da applicarsi solo nel caso di progetti complessi, o di commesse o appalti di rilevante dimensione, tali sistemi garantiscono maggiore trasparenza e certezza. L erogazione dei finanziamenti Una volta valutato il progetto di rete, BNL mette a disposizione un finanziamento a medio lungo termine, chirografario o ipotecario pari al doppio dei fondi ricevuti dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), con queste caratteristiche: il finanziamento è concesso all Organo comune, o in sua assenza, alle singole aziende della rete, sotto forma di uno o più finanziamenti, in misura complessiva di norma proporzionale agli impegni delle singole aziende; l importoècompreso tra un minimo di E e un massimo di E 3 milioni, per un valore massimofinoaduevoltelerisorsedestinate alla realizzazione delle iniziative; la durata nel caso di finanziamento chirografario può essere al massimo di 3 anni, nel caso di finanziamento ipotecario va da 7 a 10 anni; oppure 5 anni in caso di finanziamento garantito dal Fondo centrale di garanzia PMI o da un primario Confidi; 80 9/2012
6 il tasso d interesse è variabile, parametrato all Euribor a 3 mesi o 6 mesi in relazione alle scadenze del piano di rimborso; l ammortamento avviene per rate trimestrali o semestrali posticipate, con preammortamento massimo di 12 mesi; vengono inserite covenant in corrispondenza dei principali momenti di verifica del programma; nel caso di finanziamento all Organo di Controllo è prevista la fideiussione pro quota senza vincolo di solidarietà da parte delle aziende aderenti. In casi particolari può essere assunta a garanzia una quota eccedente del fondo patrimoniale non destinata ai progetti previsti dalla rete. In tal caso la banca stipula un accordo con le aziende partecipanti al fondo stesso, disciplinando in forma consorzialelesommedepositate,setaleregola non è già prevista dal Contratto di Rete sottoscritto; viene richiesta una rendicontazione economica, patrimoniale e finanziaria del progetto ogni 12 mesi; nel caso di piano di erogazioni a stato di avanzamento lavori (SAL) viene definita la documentazione comprovante lo stato avanzamento lavori da fornire per consentire la singola erogazione; èprevista una valutazione creditizia della Rete che può portare ad un miglioramento del rating delle aziende partecipanti alla Rete stessa; labnlprivilegeràl adozione di fondi BEI, riconoscendo all Organo di Controllo o alla singola azienda i vantaggi economici di tali finanziamenti. Nel caso questo non fosse possibile la banca utilizzerà i propri fondi offrendo vantaggi sul costo dei finanziamenti alle iniziative più efficaci inserite nei programmi di rete. La riduzione dello spread sui finanziamenti finalizzati alle migliori iniziative viene stimato sull ordine del 15% - 30% Elementi di novità Il primo elemento di novità di questo tipo di finanziamento è la sua erogazione all Organo Comune e non ai singoli partecipanti del progetto di rete. La BNL supera la mancanza di soggettività giuridica della rete d impresa con l obiettivo di rendere disponibili nelle mani di chi realizzerà il progetto il finanziamento erogato; si garantisce chiedendo una pari fideiussione agli Associati. In questo modo non e costretta ad affrontare le problematiche del tipo di mandato rilasciato all Organo Comune, con o senza rappresentanza, con impegni o garanzie rilasciate a questo da parte degli Associati, con assunzione o meno dapartediquestodirischilegatiall operatività della rete. Il secondo elemento di novità di questo finanziamento è il riconoscimento quasi automatico di uno spread migliore, stimato dal 15% al 30% più basso, nel caso non sia possibile utilizzare i fondi BEI. Si riconosce implicitamente un merito creditizio al concetto di rete d impresa ed al fatto di parteciparvi. È lo stesso approccio seguito da altri istituti di credito, che riconoscono ed incentivano le aggregazioni migliorando quasi in automatico il rating o le condizioni economiche delle aziende partecipanti ad una rete d impresa. La Banca Antonveneta, ad esempio, dichiara di essere pronta a migliorare di un notch (un punto) il rating delle aziende che partecipano ad un contratto di rete, per il solo fatto di avervi aderito e senza una valutazione a priori del progetto di rete. È un messaggio molto forte in favore delle aggregazioni lanciato da parte di questo ed altriistitutidicreditoalleimprese. 9/
BNL per le Reti d Impresa
BNL per le Reti d Impresa Paolo Alberto De Angelis Direttore Divisione Corporate BNL Gruppo BNP Paribas Milano, 31 gennaio 2012 BNL Assolombarda: una partnership in continua evoluzione 2 BNL Assolombarda:
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliIl servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili
Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino
DettagliBreve termine. Da un minimo di > 0,00 Da un minimo di > 200.000,00 Da un minimo di > 700.000,00. Costi Rilascio Garanzia Garanzia prestata 50,00%
Breve termine APERTURA DI CREDITO IN C/C Caratteristiche tecniche a revoca Fido di cassa per gestire in modo flessibile le esigenze di liquidità Importo Max 25.000,00 del costo della provvista definita
DettagliMINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende
MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende LO SCENARIO MINI BOND Il Decreto Sviluppo ed il Decreto Sviluppo bis del 2012, hanno introdotto importanti novità a favore delle società
DettagliASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE
ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE Tommaso Perfetti dottore di ricerca in economia aziendale dottore commercialista e revisore dei conti 8 febbraio 2013 Il concetto di aggregazione aziendale
DettagliIl ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità sul merito creditizio
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Rating Advisory e reporting finanziario del rischio d impresa Il ruolo del Dottore Commercialista nell attività di rating advisory ed il visto di conformità
DettagliOggetto: Finanziamenti PMI Mutui Sospensione pagamento quote capitale Accordo ABI/PMI.
Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica 00198 Roma - via Panama 62 tel.068559151-3337909556 - fax 068415576 e-mail: confetra@confetra.com - http://www.confetra.com Roma, 6 agosto
DettagliINTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliFinanziamenti per Ricerca e Innovazione
Finanziamenti per Ricerca e Innovazione L esperienza di Intesa Sanpaolo Sandro Angeletti, Responsabile Valutazioni e Finanziamenti R&S Mediocredito Italiano ABI Roma, 15 dicembre 2009 Finanziamenti per
DettagliRegione Liguria. Vademecum BASILEA 2. In collaborazione con
Regione Liguria Vademecum BASILEA 2 In collaborazione con BASILEA2: RISCHIO O OPPORTUNITÀ IL NUOVO ACCORDO DI BASILEA SUL CAPITALE A GARANZIA DELLA SOLVIBILITÀ DEL SISTEMA BANCARIO INTERNAZIONALE I TRE
DettagliAssolombarda e Mediocredito Italiano
AGGIORNATO AL 8 LUGLIO 2010 Assolombarda e Mediocredito Italiano Pag. 1. Riequilibrio Finanziario Finanziamento a medio termine finalizzato al sostegno di programmi di riequilibrio finanziario delle imprese,
DettagliI FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE
I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE A cura di Leopoldo Noventa 1 Che cosa sono? I finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese operanti nella Regione Veneto sono finanziamenti erogati
DettagliDott. Jacopo Calvano. Dottore Commercialista e Revisore Legale dei conti Esperto in finanza comunitaria per imprese ed enti locali
Dott. Jacopo Calvano Dottore Commercialista e Revisore Legale dei conti Esperto in finanza comunitaria per imprese ed enti locali IT IMPRESA E TERRITORIO SRL Ufficio Finanziamenti e Incentivi 00199 Roma
DettagliLinee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti
Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti Premessa Indice 1. A cosa serve il Fondo di Garanzia 2 2. Quali operazioni possono essere garantite ad un libero professionista
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliNUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI
NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NuMani è una realtà e nasce dall unione d esperienza di persone che da 11 anni si occupano a tempo pieno dell applicazione e decorazione unghie con l ambiziosa idea delle
DettagliSCATTO. il prestito partecipativo di Fidi Toscana
SCATTO il prestito partecipativo di Fidi Toscana FINALITA BENEFICIARI SETTORI AMMISSIBILI PROGRAMMA D ATTIVITA Anticipare all impresa, alle migliori condizioni del mercato e sulla base di un programma
Dettagli3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO. Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi
3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO Gli elementi utili per aprire un attività imprenditoriale Rovigo, 14 maggio 2008 Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi La scelta di intraprendere
DettagliCREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale
CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia
DettagliLa quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015
1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole
Dettagli7. CONTABILITA GENERALE
7. CONTABILITA GENERALE II) SCRITTURE DI GESTIONE OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 1 Definizione Per poter acquisire i fattori produttivi da impiegare nel processo produttivo l impresa necessita del fattore
DettagliFinanziamenti e Fondi BEI per Ricerca e Innovazione
Finanziamenti e Fondi BEI per Ricerca e Innovazione L esperienza di Intesa Sanpaolo Sandro Angeletti, Responsabile Valutazioni e Finanziamenti R&S Mediocredito Italiano SpA Unione Industriali Roma, 24
DettagliCapitale di credito PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE
PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE Definizione È una forma di finanziamento basata sulla presentazione all incasso, da parte dell impresa, di crediti in scadenza aventi o meno natura cambiaria e
DettagliFinanziamento ordinario a medio/lungo termine
Finanziamento ordinario a medio/lungo termine Descrizione Finanziamento classico a medio/lungo termine, di durata compresa tra 5 e 10 anni, che consente di programmare l'esborso attraverso rate, normalmente
Dettagli* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell 11.10.2011.
Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST in base alla Convenzione stipulata il 16.10.1998 tra il Ministero del Commercio con l Estero (ora Ministero dello Sviluppo Economico) e la SIMEST CIRCOLARE
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliAgenda. Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria. Consulenza globale. Ambiti d intervento. Conferma e arricchimento soluzioni
Agenda Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria Consulenza globale Ambiti d intervento Conferma e arricchimento soluzioni 1 Intesa Sanpaolo - Confindustria Piccola Industria Un impegno
DettagliDai prestiti contro garanzie ai prestiti contro valore. La evoluzione del rapporto Banche/ PMI
Dai prestiti contro garanzie ai prestiti contro valore La evoluzione del rapporto Banche/ PMI Il contesto I riflessi della crisi sui criteri di valutazione delle PMI Esaurimento del modello un solo rating
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliIL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO?
http://www.sinedi.com ARTICOLO 15 SETTEMBRE 2007 IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? Fin dal passato il rapporto tra banca e soggetti economici non è mai stato stabile e lineare e questo dipende in
DettagliSulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1
A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),
DettagliCONTABILITA GENERALE
CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 20 novembre 2010 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1 F. Scritture relative all
DettagliIl Factoring e le piccole e medie imprese
Il Factoring e le piccole e medie imprese Uno strumento per migliorare le performance aziendali e ridurre i rischi finanziari delle PMI anche in ottica di Basilea 2 Marino Baratti Amministratore Delegato
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliAggregazioni per una nuova competitività delle imprese
INSIEME E MEGLIO? Aggregazioni per una nuova competitività delle imprese Daniele Dondarini Responsabile CNA Servizi alla Comunità Emilia Romagna Angelo Cornacchione Presidenza CNA Servizi alla Comunità
DettagliInvestimenti necessari all acquisto di impianti, macchinari, arredi, beni e servizi necessari all attività corrente dell impresa.
-Idea Credito- FORMA TECNICA - Apertura di credito in c/c, con piano di rimborso programmato: o Per durate fino a 18 mesi: tipo rapporto CC261 IDEA CREDITO BT o Per durate oltre 18 mesi: tipo rapporto
DettagliPiano straordinario per l'occupazione.
Piano straordinario per l'occupazione. Il lavoro, il futuro. MISURA IV.1 Più forti patrimonialmente Agevolazioni per il rafforzamento della struttura patrimoniale delle piccole e medie imprese mediante
DettagliRETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze
110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo
DettagliIL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004
Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?
DettagliOGGETTO: SIMEST PARTNER D IMPRESA PER PROGETTI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PROTOCOLLO D INTESA CON CONFIMI INDUSTRIA
OGGETTO: SIMEST PARTNER D IMPRESA PER PROGETTI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE PROTOCOLLO D INTESA CON CONFIMI INDUSTRIA COS E Finanziaria che sostiene lo sviluppo delle imprese italiane impegnate a realizzare
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliFascia Merito creditizio Spread Fascia A (RT 1-3) 3,00% Fascia B (RT 4-5) 3,65% Fascia C (RT 6-7) 4,30%
Si riporta, di seguito, l offerta commerciale dedicata alle aziende associate ad Ipe Coop Confidi a valere sull operatività con la CCIAA di Roma. Le condizioni riportate nel presente documento sono valide
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliINCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE
RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 Direzione Trasferimento di Conoscenza e Innovazione Dipartimento Centri e Reti
DettagliUn supporto efficace al finanziamento della R & S. Carrara, 22 Ottobre 2009
Un supporto efficace al finanziamento della R & S Carrara, 22 Ottobre 2009 DRIVERS PER SUPERARE LA CRISI Sviluppo Tecnologico Finanziamenti Aggregazione Internazionalizzazione SVILUPPO TECNOLOGICO Aggregazione
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliOsservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna
Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliMODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA
MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA Check list delle informazioni di riferimento Applicato dalle Banche che hanno aderito alla proposta di Accordo di CONFINDUSTRIA PESARO-URBINO FINALITA E CONTENUTI DEL
DettagliHead of Area Commerciale Catania
«LE RISORSE FINANZIARIE PER LA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE» Giuseppe Mormino Head of Area Commerciale Catania Siamo la prima banca in Sicilia: «se cresce il Territorio, cresciamo anche noi» conoscere il
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliBanche e PMI: un rapporto in evoluzione. Milano, 3 Dicembre 2012
Banche e PMI: un rapporto in evoluzione Milano, 3 Dicembre 2012 Ricerca n. 255-2012 PREMESSA: LE PMI INTERVISTATE Indagine effettuata telefonicamente nel mese di Novembre su un campione di PMI del Nord
Dettagli26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari
1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliVerso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI?
Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI? relazione di Eugenio Pavarani Dipartimento di Economia Università di Parma Collecchio,
DettagliMORATORIA SUL CREDITO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Sospensione dei debiti verso le banche
A cura di: Dott. Antonio Fortarezza MORATORIA SUL CREDITO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Sospensione dei debiti verso le banche Il 3 agosto 2009 il Ministro dell'economia e delle finanze, il Presidente
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliCapitolo XVII. La gestione del processo innovativo
Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della
DettagliBasilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING
Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING Il Comitato di Basilea viene istituito nel 1974 dai Governatori delle Banche Centrali dei 10 paesi più industrializzati. Il Comitato non legifera, formula
DettagliSTRUMENTI DI FINANZIAMENTO PER LA RICERCA E L INNOVAZIONE DELLE PMI
STRUMENTI DI FINANZIAMENTO PER LA RICERCA E L INNOVAZIONE DELLE PMI A cura di Leopoldo Noventa 1 Il nuovo programma europeo per la ricerca e l innovazionei 2 Horizon 2020: di che cosa si occupa? Horizon
DettagliRisparmio e Investimento
Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide
DettagliCredex LA PIATTAFORMA PER LA GESTIONE DELLA CATENA ESTESA DEL VALORE DEL RECUPERO CREDITI. ABI Consumer Credit 2003. Roma, 27 marzo 2003
LA PIATTAFORMA PER LA GESTIONE DELLA CATENA ESTESA DEL VALORE DEL RECUPERO CREDITI ABI Consumer Credit 2003 Roma, 27 marzo 2003 Questo documento è servito da supporto ad una presentazione orale ed i relativi
DettagliI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliFONDO NAZIONALE INNOVAZIONE
DIPERTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE UFFICIO ITALIANO BREVETTI E MARCHI FONDO NAZIONALE INNOVAZIONE Direzione Generale Lotta alla Contraffazione
DettagliGLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE
in collaborazione con: Promem Sud Est S.p.A. Società per la Promozione dei Mercati Mobiliari Sud Est S.p.A. GLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE a cura del Dott. Aurelio Valente Amministratore
DettagliIndice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE
Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione
DettagliCORSO DI FINANZA AZIENDALE
CORSO DI FINANZA AZIENDALE presso UNINDUSTRIA TREVISO SERVIZI & FORMAZIONE, Piazza delle Istituzioni 12-31100 Treviso PERCHÉ PARTECIPARE? L obiettivo principale del percorso è formare professionalità in
DettagliFondi Pensione Integrativi Territoriali:
Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale
DettagliSERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?
LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali
DettagliI modelli di qualità come spinta allo sviluppo
I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia
Dettagliwww.assobusiness.com info@assobusiness.com
www.assobusiness.com info@assobusiness.com Gestione Business Finanziamento a breve termine, con piano di rientro, pensato per soddisfare le esigenze finanziarie di breve periodo e consente di soddisfare
DettagliP R O T O C O L LO D I N T E S A
Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati
DettagliIL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE?
IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE? II Forum annuale sulla Finanza d impresa Gli strumenti per affrontare la crisi e sostenere la crescita delle PMI Prato, 23 aprile 2009 Email: a.doti@centrofiditerziario.it
DettagliBAN Bologna: un Servizio Innovativo per le Start-up
BAN Bologna: un Servizio Innovativo per le Start-up 1 La Regione Emilia Romagna è: un territorio ricco di iniziative imprenditoriali e un buon vivaio di idee innovative che incontrano spesso difficoltà
DettagliLa valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE
DettagliIl Fondo Mutualistico di Legacoop
LA FINANZA E IL CREDITO IN COOPERAZIONE Il Fondo Mutualistico di Legacoop Aldo Soldi Direttore Generale Coopfond Parma, 6 marzo 2014 1 1 - Coopfond Coopfond è il Fondo mutualistico di Legacoop. E una S.p.A.
DettagliL ANALISI PER INDICI
Obiettivo dell analisi per indici è la valutazione delle scelte dell imprenditore attraverso la misurazione degli effetti economici, finanziari e patrimoniale prodotti dalle stesse. La corretta misurazione
DettagliLo sviluppo e la redazione di un Business Plan. Dr.ssa Michela Floris
Lo sviluppo e la redazione di un Business Plan Dr.ssa Michela Floris All impresa dall idea Dr.ssa Michela Floris 2 Il Business Plan Che cos è? Quale è la sua funzione? Chi sono i soggetti interessati?
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliRilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE. Quaderni FNE Collana Panel, n. 29 febbraio 2012 LE AGGREGAZIONI A NORD EST.
Rilevazione promossa da FRIULADRIA CRÉDIT AGRICOLE Quaderni FNE Collana Panel, n. 29 febbraio 2012 LE AGGREGAZIONI A NORD EST Silvia Oliva Solo un imprenditore su dieci ritiene che, ancora oggi, la piccola
DettagliCONVENZIONE CONFESERCENTI/BNL SCHEDE PRODOTTO E CONDIZIONI
CONVENZIONE CONFESERCENTI/BNL SCHEDE PRODOTTO E CONDIZIONI Si riportano di seguito le schede prodotto con le relative condizioni economiche dedicate a tutte le Aziende associate a Confesercenti con fatturato
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliAVVISO COMUNE. Tutto quello che è utile sapere
AVVISO COMUNE Tutto quello che è utile sapere Per aiutare le piccole e medie imprese del paese a contrastare le difficoltà finanziarie collegate alla crisi, arrivando al momento della ripresa nelle migliori
DettagliVia Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.
Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.com STUDI E VERIFICHE DI FATTIBILITÀ... 2 PROGETTAZIONE MECCANICA...
DettagliANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione
DettagliINFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 2014
INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 214 Finanziaria Senese di Sviluppo S.P.A. Sede Legale Piazza Matteotti 3 531 Siena Capitale Sociale 16.572.177 i.v. Codice Fiscale e Partita Iva 721528 Società iscritta nell
DettagliSistemi informativi aziendali struttura e processi
Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione
DettagliPMI BASILEA. autodiagnosi aziendale e corso di formazione
PMI BASILEA autodiagnosi aziendale e corso di formazione L attuale contesto di mercato Situazione di scarsa liquidità per le banche commerciali italiane Obbligo per le banche di monitoraggio e di misurazione
DettagliElenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012
CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel
DettagliProgramma di Microcredito Per i giovani e per tutti quelli che vogliono lavorare CASERTA AL LAVORO
elli elli LA NOSTRA PROPOSTA MISSION La questione più importante che caratterizza molte aree del Mezzogiorno è il futuro dei giovani under 30. Ma altrettanto drammatica è la situazione degli over 40, che
DettagliREGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO (approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza nella riunione del 28 febbraio 2005; coordinato con le modifiche deliberate il 24 luglio 2007, il 16 dicembre
Dettagli