Nuovi finanziamenti dalla BEI alle reti d impresa

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1 Nuovi finanziamenti dalla BEI alle reti d impresa di Enrico Sestini (*) La Banca Europea per gli Investimenti, già attiva per i finanziamenti anche in Italia, aggiunge uno strumento alla sua offerta per le imprese: si tratta di un pacchetto stanziato per finanziare le reti d impresa, per le quali si apre dunque una nuova opportunità di accedere a fondi «freschi» e ad ottime condizioni. Come si può accedervi? E a quali condizioni? Premessa La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha recentemente impegnato 100 milioni di euro per finanziare le reti d impresa italiane; di questi una prima tranche da 25 milioni di euro viene stanziato alla BNL Gruppo BNP Paribas, che nel progetto ne investe altrettanti. L obiettivo della BEI è finanziare i progetti di aggregazione tra piccole medie imprese italiane strutturati attraverso il contratto di rete utilizzando istituti di credito italiani quale strumento operativo e moltiplicatore dell investimento. Il sostegno delle piccole medie imprese viene identificato dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) quale strumento per favorire il rilancio della crescita in Italia. La BEI ha finanziato nell ultimo quinquennio oltre PMI in Italia, ed oltre neiprimi5mesidel2012.all internodiquestoquadrodiriferimento,labeiguardacon attenzione al fenomeno delle reti d impresa, che sono passate da 76 del Giugno 2011 con 388 imprese coinvolte alle attuali 333 con imprese coinvolte. Questo strumento di aggregazione leggera, unico nel panorama europeo, si sta dimostrando interessante per i vantaggi che porta e per i bassi costi di realizzazione e gestione. Per la BEI, finanziarelareted impresaaiutaasupportarele piccole realtà economiche che dimostrano dinamismo ed un progetto di sviluppo; generalmente le forme di collaborazione che portano alla creazione di una rete d impresa riguardano: la gestione di servizi comuni; la creazione di gruppi di acquisto, per raggiungereadeguateeconomiediscala; la creazione di gruppi di vendita, per avere un maggiore impatto sui mercati esteri; la gestione della logistica in comune, per migliorare l assortimento, i tempi di evasione ed il contenimento dei costi; la gestione della post-vendita, per migliorare la qualità elacapacitàdi intervento e di assistenza tecnica; la realizzazione di progetti di ricerca & sviluppo comuni, in particolare lo sviluppo di tecnologie o prodotti il cui costo risulta troppo elevato per i singoli imprenditori; lagestionedipiattaformetecnologichecomuni, spesso nell area del commercio elettronico e nella gestione delle infrastrutture gestionali ed operative; la promozione di beni o marchi comuni, in particolar modo sui mercati esteri; il coordinamento dei processi di controllo della qualità deibeniespressidallafiliera. I finanziamenti: come funzionano? Per le reti d impresa, accedere ai finanziamenti BEI significa disporre di una provvista di denaro con ottime condizioni economiche: la BEI infatti si finanzia attraverso emissioni obbligazionarie che godono della tripla A; inoltre viene realizzato un effetto leva, dato che gli istituti di credito coinvolti mettono a disposizione nell operazione una somma uguale a quella fornita dalla BEI. Nota: (*) Ebus Srl 76 9/2012

2 I finanziamenti potranno essere richiesti per esigenze di capitale circolante, per effettuare investimenti in ricerca & sviluppo, per sviluppare la rete distributiva o per effettuare investimenti sui mercati esteri. I contratti di rete d impresa presentando vantaggi particolarmente nei processi di internazionalizzazione: si alza la soglia degli investimenti realizzabili, che vengono condivisi da tutti i partecipanti; si é più appetibili nella creazione di nuovi canali di vendita, in quanto si offre un maggiore fatturato potenziale alla controparte commerciale; si abbattono i costi sostenuti dai singoli partecipanti, dato che si spalma su più soggetti il costo delle stesse attività; siépiù rapidi e più precisi nell azione, in quanto si condivide un patrimonio di informazioni ed esperienze comuni maggiori. Vantaggi informativi per le banche Il sostegno delle piccole medie imprese viene identificato dalla BEI quale strumento per favorire il rilancio della crescita in Italia. La BNL, primo istituto di credito italiano coinvolto da BEI nel progetto, attualmente lavora con 350 clienti impegnati in progetti di rete, e supporta direttamente 7 progetti di rete nella fase di sviluppo. Per la BNL finanziare un progetto di rete comporta diversi vantaggi, molto interessanti da analizzare in quanto evidenziano sia gli obiettivi sia le necessità attuali degli istituti di credito italiani. Questi vantaggi sono riconducibili a quattro aree principali: 1) aumento della visibilità sul business delle imprese. Entrare nel merito di un progetto di rete, discutere dei suoi benefici economici potenziali, dei vantaggi che comportano, delle problematiche che affrontano significa discutere del core business dell azienda e non delle condizioni economiche di una linea di credito; significa parlare del cliente e dei suoi scenari competitivi e non degli scenari competitivi dell istituto di credito. Gli istituti di credito sentono il bisogno di superare la problematica della frammentazione delle linee di credito, che se da un lato comporta una riduzione del rischio per ogni singolo istituto, dall altro porta ad una perdita nella qualità del rapporto con l impresa, ad una minore informazione reale e veritiera, una maggiore dialettica commerciale al posto di una reale partnership. È ricorrente il comportamento di istituti di credito che per mancanza di visibilità reale sul cliente, nel ricevere un business plan collegato ad una richiestadinuovalineadicredito,comeprima reazione enfatizzano lo stato di crisi e come seconda reazione tagliano le linee di credito esistenti. Non disponendo di un quadro certo sulla salute del cliente, sulla sua reale capacità di reazione, sui suoi scenari competitivi prospettici, gli istituti di credito assumono una posizione difensiva prendendo atto dello stato di crisi e entrando poco nel merito delle azioni in essere per porvi rimedio; 2) aumento del supporto tra le imprese partecipanti. Quasi una sorta di cross-selling, che porta l istituto di credito a concentrarsi sulle aziende che hanno reali progetti di sviluppo in corso, ai quali credono a tal punto da unirsi ad altri per realizzarli. Lavorando sul business plan di un progetto di rete si è immediatamente proiettati su tutte le imprese partecipanti, concentrandosi sulle aziende ediprogettipiùpromettenti. Inoltre sembra quasi che un progetto pensato con altri abbia più valore di un progetto pensato per se stessi: una cosa è sviluppare un business plan per un progetto interno, può essere realizzato, depotenziato, archiviato in qualsiasi momento, può essere creato per avvallare una richiesta di linea di credito, per dare una prospettiva teorica all attività dell impresa; un altra cosa è sviluppare un business plan con altre imprese, comporta un onere maggiore, una messa in gioco della propria credibilità ed una dichiarazione pubblica dei propri impegni e dei propri obiettivi; 3) supporto nella valutazione dell impresa per i piani prospettici di business di medio lungo termine. Attraverso la valutazione del business plan del progetto di rete l istituto di credito entra nel merito dei piani di sviluppo decisi ed in corso di attuazione dei propri clienti, può analizzare le strategie attuate, può comprendere la capacità di reazione delle aziende coinvolte alla crisi, può verificare le opportunità a disposizione dei propri clienti ed i rischi reali che stanno correndo. All interno di questo scenario gli istituti di credito vengono coinvolti in modo non occasionale dai clienti, e questo crea un legame 9/

3 ed uno scambio di informazione continuo nel tempo. Non a caso all interno dei contratti che vengono stipulati fioriscono le clausole di covenant, ovvero le condizioni di realizzazione del business plan, che se non rispettate portano ad una rinegoziazione automatica e pre-concordata delle condizioni economiche; da una parte proteggono l istituto di credito dal mancato o parziale successo del progetto, dall altra parte lo mettono in condizione di mantenere un canale di comunicazione aperto con le imprese, per essere informati sull evoluzione dei progetti e degli scenari competitivi. Creare un canale di comunicazione continuo e strutturato con l impresa comporta per l istituto di credito il superamento della logica commerciale per entrare nella logica della partnership; 4) aumento della competitività delle imprese finanziate. Viene riconosciuto che uno dei pochi margini di miglioramento attuale per le imprese italiane, al di là della tradizionale ricerca&sviluppochecreanuoviprodottio nuovi servizi, è il raggiungimento della massa critica dimensionale per abbattere i costi, condividere gli investimenti, diminuire i tempi di realizzazione, aumentare le opportunità e l efficacia operativa. La massa critica è sempre stato un tallone d Achille delle imprese italiane, composte al 95% da micro imprese e solo al 5% da piccole medie o grandi imprese (1). Criteri di valutazione delle reti d impresa Chiarito che l interesse di BNL verso il contratto di rete nasce da una serie di argomentazioni che hanno più achefareconilmarketing bancario che con la valutazione finanziaria, il criteri di valutazione della rete d impresa è invece classico: da una parte si valuta il merito creditizio delle aziende partecipanti, dall altro si valuta il potenziale economico del progetto di rete. Merito creditizio Il merito creditizio delle aziende partecipanti segueglischemielemetodologiesviluppate dalle banche negli ultimi dieci anni per adeguarsi alla normativa Basilea 1 e Basilea 2: valutazione dei bilanci, ovvero analisi dell equilibrio economico finanziario basato su 78 dati storici utilizzando indici di efficienza economica, redditività, soliditàfinanziaria e solidità patrimoniale; valutazione sull andamento finanziario corrente, ovvero analisi delle disponibilità finanziarie correnti e loro impiego, utilizzando indicatori sull andamento del rapporto creditizio con l istituto bancario e con il sistema bancario nel suo complesso; valutazione qualitativa del rapporto impresa-banca, ovvero analisi della solvibilità dell azienda sulla base della conoscenza del clientedapartedelgestore,sullaqualitàtrasparenza ed affidabilità della relazione nel tempo. Sulla base di una serie di algoritmi che incrociano e danno un peso a tutti i dati raccolti viene rilasciato un rating, o merito creditizio, espresso da un indice che sintetizza la probabilità di default del cliente, definito come la possibilità che nell arco di un anno si verifichi uno stato di scaduto, incaglio, ristrutturazione o sofferenza della linea di credito erogata. Questa valutazione è desumibile per ciascuna azienda partecipante al progetto di rete, e lasommadeiratingditutteleaziendefornisce il primo tassello dell analisi del merito creditizio del progetto di rete d impresa. Il potenziale del progetto di rete Il potenziale economico del progetto di rete si desume invece dall analisi di una serie di fattori riconducibili a tre aree principali: 1) la finalità della rete. Espressa come il vantaggio economico che può derivare dal progetto di rete a livello anche solo teorico. La bontà dell idea, la sua novità, lafacilitàcon la quale può essere implementata, le sinergie che può scatenare, il settore nel quale viene realizzata determinano un primo livello di appetibilità finanziaria del progetto di rete, indipendentemente dal piano che viene presentato; la valutazione del progetto di rete. Vengono presi in esame gli elementi specifici del Nota: (1) Per micro imprese a livello comunitario si indicano le imprese con meno di 10 addetti e meno di 2 milioni di fatturato,chedateledimensioniedinassenzadiunprodotto unico ed esclusivo hanno di solito scarsa capacità organizzativa, finanziaria e competitiva. 9/2012

4 progetto per valutare la credibilità, coerenza, fattibilità esostenibilità del business plan, ovvero la probabilità che il progetto di rete venga realizzato nei tempi, nei modi e con i risultati previsti. È una analisi dell investimento nella quale i punti maggiormente osservati sono: a) la propensione all innovazione degli aderenti alla rete. Il progetto di rete genera un risultato il cui valore economico si realizza se gli aderenti lo sfruttano in modo adeguato. Un progetto comune realizzato che non viene poi sfruttato all interno delle imprese aderenti non genera un ritorno economico positivo. Assume rilevanza quindi la capacità dei singoli aderenti di assorbire e rendere produttivi i risultati del lavoro comune; b) le competenze manageriali espresse. La gestione di un progetto di rete richiede una capacità di organizzazione che trascende il carisma del singolo. È infatti il risultato della collaborazione di diversi soggetti e diverse funzioni aziendali disperse all interno degli aderenti al contratto di rete, senza la presenza di un vincolo gerarchico formale e strutturato. Soltanto un approccio manageriale adeguato è in grado di gestire il processo; c) l ammontare delle economie di scala generate. Il valore del contratto di rete e espresso dal vantaggio economico che ne deriva agli associati. Le economie di scala sono uno dei vantaggi primari, immediati e facilmente raggiungibili di un progetto di integrazione; maggiori le economie di scala raggiungibili, maggiore è il valore del progetto di rete. Molti degli obiettivi classici di un contratto di rete hanno a che fare con le economie di scala, in particolare la gestione di acquisti comuni e la gestione di piattaforme logistiche e tecnologiche comuni. La valutazione delle economie di scala è molto significativa, in quanto restituisce un valore economico del progetto di rete facilmente quantificabile; i progetti di integrazione che hanno alla base economie di scala hanno inoltre una probabilità di successo elevato; d) la durata del contratto di rete. Il tempo a disposizione per raggiungere l obiettivo del contratto di rete è spesso critico, ed i vantaggi che ne derivano richiedono tempo per essere Vengono presi in esame elementi specifici del progetto per valutarne la credibilità, la coerenza, la fattibilità e lasostenibilità del business plan, ovvero la probabilità che il progetto di rete venga realizzato nei tempi, nei modi e con i risultati previsti. veicolati. La durata del contratto di rete è un sintomo della volontà dei partecipanti a perseguire un obiettivo e sfruttarne i risultati, ed un indicatore dei margini di manovra a disposizione; e) le risorse finanziarie impegnate, che devono eguagliare o eccedere il fabbisogno finanziario del business plan presentato. I margini di manovra a disposizione degli esecutori del progetto devono essere tali da garantire possibilità di recupero in caso di cambiamento degli scenari competitivi; f) la rilevanza del progetto sulle attività ordinarie delle aziende partecipanti. Maggiore e il peso del progetto di rete, maggiore è l interesse, l impegno e lo sforzo profuso dai partecipanti per realizzarlo. Il committment al progetto di rete è cioè proporzionale al rischio e all opportunità che genera all interno delle aziende partecipanti; g) la possibilità di espandere e replicare le attività di collaborazione future fra i partecipanti al progetto di rete. Maggiore è l effetto moltiplicatore attivabile nelle fasi successive al successo del progetto di rete, maggiore e il valore del progetto stesso. Solidità del contratto di rete La solidità del contratto di rete, è riscontabile nella forza del legame tra i partecipanti alla rete, il modello organizzativo instaurato per realizzare il progetto di rete. Questo aspetto si sta dimostrando sempre più importante al fine del successo dei progetti di rete, e inizia a calamitare l attenzione sui modelli di governance proposti ed utilizzati. In un caso specifico, il Progetto Ergon finanziatodallaregionelombardiaafavoredelle reti d impresa, il tipo e la solidità del modello di governance fa parte dei criteri di valutazionealfinedellaformazionedellagraduatoria. I punti maggiormente osservati sono: a) la qualità deilegamiesistentitraleimprese partecipanti alla rete. Questi legami spesso incidono sul risultato finale, dato il doppio ruolo degli aderenti alla rete, compartecipi nel progetto comune ma spesso concorrenti sul mercato. L esistenza di legami personali, professionali, culturali comuni facilita la gestione dei conflitti e diminuisce la 9/

5 naturale ritrosia a condividere le informazioni critiche o le idee più efficaci con potenziali concorrenti; b) la presenza di un fondo comune di rete. La decisione di creare un fondo comune implica l espressione di una volontà forte di perseguire il risultato, e permette di valutare immediatamente se le risorse a disposizione sono compatibili con l obiettivo prefissato. Il fondo comune conferisce maggiore autonomia all organo comune, che nel limite del mandato ricevuto ha piena autonomia di utilizzo del fondo per raggiungere l obiettivo, e dispone della tranquillità economica necessaria a raggiungerlo; c) la presenza di impegni contrattuali presi dai singoli partecipanti a favore della realizzazione del contratto di rete. Un contratto di rete non esaurisce tutti gli aspetti contrattuali necessari alla realizzazione del progetto di rete, e lascia sempre un margine di discrezionalità agli aderenti nella sua realizzazione. La presenza di impegni contrattuali formalizzati rafforza la percezione della bontà del progetto, rende più autonomo l organo comune, che sa di disporre di impegni assunti certi, permette di valutare immediatamente le eventuali criticità del progetto; d) la regolamentazione della conduzione del business da parte degli aderenti alla rete. Assume particolare rilevanza nel caso di assenza di un organo comune di gestione, in quanto codifica il comportamento degli aderenti alla rete e limita le aree di conflitto nella conduzione dello stesso in assenza di un soggetto terzo delegato; e) la regolamentazione opportunamente codificata della governance della rete. La gestionedeirapportitragliassociati,deiprocessi decisionali e delle regole di I finanziamentidi nuova erogazione prevedono due novità: l erogazione stessa all Organo Comune e non ai singoli partecipanti alla rete e il riconoscimento di uno spread migliore. gestione dei conflitti determinanol efficaciaelatenutadellereti d impresa nel tempo. La governance è un area difficilmente rinegoziabiledopolafasecostitutiva, in quanto ogni cambiamento determina un cambiamento deipesiedeirapportidiforzaa favore di alcuni associati rispetto ad altri; va valutato quindi se la governance garantisca un processo decisionale snello, non favorisca alcuni soggetti forti a scapito degli altri, e disponga di sufficiente flessibilità per adattarsi a potenziali cambiamenti futuri; f) la presenza di una contabilità della rete. Non essendo obbligatoria, i singoli associati possono provvedere al sostenimento di costi e ricavi, richiedendo eventuali conguagli a fine anno agli altri associati. Questo determina una scarsa trasparenza del processo. Maggiore trasparenza si ottiene nel caso di tenuta della contabilità della rete, anche se il mancato riconoscimento da parte dell Agenzia Delle Entrate della soggettività tributaria comporta comunque la determinazione del reddito in capo a ciascun associato. Le rilevazioni contabili da parte della rete vanno pertanto trasferite dalla rete ai partecipanti in proporzione alla partecipazione al patrimonio comune, azzerando a fine anno i saldi contabili della rete stessa; g) la presenza di sistemi di controllo contabili e gestionali interni o esterni. Da applicarsi solo nel caso di progetti complessi, o di commesse o appalti di rilevante dimensione, tali sistemi garantiscono maggiore trasparenza e certezza. L erogazione dei finanziamenti Una volta valutato il progetto di rete, BNL mette a disposizione un finanziamento a medio lungo termine, chirografario o ipotecario pari al doppio dei fondi ricevuti dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), con queste caratteristiche: il finanziamento è concesso all Organo comune, o in sua assenza, alle singole aziende della rete, sotto forma di uno o più finanziamenti, in misura complessiva di norma proporzionale agli impegni delle singole aziende; l importoècompreso tra un minimo di E e un massimo di E 3 milioni, per un valore massimofinoaduevoltelerisorsedestinate alla realizzazione delle iniziative; la durata nel caso di finanziamento chirografario può essere al massimo di 3 anni, nel caso di finanziamento ipotecario va da 7 a 10 anni; oppure 5 anni in caso di finanziamento garantito dal Fondo centrale di garanzia PMI o da un primario Confidi; 80 9/2012

6 il tasso d interesse è variabile, parametrato all Euribor a 3 mesi o 6 mesi in relazione alle scadenze del piano di rimborso; l ammortamento avviene per rate trimestrali o semestrali posticipate, con preammortamento massimo di 12 mesi; vengono inserite covenant in corrispondenza dei principali momenti di verifica del programma; nel caso di finanziamento all Organo di Controllo è prevista la fideiussione pro quota senza vincolo di solidarietà da parte delle aziende aderenti. In casi particolari può essere assunta a garanzia una quota eccedente del fondo patrimoniale non destinata ai progetti previsti dalla rete. In tal caso la banca stipula un accordo con le aziende partecipanti al fondo stesso, disciplinando in forma consorzialelesommedepositate,setaleregola non è già prevista dal Contratto di Rete sottoscritto; viene richiesta una rendicontazione economica, patrimoniale e finanziaria del progetto ogni 12 mesi; nel caso di piano di erogazioni a stato di avanzamento lavori (SAL) viene definita la documentazione comprovante lo stato avanzamento lavori da fornire per consentire la singola erogazione; èprevista una valutazione creditizia della Rete che può portare ad un miglioramento del rating delle aziende partecipanti alla Rete stessa; labnlprivilegeràl adozione di fondi BEI, riconoscendo all Organo di Controllo o alla singola azienda i vantaggi economici di tali finanziamenti. Nel caso questo non fosse possibile la banca utilizzerà i propri fondi offrendo vantaggi sul costo dei finanziamenti alle iniziative più efficaci inserite nei programmi di rete. La riduzione dello spread sui finanziamenti finalizzati alle migliori iniziative viene stimato sull ordine del 15% - 30% Elementi di novità Il primo elemento di novità di questo tipo di finanziamento è la sua erogazione all Organo Comune e non ai singoli partecipanti del progetto di rete. La BNL supera la mancanza di soggettività giuridica della rete d impresa con l obiettivo di rendere disponibili nelle mani di chi realizzerà il progetto il finanziamento erogato; si garantisce chiedendo una pari fideiussione agli Associati. In questo modo non e costretta ad affrontare le problematiche del tipo di mandato rilasciato all Organo Comune, con o senza rappresentanza, con impegni o garanzie rilasciate a questo da parte degli Associati, con assunzione o meno dapartediquestodirischilegatiall operatività della rete. Il secondo elemento di novità di questo finanziamento è il riconoscimento quasi automatico di uno spread migliore, stimato dal 15% al 30% più basso, nel caso non sia possibile utilizzare i fondi BEI. Si riconosce implicitamente un merito creditizio al concetto di rete d impresa ed al fatto di parteciparvi. È lo stesso approccio seguito da altri istituti di credito, che riconoscono ed incentivano le aggregazioni migliorando quasi in automatico il rating o le condizioni economiche delle aziende partecipanti ad una rete d impresa. La Banca Antonveneta, ad esempio, dichiara di essere pronta a migliorare di un notch (un punto) il rating delle aziende che partecipano ad un contratto di rete, per il solo fatto di avervi aderito e senza una valutazione a priori del progetto di rete. È un messaggio molto forte in favore delle aggregazioni lanciato da parte di questo ed altriistitutidicreditoalleimprese. 9/

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