Modelli di intervento di comunità: Il Veneto

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Sibilla Cattaneo
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1 Azienda Ospedaliera Università di Padova Clinica Medica 1 CENTRO REGIONALE SPECIALIZZATO PER L OSTEOPOROSI Modelli di intervento di comunità: Il Veneto Sandro Giannini Padova

2 Modelli di intervento di comunità: Il Veneto Interventi di comunità per la prevenzione della fragilità ossea non comuni in Italia Biomeccanici/Prevenzione delle cadute Stili di vita Farmacologici Di appropriatezza diagnostico-terapeutica

3 Modelli di intervento di comunità: Il Veneto Interventi di comunità per la prevenzione della fragilità ossea non comuni in Italia Biomeccanici/Prevenzione delle cadute Stili di vita Farmacologici Di appropriatezza diagnostico-terapeutica

% con 25OHD<30 nmo/l 77% with 25-OH-D Stato vitaminico D in Italia Isaia et al, Osteoporos Int, 2003 100 90 80

4 % con 25OHD<30 nmo/l 77% with 25-OH-D Stato vitaminico D in Italia Isaia et al, Osteoporos Int, Casa Istituti Rossini et al, It J Min Elect Metab, Mesi invernali Mesi non invernali

5 Aging Clin Exp Res 2004: 16:432-6

6 Incidenza fratture di femore% Prevenzione primaria della ipovitaminosi D in donne di eta superiore a 65 anni ASL 20 REGIONE VENETO Donne trattate con 1 bolo di vitamina D U/anno 1,00 0,95 0,99 0,97 0,95 1,60 1,50 1,40 1,30 1,51 1,38 0,90 0,89 1,20 1,10 0,85 0,84 1,00 0, anno 0,90 0,80 Pre-programma ( ) Vitamina D

7 D.G.R.V del 30/07/2004 ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO ALLE AZIENDE SANITARIE PER L AVVIO DI PROGRAMMI INTEGRATI PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELL OSTEOPOROSI COSTITUZIONE DEI CENTRI DI RIFERIMENTO REGIONALI PER L OSTEOPOROSI DI VERONA E DI PADOVA PROGETTO DI INTERVENTO REGIONALE IN TEMA DI OSTEOPOROSI REALIZZAZIONE DI SPERIMENTAZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI, RICERCHE E/O STUDI PILOTA IN TEMA DI PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELL OSTEOPOROSI MONITORAGGIO

8 PROGETTO REGIONALE PER LO STUDIO E LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DELLA CARENZA DI VITAMINA D NELLA PERSONA ANZIANA (D.G.R.V del 11/10/2005) OBBIETTIVI: RIDUZIONE DELLA FREQUENZA DELLE CADUTE ACCIDENTALI E DELLE FRATTURE, SPECIE DI FEMORE, NELLA POPOLAZIONE ANZIANA, TRATTANDOLA CON U DI VITAMINA D3 PER 2 GIORNI CONSECUTIVI ALL ANNO VERIFICARE SE L IPOVITAMINOSI D SI ASSOCIA ANCHE AD ALTRE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI, REUMATICHE, NEUROLOGICHE O AD UN MAGGIOR RISCHIO DI SVILUPPARE NEOPLASIE

9 Progetto Regionale per lo studio e la prevenzione delle complicanze della carenza di vitamina D negli anziani (DGRV del 13/4/2005) Maschi e femmine > 69 anni UI x 2 VitD3 Altri obiettivi?

10 PROGETTO REGIONALE DI RAZIONALIZZAZIONE DEI PERCORSI GESTIONALI E DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI DELL OSTEPOROSI (D.G.R.V del 29/09/2009) PROGETTO RAZIONALIZZAZIONE PERCORSI DIAGNOSTICI DELL OSTEOPOROSI PROGETTO RIFRAT (profilassi delle rifratture) PROGETTO OSVE (Trattamento dell osteoporosi Severa nel Veneto)

11 PROGETTO REGIONALE DI RAZIONALIZZAZIONE DEI PERCORSI GESTIONALI E DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI DELL OSTEPOROSI (D.G.R.V del 29/09/2009) PROGETTO RAZIONALIZZAZIONE PERCORSI DIAGNOSTICI DELL OSTEOPOROSI Stima del rischio di frattura PROGETTO RIFRAT (profilassi delle rifratture) PROGETTO OSVE (Trattamento dell osteoporosi Severa nel Veneto)

$Bone Mineral Density, osteoporotic fracture rate, and number of women with$

12 Bone Mineral Density, osteoporotic fracture rate, and number of women with fractures in postmenopausal women Osteopenia Siris ES et al. Arch Intern Med, 2004

13 Relationship between BMD at the hip and hip fracture probability in women according to age Fracture probability (%) Age (yr) T score (SD) 0 1 Kanis JA et al. Osteoporos Int, 2001

16 VARIABILI FRAX VARIABILI CONTINUE Età BMD (T-score) BMI VARIABILI DICOTOMICHE Familiarità Fumo Cortisonici Pregresse fratture Secondarietà Alcool Artrite reumatoide

17 Patient

18 Patient

20 Dal Grading del Rischio alla scelta del trattamento di prima linea?

21 PROGETTO REGIONALE DI RAZIONALIZZAZIONE DEI PERCORSI GESTIONALI E DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI DELL OSTEPOROSI (D.G.R.V del 29/09/2009) PROGETTO RAZIONALIZZAZIONE PERCORSI DIAGNOSTICI DELL OSTEOPOROSI PROGETTO RIFRAT (profilassi delle rifratture) PROGETTO OSVE (Trattamento dell osteoporosi Severa nel Veneto)

22 PROGETTO REGIONALE DI RAZIONALIZZAZIONE DEI PERCORSI GESTIONALI E DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI DELL OSTEPOROSI (D.G.R.V del 29/09/2009) PROGETTO RAZIONALIZZAZIONE PERCORSI DIAGNOSTICI DELL OSTEOPOROSI PROGETTO RIFRAT (profilassi delle rifratture) PROGETTO OSVE (Trattamento dell osteoporosi Severa nel Veneto)

23 Il Progetto OSVE Definire i criteri per l individuazione e/o conferma dei Centri autorizzati alla prescrizione Verificare e migliorare l appropriatezza prescrittiva Verificare e migliorare l aderenza alla terapia Quantificare l entità dei benefici e degli effetti collaterali Distribuzione diretta

24 Informatizzazione della scheda di farmacovigilanza e del piano terapeutico

26 I ritorni attesi Per la «collettività» Costante verifica dell appropriatezza prescrittiva Costante verifica di efficacia e sicurezza Costante verifica della compliance Più appropriata verifica del rischio di frattura Maggiore sensibilità per l osteoporosi severa

27 I ritorni attesi Per i singoli Centri Database elettronico immediatamente consultabile Prescrizione e monitoraggio rapidi e guidati Stampa automatica del PT

28 incidence rate x inhabitants Age-standardized hip fractures incidence rates in 65+ year males and females, calendar years 2000 to 2011, in the Veneto Region, Italy. 64 Males Females All Years * Standardizzato per età con la popolazione del Veneto al 2011, dati ISTAT

29 IRR (95% C.I.) Incidence Rate Ratio (95% C.I.) of hip fracture by province in 65+ year population, calendar years 2000 to 2011, in the Veneto Region, Italy. 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 Vicenza Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Provinces

30 Number of hospitalizations following hip fractures in Italy in women (red line), men (blue line) and all patients (green line) 65 years old, years Piscitelli P et al., World J Orthop 2014

31 Farmaci per l osteoporosi, variabilità regionale dei consumi farmaceutici 2013 per quantità e spesa pro capite Rapporto OSMED 2013,

32 Conclusioni Gli interventi di comunità sono possibili ed auspicabili Possono garantire appropriatezza diagnostica e terapeutica Possono contribuire alla riduzione del rischio di frattura

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