ISTITUTO COMPRENSIVO L. SETTINO

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO L. SETTINO PLESSO: SCUOLA MATERNA STATALE DELLA FRAZIONE PADULA DI SAN PIETRO IN GUARANO Località Padula San Pietro in Guarano (CS) PIANO DI EMERGENZA a. s. 2017/2018

2 INTRODUZIONE In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono verificare situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali. Ciò causa una reazione che, specialmente in ambito collettivo, può risultare pericolosa poiché, coinvolgendo un gran numero di persone, non consente il controllo della situazione creatasi e rende difficili eventuali operazioni di soccorso. Per prevenire tale situazione il D.M. 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica all art.12.0 prevede che per ogni edificio scolastico deve essere predisposto un Piano di Emergenza e devono essere effettuate prove di evacuazione almeno due volte nel corso dell anno scolastico. Il Piano di Emergenza è uno strumento operativo, specifico per ogni scuola, attraverso il quale vengono individuati i comportamenti da tenere e le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti dell edificio scolastico. Il Piano di Emergenza è soggetto ad aggiornamento annuale in rapporto alla variazione delle presenze effettive ed alla loro distribuzione e deve essere aggiornato ogni qualvolta si modifichino in modo significativo le condizioni di esercizio sulle quali è stato impostato. Gli eventi che possono richiedere l evacuazione parziale o totale di un edificio sono generalmente i seguenti: Incendi che si sviluppano all interno dell edificio scolastico (magazzini, laboratori, centrali termiche, biblioteche, archivi) Incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola e che potrebbero coinvolgere l edificio scolastico Terremoto Crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui Avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi Inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata la necessità di uscire dall edificio piuttosto che rimanere all interno Fenomeni idrogeologici (frane o alluvioni). 2

3 Per la stesura del piano viene istituita e presieduta dal Dirigente Scolastico la COMMISSIONE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA E PER L ORGANIZZAZIONE DELLE PROVE DI EVACUAZIONE formata, oltre che dal Dirigente Scolastico, dai rappresentanti dei docenti e del personale non docente. COMMISSIONE Dirigente Scolastico: Dott.ssa RIZZO Rosanna Docente (RLS): ASPP: RSPP: Non docente: Prof.ssa BUCCIERI Filippina Ins. URSO Franca Prof. ing. TURANO Gerardo Sig.ra BROCCOLO Gemma INIZIATIVE ATTIVATE Lezioni classi prime Incontri altre classi : : Incontro apri fila, serra fila e aiuto disabili : Incontro collegio docenti Informazione consigli di classe Incontro personale non docente Sistemazione cartografia Prove di evacuazione : : : : : 3

4 La commissione ha il compito di svolgere opera di informazione su: Problematiche relative alle situazioni di emergenza Comportamenti da tenere in caso di pericolo e di conseguente diffusione dell ordine di evacuazione Caratteristiche e dislocazione delle vie di esodo e delle uscite di sicurezza Distribuzione dei mezzi antincendio La commissione attiva le seguenti iniziative: Lezioni dirette nelle classi prime Interventi informativi nelle altre classi Incontri con gli studenti apri fila, serra fila e aiuto disabili Informazione al collegio docenti, ai consigli di classe ed al personale non docente Realizzazione e sistemazione della cartografia con indicazione delle vie di esodo Organizzazione e valutazione delle prove di evacuazione Il presente Piano d Emergenza è redatto con lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente, nonché gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall edificio scolastico. Attraverso questo documento sono perseguiti i seguenti obiettivi: Indicare le procedure da seguire per evitare l insorgere di un emergenza; Affrontare l emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare la situazione in condizione di normale esercizio; Prevenire situazioni di confusione e di panico; Pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia all esterno che all esterno dell edificio; Assicurare, se necessario, un evacuazione facile, rapida e sicura. Sono parte integrante del presente Piano di Emergenza tutta la documentazione cartografica di cui dispone l edificio e le schede comportamentali allegate. Nella documentazione cartografica, secondo quanto previsto dalla vigente normativa in materia, sono riportate: - Ubicazione delle uscite d emergenza e\o luoghi sicuri; - Individuazione dei percorsi di fuga; 4

5 - Ubicazione dei presidi antincendio (estintori, idranti, ecc.); - Individuazione dei punti di raccolta esterni; - Individuazione della cartellonistica di sicurezza; - Individuazione di tutti i locali del piano evidenziando i più pericolosi; - Individuazione dell interruttore elettrico di piano; - Individuazione delle chiusure rapide del gas metano. Nelle schede comportamentali allegate sono riportati i comportamenti che ogni figura deve tenere al fine di un ordinato allontanamento dall edificio scolastico in caso di pericolo. Il Piano di Emergenza è formato dalle seguenti schede ed elaborati grafici: SCHEDA 1 CARATTERISTICHE GENERALI Contiene i dati tecnici dell edificio scolastico. SCHEDA 2 POPOLAZIONE ESISTENTE Contiene i dati relativi alla popolazione presente all interno dell edificio scolastico, totali e suddivisi per piani/padiglioni. SCHEDA 3 ASSEGNAZIONE INCARICHI Contiene i nomi del personale addetto al controllo delle operazioni di evacuazione ed al controllo quotidiano della praticabilità delle vie d uscita, al controllo periodico dei mezzi antincendio e all interruzione delle erogazioni. SCHEDA 4 CHIAMATA DI SOCCORSO Contiene i nomi di coloro che sono incaricati di effettuare le chiamate di soccorso; sono riportati i numeri telefonici delle strutture da attivare ed uno schema per fornire le informazioni. 5

6 SCHEDA 5 VIE DI ESODO ED USCITE DI SICUREZZA Contiene l elenco delle vie di esodo e delle uscite di sicurezza con indicazione delle persone e dei locali che ne usufruiscono. SCHEDA 6 ISTRUZIONI E NORME DI COMPORTAMENTO Contiene le istruzioni e le norme di comportamento da rispettare in caso di emergenza. SCHEDA 7 MODALITA OPERATIVE Contiene le procedure da seguire in caso di emergenza da parte delle persone presenti all interno dell edificio scolastico. SCHEDA 8 MODULO DI EVACUAZIONE Contiene il modulo di evacuazione da tenere all interno del registro di classe. SCHEDA 9 ELABORATI GRAFICI Contiene le planimetrie dell edificio scolastico con indicazione dei vari ambienti scolastici, delle scale e delle uscite di sicurezza, dei percorsi di esodo, delle attrezzature antincendio. 6

7 SCHEDA 1: CARATTERISTICHE GENERALI Numero di presenze contemporanee: 30 (trenta) Strutture portanti: cemento armato Superfici: - Piano terra mq. 160 TOTALE mq. 160 Numero massimo dei piani fuori terra: n 1 Altezze massime: - Edificio scolastico: ml. 5 Impianto protezione scariche atmosferiche: SI (*) Mezzi di estinzione degli incendi: - Attacchi motopompe: NO - Rete di idranti: NO - Estintori: SI Alimentazione centrale termica: GPL (*) (*) Mancano dichiarazione di conformità e collaudo dell impianto. 7

8 SCHEDA 2: POPOLAZIONE ESISTENTE TOTALE: n 30 (trenta) Dirigente scolastico Personale docente Personale non docente Studenti n 0 (zero) n 4 (quattro) n 1 (uno) n 25 (venticinque) PRESENZE AI PIANI Piano terra Personale docente Personale non docente Studenti TOTALE PIANO TERRA n 4 (quattro) n 1 (uno) n 25 (venticinque) n 30 (trenta) TOTALE PIANI n 30 (trenta) 8

9 MASSIMO AFFOLLAMENTO AI PIANI Piano terra Personale docente n 4 (quattro) Personale non docente n 2 (due) Studenti n 25 (venticinque) Altre persone (*) n 8 (otto) MASSIMO PIANO TERRA n 39 (trentanove) (*) numero massimo di altre persone (altri docenti, genitori, lavoratori esterni) che possono essere contemporaneamente presenti nel piano. 9

10 SCHEDA 3: ASSEGNAZIONE INCARICHI INCARICO NOMINATIVO (*) NOTE 1. Emanazione ordine di URSO Franca Il secondo in assenza del primo evacuazione VIGNA Emilia 2. Diffusione ordine di evacuazione 3. Segnale di allarme BROCCOLO Gemma URSO Franca VIGNA Emilia BROCCOLO Gemma URSO Franca VIGNA Emilia Chi è in servizio in portineria o secondo questa successione in assenza di quelli che precedono 4. Controllo operazioni di evacuazione 5. Chiamate di soccorso 6. Interruzione erogazione: - GPL - energia elettrica - acqua BROCCOLO Gemma URSO Franca VIGNA Emilia BROCCOLO Gemma URSO Franca VIGNA Emilia BROCCOLO Gemma - URSO Franca BROCCOLO Gemma - URSO Franca BROCCOLO Gemma - URSO Franca Il secondo in assenza del primo Secondo questa successione in assenza di quelli che precedono Il secondo in assenza del primo 7. Attivazione e controllo periodico di estintori e/o idranti URSO Franca BROCCOLO Gemma VIGNA Emilia Il secondo in assenza del primo 8. Luci di emergenza e interruttori differenziali 9. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita URSO Franca BROCCOLO Gemma VIGNA Emilia BROCCOLO Gemma URSO Franca Il secondo in assenza del primo 10. Controllo apertura porte e cancelli sulla BROCCOLO Gemma Il secondo in assenza del primo 10

11 pubblica via ed interruzione del traffico 11. Responsabili Primo Soccorso (RPS) 12. Responsabili Prevenzione Incendi (RMPPI) 13. Responsabile servizio prevenzione e protezione (RSPP) Addetto servizio prevenzione e protezione (ASPP) URSO Franca VIGNA Emilia URSO Franca VIGNA Emilia URSO Franca BROCCOLO Gemma TURANO Gerardo URSO Franca Ciascun addetto supplisce in assenza dell altro Ciascun addetto supplisce in assenza dell altro (*) Per ogni incarico va designato un titolare ed almeno un sostituto. 11

12 SCHEDA 4: CHIAMATA DI SOCCORSO Responsabile: BROCCOLO Gemma URSO Franca VIGNA Emilia Strutture da attivare in caso di emergenza Pronto soccorso 118 Vigili del fuoco 115 Comune Sindaco Guardia medica Farmacia Catera Polizia 113 Carabinieri 112 Carabinieri S. Pietro in G ENEL pronto intervento Protezione civile Centro antiveleni Reggio C. 0965/

13 Schema di chiamata Sono (nome e qualifica) telefono dalla Scuola del comune di ubicata in Via (via e N civico) nella scuola si è verificato (descrizione sintetica della situazione) i locali interessati sono (indicare il numero dei locali) le persone coinvolte sono in numero di 13

14 SCHEDA 5: VIE DI ESODO ED USCITE DI SICUREZZA Uscita di sicurezza n 1 (Atrio) Piano seminterrato n 39 (LOCALE 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9) TOTALE n 39 14

15 SCHEDA 6: ISTRUZIONI E NORME DI COMPORTAMENTO Il panico In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono avere situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali degli utenti. Ciò causa una reazione che, specialmente in ambito collettivo, può risultare pericolosa poiché non consente il controllo della situazione creatasi, coinvolgendo un gran numero di persone e rendendo difficili eventuali operazioni di soccorso. Questi comportamenti sono da tutti conosciuti con il termine panico, che identifica il comportamento di persone quando vengono a trovarsi in condizioni di pericolo imminente. Il panico si manifesta con diversi tipi di reazioni emotive: timore e paura, oppressione, ansia fino ad emozioni convulse e manifestazioni isteriche, nonché particolari reazioni dell'organismo quali accelerazioni del battito cardiaco, tremore alle gambe, difficoltà di respirazione, aumento o caduta della pressione arteriosa, giramenti di testa e vertigini. Tutte queste condizioni possono portare le persone a reagire in modo non controllato e razionale. In una situazione di pericolo, sia essa presunta o reale, e in presenza di molte persone, il panico può manifestarsi principalmente in due modi: il coinvolgimento delle persone nell'ansia generale, con invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione; l'istinto all'autodifesa con tentativi di fuga che comportano l'esclusione degli altri, anche in forme violente, con spinte, corse, affermazione dei posti conquistati verso la salvezza. Allo stesso tempo, possono essere compromesse alcune funzioni comportamentali quali l'attenzione, il controllo dei movimenti, la facoltà di ragionamento. Tutte queste reazioni costituiscono elementi di grave turbativa e pericolo. Il comportamento per superarlo I comportamenti di cui abbiamo parlato possono essere modificati e ricondotti alla normalità se il sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. Il piano d evacuazione, con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, può dare un contributo fondamentale in questa direzione consentendo di: essere preparati a situazioni di pericolo; 15

16 stimolare la fiducia in se stessi; indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti; controllare la propria emozionalità e saper reagire all'eccitazione collettiva. In altre parole, tende a ridurre i rischi indotti da una condizione di emergenza e facilita le operazioni di allontanamento da luoghi pericolosi. Possibili rischi La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l'evacuazione dell'intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dall'edificio scolastico e dagli spazi limitrofi può manifestarsi per le cause più disparate. La tipologia degli incidenti ipotizzabili è, infatti, piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio all'interno della scuola, ma anche dalla sua collocazione nel territorio e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali. Gli eventi che potrebbero richiedere l'evacuazione parziale o totale di un edificio, sono generalmente i seguenti: incendi che si sviluppano all'interno dell'edificio scolastico (ad esempio nei magazzini, nei laboratori, nelle centrali termiche, nelle biblioteche o in locali in cui sia presente un potenziale rischio d'incendio); incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in fabbriche, boschi, pinete, ecc.) e che potrebbero coinvolgere l'edificio scolastico; terremoto; crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui; avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire dall'edificio piuttosto che rimanere all'interno; ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal SPP. L ambiente scolastico La conoscenza dell'ambiente scolastico è il presupposto fondamentale per costruire il piano di evacuazione. La prima operazione da compiere quindi è quella di individuare le caratteristiche spaziali e distributive dell'edificio (ad esempio il numero di piani ed aule per piano), utilizzando le piante e le planimetrie a disposizione, 16

17 integrandole ove ci fossero delle carenze ed aggiornando gli eventuali cambiamenti (modifiche nelle destinazioni d'uso, spostamento di muri, chiusura di porte, ecc.). Nelle piante dei diversi piani dovranno essere opportunamente indicati tutti i luoghi in cui si possono verificare le situazioni di pericolo ipotizzate nel paragrafo precedente (laboratori, palestre, biblioteche, magazzini, centrali termiche, ecc.), le strutture e gli impianti di sicurezza (scale ed uscite di sicurezza, estintori, idranti, ecc.) nonché i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola (cortili interni o esterni, ecc.). Per consentire una precisa lettura degli elaborati grafici, questi dovranno essere accompagnati da una sintetica relazione descrittiva. Occorre inoltre possedere un quadro preciso della popolazione presente nell'edificio, considerando per ogni piano il numero di docenti, allievi e personale non docente, per i quali sarà individuata la fascia oraria di massima presenza. Le informazioni raccolte e le analisi effettuate costituiscono la parte introduttiva del piano. Predisposizione incarichi Per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza, ed evitare dannose improvvisazioni, è necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che garantiscono i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro o a garantirne un'evoluzione in sicurezza. Per l assegnazione degli incarichi al personale docente e non, si rimanda alla Scheda 3. Per quanto concerne gli alunni, in ogni classe, sono stati individuati alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni: 2 ragazzi apri-fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta; 2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l'insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione; 2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l'aula ed a raggiungere il punto di raccolta. Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti sotto la diretta sorveglianza dell'insegnante. 17

18 ASSEGNAZIONE INCARICHI ALUNNI SCUOLA INFANZIA CLASSE INCARICO NOMINATIVI NOTE Alunni DE NARDIS Nicolantonio Aiuto disabili: I apri-fila Alunni serra-fila IUSI Jacopo MONTEMURRO Liv PRINCIPE Aldo Alunni aiuto-disabili (*) Per ogni incarico va destinato un titolare ed almeno un sostituto. 18

19 ISTRUZIONI DI SICUREZZA ALLA DIRAMAZIONE DELL ALLARME: MANTIENI LA CALMA INTERROMPI SUBITO OGNI ATTIVITA LASCIA TUTTO L EQUIPAGGIAMENTO INCOLONNATI DIETRO GLI APRI FILA NON SPINGERE, NON GRIDARE E NON CORRERE SEGUI LE VIE DI FUGA INDICATE RAGGIUNGI LA ZONA DI RACCOLTA NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO SE L INCENDIO SI È SVILUPPATO IN CLASSE, ESCI SUBITO CHIUDENDO LA PORTA SE L INCENDIO È FUORI DELLA TUA CLASSE ED IL FUMO RENDE IMPRATICABILI LE VIE DI USCITA: CHIUDI BENE LA PORTA E CERCA DI SIGILLARE LE FESSURE CON PANNI POSSIBILMENTE BAGNATI APRI LA FINESTRA E CHIEDI SOCCORSO SE IL FUMO NON TI FA RESPIRARE FILTRA L ARIA ATTRAVERSO UN FAZZOLETTO, MEGLIO SE BAGNATO, E SDRAIATI SUL PAVIMENTO 19

20 NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO SE TI TROVI IN UN LUOGO CHIUSO: MANTIENI LA CALMA NON PRECIPITARTI FUORI RESTA IN CLASSE E RIPARATI SOTTO IL BANCO ALLONTANATI DA FINESTRE, PORTE CON VETRI ED ARMADI SE SEI NEI CORRIDOI O NELLE SCALE RIENTRA NELLA CLASSE PIÙ VICINA DOPO IL TERREMOTO, ALL ORDINE DI EVACUAZIONE, ABBANDONA L EDIFICIO SENZA USARE L ASCENSORE E RAGGIUNGI LA ZONA DI RACCOLTA ASSEGNATA. SE SEI ALL APERTO: MANTIENI LA CALMA ALLONTANATI DALL EDIFICIO, DAGLI ALBERI, DAI LAMPIONI E DALLE LINEE ELETTRICHE CERCA UN POSTO DOVE NON HAI NULLA SOPRA DI TE NON AVVICINARTI AD ANIMALI SPAVENTATI. 20

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32 SCHEDA 7: MODALITA OPERATIVE Le procedure previste dal piano possono considerarsi valide per tutti i possibili rischi identificati nel primo paragrafo ed affinché il piano garantisca la necessaria efficacia, gli adulti dovranno rispettare le seguenti regole: esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza; osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per salvaguardarne l'incolumità; abbandono dell'edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi. All'interno dell'edificio scolastico ogni persona presente (personale docente, non docente ed allievi) dovrà comportarsi ed operare per garantire a se stesso ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di emergenza. Per raggiungere tale scopo oltre agli incarichi assegnati ognuno dovrà seguire determinate procedure. DIRIGENTE SCOLASTICO Dovrà vigilare correttamente sulla corretta applicazione: dell'ordine di servizio relativo al controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita, da effettuare prima dell'inizio delle lezioni; delle disposizioni inerenti la eliminazione dei materiali infiammabili; del divieto di sosta agli autoveicoli nelle aree della scuola non espressamente dedicate a tale uso e che, in ogni caso, creino impedimenti all'esodo; dell'addestramento periodico del personale docente e non all'uso corretto di estintori ed altre attrezzature per l'estinzione degli incendi. Avrà cura di richiedere all'ente Locale competente, con tempestività, gli interventi necessari per la funzionalità e manutenzione: dei dispositivi di allarme; dei mezzi antincendio; di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza. Infine, avrà cura di emanare l ordine di evacuazione e sovrintendere alle operazioni di sgombero. 32

33 DOCENTI Dovranno: informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano al fine di assicurare l'incolumità a se stessi ed agli altri; illustrare periodicamente il Piano di Emergenza e tenere lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti dall'instaurarsi di una situazione di emergenza nell'ambito dell'edificio scolastico; intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico; controllare che gli allievi apri-fila e serra-fila eseguano correttamente i compiti; comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico le sopraggiunte situazioni di pericolo; in caso di evacuazione, interrompere immediatamente ogni attività, prendere e portare con sé il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta, guidare gli studenti verso l uscita di sicurezza, seguendo il percorso segnalato coadiuvati da apri-fila, serra-fila ed aiuto disabili. Una volta raggiunta la zona di raccolta faranno pervenire alla direzione delle operazioni, tramite i ragazzi individuati come serra-fila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti. Tale modulo dovrà essere sempre custodito all'interno del registro. Gli insegnanti di sostegno, con l'aiuto, ove occorra, di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente dello o degli alunni disabili loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficoltà. Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere anche non motoria, e dell'esistenza o meno di barriere architettoniche all'interno dell'edificio. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di disabilità può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe. PERSONALE NON DOCENTE Gli addetti di segreteria saranno nominativamente incaricati di seguire specifici aspetti del piano, specie per quanto attiene alle segnalazioni ed ai collegamenti con l'esterno. Uno o più operatori avranno l'incarico di disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico) e, successivamente, di controllare che nei vari piani dell'edificio tutti gli alunni siano sfollati (controllare in particolare: servizi, spogliatoi, 33

34 laboratori, ecc.). Le uscite sulla pubblica via saranno presidiate da personale designato a tale compito, che provvederà all'interruzione del traffico, qualora necessaria, altro dovrà essere incaricato di attivare gli estintori e/o gli idranti. Nell'edificio in cui, dato l'esiguo numero delle classi, manchi il personale di segreteria, o, per qualsivoglia ragione, manchino gli operatori scolastici, i compiti saranno suddivisi tra gli insegnanti del plesso, anche mediante l'accorpamento di più classi. In tale caso, le funzioni previste per il Dirigente Scolastico saranno svolte da un insegnante appositamente incaricato. Dovrà, in sintesi: Adempiere agli incarichi assegnati. Controllare le operazioni di evacuazione ed in particolare: Evitare che il flusso diventi caotico Vigilare sulle uscite di sicurezza Verificare che nessuno studente sia rimasto all interno della scuola STUDENTI Dovranno adottare il seguente comportamento non appena avvertito il segnale d'allarme: interrompere immediatamente ogni attività; mantenere l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo; tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.); disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due compagni designati come apri-fila e chiusa dai due serra-fila); rimanere collegati tra loro seguendo le modalità illustrate; seguire le norme di comportamento previste dal Piano di Emergenza seguire le indicazioni dell'insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze; camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni; collaborare con l'insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento; attenersi strettamente a quanto ordinato dall'insegnante nel caso che si verifichino contrattempi che richiedano una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano. VARIE L'esperienza dimostra che per un istituto scolastico, come per altri ambienti con affollamento di persone, il rischio maggiore è quello derivante dal panico durante l'esodo forzato, e non regolato, causato da situazioni di pericolo 34

35 imprevedibili. In tali situazioni vanno subito avviate le operazioni tendenti a tranquillizzare i ragazzi. Essendo l edificio scolastico occupato da scuole materne, ogniqualvolta si manifesti una situazione di pericolo, sarà richiesto un particolare impegno da parte di tutto il personale nel controllo dell'esodo dei bambini. Si consegue un proficuo addestramento all'evacuazione e si familiarizza con le modalità di abbandono dei locali facendo utilizzare alle classi, al termine delle lezioni, le uscite di emergenza assegnate. Infine, riguardo alla stesura del piano, si dovrà garantire: il suo aggiornamento annuale in rapporto alle modifiche delle presenze effettive e/o ad eventuali interventi che vadano a modificare le condizioni di esercizio; la possibilità di renderlo facilmente consultabile da chiunque abbia interesse alla sua attuazione; la messa a disposizione per visite ispettive e verifiche da parte degli organismi di controllo e vigilanza. PROCEDURE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO All insorgere di un qualsiasi pericolo ovvero appena se n è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato deve adoperarsi da solo o in collaborazione con altre persone (insegnanti, personale non docente, studenti) per la sua eliminazione. Nel caso non sia in grado di poter affrontare il pericolo deve darne immediata informazione al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, al suo sostituto, che valutata l entità del pericolo, deciderà di emanare l ordine di evacuazione dell edificio. L ordine di evacuazione dell edificio è contraddistinto da un suono emesso dall impianto di diffusione sonora. Nel caso in cui mancasse la corrente elettrica, l incaricato della diffusione dell ordine di evacuazione dovrà comunicare l ordine di evacuazione a voce, aula per aula. Incaricata della diffusione del segnale di allarme è la Sig.ra BROCCOLO Gemma. All emanazione del segnale di evacuazione dell edificio scolastico, tutto il personale presente dovrà comportarsi come segue: 1) la Sig.ra BROCCOLO Gemma è incaricata di richiedere telefonicamente il soccorso degli enti che le verranno segnalati dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dal suo sostituto; 2) il personale non docente di piano, per il proprio piano di competenza, provvede a: a. aprire tutte le eventuali uscite che hanno apertura contraria al senso dell esodo; b. impedire l accesso nei vani ascensore o nei percorsi non previsti dal Piano di Emergenza; 35

36 c. disattivare l interruttore elettrico di piano; d. disattivare l erogazione del gas metano; 3) l insegnante presente in aula raccoglie il registro delle presenze e si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell evacuazione; 4) lo studente apri-fila inizia ad uscire dalla classe tenendo per mano il secondo studente e così via fino all uscita dello studente chiudi-fila, il quale provvede a chiudere la porta indicando in tal modo l uscita di tutti gli studenti dalla classe; 5) nel caso qualcuno necessiti di cure all interno della classe, gli studenti incaricati come soccorritori provvederanno a restare insieme all infortunato fino all arrivo delle squadre di soccorso esterne. Gli studenti che rimarranno in aula dovranno posizionare abiti, preferibilmente bagnati, in ogni fessura della porta della classe e aprire le finestre solo per il tempo strettamente necessario alla segnalazione della loro presenza in aula; 6) ogni classe dovrà dirigersi verso il punto di raccolta esterno prestabilito seguendo le indicazioni riportate nelle planimetrie di piano e di aula, raggiunto tale punto l insegnante di ogni classe provvederà a fare l appello dei propri studenti e compilerà l apposito modulo che consegnerà al responsabile del punto di raccolta; 7) il responsabile del punto di raccolta esterno riceve tutti i moduli di verifica degli insegnanti, compilerà a sua volta un apposito modulo che consegnerà al Dirigente Scolastico o al suo sostituto per la verifica finale dell esito dell evacuazione. In caso di studenti non presenti alla verifica finale, il Dirigente Scolastico o il suo sostituto informerà le squadre di soccorso esterne per iniziare la loro ricerca. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO DIRIGENTE SCOLASTICO All insorgere di un pericolo: 1) dirigetevi con uno o più aiutanti verso il luogo del pericolo e cercate di eliminarlo; 2) se non ci riuscite date l ordine di chiamare i soccorsi: Polizia 113 Carabinieri 112 Vigili del fuoco 115 Ambulanza 118 3) nel caso di pericolo di grave entità, date l ordine di evacuare l edificio, attuando la procedura di emergenza prestabilita; 4) dirigetevi verso l ingresso principale dell edificio ed attendete i soccorsi. Al loro arrivo indicategli il luogo del sinistro; 5) attendete in questo posto le comunicazioni che vi saranno trasmesse dai responsabili dei punti di raccolta. In caso di smarrimento di qualsiasi 36

37 persona, prendete tutte le informazioni necessarie e comunicatele alle squadre di soccorso, al fine della loro ricerca. In caso di incendio ricordarsi di: 1) camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; 2) non usare mai l ascensore; 3) non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo; 4) sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; 5) non aprire le finestre. RESPONSABILI DEI PUNTI DI RACCOLTA All ordine di evacuazione dell edificio: 1) nel caso non siate insegnanti: a. dirigetevi verso il punto di raccolta percorrendo l itinerario previsto dalle planimetrie di piano; b. acquisite, dagli insegnanti di ogni classe, la presenza dei loro studenti e trascrivetela nell apposito modulo (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendete tutte le informazioni necessarie e trasmettetele al Dirigente Scolastico); c. comunicate al Dirigente Scolastico la presenza complessiva degli studenti; 2) nel caso siate insegnanti: a. effettuate l evacuazione della vostra classe, come previsto dalla procedura di emergenza; b. arrivati al punto di raccolta, procedete secondo quanto previsto dal punto 1; In caso di incendio ricordarsi di: 1) camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; 2) non usare mai l ascensore; 3) non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo; 4) sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; 5) non aprire le finestre. PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO All insorgere di un pericolo: 1) individuate la fonte del pericolo, valutatene l entità e se ci riuscite cercate di fronteggiarla; 2) se non ci riuscite, avvertite immediatamente il Dirigente Scolastico o il suo sostituto e attenetevi alle disposizioni impartite; 37

38 All ordine di evacuazione dell edificio: 1) togliete la tensione elettrica al piano agendo sull interruttore segnalato nella planimetria di piano; 2) favorite il deflusso ordinato del piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso dell esodo); 3) interdite l accesso alle scale ed ai percorsi non di sicurezza; 4) dirigetevi, al termine dell evacuazione del piano, verso il punto di raccolta esterno previsto dalle planimetrie di piano. In caso di incendio ricordarsi di: 1) camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; 2) non usare mai l ascensore; 3) non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo; 4) sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; 5) non aprire le finestre. 38

39 SCHEDA 8: MODULO DI EVACUAZIONE A.S.: ZONA DI RACCOLTA: CLASSE: STUDENTI PRESENTI: STUDENTI EVACUATI: STUDENTI FERITI: (cognome e nome) STUDENTI DISPERSI: (cognome e nome) Docente 39

40 SCHEDA 9: ELABORATI GRAFICI Il piano è, inoltre, corredato della seguente cartografia: 1. Planimetria dell area con ubicazione dell edificio scolastico ed individuazione della zona di raccolta. 2. Pianta dell edificio scolastico con indicazione delle aule, dei servizi di segreteria e del numero delle persone presenti. 3. Pianta dell edificio scolastico con indicati i luoghi in cui possono verificarsi situazioni di pericolo (laboratori, aule speciali, biblioteca, archivio, quadri elettrici, centrale termica, magazzini) 4. Pianta dell edificio scolastico con indicazione delle scale e delle uscite di sicurezza. 5. Pianta dell edificio scolastico con indicazione dei percorsi di esodo per le singole aule. 6. Pianta dell edificio scolastico con indicazione delle attrezzature antincendio.

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