Corso per allenatori di 1 livello LEZIONE nr 2

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1 Corso per allenatori di 1 livello LEZIONE nr 2 LA STRUTTURA DELLA SEDUTA D ALLENAMENTO Stefano Faletti

2 COS È L ALLENAMENTO? La ripetizione periodica di un determinato lavoro al fine di aumentare l entità, perfezionandone l esecuzione ed allontanando l insorgere della fatica (La Cava) L organizzazione dell esercizio fisico, ripetuto in quantità e intensità tali da produrre sforzi progressivamente crescenti, per favorire l aumento delle capacità fisiche, tecnico tattiche e psicofisiche dell atleta al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara (Vittori) i) l insieme di stimoli che agiscono sull organismo, organizzati in modo da ottenere il miglioramento e la stabilizzazione delle capacità prestative dell individuo (Arcelli) La formazione, l educazione ed il perfezionamento di ogni capacità, abilità e modo di comportamento necessari per raggiungere il massimo rendimento in gara (Fielder) Stefano Faletti CSI Varese 1

3 I PRINCIPI DELL ALLENAMENTO DURATA è riferita generalmente al numero delle sedute, le quali devono essere effettuate almeno due o tre volte la settimana è riferita ad una singola seduta d allenamento, la quale per essere allenante deve superare i 20 FREQUENZA impone che il periodo d allenamento debba svolgersi senza interruzioni i iimportanti: ti decadimenti fisici si hanno durante la sosta invernale ed estiva poiché in tali periodi l attività specifica è nulla. È perciò consigliabile svolgere prima della ripresa dell attività vera e propria un ciclo di lavoro modesto che può anche consistere nel praticare una disciplina similare a quella praticata durante l anno CONTINUITA Stefano Faletti CSI Varese 2

4 GRADUALITA PROGRESSIVITA si riferisce agli interventi metodologici che si usano durante una seduta d allenamento e va intesa come il mantenimento di un ordine logico nelle esercitazioni che porteranno l allievo alla finalizzazione dell apprendimento del gesto tecnico o d incremento delle qualità fisiche si riferisce al lavoro da effettuare. L allenamento Lallenamento non deve essere di difficile lettura: si passerà dal semplice al complesso con la giusta scelta dei dimezzi allenanti, dal facile al difficile adottando una metodologia adeguata VOLUME è la quantità di lavoro ed è programmato in base alla valutazione delle caratteristiche fisiche ed organiche dell allievo. Presuppone lo studio accurato della valutazione fisica e delle capacità di adattamento dell allievo agli stimoli. Stefano Faletti CSI Varese 3

5 INTENSITA è riferita al coinvolgimento nel lavoro di più distretti muscolari POLIVALENZA ALTERNANZA è quasi sempre riferita alla velocità d esecuzione delle prove ed è direttamente collegata al carico o volume dell allenamento MULTILATERALITA cioè l adozione di una grande varietà di mezzi allenanti per attivare tutte le capacità motorie. Nei giovani l allenamento polivalente è di tipo generalizzato e poco specifico, atto a far apprendere più gesti motori possibili in differenti situazioni. cioè lo studio delle pause e degli intervalli riferiti alla seduta d allenamento, ma anche alla programmazione dei periodi di carico e scarico nei macro, meso e microcicli Stefano Faletti CSI Varese 4

6 COME STRUTTURARE L ALLENAMENTO? RISCALDAMENTO > atto a preparare l organismo ai carichi a cui sarà sottoposto durante l allenamento ESERCITAZIONI ANALITICHE > atte ad apprendere e sviluppare la tecnica, il gesto, il singolo movimento (assenza di avversario) SITUAZIONI di GIOCO > si creano condizioni di agonismo dove si deve risolvere una situazione i attraverso la scelta di comportamenti motori conosciuti. (presenza dell avversario; assenza d alternanza attacco\difesa) Stefano Faletti CSI Varese 5

7 GIOCHI a TEMA > in condizione di agonismo, vengono proposte esercitazioni con limitazioni o regole che determinano fortemente l obiettivo dell esercitazione stessa. (presenza dell avversario + alternanza attacco\difesa) GIOCO FINALE > esercitazioni o partita finalizzate alla verifica del raggiungimento dell obiettivo della seduta d allenamento DEFATICAMENTO > per ridurre i tempi di recupero della fatica e per far ritornare alla calma l organismo Stefano Faletti CSI Varese 6

8 ELEMENTI CHE INFLUENZANO L ALLENAMENTO? giorno e numero degli condizioni i i climatiche allenamenti Stefano Faletti CSI Varese 7

9 programmazione materiale a disposizione numero dei giocatori presenti e loro motivazioni o incontro successivo e precedente Stefano Faletti CSI Varese 8

10 disponibilità e motivazione dell allenatore personalità e competenze dell allenatore Stefano Faletti CSI Varese 9

11 L ALLENAMENTO POSITIVO Scelto Accettato Cosciente Vario Attivo Specifico NEGATIVO Imposto Monotono Passivo Generico Desiderio di migliorarsi Voglia di allenarsi Divertimento Partecipazione Gratificazione Apprendimento Noia Poca partecipazione Saturazione Non apprendimento Abbandono Stefano Faletti CSI Varese 10

12 PERCHÉ PROGRAMMARE? ORDINA CREA FATTORI FACILITANTI VALUTA FAVORISCE I PROCESSI D APPRENDIMENTO ORIENTA verso gli obiettivi Stefano Faletti CSI Varese 11

13 PRIMA DI ANDARE SUL CAMPO 1.Definire l obiettivo 2.Individuare gli obiettivi secondari 3.Scegliere i mezzi e gli strumenti 4.Aver chiaro i pre requisiti Stefano Faletti CSI Varese 12

14 ESEMPIO di STRUTTURA di SEDUTA d ALLENAMENTO OBIETTIVO OBIETTIVI SECONDARI il cross COLPO di TESTA smarcarsi \ marcare uscita alta del portiere MATERIALE Palloni Pallonidi spugna Coni Paletti Cinesini Casacche PRE REQUISITI schemi motori di base -> correre,saltare capacità iàcoordinative i -> equilibrio i in volo, anticipazione motoria,orientamento spazio-tempo capacità condizionali -> forza Stefano Faletti CSI Varese 13

15 RISCALDAMENTO pallamano con gol di testa pallamano con passaggio e gol di testa partita a 3 tocchi con gol di testa partita a 2 tocchi con assist itdi testa t Stefano Faletti CSI Varese 14

16 ESERCIRTAZIONI ANALITICHE circuito tecnico Stefano Faletti CSI Varese 15

17 SITUAZIONI DI GIOCO 2c1 e 3c1 Stefano Faletti CSI Varese 16

18 GIOCHI A TEMA 3c2 bloccati nelle 1\2 campo; palla sempre alta con 1 tocco sempre di testa Stefano Faletti CSI Varese 17

19 GIOCHI A TEMA 4c2; se il difensore intercetta deve andare in fascia nella 1\2 campo avversaria a crossare Stefano Faletti CSI Varese 18

20 GIOCO FINALE 7c7; per verificare se l obiettivo lobiettivo è stato recepito Stefano Faletti CSI Varese 19

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