COMUNE DI FORMIGNANA Provincia di Ferrara

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI FORMIGNANA Provincia di Ferrara"

Transcript

1 COMUNE DI FORMIGNANA Provincia di Ferrara Formignana settembre 2009 Del C.C. N - 1 -

2 NUOVO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE OPERE PERTINENZIALI Dl ARREDO E DELLE OPERE DI ARREDO DA PARCO O DA GIARDINO Art. 1 Definizioni 1.1 Le opere o manufatti pertinenziali di arredo consistono in volumi privi di autonomo accesso alla via pubblica e insuscettibili di produrre un proprio reddito senza subire modificazioni fisiche. Debbono pertanto ritenersi opere pertinenziali di arredo, quelle opere di corredo all'edificio principale che non siano significative in termini di superficie e di volume e che per la loro connessione strutturale con l'opera principale, siano prive di valore venale ed autonomo. Le opere pertinenziali di arredo non costituiscono parte catastalmente accessoria di un edificio in quanto non si configurano come elemento fisico, strutturale e funzionale integrativo dell'organismo originario e non separabile da questo. 1.2 Sono da considerare opere di arredo esclusivamente i manufatti definiti quali: a. Manufatti con struttura mobile o retrattili o fissa con copertura telonata. Fanno parte di questa tipologia esclusivamente capottine e tende parasole esterne, fisse, avvolgibili e/o retrattili e box estensibili e/o avvolgibili. b. Gazebo: trattasi di strutture ombreggianti autoportanti, distaccate dai corpi di fabbrica, infisse a terra mediante elementi facilmente removibili ed asportabili, dotate o meno di fondazioni; c. Pergolati costituenti strutture ombreggianti collegate a corpi di fabbrica esistenti mediante elementi facilmente removibili ed asportabili, dotate o meno di appoggi a terra e/o fondazioni ; 1.3 Le OPERE DI ARREDO DA PARCO O DA GIARDINO sono tutte quelle opere consistenti in manufatti insuscettibili di produrre un proprio reddito, finalizzate ad arredare o costituire corredo di spazi aperti adibiti a parco o giardino di funzioni eminentemente residenziali. Le opere di arredo da parco o da giardino non costituiscono parte catastalmente accessoria di un edificio in quanto non si configurano come elemento fisico, strutturale e funzionale integrativo dell'organismo originario e non separabile da questo. 1.4 Sono da considerare opere di arredo da parco o da giardino esclusivamente i manufatti definiti quali: d. Piccole serre in ferro e vetro, casette ricovero attrezzi da giardino totalmente in legno o con struttura portante metallica e tamponamenti lignei o in vetro, tutte di volume massimo pari a 12 mc limitatamente a n 1 elementi per unità residenziale; e. Barbecue o piccole fornaci o focolari, di uso non produttivo ma esclusivamente di arredo od uso domestico, di altezza al camino inferiore a 3 m da terra e di superficie di occupazione massima inferiore a 5 mq realizzati nella quantità di massimo un manufatto per unità residenziale e nel rispetto di quanto prescritto dal vigente regolamento di igiene; f. Statuaria ed installazioni scultoree senza limitazione di quantità; g. Fontane e giochi d acqua senza limitazione di quantità; h. Piscine prefabbricate in materiale plastico o metallico, fuori terra, removibili previo smontaggio e non demolizione, e pertanto non stabilmente infisse al suolo, di superficie di occupazione massima inferiore a 20 mq, nella quantità di massimo un manufatto per unità residenziale e nei contesti condominiali in numero di una per condominio; i. Ricovero per cani, realizzati con strutture prefabbricate appositamente realizzate e dedicate alla funzione specifica, di volume massimo sino a 4 mc e nella quantità di massimo 2 manufatti per unità residenziale; j. Voliere per uccelli della cubatura massima di 10 mc limitatamente a n 2 elementi per unità residenziale; Art. 2 - Esecuzione di pertinenze 2.1 Le opere di cui ai commi 1.2 e 1.4 sono da considerare manufatti pertinenziali di arredo esclusivamente quando a servizio della sola funzione abitativa, rimanendo escluse dal presente regolamento le opere pertinenziali alle funzioni agricole, commerciali, terziarie ed industriali. In queste porzioni di territorio sarà possibile installare le opere di arredo di cui al presente regolamento solo quali pertinenze delle abitazioni a - 2 -

3 servizio delle funzioni stesse (abitazioni di proprietari o custodi, ed in generale in tutti i fabbricati adibiti ad abitazione dispersi in territorio agricolo); 2.2 E consentita la presentazione di titolo abilitativo alla realizzazione delle opere di cui al precedente comma 1.2. lettera a. limitatamente ad una singola opera per ogni unità immobiliare. Detti manufatti potranno essere realizzati anche in compresenza di una sola altra opera riferita alle tipologie di cui allo stesso comma 1.2 lettere b-c. (Box estensibile più gazebo, oppure box estensibile più pergolato ma non box estensibile, più gazebo, più pergolato); 2.3 E consentita la presentazione di titolo abilitativo alla realizzazione delle opere di cui al precedente comma 1.2, lettere b-c per ogni unità immobiliare, limitatamente ad una singola opera per ciascuna tipologia (un pergolato più un gazebo). 2.4 Restano escluse dai commi precedenti 2.2 e 2.3 le capottine e le tende parasole esterne di cui al comma 1.2.a., per le quali è ammesso il montaggio a seguito di presentazione allo Sportello Unico per l Edilizia del Comune della sola comunicazione di Manutenzione Ordinaria per rinnovamento delle finiture degli edifici, corredata da una planimetria catastale di individuazione dell edifico, dal rilievo fotografico dell intero contesto di impianto, da un campione del materiale costituente l ombreggiamento, dalla rappresentazione della tipologia di manufatto in installazione, dalla descrizione del numero, delle caratteristiche, delle dimensioni, della collocazione degli elementi da installare, dalla copia della deliberazione di assenso al montaggio dell assemblea condominiale (solo nei contesti condominiali). 2.5 In contesti stilisticamente e morfologicamente unitari del tipo case a schiera, edifici a blocco, edifici in linea e nei contesti condominiali in genere è necessario uniformare la tipologia delle capottine e delle tende parasole esterne in montaggio; pertanto in fase di nuovo montaggio o di sostituzione delle stesse, sarà necessario attenersi all eventuale tipologia di manufatto già esistente anche su altre proprietà del corpus contestuale, uniformandovisi per tipologia, colore, forma ecc; nel caso di installazione primigenia, sarà necessario che le susseguenti installazioni, anche su altre proprietà del corpus contestuale, siano realizzate in uniformità alla prima per tipologia, colore, forma ecc; 2.6 Per le capottine e le tende parasole è consentita l installazione di più manufatti, anche per fasi successive ed anche in compresenza con le altre tipologie previste all art 1.2; 2.7 Le opere riconducibili a quelle previste dall art. 1.4, ma di dimensioni superiori a quanto dettato dall articolo stesso, non saranno considerate quali edilizia libera e dovranno pertanto essere assoggettate alla presentazione di Denuncia di Inizio Attività; 2.8 Sono escluse dal presente regolamento le tensostrutture di qualsiasi tipo e forma. 2.9 L esecuzione delle opere di arredo da parco o da giardino, di cui all art 1.4, sono da considerare rientranti fra i manufatti realizzabili mediante edilizia libera per i quali è consentita l esecuzione anche in assenza di produzione di titolo abilitativo, purché nei limiti previsti dall articolo stesso; per le opere di cui alla lettera d. dell art. 1 comma 4 è prescritto anche il rispetto di quanto enunciato al successivo art L esecuzione delle opere di arredo di arredo da parco o da giardino di cui all art. 1.4 sarà consentita in deroga a distanze ed indici planivolumetrici di Piano Regolatore ma nel rispetto del Regolamento di Igiene, del Codice della Strada ove ritenuto dagli uffici competenti necessario (Polizia Municipale e Settore Tecnico), di vincoli specifici e delle normative sovraordinate alle disposizioni comunali La realizzazione delle opere pertinenziali di arredo, è soggetta al regime della Denuncia di Inizio Attività secondo quanto prescritto dalla L.R. 31/2002 lettera I) e secondo le caratteristiche e le disposizioni precisate ai successivi articoli del presente regolamento, ma potrà anche essere ricompresa all interno di più ampie richieste di Permesso a Costruire La presentazione di titolo abilitativo all esecuzione delle opere di cui al presente regolamento, ove prevista, dovrà comunque essere obbligatoriamente corredata di esaustivo rilievo fotografico del contesto di realizzazione e supportata da idoneo ed adeguato progetto costruttivo; Tutte le strutture di cui all articolo 1, comma 2, lettere a-b-c, nonché le opere di cui all articolo 1 comma 4, lettere d-e, con esclusione delle - 3 -

4 capottine, delle tende parasole, e dei pergolati per la parte di connessione all edifico di cui si pongono a corredo, dovranno essere comprovatamente autoportanti Al di fuori dei limiti dimensionali, tipologici, funzionali previsti dal presente regolamento tutte le opere dovranno essere soggette a richiesta di titolo abilitativo edilizio secondo quanto previsto dalle norme tecniche di Piano Regolatore e della Normativa Urbanistica Nazionale e Regionale in vigore, con incidenza sugli indici urbanistici di piano e assoggettamento all eventuale pagamento dei conseguenti oneri urbanistici previsti ai sensi della L. R. 31/2002 e s.m.i. Art. 3 Piccole serre e casette ricovero attrezzi 3.1 Ai fini del presente regolamento sono da considerarsi opere di arredo da parco o da giardino i piccoli manufatti provvisori e all occorrenza removibili al servizio delle aree verdi e o cortilive di pertinenza residenziale, quali piccole serre in ferro e vetro, casette ricovero attrezzi da giardino totalmente in legno o con struttura portante metallica e tamponamenti in legno. 3.2 Dette opere sono rientranti fra i manufatti realizzabili mediante edilizia libera per i quali è consentita l esecuzione anche in assenza di richiesta di titolo abilitativo ma nel rispetto di quanto di seguito prescritto: Volume massimo consentito di 12 mc L 'installazione di tali manufatti potrà essere consentita in deroga a distanze ed indici planivolumetrici di Piano Regolatore, ma nel rispetto del Regolamento di Igiene, del Codice della Strada, di vincoli specifici e delle normative sovraordinate alle disposizioni comunali; La collocazione di detti manufatti dovrà collocarsi sul retro degli edifici o in alternativa ai lati, ma senza mai collocarsi sul fronte principale del contesto abitativo di cui si pongono a pertinenza; Sarà consentita l infissione a terra esclusivamente mediante elementi inseriti al suolo, facilmente removibili e asportabili. Detti elementi potranno, eventualmente, essere connessi a fondazioni discontinue di tipo superficiale (plinto), le quali potranno avere profondità massima non superiore a cm 50 ed ingombro massimo equivalente ad una proiezione in superficie non superiore a mq La pavimentazione di dette strutture potrà essere realizzata esclusivamente a mezzo di elementi modulari posati a secco controterra, anche in apposito scavo di alloggiamento e con eventuale predisposizione di sottofondo inerte, ma senza alcuna opera di getto o asfaltatura. 3.3 I manufatti di cui all art. 1 comma 4 lettera d. esulanti da quanto prescritto al presente art. 3 per tipologia, dimensioni, caratteristiche, collocamento, sono soggetti a presentazione di Denuncia di Inizio Attività, e sottoposti a quanto all ottemperanza di quanto previsto delle normative urbanistico- edilizie vigenti ed degli urbanistici stabiliti dal vigente PRG; Art. 4 Manufatti con struttura mobile 4.1 Ai fini del presente Regolamento sono da considerarsi opere pertinenziali di arredo ai sensi e per gli effetti della L.R. 31/2002 e quindi soggette al regime della Denuncia di Inizio Attività i modesti manufatti costituiti da struttura mobile e/o estensibile, con copertura telonata composta da fibre tessili o da membrane sintetiche. Fanno parte di questa tipologia esclusivamente: - box estensibili e/o avvolgibili destinati a protezione temporanea di attrezzi da giardino, cicli, motocicli e singole autovetture. 4.2 L'installazione é in deroga a distanze ed indici planivolumetrici di PRG nel rispetto delle norme del Codice Civile, del Regolamento di Igiene, del Codice della Strada, di vincoli specifici e delle normative sovraordinate alle disposizioni comunali. 4.3 Tali manufatti dovranno attenersi a quanto segue: Superficie di proiezione (art 12 presente regolamento) massima consentita per i box pari mq Per le opere di cui al comma 4.1 sarà consentita l infissione a terra esclusivamente mediante elementi inseriti nel suolo e facilmente removibili e asportabili; detti elementi potranno eventualmente essere connessi a fondazioni discontinue di tipo superficiali (plinto) le quali dovranno avere profondità massima non superiore a cm 50 ed ingombro massimo equivalente ad una proiezione in superficie non superiore a mq Eventuali opere di fondazione di dimensioni maggiori o caratteristiche diverse dovranno essere - 4 -

5 giustificate all atto della presentazione della DIA mediante idonea progettazione corredata di disegni tecnici esplicativi e relazione tecnica e di calcolo, debitamente redatti a firma di un tecnico strutturista abilitato La pavimentazione dei box estensibili potrà essere realizzata esclusivamente a mezzo di elementi modulari posati a secco controterra, anche in apposito scavo di alloggiamento e con eventuale predisposizione di sottofondo inerte, ma senza alcuna opera di getto o asfaltatura. Art. 5 Gazebo 5.1 Sono da considerarsi opere pertinenziali di arredo urbano, ai sensi e per gli effetti della L.R. 31/2002 e quindi soggette al regime della Denuncia di Inizio Attività, i Gazebo intesi quali strutture ombreggianti autoportanti, distaccate dai corpi di fabbrica 5.2 La connessione a terra degli elementi portanti dovrà essere realizzata esclusivamente mediante elementi inseriti nel suolo, facilmente removibili ed asportabili. Gli elementi di infissione a terra potranno eventualmente essere connessi, a fondazioni discontinue di tipo superficiale (plinto) con profondità non superiore a cm 50 ed ingombro massimo equivalente ad una proiezione in superficie pari a mq Eventuali opere di fondazione di dimensioni maggiori o caratteristiche diverse dovranno essere giustificate all atto della presentazione della DIA mediante idonea progettazione corredata di disegni tecnici esplicativi e relazione tecnica e di calcolo, debitamente redatti a firma di un tecnico strutturista abilitato. 5.3 L 'installazione di tali manufatti é consentita in deroga a distanze ed indici planivolumetrici di PRG e subordinate al rispetto di quanto previsto dal Regolamento di Igiene, dal Codice della Strada, da vincoli specifici e dalle normative sovraordinate alle disposizioni comunali. 5.4 Qualora, all atto della richiesta di titolo abilitativo per la costruzione di un gazebo, risultasse già presente sul fondo limitrofo un manufatto, regolarmente autorizzato, con caratteristiche riconducibili alla tipologia del presente articolo, collocato a distanza di metri zero dal confine di proprietà, allora sarà possibile la costruzione in aderenza a quest ultimo ma esclusivamente con il mantenimento della medesima tipologia strutturale, delle stesse quote d imposta, della stessa altezza massima, della stessa lunghezza d ingombro lungo il confine di proprietà, in assonanza d uso dei materiali allorquando congruenti con il presente regolamento, ma con capacità statica indipendente. Nel caso di nuova costruzione di entrambi i manufatti, potrà essere richiesto un solo titolo abilitativo per l esecuzione degli stessi a firma congiunta dei rispettivi proprietari dei fondi interessati dall intervento, e, in alternativa, nel caso di presentazione di due richieste di realizzazione indipendenti e non contestuali, il secondo richiedente dovrà attenersi alle consistenze di superficie, d altezza, volumetria e tipologia indicate dal primo richiedente purché la richiesta di quest ultimo sia regolarmente istruita. 5.5 Quando, non sia comprovatamente possibile rispettare alcune delle consistenze dimensionali di superficie, altezza o volumetria dettate dalle casistiche indicate dal comma precedente, è obbligatorio attenersi al rispetto delle sole possibili, derogando per le restanti consistenze dimensionali, ma comunque senza il superamento delle consistenze massime dettate dal presente regolamento. 5.6 Tali manufatti dovranno attenersi a quanto segue: Materiali ammessi per la realizzazione della struttura portante saranno: legno, acciaio, ghisa, alluminio, leghe metalliche, vetroresina, PVC e materie plastiche in genere Altezza massima del manufatto fino a m.3.00 (valutata come specificato all art 12 secondo la definizione di altezza del fabbricato); Superficie di proiezione consentita fino a mq 12 (cosi come definita dal successivo art. 12); Distacco da corpi di fabbrica non costituenti opere pertinenziali di arredo, dotate di pareti finestrate, collocati anche su fondo confinante, minimo m La struttura, che non dovrà avere grondaie e pluviali, non potrà essere tamponata su alcun lato; sarà ammessa esclusivamente la copertura con materiali leggeri di facile smontaggio o avvolgibili, costituita da cannicciato (arella), piante rampicanti, teli in fibra tessile, membrane sintetiche, reti metalliche o plastiche; non sono ammessi pacchetti di copertura rigidi e/o compositi quali lastre di policarbonato, vetro, fibrocemento, plastica, lamiera, tavolati e grigliati in legno, plexiglass, membrane bituminose, guaine bitumate o pacchetti di solaio di copertura La struttura dovrà avere forma regolare (quadrato, cerchio, rettangolo, esagono o similare)

6 5.6.7 La pavimentazione di dette strutture potrà essere realizzata esclusivamente a mezzo di elementi modulari posati a secco controterra, anche in apposito scavo di alloggiamento e con eventuale predisposizione di sottofondo inerte, ma senza alcuna opera di getto o asfaltatura. Art. 6 Pergolati 6.1 Sono da considerarsi opere pertinenziali di arredo urbano, ai sensi per gli effetti della L.R. 31/2002 e quindi soggette al regime della Denuncia di Inizio Attività i pergolati di abbellimento degli edifici principali costituiti da intelaiature idonee a creare ornamento, riparo, ombra, realizzati con elementi leggeri fra loro assemblati in modo da costituire un insieme di modeste dimensioni removibile previo smontaggio e non per demolizione, atte a svolgere esclusivamente funzione ombreggiante. 6.2 L installazione di dette strutture, costituite da montanti e travi, potrà avvenire esclusivamente se collegate ai corpi di fabbrica principali, mediante elementi facilmente removibili ed asportabili. L impiego è consentito limitatamente ad un pergolato per unità immobiliare residenziale, anche in deroga alle distanze dai confini ma subordinatamente a quanto previsto dal Regolamento di Igiene, dal Codice della Strada, da vincoli specifici e dalle normative sovraordinate alle disposizioni comunali. 6.3 Qualora, all atto della richiesta di titolo abilitativo per la costruzione di un gazebo, risultasse già presente sul fondo limitrofo un manufatto, regolarmente autorizzato, con caratteristiche riconducibili alla tipologia del presente articolo, collocato a distanza di metri zero dal confine di proprietà, allora sarà possibile la costruzione in aderenza a quest ultimo ma esclusivamente con il mantenimento della medesima tipologia strutturale, delle stesse quote d imposta, della stessa altezza massima, della stessa lunghezza d ingombro lungo il confine di proprietà, in assonanza d uso dei materiali allorquando congruenti con il presente regolamento, ma con capacità statica indipendente. Nel caso di nuova costruzione di entrambi i manufatti, potrà essere richiesto un solo titolo abilitativo per l esecuzione degli stessi a firma congiunta dei rispettivi proprietari dei fondi interessati dall intervento, e, in alternativa, nel caso di presentazione di due richieste di realizzazione indipendenti e non contestuali, il secondo richiedente dovrà attenersi alle consistenze di superficie, d altezza, volumetria e tipologia indicate dal primo richiedente purché la richiesta di quest ultimo sia regolarmente istruita. 6.4 La connessione a terra degli elementi portanti dovrà essere realizzata esclusivamente mediante elementi inseriti nel suolo e facilmente removibili ed asportabili. Gli elementi di infissione a terra potranno eventualmente essere connessi a fondazioni discontinue di tipo superficiale (plinto) con profondità non superiore a cm 50 ed ingombro massimo equivalente ad una proiezione in superficie pari a mq Eventuali opere di fondazione di dimensioni maggiori o caratteristiche diverse dovranno essere giustificate all atto della presentazione della DIA mediante idonea progettazione corredata di disegni tecnici esplicativi e relazione tecnica e di calcolo, debitamente redatti a firma di un tecnico strutturista abilitato. 6.5 Tali manufatti in struttura leggera devono attenersi alle seguenti prescrizioni: Superficie di proiezione (art. 12 presente reg.) inferiore al 20% della superficie utile lorda dell edifico di cui si pone a corredo (S.U. cosi come definita dalle N.T.A. del P.R.G. comunale vigente) Materiali ammessi per la realizzazione della struttura portante saranno: legno, acciaio, ghisa, alluminio, leghe metalliche, vetroresina, PVC e materie plastiche in genere Altezza massima del manufatto fino a m.3.00 (valutata come specificato all art 13 secondo la definizione di altezza del fabbricato); La struttura, che non dovrà avere grondaie e pluviali, non potrà essere tamponata lateralmente su alcun lato; è ammessa la copertura esclusivamente con materiali leggeri di facile smontaggio o avvolgibili, del tipo cannicciato (arella), piante rampicanti, teli in fibra tessile, membrane sintetiche, reti metalliche o plastiche; non sono ammessi pacchetti di copertura rigidi e/o compositi quali lastre di policarbonato, vetro, fibrocemento, plastica, lamiera, tavolati e grigliati in legno, lastre in plexiglass, membrane bituminose, guaine bitumate o pacchetti di solaio di copertura La pavimentazione di dette strutture, qualora inesistente alla data di entrata in vigore del presente regolamento, potrà essere realizzata esclusivamente a mezzo di elementi modulari posati a secco - 6 -

7 controterra, anche in apposito scavo di alloggiamento e con predisposizione di sottofondo inerte, ma senza opere di getto o asfaltatura. Art. 7 - Varie 7.1 L impiego di tutte le strutture oggetto del presente regolamento dovrà essere sottoposto al giudizio della competente Commissione per La qualità Architettonica ed il Paesaggio in merito all impiego dei materiali utilizzati ed al pregio estetico del manufatto anche in relazione all edificio principale di cui si pongono a pertinenza ed al contesto ambientale di inserimento. 7.2 Le strutture di cui all art. 1.2 lettera b e c. potranno essere installati anche su terrazzi aperti la cui superficie sia pari ad almeno 9 mq. nel rispetto delle prescrizioni di cui agli art. 5, 6, 9 e ad eccezione di quanto previsto per le opere di fondazione per quali dovranno essere fornite circostanziate soluzioni alternative. Art. 8 Manutenzione e rimozione 8.1 Qualsiasi tipo di manufatto oggetto del presente Regolamento dovrà essere sottoposto ad opportuna manutenzione, nel rispetto del progetto approvato. al fine del mantenimento delle condizioni di decoro. 8.2 La responsabilità penale e civile per eventuali danni arrecati a terzi e per la mancata manutenzione dei manufatti, sarà a carico del titolare del titolo abilitativo. 8.3 Qualsiasi modifica o rimozione completa dei manufatti disciplinati all art. 1.2 del presente Regolamento, dovrà essere preventivamente comunicata, in conformità a quanto disposto dal presente regolamento. 8.4 La sostituzione dei manufatti esistenti sarà possibile solo nel rispetto del presente regolamento. 8.5 La sostituzione completa mediante rimozione e reinstallazione dei manufatti disciplinati dalle lettere a-b-c dell art. 1, anche se già esistenti all entrata in vigore del presente regolamento, sarà soggetta a nuova richiesta di titolo abilitativo ed al rispetto delle prescrizioni della presente regolamentazione. Art. 9 Costruzione in aderenza ad edificio in confine 9.1 Nei casi in cui sia esistente, all interno della proprietà limitrofa un edificio regolarmente autorizzato, collocato sul confine, è possibile la realizzazione delle strutture di cui all art. 1.2 in aderenza all edifico stesso nel rispetto delle seguenti prescrizioni: Il manufatto di arredo urbano dovrà essere realizzato senza superamento in altezza della quota della muro di confine Qualora il muro di confine sia dotato di luci e/o aperture sarà consentita la realizzazione delle strutture di cui all art. 2 esclusivamente in aderenza alla parte di muro non interessata dalla luci e dalle vedute e comunque a partire da una distanza da queste ultime, in orizzontale e verticale, di m. 1 (uno) Quando il muro di confine sia realizzato con più quote diversificate in altezza lungo la linea di confine, il manufatto di arredo da collocare in aderenza, dovrà attenersi, nel rispetto dei precedenti articoli del presente regolamento, alle quote dei singoli brani di muratura di volta in volta interessati, senza mai superarle; qualora il muro in confine sia realizzato con quota in altezza variabile senza soluzione di continuità (pendenza) lungo la linea di confine, il manufatto di arredo urbano in aderenza dovrà uniformarsi alla pendenza del muro stesso, fatto salvo il caso in cui il manufatto abbia altezza massima inferiore alla minima altezza del muro in confine, nel qual caso non vi sono prescrizioni se non quelle previste dai restanti articoli del presente regolamento La costruzione in aderenza dovrà essere effettuata con capacità statica autonoma, senza ancoraggio alcuno al muro esistente e nel rispetto del presente regolamento Per le strutture di cui all art. 1.2 comma b (gazebo), il distacco dall eventuale muro di confine di cui all art. 9.1, dotato di luci e/o aperture dovrà essere di almeno m. 2 in prospicienza alle aperture del muro; al di fuori della fascia di prospicenza dovrà essere osservata una distanza minima dalle aperture di almeno m. 1.0; - 7 -

8 Art. 10 Contributo di realizzazione La realizzazione delle opere di cui all Art. 1.2 lettere a-b-c., con esclusione delle capottine e tende parasole avvolgibili e/o retrattili per le quali non è richiesto, è soggetta al pagamento di un contributo i pari ad 15,00/mq da versare al Comune all atto della presentazione della Denuncia di Inizio Attività, rimborsabile esclusivamente in caso di diniego del titolo abilitativo all esecuzione e su richiesta del richiedente interessato; Art. 11 Vigilanza e sanzioni 11.1 I titoli abilitativi dovranno essere esibiti agli addetti alla vigilanza in qualsiasi momento vengano richiesti. I soggetti addetti alla vigilanza sono gli agenti del Comando di Polizia Municipale; 11.2 Alle violazioni delle norme del Regolamento, si applicano, a seconda dei casi, le sanzioni amministrative, le sanzioni civili e fiscali, nonché le sanzioni penali previste dalla vigente legislazione urbanistica ed edilizia Le violazioni a disposizioni del presente Regolamento nonché a prescrizioni contenute nei titoli abilitativi che non concretizzino fattispecie rilevanti ai fini penali, né perseguibili ai sensi delle leggi in materia urbanistica ed edilizia, sono comunque da ritenersi assoggettabili alle sanzioni amministrative di cui alla L.689/81 (come integrata e modificata dalla L. 507/99) le quali saranno irrogate ai sensi del D.Lgs n.267/00 art.7 bis integrato dalla legge n. 3/2003 art.16, con riferimento ai diversi tipi di violazione delle norme. Art. 12 Definizioni per il calcolo delle altezze e delle superfici Ai fini dell applicazione delle presenti disposizioni, e per le sole opere pertinenziali di arredo urbano disciplinate dal presente regolamento, si definisce Altezza del fabbricato l altezza del manufatto valutata all estradosso e nel punto più alto degli elementi di copertura (elementi decorativi esclusi quali banderuole, acroterii, antefisse, pinnacoli, guglie, cuspidi) Per tutti gli altri elementi architettonici o corpi di fabbrica interagenti con gli elementi ivi disciplinati, (muri di confine, o fabbricati in aderenza) rimane vigente per il calcolo della loro altezza quanto stabilito dal comma 17 dell art. 21 delle N.T.A. del P.R.G. vigente Per altezza al camino si intende si intende l altezza del manufatto valutata nel punto più alto della canna fumaria, comignolo compreso; Il livello di riferimento per il calcolo dell altezza massima e dell altezza al camino è la quota media della porzione di pavimento individuata geometricamente dalla proiezione a terra della superficie di occupazione massima o della superficie di proiezione, a seconda dei casi interessati Per superficie di occupazione massima si intende la proiezione sul piano orizzontale del massimo ingombro della struttura costitutiva il manufatto, sia essa portante o meno; Per superficie di proiezione si intende la proiezione sul piano orizzontale dell ingombro massimo e complessivo della struttura coprente Si intende per struttura coprente il complesso di elementi portanti, impermeabilizzanti, ombreggianti anche se in presenza di una sola tipologia di essi

9 Allegato A: SCHEMI DI ESEMPLIFICAZIONE ART. 9 ART ART H1 H3-9 -

10 ART D2 ART NO

11 ART SI ART NO

12 ART

13 NO

COMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A

COMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A COMUNE DI MONSUMMANO TERME Provincia di Pistoia Settore Servizi Tecnici Pianificazione e Gestione del Territorio Servizio Urbanistica Allegato A REGOLAMENTO ARREDI DELLE AREE PERTINENZIALI Atto collegato

Dettagli

COMUNE DI ASCIANO PROVINCIA DI SIENA U.O. AREA URBANISTICA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI EDILIZI MINORI

COMUNE DI ASCIANO PROVINCIA DI SIENA U.O. AREA URBANISTICA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI EDILIZI MINORI COMUNE DI ASCIANO PROVINCIA DI SIENA U.O. AREA URBANISTICA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI EDILIZI MINORI (approvato con deliberazione consiliare n. 36 del 29.05.2008) 1 Indice

Dettagli

Regolamento per la realizzazione di interventi edilizi minori

Regolamento per la realizzazione di interventi edilizi minori COMUNE DI CASTELFIDARDO Provincia di Ancona Urbanistica Edilizia privata Regolamento per la realizzazione di interventi edilizi minori IL RESPONSABILE IV SETTORE Urbanistica - Edilizia Privata Ing. Ranieri

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI LEGGERI

REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI LEGGERI COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI LEGGERI (APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 33 DEL 01.04.2014) INDICE Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione

Dettagli

COMUNE DI MONTECAROTTO

COMUNE DI MONTECAROTTO Ufficio Tecnico Allegato A REGOLAMENTO PERTINENZE Montecarotto, li 24.06.2010 IL RESPONSABILE DELL UFFICIO TECNICO COMUNALE Geom. Maurizio Novelli PREMESSA La installazione di piccoli manufatti a servizio

Dettagli

Comune di Sauze d Oulx Ufficio Tecnico Comunale REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA EDILIZIA DEI MANUFATTI PRECARI E TEMPORANEI

Comune di Sauze d Oulx Ufficio Tecnico Comunale REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA EDILIZIA DEI MANUFATTI PRECARI E TEMPORANEI Comune di Sauze d Oulx Ufficio Tecnico Comunale REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA EDILIZIA DEI MANUFATTI PRECARI E TEMPORANEI Approvato con Deliberazione di C.C. n. 6 del 22 febbraio 2010 Modificato con Deliberazione

Dettagli

Pagina 1 di 6. Allegato A

Pagina 1 di 6. Allegato A Allegato A LIMITI E MODALITÀ APPLICATIVE DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAGLI ARTICOLI 2, 3 e 4 DELLA LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 08.07.2009 e smi Pagina 1 di 6 Limiti e modalità applicative per gli interventi

Dettagli

COMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3

COMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3 COMUNE Dl LEGNAGO (Provincia di Verona) UFFICIO TECNICO SETTORE 3 SERVIZIO I URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA CRITERI E MODALITÀ DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E DELLE SOMME DA CORRISPONDERE

Dettagli

TIPO DI AUTORIZZAZIONE NECESSARIA. Denuncia Inizio Attività. Se di modesta entità nessuna autorizzazione. Permesso a Costruire. Nessuna autorizzazione

TIPO DI AUTORIZZAZIONE NECESSARIA. Denuncia Inizio Attività. Se di modesta entità nessuna autorizzazione. Permesso a Costruire. Nessuna autorizzazione TIPO DI INTERVENTO MODALITÀ TIPO DI AUTORIZZAZIONE NECESSARIA PRESCRIZIONI Abbaini Costruzione di nuovi abbaini Denuncia Inizio Attività Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari Accorpamenti

Dettagli

Orientamenti interpretativi in merito agli interventi di sopraelevazione di edifici esistenti

Orientamenti interpretativi in merito agli interventi di sopraelevazione di edifici esistenti COMITATO TECNICO SCIENTIFICO in materia di rischio sismico (istituito con Delibera Giunta Regionale n. 606 del 21/6/2010) Orientamenti interpretativi in merito agli interventi di sopraelevazione di edifici

Dettagli

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,

Dettagli

2.2. Il modello di denuncia e la documentazione

2.2. Il modello di denuncia e la documentazione 2.2. Il modello di denuncia e la documentazione Per tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia e sull intero territorio regionale, la denuncia è redatta ai sensi dell art. 93 del D.P.R. 380/2001

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Ministero dei Lavori Pubblici Decreto del 02/08/1969 Titolo del provvedimento: (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 218 del 27/08/1969) Preambolo. Preambolo IL MINISTRO PER I LAVORI PUBBLICI Visto l'art.

Dettagli

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA (si veda anche la parte normativa, più sotto) Norme L. 11/11/2009 n. 19; L. 21/10/2010 n. 17 Aumenti massimi (salvo casi particolari) + 35% volume con

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO UNIFICATO

REGOLAMENTO EDILIZIO UNIFICATO COMUNE DI CAPANNOLI REGOLAMENTO EDILIZIO UNIFICATO ALLEGATO A disposizioni diversificate in rapporto alle specificità dei singoli Comuni 1 INDICE TITOLO I Disposizioni diversificate Capo I - Norme specifiche

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS DETERMINAZIONE

REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS DETERMINAZIONE REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS DETERMINAZIONE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. del REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE COMUNE DI PEGLIO Provincia di Pesaro e Urbino SETTORE TECNICO 61049 Piazza Petrangolini, 6 (PU) tel. 0722/310100 fax 0722/310157 e mail: comune.peglio@provincia.ps.it REGOLAMENTO COMUNALE PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER INTERVENTI EDILIZI MINORI (MANUFATTI PERTINENZIALI E PER ESIGENZE TEMPORANEE)

REGOLAMENTO PER INTERVENTI EDILIZI MINORI (MANUFATTI PERTINENZIALI E PER ESIGENZE TEMPORANEE) REGOLAMENTO PER INTERVENTI EDILIZI MINORI (MANUFATTI PERTINENZIALI E PER ESIGENZE TEMPORANEE) PREMESSA Per fornire all'utenza uno strumento normativo è stato predisposto il presente regolamento, che disciplina

Dettagli

COMUNE DI COLONNA ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 27/05/2010 REGOLAMENTO

COMUNE DI COLONNA ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 27/05/2010 REGOLAMENTO COMUNE DI COLONNA P r o v i n c i a d i R o m a ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 27/05/2010 REGOLAMENTO CRITERI E MODALITA DI CALCOLO DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE

Dettagli

COMUNE di MADONE. Provincia di Bergamo

COMUNE di MADONE. Provincia di Bergamo COMUNE di MADONE Provincia di Bergamo Regolamento comunale n. 87 REGOLAMENTO PER LO STANZIAMENTO DI CONTRIBUTI VOLTI ALLA RIMOZIONE E ALLO SMALTIMENTO DI MATERIALI IN FIBROCEMENTO E CONTENENTI AMIANTO

Dettagli

COMUNE DI CASTELPLANIO

COMUNE DI CASTELPLANIO COMUNE DI CASTELPLANIO Provincia di Ancona Allegato A) Alla delibera C.C. n. 69 del 22.09.2010 REGOLAMENTO INTERVENTI EDILIZI MINORI Castelplanio, li 20.09.2010 La Responsabile Ufficio Tecnico (arch. Chiara

Dettagli

ALLEGATO B. Art. 1 - Impianti a fonti rinnovabili, pannelli solari termici e fotovoltaici, generatori eolici

ALLEGATO B. Art. 1 - Impianti a fonti rinnovabili, pannelli solari termici e fotovoltaici, generatori eolici ALLEGATO B Norme regolamentari relative all installazione di impianti tecnologici e di altri manufatti comportanti modifiche dell aspetto esteriore degli edifici Art. 1 - Impianti a fonti rinnovabili,

Dettagli

Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio

Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio Art. 6 Comparti sottoposti a ristrutturazione edilizia

Dettagli

BANDO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINALIZZATO ALL INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI

BANDO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINALIZZATO ALL INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI BANDO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINALIZZATO ALL INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI RIMOZIONE E SMALTIMENTO DELL AMIANTO DA FABBRICATI ED EDIFICI CIVILI, PRODUTTIVI, COMMERCIALI/TERZIARI,

Dettagli

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

Procedimento sintetico per la stima del costo di costruzione. Venezia, 8 maggio 2014

Procedimento sintetico per la stima del costo di costruzione. Venezia, 8 maggio 2014 Procedimento sintetico per la stima del costo di costruzione Venezia, 8 maggio 2014 La stima sintetica del valore di costo La stima sintetica fornisce una previsione del costo di costruzione di un opera

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E

P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E comune di CAMPOSANTO P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E Norme di specificazione per gli interventi di ricostruzione e/o delocalizzazione di edifici posti in territorio rurale vincolati dalla

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE. DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS

REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE. DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS Ufficio Tecnico Settore Urbanistica DEI PARCHEGGI PRIVATI di PERTINENZA E DELLE AREE DA DESTINARE A STANDARDS Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 21.01.2010 1 DEI PARCHEGGI PRIVATI

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAMENTO (Art. 23, comma 1, del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 e s.m.i.)

RELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAMENTO (Art. 23, comma 1, del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 e s.m.i.) Estremi archiviazione pratica edilizia: Prot. Gen. n. del Pratica Edilizia N Denuncia di inizio attività N ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI OGGETTO: Denuncia di inizio attività presentata

Dettagli

Disposizioni Tecniche

Disposizioni Tecniche Disposizioni Tecniche Revisione n.05 del 30/12/2011 Approvate dall A.A.T.O. n.1 Toscana Nord con deliberazione n.20 del 06/12/2011 In vigore dal 1 gennaio 2012 Pagina 1 di 24 INDICE SCHEMI DI INDIVIDUAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI SOLARI TERMICI FOTOVOLTAICI ED EOLICI

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI IMPIANTI SOLARI TERMICI FOTOVOLTAICI ED EOLICI COMUNE DI LORENZANA Provincia di Pisa SETTORE 2 GESTIONE DEL TERRITORIO, ATTIVITA PRODUTTIVE, POLIZIA MUNICIPALE Via A.Gramsci, 27 - C.A.P. 56040 - P. IVA: 00388480501 - Tel. 050/662622 - Fax 050/662881

Dettagli

Richiesta di Valutazione preventiva di ammissibilità edilizio-urbanistica (art. 16 Regolamento Edilizio)

Richiesta di Valutazione preventiva di ammissibilità edilizio-urbanistica (art. 16 Regolamento Edilizio) modello 5 Marca da Bollo Data di arrivo PG PR Allo Sportello Unico per l Edilizia Ufficio Ricezione Piazza Municipale, 21 Richiesta di Valutazione preventiva di ammissibilità edilizio-urbanistica (art.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI CONDIZIONATORI E APPARECCHI TECNOLOGICI

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI CONDIZIONATORI E APPARECCHI TECNOLOGICI TESTO-TIPO DI NORMA COMUNALE - Pag. 01di Proposta al Comune di Monza REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DI Capo I - Impianti tecnologici in generale 1. Tutti gli interventi per l inserimento di apparecchiature

Dettagli

COSA SI PUO' DETRARRE

COSA SI PUO' DETRARRE COSA SI PUO' DETRARRE Ecco un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. In ogni caso, deve essere verificata la conformità alle normative edilizie locali. INTERVENTI

Dettagli

PRATICA n. DATA : SOGGETTO CHE PRESENTA IL PARERE PREVENTIVO ALLA COMUNICAZIONE DI ATTIVITA LIBERA COGNOME O DENOMINAZIONE NOME

PRATICA n. DATA : SOGGETTO CHE PRESENTA IL PARERE PREVENTIVO ALLA COMUNICAZIONE DI ATTIVITA LIBERA COGNOME O DENOMINAZIONE NOME Al Signor SINDACO del COMUNE DI LARI Provincia di Pisa Servizio Tecnico U.O. Assetto del Territorio Edilizia Privata Piazza Vittorio Emanuele II, 2 56035 Lari (Pisa) PARTE RISERVATA UFFICIO PROTOCOLLO

Dettagli

COMUNE DI PRESEZZO PRESEZZO IN SALUTE

COMUNE DI PRESEZZO PRESEZZO IN SALUTE COMUNE DI PRESEZZO Provincia di Bergamo Via Vittorio Veneto n. 1049 - C.a.p. 24030 c.f. 8200 3210 166 part.i.v.a. 0175 7940 166 Tel. 035 464660 Fax 035 464699 Ufficio TRIBUTI e-mail: comune@presezzo.net

Dettagli

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF 5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF Ecco un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. In ogni caso, deve essere verificata la conformità

Dettagli

costruttivi mantenendo le caratteristiche preesistenti - opere di modifica con variazione delle caratteristiche preesistenti - nuova costruzione

costruttivi mantenendo le caratteristiche preesistenti - opere di modifica con variazione delle caratteristiche preesistenti - nuova costruzione CASISTICA DEGLI INTERVENTI E RELATIVO REGIME AUTORIZZATIVO OPERA INTERVENTO REGIME ALBERATURE - piantumazione o abbattimento - potatura (*) AMPLIAMENTO EDIFICI opere di ristrutturazione e di modifica che

Dettagli

COMUNE DI CASTELBELLINO Provincia di Ancona Area Urbanistica

COMUNE DI CASTELBELLINO Provincia di Ancona Area Urbanistica COMUNE DI CASTELBELLINO Provincia di Ancona Area Urbanistica Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 53 del 29 novembre 2006 Modificato con delibera di C.C. n. 13 del 13.02.2008 Modificato

Dettagli

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA POSA DI IMPIANTI SOLARI E FOTOVOLTAICI (da 1 a 5 Kwp) (approvato con deliberazione c.c. numero 21 del 30.06.2011) Pagina 1 di 5

Dettagli

COMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO

COMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO COMUNE DI GALLIO VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO SCHEDA DI RILEVAMENTO E DI NORMATIVA N. 182 UNITA DI RILEVAMENTO / CENTRO STORICO del Capoluogo della frazione

Dettagli

TABELLE ONERI ANNO 2016

TABELLE ONERI ANNO 2016 TABELLE ONERI ANNO 2016 ALLEGATO A A1) Immobili ad uso residenziale: / mc Urbanizzazione Urbanizzazione Totale Tipo di intervento primaria secondaria oneri 1) Restauro e ristrutturazione edilizia ( ) 6,21

Dettagli

Istanza per il rilascio del certificato di agibilità

Istanza per il rilascio del certificato di agibilità Modello CA (01/02/2013) Allo Sportello Unico per l Edilizia Pagina 1 di 5 C O M U N E D I C A N D E L A (Provincia di Foggia) SETTORE TECNICO - URBANISTICO AMBIENTE - PATRIMONIO Protocollo Cod. Fisc. 80035910712

Dettagli

Esempi degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef

Esempi degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari Allargamento porte Allargamento porte e finestre esterne Allarme finestre esterne Ampliamento con formazione di volumi tecnici Apertura interna Ascensore

Dettagli

Allegato A Interventi liberi Interventi ammissibili con D.I.A. Interventi ammissibili con Permesso di costruire

Allegato A Interventi liberi Interventi ammissibili con D.I.A. Interventi ammissibili con Permesso di costruire Allegato A Interventi liberi Interventi ammissibili con D.I.A. Interventi ammissibili con Interventi Titolo abilitativo Ampliamento di locali - senza aumento della Slp (spostamento di tavolati interni

Dettagli

RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALL INSTALLAZIONE DI INSEGNE, CARTELLI PUBBLICITARI, TARGHE

RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALL INSTALLAZIONE DI INSEGNE, CARTELLI PUBBLICITARI, TARGHE marca da bollo 14,62 COMUNE DI CASEI GEROLA PROVINCIA DI PAVIA P.zza Meardi, 3 27050 Casei Gerola Tel 0383 61301 Fax 0383 1975758 Prot. n. del RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALL INSTALLAZIONE DI INSEGNE,

Dettagli

Tabella A.1 Classificazione generale degli edifici per categorie

Tabella A.1 Classificazione generale degli edifici per categorie Appendice A Modalità di installazione degli impianti fotovoltaici sugli edifici Ai fini dell applicabilità della tariffa incentivante competente agli impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici si adotta

Dettagli

Regolamento per la realizzazione di interventi edilizi minori

Regolamento per la realizzazione di interventi edilizi minori COMUNE DI MERCATELLO SUL METAURO Regolamento per la realizzazione di interventi edilizi minori Documento redatto dall Ufficio Tecnico Associato Massa Trabaria Settore Urbanistica approvato con deliberazione

Dettagli

CITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO

CITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO CITTA DI GORGONZOLA PROVINCIA DI MILANO SETTORE GESTIONE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Piazza Giovanni XXIII, n. 6 DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE PREMESSA Ai

Dettagli

CONTRIBUTI RELATIVI AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E COSTO DI COSTRUZIONE

CONTRIBUTI RELATIVI AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E COSTO DI COSTRUZIONE Urbanistica Edilizia privata Comune di Fauglia Provincia di Pisa CONTRIBUTI RELATIVI AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E COSTO DI COSTRUZIONE DISCIPLINA IN MATERIA DI SANZIONI AMMINISTRATIVE DI CUI L ART. 140

Dettagli

REGIONE PIEMONTE Provincia di Torino PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE

REGIONE PIEMONTE Provincia di Torino PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE REGIONE PIEMONTE Provincia di Torino COMUNE DI RUEGLIO PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE Approvato con D.G.R. 19.05.1997 n 34-19209 (pubblicato sul B.U. Regione Piemonte n 23 dell 11.06.1997 a pag.

Dettagli

Variante al Reg. Edilizio Testo vigente

Variante al Reg. Edilizio Testo vigente CITTA DI ERACLEA PROVINCIA DI VENEZIA VARIANTE PARZIALE AL PRG N. 37 ai sensi dell art. 48, comma 1, della L.R. 11/04 Variante al Reg. Edilizio Testo vigente ART. 6 - OPERE NON SOGGETTE A PERMESSO DI COSTRUIRE

Dettagli

DOMANDA PER NULLA OSTA

DOMANDA PER NULLA OSTA REVISIONE 05 - del 03.01.2012 Spettabile ACQUE NORD s.r.l. Via San Bernardino n. 50 28922 VERBANIA Alla cortese attenzione del Presidente DOMANDA PER NULLA OSTA NUOVO ALLACCIAMENTO di scarichi civili alla

Dettagli

Detraibile. Installazione di macchinari esterni

Detraibile. Installazione di macchinari esterni INTERVENTI SULLE SINGOLE UNITA' IMMOBILIARI INTERVENTI MODALITÀ CONDIZIONI DI DETRAIBILITÀ Accorpamenti di locali o di altre unità Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche

Dettagli

( testo attuale e modificato)

( testo attuale e modificato) C O M U N E d i C R E S P I N A Servizi al Territorio Variante al Regolamento Urbanistico - Modifica alle Norme Tecniche di Attuazione relative agli impianti e aree cimiteriali ( articoli 61 e 66 ) ( testo

Dettagli

TIMBRO PROTOCOLLO N. PRATICA

TIMBRO PROTOCOLLO N. PRATICA LOGO COMUNE TIMBRO PROTOCOLLO Nominativo del dichiarante (1).... SI altri titolari oltre al presente dichiarante NO.. (in caso di più dichiaranti, compilare una scheda anagrafica per ogni singolo soggetto)

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEI PASSI CARRABILI. (Artt. 22, 26 e 27 del Codice della Strada Art. 46 del relativo Regolamento di esecuzione)

REGOLAMENTO COMUNALE DEI PASSI CARRABILI. (Artt. 22, 26 e 27 del Codice della Strada Art. 46 del relativo Regolamento di esecuzione) REGOLAMENTO COMUNALE DEI PASSI CARRABILI (Artt. 22, 26 e 27 del Codice della Strada Art. 46 del relativo Regolamento di esecuzione) Testo Approvato con Deliberazione C.C. n. 151 del 18/12/2004 Modificato

Dettagli

DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE

DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE Comune di Niardo Provincia di Brescia Area Tecnica Sportello Unico edilizia Responsabile del procedimento: P.G. Marca da bollo da euro 14,62 DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE (per l installazione di cartelli,

Dettagli

Bando per la concessione di contributi per gli edifici residenziali di nuova costruzione Domanda Modello A

Bando per la concessione di contributi per gli edifici residenziali di nuova costruzione Domanda Modello A AL COMUNE DI VIGGIANO SPORTELLO PER LO SVILUPPO VIA ROMA, 51 85059 VIGGIANO (PZ) OGGETTO: DOMANDA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI EDIFICI RESIDENZIALI DI NUOVA COSTRUZIONE.

Dettagli

Con la consulenza giuridica in oggetto, concernente l interpretazione dell art. 1 della legge n. 449 del 1997, è stato esposto il seguente QUESITO

Con la consulenza giuridica in oggetto, concernente l interpretazione dell art. 1 della legge n. 449 del 1997, è stato esposto il seguente QUESITO RISOLUZIONE N. 4/E Roma, 04 gennaio 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza Giuridica Art. 1 della legge n. 449 del 1997 Piano Casa Possibilità di fruire della detrazione del 36 per cento

Dettagli

Disposizioni e tabelle per la determinazione del contributo di cui al titolo VII della L.R Toscana 03.01.2005 n.1

Disposizioni e tabelle per la determinazione del contributo di cui al titolo VII della L.R Toscana 03.01.2005 n.1 . Comune di Vicopisano Provincia di Pisa Servizio 3 U.O. 3.3 Tel. 050 796533 - Fax 050 796540 ediliziaprivata@comune.vicopisano.pi.it Disposizioni e tabelle per la determinazione del contributo di cui

Dettagli

ART. 1 (Finalità) ART. 2 (Requisiti di localizzazione)

ART. 1 (Finalità) ART. 2 (Requisiti di localizzazione) ART. 1 (Finalità) 1. Il presente Regolamento disciplina la concessione di incentivi per i lavori di manutenzione straordinaria che i privati proprietari di fabbricati effettueranno sulle facciate confinanti

Dettagli

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO 6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

SCHEMA DI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE SUA

SCHEMA DI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE SUA NTA di SUA di iniziativa privata SCHEMA DI NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE SUA.. INDICE ART. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE... pag. 2 ART. 2 ELABORATI DEL PIANO...» 2 ART. 3 DATI COMPLESSIVI DEL PIANO...» 2 ART.

Dettagli

Il nuovo APE 2015 Le offerte di vendita e locazione

Il nuovo APE 2015 Le offerte di vendita e locazione ARES Agenzia Regionale per l Edilizia Sostenibile s.r.l. Regione Friuli Venezia Giulia Il nuovo APE 2015 Le offerte di vendita e locazione entrata in vigore 1 L art.6 del Decreto Legislativo 192/2005 stabilisce

Dettagli

Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Generale della Presidenza

Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Generale della Presidenza Regione Toscana Giunta Regionale Direzione Generale della Presidenza Settore Strumenti per la Valutazione e per lo Sviluppo Sostenibile Arch.. Pietro Novelli Le competenze degli EELL in merito alle autorizzazioni

Dettagli

RISOLUZIONE N. 118/E

RISOLUZIONE N. 118/E RISOLUZIONE N. 118/E Direzione Centrale Normativa Roma, 30 dicembre 2014 OGGETTO: Imposte sui redditi - Spese sostenute per la redazione di un atto di vincolo unilaterale - Art. 16-bis del TUIR - Istanza

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE REGOLAMENTO COMUNALE DETERMINAZIONE DEI CRITERI DI APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E DELLE SOMME DA CORRISPONDERE A TITOLO DI OBLAZIONE PREVISTE IN MATERIA DI ABUSI EDILIZI DALLA

Dettagli

TIMBRO PROTOCOLLO N. PRATICA

TIMBRO PROTOCOLLO N. PRATICA COMUNE DI PORDENONE TIMBRO PROTOCOLLO N. PRATICA Nominativo del dichiarante (1) altri titolari oltre al presente dichiarante NO SI n (in caso di più dichiaranti, compilare una scheda anagrafica per ogni

Dettagli

COMUNE DI POVIGLIO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA VIA VERDI, 1 C.A.P. 42028 TEL. 0522/966811 FAX. 0522/966805

COMUNE DI POVIGLIO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA VIA VERDI, 1 C.A.P. 42028 TEL. 0522/966811 FAX. 0522/966805 COMUNE DI POVIGLIO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA VIA VERDI, 1 C.A.P. 42028 TEL. 0522/966811 FAX. 0522/966805 ALLEGATO AL REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del

Dettagli

SCIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA art. 19 L 07.08.1990 N. 241 - artt. 13-16 L. R. 15 / 2013

SCIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA art. 19 L 07.08.1990 N. 241 - artt. 13-16 L. R. 15 / 2013 REGISTRAZIONE ARRIVO Al Responsabile dello Sportello Edilizia SCIA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA art. 19 L 07.08.1990 N. 241 - artt. 13-16 L. R. 15 / 2013 SCIA SCIA di Variante in Corso d

Dettagli

COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA (art.6 comma 2 del D.P.R. n.380/2001 così come modificato dalla Legge n.

COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA (art.6 comma 2 del D.P.R. n.380/2001 così come modificato dalla Legge n. Comune di Oliva Gessi Provincia di Pavia Spazio riservato per il protocollo Servizio Territorio ed Ambiente Ufficio Edilizia Privata COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI PER ATTIVITA EDILIZIA LIBERA (art.6 comma

Dettagli

TIPOLOGIA INTERVENTO TITOLO ABILITATIVO RIFERIMENTO NORMATIVO DESCRIZIONE INTERVENTO COSTI. D.P.R. 380/01 art. 6 modificato dall'art. 5 L.

TIPOLOGIA INTERVENTO TITOLO ABILITATIVO RIFERIMENTO NORMATIVO DESCRIZIONE INTERVENTO COSTI. D.P.R. 380/01 art. 6 modificato dall'art. 5 L. TIPOLOGIA INTERVENTO TITOLO ABILITATIVO RIFERIMENTO NORMATIVO DESCRIZIONE INTERVENTO COSTI ordinaria manutenzione D.P.R. 380/01 art. 6 e L.R. 12/05 art. 27 gli interventi edilizi che riguardano le opere

Dettagli

Realizzazione di opere e interventi strutturali

Realizzazione di opere e interventi strutturali Realizzazione di opere e interventi strutturali Elenco normativa di riferimento: L. 1086/71 L. 64/74 D.P.R. 380/2001 D.M. Infrastrutture 14.01.2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC 2008) L.R.

Dettagli

Legge regionale 8 luglio 2011, n. 13 (BUR n. 50/2011) - Testo storico

Legge regionale 8 luglio 2011, n. 13 (BUR n. 50/2011) - Testo storico MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 LUGLIO 2009, N. 14 INTERVENTO REGIONALE A SOSTEGNO DEL SETTORE EDILIZIO E PER FAVORIRE L'UTILIZZO DELL'EDILIZIA SOSTENIBILE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 12 LUGLIO 2007,

Dettagli

Provincia di Milano. IL DIRIGENTE Arch. Antonio Panzarino. IL VICESINDACO Errico Gaeta

Provincia di Milano. IL DIRIGENTE Arch. Antonio Panzarino. IL VICESINDACO Errico Gaeta Provincia di Milano CONCESSIIONII PER OCCUPAZIIONE DEL SUOLO PUBBLIICO CON IIMPIIANTII PUBBLIICIITARII MODALIITÀ PROCEDURALII A PRECIISAZIIONE DEL Regolamento per l applicazione del canone sulla pubblicità

Dettagli

COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona IV Settore Urbanistica e Ambiente Servizio edilizia privata

COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona IV Settore Urbanistica e Ambiente Servizio edilizia privata COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona IV Settore Urbanistica e Ambiente Servizio edilizia privata Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 138 del 29/11/2002 (modificato con deliberazioni

Dettagli

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli

Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio (ai sensi dell art. 18 del Regolamento Edilizio)

Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio (ai sensi dell art. 18 del Regolamento Edilizio) COMUNE DI FERRARA Città patrimonio dell Umanità Marca da Bollo PG Allo Sportello Unico per l Edilizia PR Ufficio Ricezione Data di arrivo Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità

Dettagli

ELENCO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE OPERE DI MANUTENZIONE ORDINARIA NON SOGGETTE A TITOLO EDILIZIO

ELENCO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE OPERE DI MANUTENZIONE ORDINARIA NON SOGGETTE A TITOLO EDILIZIO ELENCO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE OPERE DI MANUTENZIONE ORDINARIA NON SOGGETTE A TITOLO EDILIZIO In alcuni casi, pur non necessitando di alcun titolo abilitativo, la consistenza o le modalità dell

Dettagli

Comune di Cenate Sotto PGT Piano dei servizi 6 settembre 2012

Comune di Cenate Sotto PGT Piano dei servizi 6 settembre 2012 INDICE 1. Elementi costitutivi del... 2 2. Zona S1: aree per l'istruzione pubblica... 2 3. Zona S2: aree per servizi pubblici... 2 4. Zona S3: aree per attrezzature religiose... 2 5. Zona S4: aree pubbliche

Dettagli

Vengono richiesti alcuni distinti pareri su questioni attinenti all edificazione nel territorio agricolo.

Vengono richiesti alcuni distinti pareri su questioni attinenti all edificazione nel territorio agricolo. Parere n. 50/2010 - Edificazione su territorio agricolo Vengono richiesti alcuni distinti pareri su questioni attinenti all edificazione nel territorio agricolo. Si precisa che le risposte ai quesiti posti

Dettagli

COMUNE DI PERO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA TEMPORANEE NEL PERIODO DI EXPO 2015 INDICE

COMUNE DI PERO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA TEMPORANEE NEL PERIODO DI EXPO 2015 INDICE COMUNE DI PERO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA TEMPORANEE NEL PERIODO DI EXPO 2015 INDICE 1. Finalità del regolamento 2. Definizione di attività temporanee e tipologie consentite 3. Deroghe

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

OGGETTO: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA S.C.I.A. ai sensi dell art. 19 Legge 07/08/1990, n. 241, come sostituito dall art.

OGGETTO: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA S.C.I.A. ai sensi dell art. 19 Legge 07/08/1990, n. 241, come sostituito dall art. S.C.I.A. n. / (riservato al Comune) Timbro del Protocollo Generale AL COMUNE DI ROSTA UFFICIO TECNICO Piazza Vittorio Veneto 1 10090 Rosta Torino OGGETTO: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA S.C.I.A.

Dettagli

ATTIVITA EDILIZIA LIBERA

ATTIVITA EDILIZIA LIBERA MODELLO A ATTIVITA EDILIZIA LIBERA Comune di L Aquila Settore Edilizia ATTIVITA EDILIZIA LIBERA art. 6, comma 1 e 2, lettere a-b-c-d-e DPR 380/2001 così come modificato dalla Legge 73/10 Visto Arrivare

Dettagli

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ EDILIZIA

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ EDILIZIA DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ EDILIZIA PRATICA EDILIZIA n.... anno... INTERVENTO......... UBICAZIONE: località... via..., n.... IDENTIFICAZIONE N.C.T. N.C.E.U.

Dettagli

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942.

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942. URBANISTICA La legge n 1766 del 16 giugno 1927 introduceva il concetto dello Ius caselimandi cioè: a) il diritto di costruire abitazioni rurali. b) il diritto di farsi casa per abitarvi. c) il diritto

Dettagli

ART. 18 RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO

ART. 18 RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO ART. 18 RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO * Definiscono gli interventi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che nel rispetto

Dettagli

COMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO

COMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO COMUNE DI GALLIO VARIANTE PER I CENTRI STORICI DEL CAPOLUOGO E DELLA FRAZIONE DI STOCCAREDDO SCHEDA DI RILEVAMENTO E DI NORMATIVA N. 143 UNITA DI RILEVAMENTO / CENTRO STORICO del Capoluogo della frazione

Dettagli

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE COMUNE DI CLES PROVINCIA DI TRENTO NORME TECNICHE D ATTUAZIONE VARIANTE AL P.R.G. INTEGRAZIONE DELLA SCHEDATURA DEL CENTRO STORICO Redatto da: Zanolini arch. Paola Data: Prima Adozione: Adozione Definitiva:

Dettagli

NORMATIVA e PROCEDURE per INTERVENTI EDILIZI

NORMATIVA e PROCEDURE per INTERVENTI EDILIZI NORMATIVA e PROCEDURE per INTERVENTI EDILIZI Normativa di riferimento Attività libera e Comunicazione Inizio Attività Legge n. 73 del 22 maggio 2010 che riscrive l art. 6 del DPR 380/2001 Comunicazione

Dettagli

Il Decreto del Fare : le novità per il settore privato

Il Decreto del Fare : le novità per il settore privato Direzione Legislazione Mercato Privato Il Decreto del Fare : le novità per il settore privato CAGLIARI, 27 settembre 2013 Semplificazioni in materia edilizia Art. 30 Semplificazioni per la ristrutturazione

Dettagli

MARCA DA BOLLO. DATI RELATIVI AI RICHIEDENTI Il / i sottoscritto /i Cognome denominazione o ragione sociale

MARCA DA BOLLO. DATI RELATIVI AI RICHIEDENTI Il / i sottoscritto /i Cognome denominazione o ragione sociale MARCA DA BOLLO RISERVATO ALL UFFICIO CITTÀ DI CHIERI AREA PROGRAMMAZIONE TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA EDILIZIA PRIVATA PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA ai sensi del D.L. n.269/2003 convertito nella

Dettagli

Dichiarazione di fine lavori - Richiesta certificato di agibilità (artt 24 e 25 D.P.R. 06.06.N.380)

Dichiarazione di fine lavori - Richiesta certificato di agibilità (artt 24 e 25 D.P.R. 06.06.N.380) Comune di MULAZZANO Marca da bollo da 14,62 Dichiarazione di fine lavori - Richiesta certificato di agibilità (artt 24 e 25 D.P.R. 06.06.N.380) All Ufficio Tecnico Il sottoscritto titolare della concessione

Dettagli

Aral 83 S.r.l. Consulenze e servizi

Aral 83 S.r.l. Consulenze e servizi Informativa per la clientela studio Aral Ai gentili Clienti OGGETTO: Decreto sblocca Italia: stop alla DIA Gentile Cliente, con il Decreto Legge Sblocca Italia gli interventi di ristrutturazione in casa

Dettagli

COMUNE DI GROTTAMMARE

COMUNE DI GROTTAMMARE COMUNE DI GROTTAMMARE PROVINCIA DI ASCOLI PICENO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER L INSEDIAMENTO DI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (ex art. 8, comma 4, D. Lgs. 114/98) E LIMITAZIONI

Dettagli