Un caso emblematico di consumo di suolo: la impropriamente denominata Tangenziale Est di Torino. PierCarlo Porporato
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1 Un caso emblematico di consumo di suolo: la impropriamente denominata Tangenziale Est di Torino PierCarlo Porporato
2 Comitato e Coordinamento No Tangenziale Est di Torino Settembre 2006 COMITATO
3 Rete Girasole Torino Comitato e Coordinamento No Tangenziale Est di Torino Muoviti Chieri Comitato Bussolino Il Cubo - Chieri Il tuo parco Comitato Canarone Comitato Nazionale del paesaggio Altra Chieri possibile
4 Comitato e Coordinamento No Tangenziale Est di Torino Incontri, workshop e convegni, incontri con politici ed amministratori, azioni e richieste di accesso agli atti presso gli Enti preposti, camminate, serate di proiezioni, eventi, presidi, presenza a convegni e manifestazioni, contatto con i giornali e i mezzi di informazione, ecc...
5 Comitato e Coordinamento No Tangenziale Est di Torino UNICA AGENZIA DI INFORMAZIONE PER I CITTADINI
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8 Comitato e Coordinamento No Tangenziale Est di Torino Avvocati, geologi, progettisti territoriali, ingenieri, architetti, esperti di mobilità, grafici, videomaker, medici, epidemiologi, naturalisti, pedologi, chimici, ecc...
9 Comitato e Coordinamento No Tangenziale Est di Torino
10 Comitato e Coordinamento No Tangenziale Est di Torino Sito web: media di 250 contatti mese Mailing list Comitato: circa 600 mail Mailing list Coordinamento: 30 attivisti Petizione: circa 2000 firme
11 Non è una tangenziale, ma un raccordo autostradale tra la Torino-Piacenza, la Torino-Milano, la Torino-Aosta e la Torino-Frejus Non un solo svincolo sarà in vicinanza della città o collegherà direttamente la città di Torino così come la tangenziale nord-ovest Gli svincoli sarebbero a Poirino, Chieri-Andezzeno, Valle di Bussolino e Gassino
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13 Non servirà né alla risoluzione del traffico della area metropolitana a nord di Torino, né al traffico locale, ma servirà ancora una volta al trasporto su gomma delle merci che da sud (porti liguri e tra questi la pazzia del porto di VADO) devono transitare verso il nord Italia e nord Europa Il 15% del traffico è previsto costituito da camion (Fonte: studio S.I.T.I. -società privata consulente sul progetto-anno 2010)
14 Porto di VADO Ligure Piattaforma MAERSK Una piattaforma costruita in mare della dimensione di 6 campi da calcio per far attraccare super-navi cariche di container e gas compresso -DIMENSIONI: metri quadrati, con una lunghezza di circa 600 metri - ALTEZZA: 4,5 metri sul livello del mare. - REALIZZAZIONE su CASSONI di cemento, riempiti del materiale scavato sul fondale marino, prelevato con DRAGAGGI CHE ANDRANNO A RIMESCOLARE LE TANTE SOSTANZE TOSSICHE PRESENTI NEI FONDALI DELLA RADA DI VADO LIGURE.
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16 E' previsto un transito di mezzi tra i e i veicoli al giorno. Il 15% sarà traffico pesante: 4000/4600 camion al giorno (Fonte: simulazione anno 2009 S.I.T.I.) L'alleggerimento che apporterebbe la Tangenziale Est al sistema attuale delle tangenziali torinesi rappresenterebbe una diminuzione del 3-6%. Quando sarà attivo anche il passante di Corso Marche, le due opere apporterebbero una diminuzione del 12% del traffico totale. (Fonte SITI presentazione studi TangEst Provincia di Torino )
17 Collegamento multimodale Corso Marche costo 1,2 miliardi
18 A che punto siamo situazione attuale Incarico al Politecnico di Torino Preprogetto : proposta di un corridoio, ipotesi di tracciato Tavolo di pilotaggio voluto dalla Provincia partecipazione dei Sindaci del territorio Incarico a C.A.P. (Concessionaria Autostrade Piemontesi / Società Regione Piemonte - A.N.A.S.) Progettazione : studio traffico, valutazioni economiche, studio geologico, allestimento gara appalto project financing, ecc... Osservatorio voluto dalla Regione partecipazione della Provincia e dei Sindaci del territorio Circa di spesa
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30 I COSTI DELL'OPERA Per meno di 25 chilometri circa 1 miliardo di euro 45 milioni di euro al chilometro 450 mila euro al metro 450 euro al centimetro 45 euro al millimetro
31 I COSTI DELL'OPERA 22 chilometri costeranno 1 miliardo 450 euro al centimetro 3 centimetri = stipendio mensile di un operaio 36 centimetri = stipendio annuo di un operaio Meno di 15 metri equivalgono a 40 anni di lavoro di un operaio
32 Come verrà finanziata l'opera? i conti della serva Traffico previsto: da a veicoli al giorno (Fonte: studio S.I.T.I. -società privata consulente sul progetto-anno 2010) Costo previsto dell'opera = 1 miliardo di euro Un'opera prevista in Project financing cioè finanziamento pubblico + finanziamento privato 40% finanziamento pubblico 600 milioni finanziamento da privato vincitore della gara di appalto
33 Come verrà finanziata l'opera? i conti della serva Prevedendo un pedaggio di 3 euro al passaggio (costo medio attuali pedaggi delle tangenziali torinesi a parità di percorso) Considerati / passaggi al giorno Si può prevedere un incasso medio per il gestore privato di circa: euro al giorno 32 milioni di euro all'anno considerati i 600 milioni investiti saranno necessari 20 anni circa per recuperare l'investimento
34 Come verrà finanziata l'opera? i conti della serva Secondo dati economici internazionali, grandi opere pubbliche e private si ammortano in un tempo medio che va dai 5 ai 10 anni siamo buoni e consideriamo 10 anni 600 milioni di euro di investimento sarà necessario incassare 60 milioni di euro di pedaggi all'anno, 5 milioni di euro al mese sempre al costo di circa 3 euro a pedaggio è necessario ci sia un transito di circa 56 mila autoveicoli al giorno i dati di traffico non sono quelli previsti
35 Come verrà finanziata l'opera? i conti della serva Considerate queste valutazioni c'è qualche problema: - conti economici: se fossero veritieri, allora avremmo scoperto finalmente i primi benefattori privati che recuperano l'investimento in un tempo doppio rispetto al normale, non 10 ma 20 anni - dati di traffico non 27/ veicoli al giorno ma veicoli al giorno e allora forse...
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44 Tavola 4.3 Progetti di viabilità
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46 CONSUMO DI TERRITORIO TANGEZIALE EST DIRETTO: definitivo - prodotto dall'opera provvisorio la cantierizzazione INDIRETTO: in opera per i materiali cave e aree di deposito scavi post opera per attrazione zone industriali / pressione edilizia danno alle produzioni agro-alimentari frammentazione territoriale barriere ecologiche, agricole, socio-economiche
47 DIRETTO: definitivo - prodotto dall'opera Il consumo di territorio dell'opera è valutabile in circa 500/600 mila metri quadri 500/600 ettari Equivalente a 1300/1560 giornate piemontesi a 70/ 80 campi da calcio a 50/60 aziende agricole La media nazionale in ettari di una azienda agricola è di un po' meno di 10 ettari (Fonte: Censimento Agricolo anno 2010)
48 CANTIERIZZAZIONE DIRETTO: provvisorio la cantierizzazione 7/10 anni circa per la realizzazione dei viadotti e delle gallerie Sono prevedibili spostamenti di terreno e materiali per circa 4,5 milioni di metri cubi per scavi circa 1,5 milioni di metri cubi per riporti per un totale di circa 6 milioni di metri cubi equivalente a mezzo milione di camion da cantiere che transiteranno in vallate strette e stradine di campagna
49 CANTIERIZZAZIONE 6 milioni di metri cubi Sono l'equivalente di 4 grattacieli dalla base di 100x100 metri e alti 48 piani. Sono l'equivalente a 2 volte il volume della Piramide di Keope. e non ci sono informazioni né sui siti di smaltimento degli scavi delle gallerie, dei materiali di risulta, dello smarino, delle loro caratteristiche, né sui siti di scavo della ghiaia necessaria per realizzare i viadotti...
50 CANTIERIZZAZIONE Occupazione di suolo stimato per la cantierizzazione Circa metri quadri 40 ettari 40 aziende agricole Tempo medio stimato di ripristino ambientale dalla data di fine lavori 2/3 anni - copertura vegetale 8/10 anni - copertura arborea
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53 INDIRETTO: in opera per i materiali cave e aree di deposito scavi
54 INDIRETTO: post opera per attrazione zone industriali / pressione edilizia POIRINO CHIERI Nuovi Piani Regolatori Varianti ai PRGC Nuovi Piani Commerciali
55 Nuove zone residenziali case servizi infrastrutture GASSINO BUSSOLINO Nuove zone industriali capannoni impianti infrastrutture
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65 INQUINAMENTI In base agli studi di settore L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA' considera che l'8% dei decessi per cause naturali sia da ricondursi a patologie correlate con l'inquinamento atmosferico Il NOSTRO MINISTERO DELLA SALUTE denuncia che l'8% dei decessi in Italia è dovuto all'inquinamento atmosferico
66 INQUINAMENTI Si stima che ogni anno a TORINO dai 640 ai 650 decessi siano collegati agli effetti a medio e lungo termine (10-15 anni) del permanere nell'aria di livelli elevati di PM10 e altri. La città di TORINO, emerge al vertice dell'inquinamento: ha la più alta media giornaliera nel quinquennio per il PM10 (54 microgrammi/metro cubo), per il biossido d'azzoto (66 microgrammi) e per l'ozono (115 microgrammi). (Fonte: dott. Ennio Cadum Direttore ARPA Piemonte rapporto EpiAir Ministero della Salute)
67 INQUINAMENTI PREVEDIBILE un aumento del 238% del monossido di carbonio (cancerogeno) 150% dell'ossido di azoto (cancerogeno) (Fonte: progetto Provincia di Torino anno 2000 con un flusso di traffico previsto di 2500 veicoli/ora contro i veicoli/giorno -maggioranza camion 15%- previsti ora) Al periodo non si valutarono né il PM10 (polveri sottili), né tantomeno il più letale PM25 (particolato ultrafine), né una serie di altri inquinanti quali gli aromatici altamente tossici e cancerogeni emessi dagli autoveicoli
68 INQUINAMENTI Nella fase di pre-progettazione del Politecnico e in quella di progettazione della CAP, non vi sono accenni a valutazioni di: impatto sanitario stato della salute delle popolazioni residenti valutazione dell'inquinamento atmosferico cattura dei fumi nelle gallerie deposito inquinante dei territori limitrofi all opera smaltimento delle acque di dilavazione del manto autostradale ecc...
69 INDIRETTO: danno alle produzioni agro-alimentari
70 25 presidi P.A.T (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) 2 vini D.O.C. riconosciuti dalla Regione Piemonte, appartenenti al Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino e Presidi Slow Food
71 Presidi P.A.T (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) e vini D.O.C. TANGENZIALE EST
72 INDIRETTO: frammentazione territoriale barriere ecologiche, agricole, socio-economiche
73 Allegato Studio Politecnico anno 2009 Relazione esproprii Gli impatti che la infrastruttura può generale sono: Riduzione della consistenza fisica e funzionale dell azienda Ridotta funzionalità della viabilità a servizio della azienda Ridotta funzionalità della rete scolante e d irrigua ed alterazione dell assetto geomorfologico, geopedologico ed idrogeologico del suolo e del sottosuolo Ricomposizione fondiaria (opere di mitigazione progettuali) Occupazione temporanea e mancato raccolto in fase di cantiere
74 NO alle scatole cinesi SI alla informazione e alla partecipazione democratica dei cittadini Regione Piemonte Ente preposto alla programmazione delle opere autostradali, Incarica e finazia la Provincia di Torino per gestire lo studio di prefattibilità e poi lo studio di fattibilità della Tangenziale Est TAVOLO DI PILOTAGGIO OSSERVATORIO C.A.P. (Concessioni Autostrade Piemontesi) SPA costituita tra Regione Piemonte e A.N.A.S. compimento di tutte le attività, gli atti e i rapporti inerenti infrastrutture strategiche relative al sistema viario regionale Provincia di Torino Su incarico e con i finanziamenti della Regione Piemonte incarica per la realizzazione dello studio di prefattibilità il Politecnico di Torino e poi per lo studio di fattibilità la Società C.A.P. (Concessioni Autostrade Piemontesi)
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76 Grazie per l'attenzione... "La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra". Capo indiano Attle - Duwamish
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