L ISTRUZIONE IN ITALIA
|
|
- Aloisia Di Martino
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Lezione 8.2 L ISTRUZIONE IN ITALIA SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 1 CONTENUTO DELLA LEZIONE Modelli di organizzazione del servizio (prosegue parte teorica) Il finanziamento dell istruzione in Italia Il finanziamento dell università SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 2 1
2 MODELLI ORGANIZZATIVI Produzione pubblica o privata? L alternativa presenta forti risvolti ideologici I possibili vantaggi del privato maggiore efficienza decentramento decisionale ( ma si può realizzare anche nel pubblico) profitto e connessi incentivi sovranità del consumatore SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 3 MODELLI ORGANIZZATIVI Due alternative all offerta pubblica: Finanziamento della scuola privata Finanziamento degli utenti (vouchers) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 4 2
3 MODELLI ORGANIZZATIVI Pubblico o Privato? I possibili limiti del Privato topping up e minaccia all equità (rischi di segmentazione e di formazione di scuole di élite) profitto e qualità del servizio (rischio di assunzioni di personale precario, meno costoso) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 5 FINANZIAMENTO DELL ISTRUZIONE IN ITALIA Istruzione diversa da universitaria Competenze miste Stato (pagamento insegnanti) e Enti locali e Distretti scolastici Trasferimenti dal bilancio dello stato (autonomia gestionale per acquisti di beni e servizi) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 6 3
4 FINANZIAMENTO DELL ISTRUZIONE IN ITALIA Istruzione universitaria Competenze miste Università: servizi educativi e di ricerca Regioni: servizi per il diritto allo studio Principali finanziatori Stato con trasferimenti Utenti con tasse, contributi e tariffe SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 7 Le principali fonti di entrata delle università pubbliche % 7% 16% 15% 1% 5% 100% SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 8 4
5 Le principali voci di spesa delle università pubbliche % 13% 11% 1% 1% 7% 2% 2% 100% SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 9 PROBLEMI DEL SISTEMA UNIVERSITARIO IN ITALIA (alla vigilia delle riforme degli anni 90) 1. Bassa produttività e qualità 2. Effetti redistributivi perversi 3. Eccessivo centralismo, ma forte sperequazione nella distribuzione delle risorse SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 10 5
6 ALCUNI INDICATORI SULL ISTRUZIONE SUPERIORE NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI (fine anni 80) - Bassi risultati e produttività (pochi ingressi, molti abbandoni) - Bassa spesa pubblica - Pochi aiuti (dsu) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 11 LAUREATI PER POSIZIONE PROFESSIONALE DEL PADRE E OCCUPATI MASCHI PER POSIZIONE NELLA PROFESSIONE (fine anni 80) - La probabilità di laurearsi di un figlio di operaio/lavoratore autonomo 6 volte più bassa di un figlio di imprenditore/libero professionista (3 volte rispetto a un impiegato) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 12 6
7 SPESA STATALE PER ISCRITTO E PER LAUREATO NEL 1995 (MILIONI DI LIRE): - Il sistema centralizzato di distribuzione delle risorse aveva prodotto enormi sperequazioni SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 13 OBIETTIVI DELLA RIFORMA: MAGGIORE EFFICIENZA ED EQUITÀ A PARITÀ DI SPESA PUBBLICA Attraverso diverse norme, emanate nella seconda metà degli anni 90 (la più importante è l articolo 5 della legge n. 537/1993), si cerca di: ridimensionare l intervento dello stato e controllare la dinamica della spesa aggregata conferire maggiore autonomia e responsabilità ai soggetti decentrati (atenei) introdurre elementi di competizione tra gli atenei destinare più risorse ai meritevoli, privi di mezzi e selezionare con più rigore i destinatari delle politiche equitative SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 14 7
8 LA RIFORMA SI ISPIRA AI MODELLI DI CONCORRENZA AMMINISTRATA La riforma si propone di fare evolvere il sistema universitario italiano da un regime centralistico e fortemente burocratico a un regime di concorrenza amministrata : un modello in cui, entro i limiti di un budget pubblico complessivo e salvaguardando obiettivi di tipo equitativo definiti a livello centrale, si ridefinisce la struttura degli incentivi dei soggetti che operano nel sistema per consentire alle forze della concorrenza di giocare un ruolo più incisivo nella allocazione delle risorse. SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 15 LE PRINCIPALI AZIONI DELLA RIFORMA (1): l efficienza Maggiore responsabilità nella gestione delle risorse: Budget unico (assegnazione in forma liquida delle risorse e controllo della dinamica aggregata della spesa) Quota di riequilibrio (redistribuzione tra atenei sulla base di costi standard per studente) Fondi di ricerca su base competitiva (cofinanziati e con referees) Maggiore flessibilità e autonomia: nella gestione delle risorse umane (nuove modalità concorsuali; superamento del concetto di pianta organica ) nel disegno dei prodotti formativi (riforma della didattica, con il 3+2) nella apertura di nuove università, facoltà, corsi di laurea (norme sulla programmazione del sistema universitario) Istituzione di un sistema di valutazione sia a livello locale (Nuclei) sia nazionale (Cnvsu) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 16 8
9 LE PRINCIPALI AZIONI DELLA RIFORMA (2): l equità Rafforzamento e revisione del sistema del diritto allo studio (importo delle borse, tassa diritto allo studio, revisione dei criteri di selezione dei beneficiari: merito e condizione economica) Più forte ricorso alla contribuzione degli utenti (deregolamentazione delle tasse + ricorso alla prova dei mezzi per differenziarle) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 17 LE UNIVERSITÀ HANNO OTTENUTO DIVERSE FORME DI AUTONOMIA (statutaria e regolamentare; di bilancio; didattica; nella definizione dei fabbisogni di personale) Atenei liberi di: Scegliere la combinazione dei fattori (docenti o acquisti di beni e servizi). Di definire offerta didattica, nell ambito di schemi fissati dal centro. Verso il superamento del valore legale del titolo di studio. SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 18 9
10 CHE COSA SI SAREBBE DOVUTO FARE PER PROSEGUIRE SUL MODELLO AVVIATO CON LA RIFORMA ANNI 90? 1. rafforzare la competizione tra gli atenei (consentire agli studenti di votare con i piedi + competere anche sugli altri input); 2. aumentare le risorse, sia pubbliche sia private, nel settore universitario; 3. riformare la struttura decisionale, di governo, all interno delle università (problemi di autoreferenzialità). SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 19 IN REALTÀ COSA È ACCADUTO (dal 2000 in poi)? «Abbandono», da parte del governo, del processo di autonomia delle università avviato negli anni 90. Il sistema delle autonomia ha così prodotto, dal 2000 in poi, alcune degenerazioni, di cui li principali sono: (1) eccessiva frammentazione dell offerta formativa (2) eccessiva proliferazione di idoneità per posti di ruolo (professori) A queste degenerazioni si è cercato di rispondere con una forte sterzata centralistica. A questa sta facendo seguito, dal 2010, una risoluta politica di tagli (il tutto mascherato con una forte enfasi sul recupero del merito e della qualità). SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 20 10
11 Sterzata centralistica : alcuni esempi Progressivo innalzamento dei requisiti minimi di docenza per attivare un corso Fissazione numero massimo di esami Limiti all assunzioni di personale (blocco del turn over) Blocco dei concorsi e nuove regole concorsuali Limiti sulla composizione del personale SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 21 A cosa servono e che conseguenze provocano questi rimedi? A correggere le degenerazioni e le storture, ma forte limitazione dell autonomia degli atenei; ma anche potente freno alla crescita del sistema: contenimento della dimensione dell offerta formativa e delle dinamiche del personale (nuove assunzioni). Vero obiettivo: contenere la spesa nel settore universitario! Vedi dati nelle 2 diapo ss Il contenimento della spesa non sarebbe però stato possibile se nel frattempo non si fosse verificato un fenomeno permissivo: la forte accelerazione delle uscite dai ruoli universitari. Elevata età media dei docenti italiani Provvedimenti volti ad abbassare l età pensionabile e a incentivare le uscite. SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 22 11
12 La dinamica delle entrate SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 23 Flette la quota del finanziamento Miur; aumenta quello privato SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 24 12
13 A cosa servono e che conseguenze provocano questi rimedi? A correggere le degenerazioni e le storture, ma forte limitazione dell autonomia degli atenei; ma anche potente freno alla crescita del sistema: contenimento della dimensione dell offerta formativa e delle dinamiche del personale (nuove assunzioni). Vero obiettivo: contenere la spesa nel settore universitario! Il contenimento della spesa non sarebbe però stato possibile se nel frattempo non si fosse verificato un fenomeno permissivo: la forte accelerazione delle uscite dai ruoli universitari. Elevata età media dei docenti italiani Provvedimenti volti ad abbassare l età pensionabile e a incentivare le uscite. Vedi dati nelle 2 diapo ss SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 25 Progressivo invecchiamento del corpo docente SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 26 13
14 Accelerazione uscite nette dal SUI a partire dal 2008 ( uscite contro ingressi) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 27 Il contenimento della spesa è andato di pari passo con quello della spesa del personale SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 28 14
15 Dove siamo oggi? (Rapporto Anvur): 1 In Italia la spesa in istruzione terziaria in rapporto al numero degli studenti è inferiore a quella media dei Paesi Ocse (-30%), mentre è sostanzialmente allineata alla media per i gradi inferiori dell istruzione. Dal 2009 il finanziamento complessivo del MIUR al sistema universitario si è ridotto di quasi 1 miliardo, (- 13% in termini nominali, -20% in termini reali). La riduzione delle risorse è stata resa sostenibile dalla riduzione del personale e dal blocco delle progressioni degli stipendi. Il rapporto studenti/docenti è tornato oggi a valori elevati. SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 29 Dove siamo oggi? (Rapporto Anvur): 2 Il Rapporto registra l aumento del numero dei laureati negli ultimi anni: tra il 1993 e il 2014, infatti, la quota dei laureati sulla popolazione in età da lavoro è salita dal 5% al 13% e tra i giovani in età compresa tra i 25 e i 34 anni si è passati dal 7% al 24%. Eppure i confronti internazionali mostrano che l Italia è ancora uno dei Paesi con la più bassa quota di laureati, anche tra i più giovani (24% contro 37% media UE; penultimo prima della Turchia). Infatti, vista la parallela crescita dell istruzione universitaria anche altrove, lo scarto rispetto ai valori medi europei non si è ridotto nel tempo. SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 30 15
16 Dove siamo oggi? (Rapporto Anvur): 3 Nonostante i progressi degli ultimi anni, il sistema, continua a presentare problemi cronici, che la riforma 3+2 ha attenuato ma non risolto. Il fatto che quasi un terzo degli immatricolati abbandoni o cambi corso di studio dopo il primo anno indica la difficoltà del passaggio dalle scuole superiori all università: ciò è dovuto all inefficacia dell orientamento formativo, a deficit di preparazione degli studenti, alla debolezza del tutoraggio per gli immatricolati. Nonostante luoghi comuni diffusi, sul mercato del lavoro la laurea continua in media a offrire migliori opportunità occupazionali e reddituali rispetto al solo diploma di maturità. La crisi ha colpito duramente i più giovani, ma gli effetti sono stati decisamente peggiori per chi ha un livello d istruzione più basso SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 31 Dove siamo oggi? (Rapporto Anvur): 4 La spesa italiana in ricerca e sviluppo è tra le più basse delle grandi economie industriali (la spesa del settore privato è circa la metà; quella pubblica è inferiore di circa il 30% rispetto alla media Ocse). Anche le risorse MIUR specifiche per il finanziamento della ricerca sono diminuite nel tempo. Alle minori risorse investite corrisponde un minor numero di ricercatori e un minor potenziale d innovazione. Tuttavia i risultati della ricerca italiana sono positivi: nel complesso università ed enti di ricerca mostrano una qualità delle pubblicazioni scientifiche paragonabile a quella dei principali Paesi europei. SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 32 16
17 PAROLE CHIEVE DELLA LEZIONE Natura e caratteristiche dei servizi d istruzione Funzioni delle politiche d istruzione Istruzione come investimento in capitale umano: modello con due periodi Costi e benefici privati dell istruzione: la scelta ottima d istruzione in relazione al talento e ai vincoli economici Ragioni dell intervento pubblico: efficienza ed equità SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 33 Modalità dell intervento pubblico: regolamentazione, finanziamento e produzione pubblica Il dibattito sul superamento del vincolo economico nel caso dell istruzione superiore prestiti d onore (commerciali e condizionati al reddito futuro), imposta sui laureati e borse di studio L alternativa tra produzione pubblica e privata Il finanziamento dell istruzione universitaria in Italia Le riforme degli anni novanta: verso un modello di concorrenza amministrata con forte autonomia degli atenei Anni duemila: tra mancate riforme, deviazioni centralistiche e tagli. SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 34 17
18 DOVE STUDIARE: P.Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, Bologna Capitolo 8 Paragrafo 6. L istruzione Appunti + diapositive della lezione SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, ) 35 18
L ISTRUZIONE IN ITALIA
Lezione 9.2 L ISTRUZIONE IN ITALIA SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 2014-15) 1 CONTENUTO DELLA LEZIONE Modelli di organizzazione del servizio (prosegue parte teorica) Il finanziamento dell istruzione
DettagliL ISTRUZIONE IN ITALIA
Lezione 8.2 L ISTRUZIONE IN ITALIA SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 2018-19) 1 CONTENUTO DELLA LEZIONE Modelli di organizzazione del servizio (prosegue parte teorica) Il finanziamento dell istruzione
DettagliLA SPESA PER L ISTRUZIONE
CONTENUTO DELLA LEZIONE LA SPESA PER L ISTRUZIONE Natura del servizio Ragioni dell intervento pubblico nella spesa per istruzione Modelli di organizzazione del servizio L istruzione in Italia L istruzione
Dettagliil governo taglia le gambe all università. mandiamolo a casa.
il governo taglia le gambe all università. mandiamolo a casa. N O a u n a r i f o r m a fa l s a. s ì a u n a r i f o r m a v e r a. L università affonda L italia non cresce ULTIMI IN EUROPA PER RISORSE
DettagliI Provvedimenti del Governo sull Università
I Provvedimenti del Governo sull Università LEGGE 133/2008 -Il 25 Giugno 2008, il Governo approva in soli 9 minuti un decreto legge di natura economica senza un confronto con le parti interessate e il
DettagliPER UNA SOCIETÀ DELL APPRENDIMENTO CONTINUO
PER UNA SOCIETÀ DELL APPRENDIMENTO CONTINUO 1 L attività dell Associazione è resa possibile dal sostegno di più Fondazioni di origine bancaria. Ad oggi le Fondazioni: q Compagnia San Paolo di Torino q
DettagliL ISTRUZIONE: ASPETTI TEORICI
Lezione 8.1 L ISTRUZIONE: ASPETTI TEORICI SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 2018-19) 1 CONTENUTO DELLA LEZIONE Natura del servizio Ragioni dell intervento pubblico nella spesa per istruzione Modelli
DettagliBILANCIO UNICO DI ATENEO DI ESERCIZIO A cura Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione
BILANCIO UNICO DI ATENEO DI ESERCIZIO 2016 A cura Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione BILANCIO UNICO DI ATENEO 2016 Prospetti del bilancio Stato patrimoniale Sintetizza le dimensioni quantitative
DettagliIl decreto legge 180/2008, i tagli e l'università italiana. autunno 2008
Il decreto legge 180/2008, i tagli e l'università italiana autunno 2008 Una precisazione disinformazione: un esempio E' diventato di dominio pubblico che ci sono 327 Facoltà universitarie in Italia con
DettagliDrop Out e cura dello studente Università di Macerata
Drop Out e cura dello studente Università di Macerata Andrea Fiorini Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari ( CNSU ) «Gli studenti e il Drop Out» Un analisi del contesto dell Università
DettagliLa nostra università e l Europa. Gaetano Manfredi Presidente della CRUI Rettore dell Università degli Studi di Napoli Federico II
La nostra università e l Europa Gaetano Manfredi Presidente della CRUI Rettore dell Università degli Studi di Napoli Federico II La nostra visione del sistema universitario Una infrastruttura nazionale
Dettagli#APPELLOGIOVANE.
#APPELLOGIOVANE http://www.change.org/petitions/appello-giovane-unasfida-per-i-giovani La disoccupazione e l emigrazione all estero dei giovani italiani stanno aumentando ad un ritmo allarmante. A gennaio
DettagliA SCUOLA DI INNOVAZIONE 383 MILIONI DI EURO PER PIÙ QUALITÀ E INNOVAZIONE PER GLI STUDENTI LOMBARDI
A SCUOLA DI INNOVAZIONE 383 MILIONI DI EURO PER PIÙ QUALITÀ E INNOVAZIONE PER GLI STUDENTI LOMBARDI 383 MILIONI DI EURO PER LE DOTI E INNOVAZIONE A SCUOLA Regione Lombardia ha stanziato 383 milioni di
DettagliSesta Indagine Eurostudent
Sesta Indagine Eurostudent Popolazione: iscritti 2008-2009 a corsi di I e II ciclo (L, LM, LMCU) Campione: 4.499 studenti (università statali e non statali) Periodo di rilevazione: maggio-giugno 2010 Modalità
DettagliTEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE. Motivazioni del WS
Lezione 2 TEORIE ECONOMICHE DEL WELFARE STATE SdW SISTEMI DI WELFARE (P Silvestri, 2016_17) 1 Motivazioni del WS Sinora abbiamo considerato l'evoluzione e le origini del WS e abbiamo fatto prevalentemente
DettagliFondo Sociale Europeo 2014/2020
Fondo Sociale Europeo 2014/2020 Che cosa finanzia il FSE? Formazione per occupati (formazione continua), per disoccupati, per la popolazione (formazione permanente) + IeFP; IFTS; ecc. Voucher formativi
DettagliPROTEZIONE SOCIALE ED EQUILIBRIO INTERGENERAZIONALE PROF. TIZIANO TREU
PROTEZIONE SOCIALE ED EQUILIBRIO INTERGENERAZIONALE PROF. TIZIANO TREU VILLA MONASTERO,VARENNA 20-21-22 SETTEMBRE 2018 1 L equilibrio intergenerazionale è in pericolo (o si è già rotto?) Minacciato da
DettagliCoordinamento organizzativo nazionale dei Manager didattici per la qualità
Coordinamento organizzativo nazionale dei Manager didattici per la qualità Filippo Del Vecchio Quanto costa la didattica di qualità in termini di FFO? Il finanziamento degli atenei pubblici: FFO Istituito
DettagliASSEMBLEA DELLA FACOLTA DI INGEGNERIA. L Università di Padova e la Legge 6 agosto 2008 n. 133
ASSEMBLEA DELLA FACOLTA DI INGEGNERIA L Università di Padova e la Legge 6 agosto 2008 n. 133 Padova, 23 ottobre 2008 La Legge 6 agosto 2008 n. 133 Iter parlamentare - Il 25 giugno 2008, su proposta del
DettagliTutela della Salute proposta della Regione Lombardia. Tutela della Salute proposta. Tutela della Salute proposta della Regione Veneto.
Regione Lombardia Art. 24 - Tutela salute 1. È attribuita alla Regione Lombardia, nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire sul territorio nazionale, la potestà legislativa e amministrativa
DettagliDiritto allo studio. #merito&bisogno. Team Palazzo Chigi
#merito&bisogno Diritto allo studio "I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi" (art. 34 Costituzione) Team Economico @ Palazzo Chigi 3 novembre
DettagliLa legge 133/2008 e l'università italiana
La legge 133/2008 e l'università italiana Lavinia Egidi Università del Piemonte Orientale 22 ottobre 2008 Questa presentazione è a disposizione di chi voglia utilizzarla. Chi ritiene di apportare modifiche,
DettagliCorso per Concorso Dirigente Scolastici -
Martedì 9/01/2018 Corso per Concorso Dirigente Scolastici - Prima parte Sede del corso: Liceo L.A Muratori San Carlo Via Cittadella 50 - Modena - dalle ore 15,00 alle 18,00 Normativa riferita al sistema
DettagliAlcuni dati e considerazioni sulla capacità di attrazione del Politecnico di Torino e sui risultati dell attività didattica
POLITECNICO IN NUMERI Alcuni dati e considerazioni sulla capacità di attrazione del Politecnico di Torino e sui risultati dell attività didattica Il Politecnico di Torino e la sua capacità di attrazione
DettagliINIZIATIVA ADRIATICO-IONICA Presidenza Italiana (1 giugno maggio 2003) Tavola Rotonda
IL SISTEMA DEGLI ORDINAMENTI DIDATTICI IN ITALIA INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA Presidenza Italiana (1 giugno 2002 31 maggio 2003) Tavola Rotonda ISTRUZIONE E COOPERAZIONE INTERUNIVERSITARIA MIUR, 11-12 dicembre
DettagliDomande sull Unione Europea?.....Può aiutarti!
Domande sull Unione Europea?.....Può aiutarti! Finanziamenti dell Unione europea: funzionamento e fonti di informazione on-line Perché una strategia per l Europa 2020? La crisi degli ultimi anni ha determinato
DettagliBilancio consuntivo. Anno 2013 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA. Presentazione al Consiglio di Amministrazione. 26 maggio 2014
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA Bilancio consuntivo Anno 2013 Presentazione al Consiglio di Amministrazione Università degli Studi di Brescia Consiglio di Amministrazione 25 maggio 2011 26 maggio 2014
DettagliProf. Emmanuele Pavolini Università di Macerata Bologna
Welfare Aziendale e Conciliazione. Proposte e esperienze del mondo cooperativo Prof. Emmanuele Pavolini Università di Macerata Bologna 22-3-2017 Struttura della presentazione Pattern di diffusione di welfare
DettagliI NUMERI DA CAMBIARE Scuola, università e ricerca L Italia nel confronto internazionale
I NUMERI DA CAMBIARE Scuola, università e ricerca L Italia nel confronto internazionale 21 ottobre 2012 L impegno della Fondazione Rocca e di TreeLLLe per I numeri da cambiare e relative Questioni aperte
DettagliStato Giuridico e Reclutamento: le proposte alternative
Assemblea Generale Ricercatori, Assegnisti e Post-doc Stato Giuridico e Reclutamento: le proposte alternative Enrico Grisan Prinicipi Ispiratori 1. Le università sono sede di libera formazione e strumento
DettagliLettera aperta alla Ministra dell Istruzione, dell Università e della ricerca
Lettera aperta alla Ministra dell Istruzione, dell Università e della ricerca In difesa dell Università Pubblica Negli ultimi anni l Università Pubblica è stata oggetto di politiche di disinvestimento,
DettagliMinistro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca VISTO lo stanziamento disponibile sul Cap. 1694 dello stato di previsione della spesa di questo Ministero per l esercizio finanziario 2009, al
DettagliAppunto interno - CNVSU 10/10/03
Informazioni rilevanti sull ateneo ai fini della valutazione istituzionale da parte del Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario Bozza da sottoporre all attenzione dei Nuclei di
DettagliLaboratorio UNIVERSITÁ
Laboratorio UNIVERSITÁ E tempo di andare! Roma 10 febbraio 2018 The Church Palace (Domus Mariae) Angiolo.boncompagni@istruzione.it L Autonomia Universitaria nel quadro costituzionale italiano Art 33 u.c.
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI UNIVERSITARI
DOCUMENTO DEL CNSU IN MERITO AL DISEGNO DI LEGGE FINANZIARIA 2003 (AC 3200) CONSIGLIO NAZIONALE STUDENTI UNIVERSITARI Prot. n. 140 Spedito il 13 novembre 2002 Parere Al Ministro S E D E OGGETTO: documento
DettagliEUROPA 2020 POAT. Lamezia Terme Giovedì 2 aprile 2015 PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA
POAT PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Linea 3 - Ambito 1 Azioni a supporto della partecipazione ai programmi comunitari a gestione diretta e al lavoro in
DettagliEconomia del Settore Pubblico
Economia del Settore Pubblico Emanuela Randon Lezione 1 a.a. 2010-2011 Febbraio 2011 1 PRESENTAZIONE DEL CORSO aspetti organizzativi testo di riferimento modalità di valutazione obiettivi e struttura del
DettagliMobilitazione studenti e lavoratori in difesa dell Università Pubblica
Mobilitazione studenti e lavoratori in difesa dell Università Pubblica Lettera aperta alla Ministra dell Istruzione, dell Università e della Ricerca per fare pressione e chiedere interventi urgenti nella
DettagliLezione 5.1 LE PENSIONI: MODELLI
Lezione 5.1 LE PENSIONI: MODELLI SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 2018-19) 1 CONTENUTO DELLA LEZIONE Motivazioni dell intervento pubblico in campo pensionistico Modelli di sistemi pensionistici a
DettagliLezione 5.1 LE PENSIONI: MODELLI
Lezione 5.1 LE PENSIONI: MODELLI SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 2016-17) 1 CONTENUTO DELLA LEZIONE Motivazioni dell intervento pubblico in campo pensionistico Modelli di sistemi pensionistici a
DettagliFSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA
FSE 2014-2020 POR BasilicataEuropa Unione Europea Fondo Sociale Europeo Il PO FSE BASILICATA 2014-2020 IL FONDO SOCIALE EUROPEO AGEVOLA L INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE,
DettagliBILANCIO UNICO D ATENEO DI PREVISIONE TRIENNALE A cura Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione
BILANCIO UNICO D ATENEO DI PREVISIONE TRIENNALE 2017-2019 A cura Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione Bilancio unico d Ateneo di previsione triennale 2017-2019 La programmazione relativa agli
DettagliLa contrattazione sociale territoriale per: lo sviluppo, l equità sociale, i servizi ai cittadini
La contrattazione sociale territoriale per: lo sviluppo, l equità sociale, i servizi ai cittadini VARESE 20 novembre2015 SPI FNP UILP PREMESSA La crisi economica e dell occupazione 410.000 occupati (manifatturiero
DettagliPOLITECNICO DI TORINO. Riforma dell università: fatti e dati
POLITECNICO DI TORINO Riforma dell università: fatti e dati Perchè l anno accademico inizia in ritardo L Università italiana sta vivendo un momento di riforma Coinvolge tutti noi, come docenti e studenti
DettagliBILANCIO UNICO D ATENEO DI PREVISIONE TRIENNALE A cura Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione
BILANCIO UNICO D ATENEO DI PREVISIONE TRIENNALE 2016-2018 A cura Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione Bilancio unico d Ateneo di previsione triennale 2016-2018 La programmazione relativa agli
DettagliIndicatori per il monitoraggio delle performance economiche e non economiche di Ateneo Anno 2015 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA
Indicatori per il monitoraggio delle performance economiche e non economiche di Ateneo Anno 2015 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Contenuto del report Riclassificazione dello Stato Patrimoniale e del
DettagliART. 1 DISPOSIZIONI PER IL RECLUTAMENTO NELLE UNIVERSITÀ E PER GLI ENTI DI RICERCA UFFICIO STUDI
Sintetica analisi del DECRETO LEGGE n. 180 /2008 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 263 del 10 novembre 2008 ed entrato in vigore il 10 novembre 2008. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 263 del 10 novembre
DettagliPIANO TRIENNALE DELLA RICERCA
PIANO TRIENNALE DELLA RICERCA 2011 2013 (ai sensi dei DD.MM. 23.12.2010, n. 50 e 4.8.2011, n. 345) L Ateneo di Modena e Reggio Emilia intende seguire linee di indirizzo che portino al perseguimento dell'avanzamento
DettagliClasse delle lauree magistrali in Scienze dell'economia (LM-56)
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Facoltà di Economia Marco Biagi - Corso di laurea magistrale in Economia e politiche pubbliche (EPP) Classe delle lauree magistrali in Scienze dell'economia
DettagliGli effetti della legge finanziaria 2010 sul sistema universitario nazionale e regionale. Legge 23 dicembre 2009, n. 191
Gli effetti della legge finanziaria 2010 sul sistema universitario nazionale e regionale Legge 23 dicembre 2009, n. 191 Ocse 2009: spesa - pubblica e privata - destinata alla formazione universitaria (%
DettagliRIAPRIRE L ITALIA AI GIOVANI: I DATI
RIAPRIRE L ITALIA AI GIOVANI: I DATI ANCORA TROPPO ALTO (19,3%) E LONTANO DALL OBIETTIVO DI LISBONA IL TASSO DI ABBANDONO SCOLASTICO: 1 studente italiano su 5 tra 18 e 24 anni non termina le scuole superiori
Dettagli83 a Relazione annuale. 1 aprile marzo 2013
83 a Relazione annuale 1 aprile 2012 31 marzo 2013 Basilea, 23 giugno 2013 Disponibile sul sito internet della BRI (www.bis.org). Pubblicata anche in francese, inglese, spagnolo e tedesco. Banca dei Regolamenti
DettagliPIANO NAZIONALE DELLA RICERCA
PIANO NAZIONALE DELLA RICERCA 2015-2020 Genoveffa Tortora Comitato Nazionale dei Garanti della Ricerca, MIUR Dipartimento di Informatica Università di Salerno Investiamo in ricerca ancora molto meno dei
DettagliIl ddl di riforma dell Università: azioni, scenari, prospettive
Il ddl di riforma dell Università: azioni, scenari, prospettive Antonello Masia Capo Dipartimento per l Università, l Alta formazione artistica e musicale e per la Ricerca Seminario: Il futuro dell Università.
DettagliDemografia, crescita economica, equilibri della previdenza sociale
Demografia, crescita economica, equilibri della previdenza sociale Gianni Geroldi Le pensioni un valore da tutelare. Tra equità e stabilità dei conti. FNP CISL Roma 10 marzo 2015 Premessa (1) semplice
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2016/2017
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2016/2017 MATERIA: ECONOMIA POLITICA CLASSE V B DOCENTE: Prof.ssa Valentina Vizzaccaro INDIRIZZO* AMMINISTRAZIONE, FINANZA e MARKETING * Moduli Conoscenze Competenze
DettagliFederico Perali. Dipartimento Scienze Economiche Università degli studi di Verona
Federico Perali Dipartimento Scienze Economiche Università degli studi di Verona Roma - 24 Novembre 2010 Convention Credito al Credito Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale Indice
DettagliAlta formazione & Università: raccordo col sistema delle imprese
Firenze, 14 febbraio 2014 COMPETENZE E CAPITALE UMANO Alta formazione & Università: raccordo col sistema delle imprese S3 - Smart Specialization Strategy Area di Coordinamento Educazione, Istruzione Università
DettagliUniversità in declino
Università in declino Un indagine sugli atenei italiani da Nord a Sud Carlo Trigilia La ricerca della Fondazione RES 2 Università in declino. Un indagine sugli atenei italiani da Nord a Sud Introduzione
DettagliCorso di laurea magistrale. Scienze pedagogiche e dei servizi educativi
Corso di laurea magistrale Scienze pedagogiche e dei servizi educativi (LM-50/LM-85) SEZIONE INFORMATIVA Denominazione corso Scienze pedagogiche e dei servizi educativi Classe LM-50/LM-85 Facoltà o struttura
DettagliEurostudent quinta indagine sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari
Eurostudent quinta indagine sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari Giovanni Finocchietti Convegno La dimensione sociale dell istruzione superiore Roma, 2 novembre 2008 La quinta
DettagliFinanziamenti alla ricerca e alle università
#merito&bisogno Finanziamenti alla ricerca e alle università Team Economico @ Palazzo Chigi 3 novembre 2016 Nuovi finanziamenti alla ricerca Si sostiene la ricerca di eccellenza con un finanziamento aggiuntivo
DettagliLa Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno. approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Promulga. la seguente legge: Articolo 12:
Testo del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, ( in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 141 del 20 giugno 2017 ), coordinato con la legge di conversione 3 agosto 2017, n. 123 ( in questa stessa Gazzetta
DettagliTABELLA A. La contribuzione studentesca e le altre entrate provenienti dagli studenti negli anni 2016 (conto economico) e 2017 (budget economico)
TABELLA A. La contribuzione studentesca e le altre entrate provenienti dagli studenti negli anni 2016 (conto economico) e 2017 (budget economico) Gettito della contribuzione studentesca Gettito relativo
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA. BILANCIO DI ESERCIZIO Anno 2015
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA BILANCIO DI ESERCIZIO Anno 2015 STRATEGIE DI SVILUPPO E SETTORI DI INTERVENTO A prescindere dal cambio radicale di asset contabile, va preliminarmente sottolineato che
DettagliCapitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio
Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio I recenti dati di contabilità nazionale confermano un passaggio difficile per l economia
DettagliBreve relazione sul mancato finanziamento dell'università Pubblica
Assemblea di Facoltà 26 Ottobre 2010 Breve relazione sul mancato finanziamento dell'università Pubblica A cura degli studenti della Facoltà di Ingegneria Unical Studenti Ingegneria Assemblea di Facoltà
DettagliProt. n. 1201/GM del 28 gennaio 2011 registrata dalla Corte dei Conti il 13 maggio 2011 registro 6 foglio 10
DIRETTIVA GENERALE sull azione amministrativa e la gestione ANNO Prot. n. 1201/GM del 28 gennaio registrata dalla Corte dei Conti il 13 maggio registro 6 foglio 10 Ill Miiniissttro dellll Issttruziione,,
DettagliDalla scuola al lavoro Le policy di Regione Lombardia. Cristina Colombo. 7 febbraio 2014
Dalla scuola al lavoro Le policy di Regione Lombardia Cristina Colombo 7 febbraio 2014 Dalla scuola al lavoro - Le policy di Regione Lombardia Regione Lombardia crede e lavora nella direzione di un avvicinamento
DettagliSesta Indagine Eurostudent
sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari italiani Giovanni Finocchietti, Direttore dell Indagine Eurostudent - Italia Convegno Ripensare il diritto allo studio universitario Firenze,
DettagliBILANCIO UNICO DI ATENEO DI ESERCIZIO A cura Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione
BILANCIO UNICO DI ATENEO DI ESERCIZIO 2015 A cura Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione BILANCIO UNICO DI ATENEO 2015 Primo bilancio unico in contabilità economico-patrimoniale 2012 Bilanci
DettagliTRENTINO E ITALIA: LE PREVISIONI DEL PIL ALCUNI INDICATORI EUROPA Trentino Italia Europa Germania Austria Svezia 71,4 60,5 70,0 78,0 74,3 80,5
1 TRENTINO E ITALIA: LE PREVISIONI DEL PIL Per il Trentino il 2015 è stimato attraverso la stima anticipata, a cura di Ispat; per il periodo 2016-2018 le previsioni di Pil sono state elaborate con il MEMT
DettagliObiettivi disattesi. Gli obiettivi dichiarati sono validi:
Il DDL Moratti Il DDL Moratti per la riforma dello stato giuridico della docenza universitaria produrrebbe conseguenze gravissime sul futuro dell Università italiana, sia dal punto di vista della ricerca
DettagliEconomia delle Istituzioni
Economia delle Istituzioni LEZIONE 5 Federico Biagi federico.biagi@unipd.it L ISTRUZIONE 1 Contenuto della lezione Natura del servizio Ragioni dell intervento pubblico nella spesa per istruzione Modelli
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO POST LAUREA
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa
DettagliLa formazione dei professionisti sanitari nel quadro della riforma didattica
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca La formazione dei professionisti sanitari nel quadro della riforma didattica Vanda Lanzafame Coordinatore Ufficio II Direzione Generale per l
DettagliL ASSISTENZA: PROGRAMMI DI CONTRASTO DELLA POVERTÀ (parte prima) CONTENUTI DELLE TRE LEZIONI
Lezione 7.1 L ASSISTENZA: PROGRAMMI DI CONTRASTO DELLA POVERTÀ (parte prima) SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 2018-19) 1 CONTENUTI DELLE TRE LEZIONI Ragioni dell intervento pubblico nel campo dell
DettagliGETTITO. TABELLA A. La contribuzione studentesca e le altre spese degli studenti nell'a.a. 2005/2006
TABELLA A. La contribuzione studentesca e le altre spese degli studenti nell'a.a. 2005/2006 GETTITO Gettito della contribuzione studentesca Tasse e contributi per iscrizione e frequenza di cui proveniente
DettagliPRESENTAZIONE. Sistemi di welfare A.A. 2017_18. Paolo Silvestri ORGANIZZAZIONE DELLA PRESENTAZIONE
PRESENTAZIONE Sistemi di welfare A.A. 2017_18 Paolo Silvestri SdW SISTEMI DI WELFARE (P. Silvestri, 2017-18) 1 ORGANIZZAZIONE DELLA PRESENTAZIONE 1. STRUTTURA DELL INSEGNAMENTO 2. OBIETTIVI DELL INSEGNAMENTO
DettagliApprovata da Senato Accademico e CdA di Unife il 30/1/2019**
La proposta dell Università di Ferrara per sperimentare un accesso programmato a Medicina e Chirurgia alternativo all attuale sistema a quesiti ministeriali (a legge 264 del 1999 invariata)* Approvata
DettagliStruttura e potere di mercato nel mercato elettrico italiano
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Scienze Politiche Struttura e potere di mercato nel mercato elettrico italiano Relatore PAOLO POLINORI Candidato JEARTA TROKSI Matricola : 218093 ANNO ACCADEMICO
DettagliL ISTRUZIONE UNIVERSITARIA
LE POLITICHE CONTRO L ISTRUZIONE UNIVERSITARIA [2008-2018] 2018] GIANFRANCO VIESTI Università di Bari UNIVERSITA DI FERRARA, 5.12.2018 POSSIBILI BASI PER DISCUTERE OTTO GRANDI QUESTIONI (due di metodo,
DettagliLavoro e famiglia: strumenti e opportunità
Lavoro e famiglia: strumenti e opportunità Comunità delle Giudicarie Tione di Trento, 2 ottobre 2012 Provincia Autonoma di Trento CONSIGLIERA DI PARITÀ 1 Il mercato del lavoro in Trentino: alcuni dati
DettagliPIANO DELLA PERFORMANCE Allegati 1. dati di sintesi e swot tematica
PIANO DELLA PERFORMANCE 2015 2017 Allegati 1. dati di sintesi e swot tematica 1 Dati di sintesi e swot tematica 1.1 Il quadro demografico DATI DI SINTESI Popolazione regionale (31.12.2012) Popolazione
DettagliSPERIMENTAZIONE CPIA PRATO
SPERIMENTAZIONE CPIA PRATO CTP Prato n. utenti 900 circa n. docenti statali 12 7 doc. scuola primaria - 4 doc. sc. sec. I grado Il CTP per rispondere all enorme richiesta di corsi di lingua italiana di
DettagliUn introduzione al sistema tributario italiano
Lezione sesta Un introduzione al sistema tributario italiano 1 A) ORIGINE ED EVOLUZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO B) UN QUADRO DELLE IMPOSTE C) LE IMPOSTE SUI REDDITI A LIVELLO NAZIONALE 2 1 A) ORIGINE ED
DettagliDECRETO LEGGE FARE. approvato dal Consiglio dei Ministri del 15 giugno. testo non definitivo CAPO III
DECRETO LEGGE FARE approvato dal Consiglio dei Ministri del 15 giugno testo non definitivo CAPO III Misure in materia di istruzione, università e ricerca Art. 53 (Interventi straordinari a favore della
DettagliNUOVA SCADENZA BANDO: 29 dicembre 2016 ore 18:00
NUOVA SCADENZA BANDO: 29 dicembre 2016 ore 18:00 Bando di concorso per l assegnazione di incentivi a favore di studenti meritevoli immatricolati a corsi di studio nell a.a. 2015/16 di particolare interesse
DettagliLE PRINCIPALI DISPOSIZIONI DELLA FINANZIARIA 2018
LE PRINCIPALI DISPOSIZIONI DELLA FINANZIARIA 2018 ECONOMIA Incentivi (parametrati agli utili reinvestiti in azienda) per imprese che realizzano investimenti, progetti innovativi, di welfare aziendale,
DettagliLA NUOVA STAGIONE DEL FONDO SOCIALE 2014-2020. Lea Battistoni Napoli,16 novembre 2011
LA NUOVA STAGIONE DEL FONDO SOCIALE 2014-2020 Lea Battistoni Napoli,16 novembre 2011 Dalla Strategia di Lisbona alla crisi perfetta Strategia di Lisbona dopo crisi 94, sviluppo di una Europa dell euro
DettagliSCADENZA BANDO: 31 ottobre 2017 ore 18:00
SCADENZA BANDO: 31 ottobre 2017 ore 18:00 Bando di concorso per l assegnazione di incentivi a favore di studenti meritevoli immatricolati a corsi di studio nell a.a. 2016/17 di particolare interesse nazionale
DettagliALLEGATO 1. Criteri di Assegnazione per le Attività Culturali
1 ALLEGATO 1 Criteri di Assegnazione per le Attività Culturali Le ATTIVITA CULTURALI sono finalizzate: A) all erogazione di borse di studio per gli orfani ed i figli dei soggetti indicati all articolo
DettagliPresentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce
Presentazione del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (M-Z) Prof. Gianluigi Guido Facoltà di Economia Università del Salento, Lecce Programma del corso di Economia e Gestione delle Imprese (M-Z)
DettagliScienza delle Finanze Clef 10 A.A Alessandra Casarico
Scienza delle Finanze 30264-Clef 10 A.A. 2012-2013 Alessandra Casarico Orario di ricevimento Alessandra Casarico (Via Roentgen 1, 3B1-05) Mercoledì 16.15-17.45 (controllare sempre su internet) alessandra.casarico@unibocconi.it
DettagliAccreditamento dei Corsi di Studio universitari 17 LUGLIO 2017
Accreditamento dei Corsi di Studio universitari 17 LUGLIO 2017 E disciplinato dal DM 987 del 12 dicembre 2016, che sostituisce il DM 47/2013, e si applica ai Corsi di Laurea, Laurea Magistrale e Laurea
DettagliFFO: Tra università e finanziamenti
FFO: Tra università e finanziamenti Documento a cura di Mara Tessadori, tesoriere nazionale e membro della Commissione Università Università: questa è il luogo che viviamo ogni giorno ed è il posto che
Dettagli