Gestione del Gruppo Classe. Alessandro Benedetti
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- Niccoletta Bernardini
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1 Gestione del Gruppo Classe 1
2 PARTE PRIMA: Un po di teoria Identificare il gruppo. Definizioni centrate sull individuo Definizioni centrate sul collettivo Integrazione tra individuale e sociale I confini del gruppo Gli eventi del gruppo 2
3 Definizioni centrate sull individuo Parola chiave: bisogno Gruppo come aggregato di persone in relazione al fine della soddisfazione dei desideri, delle mète, dei bisogni di cui ciascun individuo è portatore Orientamento psicologico Centratura sulla possibilità di comunicazione, codici prevalentemente emotivi, affettivi e comunque non solo razionali, e sulle dinamiche della soggettività e dell incontro/scontro intersoggettivo 3
4 Definizioni centrate sul collettivo Parola chiave: interazione Gruppo come sistema di relazioni Orientamento sociologico Centratura sulla dimensione della pluralità di persone aventi uno scopo comune, con un sistema di regole più o meno condivise, con ruoli reciproci, e interdipendenti, impegnate a interagire 4
5 Integrazione tra individuale e sociale Parola chiave: cultura di gruppo Gruppo come perno tra l individuo anonimo e il sociale indifferenziato Approccio psicosociale Si identificano due poli: la mente come luogo di processi cognitivi e affettivi, in relazione con il sociale, che si esprime in organizzazioni, istituzioni, valori, ideologie, cultura 5
6 IL GRUPPO Pluralità, in interazione, con un valore di legame, che ne determina l emergenza psicologica Interazione Pluralità Legame GRUPPO Emergenza psicologica Emergenza sistemica 6
7 DAL GRUPPO AL GRUPPO DI LAVORO Gruppo Coesione Interazione Uniformità Interdipendenza Integrazione Differenze Negoziazione Gruppo di lavoro 7
8 IL GRUPPO DI LAVORO Pluralità, in integrazione, con un valore di legame, che ne determina l emergenza psicologica InteGrazione Pluralità Legame GRUPPO DI LAVORO Emergenza psicologica Emergenza sistemica 8
9 I confini del gruppo Uno a molti: l emergenza psicologica I bisogni individuali: la membership I bisogni del gruppo: la groupship Il bisogno di equilibrio: la leadership Molti in uno: l emergenza sistemica Il sistema gruppo Ordine/disordine/organizzazione Il gruppo è più e meno della somma delle parti 9
10 I confini del gruppo Stima/autostima Identità Contribuzione Sicurezza groupship Bisogni dell individuo membership GRUPPO Bisogni del gruppo Coesione Appartenenza Uniformità Differenziazione 10
11 Il bisogno di equilibrio: LEADERSHIP la leadership Bisogno di equilibrio Bisogni dell individuo MEMBERSHIP Bisogni del gruppo GROUPSHIP 11
12 Gli eventi del gruppo: un modello a quattro dimensioni Immagini bisogni INDIVIDUO Figure interiorizzate sentimenti abilità esperienze DIMENSIONE INTERNA DIMENSIONE RAPPRESENTATA GRUPPO DIMENSIONE SOCIALE DIMENSIONE REALE cultura esperienze Pluri-appartenenze modelli obiettivi compiti SOCIALE ORGANIZZATO ORGANIZZAZIONE 12
13 PARTE SECONDA: Il gruppo classe 13
14 Il gruppo classe - 1 Criteri formali di composizione delle classi e di assegnazione dei docenti alle classi In ogni caso l aggregazione degli alunni in una classe è casuale Il gruppo classe non si è scelto Articolazioni interne: Motivazioni Condizioni sociali Provenienza territoriale Sesso Valori e ideologie 14
15 Il gruppo classe - 2 Il gruppo docente e il coordinamento dell azione dei docenti (?!) Evoluzione del gruppo classe nel tempo Progressiva organizzazione autonoma della classe in modo largamente indipendente dall azione del gruppo docente In una settimana: ore insieme tra studenti contro un segmento di 2-6 ore con ciascuno dei docenti 15
16 PARTE TERZA: Le unità di lavoro in classe Importanza pedagogica Tipologia delle unità di lavoro Come costituire le unità di lavoro Come valutare le unità di lavoro La gestione del laboratorio 16
17 Importanza pedagogica 1 Valenza educativa Insegna a rapportarsi agli altri, battendosi per le proprie idee, ma imparando a rinunciarvi se le idee degli altri sono migliori Sviluppa le capacità critiche e dialettiche tramite la necessità dell argomentazione Spinge all individuazione del proprio ruolo, tramite il principio della complementarietà La competizione tra unità favorisce il gioco di squadra 17
18 Importanza pedagogica 2 Valenza didattica Sviluppa una forma di apprendimento attivo e cooperativo Il trasferimento delle conoscenze è decentrato Si valorizzano le competenze degli studenti migliori, affidando (implicitamente o esplicitamente) compiti di tutoraggio Si recuperano carenze e ritardi individuali 18
19 Tipologia delle unità di lavoro Unità di lavoro statica Verticale: Organizzazione gerarchica retta dall affermazione del leader naturale, caratterizzata dalla divisione rigida dei compiti e dalla scarsa circolazione delle informazioni. Il grado di partecipazione non è elevato. È la tendenza spontanea che si realizza se viene posto l accento sulla produttività del gruppo. Orizzontale: Organizzazione democratica retta dalla discussione tra i componenti. Anche se la produttività non è molto elevata, soprattutto all inizio, a causa di una maggior dispersività delle energie, è buono il grado di partecipazione e di assimilazione Unità di lavoro dinamica Caratterizzata dalla rotazione dei ruoli, è una forzatura didattica dell assetto spontaneo, finalizzata all assunzione di compiti di volta in volta diversi da parte dei componenti 19
20 Come costituire le unità di lavoro 1 Per aggregazione spontanea Vantaggi Massima omogeneità iniziale Massima serenità nel lavoro Non esistono alibi al cattivo funzionamento (gruppi auto-scelti) Limiti Disomogeneità e squilibrio tra i vari gruppi (c è la rincorsa ad associarsi ai migliori, che invece cercano di associarsi tra di loro, si crea sempre il gruppo dei non scelti, ) Istituzionalizzazione delle strutture interpersonali già esistenti 20
21 Come costituire le unità di lavoro 2 Per aggregazione casuale Esempi: ordine alfabetico, sorteggio, logistica, Vantaggi Insegna ad adattarsi a qualunque condizione di lavoro Non presuppone conoscenze degli studenti utilizzabili da parte del docente È di rapida attuazione Limiti Probabile disomogeneità e squilibrio tra i vari gruppi Fornisce alibi all insuccesso 21
22 Come costituire le unità di lavoro 3 Per bilanciamento Vantaggi L adattamento a condizioni di lavoro imposte è motivato Equilibrio tra le unità di lavoro rispetto ai compiti e ai tempi Più omogenea produttività media della classe Creazione di altre reti di rapporti in classe Limiti Presuppone conoscenze della classe Motivare le aggregazioni (?) Se l unità di lavoro non funziona, c è un alibi Criteri di bilanciamento Rispetto al parametro Capacità dell unità Metodo delle teste di serie Rispetto al parametro Risorse Metodo del censimento delle risorse 22
23 Come valutare le unità di lavoro 1 Far piazza pulita di stereotipi: La valutazione di tutti i componenti dell unità di lavoro non deve essere data dalla valutazione del prodotto, indipendentemente dal numero dei componenti dal contributo dato da ciascun componente dalla capacità di ciascun componente di rispondere del lavoro, nel suo complesso o almeno in una parte significativa Pertanto la valutazione non necessariamente è unica e uguale per tutti i componenti 23
24 Come valutare le unità di lavoro 2 Se l obiettivo posto all unità di lavoro è di produrre un risultato collettivo, vanno valutati: Il risultato finale prodotto Il contributo di ciascun componente Il numero dei componenti La valutazione va fatta in due fasi: Valutazione del prodotto dell unità di lavoro, anche in relazione a quello delle altre unità. Valutazione del contributo individuale al prodotto collettivo finale È opportuno che la valutazione individuale sia fatta tramite una griglia in cui siano evidenziati gli obiettivi delle due fasi 24
25 La gestione del laboratorio di informatica Fasi di un esercitazione 1. Assimilazione del testo 2. Analisi del problema 1. Individuazione del procedimento 1. Scomposizione in sottoproblemi 2. Analisi degli algoritmi 2. Analisi dei dati 1. Dati in input 2. Dati di lavoro 3. Dati in output 3. Piano di verifica 3. Codifica - Editing 4. Compilazione (eliminazione degli errori formali) 5. Debugging (eliminazione degli errori logici) 6. Documentazione del lavoro 7. Valutazione del lavoro da parte dell insegnante 25
26 Bibliografia G.P. Quaglino, S. Casagrande, A. Castellano: Gruppo di lavoro, lavoro di gruppo; Cortina Ed A. Repola Boatto (a c. di): Attività di assistenza agli istituti della regione Marche bienni di matematica e fisica del PNI - Quaderno n. 19 di Innovazione e scuola IRRSAE Marche 26
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