Valutazione comparativa dell incidenza di alcune patologie nei lavoratori delle Cementerie Buzzi Unicem di Vernasca, Barletta, Robilante
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1 DOTT. NICOLA GAGLIONE Specialista in Medicina del Lavoro Medico Competente Coordinatore Buzzi Unicem Tel Valutazione comparativa dell incidenza di alcune patologie nei lavoratori delle Cementerie Buzzi Unicem di Vernasca, Barletta, Robilante INTRODUZIONE Nel maggio c.a. in qualità di Medico Competente Coordinatore di Buzzi Unicem, ho svolto un analisi sull incidenza di alcune patologie (neoplasie, infarto miocardico /, diabete mellito) nei lavoratori attivi e cessati delle Cementerie Buzzi Unicem di Vernasca, Barletta, Robilante. L obiettivo era rilevare eventuali difformità statisticamente significative nella frequenza delle citate patologie tra le unità produttive di Barletta e Robilante, che da circa 20 anni eserciscono i propri forni con la co-combustione di combustibili solidi secondari (cd. CSS), e Vernasca, che invece utilizza solamente combustibili fossili tradizionali (carbone e olio combustibile ad alta viscosità). I dati sulle patologie indagate sono stati estrapolati da Valutazione retrospettiva dell incidenza di alcune patologie nei lavoratori delle Cementerie Buzzi Unicem in Italia, aggiornata al 2013, e basata sulla documentazione sanitaria - cartelle sanitarie e di rischio di lavoratori in attività e cessati, referti radiologici e laboratoristici, radiogrammi, certificazioni del medico di base, servizi/reparti ospedalieri - archiviata nelle infermerie degli stabilimenti. A completamento, sono inseriti alcune precisazioni e dati statistici sulla mortalità e speranza di vita caratterizzanti le province di Piacenza, Barletta e Cuneo. 1
2 1. Le analisi dei lavoratori Buzzi Unicem Sulla base delle indagini analitiche e dei dati raccolti fino al 2013, si allegano le tabelle riepilogative delle patologie riscontrate nei lavoratori (in forza e dimessi) delle Cementerie di Barletta, Robilante e Vernasca. Stabilimento: Barletta Stato Personale Dimessi In forza Stato Dimessi In forza Tumori Diabete Leucemia Anni di lavoro Tumori Diabete Leucemia e oltre Dimessi Età al 31/12/2012 Tumori Diabete Leucemia e oltre In forza Età al 31/12/2012 Tumori Diabete Leucemia
3 Età al momento delle dimissioni Tumori Diabete Leucemia anni e oltre In forza Anno dimissioni Tumori Diabete Leucemia In forza Raggr. Mansione Tumori Diabete Leucemia Add. Carico sfuso 1 1 Add. Impianti di filtraggio Add. Laboratorio chimico Add. Operaio edile / servizi generali Add. Scarico carico treno Add. Servizi generali 1 1 Carrellista 1 1 Elettricisti / strumentisti 1 1 Esterno crudo Esterno forno Fuochino 1 1 Manutentore meccanico Sorvegliante
4 Stabilimento: Robilante Stato Personale Dimessi In forza Stato Dimessi In forza Tumori Diabete Anni di lavoro Tumori Diabete Dimessi Età al 31/12/2012 Tumori Diabete e oltre In forza Età al 31/12/2012 Tumori Diabete Età al momento delle dimissioni Tumori Diabete anni e oltre In forza
5 Anno dimissioni Tumori Diabete In forza Raggr. Mansione Tumori Diabete Add. Carroponte 2 2 Add. Insacco Add. Laboratorio chimico 1 1 Add. Macchine operatrici cave 1 1 Add. Mat prime estrazione 2 2 Imp. Tecnico 1 1 Lubrificatori - ingrassatori Stabilimento: Vernasca Stato Personale Dimessi In forza Stato Dimessi In forza Tumori Anni di lavoro Tumori
6 Dimessi Età al 31/12/2012 Tumori 70 e oltre In forza Età al 31/12/2012 Tumori Età al momento delle dimissioni Tumori 50 e oltre 1 1 In forza Anno dimissioni Tumori In forza Raggr. Mansione Tumori Capo sala esterno sala 1 1 Imp. Tecnico 1 1 Non indicato In conclusione, le patologie riscontrate nei lavoratori appaiono correlate all età più che al lavoro o alle mansioni svolte e si collocano, per quanto riguarda Robilante e Barletta, in epoca antecedente o successiva di pochi anni alla co-combustione di CSS.. 6
7 2. Le analisi dei dati di mortalità rilevati nelle province di Barletta, Cuneo e Piacenza Nella pubblicazione di ISDE (Associazione Italiana Medici per l Ambiente) Impianti e pericoli dell incenerimento rifiuti a cura del Dr. Gustavo Mazzi, si citano i dati delle tavole di mortalità e, in particolare, si riporta un grafico sulla speranza di vita. Tuttavia, i dati indicati sul grafico risultano ambigui e fuorvianti, poiché non è chiara la fonte da cui sono estratti tali dati, né vi sono spiegazioni esaustive o giustificate da ragionamenti scientifici. I dati sono ricavati da Heidi data tool, che utilizza le informazioni raccolte da Eurostat; l autore però non segnala che, come chiaramente indicato nelle note, i dati relativi all Italia sono calcolati con una metodologia differente. In realtà, propone un indicatore nuovo, la cd. speranza di vita in salute, che tiene conto degli anni che una persona vivrà in salute; in Italia, il semplicistico utilizzo di questo indicatore presenta notevoli problemi metodologici, perché i dati su disabilità e altre cause di difficoltà di salute non sono sempre facilmente reperibili. A tale proposito, sono state scaricate dal sito demo.istat.it, i dati relativi alle tavole di mortalità delle province di Piacenza, Cuneo e Barletta-Andria-Trani (in quest ultimo caso, per gli anni precedenti alla sua costituzione si è fatto riferimento alla provincia di Bari). Le analisi effettuate evidenziano che non si registrano diminuzioni della speranza di vita alla nascita per nessuna delle suddette aree in studio. Fonte dati: ISTAT 7
8 Fonte dati: ISTAT I due grafici rappresentano la speranza di vita alla nascita per i maschi e per le femmine. Le sigle hanno il seguente significato: - xxx_r: speranza di vita alla nascita riferita a femmine e maschi della provincia di Cuneo per ogni anno preso in esame; - xxx_b: speranza di vita alla nascita riferita a femmine e maschi della provincia di BAT per ogni anno preso in esame; - xxx_v: speranza di vita alla nascita riferita a femmine e maschi della provincia di Piacenza per ogni anno preso in esame. L evidenza non lascia spazio ad interpretazioni diverse dal costante miglioramento delle condizioni di vita. A titolo esemplificativo si allega la tavola di mortalità delle provincia di Piacenza, mentre per maggiore dettaglio si rimanda ai grafici e alle tabelle derivanti dai dati ISTAT. Belluno, 28 maggio
9 Tavole di mortalità della popolazione italiana Provincia: Piacenza - Maschi - Anno: 2013 Età Sopravviventi Decessi Probabilità di morte (per mille) Anni vissuti Probabilità prospettive di sopravvivenza Speranza di vita
10
11 Nota metodologica sulle tavole di mortalità (fonte ISTAT). Significato e modalità di calcolo delle funzioni biometriche La determinazione delle probabilità di morte,, esprimenti il rischio che una persona di età x muoia prima del compimento del compleanno x+n, consente la determinazione delle ulteriori funzioni biometriche contenute nella tavola di mortalità. Per facilitare l'impiego delle tavole statistiche, per ciascuna funzione biometrica calcolata si riporta l'espressione analitica ed il significato* : - sopravviventi: sono coloro che, provenienti dalla generazione iniziale fittizia di nati, sopravvivono ai vari compleanni. I sopravviventi sono legati alle probabilità di morte dalla seguente relazione: - decessi: sono coloro che muoiono tra il compleanno x e il compleanno x+1; pertanto: il valore riepilogativo quinquennale esprime il numero di decessi tra le età precise x e x+5. - anni vissuti: numero di individui di età x (in anni compiuti); esprime anche il numero di individui della popolazione "stazionaria" associata alla tavola di mortalità; la sua espressione è data da**: 11
12 il valore riepilogativo: rappresenta ovviamente l'ammontare della classe di età x, x+4 della popolazione stazionaria associata. - speranza di vita: rappresenta il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi all'età x; la sua espressione è data da: dove il simbolo sta a rappresentare l'ultima età considerata. - probabilità prospettiva di sopravvivenza: è la probabilità che un individuo di età x (in anni compiuti alla data del 1 gennaio dell'anno), appartenente alla popolazione stazionaria associata, sopravviva un anno; pertanto: la probabilità prospettiva di sopravvivenza quinquennale è invece data da: ed esprime la probabilità che un individuo appartenente alla classe di età x, x+4 sopravviva 5 anni. * Si veda anche: "La tavola di mortalità", in Livi Bacci M., 1999, "Introduzione alla demografia", Loescher Editore, Torino, cap. 6, pagg ** La formula è stata impiegata per tutti i valori di x da 1 in poi; in corrispondenza dell'età 0 si è invece usata l'espressione, nella quale il coefficiente "h" rappresenta l'aliquota dei decessi nei primi sei mesi di vita rispetto al totale dei decessi nel primo anno; per la determinazione di suddetto coefficiente, si è ricorsi ai dati dei decessi del 1995, anno nel quale si è avuto h=0,
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