Teoria dei Circuiti. Corso di. di analisi dei circuiti. Metodi sistematici. Università degli Studi di Pavia. Facoltà di Ingegneria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Teoria dei Circuiti. Corso di. di analisi dei circuiti. Metodi sistematici. Università degli Studi di Pavia. Facoltà di Ingegneria"

Transcript

1 Università degli Studi di Pavia Facoltà di Ingegneria Corso di Teoria dei Circuiti di analisi dei circuiti

2 METODO DEI POTENZILI DI NODO Si scelgano come incognite non le l tensioni di lato (legate da [M][]=), ma n- tensioni linearmente indipendenti, definite come MODO (caso di procedura manuale) tensioni di n nodi rispetto al nodo di riferimento Nodo di riferimento:

3 Matrice di incidenza ridotta E la matrice di incidenza a meno del nodo di riferimento [C] = [ ] = Bisogna trovare il legame tra [] e [ ]: il legame è []=[C] t [ ]

4 Ovvero la tensione di lato o coincide con un potenziale di nodo o è la differenza di due potenziali di nodo, così come il corrispondente lato o incide tra un nodo e il nodo di riferimento o incide tra due nodi

5 MODO (caso di procedura automatica) Si scelga un albero e si definiscano come potenziali di nodo le tensioni degli n lati di albero albero [C] = Matrice dei tagli fondamentali il legame è []=[C] t [ ]

6 Equazioni n KCL [C] [I] = Sostituendo OL: [I] = [] [] ([] [E]) [C] [] [C] [] ([] [E]) = [C] [] [C] [] [] [C] [] [E] = sostituendo []=[C] t [ ] nella precedente si ha [C] [] [C] [] [C] t [ ] [C] [] [E] = [C] [] [C] t [ ] = [C] [] [E] - [C] [] [ ] [ ] = [ I ] di dimensioni n : n equazioni in n incognite

7 MTRICE DELLE CONDUTTNZE DI LTO [] l l ii conduttanza del lato i-esimo ik conduttanza mutua dei lati (i,k) se nel lato i è presente un generatore di corrente comandato dalla tensione del lato k

8 MTRICE DELLE CONDUTTNZE DI NODO Se non ci sono generatori dipendenti: la matrice [] delle conduttanze di lato è diagonale, la matrice = [C] [] [C] t delle conduttanze di nodo è simmetrica. Dimostrazione: [ ] t = [C] tt ([C][]) t = [C] [] t [C] t = [C] [] [C] t = [ ]

9 MTRICE DELLE CONDUTTNZE DI NODO ii riga i di [C] per conduttanza di lato j per colonna i di [C] t ossia lati incidenti al nodo i per conduttanza di lato j per lati incidenti al nodo i somma aritmetica delle conduttanze dei ii lati incidenti al nodo i l l = = ii C ij jc ij C ij j = j = con (C ij ) = se il lato j incide al nodo i = altrimenti j

10 MTRICE DELLE CONDUTTNZE DI NODO ij riga i di [C] per conduttanza di lato k per colonna j di [C] t ij conduttanza del lato k incidente nei nodi i e j cambiata di segno l l = = ( ) ij C ik k C jk C ik C jk k = k = k con (C ik C jk )=- se il lato k è comune ai nodi i e j = altrimenti

11 ETTORE DELLE CORRENTI IMPRESSE DI NODO Se non ci sono generatori di tensione I i riga i di [C] per correnti impresse di lato I = = C ij j, C ij l i = ± j I i somma algebrica delle correnti dei lati incidenti al nodo i ( se entranti)

12 SOLUZIONE Se i resistori sono passivi ( i >), allora [] è diagonale definita positiva: [] t [] [] > [ ] [ ] è definita positiva [ ] esiste ed è unico

13 ESEMPIO Sia dato il circuito Sono noti: [] = [] = [E] = Nullo perché non ci sono generatori di tensione E diagonale perché non ci sono generatori dipendenti i > se concorde con l i-esimo lato

14 ESEMPIO E nota la struttura del circuito tramite la matrice di incidenza [C] = Si elimini il nodo di riferimento incognite [ ] =

15 ESEMPIO llora possiamo scrivere la matrice ispezionando il circuito [ ] =

16 ESEMPIO oppure costruire la matrice nel seguente modo: = C C t = = = (n-) l l l l (n-)

17 ESEMPIO = = (n-) l l (n-) (n-) (n-) =

18 ESEMPIO [ ] = I Ricavato [ ], risolvendo si ha e [I]=[][]([]-[E]) [ ] [ ] = [ ], I [ ] = [ C ] t [ ] -C = - =

19 Caso particolare Se un lato l tra i nodi i e j ha (generatore ideale di tensione) i j h h k Si deve far scomparire quel lato (i j), aggiungendo il generatore ai lati incidenti in i o in j ( in serie con finite) i j k Il funzionamento non è cambiato (le KL non sono cambiate)

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari 7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici Circuiti elementari Gli esercizi proposti in questa sezione hanno lo scopo di introdurre l allievo ad alcune tecniche, semplici e fondamentali,

Dettagli

1. RETI ELETTRICHE: REGIMI DI FUNZIONAMENTO

1. RETI ELETTRICHE: REGIMI DI FUNZIONAMENTO . RETI ELETTRICHE: REGIMI DI FUNZIONAMENTO Una rete elettrica presenta un insieme di correnti ed un insieme di tensioni elettriche. Il regime stazionario si verifica quando tutte le tensioni e tutte le

Dettagli

.CE 1BH=JEL +6 4,1)41 ) +57 +J?HHAJA =?IK HEIAHL=J =E?EAJE?IK=JHE 1.4)11 57) *)+) +0 +5 1 +6 +446 54811 +/)61 ) +6 +446 +,111 +1+0 )64 +,111 +1+0 *1.1+1 1 2)46) )4) 75 *1.1+1 1 2)46) )4) :64) 75 *1.1+1

Dettagli

Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice

Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice 1 Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice Principio di funzionamento Che cosa è una NetList Fasi

Dettagli

Informatica Grafica. Un introduzione

Informatica Grafica. Un introduzione Informatica Grafica Un introduzione Rappresentare la Geometria Operabile da metodi di calcolo automatici Grafica Vettoriale Partiamo dalla rappresentazione di un punto... Spazi Vettoriale SPAZI VETTORIALI

Dettagli

Regola del partitore di tensione

Regola del partitore di tensione Regola del partitore di tensione Se conosciamo la tensione ai capi di una serie di resistenze e i valori delle resistenze stesse, è possibile calcolare la caduta di tensione ai capi di ciascuna R resistenza,

Dettagli

Esercizi di Elettrotecnica

Esercizi di Elettrotecnica Esercizi di Elettrotecnica Circuiti in corrente continua Parte 1 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 24-5-2011) Circuiti in corrente continua - 1 1 Esercizio n. 1 R 1 = 10 R 2

Dettagli

Il componente interagisce elettricamente con altri componenti solo per mezzo dei morsetti

Il componente interagisce elettricamente con altri componenti solo per mezzo dei morsetti M. Salerno Componenti Dominio del tempo 1 N polo e bipolo Componente elettrico N - polo Terminali Poli Morsetti Il componente interagisce elettricamente con altri componenti solo per mezzo dei morsetti

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico

PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico ISTITUTO TECNICO STATALE MARCHI FORTI Viale Guglielmo Marconi n 16-51017 PESCIA (PT) - ITALIA PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico Docente PARROTTA GIOVANNI

Dettagli

METODO DEL POTENZIALE AI NODI

METODO DEL POTENZIALE AI NODI NENERA NFORMATCA E DELL'AUTOMAZONE D.M. 70/0) l metodo del potenziale ai nodi consente di risolvere una rete avente l lati risolvendounsistema di dimensioni minori di l. Consideriamo un circuito avente

Dettagli

Determinante e inversa di una matrice

Determinante e inversa di una matrice CPITOLO 6 Determinante e inversa di una matrice Esercizio 6.. Calcolare il determinante delle seguenti matrici: 3 3 = B = 0 3 7 C = 0 D = 0 F = 0 0 3 4 0 3 4 3 Esercizio 6.. Calcolare il determinante delle

Dettagli

Pierangelo Ciurlia, Riccardo Gusso, Martina Nardon

Pierangelo Ciurlia, Riccardo Gusso, Martina Nardon Department of Applied Mathematics, University of Venice QUADERNI DI DIDATTICA Pierangelo Ciurlia, Riccardo Gusso, Martina Nardon Esercizi di algebra lineare e sistemi di equazioni lineari con applicazioni

Dettagli

CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI

CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI 1. REGOLA DI CRAMER Sia S un sistema lineare di n ( 2) equazioni in n incognite su un campo K : a 11 x 1 + a 12 x 2 + + a 1n x n

Dettagli

Appunti di Algebra Lineare. Antonino Salibra

Appunti di Algebra Lineare. Antonino Salibra Appunti di Algebra Lineare Antonino Salibra January 11, 2016 2 Libro di testo: Gilbert Strang, Algebra lineare, Edizioni Apogeo 2008 Programma di Algebra Lineare (2015/16) (da completare): 1. Campi numerici.

Dettagli

Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1

Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1 Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria R. Vitolo Dipartimento di Matematica Università di Lecce SaLUG! - Salento Linux User Group Il programma OCTAVE per l

Dettagli

Matematica con il foglio di calcolo

Matematica con il foglio di calcolo Matematica con il foglio di calcolo Sottotitolo: Classe: V primaria Argomento: Numeri e operazioni Autore: Guido Gottardi, Alberto Battaini Introduzione: l uso del foglio di calcolo offre l opportunità

Dettagli

1. 4 ) 1 1 57 ) *) +). C E 1 B H =JEL + 6 4 " 9* 61,2 516 9* +0 + 5) 1 + 6 + 44 6 +0 + 5) 1 61,2 516 9* + J? HHA JA = F=??DAJJ HEIAHL=J =E? IK =J HE 1 5481 1 + /)61 ) + 6 + 44 6 +)4)6641561+0, + 6 + 44

Dettagli

1. 4 ) 1 1 57 ) *) +) +0 + 5 1 + 6 +)46) 4 " 2 + 6. C E 1 B H =JEL + 6 +)46) 4 " 2 + 6 + J? HHA JA = F=??DAJJ HEIAHL=J =E? IK =J HE 241 +12) 1 +,1 1 1 + 1+0 37) 6 27 + 56)4 1 + 6 + 44 6 1 @E?=J HA 5E

Dettagli

. C E 1 B H =JEL 1. 4 ) 1 1 57 ) *) +) + 6 +)46) 7 1./ + J? HHA JA = F=??DAJJ HEIAHL=J =E? IK =J HE +0 + 5 1 + 6 +)46) 7 1./ 241 +12) 1 +,1 1 1 + 1+0 37) 6 + 56) 1 + 6 + 44 6 1 @E?=J HA 5E JAJE? @E +

Dettagli

. C E 1 B H =JEL + 61 + 44 61 + 7* 5 +1 2418)61 + 6 5 +1 ; 7 / + 6 5 +1.) 1 ; + 6 5 +1 /, + JE? HHA JE = F=??DAJJ HEIAHL=JE =E? IK =J HE 1. 4 ) 1 1 57 ) *) +) +0 + 5) 1 + 6 + 44 6 1 5481 1 + /)61 ) + 6

Dettagli

PROGETTAZIONE E VERIFICA DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE

PROGETTAZIONE E VERIFICA DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE Facoltà di Ingegneria, Architettura e delle Scienze Motorie Università Kore di Enna Prof. Gabriele Freni PROGETTAZIONE E VERIFICA DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE RETI DI DISTRIBUZIONE La rete di distribuzione

Dettagli

Collaudo statico di un ADC

Collaudo statico di un ADC Collaudo statico di un ADC Scopo della prova Verifica del funzionamento di un tipico convertitore Analogico-Digitale. Materiali 1 Alimentatore 1 Oscilloscopio 1 Integrato ADC 0801 o equivalente Alcuni

Dettagli

Sia data la rete di fig. 1 costituita da tre resistori,,, e da due generatori indipendenti ideali di corrente ed. Fig. 1

Sia data la rete di fig. 1 costituita da tre resistori,,, e da due generatori indipendenti ideali di corrente ed. Fig. 1 Analisi delle reti 1. Analisi nodale (metodo dei potenziali dei nodi) 1.1 Analisi nodale in assenza di generatori di tensione L'analisi nodale, detta altresì metodo dei potenziali ai nodi, è un procedimento

Dettagli

Esercitazioni di Reti Logiche. Lezione 1 Rappresentazione dell'informazione. Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it

Esercitazioni di Reti Logiche. Lezione 1 Rappresentazione dell'informazione. Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it Esercitazioni di Reti Logiche Lezione 1 Rappresentazione dell'informazione Zeynep KIZILTAN zkiziltan@deis.unibo.it Introduzione Zeynep KIZILTAN Si pronuncia Z come la S di Rose altrimenti, si legge come

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Misura dell associazione tra due caratteri Uno store manager è interessato a studiare la relazione

Dettagli

Prof. Ing. Michele Marra Appunti delle lezioni di Ricerca Operativa Teoria dei grafi

Prof. Ing. Michele Marra Appunti delle lezioni di Ricerca Operativa Teoria dei grafi CAPITOLO III 3.1 Introduzione Nei paragrafi seguenti verranno introdotti gli strumenti di base connessi con la Pianificazione di un Sistema decisionale complesso: si inizierà con alcuni elementi fondamentali

Dettagli

Esercizi sui Motori a Combustione Interna

Esercizi sui Motori a Combustione Interna Esercizi sui Motori a Combustione Interna 6 MOTORE 4TEMPI AD ACCENSIONE COMANDATA (Appello del 08.0.000, esercizio N ) Un motore ad accensione comandata a 4 tempi di cilindrata V 000 cm 3, funzionante

Dettagli

EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE

EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE IL CAMPO MAGNETICO E GLI EFFETTI MAGNETICI DELLA CORRENTE 1 EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE Ogni conduttore percorso da corrente crea intorno a sé un campo magnetico (H), cioè una perturbazione di tipo

Dettagli

Elettronica I Introduzione a SPICE

Elettronica I Introduzione a SPICE Elettronica I Introduzione a SPICE Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 263 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/ liberali Elettronica

Dettagli

2.1 Definizione di applicazione lineare. Siano V e W due spazi vettoriali su R. Un applicazione

2.1 Definizione di applicazione lineare. Siano V e W due spazi vettoriali su R. Un applicazione Capitolo 2 MATRICI Fra tutte le applicazioni su uno spazio vettoriale interessa esaminare quelle che mantengono la struttura di spazio vettoriale e che, per questo, vengono dette lineari La loro importanza

Dettagli

Flusso a costo minimo e simplesso su reti

Flusso a costo minimo e simplesso su reti Flusso a costo minimo e simplesso su reti La particolare struttura di alcuni problemi di PL può essere talvolta utilizzata per la progettazione di tecniche risolutive molto più efficienti dell algoritmo

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA CONVERSIONE ELETTROMECCANICA

INTRODUZIONE ALLA CONVERSIONE ELETTROMECCANICA INTRODUZIONE ALLA CONVERSIONE ELETTROMECCANICA Il trasferimento dell energia dalle fonti primarie (petrolio, metano, risorse idriche, eoliche, solari, ecc.) agli utilizzatori passa attraverso molteplici

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Esame di Geometria (Prof. F. Tovena) Argomenti: Proprietà di nucleo e immagine di una applicazione lineare. dim V = dim

Dettagli

Esercizi svolti. Elettrotecnica

Esercizi svolti. Elettrotecnica Esercizi svolti di Elettrotecnica a cura del prof. Vincenzo Tucci NOVEMBE 00 NOTA SUL METODO PE LA DEGLI ESECIZI La soluzione degli esercizi è un momento della fase di apprendimento nel quale l allievo

Dettagli

Sistemi Web per il turismo - lezione 3 -

Sistemi Web per il turismo - lezione 3 - Sistemi Web per il turismo - lezione 3 - Software Si definisce software il complesso di comandi che fanno eseguire al computer delle operazioni. Il termine si contrappone ad hardware, che invece designa

Dettagli

Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli

Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica 2 A.A. 2009-2010 Elena Pettinelli Esercizi svolti Esperimentazioni di Fisica A.A. 009-00 Elena Pettinelli Principio di sovrapposizione: l principio di sovrapposizione afferma che la risposta di un circuito dovuta a più sorgenti può essere

Dettagli

Corso di Elettrotecnica

Corso di Elettrotecnica Anno Accad. 2013/2014, II anno: Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica Corso di Elettrotecnica (prof. G. Rubinacci) Diario delle Lezioni Materiale didattico di riferimento: Circuiti M. De Magistris e

Dettagli

Progetto di Reti di Telecomunicazione Modelli in Programmazione Lineare Problemi di Localizzazione

Progetto di Reti di Telecomunicazione Modelli in Programmazione Lineare Problemi di Localizzazione Progetto di Reti di Telecomunicazione Modelli in Programmazione Lineare Problemi di Localizzazione Posizionamento di antenne È dato un insieme A di possibili siti in cui installare antenne, a ciascuno

Dettagli

LE EQUAZIONI CIRCUITALI

LE EQUAZIONI CIRCUITALI CAPITOLO 3 LE EQUAZIONI CIRCUITALI 3.1 Introduzione Il quadro della intera Teoria dei Circuiti è, a questo punto, completo. Essa è così costituita (per il momento, ci riferiremo a circuiti di soli bipoli):

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Calcolo Numerico Dottssa MC De Bonis Università degli Studi della Basilicata, Potenza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Calcolo Numerico - Dottssa MC De Bonis

Dettagli

4. Operazioni elementari per righe e colonne

4. Operazioni elementari per righe e colonne 4. Operazioni elementari per righe e colonne Sia K un campo, e sia A una matrice m n a elementi in K. Una operazione elementare per righe sulla matrice A è una operazione di uno dei seguenti tre tipi:

Dettagli

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1

I Bistabili. Maurizio Palesi. Maurizio Palesi 1 I Bistabili Maurizio Palesi Maurizio Palesi 1 Sistemi digitali Si possono distinguere due classi di sistemi digitali Sistemi combinatori Il valore delle uscite al generico istante t* dipende solo dal valore

Dettagli

I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E V E R O N A

I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E V E R O N A I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G U G L I E L M O M A R C O N I V E R O N A PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/2016 CLASSE 4Ac MATERIA: Elettrotecnica, elettronica e automazione

Dettagli

Problemi di Instradamento di Veicoli

Problemi di Instradamento di Veicoli Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Problemi di Instradamento di Veicoli Renato Bruni bruni@dis.uniroma1.it Il materiale presentato è derivato

Dettagli

Esercizi sui Circuiti RC

Esercizi sui Circuiti RC Esercizi sui Circuiti RC Problema 1 Due condensatori di capacità C = 6 µf, due resistenze R = 2.2 kω ed una batteria da 12 V sono collegati in serie come in Figura 1a. I condensatori sono inizialmente

Dettagli

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)

Dettagli

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Esercizio 1. Determinare i massimi e minimi assoluti della funzione f(x, y) = 2x + 3y vincolati alla curva di equazione x 4 + y 4 = 1. Esercizio 2. Determinare

Dettagli

PROPRIETÀ DEI CIRCUITI DI RESISTORI

PROPRIETÀ DEI CIRCUITI DI RESISTORI CAPITOLO 5 PROPRIETÀ DEI CIRCUITI DI RESISTORI Nel presente Capitolo, verrà introdotto il concetto di equivalenza tra bipoli statici e verranno enunciati e dimostrati alcuni teoremi (proprietà) generali

Dettagli

Banchi ortogonali Casi importanti

Banchi ortogonali Casi importanti anchi ortogonali anchi ortogonali Casi importanti Trasformata a blocchi (JPEG, MPEG) anchi a due canali (JPEG 000) anchi modulati Trasformata di Fourier a blocchi (OFDM) anchi coseno-modulati (AC3, MUSICAM)

Dettagli

A.S. 2015/16 CLASSE 5 AEE MATERIA: LABORATORIO DI T.P.S.E.

A.S. 2015/16 CLASSE 5 AEE MATERIA: LABORATORIO DI T.P.S.E. A.S. 2015/16 CLASSE 5 AEE MATERIA: LABORATORIO DI T.P.S.E. UNITA DI APPRENDIMENTO 1: AMPLIFICATORI OPERAZIONALI Essere capace di progettare le principali configurazioni circuitali con op-amp. Caratteristiche

Dettagli

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria Elettronica

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria Elettronica Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria Elettronica Terzo Appello del corso di Geometria e Algebra II Parte - Docente F. Flamini, Roma, 7/09/2007 SVOLGIMENTO COMPITO III APPELLO

Dettagli

8 - Analisi della deformazione

8 - Analisi della deformazione 8 - Analisi della deformazione ü [A.a. - : ultima revisione 6 ottobre ] Esercizio n. Si supponga di voler conoscere sperimentalmente lo stato di deformazione in un punto M di un solido. A tal fine, si

Dettagli

9 Metodi diretti per la risoluzione di sistemi lineari: fattorizzazione P A = LU

9 Metodi diretti per la risoluzione di sistemi lineari: fattorizzazione P A = LU 9 Metodi diretti per la risoluzione di sistemi lineari: fattorizzazione P A LU 9.1 Il metodo di Gauss Come si è visto nella sezione 3.3, per la risoluzione di un sistema lineare si può considerare al posto

Dettagli

Fondamenti di Trasporti Cenni di teoria del deflusso

Fondamenti di Trasporti Cenni di teoria del deflusso Corso di: Lezione: Fondamenti di Trasporti Cenni di teoria del deflusso Corso di Laurea Ingegneria Civile AA 0910 Giuseppe Inturri Università di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale IL

Dettagli

Lezione 3: Il problema del consumatore:

Lezione 3: Il problema del consumatore: Corso di Economica Politica prof. S.Papa Lezione 3: Il problema del consumatore: scelta ottimale Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Lucidi liberamente tratti dai lucidi del prof. Rodano

Dettagli

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione NUMERI COMPLESSI Test di autovalutazione 1. Se due numeri complessi z 1 e z 2 sono rappresentati nel piano di Gauss da due punti simmetrici rispetto all origine: (a) sono le radici quadrate di uno stesso

Dettagli

Chiusura lineare. N.B. A può essere indifferentemente un insieme, finito o no, o un sistema. Es.1. Es.2

Chiusura lineare. N.B. A può essere indifferentemente un insieme, finito o no, o un sistema. Es.1. Es.2 Chiusura lineare Def. Sia A V (K) con A. Si dice copertura lineare (o chiusura lineare) di A, e si indica con L(A), l insieme dei vettori di V che risultano combinazioni lineari di un numero finito di

Dettagli

Elettronica Introduzione a SPICE

Elettronica Introduzione a SPICE Elettronica Introduzione a SPICE Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Elettronica Introduzione a SPICE 4 aprile 2 Valentino Liberali (UniMI)

Dettagli

V esercitazione di Matematica Finanziaria

V esercitazione di Matematica Finanziaria V esercitazione di Matematica Finanziaria Esercizio 1. Dato un debito S=6 000 euro, valutato secondo una legge di capitalizzazione esponenziale al tasso di interesse annuo i=4%, si calcola l importo della

Dettagli

Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto

Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto Esercizio 1: Calcolare e descrivere graficamente la caratteristica di trasferimento del seguente circuito: 1 D 3 110 KΩ 5 KΩ 35 KΩ V z3 5 V Svolgimento

Dettagli

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15

Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15 Università del Salento Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Industriale Appello di FISICA GENERALE 2 del 27/01/15 Esercizio 1 (9 punti): Una distribuzione di carica è costituita da un guscio sferico

Dettagli

Il Principio dei lavori virtuali

Il Principio dei lavori virtuali Il Principio dei lavori virtuali Il P..V. rientra nella classe di quei principi energetici che indicano che i sistemi evolvono nel senso di minimizzare l energia associata ad ogni stato di possibile configurazione.

Dettagli

Statistica multivariata. Statistica multivariata. Analisi multivariata. Dati multivariati. x 11 x 21. x 12 x 22. x 1m x 2m. x nm. x n2.

Statistica multivariata. Statistica multivariata. Analisi multivariata. Dati multivariati. x 11 x 21. x 12 x 22. x 1m x 2m. x nm. x n2. Analisi multivariata Statistica multivariata Quando il numero delle variabili rilevate sullo stesso soggetto aumentano, il problema diventa gestirle tutte e capirne le relazioni. Cercare di capire le relazioni

Dettagli

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A Scopo centrale, sia della teoria statistica che della economica, è proprio quello di esprimere ed analizzare le relazioni, esistenti tra le variabili statistiche ed economiche, che, in linguaggio matematico,

Dettagli

Corso di Analisi Numerica - AN1. Parte 2: metodi diretti per sistemi lineari. Roberto Ferretti

Corso di Analisi Numerica - AN1. Parte 2: metodi diretti per sistemi lineari. Roberto Ferretti Corso di Analisi Numerica - AN1 Parte 2: metodi diretti per sistemi lineari Roberto Ferretti Richiami sulle norme e sui sistemi lineari Il Metodo di Eliminazione di Gauss Il Metodo di Eliminazione con

Dettagli

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO PROFESSIONALE DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA CON I PERCORSI: ACCOGLIENZA TURISTICA, CUCINA, SALA-BAR ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO Sede Amministrativa:

Dettagli

Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio

Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio Parte b Bipoli elettrici - potenza entrante Tensione e corrente su di un bipolo si possono misurare secondo la convenzione

Dettagli

Metodi diretti per la soluzione di sistemi lineari

Metodi diretti per la soluzione di sistemi lineari Metodi diretti per la soluzione di sistemi lineari N Del Buono 1 Introduzione Consideriamo un sistema di n equazioni in n incognite a 11 x 1 + a 12 x 2 + a 13 x 3 + + a 1n x n = b 1, a 21 x 1 + a 22 x

Dettagli

LEZIONE 14. a 1,1 v 1 + a 1,2 v 2 + a 1,3 v 3 + + a 1,n 1 v n 1 + a 1,n v n = w 1

LEZIONE 14. a 1,1 v 1 + a 1,2 v 2 + a 1,3 v 3 + + a 1,n 1 v n 1 + a 1,n v n = w 1 LEZIONE 14 141 Dimensione di uno spazio vettoriale Abbiamo visto come l esistenza di una base in uno spazio vettoriale V su k = R, C, permetta di sostituire a V, che può essere complicato da trattare,

Dettagli

1.11.3 Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32

1.11.3 Distribuzione di carica piana ed uniforme... 32 Indice 1 Campo elettrico nel vuoto 1 1.1 Forza elettromagnetica............ 2 1.2 Carica elettrica................ 3 1.3 Fenomeni elettrostatici............ 6 1.4 Legge di Coulomb.............. 9 1.5 Campo

Dettagli

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile-Architettura

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile-Architettura Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile-Architettura Primo Esonero del corso di Geometria Docente F. Flamini, Roma, 2//28 SOLUZIONI COMPITO I ESONERO Esercizio.

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2013_ / 2014_

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2013_ / 2014_ ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 09/09 /2013 Pag. _1_ di _5 INDIRIZZO SCOLASTICO DISCIPLINA DOCENTE / I CLASSE / I X MECCANICA e MECCATRONICA X ELETTRONICA X LOGISTICA e TRASPORTI LICEO

Dettagli

SECOND AND HIGHER ORDER HARMONIC FINITE ELEMENTS FOR THE STUDY OF THE DYNAMICS OF BLADED DISCS

SECOND AND HIGHER ORDER HARMONIC FINITE ELEMENTS FOR THE STUDY OF THE DYNAMICS OF BLADED DISCS SECOND AND HIGHER ORDER HARMONIC FINITE ELEMENTS FOR THE STUDY OF THE DYNAMICS OF BLADED DISCS Giancarlo Genta, Chen Feng Andrea Tonoli Mechanics Department & Mechatronics Lab. Politecnico di Torino Dinamica

Dettagli

EQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO DISEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO

EQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO DISEQUAZIONI CON VALORE ASSOLUTO EQUAZIONI CON VALORE AOLUTO DIEQUAZIONI CON VALORE AOLUTO Prima di tutto: che cosa è il valore assoluto di un numero? Il valore assoluto è quella legge che ad un numero (positivo o negativo) associa sempre

Dettagli

Esperimento sull ottica

Esperimento sull ottica Esperimento sull ottica Gruppo: Valentina Sotgiu, Irene Sini, Giorgia Canetto, Federica Pitzalis, Federica Schirru, Jessica Atzeni, Martina Putzu, Veronica, Orgiu e Deborah Pilleri. Teoria di riferimento:

Dettagli

Esercizi su lineare indipendenza e generatori

Esercizi su lineare indipendenza e generatori Esercizi su lineare indipendenza e generatori Per tutto il seguito, se non specificato esplicitamente K indicherà un campo e V uno spazio vettoriale su K Cose da ricordare Definizione Dei vettori v,,v

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

CAPITOLATO TECNICO DI GARA

CAPITOLATO TECNICO DI GARA CAPITOLATO TECNICO DI GARA NOLEGGIO MATERASSI ANTIDECUBITO AD ARIA ART. 1 OGGETTO DELLA FORNITURA Il presente capitolato ha per oggetto l appalto della fornitura in noleggio di n. 18 materassi antidecubito

Dettagli

Steel&Graphics srl Via Cà Nova Zampieri 4/E 37057 San Giovanni Lupatoto VR Tel. 045/8778577 Fax. 045/8778576 Email: info@steel-graphics.

Steel&Graphics srl Via Cà Nova Zampieri 4/E 37057 San Giovanni Lupatoto VR Tel. 045/8778577 Fax. 045/8778576 Email: info@steel-graphics. Steel&Graphics srl Via Cà Nova Zampieri 4/E 37057 San Giovanni Lupatoto VR Tel. 045/8778577 Fax. 045/8778576 Email: info@steel-graphics.com TecnoMETAL BIM 2012 rappresenta la soluzione per la progettazione

Dettagli

MATEMATICA DEL DISCRETO elementi di teoria dei grafi. anno acc. 2009/2010

MATEMATICA DEL DISCRETO elementi di teoria dei grafi. anno acc. 2009/2010 elementi di teoria dei grafi anno acc. 2009/2010 Grafi semplici Un grafo semplice G è una coppia ordinata (V(G), L(G)), ove V(G) è un insieme finito e non vuoto di elementi detti vertici o nodi di G, mentre

Dettagli

Prof. Stefano Capparelli

Prof. Stefano Capparelli APPUNTI PER UN SECONDO CORSO DI ALGEBRA LINEARE Prof. Stefano Capparelli A mia madre Prefazione. Brevi Richiami di Algebra Lineare. Forma Canonica di Jordan.. Blocco di Jordan.. Base di Jordan.. Polinomio

Dettagli

Prodotto elemento per elemento, NON righe per colonne Unione: M R S

Prodotto elemento per elemento, NON righe per colonne Unione: M R S Relazioni binarie Una relazione binaria può essere rappresentata con un grafo o con una matrice di incidenza. Date due relazioni R, S A 1 A 2, la matrice di incidenza a seguito di varie operazioni si può

Dettagli

(a cura di Francesca Godioli)

(a cura di Francesca Godioli) lezione n. 12 (a cura di Francesca Godioli) Ad ogni categoria della variabile qualitativa si può assegnare un valore numerico che viene chiamato SCORE. Passare dalla variabile qualitativa X2 a dei valori

Dettagli

Per formalizzare il concetto sono necessarie alcune nozioni relative ai poliedri e alla loro descrizione.

Per formalizzare il concetto sono necessarie alcune nozioni relative ai poliedri e alla loro descrizione. 3.7.4 Disuguaglianze valide forti Cerchiamo disuguaglianze valide forti, ovvero disuguaglianze valide che forniscano migliori formulazioni (più stringenti). Per formalizzare il concetto sono necessarie

Dettagli

LEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0

LEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0 LEZIONE 23 231 Diagonalizzazione di matrici Abbiamo visto nella precedente lezione che, in generale, non è immediato che, data una matrice A k n,n con k = R, C, esista sempre una base costituita da suoi

Dettagli

I Sensori di temperatura

I Sensori di temperatura Appunti del corso di Sistemi Elettronici Anno scolastico 2005 / 2006 Classe 5 E Autore Prof. Aniello Celentano I Sensori di temperatura RTD KTY Philips TD Termistori Termocoppie Pag. 1 I sensori I sensori

Dettagli

1 Insiemi e terminologia

1 Insiemi e terminologia 1 Insiemi e terminologia Assumeremo come intuitiva la nozione di insieme e ne utilizzeremo il linguaggio come strumento per studiare collezioni di oggetti. Gli Insiemi sono generalmente indicati con le

Dettagli

A3.4 Le travature reticolari

A3.4 Le travature reticolari A3.4 Le travature reticolari poliglotta Travatura reticolare GB: Truss F: Poutre à croisillons D: Fachwerkträger richiamo Alcuni esempi di travature reticolari: i tralicci utilizzati per il trasporto dell

Dettagli

Appunti di CIRUITI ELETTRONICI ANALOGICI L-A

Appunti di CIRUITI ELETTRONICI ANALOGICI L-A Appunti di CIUITI ELETTONICI ANALOGICI L-A Prof. S. Graffi Prof. A. Gnudi Programma del corso (Prof. Gnudi A.A. 2007/2008): Segnali. Metodi matematici per l'analisi dei segnali nel dominio del tempo e

Dettagli

Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano

Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano 5.1 Modelli di PLI, formulazioni equivalenti ed ideali Il modello matematico di un problema di Ottimizzazione Discreta è molto spesso

Dettagli

Condizionamento del problema

Condizionamento del problema Condizionamento del problema x 1 + 2x 2 = 3.499x 1 + 1.001x 2 = 1.5 La soluzione esatta è x = (1, 1) T. Perturbando la matrice dei coefficienti o il termine noto: x 1 + 2x 2 = 3.5x 1 + 1.002x 2 = 1.5 x

Dettagli

Algebra e Geometria. Ingegneria Meccanica e dei Materiali Sez (2) Ingegneria dell Automazione Industriale Sez (2)

Algebra e Geometria. Ingegneria Meccanica e dei Materiali Sez (2) Ingegneria dell Automazione Industriale Sez (2) Algebra e Geometria Ingegneria Meccanica e dei Materiali Sez (2) Ingegneria dell Automazione Industriale Sez (2) Traccia delle lezioni che saranno svolte nell anno accademico 2012/13 I seguenti appunti

Dettagli

Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it

Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Automazione industriale dispense del corso 10. Reti di Petri: analisi strutturale Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Analisi strutturale Un alternativa all analisi esaustiva basata sul grafo di raggiungibilità,

Dettagli

APPLICAZIONI LINEARI

APPLICAZIONI LINEARI APPLICAZIONI LINEARI 1. Esercizi Esercizio 1. Date le seguenti applicazioni lineari (1) f : R 2 R 3 definita da f(x, y) = (x 2y, x + y, x + y); (2) g : R 3 R 2 definita da g(x, y, z) = (x + y, x y); (3)

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni 1

Reti di Telecomunicazioni 1 Reti di Telecomunicazioni 1 AA2011/12 Sistemi a coda Blocco E4 Ing. Francesco Zampognaro e-mail: zampognaro@ing.uniroma2.it Lucidi Prof. Stefano Salsano 1 Modelli per sistemi telefonici - La coda M/M/S/S

Dettagli

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2 Esercitazione con generatori di numeri casuali Seconda parte Sommario Trasformazioni di Variabili Aleatorie Trasformazione non lineare: numeri casuali di tipo Lognormale Trasformazioni affini Numeri casuali

Dettagli

Marketing mix, break even point e profitto. massimo

Marketing mix, break even point e profitto. massimo Marketing mix, break even point e profitto massimo per l introduzione di un nuovo prodotto Nella vita dell impresa una delle attività centrali della funzione di marketing riguarda la pianificazione dei

Dettagli

Agostinetti Piero (425902/IM)

Agostinetti Piero (425902/IM) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica LABORATORIO DI ANALISI STRUTTURALE CON ANSYS 5.6: VERIFICHE STRUTTURALI PER IL BILANCERE DELLA PIATTAFORMA

Dettagli

Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 2013 - A)

Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 2013 - A) Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 23 - A) Cognome: Nome: Nr.matricola: Corso di laurea: Esercizio. Nello spazio R 3, siano dati il piano e i punti P = (, 2, ), Q = (2,, ). π : x + 2y 3

Dettagli