La dislessia da ogni punto di vista Il ruolo della visione e della attenzione visiva nei processi di lettura e scrittura
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- Cristina Rocco
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1 La dislessia da ogni punto di vista Il ruolo della visione e della attenzione visiva nei processi di lettura e scrittura Manuela Marinelli Roberto Pregliasco Marinelli Manuela Roberto Pregliasco O.S.D. Berio,19 novembre 2011
2 DI COSA PARLEREMO Lettura Modelli di lettura Sistema Attentivo Supervisore Attenzione Visuo Spaziale (AVS) 2
3 PERCHÉ? Consensus Conference (Montecatini, 2006): promossa dalla Associazione Italiana Dislessia Importanza di un accurato esame visivo che, accanto alle altre verifiche multidisciplinari, consenta allo specialista delle psicopatologie dell apprendimento (neuropsichiatra infantile, psicologo) di completare la propria valutazione e poter procedere con l opportuno approccio terapeutico MULTIDISCIPLINARIETA : logopedisti, psicomotricisti, pediatri, optometristi. 3
4 Collaborazione Studio OL snc (Centro di Optometria&Contattologia,Genova) Partecipazione XXXV Congresso Nazionale Optometria (Verona, 2009) Partecipazione Seminario Polo Bozzo (Disturbi visuo spaziali e dell immagine visiva: teorie, screening e trattamenti, 2010) Pubblicazione articolo Implicazione dell AVS, del controllo del fuoco attentivo e delle abilità oculomotorie nella lettura di non parole Benso, F. R. Pregliasco, R. Marinelli, M. (2009) Dislessia, vol.6 pp Laboratori presso la facoltà di Scienze della Formazione di Genova su visione e lettura Nascita gruppo di ricerca: ottici, optometristi, psicologi 4
5 La lettura Una manciata di simboli arbitrari come le lettere dell alfabeto, mescolata e assemblata altrettanto arbitrariamente, ci consente di entrare in un universo illimitato costituito da favole,libri, giornali.. De Luca, 2005 La grande difficoltà insita in tale compito è dovuta al fatto che si tratta di un processo che richiede abilità multideterminate Benso,2005 5
6 Modelli e lettura Un modello non è la realtà ma uno strumento utile all indagine clinica Un modello aiuta ad organizzare in modo coerente le conoscenze e di formulare ipotesi sui fenomeni e di interpretarne il significato ( Stella,Di Blasi, Giorgetti, Savelli, 2003) 6
7 VIA INDIRETTA FONOLOGICA (SUB-LESSICALE) INPUT VISIVO (parola scritta) ANALISI ORTOGRAFICA - identificazione della forma complessiva della parola - ricostruzione dell ordine sequenziale (codifica della posizione di ogni lettera all interno della stinga) VIA DIRETTA, (LESSICALE) CONVERSIONE GRAFEMA/FONEMA 1 segmentazione 2 recupero fonemi corrispondenti 3 assemblaggio MAGAZZINO DI MEMORIA FONOLOGICA A BREVE TERMINE LESSICO ORTOGRAFICO D ENTRATA contiene la forma ortografica di tutte le parole conosciute Confronto RICONOSCIMENTO SISTEMA SEMANTICO LESSICO FONOLOGICO D USCITA: contiene le forme fonologiche delle parole note BUFFER FONEMICO OUTPUT FONETICO 7
8 Modelli e lettura Molte teorie sullo sviluppo della lettura sostengono che la via sub-lessicale è alla base dello sviluppo della via lessicale. (Frith, 1986) 8
9 !! Un lettore esperto usa entrambe le modalità di lettura!! La via lessicale è più rapida e meno dispendiosa (più efficiente) si attiva via fonologica allorché il soggetto incontra parole che non ha mai incontrato prima, o in caso di eccezioni o di parole molto lunghe!! Nei bambini con dislessia evolutiva le strategie possono essere presenti con diverso grado di efficienza, ma non sono mai completamente assenti!! 9
10 Le abilità Un abilità può essere definita come la capacità di un soggetto di eseguire una procedura composta da una sequenza di atti in modo rapido, standardizzato e con un basso dispendio di risorse attentive (Stella, 2001) I processi prima di diventare automatici ed essere preattentivi hanno bisogno di frequenti ripetizioni delle procedure L automatizzazione è un punto di arrivo per un esecuzione veloce, senza errori e con il minimo sforzo che determina assenza di programmazione consapevole 10
11 Le abilità La visione, la percezione, l oculomotilità sono delle abilità e quindi non sono interamente innate, ma continuano a svilupparsi dopo la nascita risentendo dell influenza ambientale ed esperenziale Negli anni precedenti l impegno scolastico i bambini effettuano limitate esperienze caratterizzate da una successione di movimenti oculari simili alla sequenza richiesta nella lettura 11
12 Attenzione e abilità Qualsiasi processo, prima di divenire automatico, richiede un controllo volontario ed esplicito (processo controllato) che impegna tutte le risorse di cui dispone il sistema cognitivo (Stella, 2000) I processi controllati richiedono un tipo di attenzione focale (indirizzata volontariamente) L attenzione focale induce un elevato dispendio di risorse per cui può essere impiegata solo per brevi periodi 12
13 AUTOMATICI TIPO DI PROCESSO CONTROLLATI Sono inconsci Sono preattentivi Sono guidati dallo stimolo Agiscono dal basso verso l alto Hanno capacità di funzionamento illimitata Agiscono in modo parallelo Sono predisposti per le attività durature Comportano basso consumo di risorse Sono appresi o innati (tipo stimolorisposta) Sono rigidi, adatti per compiti ripetitivi Richiedono un allerta generica Sono consci Sono attentivi Sono guidati dal concetto Agiscono dall alto verso il basso Hanno capacità di funzionamento limitata Agiscono in modo seriale Sono disponibili per tempi limitati Comportano alto dispendio di risorse Sono tipici delle attività riflessive Sono flessibili, impiegati in compiti creativi Richiedono un allerta focale 13
14 Le fasi dello sviluppo del processo di lettura possono essere identificate in: apprendimento della codifica automatizzazione delle procedure stabilizzazione delle procedure e loro impiego nei processi cognitivi 14
15 Sas Sec- Pc L apprendimento e l automatizzazione coinvolgono, in fase iniziale, alcuni aspetti del Sistema Attentivo Superiore: Sistema attentivo Supervisore SAS (Shallice,1998) Sistema esecutivo Centrale SEC (Baddley,1986) Processore Centrale (Moscovitch, Umiltà, 1990) Un Sistema Esecutivo debole non può sopportare lo sviluppo ottimizzato di moduli complessi come la lettura e le abilità motorie 15
16 Principio base in Neuropsicologia: l architettura del sistema cognitivo è modulare Processore Centrale MODULI 3 tipo LETTURA SCRITTURA LINGUAGGIO O.S.D. Berio,19/11/11 16
17 PROCESSORE CENTRALE MODULO ESEMPIO DI UN PROCESSORE CHE SUPERVISIONA UN MODULO ASSEMBLATO 17
18 PC è nei lobi frontali, nei gangli della base e nel cervelletto Esso fornisce risorse attentive ( a capacità limitata): 1. Doppi compiti Processore Centrale 2. Nei cambiamenti improvvisi di compito 3. Ai processi di memorizzazione 4. Alla pianificazione 5. Nelle reazioni emotive 6. Ad inibire i distrattori lettura scrittura linguaggio MODULI 18
19 Attenzione Ogni apprendimento ha bisogno di risorse attentive per realizzarsi che necessitano dell intervento del processore centrale La riabilitazione non deve occuparsi solo del disturbo specifico, ma anche sempre dei moduli attentivi ad esso dedicati e del SAS 19
20 Attenzione visiva spaziale L attenzione visiva spaziale (AVS) è definita l elaborazione selettiva delle informazioni visive provenienti da una specifica regione dello spazio (Facoetti, 2003) L attenzione spaziale deve muoversi prima e più velocemente sull eventuale bersaglio per segnalare il punto di arrivo al movimento oculare (Umiltà 1987) Il movimento oculare è eseguito correttamente solo se l AVS è stata precedentemente focalizzata nella regione di interesse (Benso 2005) 20
21 Le informazioni che cadono all interno del fuoco di attenzione producono: 1. Tempi di reazione (TR) più rapidi nel rilevare e discriminare stimoli visivi (Posner, 1980) 2. Riduzione delle soglie percettive e quindi aumento di sensibilità nell identificare stimoli visivi (Carrasco, Ling, Read, 2004) 3. Riduzione delle interferenze 21
22 AVS nel riconoscimento di parole e non parole L AVS è sicuramente necessaria per le parole nuove e nonparole o le parole poco familiari ( a bassa frequenza d uso) in quanto richiedono un elaborazione parziale e progressiva attraverso una procedura seriale di identificazione di sub-unità familiari (lettere, grafemi) 22
23 UN disturbo della AVS determina serie difficoltà nell apprendimento della lettura mediata dalla via di segregazione (a prescindere dalle pure abilità uditive-fonologiche del bambino) Facoetti,
24 Conclusioni Avs Tempi di reazione Automatizzazione Carico cognitivo Risorse limitate Intervento esecutivo 24
25 GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE! 25
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