OLTRE LA DIAGNOSI: VERSO UNA VALUTAZIONE CHE PERMETTA DI COMPRENDERE LA NATURA DELLE DIFFICOLTÀ E DI INDIVIDUARE LE PRIORITA PER UN INTERVENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OLTRE LA DIAGNOSI: VERSO UNA VALUTAZIONE CHE PERMETTA DI COMPRENDERE LA NATURA DELLE DIFFICOLTÀ E DI INDIVIDUARE LE PRIORITA PER UN INTERVENTO"

Transcript

1 OLTRE LA DIAGNOSI: VERSO UNA VALUTAZIONE CHE PERMETTA DI COMPRENDERE LA NATURA DELLE DIFFICOLTÀ E DI INDIVIDUARE LE PRIORITA PER UN INTERVENTO

2 LA VALUTAZIONE PER CERCARE UNA SPIEGAZIONE Per Vygotskij un indagine scientifica sui disturbi evolutivi richiede di studiare i processi di natura sensoriale, motoria, psicologica, che possono generare (essere causalmente collegati a) i sintomi osservati nel bambino. Questo richiede da un lato di analizzare, con la massima specializzazione possibile, le singole funzioni psicologiche (es. coordinazione motoria, attenzione, memoria) assumendo la loro particolarità qualitativa e la relativa indipendenza del loro sviluppo ; dall altro lato, richiede di individuare legami funzionali per arrivare a un integrazione tipologica e dinamica dei dati ottenuti.

3 LA VALUTAZIONE PER CERCARE UNA SPIEGAZIONE Una ricerca causale-dinamica è molto importante anche nel caso di disturbi specifici d apprendimento come la dislessia o la discalculia. Ad esempio, la lentezza con cui il bambino legge riguarda soltanto il processo di riconoscimento di lettere e la conversione grafemafonema? Oppure c è una più generale lentezza ogni volta che simboli visivi (es. immagini) debbono essere abbinati a rappresentazioni fonologiche?

4 La finalità della valutazione non è soltanto l attribuzione di un etichetta diagnostica Inquadrare il caso in una categoria diagnostica è solo un primo passo per cercare di comprendere il problema. La valutazione è un processo di ricerca che mira a comprendere la natura delle difficoltà del bambino, oltre che le sue abilità e punti di forza

5 Approfondiamo la possibile spiegazione delle difficoltà di lettura di Al., ritornando al modella a due vie

6 Lettura lessicale Stringa ortografica Analisi percettiva: tratti delle lettere Lettura fonologica Riconoscimento di lettere e gruppi di lettere Abilità visuo-percettive Attenzione spaziale, Scansione visiva, coordinazione oculo-motoria (es. abilità di inseguimento oculare)

7 Caso di Al. In un test computerizzato, che valuta più componenti dell attenzione (CD attenzione e concentrazione- I livello), risultano deficitarie le prestazioni: in termini di rapidità dei tempi di reazione, in tutte le prove somministrate; in termini di correttezza, nelle prove che gli richiedono di identificare lo stimolo target fra altri di natura uditiva (prova 3A); in termini di correttezza, anche in una prova di attenzione distribuita (prova 5) Abilità visuo-percettive in norma Coordinazione oculo-motoria da approfondire

8 Lettura lessicale Stringa ortografica Analisi percettiva: tratti delle lettere Lettura fonologica Riconoscimento di lettere e gruppi di lettere Difficoltà a memorizzare associazioni tra simboli visivi e rappresentazioni fonologiche Conversione grafema-fonema lentezza nel recuperare le rappresentazioni fonologiche associate alle lettere

9 Caso di Al. una grande difficoltà di accesso rapido al lessico, come dimostrano le prestazioni in compiti che le richiedono una denominazione rapida di stimoli visivi (Condizione Denominazione- Test Inibizione Nepsy-II; RAN). Lentezza anche in una prova che valuta la capacità di recuperare dal lessico parole in base al fonema iniziale (test di fluenza fonemica; ad esempio, dimmi tante parole che iniziano tutte con il suono [s] e contiamo le parole che iniziano con s dette dal partecipante in un minuto)

10 Lettura lessicale Stringa ortografica Analisi percettiva: tratti delle lettere Lettura fonologica Riconoscimento di lettere e gruppi di lettere Memoria fonologica a breve termine, Pianificazione articolatoria Conversione grafema-fonema Fusione fonemica Pronuncia della parola

11 RIPETIZIONE DI NON-PAROLE - ESERCITAZIONE Il bambino ascolta un audio-registrazione di 40 NON-PAROLE ovvero parole senza significato formate da due, tre, quattro, cinque sillabe. Deve ripetere ogni non-parola immediatamente dopo l ascolto. Tra una non-parola e l altra intercorrono 5 sec. in cui il soggetto deve ripetere ciò che ha appena sentito;

12 Al. ha una prestazione molto deficitaria, simile a quella di G., di cui avete visto il video in aula e analizzato la ripetizione Caso di Al. La ripetizione di non-parole può indicare l efficienza del magazzino fonologico. Se il test evidenzia un effetto lunghezza (molti più errori con le non-parole lunghe), questo indica una scarsa efficienza del magazzino fonologico. Se invece gli errori non mostrano un effetto lunghezza e sono comunque molti di piu rispetto alla media prevista per l età (prestazione 2 dev. St), allora i risultati indicano un più generale deficit di percezione fonetica o pianificazione articolatoria.

13 PROTOCOLLO DI G. 19

14 Lettura lessicale Stringa ortografica Analisi percettiva: tratti delle lettere Lettura fonologica Riconoscimento di lettere e gruppi di lettere Riconoscimento (memoria ortografica) di parola Limitate conoscenze lessicalisemantiche Semantica della parola Fonologia della parola Conversione grafema-fonema Fusione fonemica Pronuncia della parola

15 Caso di Al. Ottime capacità semantico-lessicali

16 LCUNE DOMANDE A CUI UNA VALUTAZIONE PUÒ ERCARE DI RISPONDERE Quali funzioni cognitive carenti (abilità attentive, memoria ecc.) stanno ostacolando gli apprendimenti nel caso di Al?

17 Lentezza dell attenzione visiva Scarsa correttezza nell attenzione uditiva memoria di lavoro verbale Abilità che supportano lettura e ortografia Con una valutazione neuropsicologica cerchiamo quali specifici meccanismi cognitivi deficitari non stiano ben supportando i processi di apprendimento

18 Analisi fonemica Sintesi fonemica Fluenza fonemica Abilità che supportano lettura e ortografia Denominazione rapida automatizzata Con una valutazione neuropsicologica cerchiamo quali specifici meccanismi cognitivi deficitari non stiano ben supportando i processi di apprendimento Memoria fonologica a breve termine e pianificazione articolatoria

19 E il ruolo dei fattori emotivi? QUESTI FATTORI NON CONTRIBUISCONO DA SOLI A GENERARE IL DSA (ALTRIMENTI NON SI APPLICHEREBBE QUESTO TIPO DI DIAGNOSI), MA CONTRIBUISCONO ALLA REAZIONE CON CUI IL BAMBINO E LA SUA FAMIGLIA AFFRONTRANO IL PROBLEMA.

20 Sfera affettivo-relazionale Osservazioni dalla valutazione di Al. Fin da subito, Al. si è mostrata socievole, disponibile alla relazione con l adulto e molto creativa. Nel primo incontro, probabilmente per via della novità del contesto, ha però avuto qualche titubanza nel separarsi dalla madre, evidenziando una volontà di renderla partecipe. Nonostante la socievolezza dimostrata, la bambina è sembrata molto difesa: è stata restia a parlare di sè e spesso ha cercato di mascherare con l ironia la possibilità di entrare nel merito di alcuni argomenti, soprattutto relativi alla scuola ed alle sue difficoltà; solo in rari casi ci ha accennato alla fatica che fa nel leggere e scrivere, e in una circostanza ci ha chiesto se presso il nostro servizio venissero anche altri bambini dislessici. Rispetto alla situazione di valutazione, si è dimostrata sempre collaborativa, portando a termine anche compiti percepiti come molto complessi (ad esempio, la lettura del testo); solamente durante l ultimo incontro si è mostrata un pò meno collaborativa, cercando, con battute e scherzi, di sottrarsi agli esercizi proposti. A volte, in seguito ai momenti di pausa e gioco, è stato complicato riportarla sui compiti di valutazione.

21 LE OSSERVAZIONI QUALITATIVE SULL INTERAZIONE CON LA BAMBINA Sottile Vergogna per le difficoltà di lettura Con quali emozioni, motivazione e convinzioni il bambino sembra affrontare le sue difficoltà? Una certa difficoltà nello stabilire un rapporto di intimità e fiducia con un adulto che si occupi del suo apprendimento.

22 LE OSSERVAZIONI DAI COLLOQUI INIZIALE E FINALE Con quali emozioni e/o convinzioni i genitori stanno affrontando le difficoltà del bambino? Genitori sembrano affrontare in maniera molto costruttiva, anche se piuttosto ansiosa, le difficoltà di Al. Desiderano iniziare un intervento sia per sostenere apprendimenti e abilità cognitive sia per migliorare la coordinazione oculo-motoria Desiderano collaborare con la scuola e rendere le insegnanti il più possibile partecipi

23 Dal caso di Al. ad una riflessione teorica sulla multifattorialità alla base dei disturbi specifici dell apprendimento

24 IL RUOLO DELLA MEMORIA FONOLOGICA A BREVE TERMINE NEL DISTURBO DI LETTURA Snowling, et al. (2003) che indaga sui precursori della difficoltà di lettura in bambini che hanno un rischio genetico di dislessia. Un gruppo di 56 bambini a rischio, provenienti da famiglie di classe medioalta in cui uno dei genitori era dislessico, vengono osservati a 3 anni e 9 mesi, a 6 anni a 8 anni. A 8 anni il 60% dei bambini di questo gruppo risulta dislessico. Quali fattori differenziano i bambini che a 8 anni sono o non sono diventati dislessici? In tutto il gruppo dei bambini a rischio c erano prestazioni basse in compiti di memoria fonologica a breve termine. Solo nel sottogruppo che diventa dislessico, sono invece presenti anche generali difficoltà di linguaggio (basso sviluppo lessicale e grammaticale) oltre che di consapevolezza fonologica. Questo studio mostra che un deficit di memoria fonologica a breve termine non è un fattore sufficiente, da solo, a generare un disturbo della lettura. E un forte fattore di rischio che opera insieme alla presenza di altri fattori.

25 IL RUOLO DELLA COORDINAZIONE TRA PROCESSI ATTENTIVI, PERCEZIONE VISIVA, ACCESSO LESSICALE

26 Pinocchio decise di andare in giro ad ascoltare le bugie degli altri e copiarle Nel processo di lettura: un coordinamento sequenziale di processi di ancoraggio attentivo, riconoscimento visivo, accesso a memorie fonologiche o semantiche

27 COMPITI DI DENOMINAZIONE RAPIDA

28 IL RUOLO DELLA DENOMINAZIONE RAPIDA NEL DISTURBO DI LETTURA Wolf e collaboratori (2000) osservano una lentezza nei compiti di denominazione rapida in alcuni sottogruppi di bambini dislessici sia in associazione con un più generale deficit di elaborazione fonologica (tradizionalmente indagato con compiti di analisi o sintesi fonemica) sia come deficit isolato. Alcuni interessanti studi italiani chiariscono che la rapidità di denominazione correla molto con la rapidità di lettura (Di Filippo et al., 2006) e che una lentezza nei compiti di denominazione rapida caratterizza i bambini con disturbo di lettura mentre una difficoltà fonologica è presente soltanto in un particolare sottogruppo di bambini dislessici, quello con una storia pregressa di disturbo specifico di linguaggio (Brizzolara et al., 2006).

29 IL RUOLO DELL ATTENZIONE SPAZIALE NEL DISTURBO DI LETTURA Posner (1980) ha proposto un modello spaziale di attenzione selettiva: il focus attentivo si sposta da un posto all altro dello spazio visivo e si ferma su specifiche aree di questo spazio.

30 IL RUOLO DELL ATTENZIONE NEL DISTURBO DI LETTURA Per molti anni il ruolo delle componenti visive nella dislessia è stato studiato con l ipotesi di un deficit della via visiva magnocellulare, o transiente, che ha origine da alcune cellule della retina (le cellule M, o Alfa) preposte all analisi globale degli oggetti e del loro movimento. Da una disfunzione dei sistemi magnocellulari diffusi in altre aree cerebrali deriverebbe anche una destabilizzazione della fissazione binoculare e deficit attentivi (Facoetti et al., 2003; Hari e Renvall, 2001).

31 IL RUOLO DELL ATTENZIONE SPAZIALE NEL DISTURBO DI LETTURA

32 IL RUOLO DELL ATTENZIONE SPAZIALE NEL DISTURBO DI LETTURA I dislessici mostrano effetti atipici (Facoetti et al., 2003; 2006): se la loro attenzione è stata elicitata da un segnale a sinistra del punto di fissazione, e il target compare a destra, non si verifica uno svantaggio come avviene invece per i soggetti senza dislessia. Viceversa, se l attenzione è stata elicitata da un segnale a destra del punto di fissazione, e il target compare a sinistra, i dislessici sono molto più svantaggiati rispetto ai lettori nella norma. Facoetti e collaboratori spiegano questi effetti ipotizzando che nei dislessici ci sia un deficit nell inibizione automatica dell attenzione nel campo visivo destro.

33 IL RUOLO DELL ATTENZIONE VISIVA NEL DISTURBO DI LETTURA Il deficit renderebbe particolarmente lento e inefficiente un processo sequenziale (da sinistra a destra) di riconoscimento visivo di lettere o gruppi di lettere. Il dislessico ha una finestra attentiva troppo ampia nel campo visivo destro Questo non favorisce un riconoscimento sequenziale delle lettere (lettere a destra del fuoco attentivo sono favorite rispetto a quelle a sinistra Tasca (es. bambino legge /kasa kasca/)

34 IN CONCLUSIONE.

35 UN INSIEME VARIABILE DI MECCANISMI COGNITIVI PUÒ COMPROMETTERE L APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELL ORTOGRAFIA scarsa efficienza delle elaborazioni fonologiche (in particolare, deficit del magazzino fonologico) che in alcuni casi si accompagna a un più ampio deficit di memoria di lavoro deficit dell attenzione focalizzata deficit visuo-spaziali (sensibilità all affollamento visivo) e di coordinazione oculo-motoria Deficit nel coordinamento sequenziale di processi attentivi, visivi, linguistici

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it I processi di lettura, scrittura e calcolo nell età adulta La lettura: la capacità di leggere stringhe di lettere

Dettagli

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa

Dettagli

Livello di lettura di due deviazioni standard inferiore alla media Quoziente intellettivo (QI) nella norma Assenza di cause neurologiche e/o sensoriali Interferenza significativa con l apprendimento scolastico

Dettagli

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax Indagine su processi cognitivi ed attentivi in soggetti con X fragile Progetto curato e coordinato dal Prof. Francesco Benso, docente di Psicologia Fisiologica presso l Università degli Studi di Genova,

Dettagli

Prerequisiti linguistici e scrittura

Prerequisiti linguistici e scrittura Prerequisiti linguistici e scrittura Paola Viterbori Polo Bozzo Università di Genova Scrittura come attività complessa Codifica (Alfabetizzazione o Literacy) Attività linguistica di trasformazione del

Dettagli

Carmen Piscitelli - Laboratorio L.I.Di.A.

Carmen Piscitelli - Laboratorio L.I.Di.A. I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)...e la Scuola Secondaria... 1ª parte Argomenti trattati Cosa è un DSA: Definizioni e concetti base del Disturbo Evolutivo Specifico di Apprendimento (DSA) Perché

Dettagli

Dislessia Evolutiva. Come si manifesta Le prime fasi (inizio elementare)

Dislessia Evolutiva. Come si manifesta Le prime fasi (inizio elementare) Dislessia Evolutiva Come si manifesta Le prime fasi (inizio elementare) Difficoltà e lentezza nell acquisizione del codice alfabetico e nella applicazione delle mappature Grafema-Fonema e viceversa Controllo

Dettagli

Osservazioni e strumenti

Osservazioni e strumenti Osservazioni e strumenti Centro di Consulenza Psicologica e Pedagogica L Albero Bianco via Matteo degli Organi, 213 Prato 0574/24684 alberobianco@alicecoop.it Prerequisiti per la lettura Sistema di analisi

Dettagli

Lo sviluppo della lettura. Margherita Orsolini Università La Sapienza

Lo sviluppo della lettura. Margherita Orsolini Università La Sapienza Lo sviluppo della lettura Margherita Orsolini Università La Sapienza Ma come legge un lettore esperto? Un po di secoli fa si leggeva così. Siamo più veloci o più lenti se leggiamo così.? Gliuominihannocominciatoafilosofare,

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

TERAPIA. Danza Movimento Terapia

TERAPIA. Danza Movimento Terapia Servizio Scuola Logopedia Laboratorio Psicopedagogico Laboratorio Grafico e Costruttivo Counselling Genitori Laboratorio Espressivo Creativo TERAPIA Sostegno Psicologico Psicomotricità Musicoterapia Psicoterapia

Dettagli

19/05/2017. Elena Farruggia

19/05/2017. Elena Farruggia Elena Farruggia Verificare se il deficit fonologico e il deficit nella denominazione rapida automatizzata (RAN) sono presenti e associati in bambini italiani con dislessia e se influenzano in modo differenziato

Dettagli

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Il Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) rappresentano dei deficit che insistono a carico delle funzioni

Dettagli

Parte prima. Modelli teorici per la valutazione e l'intervento

Parte prima. Modelli teorici per la valutazione e l'intervento Indice Presentazione 13 di Margherita Orsolini Parte prima. Modelli teorici per la valutazione e l'intervento 1. Le teorie che orientano la valutazione dei disturbi specifici dell'apprendimento 17 di Margherita

Dettagli

Calendario degli incontri. Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78.

Calendario degli incontri. Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78. Calendario degli incontri Le lezioni avranno luogo presso l aula X (secondo piano) del Dipartimento di psicologia, Via dei Marsi 78. Orario : mattina: 9-13; pomeriggio: 14-18. 1a 2 Prerequisiti della lettura

Dettagli

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato 1 SCHEDA 5 Guida alla compilazione del Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Il Ministero dell Istruzione, dell Università

Dettagli

La dislessia da ogni punto di vista Il ruolo della visione e della attenzione visiva nei processi di lettura e scrittura

La dislessia da ogni punto di vista Il ruolo della visione e della attenzione visiva nei processi di lettura e scrittura La dislessia da ogni punto di vista Il ruolo della visione e della attenzione visiva nei processi di lettura e scrittura Manuela Marinelli Roberto Pregliasco Marinelli Manuela Roberto Pregliasco O.S.D.

Dettagli

Diagnosi e ruoli dei vari attori coinvolti nell ottica di un lavoro di rete DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Diagnosi e ruoli dei vari attori coinvolti nell ottica di un lavoro di rete DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Diagnosi e ruoli dei vari attori coinvolti nell ottica di un lavoro di rete DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONDIZIONI CLINICHE EVOLUTIVE DISLESSIA/LETTURA (intesa come abilità di decodifica del testo)

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI

Dettagli

La lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari

La lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari La lettura come processo di decodifica. Di Giacomo Dallari Leggere significa attivare dei meccanismi molto complessi che richiedono l intervento di una serie di abilità e di processi articolati e cooperativi.

Dettagli

I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Dr Valerio Corsi (Psicologo) Tecnico Associazione Italiana Dislessia

I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Dr Valerio Corsi (Psicologo) Tecnico Associazione Italiana Dislessia I DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Dr Valerio Corsi (Psicologo) Tecnico Associazione Italiana Dislessia DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO SECONDARIE A RITARDO MENTALE DISTURBO NON SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Dettagli

RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA:

RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA: RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA: FATTORI NEUROPSICOLOGICI IMPLICATI E MODELLI DI RIFERIMENTO Maria Luisa Lorusso IRCCS E. Medea Bosisio Parini (LC) E NOTO CHE.

Dettagli

Disturbi Specifici di Scrittura

Disturbi Specifici di Scrittura Disturbi Specifici di Scrittura e disturbi specifici della funzione motoria Il processo di scrittura Condivide con la lettura il nucleo essenziale del processo, Richiede un abilità grafica aggiuntiva Richiede

Dettagli

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? I sistemi di comunicazione distinzione tra sistemi comunicativi verbali e non - verbali; i sistemi di scrittura sono strettamente

Dettagli

Ciclo di incontri con operatori scolastici: struttura

Ciclo di incontri con operatori scolastici: struttura Ciclo di incontri con operatori scolastici: struttura 1. Incontri teorico/pratici: tutti gli insegnanti 2. Incontri pratici: gruppo tecnico Ciclo di incontri con operatori scolastici: gli argomenti 1.

Dettagli

Cosa si intende per produzione del testo?

Cosa si intende per produzione del testo? 1 Cosa si intende per produzione del testo? A partire dagli anni 80 si matura la consapevolezza che la produzione di un testo scritto sia un processo principalmente cognitivo: anche gli aspetti grafo-motori

Dettagli

L ABC sulla disgrafia: come intervenire quando lasciar traccia è difficile. Dott.ssa Tassi Francesca per

L ABC sulla disgrafia: come intervenire quando lasciar traccia è difficile. Dott.ssa Tassi Francesca per presenta L ABC sulla disgrafia: come intervenire quando lasciar traccia è difficile Dott.ssa Tassi Francesca per 1 La disgrafia cos è? Definizione e cause Cosa accade Vado di fretta e sbaglio spesso! Sono

Dettagli

I^ GIORNATA DI FORMAZIONE

I^ GIORNATA DI FORMAZIONE Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Direzione Generale I^ GIORNATA DI FORMAZIONE Regione MARCHE ASCOLI PICENO San Benedetto del Tronto MARTEDI 20 MARZO 2007 PIANO

Dettagli

Abstract presentato al convegno internazionale " La Qualità dell'integrazione scolastica "!

Abstract presentato al convegno internazionale  La Qualità dell'integrazione scolastica ! L Istituto Wolpe vanta, anche grazie alla sua lunga collaborazione con le scuole, esperienza pluriennale di intervento su soggetti con disturbi dell apprendimento, nell ambito dei quali ha sviluppato elevata

Dettagli

Stato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio

Stato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio TSMREE Tivoli Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche tsmree.tivoli@aslromag.it Stato di Integrazione degli alunni con BES nelle scuole del territorio Articoli 3, 30, 31, 32, 33,

Dettagli

Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa Noemi Faedda PhD, Psicologa Corso di Psicopatologia dello Sviluppo Infantile Roma Tre

Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa Noemi Faedda PhD, Psicologa Corso di Psicopatologia dello Sviluppo Infantile Roma Tre Disturbi Specifici dell Apprendimento Dott.ssa Noemi Faedda PhD, Psicologa Corso di Psicopatologia dello Sviluppo Infantile Roma Tre DISTURBI DI APPRENDIMENTO Disturbi Specifici dell Apprendimento

Dettagli

Istituto Sicurezza Sociale

Istituto Sicurezza Sociale R e p u b b l i c a d i S a n M a r i n o Istituto Sicurezza Sociale Dipartimento del Servizio Sociosanitario, Salute Mentale e Cure Primarie U.O.C. del Servizio Minori 9 Convegno Internazionale Imparare:

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento

I disturbi specifici dell apprendimento I disturbi specifici dell apprendimento DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Basso rendimento scolastico causato da una bassa potenzialità intellettiva Basso livello socioculturale Particolari caratteristiche familiari

Dettagli

Introduzione. (Levi e Giardini, 1990)

Introduzione. (Levi e Giardini, 1990) Introduzione Il disturbo specifico di apprendimento, pur non essendo considerato un disordine evolutivo particolarmente grave, essendo il suo nucleo centrale circoscritto alla sola abilità del leggere

Dettagli

3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI

3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI 3 LEZIONE. I MODELLI DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E LA DISLESSIA: DALLO SCREENING PRECOCE ALLA DIAGNOSI Introduzione L obiettivo di questo capitolo e dei prossimi, è quello di comprendere ed analizzare

Dettagli

DSA in adulti (quesiti B) Es. B1 quali e quanti i parametri per la diagnosi negli adolescenti e adulti (tempo, velocità, accuratezza...)?

DSA in adulti (quesiti B) Es. B1 quali e quanti i parametri per la diagnosi negli adolescenti e adulti (tempo, velocità, accuratezza...)? PARCC Panel di Aggiornamento e Revisione della Consensus Conference DSA febbraio 2011 Raccomandazioni cliniche sui DSA Risposte ai quesiti Documento d'intesa DSA adulti Trattazioni inerenti genetica, visione,

Dettagli

Progetto di screening sui prerequisiti

Progetto di screening sui prerequisiti RELATRICE: dott.ssa Mariangela Corsato Psicologa Master in Disturbi Specifici dell Apprendimento 345/2337116 m.corsato@gmail.com Progetto di screening sui prerequisiti Perché è utile fare uno screening

Dettagli

FOCUS SULLA DISLESSIA CONTINUIAMO LA VALUTAZIONE DELLA LETTURA DELLA BAMBINA AL

FOCUS SULLA DISLESSIA CONTINUIAMO LA VALUTAZIONE DELLA LETTURA DELLA BAMBINA AL FOCUS SULLA DISLESSIA CONTINUIAMO LA VALUTAZIONE DELLA LETTURA DELLA BAMBINA AL Primo step: la lettura è al di sotto di quello che ci si aspetta in base all età del bambino? Correttezza e rapidità nella

Dettagli

APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia

APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia L apprendimento della letto-scrittura presuppone l acquisizione di: competenze fonologiche: produzione di tutti i suoni, ripetizioni

Dettagli

Interpretazione della prova di scrittura spontanea. Consigli metodologici per favorire l apprendimento

Interpretazione della prova di scrittura spontanea. Consigli metodologici per favorire l apprendimento Interpretazione della prova di scrittura spontanea. Consigli metodologici per favorire l apprendimento Monteforte 19 ottobre 2012 Ivana Tacchella Tiziana Turco Formatrici AID Tre livelli descrittivi dei

Dettagli

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI SCREENING

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI SCREENING PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI SCREENING Dott.ssa Isabella Bellagamba Psicologa psicoterapeuta dell età evolutiva isabellabellagamba@libero.it www.psicoterapiainfanziaeadolescenza.it COSA VUOL DIRE SCREENING!

Dettagli

Percezione dell apparato oculare. Elaborazione corticale del lobo occipitale. Centri corticali del linguaggio. Apparato fonoarticolatorio

Percezione dell apparato oculare. Elaborazione corticale del lobo occipitale. Centri corticali del linguaggio. Apparato fonoarticolatorio Parola scritta Percezione dell apparato oculare Elaborazione corticale del lobo occipitale Centri corticali del linguaggio Apparato fonoarticolatorio Parola letta ad alta voce Percezione acustica Elaborazione

Dettagli

Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia LA BATTERIA DI APPROFONDIMENTO

Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia LA BATTERIA DI APPROFONDIMENTO Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia LA BATTERIA DI APPROFONDIMENTO Perché una batteria di approfondimento? verificare se i casi risultati

Dettagli

Seconda Lezione LETTURA E DISLESSIA

Seconda Lezione LETTURA E DISLESSIA Seconda Lezione LETTURA E DISLESSIA L Apprendimento della lettura Modelli teorici di riferimento Il disturbo specifico della lettura: la dislessia Criteri diagnostici Analisi degli errori Strumenti di

Dettagli

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO e la motivazione dell intervento precoce Dr.ssa Campioni Annamaria

Dettagli

PROGETTO FONO/ GRAFO/ MOTORIO. Anno scolastico 2016/17

PROGETTO FONO/ GRAFO/ MOTORIO. Anno scolastico 2016/17 PROGETTO FONO/ GRAFO/ MOTORIO Anno scolastico 2016/17 1 MOTIVAZIONE Fin dai primi anni, semplici giochi preparano il bambino alla lettura, sia sul piano fonologico, facendogli manipolare i suoni dei linguaggi

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ALUNNO/A.. Nato/a Residente a. IL DIRIGENTE IL/LA NEUROPSICHIATRA I GENITORI GLI INSEGNANTI OSSERVAZIONE DI ASPETTI SENSO- PERCETTIVI Percezione dello stimolo: Percezione uditiva

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ISTITUTO COMPRENSIVO ROVERETO SUD Scuola Primaria /Secondaria di primo grado PROFILO DINAMICO FUNZIONALE AGGIORNAMENTO PDF Alunno Classe Anno scolastico SCHEDA INFORMAZIONI DELLO STUDENTE Cognome Nome

Dettagli

Strumenti dell integrazione. Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale Piano educativo personalizzato

Strumenti dell integrazione. Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale Piano educativo personalizzato Strumenti dell integrazione Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale Piano educativo personalizzato Diagnosi funzionale E il testo che documenta, attraverso l anamnesi, la raccolta dei dati clinici,

Dettagli

Il Disturbo Specifico dell Apprendimento. Apprendimento:

Il Disturbo Specifico dell Apprendimento. Apprendimento: Il Disturbo Specifico dell Apprendimento Apprendimento: Esercitazione (1) Bizzaro Marzia Consensus conference (gennaio 2007) Raccomandazioni per la pratica clinica sui disturbi specifici dell apprendimento

Dettagli

Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA I meccanismi che servono per la scrittura sono gli stessi che servono anche per la lettura? Ambedue i sistemi (lettura

Dettagli

II Parte: 19 Novembre 2015

II Parte: 19 Novembre 2015 Andrea Facoetti Ph.D General Psychology Department, University of Padua, ITALY Child Psychopathology Unit, Scientific Institute E. Medea Bosisio Parini, (LC), ITALY II Parte: 19 Novembre 2015 Dislessia

Dettagli

LABORATORIO DEI PREREQUISITI DI LETTO-SCRITTURA E CALCOLO BAMBINI DI 5 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELL ISTITUTO

LABORATORIO DEI PREREQUISITI DI LETTO-SCRITTURA E CALCOLO BAMBINI DI 5 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELL ISTITUTO LABORATORIO DEI PREREQUISITI DI LETTO-SCRITTURA E CALCOLO BAMBINI DI 5 ANNI DI TUTTE LE SEZIONI DELL ISTITUTO FINALITA : Osservare e consolidare abilità considerate prerequisiti per il successivo apprendimento.

Dettagli

Disturbi e difficoltà della scrittura

Disturbi e difficoltà della scrittura Disturbi e difficoltà della scrittura di Caeran, Carrelli, Cazzaniga, Ferrara, Friso, Russo A cura di C. Cornoldi edizioni Giunti Scuola Giornata di studio Scuola e scrittura: è sempre facile imparare?

Dettagli

La Sindrome di Tourette a scuola: ricadute sull'apprendimento e comorbilità

La Sindrome di Tourette a scuola: ricadute sull'apprendimento e comorbilità La Sindrome di Tourette a scuola: ricadute sull'apprendimento e comorbilità L apprendimento scolastico poggia prevalentemente sull uso del codice scritto e sull abilità di gestione del sistema dei numeri

Dettagli

LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA Giovanna Benedetti e Daniela Pala

LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA Giovanna Benedetti e Daniela Pala LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA Giovanna Benedetti e Daniela Pala A COSA SERVE LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA? SE UN BAMBINO NON VEDE BENE VA DALLO SPECIALISTA CHE GLI MISURA LA VISTA (DIAGNOSI) E GLI PRESCRIVE GLI

Dettagli

Cause delle difficolta di lettura. Rachele Fanari

Cause delle difficolta di lettura. Rachele Fanari Cause delle difficolta di lettura Rachele Fanari rfanari@unica.it CAMPANELLI DI ALLARME Elementi da osservare nella Scuola Primaria: Difficoltà a memorizzare sequenze (mesi, giorni, ordine alfabetico,

Dettagli

Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo;

Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo; Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo; Forma visiva della parola; La segregazione grafemica;

Dettagli

PRONTI,INFANZIA VIA!

PRONTI,INFANZIA VIA! PRONTI,INFANZIA VIA! ISTITUTO COMPRENSIVO N. 3 BELLUNO Centro Territoriale per l Integrazione di Belluno I. C. S. Stefano di Cadore Centro Territoriale per l Integrazione del Cadore FormArte Centro Studi

Dettagli

Sviluppo dei prerequisiti dell apprendimento della letto-scrittura dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria

Sviluppo dei prerequisiti dell apprendimento della letto-scrittura dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria Convegno nazionale PerCorsi e.qercorsi Dai segni predittivi all identificazione precoce dei Disturbi Specifici dell Apprendimento Sviluppo dei prerequisiti dell apprendimento della letto-scrittura dalla

Dettagli

Scuola secondaria.. Indirizzo di studio..

Scuola secondaria.. Indirizzo di studio.. Modulo MO 17.25 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Rev. 2 Data 15/11/13 Pagina 1 di 5 Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES Anno Scolastico Scuola secondaria.. Indirizzo di studio..

Dettagli

Modello di Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso

Modello di Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso Modello di Piano Glottodidattico Personalizzato 1 SCHEDA 5bis Modello di Piano Glottodidattico Personalizzato Michele Daloiso 5bis.1 Dati relativi all alunno Cognome e nome Diagnosi specialistica Informazioni

Dettagli

Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? Come si colloca la funzione della scrittura all interno dei sistemi di comunicazione?

Dettagli

Istituto comprensivo di Villongo. 24 ottobre 2011

Istituto comprensivo di Villongo. 24 ottobre 2011 Istituto comprensivo di Villongo 24 ottobre 2011 È una difficoltà selettiva nella lettura in presenza di capacità cognitive adeguate e di adeguate opportunità sociali e relazionali, in assenza di deficit

Dettagli

LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA

LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LE COMPETENZE FONOLOGICHE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA LUCIANA DI NATALE - -OGOPEDISTA LORETTA MASON - LOGOPEDISTA RAFFAELA ZANON - LOGOPEDISTA Anno scolastico 2018-2019 Dislessia

Dettagli

I disturbi specifici dell Apprendimento:DSA

I disturbi specifici dell Apprendimento:DSA I disturbi specifici dell Apprendimento:DSA Disturbo Specifico di Apprendimento Difficoltà di apprendimento La categoria dei Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento viene convenzionalmente identificata

Dettagli

Corso di Psicologia dello sviluppo tipico e atipico dei processi cognitivi 2014/2015 (Prof. Margherita Orsolini ) Su elearning:

Corso di Psicologia dello sviluppo tipico e atipico dei processi cognitivi 2014/2015 (Prof. Margherita Orsolini ) Su elearning: Corso di Psicologia dello sviluppo tipico e atipico dei processi cognitivi 2014/2015 (Prof. Margherita Orsolini ) Su elearning: Programma, calendario delle lezioni, letture per le tesine dei non frequentanti,

Dettagli

«La gestione educativa dell Alunno»

«La gestione educativa dell Alunno» Libreria Etruria, Vt - 7 marzo 2017 «La gestione educativa dell Alunno» Mauro Spezzi I.S.I.S. «F. Orioli» Viterbo Docente di Scienze Umane Specializzato in Pedagogia Clinica Alunni con Bisogni Educativi

Dettagli

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano

Dettagli

Trattamento diretto e indiretto dei DSA

Trattamento diretto e indiretto dei DSA Trattamento diretto e indiretto dei DSA Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Giacomo Stella IRIDE e AID Giacomo.stella@sosdislessia.it APPRENDIMENTO ESPLICITO (o Dichiarativo)

Dettagli

PROGETTI PER LA SCUOLA DELL INFANZIA

PROGETTI PER LA SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTI PER LA SCUOLA DELL INFANZIA 08-09 05 90640-4 www.studiobernadette.it PROGETTO GENITORI Finalità Per meglio affrontare il bellissimo, ma anche difficile compito educativo i genitori hanno bisogno

Dettagli

La scuola come laboratorio permanente e come luogo privilegiato per conoscere amici e dove imparare diventa un gioco

La scuola come laboratorio permanente e come luogo privilegiato per conoscere amici e dove imparare diventa un gioco La scuola come laboratorio permanente e come luogo privilegiato per conoscere amici e dove imparare diventa un gioco Presupposti: Aumento esponenziale delle segnalazioni di bambini con difficoltà di apprendimento

Dettagli

DISORTOGRAFIA. La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Dott.

DISORTOGRAFIA. La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Dott. DISORTOGRAFIA La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici Dott.ssa Mirella Carosi Aspetti linguistici Disordine di codifica del testo scritto

Dettagli

DSA E DISPRASSIA Deficit delle Funzioni Esecutive Deficit della Memoria di Lavoro Lentezza Esecutiva difficoltà emotive

DSA E DISPRASSIA Deficit delle Funzioni Esecutive Deficit della Memoria di Lavoro Lentezza Esecutiva difficoltà emotive DSA E DISPRASSIA Nella nostra pratica clinica, sempre più frequentemente osserviamo casi di bambini con un deficit prassico-motorio in età prescolare, che presentano delle Difficoltà di Apprendimento in

Dettagli

SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme,

SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme, SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme, 01 dicembre 2014 PREMESSA Nell ambito del Progetto

Dettagli

INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA. Andrea Facoetti & Co

INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA. Andrea Facoetti & Co INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA Andrea Facoetti & Co Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova, ITALIA Unità di Neuropsicologia Evolutiva, Istituto Scientifico

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà Il calcolo Il calcolo fa riferimento ai processi che consentono di operare sui numeri tramite operazioni aritmetiche Le prime informazioni da elaborare

Dettagli

2. L apprendimento della scrittura

2. L apprendimento della scrittura 2. L apprendimento della scrittura L apprendimento in generale..si verifica quando chi apprende decide di mettere in relazione nuove informazioni con le conoscenze che già possiede, rielaborando da sé

Dettagli

Indicatori di rischio dei disturbi specifici di apprendimento M. Carmen Usai

Indicatori di rischio dei disturbi specifici di apprendimento M. Carmen Usai Indicatori di rischio dei disturbi specifici di apprendimento M. Carmen Usai DiSA - Polo M.T. Bozzo Ricerca e intervento sui disturbi del linguaggio e dell apprendimento Università di Genova I disturbi

Dettagli

SAMS Metodologia dell insegnamento della tecnica

SAMS Metodologia dell insegnamento della tecnica SAMS Metodologia dell insegnamento della tecnica MODULO 3 L esercizio analitico,sintetico e globale nel sistema di allenamento tecnico-tattico OBIETTIVO GENERALE DEL MODULO Dal riconoscimento della centralità

Dettagli

COSA INTENDIAMO PER BES

COSA INTENDIAMO PER BES COSA INTENDIAMO PER BES Per Bisogno educativo Speciale intendiamo un ampia area all interno della quale convergono difficoltà apprenditive ed educative dei ragazzi che vivono all interno della comunità

Dettagli

Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia

Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia Progetto IPDA Prevenire le difficoltà d apprendimento a partire dall'ultimo anno della Scuola d Infanzia L INTERVENTO DI POTENZIAMENTO DEI PREREQUISITI Il profilo del bambino ottenuto dall applicazione

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO Nico Pinna Parpaglia POZZOMAGGIORE Via San Pietro, 37/a - 07018 (SS) - tel. 079/801093 - fax 079/800157 C.F. 80008250906 - e-mail ssic80200l@istruzione.it PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Dettagli

PDP (Piano Didattico Personalizzato) per studenti con DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) L. 170/2010. Anno scolastico

PDP (Piano Didattico Personalizzato) per studenti con DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) L. 170/2010. Anno scolastico Studente (solo iniziali) Classe PDP (Piano Didattico Personalizzato) per studenti con DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) L. 170/2010 Anno scolastico 2015-2016 1 1. Dati Anno scolastico: Cognome:

Dettagli

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I)

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) *Anomalie estreme dello sviluppo con esordio nei primi tre anni di vita (precoci, prevenzione, outcome), non normali in nessuno stadio dello sviluppo

Dettagli

Modello di lettura a due vie - Sartori 1984

Modello di lettura a due vie - Sartori 1984 Che cos è la lettura? Per lettura si intende un processo che consente di comprendere un testo scritto. E il risultato di una serie di processi complessi, che comprendono: un attività di decodifica o transcodifica;

Dettagli

Diagnostica e riabilitazione neuropsicologica dei disturbi. del linguaggio in età evolutiva OBIETTIVI

Diagnostica e riabilitazione neuropsicologica dei disturbi. del linguaggio in età evolutiva OBIETTIVI Corso di formazione Diagnostica e riabilitazione neuropsicologica dei disturbi del linguaggio in età evolutiva Milano, 8 e 9 febbraio 2013 Con l acquisizione delle prime parole e delle prime brevi frasi,

Dettagli

MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento - DSA 2^ edizione 50 crediti ECM

MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento - DSA 2^ edizione 50 crediti ECM MASTER ANNUALE Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento - DSA 2^ edizione 50 crediti ECM Presentazione Il Master offre la possibilità di acquisire conoscenze approfondite e competenze operative

Dettagli

PREREQUISITI della letto scrittura. Lucia Maria Collerone

PREREQUISITI della letto scrittura. Lucia Maria Collerone PREREQUISITI della letto scrittura Percezione visiva Coordinamento occhio mano; percorsi; posizione nello spazio; copia riproduzione; riproduzione figura sfondo; completamento di figure; velocità visuo-motoria;

Dettagli

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 livello. Docente Vaquer Maria Luisa Patrizia. Obiettivi:

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 livello. Docente Vaquer Maria Luisa Patrizia. Obiettivi: Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 livello. Firenze 7 e 8 maggio 2011 Grand Hotel Cavour Via del Proconsolo 3 Docente Vaquer Maria Luisa Patrizia Obiettivi: Nella pratica clinica relativa

Dettagli

TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA

TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA TUTTI A BORDO! PROGETTO IRIDE DI INTERCETTAZIONE PRECOCE IN RETE CLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 2013-14 ISTITUTO COMPRENSIVO BADIA POLESINE - ROVIGO Badia Polesine 3 dicembre 2013 Francesca

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

PROGETTO SCREENING a.s. 2010-2011

PROGETTO SCREENING a.s. 2010-2011 PROGETTO SCREENING a.s. 2010-2011 Definizione, criteri diagnostici ed eziologia DSA=DISTURBI EVOLUTIVI E SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Disturbi delle abilità scolastiche: Dislessia Disortografia Discalculia

Dettagli

DSA, ADEGUAMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE: TECNICHE, STRATEGIE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI

DSA, ADEGUAMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE: TECNICHE, STRATEGIE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI DSA, ADEGUAMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE: TECNICHE, STRATEGIE E STRUMENTI COMPENSATIVI/DISPENSATIVI Gruppo di lavoro D: Area tecnico-pratico-progettuale 6 dicembre 2011, Besana Brianza(MB)

Dettagli

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) renzarosiglioni@libero.it Cellulare 347 9662237 a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Scuola dell Infanzia DIREZIONE DIDATTICA STATALE F.RASETTI 06061- Via Carducci n.25- Castiglione del Lago Codice Fiscale 80005650546- Tel. 075/951254 E.mail: pgee021002@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER L INCLUSIONE

Dettagli

apprendimento: Disturbo della lettura (DISLESSIA):

apprendimento: Disturbo della lettura (DISLESSIA): Disturbi dell apprendimento apprendimento: Diagnosi differenziale A. normali variazioni nei risultati scolastici B. difficoltà scolastiche dovute a mancanza di opportunità, insegnamento scadente, fattori

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO dott.ssa Silvia Ceccaroli dott.ssa Nicoletta Staffa Associazione Strategicamente Insieme PROGETTO «IMPARARE E» Comune di Cervia 1 incontro 08.09.2016 DISTURBI SPECIFICI

Dettagli

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton

Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo. Relatrice: Maria Angela Berton Le competenze metafonologiche: attività, giochi metalinguistici e fonologici per favorire il loro sviluppo Relatrice: Maria Angela Berton IL LINGUAGGIO VERBALE E UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE COME SI

Dettagli