ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA COMMERCIALE. Via Sant Anastasio, Trieste Tel fax c.f Distretto Scolastico

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA COMMERCIALE Via Sant Anastasio, Trieste Tel fax c.f Distretto Scolastico TRIENNIO

2 INDICE Premessa 3 Gruppo di redazione del P.O.F. 3 Genesi del documento e modalità di redazione 3 La struttura e l organizzazione dell Istituto 4 Staff e commissioni 6 Compiti specifici suddivisi per aree 6 Analisi del contesto interno 9 Finalità formative ed educative dell Istituto 10 Analisi del contesto esterno, risultati, scelte prioritarie 11 Trasversalità educativo-progettuale 11 Criteri per la definizione delle priorità progettuali delle scelte di collaborazione 11 Riferimenti normativi per le scelte educativo-didattiche ed organizzativo-gestionali 12 Dimensione organizzativo-gestionale dell Istituto: Flessibilità organizzativa 13 Scuola aperta 13 Gestione dei rapporti scuola-famiglia 13 Dimensione valutativa dell Istituto Valutazione e verifica del sistema e del servizio scolastico 15 Valutazione e verifica del POF 15 Valutazione e verifica degli alunni 15 Modalità di verifica, misurazione e valutazione 18 Scuole primarie R. Manna e V. Longo 19 Scuola secondaria G. Corsi 20 Voto di condotta 20 Dimensione didattico-progettuale dell Istituto 24 Progetti educativi didattici 29 Area PREVENZIONE DISPERSIONE SCOLASTICA 30 Area SUCCESSO SCOLASTICO ALLIEVI STRANIERI 30 Area LINGUE COMUNITARIE 31 Area COMPETENZE 32 Area SCUOLA FUORI 35 Area FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI 36 Quadro riassuntivo dei progetti per plesso 37 Tabella ore assegnate ai docenti 38 Allegati 39 2

3 PREMESSA L Istituto Comprensivo di via Commerciale nasce nell anno scolastico 2000/01, come conseguenza dell applicazione del D.P.R. 233 del 1998 riguardante il dimensionamento delle scuole sul territorio. Sulla scia della tradizione educativo-culturale, che ormai da anni lo caratterizza, avvalendosi delle molteplici opportunità offerte dalla normativa esplicativa dell Art. 21 della L. 59/97 in merito all attuazione dell Autonomia Scolastica, l Istituto predispone il Piano dell Offerta Formativa (POF). Tale documento si configura come il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche (Art. 3). GRUPPO DI REDAZIONE DEL POF Il presente documento è stato redatto con delega del Collegio dei Docenti dagli insegnanti Funzione Strumentale Gestione POF in collaborazione con la Dirigente dell Istituto; per la parte progettuale hanno collaborato i Docenti Referenti dei singoli Progetti ed Attività. Hanno inoltre contribuito alla raccolta di dati e informazioni i membri della Commissione POF, le altre Funzioni Strumentali al Piano, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Referenti dei Plessi ed il Personale di Segreteria. I Collaboratori Scolastici si sono occupati di produrre le copie del documento. GENESI DEL DOCUMENTO E MODALITA DI COMUNICAZIONE DEL POF In seguito alla nascita dell Istituto Comprensivo nell anno scolastico 2000/01, il Piano, nato dalla fusione dei documenti propri delle precedenti istituzioni scolastiche, si è ampliato e modificato nel tempo grazie alle proposte avanzate dai docenti, dai Dirigenti Scolastici che si sono susseguiti negli anni, dalle esigenze emerse in seno all utenza (genitori, alunni). Nelle fasi precedenti all approvazione del POF, il documento viene elaborato in forma provvisoria dalla Commissione preposta tenuto conto degli indirizzi indicati dal Consiglio d Istituto - e in seguito, diffuso tra tutti i docenti tramite Circolari; apportate le eventuali modifiche, in sede di Collegio dei Docenti il Piano viene approvato. Per permettere una consapevole adozione del Piano da parte del Consiglio d Istituto, questo viene diffuso tra i membri dello Stesso subito dopo l approvazione da parte del Collegio. La stesura definitiva del documento viene affissa all Albo delle singole scuole nonché diffusa tra i docenti tramite Circolare Interna. Una sintesi del Piano dell Offerta Formativa relativa all anno in corso viene consegnata ai genitori all atto dell iscrizione. Le linee generali del Piano vengono esposte in sede di Consiglio d Istituto, ai rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione, nonché nelle giornate di Open day ai genitori che intendessero iscrivere i propri figli nelle scuole dell Istituto; in questo caso viene consegnata ad ognuno una sintesi del Piano ed un depliant informativo sulla scuola, depliant diffuso anche in altre scuole e negli altri plessi dell Istituto. L ORGANIZZAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO Staff e commissioni L organizzazione dell Istituto comprende uno staff costituito da: Dirigente Scolastico Vicario Collaboratore Responsabili di sede Funzioni Strumentali segmentate Dirigente Amministrativo, cui si affianca una Segreteria, composta da cinque amministrativi. L organizzazione didattica è competenza del Collegio dei Docenti, che si è suddiviso in alcune commissioni dedicate a compiti specifici relativamente alle 8 diverse aree individuate, coordinate dalle Funzioni Strumentali, elette dal Collegio stesso. Inoltre alla fine dell anno scolastico si riunisce la commissione per la formazione delle classi che ha il compito di formare le nuove classi prime dei due ordini di scuola (primaria e secondaria) seguendo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti e dal consiglio d Istituto. E formata dai docenti della scuola secondaria I non impegnati negli esami finali e dai docenti della scuola primaria delle classi quinte. I compiti della commissione possono essere così riassunti: raccogliere dati utili alla conoscenza e all inserimento dei nuovi alunni 3

4 fare delle proposte per la formazione delle nuove prime. LA STRUTTURA E L ORGANIZZAZIONE DELL ISTITUTO L istituto comprensivo di via Commerciale è costituto dai seguenti plessi Scuola primaria MANNA Scuola dell infanzia TOMIZZA Scuola secondaria I CORSI Via S. Anastasio 15 Scuola dell infanzia MANNA Scuola primaria LONGO Ufficio di Dirigenza Ufficio dei Servizi Generali e Amministrativi La gestione amministrativa, contabile e didattica è attuata attraverso i seguenti uffici Il Dirigente Scolastico e il Direttore dei servizi Generali e Amministrativi svolgono i seguenti compiti fondamentali: gestione del bilancio e della contabilità gestione del personale docente, del personale amministrativo e degli alunni gestione del patrimonio scolastico organizzazione, prevenzione, informazione e formazione ai fini della sicurezza gestione dei progetti e delle attività collegate ai programmi degli Organi Collegiali rapporti con l utenza e con la realtà esterna alla scuola 4

5 La gestione democratica dell istituto e la partecipazione dei genitori alla vita della scuola si attua attraverso i seguenti organismi Il Consiglio d Istituto, cui spetta il compito di gestire la vita amministrativa dell istituto in stretta relazione con la progettazione didattica I consigli di Interclasse della scuola primaria cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica delle classi di competenza. I consigli di Classe della scuola secondaria I cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica delle classi di competenza. Il Collegio Docenti cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dell istituto in tutte le sue componenti. I consigli di Intersezione della scuola dell infanzia cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica delle sezioni di competenza. La vita della scuola svolge la sua funzione anche grazie ad altre figure di riferimento che, grazie alla loro professionalità contribuiscono al buon funzionamento di tutta l istituzione. Il Docente Vicario Al Docente Vicario spetta il compito di sostituzione del Dirigente Scolastico in tutte le sue funzioni. I Responsabili di Plesso Ai Responsabili di Plesso spetta il compito di organizzazione, coordinamento e gestione del plesso loro assegnato. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Anche la figura del direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è notevolmente cambiata a seguito della nuova gestione finanziaria introdotta dal D.I. n. 44/2001, che detta nuove istruzioni sulla gestione delle istituzioni scolastiche cui è stata attribuita la personalità giuridica a norma dell'art. 21 della Legge15/3/97, n. 59 e del DPR 18/6/98, n In stretta collaborazione con il dirigente scolastico vengono affidate a questa figura di riferimento la cura dei servizi amministrativi e contabili e la gestione dei beni mobili e immobili della scuola. Il Personale ATA E' il personale non docente della scuola, costituito, oltre che dal direttore dei servizi generali e amministrativi, dagli Assistenti Amministrativi ( in numero variabile a seconda dell'organico) e dai Collaboratori Scolastici (anch'essi di numero variabile a seconda dell'organico). Gli Assistenti Amministrativi E' il vero e proprio personale di segreteria, che cura tutti gli adempimenti che si riferiscono al disbrigo delle pratiche interne alla scuola e in relazione con l'esterno. Uno degli Assistenti ha anche la funzione di sostituire il direttore dei servizi generali e amministrativi in caso di assenza o di legittimo impedimento. I Collaboratori Scolastici I collaboratori scolastici hanno il compito principale di sorveglianza e custodia dei locali, prestano la loro opera al fine di garantire le condizioni igieniche dei locali, collaborano con il restante personale nella sorveglianza degli alunni e degli arredi. 5

6 ATTIVITA Equipe di Dirigenza Responsabile di sede Funzioni strumentali Membri commissioni Funzioni strumentali Membri commissioni DOCENTI Dirigente Scolastico Farci Vicaria Zappa Collaboratore Zappalà Corsi Gerin Infanzia Tomizza Simonetto Infanzia Manna Sgavetta Primaria Longo Millini Primaria Manna Debianchi Area 1 Area 2 Area 3 Elaborazione, stesura Sostegno del lavoro Integrazione ed intercultura e controllo del POF dei docenti Gerin Aleffi Palme Gallotti Tozzi Gallotti Duda Zappa Chiandoni Debianchi Zappalà Commissione Integrazione ed intercultura Sgavetta Gerin Zappalà Millini Simonetto Strika Millini Simonetto D'Aniello Sgavetta Simonetto De Monte Avarta Zappa Quarta Commissione tutor Agrimino, Cassinari Area 4 Area 5 Studenti, orientamento, continuità Informatica e e valutazione nuove tecnologie Dorigo Di Domenico Gerin Tozzi Commissione continuità e valutazione Commissione Tabulazione Con.Cu. Or. Agrati D'Aniello Bocola Medeot Salerno Medeot Degrassi Beccari D Aprile Strika Gargano Gargano Spadea Commissione viaggi Beccari DSGA Vicario Commissione orientamento Funzioni Coordinatori scuola Corsi strumentali Dirigente scolastico 6

7 ATTIVITA DOCENTI CORSI TOMIZZA Inf.MANNA MANNA LONGO Linguistico Burgher Ambiente/salute Agrimino, Degrassi Garritani Desinan, Biondi Gargano Umanistico Burchreiter Longanesi D Aprile Desinan, Palci Barbaro Referenti Art./Musicale Divo Sirotti Sgavetta Smrekar Beccari Aree Palestra Pozenu Morelli Duda Calusa Salerno Stradale Novello DSA Donat Simonetto Sgavetta Debianchi Palci Organo di garanzia Aleffi Legalità Manias, Piani Corsi Novello, Turch Manna primaria Smrekar Sicurezza Longo Millini Manna inf. Sgavetta Tomizza Simonetto Compiti specifici suddivisi per aree Area 1 Gestione del P.O.F. Funzioni strumentali: Coordinamento delle attività del Piano e del lavoro di redazione del POF Cura e raccolta dei materiali per l aggiornamento del POF Monitoraggio attività del POF Verifica e valutazione stesura finale delle attività previste e realizzate Pubblicizzazione del POF Commissione P.O.F.: Acquisire, analizzare e valutare progetti interni con relativa fattibilità didattico / organizzativa / economica Acquisire, analizzare e diffondere informazioni su progetti esterni Acquisire modifiche inerenti la valutazione stesura della sintesi da distribuire alle famiglie Area 2 Sostegno al lavoro docenti Funzioni strumentali: Accoglienza dei nuovi docenti Coordinamento delle iniziative di aggiornamento Organizzazione e gestione orario attività scolastiche Coordinamento delle attività di tutoraggio connesse alla formazione universitaria dei docenti Predisposizione questionari per l autovalutazione d Istituto Commissione valutazione docenti: Acquisire documentazione relativamente ai docenti immessi in ruolo Valutare anno di prova docenti neoassunti Elaborare relazione finale docenti neoassunti Area 3 Integrazione e intercultura Funzioni strumentali: Accoglienza ed alfabetizzazione alunni stranieri Organizzazione delle attività di accoglienza, di continuità e di orientamento Coordinamento delle attività di integrazione e recupero Coordinamento e promozione di interventi a favore degli alunni diversamente abili Definizione di progetti specifici anche finalizzati alla richiesta di fondi Commissione: Attivare azioni di supporto per la determinazione di percorsi personalizzati per alunni stranieri, per alunni con problemi di apprendimento, di comportamento e disabili Programmare le attività didatticoeducative di prevenzione al disagio scolastico Progettare i percorsi interculturali nell Istituto Coordinare attività destinate agli allievi disabili Curare il raccordo tra i vari ordini di scuola per facilitare il passaggio degli alunni in difficoltà Scegliere materiale strutturato per gli alunni stranieri ed in difficoltà 7

8 Area 4 Interventi e servizi per gli studenti Funzioni strumentali: Organizzazione percorsi ed attività di continuità Coordinamento dei curricoli tenendo in considerazione gli specifici obiettivi didattici e gli stili educativi Promozione di un linguaggio comune sulla valutazione degli alunni Organizzazione percorsi orientativi per l autoconoscenza e l individuazione delle attitudini personali Organizzazione sportello d ascolto per studenti e genitori Gestione delle attività relative alla prevenzione della dispersione Organizzazione incontri con le scuole superiori e con l esperto dell orientamento Commissioni Commissione continuità e valutazione Individuare ed elaborare strumenti e strategie per migliorare la continuità d Istituto e per gli Open Day della scuola secondaria di I Favorire la collaborazione tra i diversi ordini di scuola al fine di agevolare l inserimento ed il passaggio degli alunni progettando attività di raccordo tra le classi degli anni ponte Proporre progetti comuni tra i vari ordini di scuola Predisporre un sistema di verifiche per l accertamento comune dei risultati, connesso con l impostazione progettuale dell attività didattica. Preparare di prove di uscita dalla primaria che rispondano a quelle d ingresso della secondaria I. Analizzare ed adattare il documento delle certificazioni delle competenze da raggiungere alla fine di ogni ordine di scuola. Condividere la griglia valutativa del comportamento e delle aree didattiche Condividere il patto educativo Commissione Con.cu.or. Monitorare l'offerta Formativa Raccogliere e tabulare dati Commissione orientamento Gestire le attività di prevenzione della dispersione scolastica Gestire le attività di recupero e potenziamento Gestire le attività di orientamento in ingresso ed in uscita Commissione ambiente e salute Progettare percorsi di educazione ambientale Attuare iniziative per il benessere fisico e per la prevenzione delle dipendenze Vagliare materiali, progetti proposti e personale specializzato Commissione accoglienza Progettare attività di accoglienza e di raccordo tra le classi Commissione DSA Coordinamento delle attività Produzione della modulistica necessaria Organizzazione dello sportello dedicato Supportare i docenti Area 5 Informatica e nuove tecnologie Funzioni strumentali: Informatizzazione della documentazione scolastica Manutenzione, aggiornamento e sviluppo del sito dell Istituto Gestione del portale attraverso l inserimento, in tempo reale, di materiale didattico e relazionale ( POF, circolari, modulistica, lavori alunni ) Supporto alle altre funzioni strumentali per una maggior efficienza informativa Gestione delle risorse informatiche e multimediali, informando sulle stesse, in particolar modo sull attività didattica Commissione informatica: Proporre il materiale da acquistare Area 6 Scuola e territorio Attivazione rapporti con gli Enti esterni Preparazione griglie di rilevamento dati Monitoraggio Offerta Formativa dell Istituto Partecipazione in rappresentanza della scuola alle iniziative proposte dal territorio Viaggi d istruzione Commissione viaggi Acquisire proposte e progetti Contattare le agenzie e formalizzare le richieste di preventivo Valutare le offerte degli enti esterni 8

9 ANALISI DEL CONTESTO INTERNO Risorse umane, spazi e strutture L Istituto comprende: due plessi di scuola dell infanzia statale, Ruggero Manna, in via Manna 5/7 (tel ) e Fulvio Tomizza, in via Commerciale 164 (tel ); due plessi di scuola primaria, Ruggero Manna in via Sant Anastasio 13 (tel. provvisorio ) e Vittorio Longo in via Commerciale 162 (tel ); una scuola secondaria di I, la Guido Corsi, che è anche sede degli uffici amministrativi e della Dirigenza, in via Sant Anastasio 15 (tel , fax ). La Segreteria Alunni è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 9.30 ed il martedì e giovedì anche dalle alle La Dirigente Scolastica riceve ogni giorno su appuntamento presso la scuola CORSI. Caratteristiche alunni Caratteristiche docenti Tipologia plessi e classi Personale ATA infanzia 118 n. alunni per ordine di scuola primaria 269 secondaria I 467 alunni H 15 alunni UE 10% % alunni stranieri % alunni extra UE 11,6% % alunni mobilità % alunni ammessi alle classi successive 97,8% % alunni non ammessi 2,2 % % docenti laureati 92% infanzia 12 n. docenti per ordine di scuola primaria 30 secondaria I 48 % docenti a tempo indeterminato 83 % % docenti a tempo determinato 17 % % docenti riconfermati 91% n. docenti specializzati 8 n. docenti/ esperti esterni SCUOLA DELL'INFANZIA n. plessi 2 n. sezioni miste 5 SCUOLA PRIMARIA n. plessi 2 n. classi a tempo normale 9 n. classi a tempo pieno 5 SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO n. plessi 1 n. classi a tempo normale 20 n. classi a tempo sperimentale n. amministrativi 4+1 n. collaboratori scolastici 12 Scuola dell infanzia e scuola primaria R. Manna : La scuola dell Infanzia e la scuola Primaria sono operative nella sede ristrutturata di via R. Manna 5/7 e di via Sant Anastasio 13 da settembre 2012 ed è prevista una sistemazione anche del cortile. La primaria dispone di 10 aule spaziose e luminose, dotate di LIM, di 1 laboratorio musicale, 1 ampia sala mensa, 1 aula insegnanti e/o computer, 2 aule per il sostegno e/o l attività alternativa, 1 biblioteca ed una palestra. La scuola dell infanzia è costituita da due sezioni, di cui una dotata di LIM, da un aula-biblioteca e dall aula mensa, ed in comune con la scuola primaria usufruisce della palestra, del cortile - attrezzato con giochi per bambini piccoli-, e di altri aule specifiche.. Scuola dell infanzia F. Tomizza e scuola primaria V. Longo : situate all interno di una vasta area verde parzialmente attrezzata con giochi per i bambini più piccoli, nei pressi del campo Sportivo di Cologna, i due edifici sono stati di recente sottoposti a ristrutturazione. La scuola Tomizza, costituita da tre sezioni, è dotata di mensa, cucina, palestra le ultime due in comune con la scuola primaria. 9

10 Alla scuola Longo vi è un laboratorio linguistico, la biblioteca, il laboratorio di informatica e una sala mensa. Il laboratorio informatico è in comune con la scuola Tomizza. Tutti i plessi sopra descritti sono privi di barriere architettoniche e sono stati ristrutturati nel rispetto delle più recenti normative per la Sicurezza. Scuola secondaria di primo grado G. Corsi : dotata di palestra, laboratorio linguistico, un aula computer, 7 LIM collocate in altrettante aule tutte con collegamento internet, ascensore; dato l incremento degli studenti alcuni laboratori sono stati convertiti in aule didattiche. FINALITA FORMATIVE ED EDUCATIVE DELL ISTITUTO I come e i perché del POF Negli ultimi anni, in seno al Consiglio d Istituto, sono emersi e successivamente sono stati condivisi i seguenti punti fermi che vengono così a porsi come caratterizzanti per tutte le scelte educative, didattiche e progettuali della scuola: Pervenire alla maturazione dell identità, tendere alla conquista dell autonomia e delle adeguate competenze. Promuovere i processi di scambio culturale e di comunicazione tra alunni attraverso rapporti interpersonali in una rete relazionale ricca e positiva tra gli alunni delle diverse classi e di diversi ordini, tra adulti con diverse competenze, tra giovani ed adulti. Prestare particolare attenzione alle problematiche relative all integrazione culturale e alle relazioni nel mondo giovanile. Promuovere l alfabetizzazione di base e fornire o potenziare gli strumenti per la decodificazione e la codificazione degli stimoli offerti al fine di sviluppare negli alunni una capacità critica personale sulla base di adeguate conoscenze e abilità. Programmare attività di prevenzione e di educazione alla salute per migliorare il benessere psico-fisico di ciascun alunno, creando le condizioni per un impegno di studio sereno e gratificante. Sviluppare la padronanza dei linguaggi e della creatività personale. Promuovere il riconoscimento e la condivisione dei valori fondanti la convivenza democratica, con particolare riferimento all educazione interculturale, alla pace ed alla solidarietà. Fare acquisire la consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti valorizzando le risorse personali di ciascun alunno, nel rispetto delle differenti identità personali, culturali e di genere e dei diversi stili di apprendimento, promuovendo la consapevolezza di sé e la crescita individuale, rimuovendo eventuali carenze educative/culturali, potenziando la motivazione e promuovendo l educazione alle Pari Opportunità. Porre in relazione la scuola con il mondo esterno, per favorire l'interazione tra scuola e le varie risorse del territorio con particolare riferimento alla collaborazione attiva e costruttiva dei genitori nell'azione educativa della scuola. Fare conoscere diversi percorsi formativi in vista di scelte autonome e consapevoli relativamente al proseguimento degli studi dopo la scuola secondaria I dell obbligo. Offrire ai bambini ed ai genitori degli alunni stranieri il sostegno necessario per affrontare in modo positivo il mondo della scuola. Inoltre da quest'anno scolastico l'istituto intende partecipare al progetto pilota verso una scuola amica, fortemente voluto dal MIUR e dall UNICEF Italia, inteso a promuovere la piena conoscenza e la valorizzazione della Convenzione sui Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza (CRC) nel mondo della scuola. In tal modo si mira ad attivare processi che rendano il Nostro Istituto luogo fisico e relazionale in cui i diritti dei ragazzi siano concretamente vissuti. Verranno presi in considerazione molteplici ambiti di intervento come: la qualità delle relazioni nella realtà scolastica, la qualità della partecipazione degli alunni nelle attività scolastiche e nei processi decisionali; attraverso temi che riguardano le dinamiche dell apprendimento, gli spazi e i tempi scolastici; al fine di poter essere qualificata una scuola che: promuove e valorizza la convenzione sui diritti dei bambini, valorizza le diversità. pratica attivamente la solidarietà con aiuti concreti ascolta le opinioni degli studenti promuovendone la partecipazione. costruisce il Patto Educativo di Corresponsabilità. 10

11 che progetta spazi e tempi funzionali all apprendimento e allo sviluppo della relazionalità. La coerenza dei singoli Progetti ed Attività con i suddetti criteri viene periodicamente verificata e valutata in sede di Collegio dei Docenti, Consiglio d Istituto, Commissione POF, e nelle riunioni dei Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO, RISULTATI, SCELTE PRIORITARIE Le sovraesposte finalità educative costituiscono dunque l identità del nostro Istituto e si pongono alla base delle scelte che costituiscono il Piano dell Offerta Formativa. Un Piano dell Offerta Formativa serve a qualificare, nell ambito dell autonomia (L. 59/97), la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa dell istituzione scolastica, organizzando il lavoro didattico in modo consapevole, migliorando l utilizzazione delle risorse materiali, tecniche ed umane disponibili ed esplicitando chiaramente all utenza (famiglie, alunni, territorio) le finalità educative che si intendono perseguire. Il Piano del nostro Istituto nasce dalle esperienze realizzate nei diversi ordini di scuola negli anni precedenti e dalla ricerca di sempre nuove innovazioni didattiche finalizzate al miglioramento dell offerta formativa, per dare una risposta adeguata ai bisogni dell utenza specifica della nostra scuola, di formazione integrale della persona e del cittadino, di istruzione e di orientamento, anche ai fini sia della prosecuzione degli studi volti all acquisizione di un titolo superiore o ad una qualifica professionale. L Istituto Comprensivo di Via Commerciale, nelle scelte formative, educative e didattiche che lo caratterizzano, è chiamato dunque a tener conto del contesto sociale e culturale in cui si trova ad operare, nonché delle esigenze espresse dell utenza, compatibilmente con le proprie risorse, la libertà didattica dei docenti e la valorizzazione delle competenze professionali di tutti gli operatori scolastici. TRASVERSALITA EDUCATIVO-PROGETTUALE Per una scuola all insegna degli altri linguaggi Negli ultimi anni l Istituto ha assistito ad un notevole incremento di alunni, provenienti da ambienti e culture diverse, e ha pertanto indirizzato i suoi Progetti ed Attività in modo da favorirne l accoglienza e l integrazione. L avvicinamento degli alunni alla lingua straniera - a partire dalla scuola dell infanzia è un altro punto fermo del nostro Istituto che nasce, da un lato, dall esigenza imprescindibile al giorno d oggi di conoscere lingue come l inglese, il tedesco ed il francese, dall altro dal bisogno, in una società all insegna della globalizzazione e degli scambi culturali, di avvicinarsi a nuove lingue e nuove culture. Il potenziamento delle nuove tecnologie informatiche viene ad essere un altro importante elemento di trasversalità nelle scelte portate avanti dall Istituto, alla luce dell incessante progredire delle innovazioni tecnologiche nel nuovo millennio, anche nel tentativo di convogliare la passione, le competenze e gli interessi dei bambini e dei ragazzi in questo ambito verso un uso critico, consapevole ed educativo delle nuove tecnologie. La problematica del recupero a partire da quello linguistico per i numerosi alunni stranieri viene ad essere un altro importante ambito educativo-didattico del nostro Istituto che si pone in maniera trasversale a tutti gli ordini di scuola; l esperienza ormai consolidata alla scuola secondaria I dello Sportello Didattico nasce da un attenta analisi del bisogno espresso dai ragazzi e dalle famiglie di trovare all interno del contesto scolastico stesso un aiuto ed un sostegno per affrontare carenze e lacune nelle materie di studio. Ricordiamo infine l attenzione posta dai docenti nelle scelte didattico-progettuali nei confronti delle attività e delle iniziative sportive offerte dalla città e dal territorio. CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLE PRIORITA PROGETTUALI E DELLE SCELTE DI COLLABORAZIONE Nell analizzare i progetti si tiene conto dei seguenti criteri, in ordine di importanza: di progetti che vedono impegnati sia gli insegnanti che gli alunni in orario extrascolastico, di progetti trasversali di rapporto equo tra finanziamenti richiesti e alunni coinvolti dell adeguatezza delle ore di insegnamento richieste, del materiale prefissato dell eventuale richiesta di esperti esterni. Progetti di sostegno al disagio, allo svantaggio, all integrazione 11

12 Progetti in continuità nel tempo Progetti coinvolgenti il maggior numero di utenti. Anche le diverse proposte di collaborazione da parte di Enti Esterni qualificati vengono sottoposte a criteri di valutazione, prendendone in considerazione oltre ai criteri sopraccitati - la coerenza con le priorità educativo/didattiche dell Istituto, con le Programmazioni dei singoli teams docenti, la chiarezza espositiva e anche l eventuale contributo finanziario del Fondo d Istituto o dei genitori: a riguardo il coinvolgimento del Consiglio d Istituto, dei Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione è essenziale. RIFERIMENTI NORMATIVI PER LE SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE ED ORGANIZZATIVO-GESTIONALI I principali riferimenti normativi riguardanti l autonomia scolastica risultano essere: Legge 18 dicembre 1997, n 440 Fondo per l arricchimento dell offerta formativa e per gli interventi perequativi D.M. n 251 del 29 maggio 1998 Programma nazionale di sperimentazione dell organizzazione scolastica D.M. n 179 del 19 luglio 1999 Interventi prioritari; criteri generali per la ripartizione delle somme A. F Direttiva n 180 del 19 luglio 1999 Indicazioni per monitoraggio, supporto e valutazione interventi C. M. n 194 del 4 agosto 1999 Finanziamento per il programma nazionale di sperimentazione dei piani dell offerta formativa D. P. R. n 112/ 98 Trasferimento di competenze dallo Stato agli Enti Locali Legge 2 febbraio 2000, n 30 Regolamento dell autonomia didattica C. M. 194 del 3 agosto 2000 Finanziamenti per l autonomia Le sopraccitate finalità educative dell Istituto si desumono dalla normativa attualmente in vigore relativamente ai tre ordini di scuola in cui l Istituto si articola secondo le indicazioni espresse: dal D.Lvo 59/04 e C.M.n. 29/04 Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, applicata da C.M.n. 29/04 Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione D.P.R. 235/07 Regolamento concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria D.L. 133/08 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" D.P.R. 89/09 Atto di indirizzo del Ministro Mariastella Gelmini recante i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi con gli obiettivi previsti dal regolamento emanato con D.P.R. del 20 marzo 2009 n. 89 (Scuola dell Infanzia e Primo Ciclo di Istruzione). C.M. 10/09 Valutazione degli apprendimenti e del comportamento Atto di indirizzo 8/09/09 Atto di indirizzo del Ministro Mariastella Gelmini recante i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi con gli obiettivi previsti dal regolamento emanato con D.P.R. del 20 marzo 2009 n. 89 (Scuola dell Infanzia e Primo Ciclo di Istruzione). D.P.R. 122/09 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni D.L. 170/2010 Disturbi Specifici di Apprendimento D.M. 12 luglio 2011 Disposizioni attuative della Legge 8 ottobre 2010, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico: D.M. 12 luglio Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. Ad integrazione dei suddetti riferimenti normativi l Istituto fa riferimento alla Carta dei Servizi, al Regolamento d Istituto, nonché alle Programmazioni dei singoli teams docenti. DIMENSIONE ORGANIZZATIVO-GESTIONALE DELL ISTITUTO Flessibilità organizzativa 12

13 In base al D.M. 179/99, alla Dir. Min.le 180/99 e alla Lett. Circ. 194/99 il Collegio, all interno della propria annuale attività di progettazione, ha elaborato un piano organico dell offerta formativa, curricolare ed extracurricolare. L Istituto Comprensivo offre diverse opportunità rispetto all articolazione oraria e didattica dell attività dei tre ordini di scuola in maniera da rispondere ai bisogni differenziati delle famiglie: ORDINE DI SCUOLA ORARIO Scuole dell infanzia R. Manna e F. Tomizza Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle con pranzo Scuola primaria V. Longo (tempo pieno) Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle con pranzo Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle con Scuola primaria R.Manna (tempo normale) possibilità di usufruire del servizio S.I.S. per i pasti e del preaccoglimento Scuola secondaria I G. Corsi 3 classi: dal lunedì al venerdì non oltre le ed il tutte le sezioni sono bilingue (inglese e sabato fino alle francese/tedesco) e inglese potenziato in tre classi 17 classi dal lunedì al venerdì fino alle massimo La riforma dell Ordinamento Scolastico, scaturita dalla Legge 53/03, definita dal D.Lgs 59/04 e dalle successive integrazioni e modificazioni di Legge prevede, per la scuola secondaria di I, un orario settimanale di 30 ore obbligatorie, pari a 31 unità didattiche di 54 minuti ciascuna. Nel corso del pomeriggio la scuola propone alcune attività: sportive e per le sole classi terze la scuola prevede dei corsi di avviamento allo studio della lingua latina e il corso per il patentino del ciclomotore. Le scuole dell infanzia dell Istituto, al fine di ottimizzare la qualità educativo/didattica dell insegnamento, adottano la flessibilità oraria sia nell organizzazione dell orario settimanale - rendendo così possibile la compresenza delle insegnanti e la conseguente suddivisione dei bambini per gruppi omogenei per età, interesse o competenze - sia come compensazione oraria, in momenti specifici dell anno scolastico, che richiedano il potenziamento della compresenza delle docenti per il supporto all intervento di esperti o per lo svolgimento di particolari eventi e/o attività caratterizzanti la vita scolastica. La disponibilità dei docenti (visto l art. 28 del C.C.N.L.) ad effettuare ore aggiuntive di insegnamento permette di realizzare alcuni Progetti ed Attività che prevedono anche momenti di lavoro pomeridiano: apertura dello Sportellino Didattico per il recupero delle conoscenze nella scuola primaria, e dello Sportello Didattico per supporto alle attività di studio per i ragazzi della scuola secondaria I, potenziamento della lingua straniera e certificazione linguistica, laboratorio teatrale. I viaggi di istruzione di più giorni, la settimana bianca, la partecipazione a vari concorsi (attività che rappresentano una tradizione per il nostro Istituto), le visite a mostre, musei, spettacoli teatrali, andranno considerati all interno dello spazio orario consentito dalla flessibilità nella misura del 20% massimo consentito. Sono previsti, durante l anno, momenti di modifica dell orario, per i docenti come per gli alunni, sia nei primi giorni di scuola, per svolgere le attività di Accoglienza per le classi prime della scuola primaria e secondaria I e per le scuole dell infanzia - come previsto dallo specifico Progetto -, per attuare momenti di lavoro di gruppo tra classi parallele per le scuole primarie, sia per realizzare la simulazione delle prove di esame, orali o scritte, per le terze classi di scuola secondaria I, sia per la partecipazione ad attività come i Giochi Matematici e Giochi delle Scienze Sperimentali sia per la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi. Scuola aperta Grazie alla flessibilità organizzativa, l Istituto Comprensivo Commerciale si configura quale scuola aperta ; offre cioè delle attività didattico-formative all utenza in orario pomeridiano, extra curricolare. Mete pedagogiche fondamentali di tali attività sono: la lotta alla dispersione scolastica, l integrazione degli alunni stranieri e la loro alfabetizzazione, il sostegno agli alunni in difficoltà, il potenziamento della socializzazione. In particolare, in base alla disponibilità dei docenti, vengono organizzati dei laboratori didattici e creativi, gruppi sportivi, musicali, teatrali, corsi di alfabetizzazione ed uno sportello didattico, gestiti dai 13

14 docenti; inoltre viene allestito uno sportello d ascolto e di rinforzo psicologico rivolto ad alunni e genitori, gestito da uno psico-pedagogista esterno. Gestione dei rapporti scuola-famiglia Oltre alle tradizionali ed ormai consolidate forme di partecipazione dei genitori alla vita scolastica (Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione, Consiglio d Istituto, Assemblea di ottobre per l elezione dei Rappresentanti dei genitori e per l illustrazione dell attività didattica, riunioni d inizio anno scolastico per i nuovi iscritti, giornata di Open day), all interno dell Istituto Comprensivo si è cercato, in ogni ordine di scuola, di venire il più possibile incontro alle esigenze delle famiglie nell organizzazione dei colloqui, potenziandone - quando possibile - la frequenza, e ottimizzando gli orari. In tutte le scuole dell Istituto è prevista la partecipazione dei genitori ad alcuni dei momenti più significativi dell anno scolastico: inizio e fine anno, particolari festività, iniziative e Progetti nelle scuole di diverso ordine. Le scuole dell infanzia, in alcune particolari occasioni, vista l età dei bambini, potrebbero richiedere la collaborazione dei genitori (Attività di nuoto ). In caso di effettiva e particolare necessità tutti gli insegnanti sono a disposizione dei genitori, previa richiesta scritta, per colloqui in date e orari diversi da quelli prestabiliti. ORDINE DI SCUOLA Scuole dell infanzia R. Manna e F. Tomizza V. Longo Scuole primarie R.Manna Scuola secondaria I G. Corsi ORARIO (indicativo) Da Novembre a maggio, secondo le indicazioni dei docenti e su richiesta dei genitori Da Novembre a maggio il lunedì secondo calendario esposto all albo e su richiesta dei genitori Da novembre a maggio, il lunedì, secondo calendario esposto all'albo e su richiesta dei genitori ricevimenti mensili al mattino e 4 pomeridiani nell anno, secondo la calendarizzazione consegnata alle famiglie tramite gli alunni. I colloqui pomeridiani sono riservati esclusivamente ai genitori che lavorano; gli stessi sono stati calendarizzati su cinque giorni consecutivi per le diverse materie. 14

15 DIMENSIONE VALUTATIVA DELL ISTITUTO L Istituto Comprensivo presta particolare attenzione ai seguenti aspetti: Valutazione e Verifica del Sistema e del Servizio Scolastico In sede di Consiglio d Istituto, ma anche nei Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione la qualità del sistema scolastico è periodicamente soggetta a verifica da parte di tutte le componenti, permettendo così di attuare, quando necessario e possibile, le opportune modifiche. Verso la fine dell anno scolastico l Istituto si avvale dello strumento del Questionario alle Famiglie - negli anni passati elaborato dalla Commissione POF, allargata ad alcuni genitori del Consiglio d Istituto e sottoposto a revisione annuale - al fine di verificare opinioni, bisogni e proposte dell utenza. Nell organizzazione dell anno seguente di tutto il Sistema Scolastico nei limiti delle proprie risorse umane e materiali si tiene conto di quanto emerso alla luce dei Questionari, analizzati entro la prima parte dell anno scolastico successivo: l adattamento degli orari e delle modalità di ricevimento dei genitori negli ultimi anni tengono conto delle richieste emerse dai Questionari. In seguito all adesione dell Istituto al Progetto Tutti a scuola della Rete Con.Cu.Or 1., agli alunni delle scuole dell infanzia (gruppo dei grandi ), agli alunni delle classi 3 e e 5 e primarie e delle classi 1 e e 3 e secondaria I vengono proposti dei Questionari di gradimento d ingresso (classi 3 e primaria e 1 e secondaria I ) e d uscita (ultimo anno della scuola dell infanzia, 5 e primaria e 3 e secondaria I ). L esito di tali questionari risulta strumento utile di autovalutazione sia a livello di classe che di istituto. Il Questionario proposto ai ragazzi di 1 a secondaria I risulta anche utile strumento di feed-back per la scuola primaria di provenienza, così come gli esiti dei Questionari somministrati agli studenti di 1 superiore ci verranno inviati per avere notizie sul percorso didattico dei nostri alunni. Nel corso del presente anno, nell ambito del Progetto Orientamento, si creerà un raccordo più stretto fra scuola primaria e scuola secondaria e fra scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado allo scopo di trasformare i test d uscita di un livello in test d ingresso del livello superiore e viceversa, sempre allo scopo di consentire una continuità nella valutazione del sistema. Valutazione e Verifica del Piano dell Offerta Formativa In sede di Collegio dei Docenti, Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione, ore di programmazione, Commissione POF, Consiglio d Istituto, e per mezzo dei Questionari dati alle famiglie, si realizza la verifica del Piano, anche per eventuali modifiche ed aggiustamenti da realizzarsi in itinere o nell anno scolastico successivo, imprescindibilmente dalle finalità formative ed educative dell Istituto e dalle proprie risorse umane e materiali. Il presente documento nasce anche dalle valutazioni e dalle verifiche realizzate in tal senso nell anno passato Nelle fasi precedenti l approvazione del POF (da attuarsi entro il mese di novembre), il documento viene elaborato in forma provvisoria dalla Commissione preposta e in seguito, apportate le eventuali modifiche, il Piano viene approvato in sede di Collegio dei Docenti. In seguito il POF viene adottato dal Consiglio d Istituto. Valutazione e Verifica degli alunni A partire dalla scuola dell infanzia tale adempimento garantisce la qualità dell insegnamento, permettendo inoltre di realizzare eventuali attività di recupero o sostegno. L adesione al Progetto Tutti a scuola della Rete Con.Cu.Or. 1 rende, inoltre, partecipe l Istituto di alcune importanti iniziative riguardo la stesura e la compilazione delle Schede di Passaggio, a garanzia dello scambio di informazioni tra i docenti dei diversi ordini di scuola. Ogni Progetto o Attività consta di momenti di verifica finali e in itinere in relazione alla ricaduta educativo didattica su bambini e ragazzi. La verifica può essere sia di tipo informale, con costanti controlli orali, che formali da realizzarsi attraverso prove oggettive. A livello di scuola dell infanzia particolare importanza assumono sia l osservazione quotidiana dei bambini nei momenti di gioco libero, sia i momenti più squisitamente didattici che permettono la verifica delle attività svolte attraverso disegni, schede, conversazioni, elaborazione di cartelloni ecc In sede di programmazione e nei Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione, sono previsti momenti di verifica iniziale in itinere e finale. Nei colloqui individuali con le famiglie avviene lo scambio di 15

16 informazioni con i genitori, momento, questo, imprescindibile di collaborazione per la condivisione del progetto educativo. Alla scuola primaria e alla scuola secondaria I, la valutazione ha luogo con scadenza quadrimestrale. Ogni singola Unità Didattica si caratterizza per una verifica sia finale che in itinere. Sia nella scuola primaria che in quella secondaria, agli alunni vengono somministrate delle verifiche quadrimestrali per classi parallele, comuni ai due plessi della primaria ed alle diverse sezioni della secondaria. In entrambi gli ordini di scuola, viene stilato anche un documento di valutazione d ingresso, intermedio anche nel I quadrimestre e, per i casi che lo necessitano, uno a metà del secondo quadrimestre. La Verifica e la Valutazione degli alunni permettono di realizzare, per bambini e ragazzi che lo necessitino, attività sia di recupero che di sostegno, svolte anche in piccoli gruppi, interni o esterni alla classe, avvalendosi di ore individualizzate (sia in orario curricolare che extracurricolare) effettuate dagli insegnanti che utilizzeranno ore di completamento in compresenza, nei LARSA o all interno di specifici Progetti. Nella scuola secondaria I vengono valutati anche la partecipazione e l impegno nelle attività dei laboratori opzionali alla fine dell anno scolastico. In itinere ed a conclusione del percorso della scuola primaria e della scuola secondaria I viene valutata anche l acquisizione di competenze educative e cognitive attraverso le prove nazionali INVALSI.. Fondamentale risulta essere il valore pedagogico che viene attribuito nel nostro Istituto alla valutazione. In tutti gli ordini di scuola viene valutato l apprendimento, pertanto nessun alunno si deve sentire colpito dalla valutazione, pur se negativa, ma correttamente orientato a comprendere l errore ed a sanarlo. La valutazione didattica è sempre formativa, mai sanzionatoria ed il suo scopo principale è di promuovere le conoscenze, le competenze e l autonomia dell alunno. Nel suo percorso formativo l alunno deve essere guidato a saper valutare i propri risultati didattici. In ottemperanza al decreto legge 137/08, la valutazione sia didattica che disciplinare comportamentale avverrà in decimi e, solo nella scuola primaria, sarà accompagnata da un giudizio globale. Si sottolinea inoltre che, in sede di scrutinio, non si procederà ad applicare sterili medie aritmetiche alla valutazione didattica; nel voto quadrimestrale e finale per ogni disciplina o gruppo di discipline si terrà conto non soltanto delle conoscenze e delle abilità acquisite ma del complessivo atteggiamento dell alunno nei confronti dell impegno scolastico. La valutazione degli alunni DISABILI Per gli alunni con disabilità, premesso che le capacità e il merito devono essere valutati secondo parametri adeguati alle specifiche situazioni di minorazione, la valutazione segue quanto indicato: si riferisce al piano educativo individualizzato predisposto per l allievo in cui sono indicati i criteri valutativi; quella quadrimestrale degli apprendimenti e del comportamento è espressa in decimi, quella in itinere può essere espressa anche con osservazioni informali riguardo all esito di una performance, alle abilità, all impegno, agli atteggiamenti e ai progressi riconducibili ai voti; è documentata nel registro dell insegnante di sostegno e in quello degli insegnanti curricolari; riflette il percorso svolto dall alunno e i progressi evidenziati, inoltre tiene conto dell impegno dimostrato, quindi considera il processo e non solo la performance. Per le prove INVALSI si seguono le prescrizioni diramate ogni anno a livello nazionale. Gli allievi partecipano agli esami e sostengono prove, relative agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il loro progresso in rapporto alle potenzialità possedute ed al livello di apprendimento iniziale. Le medesime vengono, ove necessario e sempre in relazione al piano educativo individualizzato, differenziate o adattate nella misura ritenuta più opportuna dalla commissione d esame. Quest ultima indica: gli ausili, le attrezzature e i sussidi didattici eventualmente necessari; la modalità di presentazione delle prove; le eventuali riduzioni e/o modifiche; i tempi; il sistema di valutazione. Tutto ciò coerentemente con la progettazione didattica predisposta durante l anno. Nei verbali d esame vengono indicate le materie eventualmente sostituite o ridotte per le quali sono da attribuirsi i voti. Nel diploma di scuola secondaria di primo grado di licenza non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. 16

17 La valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.) Per la valutazione degli alunni con disturbo specifico di apprendimento certificato si deve tener conto di quanto qui appresso indicato: è sempre espressa in decimi; considera le specifiche situazioni dei singoli alunni; fa riferimento ad un programma di lavoro personalizzato, stabilito dagli insegnanti di classe, in cui sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi previsti a suo beneficio; riflette il suo percorso, i progressi registrati e tiene conto dell impegno dimostrato, considera perciò il processo e non solo la performance. Anche in questo caso per le prove INVALSI si seguono le prescrizioni diramate ogni anno a livello nazionale. Gli alunni con D.S.A. partecipano a tutte le prove d esame. La commissione d esame dal canto suo indica: gli strumenti compensativi e quelli dispensativi con riferimento alle verifiche; la modalità di presentazione delle prove, ad esempio materiale scritto su formato digitale leggibile con sintesi vocale; i tempi, che possono essere più lunghi; l espressione di giudizi più attenti ai contenuti che alla forma, coerentemente con quanto adottato durante l anno e con le risorse possibili. Nel diploma di licenza non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. La valutazione degli alunni non italofoni Gli alunni con cittadinanza non italiana sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. In questo caso ai sensi dell art. 45, comma 4, del D.P.R. n. 394 del 31 agosto 1999 Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l arricchimento dell offerta formativa. Riferimento importante è contenuto anche nelle Linee Guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri, C.M. n. 24 del 01/03/2006, orientate ad una valutazione che rispetti i tempi di apprendimento per l acquisizione dei contenuti delle varie discipline come da P.S.P., piano di studio personalizzato. Un attenzione particolare va riservata all individuazione di criteri per la valutazione degli alunni non italofoni di recente immigrazione, neo arrivati in Italia: prevedendo tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi (modularità degli interventi; valutando il progresso rispetto al livello di partenza (valutazione idiografica); avvalendosi dell ausilio del mediatore, laddove possibile, somministrando prove d ingresso nella lingua madre dell alunno; valorizzando il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi (valutazione criteriale); tenendo conto che l alunno non italofono è sottoposto ad una doppia valutazione: quella relativa al suo percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune; predisponendo strumenti differenziati per la valutazione. In questo contesto i docenti prendono in considerazione, oltre agli indicatori individuati per tutti gli alunni, anche i risultati ottenuti nell apprendimento dell italiano L2. Uno strumento importante in questo caso è il Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER)16 che consente di individuare con chiarezza il livello di competenza iniziale, intermedio e finale dall alunno in lingua italiana e di determinare il grado dei progressi compiuti. E importante conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti,le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. Quando si deve decidere il passaggio o meno da una classe all altra o da un grado scolastico al successivo, occorre fare riferimento a una pluralità di elementi e di considerazioni fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell alunno in relazione all età, alle motivazioni, agli interessi, alle richieste e alle 17

18 attese della famiglia, contenendo sia spinte non realistiche sia sminuenti da parte di alunni e genitori. Ogni valutazione - iniziale, in itinere, finale è strettamente collegata al percorso di apprendimento proposto per ciascun alunno; nel caso degli allievi neo inseriti nel sistema scolastico italiano, la progettazione didattica ed educativa personalizzata è sostenuta da interventi specifici per l apprendimento della lingua italiana. Modalità di verifica, misurazione e valutazione La valutazione didattica, parte integrante del processo educativo e dell attività di programmazione, è lo strumento di controllo e verifica della proposta formativa. Oltre alla funzione di controllo delle conoscenze, competenze e abilità acquisite dagli studenti, ha il ruolo fondamentale di regolatore del processo di insegnamento-apprendimento scolastico ed è quindi finalizzata all accertamento dell adesione che lo studente dimostra nei confronti della vita della scuola e del grado di maturità raggiunta nel suo processo formativo, in termini di conoscenze, competenze, attitudini; essa viene deliberata in sede di Collegio Docenti che fissa i criteri che la sottendono, in modo da consentire ai vari consigli di classe/interclasse di renderla omogenea, a livello di Istituto. Una valutazione corretta e formativa tiene conto del rapporto tra finalità, obiettivi e contenuti. Essa rende consapevoli gli studenti dello spessore culturale dei programmi svolti e delle metodologie seguite per l apprendimento. La valutazione trova oggettività nelle verifiche, che sono misura delle acquisizioni dell alunno, della validità del lavoro svolto in classe, delle eventuali carenze e incongruenze. Gli strumenti utilizzati per le verifiche sono le prove mirate a verificare il conseguimento delle varie abilità, i colloqui individuali o in piccoli gruppi, le tecniche anche informatiche orientate a facilitare la soluzione di problemi, le attività ed esperienze guidate nei laboratori, domande poste alla classe durante o dopo una spiegazione. La valutazione del lavoro scolastico è diversa nei vari momenti dell anno, durante o alla fine del processo educativo e quindi è suddivisa in: Verifica iniziale/diagnostica. Si attua attraverso i colloqui iniziali e le prove di ingresso e si propone di accertare il livello culturale degli alunni in relazione al possesso di conoscenze, capacità e competenze ed è utilizzata dal Consiglio di Classe per stendere la programmazione didattico disciplinare annuale. Verifica e valutazione continua/formativa: fornisce indicazioni sullo svolgimento del processo educativo, interessa brevi tratti di percorso, si occupa di un limitato numero di obiettivi, registra il livello di progresso degli studenti e consente di organizzare strategie di recupero in itinere. Attraverso la valutazione formativa i docenti possono valutare l efficacia della loro azione didattica in relazione alle metodologie, alle strategie educative ed agli strumenti logico formativi adottati. La valutazione formativa concorre pertanto anche alla valutazione del processo di insegnamento apprendimento. Valutazione finale/sommativa: valuta l esito del processo di apprendimento per formulare un giudizio sull allievo che tenga conto del risultato di tutte le attività che hanno contribuito allo svolgimento delle attività didattiche ( anche della verifica intermedia). Scala di misurazione: in sede di valutazione sommativa il voto esprime il livello delle conoscenze, abilità, competenze raggiunto dallo studente nell area cognitiva ed è desunto dalle prove scritte, orali e pratiche di profitto. Nella attribuzione del voto il docente fa riferimento ai parametri di corrispondenza tra voti e livelli di conoscenze e abilità stabiliti dal Collegio Docenti. La misurazione delle verifiche, ai sensi del D.L 137/08 viene espresso in decimi. La soglia di sufficienza è pari a 6/10. I docenti possono usare sistematicamente nella valutazione l intera scala dei voti da 1 a 10. Il voto che, espresso in decimi, esprime la valutazione tiene sempre conto delle seguenti voci presenti nella programmazione annuale di ciascun docente: Conoscenze: conoscenza dei termini, fatti, argomenti, regole, linguaggi, teorie, modelli, principi e tecniche Capacità/abilità: saper utilizzare, applicare, interpretare in concreto le conoscenze Competenze: saper rielaborare criticamente conoscenze e competenze e saperle esprimere in contesti diversi Viene pertanto concordato che il voto, per le singole materie dovrà tener conto, del livello di conoscenza, di competenza e di abilità/capacità conseguiti, della partecipazione al dialogo educativo, dell assiduità alle lezioni, dell impegno e della costanza nello studio domestico, dell interesse all apprendimento, delle capacità di recupero delle lacune e dei deficit di apprendimento, della eventuale partecipazione ai corsi di recupero e dei risultati conseguiti. 18

19 Vengono di seguito riportate le griglie dei valori espressi in decimi. L adesione di tutti gli insegnanti dell Istituto a tali griglie è a garanzia di una uniformità della valutazione nella scuola ma non prelude certo a un atteggiamento poco attento ai singoli individui ed alle loro particolarità. Scuole primarie R. Manna e V. Longo Criteri di verifica e di valutazione ai fini della determinazione dei voti e giudizi Il team di classe, prima di procedere alla formulazione dei giudizi e alla determinazione dei voti, da attribuire ai singoli alunni, concorda i criteri di determinazione dei giudizi stessi e dei voti, onde stabilire un comportamento valutativo trasparente e conseguente alle programmazioni didattiche e disciplinari approvate. Si concorda innanzitutto che la valutazione dovrà essere il risultato della formulazione dei giudizi e della determinazione dei voti, questi ultimi definiti sulla scala numerica dall 1 al 10, come stabilisce la normativa vigente. Indicatori di valutazione degli obiettivi di apprendimento nelle verifiche Voti espressi in decimi Ottima padronanza delle conoscenze 10 Buona padronanza delle conoscenze 9 Padronanza delle conoscenze 8 Livello più che sufficiente di conoscenza 7 Livello sufficiente di conoscenza 6 Conoscenza inadeguata 5 Conoscenza fortemente lacunosa Dal 4 in giù Si concorda che il voto per ciascuna disciplina terrà conto: del livello di conoscenza, di competenza e di abilità conseguiti della partecipazione al dialogo educativo della frequenza regolare delle lezioni dell accuratezza di esecuzione delle consegne assegnate dell impegno e della costanza nello studio scolastico e domestico dell interesse all apprendimento delle capacità di recupero delle lacune e dei deficit di apprendimento della eventuale partecipazione ai corsi di recupero e di supporto e dei risultati conseguiti del regolare possesso del materiale scolastico I docenti convengono che, per esprimere un giudizio e formulare i voti per ognuno degli alunni, sia necessario disporre di interrogazioni orali, compiti scritti e verifiche comuni. Il docente fornirà agli alunni, ove possibile,il recupero, delle conoscenze e delle competenze non adeguatamente apprese, anche in orario extra curricolare. 19

20 Scuola secondaria I G. Corsi Criteri di verifica e di valutazione ai fini della determinazione dei voti e giudizi LIVELLO 03/04/12 5 CONOSCENZE Sa I contenuti specifici delle discipline non sono stati recepiti. Gravi lacune nella preparazione di base. Conoscenze parziali e/o frammentarie dei contenuti. Comprensione confusa dei concetti. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE ABILITA' Sa fare Difficoltà ad eseguire semplici procedimenti logici, a classificare ed ordinare con criterio. Difficoltà ad applicare le informazioni. Metodo, uso degli strumenti e delle tecniche inadeguati. Metodo di lavoro inadeguato Applicazione parziale ed imprecisa delle informazioni. COMPETENZE Sa fare per Difficoltà ad utilizzare concetti, linguaggi e strumenti in situazioni nuove. Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche. Uso impreciso dei linguaggi nella loro specificità Generica conoscenza dei contenuti. Conoscenza puntuale dei contenuti e assimilazione dei concetti Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti. Utilizza ed applica le tecniche operative in modo adeguato, pur se guidato. Applicazione elementare delle informazioni. Metodo di lavoro non personale né ben organizzato. Applicazione delle conoscenze acquisite. Metodo di lavoro personale e uso consapevole dei mezzi. Applica conoscenze per la soluzione di problemi. Capacità intuitive che si estrinsecano nella comprensione organica degli argomenti. Metodo di lavoro organizzato e personale Se guidato l alunno riesce a esprimere i concetti e a evidenziare i più importanti. Soluzione autonoma di semplici problemi e deduzione logica. Sa riconoscere problematiche chiave degli argomenti proposti. Ha padronanza di mezzi e strumenti che applica anche in situazioni originali Conoscenza approfondita ed organica dei contenuti anche in modo interdisciplinare. Conoscenza completa, approfondita, organica ed interdisciplinare degli argomenti. Sa fare collegamenti con altri ambiti disciplinari e in diverse realtà, anche in modo problematico. Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale. Sa fare collegamenti con altri ambiti disciplinari e in diverse realtà, in situazioni problematiche con analisi critica. Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti di approfondimento personale ed autonomo. Capacità di rielaborazione che valorizza l acquisizione dei contenuti in situazioni diverse. Efficace e personale la componente ideativa: uso appropriato e critico dei linguaggi specifici. Voto di condotta Una scuola che istruisce, che educa e che è impegnata in un costante processo educativo, non cessa di vedere nell alunno l uomo, nel suo progressivo crescere non solo nella conoscenza, ma anche nel modo di vivere. Il voto di condotta infatti deve avere la funzione di registrare e valutare l atteggiamento ed il comportamento dello studente durante tutto il suo percorso scolastico. Il voto di condotta esprime quindi un giudizio collegiale, separato dalla restante valutazione, sulla qualità della partecipazione alla vita scolastica; esso ha valore di riconoscimento gratificante o di sprone a fare più e meglio, valutando il comportamento morale e sociale in ambito scolastico del singolo alunno. Il voto di condotta non deve assolutamente influire sulla valutazione del profitto. 20

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