Renzo Vianello. Il Funzionamento Intellettivo Limite

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1 Renzo Vianello Il Funzionamento Intellettivo Limite Per ulteriori informazioni: Cap. 9 del volume a cura di Cesare Cornoldi Difficoltà e disturbi dell apprendimento (Il Mulino) dalla home page: Dall Università, Cap. 5 del volume di Renzo Vianello Disabilità intellettive (edizioni Junior) 1

2 Renzo Vianello Il Funzionamento Intellettivo Limite Chi sono? Quanti sono? Cause Tipologia (pochi esempi di casi su molti raccolti) Indicazioni educative, scolastiche e abilitative 2 )

3 Renzo Vianello, Santo Di Nuovo, Silvia Lanfranchi Bisogni Educativi Speciali: il Funzionamento Intellettivo Limite Tipologia, analisi di casi e indicazioni operative Cap. 1 Il funzionamento intellettivo limite: risultati e ipotesi dalla letteratura Cap. 2 FIL e sindromi genetiche Cap. 3 FIL e cause biologiche non genetiche Cap. 4 FIL e autismo ad alto funzionamento Cap. 5 FIL e condizioni ambientali negative Cap. 6 FIL e autismo ad alto funzionamento Cap. 7 FIL e ADHD Cap. 8 Ulteriori situazioni caratterizzate da FIL: analisi di casi Cap. 9 Indicazioni per l intervento educativo, scolastico, sociale e abilitativo 3 )

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5 Molto scarsa è la ricerca sul funzionamento intellettivo limite (FIL). Si tratta di una specie di limbo tra normalità e ritardo mentale. Anche il DSM-IV-TR (2000) vi dedica poche righe (6 righe a pag. 786), limitandosi a dire che questa diagnosi può essere formulata quando il QI è fra 71 e 84. Fino al 1961 erano diagnosticati con ritardo mentale (anzi con mental deficiency) anche quelli che oggi ricevono una diagnosi di FIL. In vari Paesi sono in scuola Speciale. A volte sono chiamati «slow learners». Una diagnosi di FIL dovrebbe essere effettuata non solo con riferimento al criterio del QI fra 71 e 84, ma anche con riferimento al criterio della presenza di difficoltà di adattamento (utilizzando le stesse categorie del ritardo mentale) e della insorgenza prima dei 18 anni. (vedi ricerca Di Nuovo e coll.) Inoltre si dovrebbe tener conto del margine di errore di 5. La soglia diventa quindi tra e Come le disabilità intellettive (ex ritardo mentale) il funzionamento intellettivo limite non è una sindrome, ma un risultato finale di cause fra loro diverse. È necessaria molta prudenza interpretativa nelle ricerche che li considerano una popolazione omogenea. 5

6 Figura 1 L applicazione della curva normale dei punteggi in QI (qui esemplificata con scale con deviazione standard di 15) prevederebbe il 13.6% di individui con funzionamento intellettivo limite (QI fra 70 e 84) e il 2.3% con ritardo mentale (QI<70). I dati epidemiologici relativi al ritardo mentale non confermano questa previsione e fanno ipotizzare una distribuzione non normale (almeno nella estremità inferiore della curva). Anche i pochi dati relativi ai FIL fanno pensare a percentuali minori. Ad esempio al 7% (Ninivaggi, 2001). 6

7 Quanti sono gli allievi con Funzionamento Intellettivo Limite? Chiediamoci innanzitutto quanti potrebbero essere gli allievi con un QI fra 71 e 84. Secondo la previsione statistica della curva normale (vedi figura) essi dovrebbero essere il 13,6%. Emerson, Einfeld e Stancliffe (2010) su una coorte di bambini australiani di età compresa fra i 4 e i 5 anni hanno valutato lo sviluppo cognitivo con il Peabody Picture Vocabulary Test e il test Who Am I, che valuta prestazioni scolastiche elementari in copia di disegni geometrici (ad esempio un triangolo), in scrittura e in disegno (di se stessi). È risultato che il 2,8% dei bambini avevano prestazioni al di sotto di due deviazioni standard e il 12,1% tra due e una e due deviazione standard. Viene quindi più o meno confermato un valore attorno al 12-13%. 7

8 Passiamo ora alla prevalenza quando non ci si limita al solo criterio del QI fra 71 e 84, ma si formula una diagnosi di FIL considerando anche le difficoltà nell adattamento e la necessità di supporti. Ninivaggi (2001) riporta una prevalenza di diagnosi di FIL del 7%. Da una ricerca condotta nel 2011 e 2012 da Vianello, Di Palma, Lanfranchi, Piumelli e Pulina con bambini di 5 anni, la percentuale di bambini con QI fra 71 e 85 è risultata tra l 8% e il 12%, ma solo per il 3%-7%, considerate le prestazioni adattive, è risultata opportuna una diagnosi di FIL. Si potrebbe a questo punto formulare l ipotesi che la prevalenza di diagnosi di FIL si aggiri attorno al 3%-7%. Questo dato sarebbe coerente con la prevalenza delle disabilità intellettive. Anche in quel caso la constatazione effettiva è la metà di quella statistica (poco più dell 1% rispetto al 2,3%). 8

9 La definizione di quale sia la prevalenza ci sembra attualmente prematura in quanto sarebbero necessari molti dati. Anche se fossimo in grado di stabilire quanti sono (a varie età e di varie condizioni sociali) gli individui con QI fra 71 e 84, non avremmo comunque una stima precisa delle diagnosi di FIL. Coerentemente con quanto presente nel DSM 5 il criterio del QI fra 71 e 84 non solo non è sufficiente, ma non è nemmeno di primaria importanza: cruciali sono le difficoltà adattive e le necessità di supporto. In altre parole la prevalenza sarà stabilità in futuro dall effettivo numero di diagnosi di FIL. 9

10 Nel frattempo, se utile, ci sembra opportuno ipotizzare che nella popolazione italiana, globalmente considerata, potrebbe trattarsi di una percentuale superiore al 3% e inferiore al 7% (o, al massimo, al 13%). In attesa di ulteriori indagini ci sembra inoltre opportuno ritenere che la diagnosi di FIL sia molto influenzata sia dall età in cui viene effettuata che dal contesto socioculturale. Con il passare dell età risultano sempre più significative le difficoltà adattive e le necessità di supporto e questo dovrebbe portare ad un incremento progressivo della diagnosi di FIL. Condizioni socioculturali non adeguate o difficoltà dovute all immigrazione possono accentuare eventuali carenze cognitive di per sé lievi o addirittura rallentare lo sviluppo dell intelligenza e quindi far aumentale le diagnosi di FIL. 10

11 Esempio di ricerca che considera i FIL tutti assieme T.P. Alloway, Working memory and executive function profiles of individuals with borderline intellectual functioning Journal of Intellectual Disability Research, 2010, Gruppo sperimentale: 39 FIL Gruppo controllo: 39 QI superiori a 95 Test Trail Making per attenzione Test interferenze colori-parole per inibizione Test di sequenza D-KEFS (simile a Wisconsin) per problem solving e apprendimento concettuale Test della torre D-KEFS (tipo torre di Londra) per pianificazione Test SWMA memoria verbale e visuo-spaziale Risultati - I Fil inferiori un po in tutto - Se QI covariabile non differenze nelle funzioni esecutive, ma tendenza generale a significatività nelle prove di memoria (.07) e significatività (.02) nella memoria di lavoro visuo-spaziale. - Analisi discriminante fra i due gruppi evidenzia che i migliori indicatori di appartenenza al gruppo sono: memoria di lavoro visuo-spaziale e test di sequenza. Discussione - Perché visuo-spaziale e non verbale? - Le prove di sequenza sono anche prove di flessibilità mentale (tipo prove di classificazione con tre criteri di OLC) intelligenza fluida - Esaminando i FIL tutti assieme si rischia di ripetere l errore fatto nel passato con le IDD, mettendo ad esempio assieme Sindrome di Down e Williams ecc.? 11

12 Esempio di ricerca che considera i FIL tutti assieme K. Schuchardt, M. Gebhardt, & C. Maehler Working memory functions in children with different degrees of intellectual disability Journal of Intellectual Disability research, 2010, 54, Gruppi: 22 di 15 anni con DI lieve (50-69); 19 di 10 anni con FIL; 19 di 15 anni con FIL; 22 ST 7 anni; 25 ST 15 anni. Test Working memory (verbale, visuo-spaziale, esecutivo centrale) Risultati Rispetto a ST di stessa età cronologica DI lieve e FIL hanno prestazioni inferiori in tutto e più gravi in DI lieve. Rispetto a ST di stessa età mentale DI lieve e FIL (senza differire tra di loro) non differenze significative in visuo-spaziale e in esecutivo centrale, ma in verbale (in particolare in ripetizione di non-parole). Discussione Dati contrastanti con quelli di Alloway, 2010 (che avevano trovato prestazioni inferiori in visuospaziale) N.B. Gli individui con DI lieve erano in scuola speciale in Germania. Quelli con FIL in scuole speciali per Learning Disabilities. Erano presenti nei FIL individui con dislessia fonologica (con difficoltà specifiche nelle non-parole)? - Esaminando i FIL tutti assieme si rischia di ripetere l errore fatto nel passato con le IDD, mettendo ad esempio assieme Sindrome di Down e Williams ecc.? Oppure, a seconda del gruppo scelto, di generalizzare al tutto ciò che riguarda una parte? 12

13 Esempio di ricerca che considera i FIL tutti assieme S. Karande, S. Kanchan, M. Kulkarni Clinical and Psychoeducational profile of children with Borderline Intellectual Functioning Indian Journal of Pediatrics, 75, 2008, Gruppo sperimentale: 55 bambini (35 maschi e 20 femmine) con età media 11;9 (da 8 a 17) Sono definiti anche slow learners Test WISC Test di prestazione scolastica Risultati 32,7% con storia prenatale 27,3% con ritardo nel camminare 30,9% con ritardo nel parlare 30,9% con microcefalia 61,8% con lievi segni neurologici, 18% con terapie mediche Non differenze maschi-femmine 89,1% difficoltà scolastiche un po in tutto (61,8% avevano ripetuto una o più classi) 58,2% con problemi comportamentali 83,3% dei genitori riluttanti a considerare l opzione della scuola speciale. Discussione Sembrano dominanti le cause biologiche. 13

14 Esempio di ricerca sulle cause delle disabilità intellettive che fornisce ipotesi per i FIL L. A. Croen, J. K. Grether, S. Selvin The epidemiology of mental retardation of unknown cause Pediatrics, 001, Partecipanti alla ricerca bambini nati tra il 1987 e il 1994 in California Risultati Il basso peso alla nascita è il fattore di rischio più predittivo dello sviluppo di disabilità intellettive di causa sconosciuta. Anche di FIL? 14

15 Esempio di ricerca sulle cause di DI e FIL Y. Futagi, Y. Suzuki, M. Goto Neurologic outcomes for infants weighing less than 1,000 grams at birth Brain Development, 1998, 30, Partecipanti alla ricerca 107 bambini con peso alla nascita inferiore a grammi. Risultati 71 con sviluppo tipico 13 con paralisi cerebrale 11 con disabilità intellettive 11 con FIL 1 con altri deficit N.B. 11 con FIL su 117 non è diverso da quanti se ne trovano su 107 presi a caso nella popolazione. La vera differenza è nelle DI. Meglio ancora: come se la curva normale fosse spostata a sinistra di circa una deviazione standard. PS. Una precedente ricerca aveva trovato 11,7% di FIL Victorian Infant Collaborative Study Group, Eight-year outcome in infants with birth weight of grams: continuing regional study of 1979 and 1980 births. J Ped, 1991, 118,

16 Esempio di ricerca sulle cause delle disabilità intellettive che fornisce ipotesi per i FIL M. S. Durkin, N. Schupf, Z. Stein, Mental Retardation. In Public Health snd Preventive Medicine, edited by R. Wallace, C. T. Stamford, Appleton and Lange, 1998, pp Risultati I bambini, le cui madri risultavano come caratterizzate da minor impegno educativo, correlato ad uno status socioeconomico basso, presentavano più elevate probabilità di disabilità intellettiva. Ancor più per i FIL? Dati di ricerca (questa e altre diapositive) raccolti con la collaborazione di Emanuela Mezzani 16

17 Esempio di ricerca sulle cause delle disabilità intellettive che fornisce ipotesi per i FIL O. D. David, G. Grad, B. U. MCGann, A. Koltun Mental Retardation and nontoxic lead level. American Journal of Psychiatry, 1982, Studiata la concentrazione sanguigna di piombo in 35 bambini con QI ed eziologia sconosciuta, confrontati con 48 con QI ed eziologia conosciuta e 40 di normale QI Risultati Il gruppo con QI ed eziologia sconosciuta aveva un livello medio di piombo nel sangue significativamente superiore (più di 25 microgrammi/dl nel 54% dei bambini di questo gruppo rispetto a 15%-17% degli altri due gruppi). Dati di ricerca (questa e altre diapositive) raccolti con la collaborazione di Emanuela Mezzani 17

18 Esempio di ricerca sulle disabilità intellettive che fornisce ipotesi per i FIL M. Aronson, R. Olegard Children of alcoholic mothers, Pediatrician, 1987, 14, Ricerca condotta in Svezia con madri che consumavano quantità elevate di alcool durante la gravidanza Risultati 15% nascite sotto peso Deficit cognitivi, deficit di attenzione e comportamentali nel 50% dei casi. Dati di ricerca (questa e altre diapositive) raccolti con la collaborazione di Emanuela Mezzani 18

19 Comorbilità ADHD e FIL: ipotesi dalla letteratura Sintesi (più avanti slide specifiche) Comorbilità alta: 20%-30% Correlazione negativa fra intelligenza e ADHD: meno intelligenza più rischio ADHD Quando c è comorbilità ADHD + FIL: attorno 40% anche disturbi psichiatrici ADHD + FIL: permane più maschi che femmine (almeno 2:1) ADHD + FIL: un profilo specifico nelle funzioni esecutive, in cui troviamo sia i punti di debolezza DI che quelle ADHD. Insomma: prevale proprio il dual deficit. 19

20 Esempio di ricerca A. Di Palma, R. Vianello, S. Lanfranchi, F. Pulina Funzionamento intellettivo limite: profili cognitivi e capacità adattive a 5 anni Su un totale di 213 bambini (140 italiani e 73 stranieri) (frequentanti l ultimo anno della scuola dell infanzia), ne sono stati segnalati 58 (28 italiani e 30 stranieri; età compresa tra i 4;9 e i 5;9). Dalla somministrazione del test OL emergono 16 bambini con QI sotto la norma (tra 74 e 86). Dalla somministrazione delle WPPSI (ai 16 bambini), vengono identificati 8 bambini (uno con QI di 88, che poi verrà escluso dalla ricerca) e 2 con QI inferiore a 70 (considerati comunque come FIL, anche in base ai risultati delle Vineland)). Aggiungendo i dati delle Vineland, infine, risulta che 7 bambini sono con FIL (a cui sono state proposte prove di memoria di lavoro e di funzioni esecutive). Quindi, su 58 bambini segnalati dalle maestre, sono stati individuati 7 FIL di cui 6 sono figli di immigrati. Sulla popolazione totale di 213 bambini, per il 3% circa sembra opportuna una diagnosi di FIL (tuttavia è possibile che bambini con FIL non siano stati segnalati). Sul campione di 73 bambini stranieri, la diagnosi di FIL sembra opportuna per 8% circa. 20

21 Tipi di Funzionamento Intellettivo Limite: Cause 1/2 FIL non dovuto a cause biologiche o ambientali (svantaggio socioculturale, inibizione intellettiva) FIL per cause biologiche genetiche Sindromi genetiche come Prader-Willi, Turner, Klinefelter, Cornelia De Lange, Noonan, XXX, Distrofia muscolare di Duchenne, ecc. Autismo ad alto funzionamento o sindrome di Asperger (?; causato o associato?) FIL per cause biologiche non genetiche A livello prenatale e perinatale: infezioni della madre come toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus, tiropatie, diabete e AIDS; uso scorretto di farmaci, di alcool, di droghe, di fumo; incompatibilità materno-fetale del fattore RH o ABO; intossicazione da mercurio di origine alimentare o atmosferica; esposizione a fattori tossici come biocidi e sterilizzanti usati in agricoltura, stabilizzatori di materie plastiche usate, piombo, radiazioni Anossia, ipossia, asfissia e traumi cranio-vertebrali durante il parto Effetti correlati/dovuti al basso peso alla nascita A livello postnatale: intossicazioni ed esposizioni come sopra; sindrome itterica neonatale, meningiti, encefaliti, malattie demielizzanti (sclerosi multipla, leucodistrofie), trauma cranici, tumori cerebrali, trombosi, emorragie 21 epilessia

22 Tipi di Funzionamento Intellettivo Limite: Cause 2/2 -FIL dovuto a svantaggio socioculturale (comprese le situazioni in cui le differenze si trasformano in carenze, come in certe immigrazioni) -FIL dovuto a: - inibizione intellettiva (es. caso recente di psicopatologia ossessivo-compulsiva «su basi biologiche» vedi slide alla fine del PPT) -FIL causati da effetti indiretti di - disturbi specifici di apprendimento - deficit di attenzione con o senza iperattività - disturbi della comunicazione (es. autismo ad alto funzionamento, ma minore delle potenzialità) 22

23 Ulteriori premesse generali A proposto di intelligenza e di test che la valutano: il ruolo dell ambiente 23

24 Ulteriori premesse generali A proposto di intelligenza e di test che la valutano: il ruolo dell ambiente 24

25 Funzionamento intellettivo limite non dovuto a processi biologici patologici o a svantaggio socioculturale Un bambino nato da due persone particolarmente intelligenti ha maggiori probabilità (anche se non la sicurezza e ammettendo varie eccezioni) di ereditare un buon livello di intelligenza. Analogamente (anche se al proposito vi sono delle resistenze emotive ad accettare tale ragionamento, confermate dalla constatazione di eccezioni) si può pensare il contrario. In questo secondo caso possiamo avere situazioni naturali di funzionamento intellettivo limite. Situazioni prototipiche potrebbero essere quelle rappresentate da Saverio e da Ivano. 25

26 Saverio ha 10 anni e frequenta la quinta elementare. Ha sempre avuto difficoltà a scuola. I suoi insegnanti dicono di lui che è lento, che bisogna avere pazienza con lui e spiegargli le cose più volte degli altri. Anche in prima elementare ha imparato a leggere e a scrivere più tardi degli altri e quando si è chiesto ai genitori se era opportuno fargli ripetere la prima elementare, essi hanno detto che gli insegnanti decidessero pure ciò che ritenevano opportuno. D altra parte anche i due fratelli più grandi avevano ripetuto la prima e poi avevano imparato a scrivere. Gli insegnanti decisero di promuoverlo, anche perché sul piano disciplinare Saverio si comportava bene: obbediente, sempre disponibile ad accontentare gli insegnanti, mai aggressivo (anzi, faceva fatica a difendersi quando sarebbe stato opportuno). Attualmente legge e scrive come un bambino di terza elementare e notevoli sono le sue difficoltà nella risoluzione dei problemi di matematica. Va un po meglio nelle operazioni scritte: è lento, ma si applica e alla fine, usando meccanicamente le strategie apprese, ha risultati quasi a livello dei compagni. Proprio in previsione del suo ingresso nella scuola secondaria si è ritenuta opportuna una visita da parte degli operatori della AUSL. Alla WISC Saverio ha ottenuto un QI generale di 78, senza particolari discrepanze. L aspetto maggiormente evidenziato è stata l omogeneità del suo profilo: intelligenza verbale, visuospaziale, memoria, linguaggio recettivo e produttivo, adattamento sociale, prestazioni scolastiche sono coerenti e lievemente in ritardo, senza particolari punti di forza e di debolezza. Lo psicologo dice che è opportuno aiutarlo il più possibile fino in terza media. Poi, con una buona scuola regionale e l apprendimento di un mestiere di artigiano o di qualcosa del genere, potrà trovare una sua collocazione sociale. Insomma la prognosi non è pessimistica. I genitori non sanno dire queste cose con le parole dello psicologo, ma sono proprio d accordo. 26

27 Ivano ha 14 anni e frequenta la terza classe della scuola secondaria di primo grado. I genitori da sempre hanno notato difficoltà nel figlio. Avendone le possibilità economiche, lo hanno fatto seguire sempre da qualcuno. Quest anno tuttavia, soprattutto in algebra, il ragazzo fa proprio molta fatica. Fin da piccolo è stato seguito anche dagli operatori della ASL. Le sue prestazioni alle scale WISC sono state più o meno sempre le stesse: QI generale oscillante fra 77 e 83, senza particolari discrepanze fra il QI verbale e quello di performance. A ben vedere le sue prestazioni scolastiche sono buone rispetto a ciò che ci si potrebbe aspettare dal QI. Anche per questo sono stati esclusi disturbi specifici di apprendimento. 27

28 QI 78, QIV 81, QIP 80 No DSA Linguaggio migliore che QI Cinzia anni 11;10 anni Prima sec. inf. Difficoltà logiche (ragionamento, comprensione del testo); meno in compiti esecutivi. Comunque voti sufficienti, con molto impegno. Non problemi comportamentali o di adattamento scolastico Ben seguita in famiglia 28

29 Claudia 10 anni QI 65, WISC-R senza discrepanze Prestazioni scolastiche sufficienti Molto seguita dalla madre Molto timida se non si sblocca allora parte Linguaggio in età Mia ipotesi: intelligenza biologica da FIL, potenzialità cognitive da FIL. Attenzione, concentrazione, comprensione del contesto ecologiche non da DI. 29

30 Anna 14 anni QI 59, WISC-R senza discrepanze Prestazioni aritmetiche bassissime Comportamenti ossessivi compulsivi Disprassie lievi Linguaggio in età o quasi «Mi dà fastidio quando dicono che sono uguale agli altri pausa breve sono diversa (detto con tono di ovvietà).» Mia ipotesi: intelligenza biologica da FIL, potenzialità cognitive da FIL, disturbi ossessivo compulsivi «biologici», difficili progressi scolastici per aspetti motivazionali, buona consapevolezza di sé (non da DI). Attenzione, concentrazione, comprensione del contesto ecologiche non da DI. Discalculia? 30

31 Funzionamento intellettivo limite dovuto a svantaggio socioculturale Artemio è un ragazzo di 12 anni che frequenta la prima classe della scuola secondaria di primo grado. Il suo rendimento scolastico è insufficiente: temi poveri e con vari errori di ortografia, risoluzione di problemi solo a livello di quarta elementare ecc. Sono inoltre presenti difficoltà relazionali con i compagni. Dal test WISC risulta un QI globale di 80, con prestazioni lievemente superiori nel QI di performance, ma in modo non significativo. Artemio risente di un grave svantaggio socioculturale: proviene da una famiglia povera, quinto di sette fratelli, i genitori sono senza istruzione e spesso disoccupati, il ragazzo non è stato mai seguito o aiutato per i compiti scolastici; non vi sono stimoli intellettuali a casa. 31

32 Funzionamento intellettivo limite dovuto a svantaggio socioculturale Debora, ha 7 anni. Parto normale, peso normale. Sviluppo motorio normale. Episodi di enuresi dopo un controllo sfinterico raggiunto a due anni. Sviluppo linguistico nei primi anni di vita normale. Sviluppo cognitivo. WIPPSI a 5;7: QI verbale 82, QI performance 85, QI globale 78. La storia familiare è caratterizzata da grave conflittualità tra I genitori,che si sono separati dopo anni di litigi che spesso sfociavano in percosse e interventi delle forze dell ordine. Il padre, operaio in possesso della licenza di scuola secondaria di primo grado, è dipendente da marjuana, cocaina, alcool e gioco d azzardo. La madre, con licenza di scuola sec. di primo grado, lavora come colf. Debora è terzogenita. Il fratello più grande vive in una comunità educativa. Debora e la sorella vivono in una comunità con la madre. 32

33 Funzionamento intellettivo limite e disturbi (specifici) di apprendimento National Joint Committee on Learning Disabilities (1988) «I disturbi specifici di apprendimento costituiscono un termine di carattere generale che si riferisce ad un gruppo eterogeneo di disordini che si manifestano con significative difficoltà nell acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, espressione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento o matematica. Questi disordini sono intrinseci all individuo, presumibilmente legati a disfunzioni del sistema nervoso centrale e possono essere presenti lungo l intero arco di vita. Problemi relativi all autoregolazione del comportamento, alla percezione e interazione sociale possono essere associati al disturbo di apprendimento, ma non costituiscono, per se stessi, dei disturbi specifici di apprendimento. Benché possano verificarsi in concomitanza con altre condizioni di handicap (per esempio danno sensoriale, ritardo mentale, serio disturbo emotivo) o con influenze esterne come le differenze culturali, insegnamento insufficiente o inappropriato, i disturbi specifici di apprendimento non sono il risultato di queste condizioni o influenze.» 33

34 Disturbi specifici dell apprendimento CONSENSUS CONFERENCE ROMA, 6-7 DICEMBRE 2010 Data di pubblicazione: giugno 2011 Sintesi (più avanti slide specifiche) Si tratta di disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Le disfunzioni neurobiologiche alla base dei disturbi interferiscono con il normale processo di acquisizione della lettura, della scrittura e del calcolo. Una caratteristica rilevante nei DSA è la comorbilità. È frequente infatti accertare la compresenza nello stesso soggetto di più disturbi specifici dell apprendimento o la compresenza di altri disturbi neuropsicologici (come l ADHD, disturbo dell attenzione con iperattività) e psicopatologici (ansia, depressione e disturbi della condotta). I DSA mostrano una prevalenza oscillante tra il 2,5 e il 3,5% della popolazione in età evolutiva per la lingua italiana, dato confermato dai primi risultati di una ricerca epidemiologica tuttora in corso sul territorio nazionale. 34

35 Figura 2 Proprio in quanto indipendenti dall intelligenza (specifici) i DSA dovrebbero distribuirsi nella curva normale con le stesse percentuali. Ne deriverebbe una comorbilità del 2,3% con le disabilità intellettive e del 13,6% con I FIL. L affermazione I bambini con DSA sono intelligenti sarebbe quindi corretta al 98% circa (o all 84% se la diagnosi di Fil è ritenuta una diagnosi di scarsa intelligenza). La prassi per cui si esclude una diagnosi di DSA in presenza di scarsa intelligenza comporterebbe quindi la non individuazione di 2 o 16 bambini anche con DSA su un totale di circa 100 individui con DSA., di cui 98 o 84 con un QI superiore a 70 o

36 FIL e DSA: circa uno ogni 500? Se (Consensus Conference) la prevalenza è tra 2,5% e 3,5% e quella dei FIL è 7% (non il 13,6 teorico) - la comorbilità DSA e FIL dovrebbe essere tra: (7x2,5=) 0,175% e (7x3,5) 0,245 cioè 1 ogni coetanei 36

37 Effetti dei DSA sulle prestazioni nei test di intelligenza: in media 10 punti in meno? Ipotizziamo DSA non riconosciuto e mal trattato non si esagera nel pensare che le prestazioni nei test di intelligenza possano essere abbassate di 10 punti (5-15) a causa di riflessi indiretti su: - motivazione al test, - motivazione a prove cognitive e scolastiche, - paura di sbagliare (scarsa autostima), - tendenza ad evitare l insuccesso più che a cercare il successo, - mancata acquisizione di nozioni e strategie verbali o aritmetiche o visuo-spaziali. Ne deriva che QI effettivi di potrebbero corrispondere a QI «biologici» di

38 Effetti di DSA + SSC sulle prestazioni nei test di intelligenza: fino a 30 punti in meno? Consideriamo l influenza eventuale di svantaggio socio-culturale (che può incidere negativamente ancor più del DSA; non raramente anche di 20 punti). Sommando i due effetti = -10,-20 = -30 Ipotizzando 4% di allievi con svantaggio socioculturale: 4/100x3/100 = 12/ = circa 1,2 individui su (o più) forniscono prestazioni al test di 30 punti inferiori alle sue capacità primitive («biologiche»). 38

39 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Beatrice ha 9 anni e frequenta la quarta elementare. Gli insegnanti sono molto preoccupati per il suo rendimento scolastico e in particolare per le difficoltà in lettura e scrittura (anche il suo adattamento sociale non è buono: tende a ritirarsi, a non collaborare con i compagni, a deprimersi) e hanno perciò consigliato i genitori di portarla dagli operatori della AUSL per una visita. Dal test WISC-R risulta un QI globale di 76, con un QI verbale di 74 e un QI di performance di 81. Ulteriori analisi (che hanno considerato anche i dati emersi nelle prove MT) hanno evidenziato difficoltà notevoli a livello di lettura (superiori a quelle prevedibili sulla base del QI). 39

40 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Quale diagnosi è opportuna? Ci pare che una risposta sia possibile solo approfondendo ulteriormente il caso. A seconda dei nuovi dati emersi potrebbe risultare opportuno quanto segue. Una diagnosi di funzionamento intellettivo limite con prestazioni in lettura più basse rispetto a ciò che ci si aspetta dall intelligenza della bambina, ma che non giustificano anche una diagnosi di DSA. 40

41 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Quale diagnosi è opportuna? Una diagnosi solo di disturbo di apprendimento con prestazioni basse ai test non per carente funzionamento intellettivo, ma per interferenze motivazionali (prodotto indiretto del disturbo di apprendimento). In questo caso sarebbe opportuna una valutazione cognitiva ulteriore (con altri test) che facciano emergere prestazioni cognitive superiori rispetto a quelle emerse nel test WISC-R. 41

42 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Quale diagnosi è opportuna? Una doppia diagnosi di disturbo specifico di apprendimento e di funzionamento intellettivo limite, nel caso si ritenga che le prestazioni intellettive non siano carenti (o solo in minima parte) a causa dei riflessi indiretti del disturbo di apprendimento (abbassamento della stima di sé, rifiuto della scuola ecc.), ma che ci sarebbero state anche in assenza del disturbo di apprendimento. 42

43 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento La valutazione ha portato a concludere che si trattava di un caso molto complesso e che pur in presenza di cose atipiche la diagnosi più produttiva era quella di una comorbilità FIL e DSA. Sulla base di questa diagnosi sono stati suggeriti sia i supporti tipici del FIL che quelli del DSA... e quelli da utilizzare quando i bambini tendono ad isolarsi, a deprimersi e a non socializzare. 43

44 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Data l età della bambina è stata ritenuta improbabile una ulteriore possibilità e cioè una diagnosi di funzionamento intellettivo limite a causa degli effetti indiretti del disturbo di apprendimento, ma non più solo a livello motivazionale, ma con effetti negativi consolidati a livello del funzionamento del pensiero. Diversa sarebbe stata la situazione se avesse avuto 12 o 15 anni. In altre parole con il tempo aumentano le probabilità di un calo (o meglio di rallentato progresso rispetto ai coetanei) delle capacità cognitive molto meno reversibile. 44

45 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Vincenzo ha 7 anni Parto senza complicazioni. Peso alla nascita grammi. I genitori (madre di 47 anni e padre di 55) hanno la licenza di scuola elementare e fanno gli operai. Quinto di sei fratelli. Tutti hanno difficoltà, più o meno lievi, a scuola. Aspetti somatici, accrescimento fisico e sviluppo motorio: primi passi a diciassette mesi; controllo sfinterico a tre anni e mezzo. 45

46 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Sviluppo cognitivo: nella WISC-R somministrata a 6 anni e 10 mesi, ha riportato un QI generale di 72 (69 in QI verbale e 82 in QI performance). Le prestazioni scolastiche sono da inizio prima elementare. Ad esempio non riconosce ancora tutte le lettere e ha difficoltà di addizione e sottrazione anche entro il 10. Sviluppo comunicativo e linguistico: prime parole e prime frasi in età. Il suo eloquio non sempre è comprensibile. 46

47 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Diagnosi: Disturbo misto degli apprendimenti NAS in Funzionamento Intellettivo Limite. Quali le cause delle sue difficoltà? Un generico svantaggio socioculturale? Data l età esso non sembra sufficiente a giustificare un QI generale di 72. Probabilmente vi è anche una fragilità biologica generale che condiziona il funzionamento intellettivo. 47

48 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Il QI 82 in performance dovrebbe comunque far riflettere. Probabilmente esso indica le potenzialità intellettive di base se non ci fosse stata l influenza dello svantaggio socioculturale. Poiché lo svantaggio socioculturale comunque incide su tutto il funzionamento intellettivo, non crediamo azzardato ipotizzare che le potenzialità di base di Vincenzo potrebbero essere attorno al QI 90. Restano tuttavia le carenze valutate dal QI verbale e l influenza dello svantaggio socioculturale. 48

49 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Queste sono riflessioni volte ad individuare un adeguato approccio operativo riassumibile come segue. Il funzionamento intellettivo potenziale di Vincenzo è un po sopra il Funzionamento intellettivo limite. Potremmo anche dire che in termini di età mentale siamo sui sei anni e non sui sette. I compiti che implicano le competenze linguistiche sono tuttavia molto più impegnativi per lui. In termini di età equivalente linguistica il riferimento è sui 5 anni. È importante sottolineare che spesso lo svantaggio socioculturale comporta anche minore motivazione all apprendimento scolastico. Probabilmente i primi obiettivi di un Piano Educativo personalizzato dovrebbero essere volti a favorire un buon atteggiamento nei confronti degli obiettivi scolastici. Questo richiede negli insegnanti un atteggiamento particolarmente accogliente. 49

50 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Non c è dubbio che Vincenzo debba essere considerato un bambino con Bisogni Educativi Speciali e che abbia bisogno di un Piano Educativo Personalizzato, che consideri anche l utilizzo di un insegnamento differenziato e cooperativo. Se si interviene in modo ottimale si può anche evitare un processo frequente in questi casi e cioè la traiettoria discendente del QI con il passare dell età e quindi una diagnosi successiva di Disabilità intellettiva lieve. Proprio in considerazione di ciò e in una prospettiva di prevenzione si può anche considerare la richiesta di un insegnante di sostegno prima possibile. 50

51 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Pamela ha 9 anni. Parto normale, peso normale. La bambina attualmente vive col padre dopo che la madre, originaria delle Filippine e in Italia da più di 20 anni, si è trasferita a Genova da due anni dove lavora come badante. Tra i genitori vi sono parecchi conflitti, ma la bambina continua a frequentare regolarmente la madre. Entrambi i genitori hanno la licenza media inferiore e il padre svolge la professione di operaio. 51

52 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Aspetti somatici, accrescimento fisico e sviluppo motorio: secondo il padre ha fatto i primi passi a diciotto mesi. Egli riferisce anche che la bambina da piccola era tenuta sempre nella culla e successivamente nel box, poiché entrambi, lui e la moglie, sono molto apprensivi. Sviluppo cognitivo: la WISC III evidenzia un profilo disomogeneo tra QI di performance, 94, e QI verbale, 75, con un QI totale di 83. Nei subtest verbali i punteggi più bassi (molto bassi) sono nel ragionamento aritmetico e nella comprensione. 52

53 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Nei test MT la lettura è risultata sufficiente in correttezza, ma non in rapidità; la prestazione nel dettato è quasi due deviazioni standard sotto la media, con marcata insicurezza nella lettura e scrittura di alcuni grafemi. La comprensione risulta significativamente compromessa. Nella narrazione il risultato è di un testo semplice sia nei contenuti che nella forma. Il test AC-MT riporta capacità matematiche gravemente deficitarie. Nel complesso appare un quadro in cui la bambina, se adeguatamente sostenuta, riesce a compiere gli automatismi della letto-scrittura, ma cade nei compiti più complessi. 53

54 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Sviluppo comunicativo e linguistico: secondo il padre prime parole a diciotto mesi; egli riferisce anche che tuttora la bambina ha qualche problema di comprensione. Caratteristiche del comportamento e di personalità, sviluppo sociale e rischio psicopatologico: la bambina viene descritta come socievole, tranquilla e paziente. Durante la somministrazione testistica appare collaborante e desiderosa di far bene. Il padre riferisce che la bambina non riesce a dormire da sola e che dorme abitualmente nel letto con lui. 54

55 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Per Pamela è stata redatta una diagnosi di disturbo aspecifico degli apprendimenti in QI borderline. Il fatto che Pamela abbia camminato e parlato con sei mesi di ritardo fa pensare a condizioni biologiche non positive. Dobbiamo tuttavia chiederci se il padre è attendibile e se è mancata una adeguata stimolazione motoria. Per quanto riguarda lo sviluppo linguistico è saggio essere sempre molto prudenti, data la notevole variabilità anche in individui di pari intelligenza. 55

56 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Dal fatto che la madre sia straniera non si può inferire che la bambina ha problemi di lingua: in casa ha sentito sempre parlare italiano. Non possiamo escludere uno stile educativo scarsamente stimolante cognitivamente, linguisticamente e socialmente (nel favorire le autonomie). Sembrano esserci, anche se in misura lieve le condizioni che caratterizzano lo svantaggio socioculturale. Assodato sembra il fatto che il clima familiare è caratterizzato da tensioni e che la madre è attualmente poco presente. Tutto ciò può aver influito negativamente sullo sviluppo 56 della bambina.

57 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento A nostro avviso è cruciale una domanda: si tratta veramente di disturbi di apprendimento oppure di difficoltà di apprendimento? Un QI di performance di 94 dovrebbe far riflettere anche sulla diagnosi di FIL (il QI totale è 83 e applicando il margine di errore di 5 si ha 78-88) o perlomeno dovrebbe distinguere tra effettive prestazioni al test e potenzialità del passato e potenzialità attualmente ancora presenti. Soprattutto (anche se non solo) se si propende per difficoltà e non disturbi l intervento dovrebbe porre in primo piano la problematica della motivazione all apprendimento e come migliorare l atteggiamento nei 57 confronti della frequenza scolastica e delle singole materie.

58 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Raffaella ha 12 anni Parto cesareo senza complicazioni. Peso normale. La madre è arrivata in Italia molto giovane, già in gravidanza, senza un compagno. Lavora come operaia: il suo compagno attuale è disoccupato. Sviluppo motorio normale. Sviluppo cognitivo: il test WISC III, somministrato a 11 anni, ha messo in luce un profilo decisamente disomogeneo con QI verbale 60, QI performance 96 e punteggio totale

59 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Nelle prove MT il test di lettura è risultato deficitario in rapidità e gravemente deficitario in correttezza; il punteggio in comprensione denota una situazione che richiede attenzione; nel test di lettura di parole e non parole il deficit nella correttezza risulta evidente; dettato e prove AC-MT sufficienti. Sviluppo comunicativo e linguistico. Prime parole a diciotto mesi. Attualmente la comunicazione è adeguata al livello cognitivo. Il linguaggio espressivo e l organizzazione morfosintattica sono elementari. Il lessico è semplice. L eloquio e la scrittura spontanea sono poveri di contenuti. A casa la famiglia parla italiano. Caratteristiche del comportamento e di personalità, sviluppo sociale e rischio psicopatologico. La bambina non ha frequentato l asilo nido. Non risultano problemi nell inserimento alla scuola materna anche se era descritta come ritirata e silenziosa. 59

60 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Gli operatori che hanno effettuato la diagnosi hanno optato per la comorbilità. Per quanto riguarda i disturbi di apprendimento è sembrato loro che non fosse evidente un disturbo prevalente, ma che in ogni caso qualcosa c era. Noi siamo molto colpiti dal QI di performance 96. Esso ci fa pensare ad un FIL molto atipico, con importanti potenziali di sviluppo cognitivo nelle prove non linguistiche. 60

61 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Si tratta di un caso da approfondire e da seguire attentamente sia con colloqui con la madre, sia con gli insegnanti. Sarebbe importante verificare se le carenze linguistiche sono dovute anche ad un contesto linguisticamente e culturalmente povero. Tali informazioni sarebbero utili per meglio comprendere la gravità degli eventuali disturbi di apprendimento. Anche l assenza della figura paterna nei primi anni di vita può avere influito sullo sviluppo della personalità. A scuola sarebbe molto importante agire in modo particolarmente differenziato, dando molta importanza agli aspetti motivazionali. Cruciale può essere il fatto di aiutare la ragazza a recuperare una buona autostima nelle prestazioni in cui è più dotata. 61

62 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Antonella ha 11 anni Parto all ottavo mese per rottura intempestiva delle acque. Peso grammi. La madre ha sofferto di depressione post partum per alcuni mesi e ha avuto successivamente ricoveri in psichiatria per esaurimento nervoso. I genitori sono separati da vari anni. Il padre vive con una nuova compagna da cui ha avuto un figlio. Aspetti somatici, accrescimento fisico e sviluppo motorio: deambulazione a 18 mesi. Sviluppo cognitivo. Somministrato test WISC III a 9anni: QI verbale 71, QI performance 87 e QI totale

63 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Prestazioni scolastiche. Test di lettura MT a livello di seconda elementare. Test di comprensione MT IV elementare deficitario (rapidità -2,21ds; correttezza -5,84 ds); test dettato MT IV elementare lievemente deficitario; risultati al test di comprensione gravemente deficitari così come quelli al test AC-MT nell area delle operazioni scritte. Con insegnante di sostegno. Sviluppo comunicativo e linguistico: Prime parole a 18 mesi; a 3 anni lo sviluppo frasale bitermine era scarso. Test di programmazione fonologica di Cossu -2,7ds; Peabody Peacture Vocabulary Test QV 74. Caratteristiche del comportamento e di personalità, sviluppo sociale e rischio psicopatologico: buon inserimento sociale. 63

64 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento Per Antonella è stata redatta una diagnosi di disturbo non specifico degli apprendimenti in QI borderline. Dal quadro complessivo emergono: ritardo nello sviluppo linguistico, disturbi psichici della madre, discrepanza fra QI verbale (71) e QI di performance (87), prestazioni scolastiche carenti in lettura, comprensione e operazioni scritte, scarsa comprensione linguistica. 64

65 Funzionamento intellettivo limite e disturbi di apprendimento La complessità del caso probabilmente è alla base della scelta di affiancare alla classe in cui è iscritta un insegnante di sostegno. Complesso è senza dubbio un eventuale progetto di intervento scolastico e familiare. Per quanto riguarda la scuola ci sembra che ogni intervento dovrebbe tener conto contemporaneamente delle difficoltà scolastiche dovute a carenze nell area linguistica e di una dotazione (o comunque di una utilizzazione) cognitiva al limite della norma. 65

66 Funzionamento intellettivo limite e ADHD (Disturbo di attenzione con o senza iperattività) Giorgio ha 15 anni e frequenta la prima classe di un istituto agrario. Fin da piccolo gli è stato diagnosticato un disturbo di attenzione. Alle scale di Wechsler risulta un QI globale di 78, con un QI verbale di 81 e un QI di performance di 78. Egli è sempre stato molto ben seguito. Dall ultimo colloquio con lo psicologo risulta evidente la consapevolezza delle sue difficoltà. La sua verbalizzazione al proposito è chiara: Ogni tanto la testa mi parte e va per conto suo. A volte sento che per quanto mi sforzi non riesco a concentrarmi; allora smetto per un po e poi ritorno a studiare. Ma non posso mai farlo per tanto tempo. Ho bisogno di pause. Dal colloquio con il ragazzo e da quelli con i familiari risulta che nonostante queste difficoltà il ragazzo è abbastanza sereno e trova motivo di soddisfazione in campi diversi da quelli scolastici. Notevole è ad esempio la sua passione per il basket (e complessivamente discreti i risultati). 66

67 I genitori sperano che, continuamente seguito, possa essere promosso, e dicono che in ogni caso confidano (e sembrano al proposito abbastanza sereni) che il proprio figlio, da adulto, possa trovare un lavoro adeguato alle sue possibilità, che gli possa comunque dare soddisfazioni: un lavoro in cui è più importante agire che concentrarsi a lungo, imparare con la pratica più che con l impegno intellettuale. Sia alcuni lavori nell agricoltura (ad esempio in un vivaio) che alcuni lavori artigianali (ad esempio di falegnameria) potrebbero essere adeguati, soprattutto in un contesto in cui non si opera da soli. Pur nella complessità della diagnosi sembra più opportuna una classificazione che evidenzi sia il disturbo di attenzione che il funzionamento intellettivo limite. In un certo senso si può dire che il disturbo ha ormai prodotto (o almeno produce costantemente) una qualche carenza strutturale nel funzionamento cognitivo del ragazzo, anche se, come anticipato, questo può non pregiudicare un buon inserimento sociale e lavorativo futuro. 67

68 Funzionamento intellettivo limite per sindrome genetica Carolina è nata alla trentanovesima settimana gestazionale, con minacce di parto prematuro al sesto mese. Alla nascita è stata ricoverata in pediatria per ipotonia in sofferenza perinatale e misure corporee piccole rispetto all età gestazionale. Ecografia cerebrale ed elettroencefalogramma non hanno evidenziato dati anomali. Fino a due mesi e mezzo è stata alimentata con latte materno tramite biberon; successivamente senza difficoltà. La visita fisiatrica ha evidenziato ipoattività, occhi socchiusi, pianto debole e scarsa reazione agli stimoli. 68 A sei mesi è stata diagnosticata la sindrome di Prader-Willi.

69 Carolina ha prodotto prime parole e prime frasi dopo i tre anni. Verso gli 8 anni le sono stati proposti vari test al fine di una valutazione complessiva dello sviluppo cognitivo, adattivo e scolastico. Carolina ha ottenuto alla WISC-R un QI totale di 78 (QI verbale 81, QI performance 77; per i fattori di Kaufman risulta: comprensione verbale QI 82, Organizzazione percettiva QI 79, Capacità di concentrazione QI 71) e alla scala intellettiva OLC (Vianello e Marin, 1997) una età mentale di 5 anni e 9 mesi (spesso una età mentale in OLC maggiore rispetto a quella della WISC-R suggerisce -essendo OLC meno influenzato culturalmenteche l individuo è stato seguito adeguatamente ed ha quindi prestazioni verbali e di performance lievemente superiori rispetto alle potenzialità del suo pensiero logico), presenta un Vocabolario recettivo equivalente a 4 anni e 4 mesi, Vocabolario produttivo equivalente a 4 anni, Prestazioni alla Memoria di lavoro (prove Lanfranchi, Cornoldi e Vianello, 2003, 2004, 2006), sia nelle prove verbali che in quelle visuospaziali, corrispondenti (età equivalente) a quelle di un bambino fra i tre e i quattro anni, 69

70 Adattamento sociale (Vineland) equivalente all età di 5 anni e 7 mesi con le seguenti specificazioni: Comunicazione 7;7, Abilità quotidiane 5;0; Socializzazione 5;5; abilità motorie 4;3 (chiara l influenza negativa dell ipotonia). Negli apprendimenti scolastici (prove MT e ACMT) Carolina presenta: prestazioni in lettura a livello di prima elementare (cinquantesimo percentile del livello intermedio; meglio in accuratezza che in velocità e comprensione); prestazioni nelle abilità matematiche a livello di inizio prima elementare o fine scuola dell infanzia (perciò inferiori a quelle di lettura e coerenti con l EM secondo OLC). 70

71 Carolina soddisfa i tre criteri del Funzionamento Cognitivo Limite proposti: - QI di 78, - difficoltà nell adattamento sociale - insorgenza prima dei 18 anni. Le sue prestazioni scolastiche sono quelle tipiche dei bambini di 6 anni più che quelle dei bambini di 8. I deficit non sono omogenei, ma danno luogo ad un profilo con punti di forza (ad esempio nella comunicazione valutata dalle scale Vineland) e punti di debolezza (ad esempio nel vocabolario ricettivo, nella produzione linguistica e nella memoria di lavoro). Carolina ha avuto la fortuna di essere ben seguita sia da un punto di vista educativo, che scolastico e abilitativo. Nel caso opposto (cioè se fosse vissuta non in un ambiente arricchito, ma impoverito) avremmo avuto un quadro diverso (ad esempio con una età mentale in OLC superiore a quella del WISC R) e una probabile diagnosi di Ritardo mentale lieve. 71

72 Daniele è un ragazzo di 16 anni, che frequenta la prima classe di un Istituto commerciale. Egli si applica, si impegna, è molto ben seguito a casa, ma nonostante questo fa molta fatica a scuola. Egli è affetto dalla sindrome di Klinefelter, che comporta ritardo mentale solo in un caso su dieci, ma che può comportare altre difficoltà cognitive. Il suo QI generale è 79. Emma, a cui è stata diagnosticata la sindrome di Turner, ha 6 anni e frequenta la prima elementare da alcuni mesi. Fa molta fatica nell apprendimento della lettura e della scrittura. Anche in aritmetica non è al livello dei compagni. Il suo QI generale è di

73 Franco (17 anni), come il fratello minore, è affetto dalla sindrome di Cornelia De Lange. La diagnosi è stata formulata a 3 anni. Egli presenta molti tratti fenotipici della sindrome. Frequenta la terza superiore. Dall ultima somministrazione delle scale di Wechsler risulta un QI di 76 (superiore alla media delle prestazioni degli individui con questa sindrome, dato che circa 9 su 10 hanno una diagnosi di ritardo mentale). Fin da piccolo ha evidenziato difficoltà. Ad esempio ha prodotto le prime parole a 2 anni e 6 mesi. Attualmente il linguaggio, le competenze adattive e le prestazioni scolastiche sono coerenti con il QI. 73

74 74

75 75

76 scientificallyminded.typepad.com UNA TESTIMONIANZA: TEMPLE GRANDIN Persona autistica ad alto funzionamento in grado di illustrare un punto di vista unico combinando la conoscenza scientifica con l esperienza personale. lpc1.clpccd.cc.ca.us supervegan.com 76

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