BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO DELLE MALATTIE INFETTIVE
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- Niccoletta Blasi
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1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Direttore dr. Domenico Sallese UU.OO. Sanità Pubblica e IAN BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO DELLE MALATTIE INFETTIVE edizione ANNO All'interno SPECIALE TETANO elaborazione dati e relazione a cura di Rita Bindi e Fabrizia Verdelli
2 Le notifiche delle malattie infettive nell'azienda Usl8 AR anno Si presentano i dati relativi all andamento delle malattie infettive, sulla base delle notifiche trasmesse dai medici di base, pediatri di famiglia, specialisti e medici ospedalieri. Nel corso del sono pervenute in totale, al Servizio di Sanità Pubblica della AUsl8 Arezzo, n 88 notifiche di Malattia Infettiva, classificate secondo il DM //99, come indicato in tabella. Notifiche ASL AREZZO anno Malattie di classe Malattie di classe 8 Malattie di classe 8 Malattie di classe 8 Malattie di classe 7 TOTALE 88 Tabella Malattie infettive di classe I Le notifiche relative a malattie infettive incluse nella classe I (per cui è previsto un livello di attenzione particolarmente elevato) perventute nel corso del, hanno riguardato esclusivamente casi di Tetano, a cui dedichiamo uno speciale approfondimento. Le notifiche ricevute hanno riguardato soggetti di sesso femminile di età rispettivamente di anni, anni e 7 anni. Il primo dato su cui porre attenzione è che nessuna di queste pazienti era mai stata vaccinata contro il Tetano, come emerso dall'anamnesi e confermato dalle verifiche effettuate sul nostro data base delle vaccinazioni. Le notifiche sono pervenute dalla UO Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Arezzo in quanto tutti e i soggetti sono stati ricoverati in Terapia Intensiva a causa della gravità dei sintomi. Il primo caso, si è verificato nel mese di settembre, donna di anni residente nella Zona Valdichiana, si è procurata una ferita lieve ad una gamba nel cortile di casa, dopo circa una settimana sono cominciati i sintomi classici di malattia, con progressivo peggioramento, che ha portato al ricovero in Terapia Intensiva dell'ospedale di Arezzo dove è stata sottoposta a terapia, curarizzata e tracheostomizzata. E' stato necessario, successivamente, il trasferimento in RRF Neuroriabilitazione per un periodo totale di ospedalizzazione di circa mesi, dimessa con un programma di riabilitazione domiciliare per il recupero della deambulazione.
3 Il secondo caso si è verificato in una donna di anni abitante nella Zona Aretina, i sintomi sono insorti nel mese di ottobre con rigidità del tronco e degli arti che hanno causato ripetute cadute a terra provocando anche traumi cranici. Tale sintomatologia aveva inizialmente indirizzato gli accertamenti diagnostici verso altre patologie. Al momento del ricovero in Terapia Intensiva, curarizzata e tracheostomizzata, veniva ipotizzato il sospetto che la via di penetrazione dell'infezione fosse imputabile ad una ferita da pregresso intervento chirurgico che la paziente aveva subito ad un piede per alluce valgo. Il terzo caso una donna di 7 anni abitante nella Zona Aretina si è procurata una piccola ferita ad una mano con un frammento di legno. I sintomi tipici del Tetano sono insorti in novembre, ricoverata in Terapia Intensiva, successivamente in UO Malattie Infettive e infine in RRF Neuroriabilitazione, dimessa con un programma di riabilitazione domiciliare per il recupero della deambulazione. Dato di rilievo è che l'infezione è avvenuta a seguito di ferite di lieve entità, che si sono verificate in ambito familiare e per le quali non era stato ritenuto necessario il ricorso a Strutture Sanitarie. Si evidenzia che i casi esposti sono in linea con i dati epidemiologici sulla malattia quali la maggior incidenza nella categoria femminile, l'età adulta/anziana e l'assenza di vaccinazione antitetanica pregressa. Come si vede l'andamento della malattia richiede un periodo di ricovero e cura in Reparti di alta specializzazione per circa mesi di media e successivo programma di riabiltazione domiciliare, oltre una sorveglianza degli esiti valutabile solo a lungo termine. Il Tetano nella ASL di Arezzo negli anni 99- Dall'anno 99 al i casi di Tetano notificati nella Azienda USL8 sono stati n., di questi solo 8 (%) hanno colpito soggetti di sesso maschile e ben (8%) soggetti di sesso femminile. Dall'inchiesta epidemiologica è emerso che nessuno aveva mai effettuato la vaccinazione contro il tetano. Si è verificato decesso nell'anno Anno Maschi Femmine totale Totale 8 Tabella
4 Nel grafico sono riportati i casi notificati nella Asl8 dal 99 al suddivisi per sesso,,, Femmine Maschi,, Grafico In tabella sono riportate le età medie dei casi, divisi per sesso. Anno Età media Età media Età media maschi femmine totale 99 9, 8 7, , 77, 997 9, 8 78, , , 79, , , 8, ,7,7 Tabella
5 L'incidenza del Tetano nella AUSL8 di Arezzo è superiore alla incidenza media della Regione Toscana, come emerge dal grafico in cui sono riportati i casi totali che si sono verificati in tutta la Toscana negli anni 997- e il numero dei casi della sola ASL 8 nello stesso periodo. La stessa Regione Toscana è tra le regioni a maggior incidenza, fino al %di tutti i casi che si verificano in Italia. toscana ASL Grafico Al contrario di quanto avviene per le malattie che si trasmettono da persona a persona, per il Tetano il raggiungimento di coperture vaccinali elevate in età pediatrica non consente di ottenere un effetto di protezione indiretta di popolazione (herd immunity). Inoltre, la presenza ubiquitaria nell ambiente delle spore tetaniche rende praticamente impossibile l eliminazione della malattia. Quindi qualunque individuo non adeguatamente vaccinato è potenzialmente a rischio. Nonostante i grandi successi raggiunti, negli anni 9 l incidenza del tetano in Italia è circa volte superiore alla media europea e statunitense (, ). Il fatto che gli ultrasessantaquattrenni rappresentino il 7% dei casi sottolinea chiaramente la necessità di mettere a punto interventi di vaccinazione mirati a questo gruppo di età. Oltre a migliorare l offerta della profilassi post esposizione a tutta la popolazione, è quindi necessario promuovere l offerta della vaccinazione antitetanica agli anziani, ad esempio in occasione delle campagne annuali di vaccinazione antinfluenzale ed in ogni altra occasione di accesso ai Servizi Vaccinali.. Bardenheier B, Prevots DR, Khetsuriani N, et al. MMWR 998; 7 (SS): -.. WHO. Regional Office for Europe. Health for all statistical database. Copenhagen; December 999. Obiettivo Promozione della vaccinazione antitetanica per gli adulti in tutta la Ausl8
6 Malattie Infettive di classe II dall'anno 8 al Si riportano nella tabella le notifiche di Malattia Infettiva pervenute alla AUsl8 AR negli anni 8, 9 e. Le notifiche, già elaborate dalla Regione Toscana, sono suddivise in funzione della Zona dell'azienda Usl8 dove il medico ha segnalato la malattia. I tassi di notifica non sono del tutto omogenei nelle Zone; questo si spiega con il fatto che non sempre la Zona di notifica coincide con quella di residenza del malato, in particolare nei casi che richiedono ricovero ospedaliero o accertamenti diagnostici più complessi. Tuttavia, dall'insieme dei dati, si evidenzia comunque la realtà del fenomeno della sottonotifica per le malattie infettive, più evidente in alcune Zone, piuttosto che un accentramento di diagnosi e cura nelle sedi delle maggiori strutture ospedaliere che sono situate nella Zona Aretina e nella Zona Valdarno. Zona blenorragia brucellosi diarrea infettiva epatite A epatite B epatite C epatite Delta acuta epatite E febbre tifoide legionellosi leishmaniosi cutanea leishmaniosi viscerale leptospirosi listeriosi meningite meningoc. meningo-encefalite v. morbillo parotite epidemica pertosse rickettsiosi rosolia salmonellosi non tifoide scarlattina sifilide tularemia varicella Aretina Casentino ValdiChiana Val Tiberina Valdarno 9 totale Aretina Casentino ValdiChiana Val Tiberina Valdarno totale Aretina Casentino ValdiChiana Val Tiberina Valdarno totale Tabella Nell'anno 8 si è verificato un numero rilevante di casi di Epatite Virale di tipo A, alcuni correlati ai casi verificatisi nel 8 nell'area fiorentina con sospetta modalità di contagio di tipo sessuale. Si è inoltre avuta una epidemia che ha interessato la Zona Valdarno, con molti ricoveri anche presso il Presidio Ospedaliero di Arezzo nel reparto Malattie Infettive; si è trattato di un cluster epidemico di casi, di presumibile origine alimentare, con insorgenza dei sintomi in pazienti concentrata nel breve periodo di 8- giorni. Solo casi sono classificabili come secondari al cluster. L'epidemia ha colpito bambini e adulti di entrambi i sessi ed è iniziata a metà giugno e terminata ad agosto 8. Gli interventi di profilassi e contenimento hanno comportato tra l'altro la vaccinazione di oltre 8 soggetti a rischio di contagio.
7 Casi sentinella di Rosolia in gravidanza Nel 8 si sono avuti casi di Rosolia in donne in gravidanza, due di queste residenti in Valdarno ed una residente ad Arezzo. Entrambi i casi notificati nel Valdarno, riferiti a due donne straniere, ci sono stati comunicati dall'ospedale di Montevarchi al momento del parto. La segnalazione è stata fatta come "sospetto di rosolia contratta in gravidanza" in quanto, pur in assenza di segni clinici, gli accertamenti sierologici effettuati sia precedentemente che al momento del parto (IgM e IgG specifiche) deponevano per una possibile infezione da rosolia nel periodo della gestazione. Le puerpere ed i neonati sono stati sottoposti a sorveglianza seguendo il protocollo previsto dal "Piano Nazionale per l'eliminazione della rosolia congenita" che per i bambini è proseguita fino al compimento di anno di età. Le indagini e gli accertamenti hanno confermato per uno dei due bambini la diagnosi di rosolia congenita. L'altro caso di rosolia in gravidanza è stato confermato dal "Centro per le malattie infettive in gravidanza" dell'ospedale di Careggi e quindi è stato notificato alla Asl e pertanto risulta compreso tra le notifiche della Asl di Firenze, mentre l'indagine epidemiologica e la sorveglianza è stata effettuata dalla nostra Ausl. La donna, italiana di 7 anni insegnante di scuola primaria, non vaccinata contro la rosolia, riteneva di essere stata affetta da rosolia nell'infanzia. Ha contratto la malattia alla settimana di gestazione, ha portato a termine la gravidanza, il neonato è stato sorvegliato seguendo il protocollo previsto dal "Piano" fino all'età di un anno, escludendo di aver contratto l'infezione in utero. La paziente non era mai stata informata della necessità di effettuare il test per la ricerca degli anticorpi contro la rosolia ancor prima di una gravidanza, test indispensabile per qualsiasi donna in età fertile sia nel caso di ricordo anamnestico della malattia o che sia stata effettuata la vaccinazione antirosolia. CRITICITA' Donne in età fertile suscettibili, non indirizzate alla ricerca anticorpale, non informate del rischio e non indirizzate alla vaccinazione Il Sistema di Sorveglianza che prevede la notifica obbligatoria della sindrome e dell infezione da rosolia congenita e della rosolia in gravidanza, è stato introdotto in Italia nel. Il Bollettino epidemiologico nazionale del 9 riporta negli anni -8, ben casi sospetti di rosolia in gravidanza di cui 8 confermati in laboratorio e 7 casi sospetti di rosolia congenita di cui confermati. Piano nazionale per l eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) -, obiettivi: - Ridurre la percentuale di donne in età fertile, suscettibili alla rosolia, a meno del % - Ridurre l incidenza della rosolia congenita a meno di caso per. nati vivi 7
8 Malattie di Classe II notificate nell'anno In tabella si riportano le notifiche dell'anno per tutta l' Azienda. Zona blenorragia brucellosi diarrea infettiva epatite A epatite B epatite C epatite Delta acuta epatite E febbre tifoide legionellosi leishmaniosi cutanea leishmaniosi viscerale leptospirosi listeriosi meningite meningoc. meningo-encefalite v. morbillo parotite epidemica pertosse rickettsiosi rosolia tifoidesalmonellosi non scarlattina sifilide tularemia varicella Aretina Casentino ValdiChiana Val Tiberina Valdarno 8 totale Tabella Si evidenzia rispetto agli anni precedenti una flessione del numero delle notifiche di varicella, presumendo che questo possa già essere dovuto all'effetto della vaccinazione contro la varicella, introdotta per tutti i bambini nel secondo anno di vita dal Calendario Vaccinale della Regione Toscana del 8. Epatite Virale Acuta In riferimento alle Epatiti Virali si può vedere che negli anni dal 8 al si sono avuti casi di epatite di tipo B, casi a trasmissione presumibilmente sessuale in soggetti non vaccinati per la patologia. Inoltre sono stati notificati 8 casi di epatite C, in un caso l'infezione è stata trasmessa a seguito di puntura di ago infetto in uno studente universitario di Scienze Infermieristiche durante l'attività di tirocinio in Ospedale. Da segnalare anche casi di epatite acuta di tipo E insorta in soggetti stranieri al rientro da un viaggio nel loro paese di origine, il Sud Est asiatico, aree dove l'infezione risulta endemica. Queste patologie saranno oggetto di approfondimento in successivi report. 8
9 Morbillo Nell'anno si evidenziano notifiche di Morbillo che confermano come anche nella nostra AUsl si è diffusa l'infezione a conferma delle epidemie segnalate in Italia e in Europa, alcune ancora in corso. I casi segnalati hanno età compresa tra 8 mesi e 7 anni, maschi e femmine, di questi un solo caso risultava vaccinato nell' infanzia con una unica dose di vaccino antimorbillo. Su casi notificati, sono stati ricoverati in Ospedale per la gravità dei sintomi che si sono manifestati principalmente con febbre elevata ( C) ed esantema diffuso; tra questi una donna di 7 anni alla 8 settimana di gravidanza, ricoverata in Malattie Infettive dell'ospedale di Arezzo, che era l'unica ad avere effettuato una vaccinazione contro il morbillo nell'anno 99. Da segnalare un focolaio epidemico di casi che si è verificato in ambito familiare, tra questi una donna di anni non vaccinata e che, nonostante fosse adulta, evidentemente non aveva ancora contratto la malattia; la figlia di 8 mesi non protetta dall'immunità materna e per età non ancora vaccinata; una cugina di anni che non aveva mai effettuato la vaccinazione, tutte residenti nella Zona Valdichiana. Nell aprile 7, in accordo con le indicazioni contenute nel Piano nazionale per l eliminazione del morbillo e della rosolia congenita -7, è stato istituito il sistema di sorveglianza speciale del morbillo che prevede la segnalazione alle Asl, da parte del medico, entro ore dal sospetto di un caso, la conduzione di una indagine epidemiologica da parte della Asl, la conferma della diagnosi attraverso appropriate indagini di laboratorio, la compilazione di un modulo standard e la sua trasmissione immediata alla Regione Toscana e da questa al Ministero della Salute e al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell Istituto Superiore di Sanità. Piano nazionale per l eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc) -, obiettivi specifici: obiettivo. Raggiungere una copertura vaccinale >9% per la prima dose di morbillo e rosolia, entro i mesi di vita, a livello nazionale, regionale e di ASL e > 9 % in tutti i distretti. obiettivo. Raggiungere una copertura vaccinale >9% per la seconda dose di MPR entro il compimento del anno di età a livello nazionale, regionale e di ASL e > 9 % in tutti i distretti. 9
10 Malattie Infettive di classe III Le Malattie Infettive comprese nella terza classe del D.M. /99 sono la Lebbra, la Tubercolosi, le Micobatteriosi e la Malaria. Le notifiche di AIDS, incluse in questa classe, seguono un particolare flusso informativo che va dal medico direttamente alla Regione e al Ministero. Malaria Dal al sono stati notificati casi di Malaria, importati da Paesi dove la malattia è endemica. Il dato sull'esito della malattia è noto in tutti i casi, tra questi nel 7 è stato segnalato un decesso. Una disamina più dettagliata relativa alla specie di Plasmodio, Sesso e Nazionalità del caso, oltre al Paese in cui è stata contratta la malattia, verrà elaborata con la presentazione dei prossimi dati. numero casi Dati ASL anni Grafico 7 Confronto con dati regionali casi Toscana casi asl8 numero casi anni Grafico
11 Tubercolosi Le notifiche di tubercolosi dal 998 al sono state. A fronte di un andamento delle notifiche sostanzialmente stabile, se non in lieve flessione, e comunque di bassa endemia tubercolare, si rileva negli ultimi anni, u n a i n v e r s i o n e d i t e n d e n z a c o n un aumento in percentuale nei soggetti stranieri in analogia a quanto evidenziato anche a livello nazionale. I casi di malattia tubercolare segnalati vengono seguiti dal Servizio di Sanità Pubblica per la conferma e la definizione di caso e per la sorveglianza dei contatti, seguendo il Protocollo Regionale, già a partire dall'anno 99. * I dati dell'anno devono essere considerati suscettibili di incremento in quanto in attesa di conferma di casi già segnalati. ANNO Italiani S tranie ri T otale * 9 T O T AL E 89 Tabella Andamento della TB nella ASL8 nel periodo 998- n casi ITALIANI STRANIERI TOTALE anni Grafico
12 Riguardo all'età media dei pazienti questa è nettamente più elevata nei cittadini italiani, oltre anni, rispetto agli stranieri in cui sono maggiormente rappresentate le classi intermedie di età, tra e anni. La casistica è confermata dai dati nazionali sull'andamento della patologia rispetto alla popolazione. Andamento dell'età media nella ASL8 8 7, età (anni) 7 7,,9 7,,9, 8,9 7,,9,7,,,7,7,,,,,,8,,7, 9, ITALIANI STRANIERI anni Grafico Le notifiche trasmesse sono state 89 (%) nei maschi e (%) nelle femmine. Tale dato si discosta leggermente da quello dei cittadini stranieri dove il maggior numero di casi è rappresentato dal sesso femminile. Nella tabella si riportano anno per anno tutti i casi suddivisi tra maschi e femmine. SESSO ANNI MASCHI FEMMINE * 8 Tabella 7
13 A lato si riporta la nazionalità e il numero dei soggetti stranieri nel periodo considerato (di soggetti stranieri non è nota la nazionalità ). Paesi di provenienza Il maggior numero di casi proviene dalla Romania seguita dal Pakistan, India e Marocco. Gli altri casi hanno provenienze da numerosi Paesi dei vari continenti come meglio evidenziato in tabella. NAZIONAL ITA' 998- ALB ANIA ALGE RIA AR GE NTINA BANGLADE S H C ONGO C OS TA D'AVOR IO E C UADOR E TIOP IA F E D. R US S A F ILIP P INE FR ANCIA GUINE A INDIA INDONE S IA JUGOS LAVIA LAOS MACE DONIA MAR OC C O NIGE R IA P AK IS TAN 9 P E R U' P OLONIA R E P. DOMINIC ANA R OMANIA S E NE G AL S LOVAC CHIA S OMALIA 7 S P AG NA THAILANDIA TUNIS IA UGANDA Tabella 8
14 Riguardo alla sede anatomica l'interessamento polmonare costituisce la maggior parte di tutti i casi casi segnalati (77%). Tra le forme extrapolmonari le localizzazioni più frequenti sono state quelle pleuriche con n casi notificati e le linfonodali con n casi, seguono le genito-urinarie, n casi. Altre localizzazioni extrapolmonari sono state quelle ossee, si sono avute anche meningiti tubercolari e localizzazioni cutanee. TBC sede anatomica n casi EXTRAPOLMONARE POLMONARE anni Grafico 7 Il numero di casi di Tb polmonare bacillifera, indicando con questo la presenza di micobatteri tubercolari all' esame microscopico diretto dell'espettoraro, è stato in totale di (%), in maggioranza cittadini italiani rispetto agli stranieri fino all'anno, e con inversione di tendenza negli ultimi anni. L Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno vi siano oltre nove milioni di nuovi casi di tubercolosi e,7 milioni di decessi. La tubercolosi (TB), spesso ritenuta un flagello del passato, è sempre presente, anche sotto nuove forme, e colpisce non solo i paesi a reddito medio basso ma anche le nazioni ricche.
15 Malattie classe IV Focolai epidemici Nella ^ classe sono inseriti i Focolai epidemici di malattie infettive. Focolaio epidemico anno 8 anno 9 anno anno n. focolai Tigna Infez.Tossinf. alimentare n. casi n. focolai n. casi n. focolai n. casi n. focolai 8 Scabbia 9 Epatite A Morbillo Tabella 9 n. casi In relazione alla sorveglianza dei focolai epidemici delle tossinfezioni alimentari questa si connota come uno degli elementi del sistema nazionale di controllo degli alimenti. L importanza e l obbligo dell investigazione sono riportate nel Decreto Legislativo Aprile N 9 Attuazione della Direttiva /99/CE sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici L'azienda unità sanitaria locale competente per territorio procede ad un'indagine sui focolai di tossinfezione alimentare. L'indagine ha lo scopo di acquisire dati sul profilo epidemiologico, sui prodotti alimentari eventualmente coinvolti e sulle cause potenziali del focolaio. L'indagine comporta inoltre l'esecuzione di idonei studi epidemiologici e microbiologici Lo stesso Decreto definisce quali sono i dati relativi ai focolai di malattie trasmesse da alimenti che devono essere rilevati: a) numero complessivo dei focolai in un anno b) numero di persone morte o colpite da infezione a causa dei focolai c) agenti responsabili dei focolai, e, ove possibile, sierotipo o altra descrizione definitiva di tali agenti. Qualora non sia possibile individuare l'agente responsabile dell'infezione, e' necessario spiegarne le ragioni d) prodotti alimentari implicati nel focolaio d'infezione ed altri veicoli di infezione potenziali e) identificazione della tipologia del luogo produzione /acquisto/ acquisizione e consumo del prodotto alimentare incriminato f) fattori collaterali, per esempio carenze igieniche nella trasformazione dei prodotti alimentari. Gli agenti patogeni responsabili dei focolai epidemici di tossinfezioni alimentari nella Asl8 sono stati: Salmonella, Clostridium Perfrigens e Norovirus.
16 Malattie classe V MALATTIE 8 9 ADENOVIROSI BORRELLIOSI DENGUE DERMATOFITOSI 9 ECHINOCOCCOSI ERISIPELA ERITEMA INFETTIVO EPATITE DA CITOMEGALOVIRUS FARINGITE/TONSILLITE STREPTOCOCCICA HERPES ZOOSTER INFEZIONE DA KLEBSIELLA INFEZIONE DA PNEUMOCOCCO INFEZIONE DA STREPTOCOCCO INFEZIONE DA CLOSTRIDIUM DIFFICILIS MALATTIA DI LYME MENINGITE BATTERICA d.n.n.d. MENINGITE DA PNEUMOCOCCO MICOSI MONONUCLEOSI 9 9 ORNITOSI /PSITTACOSI PEDICULOSI 9 7 POLMONITE DA COXIELLA QUINTA MALATTIA SCABBIA 7 8 SEPSI MENINGOCOCCICA SINDROME BOCCA MANI PIED TENIASI YERSINIA Della classe V fanno parte tutte le malattie infettive non specificate nelle classi precedenti e le zoonosi indicate dal Regolamento di polizia veterinaria TOTALE 9 7 Tabella
17 Questo bollettino termina qui, possono essere richeste maggiori informazioni per ulteriore approfondimento ai dati ripo rta ti in questo report contattando: Rita Bindi U.F. Sanità Pubblica e IAN Zona Valdarno c/o Ospedale Santa Maria alla Gruccia, Montevarchi (AR) r.bindi@usl8.toscana.it tel..97 centralino Ospedale tel..9 Fabrizia Verdelli U.F. Sanità Pubblica Zona Aretina c/o Ospedale San Donato Via P. Nenni, Arezzo f.verdelli@usl8.toscana.it tel. 7.9 centralino Ospedale tel. 7. Si riporta il collegamento alla Regione Toscana dove si possono trovare tutti i report del bollettino epidemiologico pubblicato fino all'anno e le tabelle degli aggiornamenti epidemiologici dal ad oggi: asset.html_ html Un ringraziamento particolare va a tutti i medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Specialisti e Medici Ospedalieri, che in questi anni costantemente ci hanno inviato le notifiche di Malattia Infettiva, permettendo l'elaborazione di questi dati e la conoscenza dell'andamento delle patologie infettive nel territorio della nostra Azienda. Si auspica che questa fondamentale collaborazione prosegua anche nel futuro, in modo sempre più ampio e accurato, affinchè questa conoscenza possa essere di aiuto per decisioni da intraprendere nella Sanità. A PRESTO 7
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