Argomenti della lezione. Progettazione di Sistemi Informativi. Un Paradosso. La risorsa Informazione nei Sistemi Informativi

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1 Progettazione di Sistemi Informativi Lezione 2 Argomenti della lezione La Risorsa Informazione nei Sistemi Informativi Caratteristiche Teorie sul processo di creazione dell informazione Classificazione dei Processi Modellazione dei Processi 1 2 La risorsa Informazione nei Sistemi Informativi Un Paradosso Se l informazione è così importante, perché non compare come voce di bilancio? Essa consuma grandi quantità di risorse in termini di acquisizione, memorizzazione, ha un valore ipotetico, ma non ha un valore calcolato 3 4 L Informazione è un bene? Caratteristiche di un bene (Godfrey et al, 1997; Henderson and Peirson, 1998): Può, potenzialmente, fornire servizi o benefici economici. E controllato (posseduto) dall organizzazione E il risultato di transazioni passate SI Le leggi dell informazione L informazione non è regolata dalle stesse leggi che regolano gli altri beni dell azienda. Ha delle caratteristiche la rendono unica Le leggi dell informazione definiscono il comportamento dell informazione quale bene economico 5 6 1

2 First Law: Information is Shareble Second Law: The Value of Information Increases With Use 7 8 Third Law: Information is Perishable Sapere che esiste Sapere dove è collocata Avere accesso ad essa Sapere come usarla 9 10 Fourth Law: The Value of Information Increases With Accuracy Fifth Law: The Value of Information Increases When Combined With Other Information

3 Sixth Law: More Is Not Necessarily Better Seventh Law: Information is not Depletable L INFORMAZIONE Informazioni e processo decisionale Nella società odierna, chiamata anche società dell informazione, il problema non è la reperibilità delle informazioni, ma la capacità di riconoscere le informazioni utili nel processo decisionale (DSS= Decision Support System) La capacità di creare a partire da informazioni note nuove informazioni (conoscenza) 15 Cosa rende una informazione utile nel processo decisionale? Si possono individuare sette caratteristiche principali dell informazione. 16 Caratteristiche dell informazione Soggettività: il valore associato ad una informazione differisce da individuo ad individuo e dipende dal tipo di decisione. Caratteristiche dell informazione Rilevanza: l informazione deve essere pertinente alla decisione da prendere Esempio: L andamento di una azione durante una seduta di borsa è significativa per gli investitori in quanto influenza i processi decisionali di compravendita, ma non ha alcun interesse per i non investitori

4 Caratteristiche dell informazione Tempestività: l informazione è utile alla decisione solo se è disponibile nel momento decisionale; Caratteristiche dell informazione Accuratezza: le informazioni devono essere corrette e precise. Esempio: Le informazioni relative al malfunzionamento di un prodotto devono essere riportate immediatamente a chi deve decidere modifiche o richiami del prodotto sul mercato. 19 Le informazioni non corrette portano in genere a cattive decisioni Il grado di accuratezza dipende dal contesto 20 Caratteristiche dell informazione Caratteristiche dell informazione Presentazione: l informazione deve essere utilizzabile direttamente per la decisione senza ulteriori elaborazioni. Accessibilità: le informazioni devono essere disponibili appena necessarie a chi le richiede (considerando le necessarie problematiche di sicurezza e privatezza). 21 Completezza: il decisore deve avere a disposizione tutte le informazioni per prendere una decisione corretta Una informazione è completa se il decisore è in grado di risolvere il problema in modo soddisfacente utilizzando quell informazione La completezza è una caratteristica fortemente desiderabile, ma spesso non è ottenibile. 22 Il Processo di creazione dell Informazione

5 Tre teorie sul processo di creazione delle informazioni. Tre teorie sul processo di creazione delle informazioni. LA TEORIA DI ROBERT W. LUCKY Lucky propone una visione dell informazione basata su quattro livelli gerarchici, ciascuno dei quali individua uno specifico stadio evolutivo. Sapienza/Saggezza Conoscenza Conoscenza Informazione Informazione Informazione Dato Dato Dato Dato Dato Dato LA TEORIA DI ALBERTS E HAYNES Tre teorie sul processo di creazione delle informazioni. LA TEORIA DI SHANNON (1948). Lo studioso sosteneva la correlazione tra informazione e probabilità dell evento. I Processi in un Sistema Informativo Sistemi Informativi I Processi Obiettivo: fornire informazioni rilevanti, complete, accurate e tempestive. E quindi necessaria una accurata: Scelta della tipologia di SI da realizzare di supporto comprensione e rappresentare i processi che dovranno essere realizzati. Per progettare correttamente un sistema informativo è necessario individuare in modo non ambiguo tutti le sue componenti, tra cui i PROCESSI

6 Struttura di un processo aziendale Un processo aziendale è caratterizzato da un insieme di attività, collegate fra loro, per fornire un certo output a partire da un certo input. Esempio: Macroprocessi nel Ministero delle Finanze I processi vengono in generale descritti a diversi livelli di dettaglio. Si può parlare di macroprocessi quando si tratta di processi complessi che al loro interno possono essere scomposti in altri sottoprocessi e attività. Input da attivatori Processo Output dei destinatari Interazioni per attività intermedie 31 Assistere i cittadini, le imprese e gli intermediari fiscali nel rispetto degli adempimenti Attribuire il codice fiscale Riscuotere le imposte Ricevere le dichiarazioni e atti Controllare la correttezza delle imposte versate Eseguire i rimborsi Accertare l evasione Fornire certificazioni Gestire il personale e pianificare le attività (autoamministrazione) 32 Identificare i Processi Classificazione dei Processi Esaminare la documentazione aziendale: Modalità di esecuzione delle attività Norme relative allo svolgimento delle attività Prestare attenzione a: Eventi Quali eventi danno inizio ad un processo? Quali eventi portano alla terminazione di un processo? Quali eventi sono significativi nello svolgimento di un processo? Verbi predisporre, approvare, richiedere il parere e così via, sono tutti indicativi di attività da svolgere all interno del processo. Punti di decisione Direzionali Gestionali Operativi Piramide di Anthony Processi Operativi Processi Operativi: rappresentano le attività di base che concorrono all attuazione degli obiettivi di una azienda. Si tratta di attività giornaliere dell azienda il cui compito è l acquisizione, il consumo e la produzione di risorse. Tali attività di base concorrono alla creazione e raccolta dei dati del SI. Processi Gestionali Processi Gestionali (o Tattici): processi che concorrono alla traduzione degli obiettivi strategici nell organizzazione e nella gestione dell azienda ed effettuano il controllo del raggiungimento di tali obiettivi. Si tratta di attività che lavorano nel medio periodo (mensile, trimestrale) Il loro compito è tenere sotto controllo le attività operative e gestire l allocazione delle risorse per soddisfare gli obiettivi

7 Processi Direzionali Processi Direzionali (o strategici): permettono la definizione degli obiettivi strategici di una azienda. Mentre i processi operativi e gestionali lavorano principalmente sui dati interni all azienda, i processi decisionali richiedono informazioni provenienti dall esterno, essendo le decisioni influenzate dall ambiente e dalle previsioni sui mercati. 37 Esempi di Processi Direzionali/Gestionali/Operativi Presso un comune - operativo: contabilizzazione dei pagamenti dei cittadini, manutenzione delle strade -gestionale: controllo dei pagamenti, solleciti, confronti mensili tra entrate previste ed effettive, monitoraggio dell'inquinamento - Direzionale: verifica dei costi e dei ricavi relativi ai servizi sociali, definizione di nuove tariffe, piani regolatori 38 Esempi di Processi Direzionali/Gestionali/Operativi Presso una banca - operativo: gestione movimenti dei conti correnti - gestionale: revisione degli scoperti - direzionale: verifica dell'andamento di un servizio, decisione di aprire nuovi servizi Esempi di Processi Direzionali/Gestionali/Operativi: Presso una azienda: - operativo: registrazione costi delle commesse - gestionale: controllo scostamenti settimanali tra preventivo e consuntivo - direzionale: scelta delle aree di mercato piu` convenienti Anche i Dati sono Direzionali/Gestionali/Operativi Dati operativi: - importi di versamenti, ore di presenza dei dipendenti Dati di controllo (o Gestionali): - saldi mensili, lavoro mensile di ciascun reparto Dati di pianificazione (o Direzionali): - dati macroeconomici, indicatori generali, dati di budget 41 Processi e Decisioni I processi possono essere ulteriormente caratterizzati dal tipo di decisioni che vengono prese al loro interno. Decisioni strutturate: le regole per decidere sono completamente determinate, è sufficiente conoscere i dati in ingresso ed applicare la procedura per ottenere l esito della decisione. Decisioni semistrutturate: Le regole sono parzialmente determinate Richiedono un grado di intuizione per determinare l esito finale. Decisioni non-strutturate: Dipendono fortemente dall esperienza, creatività ed intuizione Non esistono criteri prestabiliti per identificare la soluzione. 42 7

8 Esempi di Decisioni strutturate/semistrutturate/non strutturate Criteri per Distinguere tra i tre Tipi di Processi (e Dati) - strutturate: determinare l interesse da applicare ad un prestito - semistrutturate: definizione del budget di una divisione dipende da indicatori economici interni ed esterni, ma richiede anche l intervento del responsabile che consideri gli obiettivi della divisione. - non-strutturate: decisione sull assunzione di un dirigente dipende principalmente dalla percezione che le persone delegate all assunzione hanno di lui/lei. 43 Tempo: lunga/media/bassa durata Orizzonte temporale: passato+futuro/presente Livello organizzativo: Top mgmt/quadri intermedi/operativo Importanza della decisione: alta/media/bassa Livello di aggregazione: alto/medio/basso Processi Direzionali Processi Gestionali Processi Operativi 44 La modellizzazione dei processi Argomenti Modelli per i processi Modelli di workflow Modello degli action diagrams il modello WIDE workflow I modelli per i processi Esistono diverse tipologie di modelli per la rappresentazione dei processi. Data Flow Diagram (DFD) Una possibile classificazione è rappresentata nella slide. modelli basati sui dati: i modelli basati sui dati enfatizzano il flusso di dati e/o documenti nell esecuzione del processo (DFD Data Flow Diagram) basati su attività: molti modelli hanno come elemento caratterizzante la descrizione delle attività da svolgere e la loro sequenza (WIDE) basati su comunicazione: un modello basato sull interazione tra agenti e sulle fasi di negoziazione necessarie nell esecuzione del processo (Action workflow)

9 DFD DFD Il concetto su cui si basano i data flow diagram (DFD o diagrammi di flussi di dati) è quello di processo che elabora dati in ingresso e produce dati in uscita. Il sistema è un insieme di processi collegati fra loro da flussi di dati. Semiformalismo grafico di facile lettura Dizionario dei dati che contiene informazioni aggiuntive non rappresentabili graficamente. Gli elementi che caratterizzano un diagramma DFD sono i seguenti: processi, che rappresentano le unità di elaborazione dei dati; flussi di dati, che indicano scambi di dati tra i processi; archivi (o file), che rappresentano informazioni memorizzate in modo permanente nel sistema; sorgenti e pozzi (o destinazioni) di dati, che rappresentano i fornitori dei dati e i destinatari dei dati esterni al sistema DFD - Nomi Ciascun elemento grafico ha un nome: deve essere univoco; deve rappresentare in modo chiaro per il lettore del diagramma l uso dell elemento nel sistema. Evitare nomi generici gestione, dato Processi Meglio utilizzare un verbo, o un verbo con oggetto per indicare il tipo di trasformazione di dati svolta Ogni processo ha un numero identificativo unico Flussi di dati: Sostantivi, sostantivi composti Società organizzatrice di corsi - Specifiche Ditta di consulenza e formazione di medie dimensioni che tiene corsi pubblici e presso clienti nelle maggiori città europee e a volte altrove. I partecipanti si iscrivono ai corsi per posta e per telefono. Ogni iscrizione è seguita da una lettera di conferma e da una fattura inviata al partecipante. I pagamenti arrivano per posta. Ogni pagamento deve essere associato a una delle fatture relative ai pagamenti attesi. Vi è un meccanismo che consente di cancellare l iscrizione di un partecipante a un corso. Società organizzatrice di corsi - Specifiche Una volta che un partecipante ha seguito uno dei corsi della ditta, o espresso interesse in uno di essi, il suo nome è inserito in una lista di persone utilizzata in seguito per pubblicizzare i corsi. Questa base di dati contiene informazioni su circa persone in numerose organizzazioni diverse. Oltre ai normali rapporti sulle vendite, si deve poter rispondere a domande quali: Quali persone di una certa organizzazione hanno frequentato il seminario sui DFD? Come lo hanno valutato? Che istruttore insegnerà il corso di Analisi e Progettazione a Londra il prossimo mese?

10 Il dizionario dei dati Ciascun dato potrà essere dettagliato indicando i suoi componenti elementari utilizzando la seguente notazione: = equivalenza + composizione di dati [] scelta di una delle opzioni tra parentesi, che possono essere separate da una barra verticale o da opportuna giustificazione del testo () indica elemento opzionale {} indica un elemento di tipo iterativo, ripetibile più volte La descrizione dei dati deve essere tale che il loro significato risulta chiaro ai lettori dei DFD Esempio di dizionario dei dati dati-pagamento = nome + indirizzo- + numero-fattura + ammontare-pagamento numero-fattura = codice-provincia + numero-conto- + numero-venditore +numero-sequenziale-fattura persone = {persona} ordine = buono-ordine + (pagamento) ammontare-pagato = [ammontare-lire ammontare-euro] I modelli di workflow Modelli di workflow Un workflow (flusso di lavoro) e' una processo che coinvolge la esecuzione coordinata di diversi compiti (attività) da parte di diverse entita' di elaborazione (persone o sistemi software) Modello degli Action workflow

11 Il workflow/flusso di lavoro (ed il processo correlato) non e' fatto soltanto di azioni ed attivita' finalizzate alla trasformazione di informazioni, ma e' fatto soprattutto di interazioni tra persone, che comportano reciproche richieste, promesse e assunzioni di impegni Enfasi sul rapporto che si instaura tra le persone (relazione fornitore) piu' che sulle informazioni o risorse scambiate (Definizioni preliminari) Gli elementi principali del modello Action Workflow sono i seguenti: Attivita' - Ogni compito lavorativo svolto dalle persone Azione - Cio' che le persone fanno quando chiedono o prendono reciprocamente impegni le une con le altre con l'obiettivo di ottenere una condizione di soddisfazione Impegno - Modalita' di interazione tra e fornitore Processo - Insieme di attivita' scatenati da azioni, sotto la responsabilita' di un operatore, e che avvengono in un determinato spazio o tempo. Un processo e' dunque una rete di transazioni tra persone (clienti ed esecutori) che produce azioni coordinate ai fini della soddisfazione del L Action workflow come modello per la descrizione dei processi I processi nell action workflow sono descritti gerarchicamente tramite cicli di interazioni tra clienti e esecutori. Ciascun ciclo quindi descrive compiutamente il processo di interazione tra il che richiede il servizio e l esecutore dello stesso. Un ciclo è composto da quattro fasi: Preparazione/Richiesta: Cliente o esecutore propongono che l'esecutore esegua il lavoro Negoziazione/Accettazione : Cliente e esecutore raggiungono un accordo Esecuzione o Produzione: L'esecutore esegue il lavoro e lo completa Soddisfazione/Erogazione: Il valuta il lavoro ed il livello di soddisfazione 63 (Il modello del processo: l action diagram) CLIENTE potresti fare? ACCETTAZIONE ACCETTAZIONE va bene, grazie definizione del bisogno verifica della soddisfazione RICHIESTA RICHIESTA OGGETTO DELLA TRANSAZIONE EROGAZIONE EROGAZIONE negoziazione della fattibilità esecuzione d accordo lo farò ACCORDO ACCORDO RENDERE VISIBILI: à GLI IMPEGNI TRA LE PERSONE à LA DINAMICA DELLE RELAZIONI ORGANIZZATIVE à IL SISTEMA DEGLI OBIETTIVI DEL PROCESSO PER GARANTIRE LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE FORNITORE l ho fatto 64 (Fase di Preparazione) Nella ella fase di preparazione,, il workflow inizia quando il chiede la realizzazione di un lavoro, o quando il fornitore offre di realizzare un lavoro per il (Fase di Negoziazione/Accordo) Nella fase di negoziazione/accordo,, il e il fornitore giungono ad un accordo riguardo alla condizione di soddisfazione del Possono accettare le condizioni proposte dal contraente immediatamente La a definizione del lavoro da realizzare corrisponde alla condizione di soddisfazione del 65 Possono negoziare proponendo reciprocamente delle controfferte Possono rifiutare le condizioni proposte, in questo caso il workflow si chiude 66 11

12 (Fase di Realizzazione) Nella fase di realizzazione,, il fornitore realizza il lavoro concordato nella fase di negoziazione/accordo Durante questa fase (in base alle condizioni stipulate) il può cancellare la propria oppure il fornitore può revocare il proprio impegno; in entrambe i casi il workflow si chiude Se il lavoro viene realizzato, il workflow si sposta nella fase seguente quando il fornitore dichiara al che ha completato il lavoro 67 (Fase di Verifica della Soddisfazione) Nella ella fase di verifica della soddisfazione,, il dichiara la propria soddisfazione o insoddisfazione sul lavoro realizzato Se e il si dichiara soddisfatto, il workflow si chiude Se e il non é soddisfatto, il workflow ritorna nella fase di realizzazione in cui il fornitore può tentare di rifare il lavoro fino a soddisfare il Finchè il non si dichiara soddisfatto, il workflow può sempre chiudersi a causa di una cancellazione da parte del o di una revoca da parte del fornitore 68 (L articolazione del flusso del processo) AUTORIZZAZIONI - Informazioni preliminari Verifiche per accettazione Negoziazioni Ri-lavorazioni APPROVAZIONI - Verifiche di fattibilità Deleghe per realizzazione 69 (Tipi di workflow) Spesso la gestione di un workflow richiede l'apertura e il completamento di altri workflow In questi casi si identificano workflow principali e workflow secondari Si chiamano principali i workflow dai quali si diramano workflow secondari Si chiamano secondari i workflow che si diramano da workflow principali I workflow secondari possono essere di tipo seriale o parallelo Un workflow seriale apre solo dopo che si é completato il workflow secondario precedente e prima che si apra un successivo workflow secondario Un workflow parallelo può essere iniziato nello stesso momento di un altro workflow secondario; in questo caso il completamento di uno non influisce sull'altro 70 (Tipi di workflow) L'attivazione di un workflow secondario può dipendere dal verificarsi di una determinata condizione Ciò può verificarsi sia nel caso di un singolo workflow secondario che in quello di un'alternativa tra più workflow secondari di tipo parallelo Quando é possibile occorre identificare in modo preciso il parametro e i valori possibili della condizione; la condizione può essere identificata da parametri e valori oggettivi (es. valori quantitativi o qualitativi definiti) oppure soggettivi (es. decisione dipendente dalla volontà della persona che ha la possibilità di attivare il workflow secondario) 71 (Come si utilizza/costruisce il modello) IDENTIFICARE IL CLIENTE DI UN WORKFLOW IDENTIFICARE IL FORNITORE DI UN WORKFLOW IDENTIFICARE LO SCOPO DI UN WORKFLOW IDENTIFICARE L ARTICOLAZIONE L DEI WORKFLOW IN UN PROCESSO identificare workflow primari e secondari posizionare workflow secondari su fasi del workflow primario collegare workflow primari e secondari 72 12

13 (Identificare il di un workflow) PER LA SODDISFAZIONE DI CHI E E REALIZZATO IL PROCESSO? CHI CHIEDE DI FARE IL LAVORO? CHI DETERMINA LE CONDIZIONI DI SODDISFAZIONE DI QUESTO WORKFLOW? CHI USA QUESTO LAVORO? CHI VALUTERA LO SVOLGERSI DEL PROCESSO E DIRA SE IL LAVORO E E SODDISFACENTE? CHI HA L AUTORITAL AUTORITA DI DICHIARARE LA SODDISFAZIONE? CHI RECLAMA QUANDO IL PROCESSO NON E E ESPLETATO E CONCLUSO PROPRIAMENTE? CI SONO CLIENTI MOLTEPLICI PER QUESTO LAVORO? CHI DOVREBBE ESSERE AVVISATO SE IL PROCESSO E E IN RITARDO? 73 (Identificare il fornitore di un workflow) MENTRE IL PROCESSO E E IN SVOLGIMENTO CHI RAPPRESENTA GLI INTERESSI DEL CLIENTE? CHI E E RESPONSABILE DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE? CHI HA LA RESPONSABILITA DEL LAVORO VERSO IL CLIENTE? CHI FA IL LAVORO? CHI PROMETTE CHE IL LAVORO SARA COMPLETATO IN MODO SODDISFACENTE? 74 (Esempio di action workflow) OPERATORE Chiarimento CLIENTE Accettazione della ricevuta OPERATORE Conferma CLIENTE Modulo e documentazione Richiesta Erogazione OPERATORE Servizio OPERATORE Accettazione Produzione Workflow secondario Negoziazione CLIENTE FUNZIONARIO OPERATORE OPERATORE Autorizz. Richiesta accettata OPERATORE Delega OPERATORE 75 (Esercizio sugli action workflow) Modellare il processo di apertura di un rapporto bancario. Il può richiedere trattamenti bancari speciali attraverso la presentazione dell opportuna documentazione. L bancario, prese le informazioni sulla situazione finanziaria del, definisce i termini del rapporto, previa opportuna autorizzazione del responsabile del marketing della banca. Le condizioni del rapporto vengono trasmesse al marketing e l apertura del conto viene notificata allo sportello. 76 (Esercizio sugli action workflow) Processo primario La fase di... accettazione apertura di un rapporto erogazione produzione documentazione accettazione apertura di un rapporto erogazione produzione

14 ..e la fase di accettazione... documentazione accettazione apertura di un rapporto erogazione informazioni produzione ag. inf. definizione condizioni autorizz. telef. marketing..e la fase di produzione... documentazione accettazione apertura di un rapporto erogazione informazioni produzione ag. inf. definizione condizioni immissione condizioni autorizz. telef. marketing marketing e la fase di erogazione... documentazione primo versamento sportello accettazione apertura di un rapporto erogazione rilascio carnet informazioni produzione sportello ag. inf. definizione condizioni immissione condizioni autorizz. telef. marketing marketing il risultato finale documentazione primo versamento sportello accettazione 13 min 18 min 16 min erogazione rilascio carnet informazioni 5 gg 14 min produzione sportello ag. inf. definizione condizioni immissione condizioni autorizz. telef. 5 min marketing marketing The WIDE Workflow model Processi in WIDE (Workflows on an Intelligent and Distributed Database Environment) Il modello vuole supportare applicazioni con workfkow complessi. Tale modello consente di descrivere processi come insieme di attività fra loro collegate da vincoli di precedenza e punti di sincronizzazione. E` strutturato secondo 3 componenti principali: modello del processo: che definisce le attività che fanno parte del processo e l ordine in cui tali attività devono essere eseguite; modello dell informazione: che consente di descrivere i dati e i documenti necessari all esecuzione di un processo modello dell organizzazione: che consente di descrivere la struttura dell organizzazione

15 Il modello del processo Descrive il modo in cui le attivita` sono organizzate: - compiti del WF - sequenze dei compiti e delle attivita` Task I task sono le attività elementari che compongono un processo. Un task è caratterizzato da: un nome, unico all interno del processo; una descrizione, in linguaggio naturale, che descrive lo scopo del task; un insieme di ruoli, che indica le capacità necessarie per eseguire il task. un insieme di dati associati al task, necessari per la sua esecuzione. un insieme di azioni predefinite che è possibile effettuare sul task; Il modello dell informazione Il modello dell organizzazione Il modello delle informazioni descrive le informazioni che possono essere utilizzate, modificate o prodotte dai workflow. - documenti, forms, dossier - accessi ai dati esterni Le informazioni sono indipendenti dai processi, nel senso che le stesse informazioni possono essere utilizzate da vari processi. Rappresenta: -la struttura dell organizzazione coinvolta nel workflow - le entità che possono eseguire un task Netta separazione fra la descrizione dell organizzazione e quella dei processi Confine fra processi e modelli organizzativi E` definita mediante ruoli ed agenti: ruolo: rappresenta una descrizione delle capacità necessarie per l esecuzione di un task; : è una qualunque entità in grado di eseguire un task (un attore, un gruppo, una funzione) attore ( unita individuale) gruppo (insieme di attori) funzioni dell organizzazione Ruoli e agenti Il link fra i due modelli viene stabilito dall amministratore del WF che mappa i ruoli sugli agenti presenti nell organizzazione

16 Assegnazione dei task agli agenti Task: è una attività atomica dal punto di vista del sistema, eseguita da un singolo ; MODALITA`PUSH il sistema può scegliere l, nel rispetto dei vincoli definiti dal progettista del workflow, e assegnare direttamente il task ad un MODALITA` PULL il sistema inserisce inserire nella lista delle attività pendenti di tutti gli agenti autorizzati ad eseguire il task. Quando un autorizzato seleziona il task per eseguirlo, il task viene rimosso dalla lista delle attività degli altri agenti. Il WIDE WF Il WIDE WF model incorpora i compiti, supercompi ti e WF in un modello a 3 livelli Il modello di processo Questa struttura gerarchica permette un allocazione logica dei compiti a diversi livelli La definizione di supertask puo` essere riusata in differenti processi di WF UML: Diagrammi delle attività UML (Unified Modeling Language) [Boo99] è un linguaggio grafico che consente di specificare e documentare sistemi software, tramite un approccio orientato agli oggetti. Diagrammi delle attività: sono essenzialmente dei grafi nei quali i nodi rappresentano le attività del processo e gli archi specificano l'ordine in cui i task devono essere eseguiti Materiale didattico Lucidi delle lezioni Dispensa: Gestione dell Informazione di Donatella Sciuto Linguaggi per la Modellazione dei Processi Aziendali Casati- Pernici (3.1) da : Sistemi Informativi per la Pubblica Amministrazione: Metodologie e Tecnologie, on-line: Dispensa: Gestione dell Informazione di Donatella Sciuto Letture Daniel Moody, Peter Walsh : Measuring the value of information: an Asset Valuation approach, European Conference on Information System (ECIS 99)

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