COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA"

Transcript

1 COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali Programmazione e politica d'investimento Caratteristiche generali Popolazione Territorio Personale in servizio Strutture Organismi gestionali Strumenti di programmazione negoziata Funzioni esercitate su delega Economia insediata Analisi delle risorse Fonti di finanziamento (bilancio corrente) Fonti di finanziamento (bilancio investimenti) Entrate tributarie Entrate tributarie: considerazioni Contributi e trasferimenti correnti Proventi extratributari Contributi e trasferimenti in c/capitale Proventi e oneri di urbanizzazione Accensione di prestiti Valutaz. entità ricorso al credito e forme indebitamento Riscossione di crediti e anticipazioni Lettura del bilancio per programmi Quadro generale degli impieghi per programma Consideraz. gen.li e dimostraz. variaz. rispetto es. prec. Amministrazione, gestione e controllo Programma n 2 "funzioni relative alla giustizia" Polizia locale Istruzione pubblica Cultura e beni culturali Sport e ricreazione Viabilita' e trasporti Gestione del territorio e dell'ambiente Settore sociale Sviluppo economico

3 Servizi produttivi Riepilogo dei programmi per finanziamento Valutazioni finali della programmazione Contesto generale della programmazione Opere pubbliche in corso di realizzazione Piani regionali e programmazione locale

4 PRESENTAZIONE DEL SINDACO

5 PRESENTAZIONE DEL SINDACO La sessione annuale che approva il bilancio rappresenta sempre l'occasione per fare il punto sulla strada già percorsa insieme e riaffermare, allo stesso tempo, la validità dei contenuti programmatici sottoscritti dalla maggioranza. Con questo documento, che è il più importante strumento di pianificazione annuale dell'attività dell ente, il comune pone le principali basi della programmazione e detta, all inizio di ogni esercizio, le linee strategiche della propria azione di governo. In questo contesto, si procede a individuare sia i programmi da realizzare che i reali obbiettivi da cogliere. Il tutto, avendo sempre presente sia le reali esigenze dei cittadini che le limitate risorse disponibili. Il punto di riferimento di questa Amministrazione, infatti, non può che essere la collettività locale, con le proprie necessità e le giuste aspettative di miglioramento. Questa Relazione, proprio perchè redatta in un modo che riteniamo sia moderno e di facile accesso, è sintomatica dello sforzo che stiamo sostenendo per stabilire un rapporto più diretto con i nostri interlocutori politici, istituzionali e sociali. Un confronto basato sulla chiarezza degli intenti e sulla reale comprensione delle linee guida a cui facciamo costante riferimento. Comunicare in modo semplice il risultato di questo impegno ci sembra il modo migliore per chiudere il cerchio e fornire uno strumento di conoscenza degli aspetti quantitativi e qualitativi dell'attività del comune, finalizzato a conseguire gli obiettivi che il mandato elettivo ha affidato alla responsabilità politica di questa Amministrazione. Il nostro auspicio è di poter fornire a chi legge, attraverso l insieme delle informazioni riportate nel principale documento di programmazione, un quadro attendibile sul contenuto dell azione amministrativa che l'intera struttura comunale si accinge ad intraprendere. E questo, affinché ciascuno possa valutare fin d'ora la rispondenza degli obiettivi strategici dell'amministrazione ai reali bisogni della collettività. Il programma amministrativo presentato a suo tempo agli elettori, sulla base del quale è stata chiesta e poi ottenuta la fiducia, è infatti il metro con il quale valutare il nostro operato. Il programma di mandato del Sindaco, pertanto, rappresenta il necessario punto di partenza, mentre questo documento programmatico ne costituisce il naturale sviluppo operativo. Non bisogna però dimenticare che il quadro economico in cui opera la pubblica amministrazione, e con essa il mondo degli enti locali, è alquanto complesso e lo scenario finanziario non offre certo facili opportunità. Ma le disposizioni contenute in questo bilancio di previsione sono il frutto di scelte impegnative e coraggiose, decisioni che ribadiscono la volontà di attuare gli obbiettivi strategici di questa Amministrazione, mantenendo forte l impegno che deriva dalle responsabilità ricevute. Il Sindaco 1

6 LA RELAZIONE IN SINTESI

7 INTRODUZIONE E LOGICA ESPOSITIVA Questo documento, oggetto di un'attenta valutazione del consiglio comunale, unisce in se la capacità politica di prefigurare finalità di ampio respiro con la necessità di dimensionare questi medesimi obiettivi alle reali risorse disponibili. E questo, cercando di ponderare le diverse implicazioni presenti nell'intervallo di tempo considerato dalla programmazione. Obiettivi e relative risorse, infatti, costituiscono due aspetti distinti del medesimo problema. Ma non è facile pianificare bene l'attività dell'ente, quando l'esigenza di uscire dalla quotidianità si scontra con la difficoltà di delineare una strategia di medio periodo dominata da rilevanti elementi di incertezza. Il quadro normativo della finanza locale, con la definizione delle precise competenze comunali, infatti, è ancora lontano da assumere una configurazione solida e duratura. E questo complica e rende più difficili le nostre decisioni. La presente Relazione vuole riaffermare la capacità politica dell'amministrazione di agire in base a comportamenti chiari ed evidenti, e questo sia all'interno che all'esterno dell'ente. Anche il consigliere comunale, chiamato ad approvare il principale documento di pianificazione dell'ente, come il cittadino, in qualità di utente finale dei servizi erogati dal comune, devono poter ritrovare all'interno di questa Relazione le caratteristiche di una organizzazione che agisce per il conseguimento di obiettivi ben definiti nel tempo. Questo elaborato, proprio per rispondere alla richiesta di chiarezza espositiva e di precisione nella presentazione dei dati finanziari, si compone di vari argomenti che formano un quadro significativo delle scelte che l'amministrazione intende intraprendere nell'intervallo di tempo considerato. La prima parte, denominata "La relazione in sintesi", fornisce al lettore una chiave di lettura sintetica sulla dimensione economica dei mezzi che il comune intende reperire e poi utilizzare. Sono pertanto presi in considerazione gli elementi di natura finanziaria, con i relativi equilibri di bilancio tra le entrate e le uscite, le disponibilità concrete del patrimonio comunale, con il suo riparto in attività e passività, per concludere infine con il riepilogo dei principali elementi che caratterizzano il reperimento e il successivo impiego delle risorse di parte investimento, tradotte poi in opere pubbliche. La seconda sezione, intitolata Caratteristiche generali, sposta l attenzione su quello che l industria privata chiamerebbe mezzi di produzione, e cioè le dotazioni strumentali ed umane impiegate per erogare i servizi al cittadino. Il tutto, dopo avere delineato sia il contesto ambientale che gli interlocutori istituzionali, e cioè il territorio ed i partner pubblici e privati con cui l ente interagisce per gestire talune problematiche di più vasto respiro. In questo contesto, assumono particolare importanza le attribuzioni delegate dalla regione al comune, gli organismi gestionali a cui l ente partecipa a vario titolo, e gli accordi negoziali raggiunti con altri soggetti pubblici o privati per la valorizzazione del territorio, e cioè gli strumenti di programmazione negoziata. Nella terza parte della relazione, intitolata Analisi delle risorse, sono sviluppate le principali tematiche connesse con il reperimento delle risorse che saranno poi destinate a coprire il fabbisogno di spesa dei due principali campi di azione del comune, e cioè la gestione dei servizi e gli interventi in conto capitale. L attenzione viene posta sulle specifiche fonti di entrata che finanziano sia il bilancio corrente (gestione) che il bilancio degli investimenti (opere pubbliche). Maggiori informazioni di dettaglio sono poi rese disponibili negli argomenti che riprendono le risorse finanziarie per analizzarle in un ottica prettamente contabile. Si procede quindi ad osservare sia il trend storico che la previsione futura delle entrate tributarie, dei contributi e trasferimenti correnti, dei contributi e trasferimenti in C/capitale, dei proventi e oneri di urbanizzazione, delle accensione di prestiti per terminare, infine, con le riscossione di crediti e le anticipazioni. L argomento successivo della Relazione è forse quello che riscuote il maggiore interesse proprio perché, ultimata la premessa ambientale (La relazione in sintesi) e quella finanziaria (Analisi delle risorse), si arriva finalmente al dunque e si delineano gli specifici ambiti di spesa dell ente. Nella sezione La lettura del bilancio per programmi, infatti, sono identificati sia gli obiettivi che i costi monetari di ogni macro intervento programmato dall Amministrazione. L iniziale visione d insieme, che delimita la programmazione finanziaria e strategica ciascun programma, è quindi seguita dalla dettagliata analisi di ciascun programma previsto nell intervallo di tempo considerato, dove le risorse finanziarie e gli obiettivi programmatici costituiscono le facce distinte del medesimo sforzo di pianificazione e coordinamento. Chiude questa importante sezione il riepilogo dei programmi per fonte di finanziamento, nel quale l attenzione è di nuovo posta sulle modalità di reperimento delle risorse che renderanno poi possibile la realizzazione degli interventi. La parte terminale della Relazione può essere considerata una semplice appendice, e il nome stesso di Contesto generale della programmazione attribuito a questa sezione già di per sé delimita il contenuto residuale dei due argomenti presi in esame. Si tratta, infatti, di distogliere per un istante lo sguardo dalla programmazione futura per fare alcuni rapidi accenni sullo stato di attuazione dei programmi precedenti, seguito poi da talune considerazioni sul necessario grado di coerenza dei programmi, o meglio ancora, dell intero processo di pianificazione dell ente locale. 2

8 PROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI FINANZIARI Il consiglio comunale, con l'approvazione politica di questo importante documento di programmazione, identifica gli obiettivi generali e destina le conseguenti risorse di bilancio. Il tutto, rispettando nell'intervallo di tempo richiesto dalla programmazione il pareggio tra risorse destinate (entrate) e relativi impieghi (uscite). L'Amministrazione può agire in quattro direzioni ben definite, la gestione corrente, gli interventi negli investimenti, l'utilizzo dei movimenti di fondi e la registrazione dei servizi per C/terzi, dove ognuno di questi ambiti può essere inteso come un'entità autonoma. Di norma, le scelte inerenti i programmi riguardano solo i primi due contesti (corrente e investimenti) perché i servizi C/terzi sono semplici partite di giro, mentre i movimenti di fondi interessano operazioni finanziarie di entrata e uscita che si compensano. Per quanto riguarda il contenuto della pagina, le prime due tabelle riportano le entrate e le uscite utilizzate nelle scelte di programmazione che interessano la gestione corrente (funzionamento), il secondo gruppo mostra i medesimi fenomeni ma a livello di interventi in C/capitale (investimenti), mentre i due quadri finali espongono tutti i dati di bilancio, comprese le entrate e le uscite non oggetto di programmazione. Entrate correnti destinate ai programmi Tributi (+) ,00 Trasferimenti (+) ,00 Entrate extratributarie (+) ,00 Entr.correnti spec. per invest. (-) 0,00 Entr.correnti gen. per invest. (-) 0,00 Risorse ordinarie ,00 Avanzo per bilancio corrente (+) 0,00 Entr. C/cap per spese correnti (+) ,00 Prestiti per spese correnti (+) 0,00 Risorse straordinarie ,00 Totale (destinato ai programmi) ,00 Uscite correnti impiegate nei programmi Spese correnti (+) ,00 Funzionamento ,00 Rimborso di prestiti (+) ,00 Rimborso anticipazioni cassa (-) ,00 Rimborso finanziamenti a breve (-) 0,00 Indebitamento ,00 Disavanzo applicato al bilancio (+) 0,00 Disavanzo pregresso 0,00 Totale (impiegato nei programmi) ,00 Entrate investimenti destinate ai programmi Trasferimenti capitale (+) ,00 Entr. C/cap. per spese correnti (-) ,00 Riscossione crediti (-) 0,00 Entr.correnti spec. per invest. (+) 0,00 Entr.correnti gen. per invest. (+) 0,00 Avanzo per bilancio investim. (+) 0,00 Risorse gratuite ,00 Accensione di prestiti (+) ,00 Prestiti per spese correnti (-) 0,00 Anticipazioni cassa (-) ,00 Finanziamenti a breve (-) 0,00 Risorse onerose ,00 Totale (destinato ai programmi) ,00 Uscite investimenti impiegate nei programmi Spese in conto capitale (+) ,00 Concessione crediti (-) 0,00 Investimenti effettivi ,00 Totale (impiegato nei programmi) ,00 Riepilogo entrate 2011 Correnti ,00 Investimenti ,00 Entrate destinate ai programmi (+) ,00 Riscossione crediti 0,00 Anticipazioni cassa ,00 Finanziamenti a breve 0,00 Servizi C/terzi ,00 Altre entrate (+) ,00 Totale ,00 Riepilogo uscite 2011 Correnti (+) ,00 Investimenti (+) ,00 Uscite impiegate nei programmi (+) ,00 Concessione crediti 0,00 Rimborso anticipazioni cassa ,00 Rimborso finanziamenti a breve 0,00 Servizi C/terzi ,00 Altre uscite (+) ,00 Totale ,00 3

9 PROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI PATRIMONIALI Il conto del patrimonio mostra il valore delle attività e delle passività che costituiscono, per l appunto, la situazione patrimoniale di fine esercizio del comune. Questo quadro riepilogativo della ricchezza comunale non è estraneo al contesto in cui si sviluppa il processo di programmazione. Il maggiore o minore margine di flessibilità in cui si innestano le scelte dell'amministrazione, infatti, sono influenzate anche dalla condizione patrimoniale. Attivo patrimoniale 2009 Denominazione Importo Immobilizzazioni immateriali ,02 Immobilizzazioni materiali ,62 Immobilizzazioni finanziarie ,92 Rimanenze ,49 Crediti ,80 Attività finanziarie non immobilizzate 0,00 Disponibilità liquide ,54 Ratei e risconti attivi ,73 Totale ,12 Passivo patrimoniale 2009 Denominazione Importo Patrimonio netto ,21 Conferimenti ,67 Debiti ,38 Ratei e risconti passivi ,86 Totale ,12 4

10 PROGRAMMAZIONE E POLITICA D'INVESTIMENTO La politica dell Amministrazione nel campo delle opere pubbliche è tesa ad assicurare al cittadino un livello di infrastrutture che garantisca nel tempo una quantità di servizi adeguata alle aspettative della collettività. Il tutto, naturalmente, ponendo la dovuta attenzione sulla qualità delle prestazioni effettivamente rese. Il comune, con cadenza annuale, pianifica la propria attività di investimento e valuta il fabbisogno richiesto per attivare nuovi interventi o per ultimare le opere già in corso. In quel preciso ambito, connesso con l approvazione del bilancio di previsione, sono individuate le risorse che si cercherà di reperire e gli interventi che saranno finanziati con tali mezzi. Le entrate per investimenti sono costituite da alienazioni di beni, contributi in conto capitale e mutui passivi, eventualmente integrate con l avanzo di amministrazione di precedenti esercizi e con le possibili economie di parte corrente. È utile ricordare che il comune può mettere in cantiere un'opera solo dopo che è stato ottenuto il corrispondente finanziamento. Per quanto riguarda i dati esposti, la prima tabella mostra le risorse che si desidera reperire per attivare i nuovi interventi mentre la seconda riporta l'elenco delle opere che saranno realizzate con tali mezzi. Finanziamento degli investimenti 2011 Denominazione Importo Avanzo di amministrazione 0,00 Risorse correnti 0,00 Contributi in C/capitale ,00 Mutui passivi ,00 Altre entrate ,00 Totale ,00 Principali investimenti programmati per il triennio Denominazione Edilizia sociale e scolastica ,00 0,00 0,00 Cimitero: costruzione nuove cappelle, ecc ,00 0,00 0,00 Recupero ex chiesetta San Pietro 0, ,00 0,00 Sistemaz. area verde in fregio V. Vigevano ,00 0,00 0,00 Pista ciclabile Via dell' Olmo ,00 0,00 0,00 Riqualificaz. area terrazzo alluvionale , ,00 0,00 Ripavimentazione viali alberati del capoluogo ,00 0,00 0,00 Riqualificaz. parco pubblico Via Traversi 0, ,00 0,00 Consolidamento scarpata colatore Erbognetta 0, ,00 0,00 Riqualificaz. sponda cavo Quinto ,00 0,00 0,00 Sentiero pedonale e ciclabile Fraz. Mezzano , ,00 0,00 Realizzaz. percorso Via dell'olmo , ,00 0,00 Realizzaz. percorso Via Fornaci , , ,00 Realizzaz. percorso Fraz. Buscarella e Savasini , , ,00 Creazione area filtro ambientale V. de Gasperi , , ,00 Creazione area filtro ambientale V. Vigevano , , ,00 Creazione area filtro amb.le strada Fraz. Mezzano , , ,00 Creaz. area filtro amb. zona costiera F.ne Mezzano , , ,00 Creazione corridoio ecologico V. Alessandria , ,00 0,00 Creazione corridoio ecologico F.ne Savasini , , ,00 Rifacim. tratti rete fognaria , , ,00 Adeguamento cine-teatro SOMS ,00 0,00 0,00 Ampliamento centrale gas ,00 0,00 0,00 Totale , , ,00 5

11 CARATTERISTICHE GENERALI

12 1 POPOLAZIONE Il fattore demografico Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Abitanti e territorio, pertanto, sono gli elementi essenziali che caratterizzano il comune. La composizione demografica locale mostra tendenze, come l invecchiamento, che un'amministrazione deve saper interpretare prima di pianificare gli interventi. L andamento demografico nel complesso, ma soprattutto il saldo naturale e il riparto per sesso ed età, sono fattori importanti che incidono sulle decisioni del comune. E questo riguarda sia l'erogazione dei servizi che la politica degli investimenti. Popolazione (andamento demografico) 1.1 Popolazione legale Popolazione legale (censimento 2001) Movimento demografico Popolazione al (+) Nati nell'anno (+) Deceduti nell'anno (-) Saldo naturale 8 Immigrati nell'anno (+) Emigrati nell'anno (-) Saldo migratorio -15 Popolazione al Aspetti statistici Le tabelle riportano alcuni dei principali fattori che indicano le tendenze demografiche in atto. La modifica dei residenti riscontrata in anni successivi (andamento demografico), l'analisi per sesso e per età (stratificazione demografica), la variazione dei residenti (popolazione insediabile) con un'analisi delle modifiche nel tempo (andamento storico), aiutano a capire chi siamo e dove stiamo andando. Popolazione (stratificazione demografica) 1.1 Popolazione suddivisa per sesso Maschi (+) Femmine (+) Popolazione al Composizione per età Prescolare (0-6 anni) (+) Scuola dell'obbligo (7-14 anni) (+) Forza lavoro prima occupazione (15-29 anni) (+) Adulta (30-65 anni) (+) Senile (oltre 65 anni) (+) Popolazione al Popolazione (popolazione insediabile) 1.1 Aggregazioni familiari Nuclei familiari Comunità / convivenze Tasso demografico Tasso di natalità (per mille abitanti) (+) 0, Tasso di mortalità (per mille abitanti) (+) 0, Popolazione insediabile Popolazione massima insediabile (num. abitanti) Anno finale di riferimento

13 Popolazione (andamento storico) Movimento naturale Nati nell'anno (+) Deceduti nell'anno (-) Saldo naturale Movimento migratorio Immigrati nell'anno (+) Emigrati nell'anno (-) Saldo migratorio Tasso demografico Tasso di natalità (per mille abitanti) (+) 0,68 0,84 0,69 0,00 0, Tasso di mortalità (per mille abitanti) (+) 1,05 1,02 1,29 0,00 0, Livello di istruzione della popolazione residente Considerazione socio-economica delle famiglie

14 TERRITORIO La centralità del territorio Secondo l'ordinamento degli enti locali, spettano al comune tutte le funzioni amministrative relative alla popolazione e al territorio, in particolare modo quelle connesse con i servizi alla persona e alla comunità, l'assetto ed uso del territorio e lo sviluppo economico. Il comune, per poter esercitare tali funzioni in ambiti adeguati, può mettere in atto anche delle forme di decentramento e di cooperazione con altri enti territoriali. Il territorio, e in particolare le regole che ne disciplinano lo sviluppo e l'assetto socio economico, rientrano tra le funzioni fondamentali attribuite al comune. Territorio (ambiente geografico) 1.2 Estensione geografica Superficie (Kmq.) 23 Risorse idriche Laghi (num.) 0 Fiumi e torrenti (num.) 2 Strade Statali (Km.) 0 Provinciali (Km.) 13 Comunali (Km.) 36 Vicinali (Km.) 10 Autostrade (Km.) 0 Pianificazione territoriale Per governare il proprio territorio bisogna valutare, regolare, pianificare, localizzare e attuare tutto quel ventaglio di strumenti e interventi che la legge attribuisce ad ogni ente locale. Accanto a ciò, esistono altre funzioni che interessano la fase operativa e che mirano a vigilare, valorizzare e tutelare il territorio. Si tratta di gestire i mutamenti affinché siano, entro certi limiti, non in contrasto con i più generali obiettivi di sviluppo. Per fare ciò, l'ente si dota di una serie di regolamenti che operano in vari campi: urbanistica, edilizia, commercio, difesa del suolo e tutela dell'ambiente. Territorio (urbanistica) 1.2 Piani e strumenti urbanistici vigenti Piano regolatore adottato (S/N) Si (C.C. N. 22 DEL ) Piano regolatore approvato (S/N) Si (C.C. N. 38 DEL 03/05/1999 E S.M.I. (Nuovo PGT con CC n. 62 del ) Programma di fabbricazione (S/N) No Piano edilizia economica e popolare (S/N) No Piano insediamenti produttivi Industriali (S/N) No Artigianali (S/N) No Commerciali (S/N) No Altri strumenti (S/N) No Coerenza urbanistica Coerenza con strumenti urbanistici (S/N) No Area interessata P.E.E.P. (mq.) 0 Area disponibile P.E.E.P. (mq.) 0 Area interessata P.I.P. (mq.) 0 Area disponibile P.I.P. (mq.) 0 Considerazioni e vincoli 8

15 PERSONALE IN SERVIZIO L'organizzazione e la forza lavoro Ogni comune fornisce alla propria collettività un ventaglio di prestazioni che sono, nella quasi totalità, erogazione di servizi. La fornitura di servizi si caratterizza, nel pubblico come nel privato, per l'elevata incidenza dell'onere del personale sui costi totali d'impresa. I più grossi fattori di rigidità del bilancio sono proprio il costo del personale e l'indebitamento. Nell'organizzazione di un moderno ente locale, la definizione degli obiettivi generali è affidata agli organi di derivazione politica mentre ai dirigenti tecnici e ai responsabili dei servizi spettano gli atti di gestione. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di controllo seguito dalla valutazione sui risultati conseguiti. Le tabelle mostrano il fabbisogno di personale accostato alla dotazione effettiva, suddivisa nelle aree di intervento. Con deliberazione n. 192 del 14/12 u.s. resa immediatamente eseguibile è stati definito il fabbisogno oer il triennio di riferimento. Personale complessivo Pianta Presenze Cat./Pos. organica effettive B3 5 3 B4 4 4 B5 2 2 B6 1 1 C1 6 4 C2 4 4 C C4 2 2 C5 1 1 D1 4 2 D2 2 2 D3 1 1 D5 2 2 Personale di ruolo Personale fuori ruolo 0 Totale generale 39 Area: Serv. Territorio ed ambiente Segue Pianta Presenze Pianta Presenze Cat./Pos. organica effettive Cat./Pos. organica effettive B3 1 1 D1 2 1 C1 3 1 D2 1 1 C2 1 1 D6 0 0 C3 1 0 Area: Serv. economico-finanziario Segue Pianta Presenze Pianta Presenze Cat./Pos. organica effettive Cat./Pos. organica effettive B3 3 1 C5 1 1 B6 0 0 D1 1 0 C1 1 2 D5 1 1 C

16 Area: Serv. int.le vigilanza Segue Pianta Presenze Pianta Presenze Cat./Pos. organica effettive Cat./Pos. organica effettive B6 1 1 C3 4 4 C1 1 0 D2 1 1 Area: Serv. affari gen.li: demogr. Segue Pianta Presenze Pianta Presenze Cat./Pos. organica effettive Cat./Pos. organica effettive B4 2 2 D1 1 1 C3 2 1 Area: Serv. affari generali: segr. Segue Pianta Presenze Pianta Presenze Cat./Pos. organica effettive Cat./Pos. organica effettive B3 1 1 C2 1 1 B4 1 1 C3 1 1 B5 1 1 D5 1 1 Area: Serv. alla persona Segue Pianta Presenze Pianta Presenze Cat./Pos. organica effettive Cat./Pos. organica effettive B4 1 1 C3 5 5 B5 1 1 C4 1 1 C1 1 1 D3 1 1 C2 2 2 Considerazioni e vincoli 1) Con deliberazione GC n. 192 del , avente ad oggetto "Piano del fabbisogno del personale 2011/2013" l'amministrazione Com.le prende atto che il piano triennale delle assunzioni, non può prevedere al momento la copertura di alcun posto vacante nella vigente Dotazione Organica tramite concorsi stante le forti limitazioni sulle assunzioni imposte dalla normativa citata, pur sussistendo la possibilità di programmare nuove assunzioni ricorrendo all istituto della mobilità in entrata. 10

17 STRUTTURE L'intervento del comune nei servizi L'ente destina parte delle risorse ai servizi generali, ossia quegli uffici che forniscono un supporto al funzionamento dell'intero apparato comunale. Di diverso peso è il budget dedicato ai servizi per il cittadino, nella forma di servizi a domanda individuale, produttivi o istituzionali. Si tratta di prestazioni di diversa natura e contenuto, perchè: - I servizi produttivi tendono ad autofinanziarsi e quindi operano in pareggio o producono utili di esercizio; - I servizi a domanda individuale sono in parte finanziati dalle tariffe pagate dagli utenti, beneficiari dell'attività; - I servizi di carattere istituzionale sono prevalentemente gratuiti, in quanto di stretta competenza pubblica. Queste attività posseggono una specifica organizzazione e sono inoltre dotate di un livello adeguato di strutture. Servizi al cittadino (Trend storico e programmazione) Denominazione Asili nido (num.) (posti) Scuole materne (num.) (posti) Scuole elementari (num.) (posti) Scuole medie (num.) (posti) Strutture per anziani (num.) (posti) Valutazione e impatto L'offerta di servizi al cittadino è condizionata da vari fattori; alcuni di origine politica, altri dal contenuto finanziario, altri ancora di natura economica. Per questo l'amministrazione valuta se il servizio richiesto dal cittadino rientra tra le proprie priorità di intervento. Da un punto di vista tecnico, invece, l'analisi privilegia la ricerca delle fonti di entrata e l'impatto della nuova spesa sugli equilibri di bilancio. Ciclo ecologico Rete fognaria - Bianca (Km.) Nera (Km.) Mista (Km.) Depuratore (S/N) Si Si Si Si Acquedotto (Km.) Servizio idrico integrato (S/N) Si Si Si Si Aree verdi, parchi, giardini (num.) (hq.) Raccolta rifiuti - Civile (q.li) Industriale (q.li) Differenziata (S/N) Si Si Si Si Discarica (S/N) Si Si Si Si Domanda ed offerta Nel contesto attuale, le scelta di erogare un nuovo servizio parte dalla ricerca di mercato tesa a valutare due aspetti rilevanti: la presenza di una domanda di nuove attività che giustifichi ulteriori oneri per il comune; la disponibilità nel mercato privato di offerte che siano concorrenti con il possibile intervento pubblico. Questo approccio riduce il possibile errore nel giudizio di natura politica o tecnica. Altre dotazioni Farmacie comunali (num.) Punti luce illuminazione pubblica (num.) Rete gas (Km.) Mezzi operativi (num.) Veicoli (num.) Centro elaborazione dati (S/N) Si Si Si Si Personal computer (num.) Legenda Le tabelle di questa pagina mostrano, in una prospettiva che si sviluppa nell'arco di un quadriennio, l'offerta di alcuni dei principali tipi di servizio prestati al cittadino dagli enti locali. Le attività ivi indicate riprendono una serie di dati previsti in modelli ufficiali. Altre strutture, considerazioni e vincoli

18 ORGANISMI GESTIONALI La gestione di pubblici servizi Il comune può condurre le proprie attività in economia, impiegando personale e mezzi strumentali di proprietà, oppure affidare talune funzioni a specifici organismi a tale scopo costituiti. Tra le competenze attribuite al consiglio comunale, infatti, rientrano l organizzazione e la concessione di pubblici servizi, la costituzione e l adesione a istituzioni, aziende speciali o consorzi, la partecipazione a società di capitali e l affidamento di attività in convenzione. Mentre l'ente ha grande libertà di azione nel gestire i pubblici servizi privi di rilevanza economica, e cioè quelle attività che non sono finalizzate al conseguimento di utili, questo non si può dire per i servizi a rilevanza economica. Per questo genere di attività, infatti, esistono specifiche regole che normano le modalità di costituzione e gestione, e questo al fine di evitare che una struttura con una forte presenza pubblica possa, in virtù di questa posizione di vantaggio, creare possibili distorsioni al mercato. Pur tuttavia, il Comune gestisce direttamente il servizio di erogazione e distribuzione gas ed intende procedere, conformemente ai programmi elettorali dell'amministrazione Com.le, all' esternalizzazione di tale servizio. A tal proposito sono in corso le procedure per l'affidamento all'esterno del servizio di erogazione, cui seguirà analogamente il servizio di distribuzione. Organismi gestionali (Trend storico e programmazione) Tipologia Consorzi (num.) Aziende (num.) Istituzioni (num.) Società di capitali (num.) Servizi in concessione (num.) Totale AUTORITA' DELL'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE (A.ATO) Enti associati Attività e note TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA (N. 190) OLTRE ALLA PROVINCIA DI PAVIA (N. 1) ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI GOVERNO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO CLIR SPA Enti associati Attività e note N. 41 COMUNI: ALAGNA, ALBONESE, BREME, CANDIA, CASTELLO D'AGOGNA, CASTELNOVETTO, CERETTO, CERGNAGO, CILAVEGNA, CONFIENZA, COZZO, DORNO, FERRERA ERBOGNONE, FRASCAROLO, GAMBOLO', LANGOSCO, LOMELLO, MEDE, MEZZANA BIGLI, MORTARA, NICORVO, OLEVANO, OTTOBIANO, PALESTRO, PARONA, PIEVE ALBIGNOLA, ROBBIO, ROSASCO, SAN GIORGIO DI LOMELLINA, SANNAZZARO DE' B., SANT'ANGELO LOMELLINA, SARTIRANA, SCALDASOLE, SEMIANA, SUARDI, TORREBERETTI E CASTELLAR, VALEGGIO, VALLE LOMELLINA, VELLEZZO LOMELLINA, VILLA BISCOSSI, ZEME RACCOLTA E TRASPORTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI PRODOTTI NEL TERRITORIO DELLA LOMELLINA

19 CBL SPA Enti associati Attività e note N. 24 COMUNI: BREME, FERRERA E., MEDE, MEZZANA BIGLI, OLEVANO, OTTOBIANO, SAN GIORGIO DI LOMELLINA, SANNAZZARO DE' B., SARTIRANA, SCALDASOLE, SEMIANA, VALLE, GAMBARANA, SUARDI, VALEGGIO, ZEME, ZINASCO, PIEVE ALBIGNOLA, FRASCAROLO, LOMELLO, TORRE BERETTI, CERGNAGO,VILLA BISCOSSI E SOMMO. DISTRIBUZIONE E FATTURAZIONE DEL GAS METANO E DELLA DEPURAZIONE DELLE ACQUE GAL LOMELLINA SRL Enti associati Attività e note N. 36 COMUNI OLTRE AD ALTRI PARTNERS: ALBONESE, BREME, CANDIA LOMELLINA, CASTELLO D'AGOGNA, CASTELNOVETTO, CERETTO LOMELLINA, CERGNAGO, CILAVEGNA, CONFIENZA, COZZO, FERRERA ERBOGNONE, FRASCAROLO, GALLIAVOLA, GAMBARANA, LOMELLO, MEDE, MEZZANA BIGLI, MORTARA, OLEVANO DI LOMELLINA, OTTOBIANO, PALESTRO, PARONA, PIEVE ALBIGNOLA, PIEVE DEL CAIRO, ROBBIO LOMELLINA, SAN GIORGIO DI LOMELLINA, SANNAZZARO DE' BURGONDI, SANT'ANGELO LOMELLINA, SARTIRANA LOMELLINA, SCALDASOLE, SEMIANA, SUARDI, TORREBERETTI E CASTELLARO, VALEGGIO, VALLE LOMELLINA, VELEZZO. REALIZZAZIONE PROGETTO COMUNE FINALIZZATO A FAVORIRE LE CONDIZIONI PER LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA LOMELLINA Altri organismi gestionali

20 STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA Gli strumenti negoziali per lo sviluppo La complessa realtà economica della società moderna spesso richiede uno sforzo comune di intervento. Obiettivi come lo sviluppo, il rilancio o la riqualificazione di una zona, la semplificazione nelle procedure della burocrazia, reclamano spesso l adozione di strumenti di ampio respiro. La promozione di attività produttive locali, messe in atto dai soggetti a ciò interessati, deve però essere pianificata e coordinata. Questo si realizza adottando dei procedimenti formali, come gli strumenti della programmazione negoziata, che vincolano soggetti diversi - pubblici e privati - a raggiungere un accordo finalizzato alla creazione di ricchezza nel territorio. A seconda degli ambiti interessati, finalità perseguite, soggetti ammessi e requisiti di accesso, si è in presenza di patti territoriali, di contratti d area o di contratti di programma. Tali strumenti implicano l assunzione di decisioni istituzionali e l impegno di risorse economiche a carico delle amministrazioni statali, regionali e locali. Con riferimento alla gestione associata del Piano di Zona i Comuni del distretto hanno sottoscritto in data un accordo di programma avente durata triennale per la gestione dei servizi sociali. REALIZZAZIONE PISTA CICLOPEDONALE Soggetti partecipanti Impegni di mezzi finanziari Durata Operatività Comune di Sannazzaro de' Burgondi e Comune di Ferrera Erbognone Con deliberazione GC n. 57 del 30/03/2010 si è approvato l'accordo di programma col limitrofo Comune di Ferrera Erbognone per la realizzazione condivisa della pista ciclopedonale in oggetto. L'accordo è stato sottoscritto in data 31/03/2010 e pubblicato sul B.u.r.l. n. 27 del (4 supplemento ordinario) Operativo Data di sottoscrizione 31/03/

21 FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA Una gestione vicina al cittadino Il sindaco è l organo responsabile dell'amministrazione del comune ed esercita le funzioni che sono state attribuite all ente dalle leggi, statuti e regolamenti. Sovrintende altresì all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune. Il criterio della sussidiarietà, e cioè il principio secondo il quale l'esercizio delle attribuzioni dovrebbe competere all'autorità più vicina al cittadino, ha indotto altri organismi territoriali, soprattutto la regione, ad accrescere il livello di delega delle proprie attribuzioni. Una serie crescente di funzioni, per questo motivo chiamate "funzioni delegate", sono pertanto confluite in ambito locale aumentando il già cospicuo numero delle attribuzioni comunali. Il problema più grande connesso con l'esercizio della delega è quello dell'assegnazione, accanto ai nuovi compiti, anche delle ulteriori risorse. Il bilancio comunale, infatti, non è in grado di finanziare questi maggiori oneri senza una giusta e adeguata contropartita economica Funzioni e servizi delegati dallo Stato In ordine al triennio 2011/2013 si prevede di incassare le seguenti entrate afferenti i trasferimenti garantiti dallo Stato per funzioni delegate concernenti i titoli I e II della spesa: anno 2011 parte corrente: ,00 parte capitale: 0,00 anno 2012 parte corrente: ,00 parte capitale: 0,00 anno 2013 parte corrente: ,00 parte capitale: 0,00 GESTIONE PIANO DI ZONA DISTRETTO DI GARLASCO Riferimenti normativi Mezzi finanziari trasferiti Personale trasferito - Art. 19 Legge 08/11/2000 n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali"; - Dgr VII/7069 del della Regione Lombardia - Piano socio-sanitario della Regione Lombardia approvato con Dgr n. 88/ , relativo al periodo: 2010/2014 Gli importi inseriti nel bilancio di previsione - anno '2011 sono definitivi Valutazioni in ordine della congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite Circa le funzioni e i servizi delegati dallo stato si segnala che la finanziaria per il 2001, in esecuzione del disposto della legge n. 59/97 sul decentramento amministrativo, prevedeva che, nelle more dell effettivo trasferimento delle funzioni in materia di catasto ai comuni, gli uffici statali dovevano assicurare la continuità del servizio, continuando a svolgere le abituali attività di tenuta e aggiornamento del catasto stesso. Con D.P.C.M. 21/03/2001 sono state individuate le risorse finanziarie ed umane da trasferire ai Comuni. Entro il 2 ottobre 2007 i Comuni dovevano esprimersi in merito alla intenzione di assumere le funzioni catastali; per quanto riguarda il Ns. Comune si è deciso di affidare le funzioni catastali all Agenzia del Territorio (cfr. delibera C.C. n 36 del 27/09/2007), fatta salva la possibilità di raggiungere un ragionevole bacino di utenza anche attraverso forme di associazione già esistenti ( ad es. CIPAL) con decisione rinviata al 15 luglio 2009, termine di fatto superato anche perché, in realtà, dopo la sentenza n del TAR del Lazio pubblicata il 15 maggio 2008 si è bloccato il percorso di decentramento del catasto ai Comuni che, ad ottobre dello scorso anno, avevano deciso, in base alle norme in vigore, di gestire direttamente la funzione catastale. Dalla prima mappatura disposta dall Agenzia del Territorio, quasi la metà dei Comuni che avevano deliberato, avrebbe dovuto cominciare ad erogare direttamente i servizi ai cittadini, esercitando le funzioni deliberate, contribuendo quindi all eliminazione delle forti sperequazioni fiscali oggi esistenti, attraverso l uso della più precisa conoscenza degli elementi fisici ed economici del proprio territorio di riferimento; per il momento, come detto, il percorso è bloccato. Nelle more che esso riprende, con deliberazione GC n. 56 del 30/3 u.s. si è decida l'apertura in loco dello sportello catastale decentrato previa apposita convenzione da sottoscrivere con l'agenzia del Territorio. 15

22 ECONOMIA INSEDIATA Un territorio che produce ricchezza L economia di un territorio si sviluppa in 3 distinti settori. Il primario è il settore che raggruppa tutte le attività che interessano colture, boschi e pascoli; comprende anche l'allevamento e la trasformazione non industriale di alcuni prodotti, la caccia, la pesca e l'attività estrattiva. Il settore secondario congloba ogni attività industriale; questa, deve soddisfare dei bisogni considerati, in qualche modo, come secondari rispetto a quelli cui va incontro il settore primario. Il settore terziario, infine, è quello in cui si producono e forniscono servizi; comprende le attività di ausilio ai settori primario (agricoltura) e secondario (industria). Il terziario può essere a sua volta suddiviso in attività del terziario tradizionale e del terziario avanzato; una caratteristica, questa, delle economie più evolute. Economia insediata

23 ANALISI DELLE RISORSE

24 FONTI DI FINANZIAMENTO (Bilancio corrente) La spesa corrente e gli equilibri di bilancio L'ente non può vivere al di sopra delle proprie possibilità per cui il bilancio deve essere approvato in pareggio. Le previsioni di spesa, infatti, sono sempre fronteggiate da altrettante risorse di entrata. Ma utilizzare le disponibilità per fare funzionare la macchina comunale è cosa ben diversa dal destinare quelle stesse risorse al versante delle opere pubbliche. Sono diverse le finalità ed i vincoli. La tabella a lato divide il bilancio nelle varie componenti e distingue le risorse destinate alla gestione (bilancio corrente), alle spese in C/capitale (investimenti) e alle operazioni finanziarie (movimento fondi e servizi C/terzi). Fabbisogno Bilancio Entrate Uscite Corrente , ,00 Investimenti , ,00 Movimento fondi , ,00 Servizi conto terzi , ,00 Totale , ,00 Le risorse per garantire il funzionamento Come ogni altra entità economica destinata ad erogare servizi, anche il comune sostiene dei costi, sia fissi che variabili, per far funzionare la struttura. Il fabbisogno richiesto dal funzionamento dell'apparato - come gli oneri per il personale (stipendi, contributi..), l'acquisto di beni di consumo (cancelleria, ricambi..), le prestazioni di servizi (luce, gas, telefono..), unitamente al rimborso di prestiti - necessitano di adeguati finanziamenti. I mezzi destinati a tale scopo hanno una natura ordinaria, come i tributi, i contributi in C/gestione, le entrate extra tributarie. È più raro il ricorso a risorse di natura straordinaria. Finanziamento bilancio corrente Entrate 2011 Tributi (+) ,00 Trasferimenti (+) ,00 Entrate extratributarie (+) ,00 Entr.correnti spec. per invest. (-) 0,00 Entr.correnti gen. per invest. (-) 0,00 Risorse ordinarie ,00 Avanzo per bilancio corrente (+) 0,00 Entr. C/cap. per spese correnti (+) ,00 Prestiti per spese correnti (+) 0,00 Risorse straordinarie ,00 Totale ,00 Finanziamento bilancio corrente (Trend storico) Entrate Tributi (+) , , ,86 Trasferimenti (+) , , ,25 Entrate extratributarie (+) , , ,97 Entr.correnti spec. per invest. (-) 0,00 0,00 0,00 Entr.correnti gen. per invest. (-) 0,00 0,00 0,00 Risorse ordinarie , , ,08 Avanzo per bilancio corrente (+) , , ,00 Entr. C/cap. per spese correnti (+) ,00 0,00 0,00 Prestiti per spese correnti (+) 0,00 0,00 0,00 Risorse straordinarie , , ,00 Totale , , ,08 17

25 FONTI DI FINANZIAMENTO (Bilancio investimenti) L'equilibrio del bilancio investimenti Come per la parte corrente, anche il budget richiesto dalle opere pubbliche presuppone il totale finanziamento della spesa. Ma a differenza della prima, la componente destinata agli investimenti è influenzata dalla disponibilità di risorse concesse dagli altri enti pubblici nella forma di contributi in C/capitale. La prima tabella divide il bilancio nelle componenti caratteristiche e consente di separare i mezzi destinati agli interventi in C/capitale (investimenti) da quelli utilizzati per il solo funzionamento (bilancio di parte corrente). Completano il quadro le operazioni di natura solo finanziaria (movimento fondi; servizi C/terzi). Le risorse destinate agli investimenti Oltre che a garantire il funzionamento della struttura, il comune può destinare le proprie entrate per acquisire o migliorare le dotazioni infrastrutturali. In questo modo si viene ad assicurare un livello di mezzi strumentali tali da garantire l'erogazione di servizi di buona qualità. Le risorse di investimento possono essere gratuite, come i contributi in C/capitale, le alienazioni di beni, il risparmio di eccedenze correnti o l'avanzo di esercizi precedenti, o avere natura onerosa, come l'indebitamento. In questo caso, il rimborso del mutuo inciderà sul bilancio corrente per tutto il periodo di ammortamento del prestito. Fabbisogno Bilancio Entrate Uscite Corrente , ,00 Investimenti , ,00 Movimento fondi , ,00 Servizi conto terzi , ,00 Totale , ,00 Finanziamento bilancio investimenti Entrate 2011 Trasferimenti capitale (+) ,00 Entr. C/cap. per spese correnti (-) ,00 Riscossione di crediti (-) 0,00 Entr.correnti spec. per invest. (+) 0,00 Entr.correnti gen. per invest. (+) 0,00 Avanzo per bilancio investim. (+) 0,00 Risorse gratuite ,00 Accensione di prestiti (+) ,00 Prestiti per spese correnti (-) 0,00 Anticipazioni di cassa (-) ,00 Finanziamenti a breve (-) 0,00 Risorse onerose ,00 Totale ,00 Finanziamento bilancio investimenti (Trend storico) Entrate Trasferimenti capitale (+) , , ,33 Entr. C/cap. per spese correnti (-) ,00 0,00 0,00 Riscossione di crediti (-) 0,00 0,00 0,00 Entr.correnti spec. per invest. (+) 0,00 0,00 0,00 Entr.correnti gen. per invest. (+) 0,00 0,00 0,00 Avanzo per bilancio investim. (+) ,70 0, ,00 Risorse gratuite , , ,33 Accensione di prestiti (+) , , ,47 Prestiti per spese correnti (-) 0,00 0,00 0,00 Anticipazioni di cassa (-) 0,00 0, ,00 Finanziamenti a breve (-) 0,00 0,00 0,00 Risorse onerose , , ,47 Totale , , ,80 18

26 ENTRATE TRIBUTARIE Federalismo fiscale e solidarietà sociale L'impegno nell'erogare i servizi alla collettività richiede la disponibilità di risorse adeguate ai compiti che la società affida all'ente locale. Questi mezzi possono provenire dallo Stato oppure, in un un'ottica tesa al decentramento, direttamente dal territorio servito. Più ricchezza resta nel territorio che la produce, maggiore è il ricorso al concetto di federalismo fiscale; più incisiva è la ridistribuzione di questa ricchezza verso zone meno prosperose, maggiore è il ricorso alla solidarietà sociale. Negli ultimi anni, con il crescere dell autonomia finanziaria, si è dato più forza all autonomia impositiva. L'ente deve pertanto impostare una politica tributaria che garantisca un gettito adeguato al proprio fabbisogno, ma senza ignorare i princìpi di equità contributiva e di solidarietà sociale. Entrate tributarie Titolo 1 Scostamento (intero titolo) , , ,00 Composizione Imposte (Cat.1) , ,00 Tasse (Cat.2) , ,00 Tributi speciali (Cat.3) 2.500, ,00 Totale , ,00 Uno sguardo ai tributi locali Il comune può intervenire con scelte di politica tributaria nel campo applicativo di taluni tributi. È il caso dell'l imposta sugli immobili ICI sulla residenza non principale, dell addizionale sull'irpef, dell'imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni. Per quanto riguarda la concreta modalità di accertamento di queste entrate, i criteri che portano a giudicare positivamente il lavoro del comune sono essenzialmente due: la capacità di contrastare l evasione e quella di riscuotere il credito con rapidità. Questi comportamenti sono un preciso indice di giustizia contributiva e, allo stesso tempo, denotano lo sforzo dell'amministrazione teso ad aumentare la solidità del bilancio, condizione anch'essa irrinunciabile. Entrate tributarie (Trend storico e programmazione) Aggregati (intero Titolo) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Imposte , , , , , ,00 Tasse , , , , , ,00 Tributi speciali 1.545, , , , , ,00 Totale , , , , , ,00 19

27 Aliquote e detrazioni ICI ICI Scostamento (intero gettito) , , ,00 Composizione Aliquota Detrazione ICI 1^ casa (ab.principale) 5,00 103,29 ICI 2^ casa (aliquota ordinaria) 7,00 0,00 Fabbricati produttivi 7,00 0,00 Altro 7,00 0,00 Gettito imposta comunale sugli immobili Gettito edilizia Residenziale Non residenziale Totale ICI 1^ casa (ab. principale) ICI 2^ casa (aliquota ordinaria) Fabbricati produttivi Altro Totale 1.187, , , , , ,00 Considerazioni e vincoli Vedi pagina successiva. Valutazione dei cespiti imponibili, loro evoluzione nel tempo e mezzi di accertamento Incidenza del gettito ICI da fabbricati produttivi rispetto al gettito da abitazione Vedi pagina successiva. Aliquote applicate a ciascun tributo e congruità del gettito rispetto ai cespiti imponibili Generalità e posizione dei responsabili di procedimento dei singoli tributi

28 ENTRATE TRIBUTARIE: considerazioni Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli. Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) INDICATORI DELL ENTRATA Proventi ICI prima abitazione/totale proventi ICI 4,6 4,3 0,4 0,1 Proveti ICI altri fabbricati/totale proventi ICI 82,5 82,3 85,9 87,0 Proventi ICI terreni agricoli/totale proventi ICI 8,4 9,2 9,4 8,3 Proventi ICI aree fabbricabili/totale proventi ICI 4,5 4,2 4,3 4,6 Per l anno 2011 non sono previste variazioni delle aliquote e delle detrazioni pre-vigenti ; pertanto, le aliquote ICI sono state confermate con deliberazione GC di proposta al CC, fermo restando che, come ben noto, non è dovuta l ICI per l abitazione principale e le sue pertinenze con esclusione degli immobili di categoria catastale A1, A8 e A9. La detrazione annua per abitazione principale è rimasta in vigore per le sole abitazioni di categoria A1, A8 e A9, adibite ad abitazione principale, per le quali non vale l esclusione del pagamento ICI. La minore imposta che deriva dall'applicazione dell esenzione ICI prima casa viene rimborsata a fronte di una certificazione dell Ente ammontante ad ,00. La previsione di tale trasferimento iscritta sul bilancio , è di ,00 pari alla spettanza riconosciuta nel 2010 dal Ministero dell Interno detratto il 11,722% come da decreto del Ministero dell Interno del Gettito ICI stimato: ,00 per l anno 2011, ,00 per il 2012 ed ,00 per l anno Si presume che le eventuali nuove costruzioni saranno destinate per la quasi totalità ad abitazioni principali e non porteranno, pertanto, ad un incremento dell Imposta Comunale sugli Immobili. E prevista, inoltre, un entrata pari ad ,00 per accertamenti ICI relativi ad anni precedenti per l anno Tale entrata è poi stata quantificata in ,00 per l anno 2012 ed ,00 per l anno Dette entrate relative agli accertamenti ICI per gli anni precedenti, porteranno benefici anche sull Ici corrente degli anni 2012 e Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani Interni Essa è determinata moltiplicando le tariffe (determinate in funzione degli indici di produzione quali-quantitativa dei RSU per singola tipologia di superficie e del costo di esercizio del servizio di nettezza urbana) per i mq delle superfici di locali ed aree scoperte (operative) denunciate dai contribuenti e determinate secondo i dettami del vigente Regolamento di applicazione della TARSU nonché del disposto del D.Lgs. 507/1993. Il gettito previsto per il 2011 ammonta ad euro ,00che a fronte di ,00 di spese, dovrebbero garantire una copertura del 98,75%. Per l anno 2011 è stata assunta la deliberazione GC n. 186 del che reca nell allegato il dettaglio delle tariffe in vigore per detta annualità. Per il 2012 sono previsti ,00 e per il ,00. L incremento della previsione di entrata è determinato dall incidenza delle maggiori spese. Sono anche previsti euro ,00 per i ruoli suppletivi che si prevede di emettere con riferimento all anno 2009/2010. L entrata per gli accertamenti è stata prevista in euro ,00 e si riferisce a avvisi di accertamento anni 2005/2008, per i quali sono tutt ora in corso le notifiche. La riscossione sarà confermata in capo ad Equitalia, stante il rinvio di un anno dell entrata in vigore delle disposizioni contenute nell art. 3 comma 25 bis D.L. 203/2005 convertito in L. 248/2005. E al vaglio dell Amm.ne una modifica al regolamento TARSU che prevede l introduzione di riduzioni per gli operatori economici che provvederanno allo smaltimento in proprio degli scarti della loro attività. Addizionale comunale all Imposta sul reddito delle persone fisiche (Addizionale IRPEF). L Addizionale comunale all IRPEF venne istituita con il D.Lgs. 28/09/1998, n. 360, e successive modificazioni; si tratta di un addizionale facoltativa (e per questo in aggiunta alla pressione fiscale dello Stato e degli altri Enti pubblici) che colpisce il Reddito delle Persone Fisiche che risultano, alla data del 31 dicembre di ogni anno, residenti nel territorio comunale. La prima applicazione era prevista con decorrenza dall anno 1999, con un aliquota non eccedente complessivamente 0,5 punti percentuali nell arco di tre anni e con un incremento annuo non superiore a 0,2 punti percentuali. Il Comune dopo l istituzione risalente al 1999, ha applicato fino al 2010 l addizionale in oggetto; nella delibera CC assunta contestualmente all approvazione del BP 2010 si prevedeva la riduzione della stessa nel 2011 e la sua abrogazione nel 2012; invece con delibera GC n. 188 del l abrogazione è stata anticipata già al Il relativo gettito è quindi stato azzerato. Addizionale comunale all imposta erariale sul consumo di energia elettrica. 21

29 Circa l addizionale sul consumo dell energia elettrica di spettanza comunale, essa è fissata con decorrenza dall 1/01/2000 come segue (ai sensi art. 6, comma 2, del D.L. 511/1988 e successive modificazioni): a) Euro 0,0185 (ex lire 36) per ogni KWh di consumo di energia elettrica, per qualsiasi uso nelle abitazioni, con esclusione delle seconde case, e con esclusione delle forniture, con potenza impegnata fino a 3 KW, effettuate nelle abitazioni di residenza anagrafica degli utenti limitatamente ai primi due scaglioni mensili di consumo quali risultano fissati nelle tariffe vigenti; b) Euro 0,0204 (ex lire 39,5) per ogni KWh di consumo di energia elettrica, per qualsiasi uso nelle seconde case; L entrata prevista per l anno 2011 è di ,00 per il 2012 di ,00 per il 2013 di ,00 Gettito Imposta comunale sulla Pubblicità stimato: 4.500,00 cfr. delibera Gc n. 167 del 12/11/2009 di concessione del servizio ad Ica srl di la Spezia fino al 31/12/2012, salvo risoluzione anticipata, laddove provvedimenti normativi non consentano la prosecuzione. Gettito COSAP 2011: ,00 cfr. contratto rep. 321 del di concessione del servizio alla Soc. Rag. Luigi e Gerolamo Colombo S.r.l. fino al e successivamente rinegoziato fino al come da deliberazione della G. C. n. 6 del e contratto n. 516 rep. del Indicazione del nome, cognome e della posizione dei Responsabili dei singoli tributi. In virtù di Decreto Sindacale n 17 del le funzioni di Responsabile del Servizio Finanziario, sono attribuite alla Rag. Piccinini, titolare Posizione Organizzativa dell unità organizzativa; la medesima, dal 2010, è responsabile della Imposta Comunale sugli Immobili e della Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani, a seguito della deliberazione Giunta Comunale n. 82 del Con decreto il Ministero dell Interno ha ridotto i trasferimenti statali del 11,722% in riferimento all anno

30 CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI Servizi indispensabili e funzioni delegate Il comune eroga talune prestazioni che sono, per loro stessa natura, di stretta competenza pubblica. Altre attività sono invece svolte in ambito locale solo perchè la regione, con una norma specifica, ha delegato il comune a farvi fronte. Nel primo caso è lo Stato che contribuisce, in tutto o in parte, a finanziare la relativa spesa mentre nel secondo è la regione che vi fa fronte, in parte, con proprie risorse. I trasferimenti correnti dello Stato e della regione, insieme a quelli eventualmente erogati da altri enti, sono i principali mezzi finanziari che affluiscono nel bilancio sotto forma di trasferimenti in conto gestione. Per molti enti locali, anche in un contesto di crescente autonomia finanziaria, i trasferimenti ordinari dello Stato continuano ad essere una parte significativa del bilancio comunale. La ricerca di un efficace criterio che consenta di ridistribuire in ambito locale le risorse affluite allo Stato con il prelievo fiscale principale è, a tutt'oggi, un tema di grande attualità. Contributi e trasferimenti correnti Titolo 2 Scostamento (intero titolo) , , ,00 Composizione Trasferimenti Stato (Cat.1) , ,00 Trasferimenti Regione (Cat.2) ,60 0,00 Trasf.Regione su delega (Cat.3) 0,00 0,00 Trasferimenti comunitari (Cat.4) 0,00 0,00 Trasf. altri enti pubblici (Cat.5) , ,00 Totale , ,00 Contributi e trasferimenti correnti (Trend storico e programmazione) Aggregati (intero Titolo) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Trasf. Sato , , , , , ,00 Trasf. Regione , , ,60 0,00 0,00 0,00 Trasf. delegati 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Trasf. UE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Trasf. altri enti , , , , , ,00 Totale , , , , , ,00 Considerazioni e vincoli Con decreto il Ministero dell' Interno ha ridotto i trasferimenti statali del 11,722% in riferimento all'anno precedente. Valutazione dei trasferimenti erariali rispetto alle medie nazionali, regionali e provinciali Considerazioni sui trasferimenti regionali rispetto alle funzioni delegate/trasferite e ai piani di settore Illustrazione di altri trasferimenti correlati a convenzioni, elezioni, leggi speciali o altro Nell'anno 2011 sono previste le elezioni per il Rinnovo del Consiglio Comunale e di quello Provinciale (il primo stanziamento è iscritto nella parte corrente della spesa ed il secondo in partita di giro nei servizi per contro terzi). Sono state inoltrate richieste di contributo - per Verde pulito alla Provincia, con nota prot. n del a cura del Servizio Territorio/ambiente; 23

31 - per diritto allo studio alla Regione Lombardia, con nota del a cura del Servizio alla Persona. 24

32 PROVENTI EXTRATRIBUTARI Entrate proprie e imposizione tariffaria Questo genere di entrate è una significativa fonte di finanziamento del bilancio, reperita con mezzi propri e ottenuta con l'applicazione di tariffe a tutta una serie di prestazioni rese ai singoli cittadini. Si tratta di servizi a domanda individuale, istituzionali e produttivi. Le altre risorse che confluiscono in questo comparto sono i proventi dei beni in affitto, gli utili ed i dividendi delle partecipazioni e altre entrate minori. Il comune, nel momento in cui pianifica l'attività per l'anno successivo, sceglie la propria politica tariffaria e individua la percentuale di copertura del costo dei servizi a domanda individuale che sarà finanziata con tariffe e altre entrate specifiche. L'Amministrazione rende così noto alla collettività l'entità del costo che tutti saranno chiamati a coprire per rendere possibile l'erogazione di certe prestazioni ad un prezzo sociale. Il cittadino, però, non è obbligato ad utilizzare questo tipo di prestazioni ma se lo fa, deve pagare il corrispettivo richiesto. Proventi extratributari Titolo 3 Scostamento (intero titolo) , , ,00 Composizione Servizi pubblici (Cat.1) , ,00 Beni dell'ente (Cat.2) , ,00 Interessi (Cat.3) , ,00 Utili netti di aziende (Cat.4) , ,00 Proventi diversi (Cat.5) , ,00 Totale , ,00 Proventi extratributari (Trend storico e programmazione) Aggregati (intero Titolo) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Servizi pubblici , , , , , ,00 Beni dell'ente , , , , , ,00 Interessi , , , , , ,00 Utili netti 0,00 0, , , , ,00 Proventi diversi , , , , , ,00 Totale , , , , , ,00 Considerazioni e vincoli Tra le entrate extratributarie sono iscritte le somme relative alla realizzazione dei Piani di Zona - Distretto di Garlasco di cui il Comune di Sannazzaro è capofila; dette somme riguardano la copertura delle spese per l'allestimento dell' Ufficio di Piano di zona, il suo funzionamento nonché quelle relative alle prestazioni dell'assistente sociale, all'erogazione agli utenti di buoni sociali e voucher in precedenza erogati dalle Asl. Circa il vincolo di destinazione dei proventi delle contravvenzioni, sono previste entrate per ,00 di cui ,00 con la destinazione vincolata che risulta dalla deliberazione G.C. n. 177 del Circa i proventi del servizio acquedotto, fognatura e depurazione dall 01/07/2009 le tariffe sono passate alla competenza dell ATO che in materia ha recepito la direttiva Cipe del 18/12/2008 che consentiva l adeguamento rispettivamente con decorrenza 01/07/2009 e 01/07/2010. Analisi sui proventi dei servizi e congruità del gettito rispetto alle tariffe applicate Analisi quali-quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse in rapporto alle tariffe 25

33 Per quanto attiene i servizi alla persona, il sistema tariffario 2011 (cfr. deliberazione G.C. n. 182 del , è stato definito confermando per lo più quello vigente. Si ricordano però alcune novità in materia del servizio asilo nido, per effetto dell'approvazione del nuovo regolamento. Per quanto attiene, invece, i cd DIRITTI DI SEGRETERIA dell'utc, si richiama la delibera G.C. n. 178 del Il servizio di ILLUMINAZIONE VOTIVA è stato concesso alla ditta Politi e Rebaschio S.n.c. di Casteggio fino al per effetto della delibera G.C. n. 217 del ; in ordine a tale servizio, le tariffe sono le seguenti: ABBONAMENTO ANNUO, comprensivo di tasse governative e comunali sulle spese di manutenzione, riparazione, ricambio di lampadine (queste comprese) consumo di energia elettrica : 12,00+ iva CONTRIBUTI DI ALLACCIAMENTO, comprensivi degli ordinari lavori di sterro e reinterro, di apertura e chiusura di opere murarie e fornitura del conduttore elettrico, differenziati a seconda del tipo di manufatto cimiteriale, così dettagliati: colombario/ossario 10,00 + iva e cappella/tomba/monumento 13,00 + iva. A fronte di tali canoni a carico degli utenti, all Amm.ne è garantito un CANONE DI COMPARTECIPAZIONE COMUNALE di 3.800,00 Circa le SPESE NOTIFICA VERBALI CDS, con delibera G.C. n. 176 del , le tariffe vigenti sono state confermate nei seguenti importi: - per notifica 10,50; - per spese di accertamento/notifica 10,50. Dimostrazione dei proventi dei beni dell'ente iscritti in rapporto all'entità dei beni ed ai canoni applicati per l'uso di terzi, con particolare riguardo al patrimonio disponibile. AFFITTI: I proventi dei beni dell ente si riferiscono agli affitti introitati per alloggi E.R.P. (ex Casa Rossi) e relativi box, la Caserma Carabinieri e terreni Via dell Olmo per stazioni radio-base. Le previsioni iscritte a bilancio per gli anni 2011/2012/2013 sono di ,00 per ciascun anno. Le TARIFFE CIMITERIALI per il 2011 sono state confermate dall Amministrazione Comunale con deliberazione GC n. 178 del , così come risulta dal prospetto inserito nella relativa delibarazione. Affitto ambulatorio: dal vige con i medici locali la convenzione per l utilizzo dei locali di proprietà comunale da parte dei Dott. Botta, Brunoldi, Corsico, Vigotti; tale accordo è stato deliberato con atto della Giunta n. 50 del ; è valido fino al e prevede l utilizzo per n. 5 g/settimana al prezzo simbolico di 3.200,00/annuo, essendo volontà dell Amministrazione Comunale mantenere un servizio, ritenuto essenziale in centro al paese, a favore della popolazione anziana ivi presente. Analisi sui proventi dei beni e congruità del gettito rispetto l'entità dei beni ed i canoni applicati

34 CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI IN C/CAPITALE Investire senza aumentare l'indebitamento I trasferimenti in C/capitale sono risorse a titolo gratuito concesse al comune da entità pubbliche, come lo Stato, la regione o la provincia, oppure erogati da soggetti privati. Queste entrate, spesso rilevanti, possono essere destinate alla costruzione di nuove opere pubbliche o alla manutenzione straordinaria del patrimonio. Rientrano in questa categoria anche le alienazioni dei beni comunali, un'operazione il cui introito dev'essere sempre reinvestito in spese d'investimento, conservando pertanto l'originaria destinazione. Quello che è nato come investimento, infatti, può essere alienato ma il corrispondente ricavo di vendita non può diventare un mezzo di finanziamento del bilancio di parte corrente, salvo rare eccezioni previste però espressamente dalla legge. Contributi e trasferimenti in C/capitale Titolo 4 Scostamento (al netto Ris.cred.) , , ,00 Composizione Alienazione beni patrimoniali (Cat.1) , ,00 Trasferimenti C/cap. Stato (Cat.2) 921,49 900,00 Trasferimenti C/cap. Regione (Cat.3) , ,00 Trasferimenti C/cap. enti P.A. (Cat.4) , ,00 Trasferimenti C/cap. altri sogg. (Cat.5) , ,00 Totale , ,00 Contributi e trasferimenti in C/capitale (Trend storico e programmazione) Aggregati (al netto Ris.crediti) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Alienaz. beni , , , , , ,00 Trasf. Stato 921,49 921,49 921,49 900,00 900,00 900,00 Trasf. Regione , , , ,00 0,00 0,00 Trasf. enti P.A , , , , , ,00 Trasf. altri sogg , , , , , ,00 Totale , , , , , ,00 Considerazioni e vincoli Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli

35 PROVENTI E ONERI DI URBANIZZAZIONE Urbanizzazione pubblica e benefici privati I titolari di concessioni edilizie, o permessi di costruzione, devono pagare all'ente concedente un importo che è la contropartita per il costo che il comune deve sostenere per realizzare le opere di urbanizzazione. Per vincolo di legge, i proventi dei permessi di costruzione e le sanzioni in materia di edilizia ed urbanistica sono destinati al finanziamento di urbanizzazioni primarie e secondarie, al risanamento di immobili in centri storici, all'acquisizione delle aree da espropriare e alla copertura delle spese di manutenzione straordinaria patrimonio. Il titolare della concessione, previo assenso dell'ente e in alternativa al pagamento del corrispettivo, può realizzare direttamente l'opera di urbanizzazione ed inserirla così a scomputo, parziale o totale, del contributo dovuto. Proventi e oneri di urbanizzazione Importo Scostamento , , ,00 Destinazione Oneri che finanziano uscite correnti 0, ,00 Oneri che finanziano investimenti , ,00 Totale , ,00 Proventi e oneri di urbanizzazione (Trend storico e programmazione) Destinazione (Bilancio) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Uscite correnti ,05 0,00 0, ,00 0,00 0,00 Investimenti , , , , , ,00 Totale , , , , , ,00 Considerazioni e vincoli Monetizzazione aree standard: La tariffa del 2011 è stata confermata con deliberazione G.C. n. 178 del ed è pari a euro/mq. 40,00. Circa le aree PEEP/PIP la delibera assunta dal Consiglio Comunale, in data atto n. 77, dà atto che non ne esistono. Circa il fondo per opere di culto, l U.T.C. dopo aver definito lo stanziamento da iscrivere sul B.P. 2011, ha quantificato l importo da destinare alle opere di culto (8% della previsione degli oneri di urbanizzazione secondaria)come segue: anno ,00; anno ,00; anno ,00. Nel triennio della programmazione è prevista l erogazione da parte della Regione Lombardia di n. 1 contributo: - anno ,00 per lavori di adeguamento CINE TEATRO SOMS Relazioni tra proventi di oneri iscritti e l'attuabilità degli strumenti urbanistici vigenti Con deliberazione G.C. n. 178 del sono stati mantenuti i valori dell anno precedente 28

36 in quanto nel corso dell anno non si erano registrate variazioni significative degli indici ISTAT. I proventi degli oneri di urbanizzazione derivanti dal rilascio delle concessioni edilizie sono stati iscritti in entrata per euro ,00 per il Per la previsione si è tenuto conto dell andamento precedente di detti introiti, nonché di quanto indicato nella proposta UTC. Il costo di costruzione per l anno 2011 è stato aggiornato con determina del servizio territorio/ambiente n. 206 del (cfr. delibera G.C. n. 178 del ), la tariffa del 2011 è quindi di ,00. Tali proventi vengono destinati in parte alle spese correnti, all eliminazione di barriere architettoniche e al fondo per le opere di culto di cui alla L.R. 12/05 e 12/06 e per la restante parte al finanziamento delle opere pubbliche, come da programma triennale 2011/2013 adottato dalla GC e pubblicato all albo pretorio. Opere di urbanizzazione eseguite a scomputo nel triennio (entità e opportunità) Secondo un noto principio contabile le opere acquisite a scomputo di oneri di urbanizzazione devono essere rilevate nell'attivo patrimoniale per un valore pari agli oneri non versati, iscrivendo contestualmente nella voce del passivo "conferimenti" un uguale importo; tale operazione viene effettuata in concomitanza con l'approvazione del rendiconto. Oneri destinati a manutenzione ordinaria del patrimonio (quota percentuale e motivazione) I proventi degli oneri 2011 sono stati stimati in ,00, di cui ,00 destinati al titolo 1 delle spese. I proventi degli oneri 2012 sono stati stimati in ,00, di cui 0,00 destinati al titolo 1 delle spese. I proventi degli oneri 2013 sono stati stimati in ,00, di cui 0,00 destinati al titolo 1 delle spese. 29

37 ACCENSIONE DI PRESTITI Il ricorso al credito oneroso Le risorse proprie del comune e quelle ottenute gratuitamente da terzi, come i contributi in C/capitale, possono non essere sufficienti a coprire il fabbisogno richiesto dagli investimenti. In tale circostanza, il ricorso al mercato finanziario può essere un'alternativa utile ma sicuramente onerosa, specialmente in tempi di crescente inflazione. La contrazione dei mutui onerosi comporta, a partire dall'inizio dell'ammortamento e fino alla data di estinzione del prestito, il pagamento delle quote annuali per interesse e per il rimborso progressivo del capitale. Questi importi costituiscono, per il bilancio del comune, delle spese di natura corrente la cui entità va finanziata con altrettante risorse ordinarie. L'equilibrio del bilancio di parte corrente, infatti, si fonda sull'accostamento tra i primi tre titoli delle entrate (tributi, trasferimenti correnti, extratributarie) ed i titoli primo e terzo delle uscite (spese correnti e rimborso mutui). Il peso del debito, inoltre, influisce sulla rigidità del bilancio comunale. Accensione di prestiti Titolo 5 Variazione (al netto Ant.cassa) , , ,00 Composizione Finanziamenti a breve (Cat.2) 0,00 0,00 Assunzione mutui e prestiti (Cat.3) , ,00 Prestiti obbligazionari (Cat.4) 0,00 0,00 Totale , ,00 Accensione di prestiti (Trend storico e programmazione) Aggregati (al netto Ant.cassa) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Finanz. a breve 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Mutui e prestiti , , , , , ,00 Obbligazioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale , , , , , ,00 Considerazioni e vincoli Vedi pagina successiva Valutazione sull'entità del ricorso al credito e all'indebitamento Limite di delegabilità dei cespiti e impatto del rimborso dei nuovi mutui sulla spesa corrente

38 Valutaz. entità ricorso al credito e forme indebitamento Il Resp. del servizio finanziario ha reso il prospetto qui riportato che attesta il rispetto del limite vigente: CAPACITA INDEBITAMENTO BILANCIO DI PREVISIONE 2011 ENTRATE (rendiconto 2009) Titolo I (entrate tributarie) ,26 Titolo II (entrate da contributi e trasferimenti da Stato, regione, altri) ,21 Titolo III (entrate extratributarie) ,97 Ammontare entrate correnti (Tit. 1, 2, 3) ,44 Quote delegabili ,04 Interessi passivi per mutui già contratti ,00 Interessi passivi per prestiti obbligazionari emessi 0,00 Interessi passivi per aperture di credito 0,00 Interessi passivi per garanzie fideiussorie 0,00 Totale ,04 Interessi passivi ultimo mutuo 0,00 Interessi passivi mutui in corso di concessione 0,00 Margine disponibile e delegabile per nuovi finanziamenti ,04 Per quanto riguarda il triennio di programmazione sono previste le seguenti assunzioni mutui: anno 2011 Mututi per investimento serv. idrico integrato ,00 anno 2012 Mutui per investimento serv. idrico integrato ,00 anno 2013 Mutui per investimento serv. idrico integrato ,00 31

39 RISCOSSIONE DI CREDITI E ANTICIPAZIONI I movimenti di fondi Il bilancio del comune non è costituito solo da operazioni che finanziano il pagamento di stipendi, l'acquisto di beni di consumo e la fornitura di servizi da terzi (bilancio corrente), o da movimenti connessi con la realizzazione o l'acquisto di beni ad uso durevole (bilancio investimenti). Si producono anche movimenti di pura natura finanziaria, come le concessioni di crediti e le anticipazioni di cassa. Queste operazioni non producono mai veri spostamenti di risorse dell'amministrazione; ne consegue che la loro presenza renderebbe poco agevole l'interpretazione del bilancio. Per tale motivo, questi importi sono estrapolati sia dal bilancio corrente che dagli investimenti per essere collocati in uno specifico aggregato, denominato per l'appunto bilancio dei movimento di fondi. Riscossione crediti e anticipazioni di cassa Importo Variazione , , ,00 Composizione Riscossione di crediti (da Tit.4) 0,00 0,00 Anticipazioni di cassa (da Tit.5) , ,00 Totale , ,00 Riscossione crediti e anticipazioni di cassa (Trend storico e programmazione) Aggregati (da Tit.4 e Tit.5) (Accertamenti) (Accertamenti) (Previsione) (Previsione) (Previsione) (Previsione) Riscoss. crediti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Anticip. cassa 0,00 0, , , , ,00 Totale 0,00 0, , , , ,00 Considerazioni e vincoli Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria L art. 222 del TUEL consente di ottenere dal Tesoriere l anticipazione di cassa fino alla concorrenza massima di 3/12 delle entrate di competenza accertate ai primi 3 titoli del penultimo esercizio precedente; questa la situazione rendicontata dal Resp. del servizio finanziario: Titolo ,26 Titolo ,21 Titolo ,97 Totale ,44 3/ ,86 Rispetto a tale valore massimo la previsione di Bilancio per l anticipazione di Tesoreria è di ,00 per ciascuno degli anni del triennio di riferimento. 32

40 LETTURA DEL BILANCIO PER PROGRAMMI

41 QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA Il budget di spesa dei programmi L'Amministrazione pianifica l'attività e formalizza le scelte prese in un documento di programmazione approvato dal consiglio. Con questa delibera, votata a maggioranza politica, sono identificati sia gli obiettivi futuri che le risorse necessarie al loro effettivo conseguimento. Il bilancio è pertanto suddiviso in vari programmi a cui corrispondono i budget di spesa stanziati per rendere possibile la loro concreta realizzazione. Obiettivi e risorse diventano così i riferimenti ed i vincoli che delineano l'attività di gestione dell'azienda comunale. Il successivo prospetto riporta l'elenco completo dei programmi previsti nell'arco di tempo considerato dalla programmazione e ne identifica il fabbisogno, suddiviso in spesa corrente (consolidata e di sviluppo) e interventi d'investimento. Quadro generale degli impieghi per programma 3.3 Programma Programmazione annuale Programmazione triennale (numero) Consolidata Di sviluppo Investimenti ,00 0, , , , , ,00 0,00 0, , , , ,00 0, , , , , ,00 0, , , , , ,00 0,00 0, , , , ,00 0, , , , , ,00 0, , , , , ,00 0, , , , , ,00 0,00 0, , , , ,00 0, , , , ,00 Totale ,00 0, , , , ,00 Considerazioni generali sulle variazioni rispetto all'esercizio precedente 3.1 Vedi pagina successiva Obiettivi degli organismi gestionali dell'ente

42 Consideraz. gen.li e dimostraz. variaz. rispetto es. prec. In materia di personale, si ricorda che la legge prevede per gli enti non soggetti al patto di stabilità interno, l applicazione dell obbligo di contenere le spese di personale all interno della relativa spesa sostenuta nell anno precedente. Il Ministero dell Economia e delle Finanze, con nota prot del 16/11/2010, nell esprimere il proprio parere (non vincolante per gli Enti locali) riguardo al comma 4, art. 9, DL n. 78/2010 convertito con legge n. 122/2010, dice che : Nell ambito delle disposizioni sul contenimento delle spese per il personale pubblico previste dal decreto legge 78/2010 (convertito in legge 122/2010), l articolo 9, comma 4 ha stabilito che gli aumenti retributivi derivanti dai rinnovi contrattuali del biennio 2008/2009 anche se stipulati precedentemente all entrata in vigore del suddetto decreto legge non debbano superare il limite del 3,2% (fissato dalla legge finanziaria 2009) Di fatto, la norma trova applicazione solo nei confronti del personale non dirigente degli Enti Locali e nei confronti di tutto il personale della Sanità i cui contratti collettivi di lavoro per il biennio 2008/2009, sottoscritti prima dell entrata in vigore della norma in questione, prevedono l utilizzo di risorse finanziarie aggiuntive al 3,2% da destinare al trattamento accessorio del personale dipendente. Per tali comparti il citato articolo 9, comma 4, trova applicazione solo in relazione agli emolumenti finanziati con le risorse aggiuntive individuate dalle suddette norme contrattuali, di cui viene disposta l inefficacia a decorrere dalla mensilità successiva alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legge n. 78/2010. Per quanto ci riguarda, la situazione segnalata dal Responsabile del Servizio Amm.ne generale, è illustrata nella pagina successiva "Verifica limite di spesa trattamento accessorio - anno 2010". VERIFICA LIMITE DI SPESA TRATTAMENTO ACCESSORIO ANNO 2010 ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO 2010 Voce Somma liquidata Somma liquidata Somma impegnata Progres. Orizzontale , , ,39 Indenn. Comparto , , ,18 Ind. Turno , , ,93 Ind. Rischio 360,00 360,00 360,00 Ind. Varie Educ. Nido 4.803, , ,31 Specifiche Responsab , , ,56 Attività Disagiate 4.100, ,00 === Convenz. P.L , , ,00 Progetti art. 15 co , , ,00 Piani Attività e Imp. Ind ,, , ,00 Piano di Zona 4.007, , ,00 Merloni progettazione 2.788, , ,00 Recupero Evas. ICI 2.364,00 == 1.500,00 Comando Agenti P.L. Comuni Ferrera - Pieve 835,20 == 3.000,00 D.Lgs. n. 30/ , ,17 ==== TOTALE , , ,37 LIMITE AMMESSO 2010 Per quanto concerne il 2011, il fondo è stato stanziato in importo pari al 2010 senza previsione di risorse aggiuntive. In materia di spese per la politica, queste le considerazioni: Le somme riguardanti le indennità degli amministratori già dal 2006 erano state ridotte del 10 per cento rispetto agii importi risultanti alla data del 30 settembre 2005 e con delibera G.C. n. 193 del sono state così ridefinite: Sindaco 2.635,48 Assessore 1.185,97 Il Gettone ai Consiglieri, attualmente in essere, è pari a euro 17,08/seduta; si proporrà al C.C. la sua conferma. In materia di spese per incarichi diversi di collaborazione, il C.C. dovrà adottare la programmazione per il 2011, sulla base della normativa oggi vigente e precisamente avuto riguardo all art. 46 del D.L. n. 112/08 convertito in Legge n. 133 del 06/08/2008 che così recita al comma 2: : L art. 3, comma 55 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008) è così sostituito: Gli Enti Locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma, indipendentemente dall oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla Legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell art. 42, comma 2 del Decreto Legislativo 18/08/2000, n. 267 Il comma 3 del medesimo articolo così recita: 34

43 L art. 3, comma 56 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), è così sostituito: Con il regolamento di cui all art. 89 del citato decreto legislativo 18/8/2000, n. 267, sono fissati, in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni vigenti, i limiti, i criteri e le modalità per l affidamento di incarichi di collaborazione autonoma, che si applicano a tutte le tipologie di prestazioni. La violazione delle disposizioni regolamentari richiamate costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale. Il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazioni è fissato nel bilancio preventivo Per il 2011 si fissa tale limite nel 0,06% della spesa corrente. Si richiama a questo proposito la disposizione contenuta nell art. 6 comma 7 del D.Lgs. 78/2010 che impone (per il 2011) di ridurre la spesa per incarichi dell 80% rispetto alla spesa sostenuta nel Questa la situazione: spesa impegnata nel ,80 spesa ammessa 20% 5808,16 spesa prevista nel 2011/2012/ ,00 L elenco di cui si proporrà l approvazione al Consiglio Comunale è il seguente: ELENCO DEGLI INCARICHI ANNO 2011 TIPO INCARICO PREVISIONE CAPITOLO Incarichi di consulenza Consulenza per stesura bandi di gara relativi alla esternalizzazione del servizio gas e project financing caserma carabinieri n. 2 incarichi - capitoli diversi Incarichi di collaborazione Partecipazione alla commissione di gara per esternalizzazione servizio gas e per project financing caserma carabinieri ,00 N. 2 incarichi capitoli diversi Predisposizione tariffe gas 9.474,82 N. 1 incarico cap /10170 "Servizio gas: Servizi Esperto nell'ambito delle problematiche relative alla protezione ambientale ,00 N. 1 incarico cap /7700 "Controllo e Salvaguardia Risorse amb.li (Conv. Eni spa): servizi" n. 2 Esperti in materia impiantistica industriale ,00 ( ,00 cad) Coordinatore atti e azioni volte alla Salvaguardia Ambientale ,00 N. 2 incarichi cap /7700 ""Controllo e Salvaguardia Risorse amb.li (Conv. Eni spa): servizi" cap /7700 "Controllo e Salvaguardia risorse ambientali (Conv. ENI Spa): servizi" N. 1 incarico cap /7700 "Controllo e Salvaguardia Risorse amb.li (Conv. Eni spa): servizi" Esperto a supporto ufficio di piano per realizzazione nuovo piano di zona triennio 2012/ ,00 per tre mesi cap /8825 "Piani di zona: servizi" 35

44 Coordinatore e supervisore "Progetto Arco" - sportello di ascolto psicologico A.S. 2011/ ,00 "Progetto Arco" - sportello di ascolto psicologico A.S. 2011/ ,00 cap /8825 "Piani di zona: servizi" n. 4 incarichi cap /8825 "Piani di zona: servizi" Incarichi tecnici Incarico quale responsabile tecnico del servizio erogazione e distribuzione gas ,24 N. 1 incarico cap /10170 "Serv. Gas: servizi" Incarico per la redazione di frazionamento area ampliamento centrale gas 3.120,00 N. 1 incarico cap /10170 "Serv. Gas: servizi" Certificato Prev. Incendi edifici comunali 5.000,00 Capitoli diversi I servizi a domanda individuale sono così stati individuati e ne è stata definita la copertura nel 56,63% complessivi. L art. 58 comma 1 del Decreto Legge n 112/2008, convertito in Legge n 133/2008 così recita: Per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Province, Comuni ed altri Enti Locali, ciascun ente con delibera dell organo di Governo individua, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero dismissione (omissis). ; in relazione a tale disposizione, si è proceduto alla redazione del Piano delle Alienazioni adottato con delibera di G.C. n. 146 del e successiva pubblicazione all albo in data , n. 585; la relativa proposta sarà sottoposta al Consiglio Comunale per la prevista definitiva approvazione. 36

45 AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) , , ,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) 0,00 0,00 0,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) , , ,00 Entrate specifiche , , ,00 Proventi dei servizi (+) , , ,00 Quote di risorse generali (+) , , ,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) , , ,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) , , ,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 1 - AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Entro il 31/12/2011 tutte le amministrazioni pubbliche devono aderire al sistema pubblico di connettività (Spc) mettendo in correlazione i propri sistemi operativi e dialogando tramite tecnologia Voip, il sistema che gestisce le chiamate telefoniche tramite Internet. Il Spc (D.lgs 42/2005) è la rete che collega tutte le amministrazioni pubbliche, consentendo loro di condividere e scambiare dati e risorse informative. A rendere ancor più pressante tale obbligo, per gli uffici che non si adeguano il comma 2-quater dell art. 78 del Codice dell amministrazione digitale ha previsto la riduzione, nell esercizio finanziario successivo, del 30% delle risorse stanziate nell anno in corso per spese di telefonia. - Gli atti e i provvedimenti amministrativi dovranno essere pubblicati sui siti web delle P.A. con effetto di pubblicità legale: la disposizione, contenuta nell art. 22 del Ddl collegato alla Finanziaria 2009, ha l obiettivo di eliminare gli sprechi conseguenza dei documenti in forma cartacea. A decorrere dal 1 gennaio 2011 dunque le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non avranno effetto di pubblicazione legale. La specifica disposizione costituisce lo sviluppo di quanto già previsto dall articolo 54 del Codice dell amministrazione digitale (Cad), secondo cui produce effetto di pubblicità legale la pubblicazione sui siti delle amministrazioni dei messaggi di informazione e di comunicazione previsti dalla legge 150/2000, dell elenco di tutti i bandi di gara 37

46 e di concorso nonché delle pubblicazioni di cui all articolo 26 della legge 241/1990, e cioè direttive, programmi, istruzioni, circolari. -Nel programma 01 è iscritto il trasferimento alla Parrocchia per opere di culto (prima era codificato alla funzione 09). Tale fondo è determinato con riguardo a tutti i permessi di costruire rilasciati e alle denunce di inizio attività presentati nell anno precedente in relazione ad interventi a titolo oneroso per una quota non inferiore all 8% del valore delle opere di urbanizzazione realizzate direttamente dai soggetti interessati a scomputo totale o parziale del contributo relativo agli oneri di urbanizzazione secondaria; del valore delle aree cedute per la realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria e di ogni altro provento destinato per legge o per atto amministrativo alla realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria. I contributi devono essere richiesti entro il 30 giugno di ogni anno. I contributi devono essere utilizzati entro tre anni dalla loro assegnazione e la spesa deve essere documentata con una relazione da trasmettere al Comune entro sei mesi dalla conclusione dei lavori. Nel caso in cui non siano presentate istanze di contributo, l ammontare del fondo è utilizzato per altre opere di urbanizzazione. L ammontare iscritto sul 2011 è di 5.000,00 sul ,00 e sul 2013 euro 4.800,00. -Nel 2011 ci saranno le operazioni di rilevazione del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni che è partito dall aggiornamento delle basi territoriali di CENSIS 2000; la procedura comporta la registrazione del Responsabile dell Ente individuato nella sig.ra Marina Bisio con atto n. 4 del e adottato dal Segretario Gen.le con conseguente messa a disposizione da parte dell ISTAT dei documenti, dati, elaborati cartografici e software necessari per svolgere le operazioni di revisione delle basi territoriali, che dovranno essere restituite all ISTAT medesimo, competente per la validazione. -Il D.Lgs. n. 150/2009 ha introdotto significative novità al fine di ottimizzare la produttività del lavoro pubblico e di migliorare l efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Dopo l approvazione in C.C. dei criteri così come esplicitamente previsto dall art. 42, comma 2, lett. a), del D.Lgs. n. 26/2000 (cfr. la deliberazione C.C. n. 75 del 29/11/2010), il Comune dovrà operare su due fronti: modificare ed integrare il Regolamento per l ordinamento degli uffici e dei servizi; adottare un nuovo sistema di valutazione della performance organizzativa ed individuale. Il sistema di misurazione e di valutazione della performance individua: le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di misurazione e valutazione della performance; le procedure di conciliazione relative all applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance; le modalità di raccordo e di integrazione con i sistemi di controllo esistenti; le modalità di raccordo e di integrazione con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio. Il nuovo sistema di valutazione dovrà prevedere che la misurazione e la valutazione della performance individuale sia collegata: PER LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE: agli indicatori di performance relativi all ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura; alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi; PER IL RESTANTE PERSONALE: al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance dell unità organizzativa di appartenenza; alle competenze dimostrate; ai comportamenti professionali ed organizzativi. Motivazione delle scelte Finalità da conseguire Investimento Erogazione di servizi di consumo

47 Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

48 PROGRAMMA N 2 "FUNZIONI RELATIVE ALLA GIUSTIZIA" L unica autorità riconducibile a questo programma consiste nell aggiornamento biennale, previsto dalla legge, dell albo dei giudici popolari. Si farà nel Gli stanziamenti sono ricompresi nel programma 1. Il programma viene mantenuto per ragioni tecniche di coerenza contabile della programmazione pluriennale. 40

49 POLIZIA LOCALE Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) 0,00 0,00 0,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) , , ,00 Entrate specifiche , , ,00 Proventi dei servizi (+) , , ,00 Quote di risorse generali (+) , , ,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) 550,00 570,00 610,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) 0,00 0,00 0,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 2 - POLIZIA LOCALE La Legge n. 120/2010, apportando modifiche all articolo 208 del Codice della Strada, ha introdotto alcune interessanti novità in materia di destinazione all incentivazione del personale dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative per violazione delle norme del codice della strada. Sul B.P sono previsti ,00 di proventi per contravvenzione al cds, e di questi 6.000,00 sono stati individuati all interno del fondo 2011 per il finanziamento: di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale; progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni. Si può ritenere, in via interpretativa, che le risorse previste dal comma 5 bis dell articolo 208 del cds possano essere escluse nel calcolo del rispetto del patto di stabilità ed anche dalle limitazioni nelle assunzioni del personale. Motivazione delle scelte

50 Finalità da conseguire Investimento Erogazione di servizi di consumo Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

51 ISTRUZIONE PUBBLICA Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) 0,00 0,00 0,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) , , ,00 Entrate specifiche , , ,00 Proventi dei servizi (+) , , ,00 Quote di risorse generali (+) , , ,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) , , ,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) ,00 900,00 900,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 3 - ISTRUZIONE PUBBLICA Motivazione delle scelte Finalità da conseguire Investimento Erogazione di servizi di consumo

52 Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

53 CULTURA E BENI CULTURALI Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) ,00 0,00 0,00 Provincia (+) 0,00 0,00 0,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) , , ,00 Entrate specifiche , , ,00 Proventi dei servizi (+) 0,00 0,00 0,00 Quote di risorse generali (+) , , ,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) , , ,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) , , ,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 4 - CULTURA E BENI CULTURALI Nell ambito del servizio bibliotecario si darà continuazione a corsi, cicli di conferenze e mostre. -A seguito del gemellaggio periodicamente si realizzano incontri tra i cittadini delle due città, al fine di mantenere saldi i rapporti di amicizia e fraternità derivanti dalla sottoscrizione dell accordo di gemellaggio. Nel triennio di programmazione, pertanto, continueranno gli scambi fra i due paesi nell ottica della solidarietà. Si prevedono spese per 1.636,00 all anno. Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

54 Investimento Erogazione di servizi di consumo Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

55 SPORT E RICREAZIONE Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) 0,00 0,00 0,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) 0, ,00 0,00 Entrate specifiche 0, ,00 0,00 Proventi dei servizi (+) 3.500, , ,00 Quote di risorse generali (+) , , ,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) , , ,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) 0, ,00 0,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 5 - SPORT E RICREAZIONE Saranno organizzate, nel triennio di programmazione, le consuete attività di promozione dello sport e iniziative sportivo agonistiche e ricreative. Saranno garantite, come nel passato, sovvenzioni e contributi ad Enti ed Associazioni, nonché concessioni di patrocini e l erogazione di servizi riconducibili a questo programma svolti tramite convenzione di gestione delle strutture del centro sportivo comunale. La convenzione relativa all utilizzo del campo sportivo com.le è stata stipulata con deliberazione C.C. n. 49 del e sottoscritta il (Rep. n. 35) vale fino al La convenzione relativa all utilizzo del Palazzetto dello Sport è stata approvata con deliberazione C.C. n. 16 del e sottoscritta il (Rep. n. 33) e vale fino al Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

56 Investimento Erogazione di servizi di consumo Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

57 VIABILITA' E TRASPORTI Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) 0,00 0,00 0,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) , , ,00 Entrate specifiche , , ,00 Proventi dei servizi (+) 0,00 0,00 0,00 Quote di risorse generali (+) , , ,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) , , ,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) , , ,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 6 - VIABILITA' E TRASPORTI Nell ambito della viabilità si provvederà alla manutenzione ordinaria del patrimonio stradale tramite interventi vari di ripristino. Il servizio si occupa altresì di attività invernali per la sicurezza, ponendo in essere gli interventi di sgombero neve mediante appalto, per il buon funzionamento della viabilità nella stagione invernale. L incarico per il 2010/2011 è stato affidato con determinazione n. 187 del alla Ditta Coesi s.r.l. e agli agricoltori sigg. - Berra Giampaolo; - Viola Giuseppe; - F.lli Varesi; - Berra Franco. Motivazione delle scelte Finalità da conseguire

58 Investimento Erogazione di servizi di consumo Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

59 GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) , , ,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) , , ,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) , , ,00 Entrate specifiche , , ,00 Proventi dei servizi (+) 100,00 100,00 100,00 Quote di risorse generali (+) , , ,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) , , ,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) , , ,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 7 - GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Con delibera C.C. n. 17 del e successiva delibera C.C. n. 40 del è stato approvato il regolamento edilizio, in un testo adeguato alle modifiche da ultimo introdotte con norme Regionali per la commissione Paesaggio (DGR n del 06/08/08 e DGR n dell 1/10/2008). In conformità alle previsioni contenute nel Regolamento, è stata nominata, ai sensi e per gli effetti degli artt. 80 e 81 della L.R. n. 12/05, con delibera di G. C. n. 181 del , la commissione nei Sigg. Pierfranco Dallera, Marina Dallera, Federica Locatelli. -In questi anni CBL, per conto dell Ato, ha gestito il servizio idrico integrato; la tariffa d Ambito, approvata in questa sede, prevede, in ossequio a quanto stabilito dall art. 154 del d. lgs. n. 152/2006, la copertura integrale dei costi del S.I.I., ivi compresi quelli relativi agli oneri derivanti dai mutui contratti dai Comuni dell Ambito. Per quanto ci riguarda, la quota 2011 ammessa a rimborso sarà di ,00, oltre iva. -Circa il servizio di igiene urbana esso è allocato in termini di spesa al programma n 1.09 essendo le entrate invece risultanti nel prospetto allegato alla delibera Tariffe RSU del 2011 (cfr. delibera G.C. n. 186 del ). Il contratto per la raccolta era stato stipulato con la società 51

60 CLIR S.p.a. -Per quanto attiene invece la manutenzione del verde, il servizio è stato assegnato alla Ditta SMEI S.r.l. (cfr. contratto Rep. n. 551/2010 a seguito determinazione n. 150 del valevole per il biennio 10/ /2012 con scadenza il per una spesa annua di ,99 oltre IVA). Motivazione delle scelte Finalità da conseguire Investimento Erogazione di servizi di consumo Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

61 SETTORE SOCIALE Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) 1.000, , ,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) , , ,00 Entrate specifiche , , ,00 Proventi dei servizi (+) , , ,00 Quote di risorse generali (+) , , ,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) , , ,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) ,00 0,00 0,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 8 - SETTORE SOCIALE Motivazione delle scelte Finalità da conseguire Investimento Erogazione di servizi di consumo

62 Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

63 SVILUPPO ECONOMICO Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) 0,00 0,00 0,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) 0,00 0,00 0,00 Entrate specifiche 0,00 0,00 0,00 Proventi dei servizi (+) 0,00 0,00 0,00 Quote di risorse generali (+) 3.600, , ,00 Totale 3.600, , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) 3.600, , ,00 Rimborso prestiti (+) 0,00 0,00 0,00 Corrente consolidata 3.600, , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) 0,00 0,00 0,00 Totale 3.600, , ,00 Descrizione del programma 9 - SVILUPPO ECONOMICO In questo programma rientrano le attività economiche e produttive sulle quali esiste una competenza comunale in materia. Nel 2010 è stato avviato lo Sportello Unico Attività Produttive in collaborazione con il Comune di Pavia. L associazione per la gestione delle funzioni relative allo Sportello Unico Attività Produttive, con il comune di Pavia quale capofila, aggrega alla data attuale n. 24 Comuni come di seguito elencato: CARBONARA AL TICINO CAVA MANARA CERTOSA DI PAVIA FILIGHERA GENZONE MAGHERNO MARCIGNAGO MONTESEGALE 55

64 PIEVE ALBIGNOLA ROCCA SUSELLA ROGNANO ROMAGNESE RONCARO SAN MARTINO SICCOMARIO SANNAZZARO DE BURGONDI SIZIANO TORRE D ISOLA TRAVACO SICCOMARIO TRIVOLZIO VALLE SALIMBENE VIDIGULFO VISTARINO ZECCONE ZERBOLO Motivazione delle scelte Finalità da conseguire Investimento Erogazione di servizi di consumo Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

65 SERVIZI PRODUTTIVI Risorse e impieghi destinati al programma Ciascun programma definisce il contenuto dell'obiettivo che l'ente si prefigge di raggiungere in quello specifico campo d'azione; rappresenta anche il punto di riferimento sul quale i cittadini potranno misurare, a esercizio chiuso, l'efficacia dell azione messa in atto dall'amministrazione. Il programma, avendo una spiccata valenza strategica, è deliberato dal consiglio nella stessa sessione in cui si approva il bilancio. Con lo stesso documento è definito il fabbisogno di risorse necessarie per realizzare ciascun programma e la relativa previsione di spesa. Partendo da questo, il primo prospetto riporta le entrate specifiche, i proventi dei servizi e le risorse generali che finanziano il programma, mentre il secondo indica la spesa, composta da investimenti, spesa corrente consolidata e di sviluppo. Risorse previste per realizzare il programma 3.5 Origine finanziamento Stato (+) 0,00 0,00 0,00 Regione (+) 0,00 0,00 0,00 Provincia (+) 0,00 0,00 0,00 Unione europea (+) 0,00 0,00 0,00 Cassa DD.PP. e Istit.bancari (+) 0,00 0,00 0,00 Altri indebitamenti (+) 0,00 0,00 0,00 Altre entrate (+) ,00 0,00 0,00 Entrate specifiche ,00 0,00 0,00 Proventi dei servizi (+) , , ,00 Quote di risorse generali (+) 0,00 0,00 0,00 Totale , , ,00 Spese previste per realizzare il programma 3.6 Destinazione spesa Spese correnti consolidate (+) , , ,00 Rimborso prestiti (+) , , ,00 Corrente consolidata , , ,00 Corrente di sviluppo (+) 0,00 0,00 0,00 Per investimenti (+) ,00 0,00 0,00 Totale , , ,00 Descrizione del programma 10 - SERVIZI PRODUTTIVI Motivazione delle scelte Finalità da conseguire Investimento Erogazione di servizi di consumo

66 Risorse umane da impiegare Risorse strumentali da utilizzare Coerenza con il piano regolatore di settore

67 RIEPILOGO DEI PROGRAMMI PER FINANZIAMENTO Le risorse destinate ai programmi Il finanziamento delle decisioni di spesa è il presupposto su cui poggia la successiva distribuzione delle risorse. Si può dare seguito ad un intervento che comporta un esborso solo in presenza della contropartita finanziaria. Questo significa che l'ente è autorizzato ad operare con specifici interventi di spesa solo se l'attività ha ottenuto la richiesta copertura. Fermo restando il principio del pareggio, la decisione di impiegare le risorse nei diversi programmi nasce da considerazioni di carattere politico, come la scelta di intervenire in nuovi campi sociali, o da valutazioni tecniche, come l'obiettivo di garantire continuità in servizi già attivati. Ciascun programma, inoltre, può essere composto solo da interventi di parte corrente (costi di gestione), dai soli interventi in C/capitale (opere pubbliche), oppure da una combinazione degli stessi (spesa corrente e investimenti). La tabella riprende l'intero budget e ne analizza la diversa fonte di finanziamento, programma per programma. Riepilogo programmi per fonti di finanziamento (prima parte) 3.9 Denominazione Ris.generali Stato Regione Provincia U.E. 1 AMMINISTRAZIONE, GESTION , ,00 0,00 0,00 0,00 2 POLIZIA LOCALE ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3 ISTRUZIONE PUBBLICA ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 4 CULTURA E BENI CULTURALI ,00 0, ,00 0,00 0,00 5 SPORT E RICREAZIONE ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6 VIABILITA' E TRASPORTI ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7 GESTIONE DEL TERRITORIO E ,00 0,00 0, ,00 0,00 8 SETTORE SOCIALE ,00 0,00 0, ,00 0,00 9 SVILUPPO ECONOMICO ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10 SERVIZI PRODUTTIVI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale , , , ,00 0,00 Riepilogo programmi per fonti di finanziamento (seconda parte) 3.9 Denominazione Cassa DD.PP. Altri debiti Altre entrate Ris.servizi Tot.generale 1 AMMINISTRAZIONE, GESTION... 0,00 0, , , ,00 2 POLIZIA LOCALE 0,00 0, , , ,00 3 ISTRUZIONE PUBBLICA 0,00 0, , , ,00 4 CULTURA E BENI CULTURALI 0,00 0, ,00 0, ,00 5 SPORT E RICREAZIONE 0,00 0, , , ,00 6 VIABILITA' E TRASPORTI 0,00 0, ,00 0, ,00 7 GESTIONE DEL TERRITORIO E ,00 0, ,00 300, ,00 8 SETTORE SOCIALE 0,00 0, , , ,00 9 SVILUPPO ECONOMICO 0,00 0,00 0,00 0, ,00 10 SERVIZI PRODUTTIVI 0,00 0, , , ,00 Totale ,00 0, , , ,00 Considerazioni e vincoli 59

68 Valutazioni finali della programmazione La relazione previsionale e programmatica, come a tutti noto, è strumento di supporto alla programmazione triennale e trova disciplina, oltre che nell art. 170 del Testo Unico enti locali, nell art. 17 del d. lgs. N. 170 del 2006 che ne stabilisce il contenuto minimo. La relazione ha un carattere generale dovendo racchiudere l intero panorama programmatorio, sia quanto al periodo in esame che per gli aspetti non solo finanziari ed economici, ma anche relativi a fattori fisici, demografici organizzativi e politici. Le indicazioni nel documento sono diffuse e puntuali nello stesso tempo. Le esigenze di correttezza contabile e di coerenza vengono perseguite attraverso il riferimento a tutti i postulati di bilancio secondo la vigente modulistica schematica. In linea generale le prescrizioni relative alla programmazione, oltre a recepire le disposizioni che compongono il quadro normativo, si focalizzano sulla coerenza dei documenti che compongono il sistema di bilancio, sulla loro costruzione logica e sulla leggibilità e confrontabilità dei dati rappresentati. La presente relazione previsionale contiene la strategia operativa che si intende porre in essere per la realizzazione dei programmi dell amministrazione comunale. Verificata tale progettualità in termini di coerenza generale con i piani di sviluppo e di settore della regione, si evidenzia l attenzione che questo Bilancio Pluriennale ancora una volta dedica ad azioni volte a : garantire la tutela dell ambiente migliorare la capacità del Comune di offrire servizi e rispondere alle esigenze dei cittadini sviluppare un sistema premiante dei dipendenti improntato ad una logica di valorizzazione del lavoro, dell impegno e dei risultati prodotti in ossequio alle novità introdotte dal D. Lgs. N. 150/09, per introdurre, nell ambito di un progetto condiviso, metodi di incentivazione del personale coerenti con l assetto organizzativo favorire la capacità di ciascun componente dell organizzazione, sia responsabile che addetto all ufficio, di interpretare correttamente il proprio ruolo, con la piena consapevolezza delle responsabilità affidate e dei risultati che si attendono favorire una corretta distinzione di competenze fra politica e gestione, evitando confusioni che forniscono alibi al non raggiungimento degli obiettivi favorire in tutte le fasce d età il senso di aggregazione favorire la partecipazione del volontariato in quanto risorsa ineludibile per il positivo sviluppo della comunità locale tutelare le fasce più deboli della popolazione coordinando gli interventi nei diversi settori, coinvolgendo tutti i livelli di competenza: famiglia, scuola, associazioni partecipare ad iniziative a carattere sovracomunale che possano ottenere cofinanziamenti, e promuovere forme di convenzionamento coi Comuni limitrofi per l utilizzo di strutture presenti sul territorio, di interesse generale. 60

69 CONTESTO GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE

70 OPERE PUBBLICHE IN CORSO DI REALIZZAZIONE Le opere pubbliche in corso di realizzazione A differenza della spesa corrente, che trova compimento in tempi rapidi, l'opera pubblica segue modalità di realizzazione ben più lunghe e articolate. Difficoltà tecniche di progettazione, aggiudicazione degli appalti con procedure complesse, tempi di espletamento dei lavori non brevi, unitamente al non facile reperimento del finanziamento iniziale (progetto), fanno sì che i tempi di realizzazione di un investimento, di solito, abbraccino più esercizi. Questa situazione, a maggior ragione, si verifica quando il progetto di partenza ha bisogno di essere poi rivisto in seguito al verificarsi di circostanze non previste, con la conseguenza che il quadro economico dell'opera sarà soggetto a perizia di variante. Il prospetto riporta l'elenco delle principali opere in corso di realizzazione. Opere pubbliche non ancora ultimate e finanziate negli anni precedenti 4.1 Denominazione Esercizio Rif.Cont. Valore Liquidato Finanziamento (Opera pubblica) (Impegno) (Fun./Serv.) (Totale intervento) (Stato avanzamento) (Estremi) Adattamento scuola materna di via Traversi - 3^ lotto Adeguamento e risanamento complesso sportivo di Via S. Francesco Pista ciclabile tratto via Voghera - Fraz. Buscarella Perizia amplimento cimitero comunale Realizzazione impianto di condizionamento ala principale, opere di manutenzione cantina e pavimentazioni esterne Lavori di rifacimento marciapiedi e sede stradale in via Gorana Lavori di estensione rete fognaria Via Pavia Potenziamento e completamento impianto di potabilizzazione Lavori di adeguamento e potenziamento fognatura vie diverse Capoluogo Fognatura in Fraz. Mezzano nel tratto dalla S.P. 193 Bis per Pavia al collettore esistente Opere di fognatura a servizio di via Voghera, Fraz. Buscarella e Savasini Recupero e riqualificazione immobile P.za Palestro Ampliamento strada Frazione Mezzano Manutenzione straordinaria Palazzo Via Mazzini - sit. accessorie e cortile Recupero funzionale palestra Via Marconi Completamento centro sportivo Via S. Francesco Manutenzione manti bituminosi strade abitato 2006 Aree verdi Via Gianola, Via Toscanini, Via Marconi, P.le Stazione, V.le Italia e Pavia: riordino, impianto irrigazione e arredo urbano Cimitero comunale: sistemazione interna e formazione nuovo parcheggio e area verde Via del Lucino , ,23 Mutuo Cassa DD.PP , ,65 Mutuo Istituto Credito Sportivo e Contributo Regionale , ,68 Mutuo Cassa DD.PP , ,12 Contributi da privati , ,86 Mutuo Cass DD.PP , ,61 Devoluzione mutuo Cassa DD.PP , ,77 Mutuo Cassa DD.PP , ,78 Mutuo Cassa DD.PP , ,62 Mutuo Cassa DD.PP , ,68 Contributo A.A.T.O , ,16 Contributo A.A.T.O , ,37 Avanzo non vincolato , ,40 Mutuo Cassa DD.PP , ,00 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA , ,92 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA , ,41 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA , ,60 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA , ,00 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA , ,81 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA 61

71 Opere pubbliche non ancora ultimate e finanziate negli anni precedenti (segue) 4.1 Denominazione Esercizio Rif.Cont. Valore Liquidato Finanziamento (Opera pubblica) (Impegno) (Fun./Serv.) (Totale intervento) (Stato avanzamento) (Estremi) Completam. piano secondo P.za , ,74 OO. UU. Palestro Manutenz. manti bituminosi - anno , ,52 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA Completam. tratto stradale Via Mons ,26 639,16 Avanzo non vincolato Anglese - perizia Sistemaz. ed arredo aree in P.za Battisti , ,08 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA Creazione area filtro ambientale compresa tra SP 193 Bis e ferrovia , ,00 Contributi privati (Eni spa - conv. '2008) Pv-Al ed aree limitrofe, pista ciclabile (Area Via Alessandria) Realizzazione parco urbano in strada provinciale per Alessandria , ,00 Contributi privati (Eni spa - conv. '2008) Manutenz. straord. centro polifunz.le "E. Mattei" e compl. centro sportivo , ,19 Contributi privati (Eni spa - conv. '2006) Via San Francesco Risanam. fabbricato ex Casa Rossi in P.za C. Battisti e compl. centro , ,08 Contributi privati (Eni spa - conv. '2006) sportivo V. S. Francesco Manut. straordinaria imm.li com.li ,00 0,00 OO. UU. Manutenz. coperture ecc. aree ,00 0,00 Devoluzione mutui cimitero Manutenz. straordinaria edifici , ,18 Devoluzione mutui comunali Completam. e sostituz. serramenti Palazzetto dello sport e compl. centro ,00 0,00 Contributi privati (Eni spa - conv. '2006) sportivo V. S. Francesco Completamento impianti sportivi Via S. Francesco ,00 0,00 Contributi privati (Eni spa - conv. Vacuum) Formazione copertura spogliatoi e compl. Centro sportivo , ,55 Contributi privati (Eni spa - conv. '2006) Sostituz. serramenti finestrature Palazzetto sport V. Rossini e compl. centro sportivo V. S. Francesco Ripristino e miglioria accessi area Costa, riqualif. viab. piste ciclab. e aree pedonali V. Cairoli e S.S. Nazzaro e Celso Riqualificaz. area urbana, piantumaz. e sistemaz. aree centrali P.za Palestro - V.le Italia Manutenzione manti bituminosi strade dell'abitato Rifacimento tratto rete fognaria in Piazzetta Madonna della Fontana e Via Vicinale Pavese Creazione area filtro ambientale compresa tra SP 193 BIS e ferrovia PV/AL e aree limitrofe, pista ciclabile Recupero ambientale discarica rifiuti inerti di proprietà comunale Potenziamento impianti gas incondensabile di raffineria/aria propanata , ,20 Contributi privati (Eni spa - conv. '2006) , ,19 Contributi privati (Eni spa - conv. '2008) , ,12 Contributi privati (Eni spa - conv. '2008) ,00 0,00 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA ,00 0,00 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA ,00 0,00 Contributi privati (Eni spa - conv. '2008) ,86 0,00 Contributi privati (Eni spa - conv. '2008) , ,00 Mutuo Cassa Depositi e Prestiti SPA Edifici com.li: manutenz. straordinaria , ,00 Contributi privati (Eni - Conv. Est) Sc. materna: rifacim. camminamento ingresso , ,00 Contributi privati (Eni - Conv. Vacuum) Sistemaz. tratto stradale per , ,00 OO. UU. collegam. C.na Malaspiniana Riqualificaz. sponde Cavo Quinto e aree limitrofe: formaz. parcheggio V , ,00 Contributi privati (Eni - conv. '2008) Vigevano Riqualificaz. sponde Cavo Quinto e aree limitrofe: opere fognatura, ecc , ,00 Contributi privati (Eni - conv. '2008) Aree golenali e pregio am.le fiume Po, piste ciclabili esterne , ,00 Contributi privati (Eni - conv. '2008) 62

72 Opere pubbliche non ancora ultimate e finanziate negli anni precedenti (segue) 4.1 Denominazione Esercizio Rif.Cont. Valore Liquidato Finanziamento (Opera pubblica) (Impegno) (Fun./Serv.) (Totale intervento) (Stato avanzamento) (Estremi) Piantumaz. area costa tratto Allevi e aree limitrofe , ,79 Contributi privati (Eni - conv. '2008) Asilo nido - edifici scolastici: manut , ,00 Contributi privati (Eni - Conv. Est) straord. CDD - Imp. condiz. tinteggiature , ,00 Contributi privati (Eni - Conv. Est) facciate ecc. Cimitero com.le: manutenz. varie , ,00 OO. UU. Centrale gas: adeguam. impianti 2^ fase , ,00 Devoluzione mutuo Cassa DD.PP. Considerazione sullo stato di attuazione dei programmi

73 PIANI REGIONALI E PROGRAMMAZIONE LOCALE Obiettivi chiari e programmi congrui Il Comune è l'ente che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e agisce per promuovere il suo sviluppo. La gestione delle risorse finanziarie, strumentali e umane è realizzata all'interno di un percorso coerente, che nasce dal processo di programmazione, si sviluppa nell'attività di gestione e termina con le modalità finali del controllo. A ciascun organo spettano precise competenze che si traducono in separati atti deliberati. Al consiglio compete la definizione delle scelte di ampio respiro mentre alla giunta spetta il compito di tradurre gli obiettivi generali in risultati concreti. Obiettivi chiari e programmi coerenti, pertanto, sono i presupposti perché questi punti di riferimento abbiano poi l'elevata possibilità di tradursi in concreti risultati, apprezzati dall'intera cittadinanza. Valutazioni finali della programmazione

COMUNE DI CASTELFIDARDO

COMUNE DI CASTELFIDARDO COMUNE DI CASTELFIDARDO La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali Programmazione e politica d'investimento

Dettagli

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI FAGNANO CASTELLO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2014-2016 - Modello ufficiale Comune di Fagnano Castello RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2014-2016 INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI

Dettagli

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO: 2017-2018 - 2019 Modello n. 2 per Comuni e Unione di Comuni COMUNE DI CASTELL'UMBERTO Pag. 1 di 84 INDICE GENERALE 1.1 Popolazione Pag. 4 1.2 Territorio

Dettagli

PRESENTAZIONE DEL SINDACO

PRESENTAZIONE DEL SINDACO COMUNE DI COGLIATE PRESENTAZIONE DEL SINDACO La sessione annuale che approva il bilancio rappresenta sempre l'occasione per fare il punto sulla strada già percorsa insieme e riaffermare, allo stesso tempo,

Dettagli

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI ARICCIA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 - Modello ufficiale Comune di Ariccia RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI Sezione 1 - Caratteristiche

Dettagli

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI MONREALE RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012-2014 - Modello ufficiale Comune di Monreale RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012-2014 INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI Sezione 1 - Caratteristiche

Dettagli

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015-2017 - Modello ufficiale RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015-2017 (D.LGS.77/95) INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI Sezione 1 - Caratteristiche

Dettagli

ALLEGATO C Testo Emendato. Vol. I/III COMUNE DI PALERMO

ALLEGATO C Testo Emendato. Vol. I/III COMUNE DI PALERMO ALLEGATO C Testo Emendato Vol. I/III COMUNE DI PALERMO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2011/2013 Comune di Palermo TESTO EMENDATO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2011-2013 INDICE DEGLI ARGOMENTI

Dettagli

COMUNE DI MONTALLEGRO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO

COMUNE DI MONTALLEGRO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO COMUNE DI MONTALLEGRO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO 2015-2017 COMUNE DI MONTALLEGRO SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL'ECONOMIA INSEDIATA

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI NUOVA UNIONE PADOVA NORD O. Relazione Previsionale e Programmatica 2014/2016

UNIONE DEI COMUNI NUOVA UNIONE PADOVA NORD O. Relazione Previsionale e Programmatica 2014/2016 Introduzione UNIONE DEI COMUNI NUOVA UNIONE PADOVA NORD O Relazione Previsionale e Programmatica 2014/2016 Pag.1 Introduzione INTRODUZIONE La presente Relazione Previsionale e Programmatica è stata completata

Dettagli

L ALBERO DELLA PERFORMANCE

L ALBERO DELLA PERFORMANCE L ALBERO DELLA PERFORMANCE Il Comune di Verdellino, in linea con le previsioni normative e con le indicazioni fornite dalla Commissione indipendente per la Valutazione Trasparenza e Integrità nelle Pubbliche

Dettagli

COMUNE DI (Provincia/Città Metropolitana di..)

COMUNE DI (Provincia/Città Metropolitana di..) APPENDICE TECNICA Esempio n. 1 Struttura tipo di DUP semplificato : DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO 20.. 20.. COMUNE DI (Provincia/Città Metropolitana di..) 22 SOMMARIO PARTE PRIMA ANALISI

Dettagli

Il Rendiconto della Gestione per il Cittadino

Il Rendiconto della Gestione per il Cittadino Il Rendiconto della Gestione per il Cittadino 2003 PREMESSA LE ATTIVITA' DEL COMUNE La domanda che i cittadini generalmente si pongono è di cosa si occupa il Comune?. A riguardo l articolo 13 del D.Lgs.

Dettagli

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014 RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 COMUNE DI VOLTURARA IRPINA Pag. 1 Indice SEZIONE 1 - IL BILANCIO 2014 IN SINTESI 1.1 - Il vincolo del patto di stabilità 1.2 - Le componenti del bilancio

Dettagli

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014 RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 COMUNE DI BEDONIA Pag. 1 Indice SEZIONE 1 - IL BILANCIO 2014 IN SINTESI 1.1 - Il vincolo del patto di stabilità 1.2 - Le componenti del bilancio SEZIONE

Dettagli

SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE

SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE LE POLITICHE DI ENTRATA CORRENTE 2005 A seguito dell approvazione della legge finanziaria 2005 (legge 311/04) i Comuni continuano a disporre dei seguenti tributi. TIPOLOGIA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014 RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 COMUNE DI FANO ADRIANO Pag. 1 Indice SEZIONE 1 - IL BILANCIO 2014 IN SINTESI 1.1 - Il vincolo del patto di stabilità 1.2 - Le componenti del bilancio SEZIONE

Dettagli

ALLEGATO C TESTO EMENDATO. Vol. I/III COMUNE DI PALERMO

ALLEGATO C TESTO EMENDATO. Vol. I/III COMUNE DI PALERMO ALLEGATO C TESTO EMENDATO Vol. I/III COMUNE DI PALERMO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012/2014 SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE Comune di Palermo Relazione previsionale

Dettagli

COMUNE DI LAMEZIA TERME

COMUNE DI LAMEZIA TERME 30/09/2015 Pag. 1 COMUNE DI LAMEZIA TERME RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO 2015-2017 Modello n. 2 per Comuni e Unione di Comuni Pag. 2 PREMESSA Pag. 3 PROGRAMMA DI MANDATO SEZIONE

Dettagli

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE COMUNE di MIRANO Provincia di Venezia Servizio Finanziario tel. 041/57 98 397/ fax. 041/5798377 email: finanziario@comune.mirano.ve.it Allegato A) PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2017-2019 Sede Piazza Martiri,

Dettagli

COMUNE DI FELINO. BILANCIO di PREVISIONE

COMUNE DI FELINO. BILANCIO di PREVISIONE COMUNE DI FELINO BILANCIO di PREVISIONE 2017-2019 1 Dati Introduttivi IL TERRITORIO LE STRUTTURE DATI TERRITORIALI VALORE AL 1 GENNAIO 2017 SUPERFICIE COMPLESSIVA KMQ 38,25 STRADE COMUNALI KM 89,72 RETE

Dettagli

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI PALAGIANO Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali

Dettagli

Bilancio di previsione 2012 Bilancio triennale 2012/2014. Città di Seriate -

Bilancio di previsione 2012 Bilancio triennale 2012/2014. Città di Seriate - Bilancio di previsione 2012 Bilancio triennale 2012/2014 1 Anno 2011: conseguiti gli obiettivi del Patto di stabilità Saldi finanziari di competenza mista contenuti nei limiti degli obiettivi annuali 2

Dettagli

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI FORMIA INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali

Dettagli

REPORT TECNICO AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2013

REPORT TECNICO AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2013 REPORT TECNICO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 COMUNE DI PORTO EMPEDOCLE Pag. 1 IL BILANCIO 2013 IN SINTESI Pag. 2 I presenti report espongono una serie di informazioni sintetiche relative ai valori contenuti

Dettagli

COMUNE DI PONTINIA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI PONTINIA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI PONTINIA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed

Dettagli

COMUNE DI TORRE ANNUNZIATA

COMUNE DI TORRE ANNUNZIATA COMUNE DI TORRE ANNUNZIATA INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri

Dettagli

COMUNE DI PARTINICO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI PARTINICO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI PARTINICO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015-2017 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed

Dettagli

Relazione Previsionale e Programmatica. Per il Periodo

Relazione Previsionale e Programmatica. Per il Periodo Relazione Previsionale e Programmatica Per il Periodo 2011-2013 Anno di esercizio 2011 Relazione Previsionale e Programmatica Per il Periodo 2011-2013 INTRODUZIONE SINTESI DELLA RELAZIONE Anno di esercizio

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI CENTRO ECONOMICO DELLA BASSA FRIULANA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

UNIONE DEI COMUNI CENTRO ECONOMICO DELLA BASSA FRIULANA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA UNIONE DEI COMUNI CENTRO ECONOMICO DELLA BASSA FRIULANA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2010-2012 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione

Dettagli

COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012-2014 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione

Dettagli

COMUNE DI SERRACAPRIOLA

COMUNE DI SERRACAPRIOLA COMUNE DI SERRACAPRIOLA INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri

Dettagli

COMUNE DI SALA BOLOGNESE Pag. 1 PROVINCIA DI BOLOGNA BILANCIO DI PREVISIONE - PARTE ENTRATA ANNO Accertamenti ultimo esercizio chiuso

COMUNE DI SALA BOLOGNESE Pag. 1 PROVINCIA DI BOLOGNA BILANCIO DI PREVISIONE - PARTE ENTRATA ANNO Accertamenti ultimo esercizio chiuso COMUNE DI SALA BOLOGNESE Pag. 1 BILANCIO DI PREVISIONE - PARTE ENTRATA ANNO 2011 0. 0 1 0 0. 0 1 1 0. 0 1 2 0. 0 1 3 0. 0 1 4 0. 0 1 5 R I S O R S A Accertamenti ultimo esercizio chiuso Previsioni Definitive

Dettagli

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI SERRACAPRIOLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 - Modello ufficiale Comune di Serracapriola RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI Sezione

Dettagli

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI SERRACAPRIOLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 - Modello ufficiale Comune di Serracapriola RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI Sezione

Dettagli

COMUNE DI SAN LEONARDO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI SAN LEONARDO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI SAN LEONARDO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2014-2016 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO Comune di Pinarolo Po Provincia di Pavia

DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO Comune di Pinarolo Po Provincia di Pavia DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATO 2019-2021 Comune di Pinarolo Po Provincia di Pavia Comune di Pinarolo Po Pag. 1 di 20 (D.U.P.S. Siscom) SOMMARIO PARTE PRIMA ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA

Dettagli

Conto Consuntivo esercizio finanziario 2013

Conto Consuntivo esercizio finanziario 2013 Conto Consuntivo esercizio finanziario 2013 Il Rendiconto della gestione degli Enti Locali, comprendente il Conto del Bilancio, il Conto Economico ed il Conto del Patrimonio, va deliberato dall organo

Dettagli

Comune di Finale Ligure (Provincia di Savona) Anno 2012

Comune di Finale Ligure (Provincia di Savona) Anno 2012 (Provincia di Savona) Anno 2012 Il del La qualità e l efficacia dell azione dell ente pubblico sono positivamente influenzate dalla partecipazione dei cittadini; la partecipazione è certamente favorita

Dettagli

CERTIFICATO DEL CONTO DI BILANCIO 2005

CERTIFICATO DEL CONTO DI BILANCIO 2005 CODICI Min.Interno 4 1 5 0 5 1 0 4 9 0 Ris.ISTAT Ris.Corte dei Conti... IMPORTI ESPRESSI IN EURO COMUNE NAPOLI UNIONE DI COMUNI SIGLA PROV. N A CERTIFICATO DEL CONTO DI BILANCIO 2005 1 CODICI Min.Int.

Dettagli

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI EBOLI INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali

Dettagli

SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE

SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE 2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO 2.1.1 - Quadro Riassuntivo Tributarie 452960,82 848183,80 941736,01 1122301,65 1133524,66 1144859,93 19,17 Contributi e trasferimenti correnti

Dettagli

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI POCENIA INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri

Dettagli

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI COMISO INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali

Dettagli

Caratteristiche generali Analisi delle risorse Lettura del bilancio per programmi

Caratteristiche generali Analisi delle risorse Lettura del bilancio per programmi COMUNE DI BUSCEMI INDICE Caratteristiche generali Popolazione Territorio Personale in servizio Strutture Organismi gestionali Strumenti di programmazione negoziata Funzioni esercitate su delega Economia

Dettagli

COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI SANNAZZARO DE' BURGONDI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione

Dettagli

COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE PARTE I - ENTRATA 7// Risorsa Accertamenti 5 7 8 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 50.0 50.0 di cui: VINCOLATO SPESE CONTO CAPITALE 5.00 5.00 FONDI AMMORTAMENTO NON VINCOLATO (DESTINATO ALL'ESTINZIONE ANTICIPATA

Dettagli

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI UMBERTIDE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI FINANZIARI

PROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI FINANZIARI PROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI FINANZIARI Il consiglio comunale, con l'approvazione politica di questo importante documento di programmazione, identifica gli obiettivi generali e destina le conseguenti risorse

Dettagli

ASSESSORATO AL BILANCIO PRESENTAZIONE

ASSESSORATO AL BILANCIO PRESENTAZIONE ASSESSORATO AL BILANCIO PRESENTAZIONE IL COMUNE Residenti al 31.12.2006 70.678 Uomini: 32.919 Donne: 37.759 Famiglie: 35.765 Composizione media a famiglia 1,97 Tasso di natalità: 0,78% Tasso di mortalità:

Dettagli

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO

COMUNE DI COLOGNO AL SERIO COMUNE DI COLOGNO AL SERIO INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri

Dettagli

COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2014-2016 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed

Dettagli

COMUNE DI CERRO MAGGIORE

COMUNE DI CERRO MAGGIORE COMUNE DI CERRO MAGGIORE In sintesi, il bilancio 2014: - è un documento contabile sintetico, che si riferisce all anno anno 2014; - contiene le previsioni delle somme di denaro in entrata ed in uscita

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE PER L' ESERCIZIO 2015

BILANCIO DI PREVISIONE PER L' ESERCIZIO 2015 UNIONE DEI COMUNI DELLE TERRE DEL SOLE E DEL MARE LIZZANO SEDE AMMIN CORSO EUROPA 37 02637310737 BILANCIO DI PREVISIONE PER L' ESERCIZIO 2015 UNIONE DEI COMUNI DELLE TERRE DEL SOLE E DEL MARE LIZZANO SEDE

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE BILANCIO DI PREVISIONE Esercizio 2013 Modello n. 2 (D.P.R. 31/01/1996 N. 194) per comuni ed unioni di comuni COMUNE DI SOTTO IL MONTE BILANCIO DI PREVISIONE 2013 PARTE I - ENTRATA (segue) Bilancio di previsione

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE BILANCIO DI PREVISIONE Esercizio 2014 Modello n. 2 (D.P.R. 31/01/1996 N. 194) per comuni ed unioni di comuni COMUNE DI SOTTO IL MONTE BILANCIO DI PREVISIONE 2014 PARTE I - ENTRATA (segue) Bilancio di previsione

Dettagli

Bilancio per il Cittadino BILANCIO di PREVISIONE

Bilancio per il Cittadino BILANCIO di PREVISIONE Bilancio per il Cittadino BILANCIO di PREVISIONE 2017-2019 Il Bilancio di Previsione 2017-2019 è stato redatto secondo i nuovi principi contabili ai sensi del D.Lgs 118/2011 "Disposizioni in materia di

Dettagli

Comune di Ceregnano. Comune di Ceregnano

Comune di Ceregnano. Comune di Ceregnano La presente proposta rappresenta il primo documento programmazione dell anno e deve tener conto degli impegni presi in campagna elettorale e anche della particolare situazione economica italiana. DEBITO

Dettagli

INDICE. Contesto generale della programmazione

INDICE. Contesto generale della programmazione COMUNE DI ITRI INDICE La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali Programmazione e politica d'investimento Caratteristiche

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE PARTE I - ENTRATA 0// Risorsa Accertamenti 5 7 8 AVANZO ESERCIZIO PRECEDENTE DI CUI.,5 8.58, 7.,7 di cui: VINCOLATO.5,7.5,7 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI.80.59,99.9,99 FONDO AMMORTAMENTO NON VINCOLATO 9.,5

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE Procedura realizzata da Publisys S.p.A. C.da Santa Loja - Tito (PZ) PARTE I - ENTRATA Procedura realizzata da Publisys S.p.A. C.da Santa Loja - Tito (PZ) Pagina di PARTE I - ENTRATA Risorsa Accertamenti

Dettagli

Min.Interno Ris.ISTAT Ris.Corte dei Conti... COMUNE DI CUNEO SIGLA PROV.

Min.Interno Ris.ISTAT Ris.Corte dei Conti... COMUNE DI CUNEO SIGLA PROV. CODICI Min.Interno 1 0 1 0 2 7 0 7 8 0 Ris.ISTAT 0 0 4 0 7 8 Ris.Corte dei Conti... IMPORTI ESPRESSI IN EURO COMUNE COMUNE DI CUNEO UNIONE DI COMUNI SIGLA PROV. CN CERTIFICATO DEL CONTO DI BILANCIO 2006

Dettagli

Bilancio di Previsione PARTE I - Entrate

Bilancio di Previsione PARTE I - Entrate Pagina 1 di 12 PARTE I - Entrate Risorsa Avanzo di Amministrazione di cui : Accertamenti ultimo esercizio 119.114,93 Vincolato 0,00 Finanziamento Investimenti 0,00 Fondo Ammortamento 0,00 Non Vincolato

Dettagli

Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI

Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI ACCERTAMENTI RISCOSSIONI VOCI in c/competenza in c/residui Titolo I - ENTRATE TRIBUTARIE Categoria 1 - Imposte 7.823.427,97 5.772.992,10 1.061.621,12 I.C.I. (1) 4.250.705,63 2.209.171,68 1.055.196,87 Imposta

Dettagli

COMUNE DI CUNEO COMUNE UNIONE DI COMUNI CODICI. Min.Interno Ris.ISTAT Ris.Corte dei Conti... IMPORTI ESPRESSI IN EURO

COMUNE DI CUNEO COMUNE UNIONE DI COMUNI CODICI. Min.Interno Ris.ISTAT Ris.Corte dei Conti... IMPORTI ESPRESSI IN EURO CODICI Min.Interno 1 0 1 0 2 7 0 7 8 0 Ris.ISTAT 0 0 4 0 7 8 Ris.Corte dei Conti... IMPORTI ESPRESSI IN EURO COMUNE COMUNE DI CUNEO UNIONE DI COMUNI SIGLA PROV. CN CERTIFICATO DEL CONTO DI BILANCIO 2007

Dettagli

Titolo I - ENTRATE TRIBUTARIE. Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI. VOCI in c/competenza in c/residui

Titolo I - ENTRATE TRIBUTARIE. Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI. VOCI in c/competenza in c/residui ACCERTAMENTI RISCOSSIONI VOCI in c/competenza in c/residui Titolo I ENTRATE TRIBUTARIE Categoria 1 Imposte 7.555.928,57 6.490.035,23 477.126,96 I.C.I. (1) con aliquota 4.098.478,54 3.041.834,51 471.373,85

Dettagli

COMUNE DI SAN NICOLA LA STRADA

COMUNE DI SAN NICOLA LA STRADA COMUNE DI SAN NICOLA LA STRADA Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione e politica

Dettagli

Il Bilancio preventivo 2015/2017

Il Bilancio preventivo 2015/2017 Il Bilancio preventivo 2015/2017 DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 1-Sezione strategica - Condizioni esterne Obiettivi generali individuati dal governo Indirizzi strategici da programma di mandato Popolazione

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE PARTE I - ENTRATA 5//0 Risorsa Accertamenti 5 7 8 AVANZO ESERCIZIO PRECEDENTE DI CUI 9.5,7 9.5,7 di cui: VINCOLATO.7,75.7,75 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI 8.75,97 8.75,97 FONDO AMMORTAMENTO NON VINCOLATO

Dettagli

COMUNE DI ALBISOLA SUPERIORE RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI ALBISOLA SUPERIORE RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI ALBISOLA SUPERIORE RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015-2017 INDICE La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri

Dettagli

COMUNE DI CERRO MAGGIORE

COMUNE DI CERRO MAGGIORE COMUNE DI CERRO MAGGIORE In sintesi, il bilancio 215: - è un documento contabile sintetico, che si riferisce all anno anno 215; - contiene le previsioni delle somme di denaro in entrata ed in uscita u

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE BILANCIO DI PREVISIONE Esercizio 2016 Modello n. 2 (D.P.R. 31/01/1996 N. 194) per comuni ed unioni di comuni COMUNE DI CASAPESENNA BILANCIO DI PREVISIONE 2016 PARTE I - ENTRATA (segue) Bilancio di previsione

Dettagli

COMUNE DI GREZZANA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI GREZZANA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI GREZZANA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015-2017 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE PARTE I - ENTRATA Risorse Accertamenti Pag. 1 PARTE PRIMA - ENTRATA TITOLO 1 - ENTRATE TRIBUTARIE CATEGORIA 1 - IMPOSTE 1010111 RISORSA 111 - IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI - I.C.I. 107.174,43 366.659,81

Dettagli

Bilancio di previsione Città di Seriate -

Bilancio di previsione Città di Seriate - Bilancio di previsione 2014-2016 1 Bilancio di previsione 2014-2016 Il comune di Seriate ha aderito alla sperimentazione contabile 2 Anno 2013: conseguiremo gli obiettivi del Patto di stabilità Saldi finanziari

Dettagli

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI SERRA DE' CONTI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015-2017 - Modello ufficiale RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2015-2017 (D.LGS.77/95) INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI Sezione 1 -

Dettagli

BILANCI ON LINE Conto Consuntivo

BILANCI ON LINE Conto Consuntivo BILANCI ON LINE Conto Consuntivo Il Rendiconto di Gestione (Conto Consuntivo) è il momento di verifica dell'esercizio finanziario appena trascorso e di confronto con quanto era stato previsto con il Bilancio

Dettagli

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI SONCINO Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali

Dettagli

COMUNE DI TRECASE Provincia di NAPOLI. BILANCIO di PREVISIONE per l'esercizio 2015

COMUNE DI TRECASE Provincia di NAPOLI. BILANCIO di PREVISIONE per l'esercizio 2015 Provincia di NAPOLI BILANCIO di PREVISIONE per l'esercizio 2015 PARTE I - ENTRATA : Pag. 1 Risorsa Accertamenti Previsioni PREVISIONI DI COMPETENZA AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 272.193,59 431.180,48 1.147.824,53

Dettagli

VERIFICA DEGLI EQUILIBRI - BILANCIO Parte I - ENTRATA

VERIFICA DEGLI EQUILIBRI - BILANCIO Parte I - ENTRATA Parte I - ENTRATA Categorie Stanziamento Accertamenti Proiezione al 31/12 1 ENTRATE TRIBUTARIE IMPOSTE 1.889.960,00 1.777.734,05 1.911.146,83 TASSE 1.912.916,62 208.436,85 1.912.916,62 TRIBUTI SPECIALI

Dettagli

COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2014-2016 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione

Dettagli

L ALBERO DELLA PERFORMANCE

L ALBERO DELLA PERFORMANCE L ALBERO DELLA PERFORMANCE Il Comune di Verdellino, in linea con le previsioni normative e con le indicazioni fornite dalla Commissione indipendente per la Valutazione Trasparenza e Integrità nelle Pubbliche

Dettagli

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

INDICE. Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI ASSEMINI INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri

Dettagli

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI UMBERTIDE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali

Dettagli

COMUNE DI ORZINUOVI (Provincia di Brescia) BILANCIO DI PREVISIONE 2014

COMUNE DI ORZINUOVI (Provincia di Brescia) BILANCIO DI PREVISIONE 2014 COMUNE DI ORZINUOVI (Provincia di Brescia) BILANCIO DI PREVISIONE 2014 COMUNE DI ORZINUOVI Pagina 1 Parte Entrata - Anno 2014 Risorsa Accertamenti Previsioni Avanzo di Amministrazione 100.00 65.00 35.00

Dettagli

COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO

COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione

Dettagli

COMUNE DI EBOLI. Allegato 3

COMUNE DI EBOLI. Allegato 3 COMUNE DI EBOLI Allegato 3 Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri

Dettagli

VERIFICA DEGLI EQUILIBRI - BILANCIO Parte I - ENTRATA

VERIFICA DEGLI EQUILIBRI - BILANCIO Parte I - ENTRATA Parte I - ENTRATA Categorie Stanziamento Accertamenti Proiezione al 31/12 1 ENTRATE TRIBUTARIE IMPOSTE 2.278.000,00 2.095.345,12 2.278.000,00 TASSE 3.940.489,00 2.825.994,35 3.377.529,00 TRIBUTI SPECIALI

Dettagli

COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI BORGHETTO SANTO SPIRITO RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2013-2015 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione

Dettagli

COMUNE DI FIVIZZANO Analisi delle Risorse Entrate tributarie IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI.

COMUNE DI FIVIZZANO Analisi delle Risorse Entrate tributarie IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI. .. - Entrate tributarie... imposte.0.,8 00.0.,90..00,9 Previsione del Anno Anno della col. alla col..0.09,8..09,8.80.9,8,0 tasse..0.8.,.98.,00..,00.8.80.0.00,98 tributi speciali ed altre entrate tributarie

Dettagli

COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA COMUNE DI CERVETERI RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2012-2014 INDICE Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed

Dettagli

COMUNE DI PALAGIANO. Relazione al. Rendiconto di Gestione

COMUNE DI PALAGIANO. Relazione al. Rendiconto di Gestione COMUNE DI PALAGIANO Relazione al Rendiconto di Gestione 2014 COMUNE DI PALAGIANO Relazione al Rendiconto di Gestione 2014 PROGRAMMAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO La Relazione al Rendiconto di Gestione Pagina

Dettagli

STAMPA PROSPETTO EQUILIBRI DI BILANCIO

STAMPA PROSPETTO EQUILIBRI DI BILANCIO STAMPA PROSPETTO EQUILIBRI DI BILANCIO Esercizio Finanziario 2016 1 Prospetto Equilibri di Bilancio I N D I C E Introduzione Pagina Riepilogo Bilanci di Competenza Pagina Equilibri Bilancio Corrente Pagina

Dettagli

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco

Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco COMUNE DI ANZIO Presentazione del Sindaco Presentazione del sindaco La Relazione in sintesi Introduzione e logica espositiva Programmazione ed equilibri finanziari Programmazione ed equilibri patrimoniali

Dettagli

Bilancio di previsione Città di Seriate -

Bilancio di previsione Città di Seriate - Bilancio di previsione 2016-2018 1 Anno 2015: conseguiremo gli obiettivi del Patto di stabilità Saldi finanziari di competenza mista contenuti nei limiti degli obiettivi annuali 2 Le principali novità

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE ENTRATE - Anno 2015 Sintetico

BILANCIO DI PREVISIONE ENTRATE - Anno 2015 Sintetico COMUNE DI CALICE AL CORNOVIGLIO Prov. (SP) BILANCIO DI PREVISIONE ENTRATE - Anno 2015 Sintetico Codice e Numero Risorsa Denominazione COMUNE DI CALICE AL CORNOVIGLIO Prov. (SP) Accertamenti ultimo esercizio

Dettagli

COMUNE DI FONTANIGORDA Città Metropolitana di Genova STAMPA PROSPETTO EQUILIBRI DI BILANCIO

COMUNE DI FONTANIGORDA Città Metropolitana di Genova STAMPA PROSPETTO EQUILIBRI DI BILANCIO STAMPA PROSPETTO EQUILIBRI DI BILANCIO Esercizio Finanziario 2016 RIEPILOGO BILANCI DI COMPETENZA 2016 Di seguito sono riportati due prospetti che evidenziano : a) la situazione finanziaria aggiornata

Dettagli

COMUNE DI FELINO. BILANCIO di PREVISIONE

COMUNE DI FELINO. BILANCIO di PREVISIONE COMUNE DI FELINO BILANCIO di PREVISIONE 2018-2020 1 Dati Introduttivi IL TERRITORIO LE STRUTTURE DATI TERRITORIALI VALORE AL 1 GENNAIO 2018 SUPERFICIE COMPLESSIVA KMQ 38,25 STRADE COMUNALI KM 89,72 RETE

Dettagli

BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2014

BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2014 COMUNE DI TERDOBBIATE VIA ROMA 9-28070 - NO TERDOBBIATE C.F.: 5457239 P. I.V.A.: 022686232 BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO 2014 1-3 COMUNE DI TERDOBBIATE Pag. 1 BILANCIO DI PREVISIONE - PARTE ENTRATA

Dettagli