Infermieri nelle carceri, interviene Bregantini. dentro la legge 740/70 ed anche lo spirito del decreto Presidente Consiglio

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1 Venerdì 15 febbraio 2013 CAMPOBASSO E PROVINCIA 7 Infermieri nelle carceri, interviene Bregantini CAMPOBASSO. L Arcivescovo di Campobasso - Bojano, GianCarlo Bregantini nel suo quotidiano ascolto delle necessità della diocesi, è venuto a conoscenza del grave disagio di un gruppo di infermieri che operano nelle carceri della nostra regione Molise. «Sono persone che svolgono un compito di grande e grave responsabilità nel tessuto sociale. Infatti l ascolto delle prove, fisiche e spirituali, dei detenuti richiede a loro una particolare attitudine nell ascolto e nell accompagnamento. Tutto questo richiederebbe una maggior considerazione sociale del loro ruolo, tenendo anche presente che le carceri in questo momento stanno scoppiando, svolgendo così quel ruolo di recupero sociale di chi ha sbagliato, come vuole la nostra bella Costituzione Italiana. Invece, in merito a quanto appreso dal personale infermieristico coinvolto, la Asrem della nostra Regione ha operato un bando per regolarizzare la situazione che non li tutela. Veri gli obiettivi di qualificazione, ma carenti i mezzi proposti. Vengono violati i diritti maturati dentro la legge 740/70 ed anche lo spirito del decreto Presidente Consiglio dei Ministri, poiché alcuni infermieri prestano servizio da oltre 20 anni e che non trovano adeguate tutele nel bando proposto. Soprattutto non si tengono in conto le esigenze che comporta essere infermieri in carcere a servizio della popolazione detenuta. Se infatti ogni otto mesi cambierà la figura dell infermiere, in una continua immotivata turnazione, ci si chiede con quale animo il detenuto potrà essere seguito, ascoltato, capito ed accompagnato. Il Vescovo chiede con forza e fiducia alla nostra Asrem di seguire gli esempi positivi che sono già stati attuati dalle regioni confinanti, come l Abruzzo, Puglia e Toscana. Queste ed altre Regioni hanno infatti saputo qualificare questo servizio infermieristico carcerario, senza violare diritti e competenze, maturate da decenni che ne garantiscono invece la speciale qualità. Confida nella saggezza legislativa della Asrem, perché si venga all opportuna scelta di ritirare il bando in questione».

2 CITTÀ DEL MOLISE Venerdì 15 febbraio 2013 È giunto a Pozzilli l innovativo macchinario radiologico denominato Eos Al Neuromed radiografie in 3D P OZZILLI. Nuovo primato per il Neuromed con l acquisizione del sistema EOS, l innovativo macchinario radiologico che permette di studiare la colonna vertebrale e gli arti inferiori in posizione eretta, con la massima precisione e una dose di raggi inferiore del 90 per cento rispetto ad una TAC e di 8 volte rispetto ad una radiografia tradizionale. L apparecchiatura è stata messa a punto dalla Società Aerospaziale francese e si serve di un sofisticato software di post processing, che consente di ricostruire lo scheletro intero in 3D, garantendo una valutazione di alta precisione delle curvature della colonna vertebrale, ed uno studio degli aspetti posturali dei pazienti, in particolare di bambini ed anziani, difficilmente valutabili con le tecniche tradizionali. L apparecchio è collegato ad una cabina all interno del quale il paziente entra in piedi e rimane in posizione eretta per una manciata di secondi, tempo necessario ad eseguire l esame. La cabina non viene chiusa, per cui è particolarmente indicata per chi soffre di claustrofobia. I vantaggi ottenuti dall utilizzo di EOS derivano non solo dalla rapidità della scansione che consente di ottenere esami in posizione eretta (quindi sotto gravità), fondamentale per le valutazioni biomeccanicofunzionali, ma anche dalla dose minima di radiazioni assorbite dal paziente, rispetto alla radiologia convenzionale. Attraverso l adozione di EOS, dunque, l Istituto di Ricerca di Pozzilli compie un nuovo importante passo avanti nel proprio aggiornamento tecnologico, per migliorare ulteriormente la qualità dei risultati clinici offerti all utenza e per rendere accessibile un importante strumento diagnostico a un numero sempre maggiore di pazienti, come sostiene il Responsabile della Neuroradiologia del Neuromed, Marcello Bartolo: Questa apparecchiatura ha spiegato - permetterà a tutti i pazienti del centro e del meridione d Italia di poter usufruire di un servizio che fino ad oggi era presente solo in Lombardia. 17

3 Politica Venerdì 15 febbraio 2013 C.da Colle delle Api Campobasso - Tel Fax campobasso@primopianomolise.it Verso le regionali Servizi integrati e piano di rientro da rimodulare, le idee di Costruire democrazia per la sanità del futuro CAMPOBASSO. Una sanità giusta e sostenibile anche in Molise. Questo il tema del convegno indetto ieri pomeriggio presso la biblioteca Albino da Costruire Democrazia. Sulla delicata questione sono intervenuti Michela Musacchio, oncologa e candidata al Senato, Sergio Di Vico, candidato consigliere regionale, Ugo Carissimi e Massimo Romano, candidato presidente della Regione. Quanto costa la sanità in Molise e come vengono spesi i soldi dei cittadini? A questo interrogativo ha cercato di rispondere Sergio Di Vico. Oltre il 75% della spesa regionale è rivolta alla sanità. Abbiamo un sistema che viene finanziato con circa 600 milioni l anno e si riesce a spenderne diverse decine di milioni in più per rendere una serie di prestazioni che non sono senz altro all altezza delle aspettative dei cittadini. La sanità in Molise è un settore che soffre gravi difficoltà: interventi di pronto soccorso che vengono eseguiti dopo un intero giorno di attesa, mancanza di posti letto, attese di mesi per una visita specialistica. Sono questi alcuni dei disservizi che ogni cittadino molisano ha sperimentato almeno una volta sulla propria pelle. Perché questo avviene? Probabilmente c è una dispersione delle risorse, non c è un attenzione organizzativa adeguata, c è una fase di grossa involuzione del sistema. Una situazione aggravata dal piano di rientro, ricorda ancora Di Vico, che dal 2005 ad oggi, si è tradotto anche in un significativo aumento tributario per i cittadini molisani. Il piano di rientro va necessariamente ridefinito a livello centrale perché così com è formulato oggi non propone nessun nuovo modello organizzativo. Mancano investimenti aggiuntivi in tecnologia, innovazione e nelle risorse umane. Se questo avvenisse in un azienda normale significherebbe semplicemente un accompagnamento al fallimento. Questo non lo possiamo consentire. Per riprendere in mano la sanità regionale occorrono, secondo Di Vico, decise scelte di campo: sostenere le strutture pubbliche garantendo prestazioni qualitativamente avanzate e ridimensionare il finanziamento alle strutture private in fallimento. Occorre una programmazione che comprenda anche il privato ma come fornitore di servizi integrativi a quelli offerti dalla sanità pubblica e non si ponga in concorrenza con essa. D. I.

4 4 Politica Venerdì 15 febbraio 2013 L appello di monsignor Bregantini Infermieri nelle carceri, il bando per la regolarizzazione non li tutela CAMPOBASSO. Gli infermieri che lavorano nelle carceri molisane vivono un momento di difficoltà. È al grave disagio di un gruppo di loro che fa riferimento l arcivescovo di Campobasso-Bojano GianCarlo Bregantini. Sono persone che svolgono un particolare compito di grande e grave responsabilità nel tessuto sociale- afferma Bregantini-. Infatti l ascolto delle prove, fisiche e spirituali, dei detenuti richiede a loro una particolare attitudine nell ascolto e nell accompagnamento. Tutto questo richiederebbe una maggior considerazione sociale del loro ruolo, tenendo anche presente che le carceri in questo momento stanno scoppiando, svolgendo così quel ruolo di recupero sociale di chi ha sbagliato, come vuole la nostra bella Costituzione Italiana. Invece, in merito a quanto appreso dopo attento ascolto - dal personale infermieristico coinvolto, l Asrem ha operato un bando per regolarizzare la situazione che non li tutela. Veri gli obiettivi di qualificazione, ma carenti i mezzi proposti. Perché, in realtà, a nostro giudizio come Chiesa che è sempre in ascolto dei più fragili, possiamo rilevare che: vengono violati i diritti maturati dentro la legge 740/70 ed anche lo spirito del decreto Presidente Consiglio dei Ministri ( ), poiché alcuni infermieri prestano servizio da oltre 20 anni e che non trovano adeguate tutele nel bando proposto; soprattutto non si tengono in conto le particolarissime esigenze che comporta essere infermieri in carcere a servizio della popolazione detenuta. Se infatti ogni otto mesi cambierà la figura dell infermiere, in una continua immotivata turnazione, ci si chiede con quale animo il detenuto potrà essere seguito, ascoltato, capito ed accompagnato, si legge nella riflessione del presule. Il vescovo perciò, chiede con forza e fiducia all Asrem di seguire gli esempi positivi che sono già stati attuati dalle regioni confinanti, come l Abruzzo, Puglia e Toscana. Queste ed altre Regioni hanno infatti saputo qualificare questo servizio infermieristico carcerario, senza violare diritti e competenze, maturate da decenni che ne garantiscono invece la speciale qualità. Bregantini, infine, confida nella saggezza legislativa dell Asrem, perché si venga all opportuna scelta di ritirare il bando in questione.

5 Venafro Venerdì 15 febbraio 2013 Via Pio La Torre, Isernia - Tel Fax venafro@primopianomolise.it Ss Rosario, Vaccone: i politici scendano dal carro dei vincitori Il Comitato: fino all altro giorno eravamo soli a difendere l ospedale VENAFRO. Un successo che il Comitato pro Santissimo Rosario vuole godersi da solo. Da solo così come è stato fino all altro giorno e così come da solo ha approntato il contratto. E il presidente Giovanni Vaccone a prendersi la briga di spingere giù dal carro dei vincitori i politici che pure l altra mattina - con altri trecento cittadini - hanno affollato la sala dell ospedale per assistere alla firma dell impegno sottoscritto dal candidato governatore del centrosinistra Paolo Frattura. Innanzitutto ringrazio tutti i cittadini che hanno preso parte alla riuscitissima iniziativa e ringrazio anche i politici che sono intervenuti, però voglio precisare - ha dunque sottolineato Vaccone a nome del Comitato - che se c è qualcuno che può rivendicare i meriti della firma dell impegno questo è solo il Comitato sorto in difesa del nosocomio. Tuttavia, da oggi chiunque vorrà potrà dare il personale contributo alle nostre azioni. Insomma, Vaccone ha voluto ristabilire le distanze e imprimere a caratteri cubitali l apoliticità del pro Ss Rosario. Inoltre, considerato che molti l altra mattina hanno notato l assenza dell avvocato Alfredo Ricci dal tavolo - ma non dalla sala - della firma (a cui erano seduti invece lo stesso Vaccone, Frattura, Esposito e l avvocato Franco Macerola), il Comitato ha fatto sapere che Ricci è e resta il nostro legale, però formalmente non fa parte del Comitato al quale pure lo invitiamo ad aderire; diversamente, l avv. Macerola è iscritto, quindi è stato lui ad autenticare le firme in calce all impegno di Frattura.

6 Il Quotidiano del Molise Politica PRIMO Vener enerdì dì 15 5 febbraio 2013 PIANO 3 CAMPOBASSO. Per una sanità migliore, giusta e sostenibile: è stato questo il tema dell incontro organizzato da Costruire Democrazia alla biblioteca Albino di Campobasso e durante il quale sono intervenuti Sergio Di Vico, Michela Musacchio, Ugo Carissimi e Massimo Romano. Un argomento che ha sempre acceso il dibattito politico, ma che in questa campagna elettorale è stato un po trascurato. Il Molise, è noto a tutti, deve rispettare i diktat del tavolo tecnico romano sul Piano di rientro e su queste indicazioni bisogna riorganizzare Più attenzione ai pronto soccorso Sanità più giusta ed efficace: le propost oposte di Costruire Democrazia il sistema. E forse in questo periodo si rischia di fare promesse che non si potranno mantenere. La pensa così, ad esempio, l ex amministratore dell Asrem Sergio Di Vico: Le scelte sulla sanità non portano voti. Ma nella sua analisi l esponente di Costruire Democrazia ha messo in luce le criticità del settore: Le cose non funzionano, nonostante il 75 per cento della spesa regionale sia utilizzato per la sanità. Le prestazioni non sono all altezza delle aspettative della gente, in primis i pronto soccorso. I problemi sono dovuti anche alla dispersione delle risorse. Quindi, dal momento che siamo in Piano di rientro e non possiamo investire in innovazione, ricerca e risorse umane, dobbiamo fare scelte di campo. In particolare, è necessario razionalizzare facendo delle scelte. Che non sono quelle fatte dal commissario, ma discutendole con le comunità interessate. Ecco le proposte di Costruire Democrazia: il sistema dell emergenza deve essere diffuso sul territorio e tempestivo anche nelle zone montane. Perciò, l assistenza primaria deve fare da filtro all ospedale: in questo modo, non sarà importante avere l ospedale sotto casa.

7 Il Quotidiano del Molise Attualità Vener enerdì dì 15 5 febbraio 2013 CAMPOBASSO 7 Si è tenuto il primo di un ciclo di otto appuntamenti Neoplasia della mammella e chirurgia oncoplastica Un luminare della Medicina alla Fondazione Giovanni Paolo II Alla Alla Fondazione Giovanni Paolo II occhi puntati sulla nuova frontiera della chirurgia dei tumori alla mammella Quali sono le ultime evoluzioni nella terapia chirurgica dei tumori della mammella? Quali sono i vantaggi in termini di benessere per le donne della nuova chirurgia oncoplastica per il carcinoma della mammella in stadio precoce? Di questi aspetti e di molto altro si è parlato in occasione del dibattito sul tema Archivio dell Attualità in tema di terapia integrata del carcinoma della mammella, che si è svolto, mercoledì scorso alla Fondazione Giovanni Paolo II, tenuto dal Prof. Riccardo Masetti, Direttore Centro Interdipartimentale di Senologia, Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico A. Gemelli di Roma. Il convegno rientra nel ciclo di appuntamenti del 2013 del seminario Aggiornamenti in chirurgia oncologica organizzato dal Dipartimento di Oncologia della Fondazione Giovanni Paolo II diretto dal Prof. Camillo Cavicchioni. La chirurgia conservativa seguita da radioterapia è oggi considerata il gold standard terapeutico per il carcinoma della mammella in stadio precoce afferma il Prof. Masetti -. Nell ultimo decennio quindi, si è assistito ad un continuo incremento nell uso delle tecniche di chirurgia conservativa che nei centri di eccellenza vengono oggi applicate come trattamento di scelta nel 75-80% delle pazienti con tumore del seno. Nel tentativo di ottimizzare il risultato estetico, sono state introdotte, negli ultimi anni, nuove procedure chirurgiche che combinano i principi della chirurgia oncologica con accorgimenti propri della chirurgia plastica. Queste nuove tecniche, chiamate oncoplastiche, consentono generalmente resezioni ghiandolari più ampie, facilitando l acquisizione di una buona radicalità oncologica con adeguati risultati estetici anche nelle pazienti con lesioni localizzate in quadranti considerati a maggior rischio di inestetismi. L obiettivo del corso è di aggiornare gli operatori sanitari chiamati a partecipare, sulle recenti evoluzioni nella terapia chirurgica dei tumori della mammella con particolare attenzione alla chirurgia oncoplastica. L incontro rientra nel il ciclo di otto appuntamenti che vedono la partecipazione di otto esperti della chirurgia oncologica, docenti universitari della Facoltà di Il prof. of. Riccardo do Masetti tti Medicina e chirurgia A. Gemelli dell Università Cattolica del Sacro Cuore. La Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II, presidio d eccellenza per l oncologia, con il patrocinio dell Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso e la Società Italiana di Chirurgia Oncologica, apre le sue porte agli operatori sanitari ed ai medici specialisti, per un ciclo di otto incontri previsti fino al prossimo maggio. Il Prof. Massetti vanta un curriculum medico di grande levatura anche internazionale: ha svolto oltre 5000 interventi di chirurgia oncologica maggiore, con particolare riguardo alla chirurgia dei tumori della mammella. In particolare, in questo settore ha contribuito con un team internazionale alla messa a punto di nuove tecniche di chirurgia conservativa, denominate tecniche di chirurgia oncoplastica, che associano gli accorgimenti propri della chirurgia oncologica con quelli propri della chirurgia estetica. E anche autore di 215 pubblicazioni scientifiche in extenso e nel 2000 ha fondato la Komen Italia onlus, una associazione non a finalità di lucro, attiva nella lotta ai tumori del seno in Italia, della quale è attualmente Presidente.

8 BREGANTINI IN AIUTO INFERMIERI CARCERI: "BANDO SIA RITIRATO" - P /02/ BREGANTINI IN AIUTO INFERMIERI CARCERI: "BANDO SIA RITIRATO" L arcivescovo Giancarlo Bregantini ha incontrato un gruppo di infermieri che operano nelle carceri molisane, che hanno esposto le loro problematiche al religioso. «Sono persone che svolgono un particolare compito di grande e grave responsabilità nel tessuto sociale- nella precisazione di Bregantini-. Infatti l ascolto delle prove, fisiche e spirituali, dei detenuti richiede a loro una particolare attitudine nell ascolto e nell accompagnamento. Tutto questo richiederebbe una maggior considerazione sociale del loro ruolo, tenendo anche presente che le carceri in questo momento stanno scoppiando, svolgendo così quel ruolo di recupero sociale di chi ha sbagliato, come vuole la nostra bella Costituzione Italiana. Invece, in merito a quanto appreso dopo attento ascolto - dal personale infermieristico coinvolto, la Asrem della nostra Regione ha operato un bando per regolarizzare la situazione che non li tutela. Veri gli obiettivi di qualificazione, ma carenti i mezzi proposti. Perché, in realtà, a nostro giudizio come Chiesa che è sempre in ascolto dei più fragili, possiamo rilevare che vengono violati i diritti maturati dentro la legge 740/70 ed anche lo spirito del decreto Presidente Consiglio dei Ministri ( ), poiché alcuni infermieri prestano servizio da oltre 20 anni e che non trovano adeguate tutele nel bando proposto. Soprattutto non si tengono in conto le

9 BREGANTINI IN AIUTO INFERMIERI CARCERI: "BANDO SIA RITIRATO" - P /02/2013 particolarissime esigenze che comporta essere infermieri in carcere a servizio della popolazione detenuta. Se infatti ogni otto mesi cambierà la figura dell infermiere, in una continua immotivata turnazione, ci si chiede con quale animo il detenuto potrà essere seguito, ascoltato, capito ed accompagnato». Il Vescovo perciò, chiede con forza e fiducia all Asrem di seguire gli esempi positivi che sono già stati attuati dalle regioni confinanti, come l Abruzzo, Puglia e Toscana. Queste ed altre Regioni hanno infatti saputo qualificare questo servizio infermieristico carcerario, senza violare diritti e competenze, maturate da decenni che ne garantiscono invece la speciale qualità. L arcivescovo confida nella saggezza legislativa della Aasrem, «perché si venga all opportuna scelta di ritirare il bando in questione».