30 anni al servizio dei più poveri anno di gioia. 4 Morija è come. 7 Grazie a tutti coloro. Edizione speciale anniversario.

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1 30 ans Jahre anni ans Jahre anni Agosto Edizione speciale anniversario 30 anni al servizio dei più poveri 3 30 anno di gioia e di tensione 4 Morija è come un aereo cargo 7 Grazie a tutti coloro che lavorano per noi

2 Morija: il cuore in azione Editoriale Il cuore di Morija continua così a battere a favore dei più poveri, come ha sempre battuto per queste migliaia di vite di bambini salvate, queste decine di migliaia di abitanti dei villaggi che ora hanno accesso all acqua potabile, queste decine di ex disabili che hanno ritrovato mobilità, speranza e dignità. Da 30 anni il cuore di Morija batte per i più poveri! L associazione gestisce attualmente 13 progetti nel Burkina Faso, nel Ciad, in Camerun e nel Togo. Per il suo trentesimo anno di attività, Morija si è prefissa l obiettivo di creare ed attrezzare un blocco operatorio nel Centro per disabili di Kaya, in Burkina Faso. Questo progetto, ambizioso, è iniziato alla fine dello scorso anno con i primi colpi di piccone. Il blocco, operativo dal 2009, è un indispensabile strumento di lavoro al servizio dei disabili. Il progetto funzionerà grazie alla collaborazione di chirurgi svizzeri e del Burkina Faso. Ma la situazione dei più deboli è sempre drammatica. Se noi soffriamo della situazione economica, tanto più le popolazioni del Sud subiscono le ripercussioni di una crisi finanziaria di cui non sono responsabili. Ricordiamo semplicemente il vertiginoso aumento dei prezzi delle derrate alimentari nel 2008, che ha scatenato veri e propri scontri, perfettamente legittimi, secondo Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite. Morija opera vicino a questi drammi della miseria e li conosce bene. In occasione di suoi 30 anni, Morija vi invita a sostenere la sua lotta quotidiana per una maggiore giustizia e compassione. Perché oggi più che mai è necessario coniugare i nostri sforzi in questo periodo di recessione. Grazie per il vostro fedele sostegno. L equipe di Morija Associazione umanitaria En Reutet 1868 Collombey-le-Grand Tél Fax relat.publique@morija.org CCP Associazione senza scopo di lucro Fondata nel 1979 conformemente agli Articoli 60 e seg. del Codice Civile Svizzero Sede sociale: Collombey-le-Grand (VS) Revisore dei conti: Fiduciaire R. Künzlé SA Monthey Scopo Assistenza al bisognoso popolo africano, del Sahel in particolare, senza distinzione alcuna di razza o religione. I 3 pilastri dell aiuto sono l intervento di emergenza il miglioramento delle condizione di vita i progetti di sviluppo Lo spirito con cui viene offerto il nostro aiuto trova le sue origini nel Vangelo. Mensile d informazione Redazione: Morija Grafia e stampa: Jordi SA, Belp Prezzo dell abbonamento: CHF 25. / 15. Abbonamento di sostegno: CHF 50. / 30. Qualsiasi contributo sarà ben accetto. GRAZIE Misto Cert no. SQS-COC FSC

3 Dalle alle 15.00: Gabidou, clown e scultore di palloncini 30 anni di gioia e di tensione Stanco e indebolito oggi per problemi di salute, Michel Raboud ricorda volentieri gli inizi dell associazione Morija. E a ragione: «questa associazione è stata come un figlio! Ho dovuto prendermene cura, le ho dato tutto.» Incontrato nei locali di Collombey-le-Grand, nel Vallese, in piena zona industriale, il direttore dell associazione, 57 anni, afferma di avere sempre amato questo lavoro per i valori che difende e che riguardano l essere umano. «E ogni volta è per me motivo di grande soddisfazione sapere che è possibile salvare bambini se diamo loro l aiuto necessario. Talvolta basta così poco per salvare una vita.» A cosa fa riferimento la miseria umana nella sua vita? Ho vissuto un adolescenza difficile. Ero disperato per una vita che non mi dava alcuna soddisfazione. Quando ho sentito parlare di un Dio d amore, ho risposto «sì» a questo appello e la mia vita è cambiata. Poi nel 1973, mi sono impegnato contro la carestia in Etiopia. Ho voluto offrire il mio contributo, per quanto modesto, vendendo all epoca con i miei compagni minestre a favore di questi sfortunati, Visto il successo di questa prima azione, abbiamo ripetuto l esperienza e aiutato un primo orfanotrofio gestito da amici nel Burkina Faso. Morija è nata subito dopo. festeggia i suoi 30 anni Christiane e Michel Raboud Quali sono stati i momenti forti di questi 30 anni di vita di Morija? I momenti forti che mi vengono in mente sono quelli difficili in Africa, dove ho passato molto tempo in questi ultimi anni. Più di una volta siamo rimasti scossi per le notizie provenienti dal territorio e le crisi non sono mai state facili da attraversare. Ho vissuto 30 anni di soddisfazioni professionali, è vero, ma anche 30 anni di tensione. Da notare tuttavia che il blocco operatorio che sta per nascere al Centro per disabili di Kaya, in Burkina Faso, è come un coronamento di quanto abbiamo potuto realizzare grazie all associazione Morija. In questo senso viviamo un periodo eccezionale. Quali sono le nove sfide da affrontare? Dobbiamo lavorare per l autofinanziamento dei progetti. I nostri centri si occupano di persone marginali ed emarginate: vedove, orfani, disabili. Difficile per i nostri collaboratori trovare finanziamenti presso strutture locali per popolazioni non riconosciute, prive di uno statuto. Il nostro personale deve attingere all ingegno per generare redditi, e in parte vi riesce. Organizzate una festa per il 30 anni di Morija; perché? Non è abituale in effetti festeggiare i 30 anni di un associazione, ma ciò coincide con il mio ritiro dalle attività in loco per ragioni di salute. E significa porre pubblicamente l accento su quanto è stato possibile realizzare e rallegrarsene. In programma A partire dalle 14.00: Giostre per i bambini (10 franchi, accesso illimitato) Caccia al tesoro sull Africa, organizzata dagli scout di Collombey (con premi alla fine) Atelier djembé di Vincent Zanetti e i suoi allievi Stand delle trecce africane Dalle alle e dalle alle 16.45: Concerto di Jacky Lagger 17.00: Parte ufficiale 20.30: Concerto di Djinn Djow Biglietti in vendita presso gli Uffici del Turismo di Monthey e di Aigle, il Servizio Clienti Manor Monthey, su e sul posto il giorno stesso (apertura delle porte alle 19.30)

4 Morija è come un aereo cargo scoperto che esistono in Svizzera uomini, donne e bambini che provano compassione per i più poveri dell Africa subsahariana. Ho scoperto che esistono persone in Occidente che condividono pane, reddito, patrimonio con i più poveri, come gli orfani, le vedove del Ciad, del Camerun, del Burkina Faso e del Togo, affinché vivano in condizioni accettabili. Ho scoperto in territorio elvetico persone che offrono ai bambini africani di famiglie povere la possibilità di andare a scuola e di mangiare dopo le lezioni; che danno ai disabili la possibilità di riprendere l uso degli arti o di spostarsi affinché godano di considerazione in famiglia. Samuel Ndoninga, delegato Morija in Ciad e Camerun Samuel Ndoninga è il delegato Morija in Ciad e in Camerun. Torna agli inizi nell associazione svizzera e illustra la sua utilità in loco. Morija salva vite e i più poveri sono al centro delle sue attività. In Ciad, nella mia tribù come in altre, gli anziani molto poveri sono spesso accusati a torto di stregoneria, venendo così isolati, disprezzati e maltrattati. Ho scoperto che esistono in Svizzera uomini donne che hanno a cuore a queste persone disprezzate, e riescono a migliorarne le Nella mia immaginazione vedo le nostre popolazioni subsahariane a bordo di una piroga fare naufragio al largo del fiume Chari, a Ndjamena. I suoi occupanti sono bambini, adulti e vecchi incapaci di raggiungere la costa. Vedo i salvatori giungere in soccorso, a migliaia di chilometri da lì, a bordo di un aereo cargo Made in Monthey. La maggioranza dei naufraghi può essere salvata! I salvatori sono i donatori, i volontari, i simpatizzanti, i dipendenti. Il loro aiuto non solo ha soltanto risollevato queste persone, ma le ha messe fuori pericolo. «Ho scoperto che esistono in Svizzera uomini, donne e bambini che hanno compassione per i più poveri dell Africa subsahariana» Come ho aderito all associazione? E una lunga storia... Dopo una laurea in geografia, opzione sviluppo, all Università di Ouagadougou nel Burkina Faso, ho passato due anni in Francia nel centro internazionale di studi per lo sviluppo locale (CIEDEL), a Lione, poi un anno all Università delle scienze e delle tecnologie (UST) a Lilla. Dovevo effettuare uno tirocinio professionale di 3 mesi prima di tornare in Ciad per riprendere il mio lavoro alla missione residente della Banca Mondiale che aveva finanziato la mia formazione. Sono stato accettato dall associazione Morija per questo stage. Durante il mio soggiorno a Collombey-le-Grand, ho «Ho scoperto persone in occidente che condividono il pane con i più poveri d Africa» condizioni di vita offrendo miglio, vestiti e coperte. Il mio tirocinio a Lione ha posto fine al contratto trimestrale con Morija e alla mia formazione nel CIEDEL. Alcune settimane dopo, durante un colloquio telefonico con Christiane Raboud, ho accettato di lavorare per Morija e di lasciare di conseguenza le organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale. Questa decisione ha scosso il mio entourage e quello di mia moglie. In effetti veniamo entrambi da famiglia povere e le grandi organizzazioni legate alle Nazioni Unite o i consorzi petroliferi mi aspettavano a braccia aperte. Ma ho voluto essere un buono strumento per i miei simili e non rimpiango la mia scelta. Samuel Ndoninga

5 I nostri paesi in fondo Delegato per il Ciad e il Camerun al fiume In Burkina Faso, Gédéon Kaboré è responsabile di vari progetti Morija, che «contribuiscono in maniera palpabile ad un maggiore dinamismo nello sviluppo socio-economico dei nostri paesi.» Questa osservazione positiva lo ha spinto ad unirsi a noi una decina di anni fa. Le popolazioni di molti paesi africani, in particolare quelle del sud del Sahara, vivono in maggioranza nella precarietà: crisi alimentari a ripetizione, problemi di sanitari (epidemie), tasso di scolarizzazione molto basso, disoccupazione ecc. Rispetto a quelle dei paesi occidentali, esse devono affrontare problemi di sviluppo socio-economico. In altri termini e in maniera caricaturale, i paesi sviluppati sono sulla riva e gli altri, come i nostri, in fondo al fiume. il complesso Paalga: si occupa dell educazione della gioventù con la costruzione di edifici per la scuola primaria, il college e il liceo. Centinaia di bambini si sono già recati a scuola, con loro grande soddisfazione loro e dei loro genitori. Le attività realizzate da Morija attraverso le sue risorse umane, materiali e finanziarie sono perfettamente efficaci. I risultati hanno effetti a breve, medio e lungo termine, essenziale in materia di sviluppo. Il recupero nutrizionale dei bambini nei CREN ha ad esempio come conseguenza il calo di mortalità infantile nelle zone di intervento. Il Progetto Pozzo permette una riduzione delle malattie idriche dovute al consumo di acqua non potabile, la riduzione delle distanze da percorrere per l approvvigionamento di acqua e il miglioramento dell alimentazione attraverso la coltura orticola. La scuola di Paalga permette una crescita della percentuale dei bambini che ricevono un istruzione scolastica. L elemento di motivazione più importante nel campo dell aiuto umanitario e dello sviluppo, per me, è la portata effettiva dei progetti messi in opera. Con Morija non solo esistono risultati, ma essi contribuiscono in concreto ad un maggiore dinamismo nello sviluppo socio-economico dei nostri paesi. Ciò mi ha spinto 10 anni fa a lavorare per questa associazione: essa mi permette di contribuire alla creazione di una società che conosca migliori condizioni di vita. Gédéon Kaboré, delegato Morija in Burkina Faso e in Ciad In questo contesto da molti anni alcuni operatori si attivano con vari tipi di scale per permettere ai cittadini dei vari paesi poveri di uscire dalla miseria. Morija, che interviene in Africa da 30 anni, ne fa parte. Tra i vari progetti si possono rilevare in particolare: Gédéon Kaboré Delegato per il Burkina Faso e il Togo Grazie a Morija è stato possibile mandare a scuola migliaia di bambini i CREN (Centri di recupero e di educazione nutrizionale): i loro principali obiettivi sono il recupero nutrizionale dei bambini da 0 a 5 anni e la formazione dei genitori. Questi progetti permettono di salvare ogni anno centinaia di bambini. il Centro per disabili di Kaya: aiuta persone malate e/o in situazione di handicap fisico. Offre trattamenti di kinesiterapia e produce apparecchi ortopedici. Con questo progetto vengono offerte ogni anno a più di 400 pazienti più di sedute di kinesiterapia il Progetto pozzo; in media, una trentina di pozzi di grande diametro realizzati ogni anno;

6 Breve storia Tutto è iniziato con il volontariato e le vendite di minestre. All inizio egli anni settanta la carestia imperversa in tutta la zona del Sahel. L aiuto agli orfani e l aiuto di emergenza sono prioritari Vendita di minestre a favore di SOS Etiopia 1974 Vendita di minestre e partecipazione alla costruzione di un orfanotrofio a Kaya, in Burkina Faso 1978 Vendite di minestre, di shampoo e bagni schiuma per aiutare un orfanotrofio a Kaya 1979 Fondazione dell Associazione Morija Vendita di shampoo e dì bagni schiuma, aiuto all orfanotrofio di Kaya fino al Stampa della 1 rivista «Affinché vivano» 1983 Morija assume nuovi orientamenti: - Centro di formazione professionale in falegnameria-ebanisteria (CFP) a Kaya - Centro di soccorso agli orfani (CSO) a Kaya - Sostegno all orfanotrofio di Bakan Assalam ad Abéché (nord del Ciad) - Costruzione e sostegno dell orfanotrofio Eben- Ezer a Bessada (sud del Ciad) 1984 Dopo 5 anni di locali provvisori (Monthey, Collombey, Vionnaz) gli uffici e la tipografia traslocano nella Grand-Rue a St-Maurice (VS) 1985 Costruzione del CREN a Ouagadougou, in Burkina Faso 1987 Costruzione del CREN a Nobéré, nel Burkina Faso Sempre per mancanza di spazio, Morija si trasferisce negli attuali locali a Collombey-le-Grand (VS) 1989 Costruzione del PMI a Koumra (sud del Ciad) Ripresa del progetto di costruzione di pozzi «L acqua è vita», in Burkina Faso - Sostegno al centro salute di Koutiala, in Mali, e di Kaonghin, nel Burkina Faso - SMI di Abéché, aiuto agli orfani nella loro famiglia 1992 Progetti sanitari: - Costruzione del CSI (Centro Sanitorio Integrato) a Guider, in Camerun - Rinnovo e sostegno al CMS (Centro Medico-Sociale) a Farendé, nel Togo - Costruzione del CHK (Centro per Handicappati) a Kaya - Apertura di un ufficio a Winterthur 1994 Costruzione della scuola primaria di Paalga, a Ouagadougou 1995 Laboratorio di calzoleria ACOZO, nel Burkina Faso 1997 Chiusura dell ufficio di Winterthur e insediamento di Morija-Francia a Marsiglia Sostegno alle Scuole Comunitarie Cristiane (SCC) nel sud del Ciad 1999 Gli SCC si organizzano e fondano una federazione (FSCC) 2002 Costruzione di un reparto maternità al CSI di Guider 2003 Apertura del liceo e del college Paalga a Ouagadougou 2004 Morija festeggia i 25 anni: lancio del Progetto 63 villaggi nel sud del Ciad 2005 Morija ottiene il label di qualità Zewo Morija-Francia si trasferisce nella regione di Annecy 2006 Gli ultimi apprendisti falegnami terminano la formazione a Ouagadougou 2009 Morija festeggia i 30 anni: costruzione di un blocco operatorio ortopedico al CHK di Kaya

7 Alimenti e medicinali per Saada Saada è un bambino del villaggio di Sondogo, ad una trentina di km da Ouagadougou. Soffriva di diarrea e vomito, Sua madre ha cominciato a curarlo in maniera tradizionale. Di fronte all aggravarsi del caso di suo figlio si è recata d urgenza al Centro di salute e prevenzione sociale (CSPS) più vicino. Nonostante i trattamenti prodigati per oltre un mese, lo stato di Saada peggiorava sempre più. La mamma ha allora deciso di portarlo al CREN. Dal loro arrivo, i primi trattamenti alimentari sono stati immediatamente somministrati al bambino, assieme ai medicinali tutti i giorni per una settimana. «Sono stata anche informata della mancanza di sangue, cui si sarebbe ovviato grazie all assunzione di farmaci, afferma oggi la mamma. Durante il nostro soggiorno tutto era gratuito. Inoltre tutte le madri hanno ricevuto consigli per occuparsi meglio dei loro bambini, mantenendoli in buona salute. In effetti abbiamo ricevuto un doppio beneficio: i nostri bambini sono stati ben curati e siamo ripartite con conoscenze che possiamo ora condividere con Salvata dalla malaria Mi chiamo Kossiwa, sono una donna di 45 anni. Vivo a Farendè, in Togo. Sono stata vittima di una grave forma persone a noi vicine. Mi mancano le parole per esprimere la mia riconoscenza a voi tutti. Che Dio vi benedica.» Maïmouna Compaoré Infirmière Saada è uscito dal CREN in piena forma! di malaria. Avevo violente cefalee, ipertermia, brividi, stanchezza estrema. I sintomi erano talmente forti che altri trenta minuti supplementari senza recarmi in un centro salute sarebbero bastati per soccombere, perché riuscivo a malapena a stare seduta. Sono stata portata molto rapidamente al CMS di Farendè, dove ho ricevuto un ottima accoglienza. Mi è stata somministrata d urgenza un infusione di chinino che ha subito migliorato le mie condizioni. Sono state ricoverata tre giorni e ho continuato a ricevere infusioni. Alla fine della terza giornata, ero quasi guarita e sono stata autorizzata e rientrare a casa per proseguire il trattamento con compresse. Desidero a ringraziare tutto il personale sanitario del CMS. Che Dio protegga il CMS, il suo personale, come tutti colori che, da vicino o da lontano, operano per la vita del centro. Pazienti del CMS di Farendè Kossiwa Pitassa Grazie a tutti coloro che lavorano per tutti noi Mi chiamo Pinourou, sono del Togo, ho 60 anni. Tossivo da più di un mese, avevo il corpo caldo e mi sentivo debole. Ho seguito un trattamento tradizionale a base di infusioni preparate a casa, senza però constatare miglioramenti. All indomani della festa del nuovo anno, ho registrato sintomi sempre più virulenti. Persone a me vicine mi hanno allora trasportata rapidamente al CMS di Farendè. Sono stata bene accolta ed esaminata. I sanitari mi hanno detto che soffrivo di malaria associata ad una bronco-pneumopatia infettiva. Mi sono state fatte infusioni di chinino assieme ad una terapia intravenosa a base di antibiotici per tre giorni consecutivi durante i quali sono rimasta ricoverata. Alla fine del terzo giorno ero nettamente migliorata e sono rientrata a casa con compresse antimalaria e antibiotici, Una settimana dopo il ritorno a casa mi sento molto in forma. Ringrazio tutto il personale del CMS e tutti coloro che lavorano per noi diseredati. Pinourou Semou

8 Fayçal ha ritrovato l appetito e può nuovamente camminare Un ragazzino di nome Fayçal è stato portato di recente al CREN di Ouagadougou da sua madre Ramata. E stato accolto in un grave stato di malnutrizione, chiamato marasma avanzato. Era talmente debole da non poter più camminare. Sul viso della madre si leggeva la disperazione di chi non credeva più al suo ristabilimento. Dopo averle spiegato che una buona alimentazione avrebbe guarito suo figlio, Ramata è stata incoraggiata a restare al CREN. Si sono resi necessari un buon deparassitaggio, una dieta adatta e qualche vitamina somministrata con sonda nasogastrica per il bambino. I primi giorni sono stati molto difficili, ma una settimana dopo il suo stato di salute è nettamente migliorato. La settimana seguente Fayçal aveva ritrovato l appetito e ripreso a camminare. La madre ha espresso tutta la sua soddisfazione e la gioia di ritrovare il figlio in buona forma. Tutto il personale del CREN è stato felice nel vedere il sorriso di questo bambino guarito, pronto per tornare a casa dopo avere beneficiato delle cure adatte. Désirée Bayoulou Infermiera GRAZIE per il vostro costante sostegno in questo lavoro di solidarietà con i più poveri dell Africa subsahariana. Il soggiorno e il trattamento per un bambino gravemente malnutrito presso il CREN corrispondono a circa CHF 4. / 2.50 al giorno.