Associazione Sviluppo Rurale. Profilo
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- Oliviero Marchi
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1 Sviluppo Rurale Profilo
2 Dati principali L è un organizzazione associativa nazionale nata nel 2001 nell ambito del progetto I.C. ADAPT FASE della Comunità Europea. Associa circa 28 enti pubblici (fra comuni, comunità montane e province) di 9 regioni italiane e 7 associazioni nazionali private in rappresentanza del mondo agricolo, professionale, di categoria e accademico. L è un organizzazione nazionale che opera nei territori dei propri associati e di altri soggetti pubblici e privati che ne facciano richiesta. A tal fine, con le proprie competenze, esperienze e strutture è al servizio degli enti pubblici e privati per promuovere uno sviluppo locale sostenibile e in linea con gli standard europei. Vertici associativi Presidente: Vice Presidente: Direttore: Mattia Bencivenga Facoltà di Agraria Perugia (Umbria) Lucia Antonietta Caivano Comunità Montana Melandro (Basilicata) Luciano Lauteri Tel Mobile Mail: luciano@atsr.net Sedi legale: Via delle Macchiette, Campello sul Clitunno (PG) operativa: Piazza 23 luglio, Scheggino (PG) Settori di attività L opera principalmente in quattro settori prioritari per la promozione e lo sviluppo locale delle popolazioni residenti. 1 ) Incremento demografico (ripopolazione) dei territori rurali e montani con carenze di popolazione. 2 ) Sviluppo della filiera delle fiere rurali. 3) Promozione del turismo sostenibile e responsabile.
3 4) Realizzazione dei distretti rurali. Descrizione dei settori di attività 1 ) Incremento demografico (ripopolazione) dei territori rurali e montani con carenze di popolazione. Il problema viene affrontato adottando una politica dell accoglienza di nuovi residenti e di sviluppo degli investimenti locali, contrastando in questo modo le cause che lo determinano (soprattutto, carenza di impieghi lavorativi e basso livello di qualità dei servizi pubblici). Le azioni messe in atto possono essere così riassunte in schema: sperimentazione del modello di ripopolamento nelle regioni dei progetti EQUAL; sperimentazione del modello di ripopolamento sia nella Regione Basilicata sia nella provincia di Benevento, in Campania; realizzazione di incontri in tutte le regioni italiane per diffondere il modello e la politica di accoglienza di nuovi residenti e la promozione di investimenti locali; sensibilizzazione, a livello nazionale, degli amministratori locali sulla corretta adozione della strategia di sviluppo locale basata sull accoglienza di nuovi residenti; coinvolgimento dei GAL (Gruppi di Azione Locale) per inserire nei loro PAL (Piani di Azione Locale) la politica dell accoglienza di nuovi residenti e la promozione di investimenti locali, da adottare nei rispettivi territori in fase di programmazione del progetto Leader ; progettazione della prima fiera a livello nazionale sull incremento demografico delle aree con carenze di popolazione; costruzione della rete nazionale e transnazionale dell offerta di attività locale (POAL) per attrarre nuovi residenti e investimenti nei territori dei propri associati. Il modello che l sta diffondendo è stato studiato, descritto e condiviso con i partner francesi della Regione Limousin che hanno una decennale esperienza in materia. Nel giugno 2005 è stato inserito in alcuni progetti presentati nell ambito della iniziativa comunitaria ; tre di questi hanno ottenuto i finanziamenti. Il partenariato locale dei tre progetti è stato arricchito dalla presenza, oltre all, di soggetti di livello nazionale come l IMONT (Istituto Nazionale per la Montagna), la UTC (Umbria Training Center) - struttura di consulenza tecnica nei programmi comunitari - e l nazionale Federagronomi, i cui agronomi associati sono i principali attori dello sviluppo locale. Sempre nell ambito dei progetti EQUAL, a livello transnazionale, sono stati sottoscritti accordi di cooperazione con le strutture francesi di sviluppo locale, maggiormente
4 qualificate, che prevedono l attrazione di nuovi residenti con progetti di vita ed imprenditoriali. Alla 3a fiera Project en Campagne sull incremento demografico in Francia (Limoges, giugno 2005), l ha inviato una delegazione composta da diversi enti pubblici nazionali, compresi i capofila dei tre progetti EQUAL. Nelle edizioni 4a (giugno 2007) e 5a (giugno 2009), l ha partecipato con proprie relazioni a dibattiti e laboratori, portando le esperienze italiane e la metodologia in adozione a livello nazionale. È stata inoltre sviluppata una collaborazione con la Regione Molise per favorire l assistenza in fase di adozione della politica dell accoglienza a livello regionale; attualmente si sta avviando una collaborazione anche con la Regione Siciliana per il trasferimento della competenza e l adozione della strategia a livello regionale. L ho promosso la costituzione della rete nazionale per la politica dell accoglienza, con riunioni svoltesi nei mesi di luglio e dicembre 2009 a cui hanno partecipato numerose regioni italiane. In questi ultimi mesi, l ha partecipato all ideazione - e sta collaborando alla costruzione - del primo portale italiano dedicato alla politica dell accoglienza, finanziato dalla Regione Molise. 2 ) Sviluppo della filiera delle fiere rurali. L ritiene che le fiere rurali siano uno strumento strategico ma finora poco valorizzato per promuovere lo sviluppo locale. Nell ambito dell iniziativa comunitaria INTERREG, che ha visto come capofila il Acqualagna, nel 2007 è stato presentato e finanziato un progetto per intervenire nel settore delle fiere rurali con una strategia transnazionale. La finalità generale del progetto è stata quella di rafforzare e valorizzare il sistema turistico e fieristico transfrontaliero attraverso: lo sviluppo delle infrastrutture turistiche e fieristiche, con la costituzione di reti transfrontaliere per l incremento del flusso turistico fra le due sponde adriatiche; la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, architettonico e linguistico dell area. Attualmente, sia il marchio delle fiere rurali appositamente creato nel progetto - sia la rete nazionale prevista sono in fase di ulteriore definizione e sperimentazione. Il fine che l intende raggiungere è quello di costituire una rappresentanza istituzionalizzata del settore. 3) Promozione del turismo sostenibile e responsabile.
5 Il turismo sostenibile e responsabile è un settore in crescente espansione che coinvolge direttamente i territori rurali e montani. Per tale motivo l ha promosso la costituzione dell associazione Slow Tourism il cui obiettivo è la promozione di un turismo responsabile e sostenibile, per la tutela e salvaguardia delle località turistiche di pregio, attraverso la formazione e la informazione sia dell ospite temporaneo del teeritorio sia del soggetto residente (amministratori pubblici, operatori turistici, abitanti e altri coinvolti nella più vasta accezione di ospitalità) confermando al territorio le sue peculiarità in termini di valori e caratteristiche proprie. In questo contesto Slow Tourism si allinea in una più vasta azione posta in essere da più soggetti con quanto indicato dalla Commissione Europea - nella comunicazione del 30/6/2010 COM (2010) al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni. 4) Realizzazione dei distretti rurali. La distrettualità rurale è lo strumento metodologico previsto dalle direttive comunitarie e dalla legislazione italiana come nuovo strumento di sviluppo sociale delle zone non urbane. A tal fine, fanno parte dell figure professionali specificamente competenti che consentono: l adozione di strategie innovative; la promozione di progetti di sviluppo e formazione; la realizzazione di specifiche azioni finalizzate allo sviluppo locale di intere aree - in particolare dei territori rurali e montani - spesso caratterizzate da un economia debole e, a volte, assistenziale. Al fine di promuovere lo sviluppo del sistema delle imprese - attraverso azioni di rete che ne rafforzino le misure organizzative, l integrazione nella filiera, lo scambio e la diffusione delle migliori tecnologie, lo sviluppo di servizi di sostegno e forme di collaborazione tra realtà produttive anche di regioni diverse l ha partecipato alla costituzione dell associazione ANDRI, finalizzata a promuovere e costituire i distretti rurali produttivi e le reti di imprese, secondo quanto previsto da un decreto del Ministro dello Sviluppo Economico (in rispetto del DL. 112/2008 e della L. 133/2008). Scopo ulteriore è anche quello di promuovere il riconoscimento, l'insediamento, l'attuazione, il sostegno, nonché la conoscenza delle prerogative peculiari, ai distretti rurali per incrementare la loro diffusione, integrazione e cooperazione con lo sviluppo delle zone rurali (soprattutto quelle interne e remote, montane e svantaggiate). MIERI. Progetti e attività (realizzate e in corso)
6 Iniziato nel 2009, è in fase di implementazione il progetto Miniaturizzazione, Naturizzazione e Semplificazione di linee di trasformazione per piccole produzione agroalimentari e impiego di energie rinnovabili, il cui acronimo è MIERI, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il progetto ha come obiettivo il trasferimento e miglioramento della tecnologia della miniaturizzazione delle linee di trasformazione dei prodotti agroalimentari a favore delle micro e piccole imprese, per dare maggiore sostenibilità alle imprese rurali. Programmi comunitari. L è attiva, ai livello transfrontaliero e transnazionale, con l ideazione e la presentazione di progetti di sviluppo turistico e rurale, all interno dei principali programmi comunitari, adatti a dare vita a numerose sinergie. In particolare, ad un ampia cooperazione con i paesi balcanici grazie alla partecipazione al programma comunitario IPA (Instrument for Pre Accession Assistance) e alla redazione e presentazione di numerosi progetti in programmi quali ENPI (European neighbourhood policy) e SEE (South East Europe). Sviluppo delle aree adriatiche. Con alcune organizzazioni partner di Albania, Croazia, Bosnia e Serbia - si stanno definendo proposte d intervento e cooperazione per lo sviluppo delle aree adriatiche sotto il profilo sociale, economico e di governance. Le stesse linee e proposte di intervento sono in fase di realizzazione in Tunisia. Riferimenti tecnici dei progetti e delle attività (realizzare e in corso) Attività Gli agricoltori, il loro ambiente e il mondo rurale nell Unione Europea Progetto EQUAL del Casteggio dove è stato messo a punto il modello di ripopolamento dei territori rurali. Ente finanziatore I Capofila e/o partner Casteggio Anno Rinnovamento Rurale Realizzazione dell Azione 3 di Equal Fase 1, nel Comune di Casteggio in cui è stato divulgato a livello nazionale il modello di ripopolamento rurale proposto dall. I giovani e lo sviluppo della montagna Lucana IT-G2-BAS-007. Equal della Comunità Montana Melandro. I (Azione 3) EQUAL FASE Casteggio C.M. Melandro
7 Equal della Comunità Montana Valle del Samoggia Laboratorio Samoggia: una terra accogliente e socialmente responsabile IT.G2.EMI.032 Organizzazione di una Missione di lavoro a Limoges (Francia). Il territorio montano e il suo rinnovamento PS IT-G2-MAR-028. Equal del Acqualagna. Visita alla fiera di Limoges di una delegazione di Politici italiani in. La fiera è la prima a livello europeo su ripopolamento e politica dell accoglienza di nuovi residenti ed investimenti esogeni In due forum Luciano Lauteri, direttore dell, è stato relatore in qualità di esperto nazionale italiano. Harmonious Development of Rural and Insular Areas HADRIAMED (Ripopolamento). Elaborazione, progettazione e realizzazione delle attività in qualità di esperti e assistenza tecnica nel progetto Developing a Mediterranean Standard for Sustainable Tourism - MESST (Turismo Sostenibile). Elaborazione, progettazione e realizzazione delle attività in qualità di esperti e assistenza tecnica nel progetto. RURAL FAIRS (Fiere Rurali). Elaborazione, progettazione e realizzazione delle attività in qualità di esperti e assistenza tecnica nel progetto. RURAL INNOVA. Partecipazione come partner osservatore del progetto, con capofila la Regione Limousin, all interno del quale è stata costituita la rete RUR@CT. POLITICA DELL ACCOGLIENZA. Organizzazione della prima Conferenza nazionale svoltasi a Roma, Palazzo di Montecitorio, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. EQUAL FASE per i partner dei progetti EQUAL EQUAL FASE FASE (Interreg ARCHIMED) Interreg ARCHIMED Interreg INTERADRIAT ICO C.M. Valle del Samoggia Politici dei territori Marche; Basilicata; Emilia Romagna; altri politici ed amministratori locali che sono interessati Acqualagna Acqualagna Provincia di Benevento C.M. Melandro Partner Transnazionali Acqualagna Giu Giu Regione Limousin Dal 2005 al 2007 Set 2007
8 VIVERE IN CAMPAGNA. Organizzazione della prima fiera nazionale della politica dell accoglienza, svoltasi ad Acqualagna RURAN e RUR@CT. Sottoscrizione formale del documento, a Bruxelles, con l adesione alla rete costituita dalla Regione Limousin. Nov 2007 Dic 2007 Università europea sulla politica di accoglienza di nuovi residenti nei territori rurali. Organizzazione di una missione di lavoro a Limoges (Francia) per partecipare alla inaugurazione dell evento. In due workshop tematici il direttore dell è stato relatore in qualità di esperto nazionale italiano Università della Politica dell Accoglienza. Partecipazione alla seconda edizione dell evento, a Clermont Ferrand. Interventi nei dibattiti e nei seminari. Collectif Ville Campagne. Vari incontri per lo studio e il trasferimento del modello francese in Italia; studio e progettazione dell Europea sulla Politica dell Accoglienza. Regione Molise. Presentazione della strategia della politica dell accoglienza. Giu 2006 Giu 2008 Dal 2005 al 2009 Giu 2008 Rete Nazionale Politica dell Accoglienza. Inizio della costituzione. Regione Molise. Attività di accompagnamento all implementazione delle attività necessarie all adozione della Politica dell Accoglienza. Regione Molise. Attività di accompagnamento all acquisizione del ruolo di Coordinatrice delle Regioni italiane. Riunione della Rete RUR@CT a Limoges (Francia). Accompagnamento delegazione della Regione Molise. Rete nazionale della Politica dell Accoglienza in Italia. Organizzazione della prima riunione. Regione Molise. Organizzazione della missione a Limoges (Francia) Dic 2008 Set 2008 Dic 2009 Mar -Dic 2009 Giu 2009 Lug 2009 Giu - Set 2009
9 Presentazione dell Europea della Politica dell Accoglienza alla Commissione Europea (DG AGRI e DG REGIO). Partecipazione, in qualità di promotore, alla riunione tenutasi a Bruxelles. Rete nazionale della Politica dell Accoglienza in Italia. Organizzazione della seconda riunione. Progetto MIERI. Partner nel progetto sulla miniaturizzazione delle linee di trasformazione dei prodotti agroalimentari Slow Tourism. Costituzione e gestione dell attività associativa. PROARBORA. Progetto per la valorizzazione tutela degli alberi monumentali in Italia e Svizzera MIPAF e Collectif Ville Campagne Centro Ricerche CRA di Milano Ott 2009 Dic ASR Interreg Italia- Svizzera ASR
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