PROGRAMMAZIONE DI AREA Materia: SCIENZE E TENOLOGIE APPLICATE Classi: 2AM, 2BM Anno scolastico 2014/15
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1 Ministero dell Istruzione, Università e della Ricerca ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE David Maria Turoldo turoldo@istitutoturoldo.it Via Ronco n ZOGNO (BG) Tel. 0345/92210 Fax 0345/92523 PROGRAMMAZIONE DI AREA Materia: SCIENZE E TENOLOGIE APPLICATE Classi: 2AM, 2BM Anno scolastico 2014/15 CONTENUTO DELLE UNITA Modulo 1 - METROLOGIA Grandezze e relative unità di misura. Sistema Internazionale di misura (SI). Multipli e sottomultipli. Formule inverse. Utilizzare correttamente le unità di misura nella soluzione di problemi specifici di varie discipline. Modulo 2 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Metalli, non metalli, leghe, miscugli. Proprietà chimiche: strutture, resistenza a corrosione ed ossidazione. Proprietà fisiche: temperatura di fusione, massa volumica, capacità termica massica, dilatazione termica. Proprietà meccaniche: vari tipi di sollecitazione; resistenza a trazione, resilienza, durezza. Proprietà tecnologiche: fusibilità, truciolabilità, plasticità, saldabilità. Distinguere le varie proprietà dei materiali. Utilizzare la terminologia corretta. Conoscere le principali prove meccaniche. Modulo 3 GHISA Materie prime. Altoforno. Tipi di ghisa. Conoscere il ciclo produttivo della ghisa. Conoscere le principali proprietà della ghisa. Modulo 4 ACCIAIO Processi di fabbricazione dell acciaio. Vari tipi di acciai.
2 Conoscere i processi di affinazione. Conoscere le principali proprietà degli acciai. Modulo 5 ALTRI MATERIALI Leghe del rame. Leghe dell alluminio. Leghe del magnesio. Legno. Materie plastiche. Materiali sinterizzati. Materiali compositi. Riconoscere i principali materiali di interesse industriale. Individuarne le loro proprietà caratteristiche. Modulo 6 LAVORAZIONE DEI MATERIALI Lavorazioni al banco. Lavorazioni alle macchine utensili. Lavorazioni per deformazione plastica. Saldatura. Conoscere i principali metodi per la lavorazione dei materiali. Conoscere le principali macchine utensili. Descrivere semplici cicli produttivi. Modulo 7 ENERGIA Energia solare. Energia elettrica. Energia nucleare. Centrali elettriche. Trasformazione e trasporto dell energia elettrica. Analizzare le diverse forme e fonti di energia. Descrivere i vari tipi di impianti per la produzione dell energia elettrica. Delineare sistemi di risparmio energetico. Modulo 8 AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Introduzione alla tecnologia pneumatica: attuatori, valvole. Operatori logici. Descrivere la funzione dei principali componenti di un circuito pneumatico. Conoscere la funzione dei principali operatori logici. Modulo 9 SICUREZZA Dispositivi di sicurezza per i vari processi di lavorazione esaminati nella presente programmazione. Prevenzione dagli infortuni negli ambienti di lavoro. Individuare i pericoli nell ambiente di lavoro. Utilizzare in modo corretto le attrezzature di lavoro ed i dispositivi di protezione individuale. METODOLOGIE Lezioni frontali. Lezioni partecipate nelle quali gli studenti verranno stimolati a utilizzare le proprie conoscenze e le proprie capacità logico-deduttive per prevedere i problemi posti dalla materia e trovare le soluzioni. Esercitazioni in classe consistenti nella soluzione di problemi ed esercizi. Verrà stimolato il lavoro di gruppo e la collaborazione tra gli studenti nella produzione dei lavori assegnati. STRATEGIE E METODI PER IL RECUPERO IN ITINERE A fronte di eventuali lacune o ritardi nella comprensione dei singoli argomenti verranno attuate le seguenti strategie: ripresa dell argomento in modo concettualmente più semplice e più direttamente riferito alla realtà pratica
3 esercitazioni assistite da vicino dal Docente esercitazioni col supporto di compagni più preparati, che avranno così l occasione di approfondire e valorizzare le conoscenze e la pratica della materia. STRUMENTI E SPAZI Libro di testo Eventuali appunti dettati dal Docente Strumenti di misura e macchine di prova del Laboratorio di Meccanica Aula Laboratorio pneumatico Laboratorio tecnologico Officina meccanica VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione dell apprendimento verrà eseguita attraverso periodiche verifiche scritte e orali. La periodicità mirerà ad avere un numero sufficiente di voti per consentire una giusta lettura del percorso di apprendimento e maturazione svolto dall allievo. In particolare si mirerà ad avere per il trimestre almeno tre giudizi e per il pentamestre almeno quattro giudizi. La valutazione dei contenuti teorici potrà essere ottenuta anche con prove scritte, elaborate appositamente per tale scopo. La valutazione terrà conto di: - chiarezza espositiva, ordine nello svolgimento; - proprietà terminologica e unità di misura; - precisione nei calcoli; - raggiungimento degli obiettivi cognitivi; - capacità di organizzare il lavoro e di esprimere e comunicare i risultati e le conoscenze acquisite. La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obbiettivi cognitivi, terrà conto anche della continuità nell applicazione e della partecipazione al lavoro svolto in aula.
4 PROGRAMMAZIONE DI AREA Materia: MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA Classi: 3AM, 3BM Anno scolastico 2014/15 CONTENUTO DELLE UNITA PREREQUISITI Modulo 1 ELEMENTI DI MATEMATICA Trigonometria applicata al triangolo rettangolo. Teorema dei seni. Teorema di Carnot. Equazioni di primo grado. Applicare le funzioni trigonometriche nella soluzione di situazioni concrete. Ricavare le formule inverse. STATICA Modulo 2 FORZE Forze e sistemi di forze. Composizione di forze complanari. Scomposizione di forze complanari. Composizione e scomposizione di forze nello spazio (cenni). Momenti e coppie. Teorema di Varignon. Effettuare operazioni di composizione e scomposizione di forze. Determinare, dato un sistema di forze, il sistema equivalente costituito dalla sua risultante e dal momento risultante. Modulo 3 CORPI VINCOLATI Equazioni cardinali della Statica. Tipologie di vincoli. Calcolo delle reazioni vincolari. Strutture composte isostatiche (cenni). Applicare le equazioni cardinali della Statica. Calcolare le reazioni vincolari di un corpo rigido isostatico. Modulo 4 MACCHINE SEMPLICI Leva. Carrucola. Paranco. Piano inclinato. Determinare la forza motrice in funzione della forza resistente e viceversa. Valutare il vantaggio. Modulo 5 GEOMETRIA DELLE MASSE Baricentro. Calcolo del baricentro di figure piane. Teoremi di Guldino. Momento statico. Momento quadratico. Momento polare.
5 Determinare il baricentro e i momenti quadratici di una superficie piana. CINEMATICA Modulo 6 CINEMATICA DEL PUNTO Moto rettilineo uniforme. Moto rettilineo uniformemente accelerato e ritardato. La caduta dei gravi. Moto circolare uniforme. Moto circolare uniformemente accelerato. Applicare le leggi che regolano il moto di un punto materiale. Analizzare il moto dei gravi nel vuoto. DINAMICA Modulo 7 DINAMICA DEL PUNTO Le tre leggi fondamentali della Dinamica. Principio di D Alembert. Forza centripeta e forza centrifuga. Teorema della quantità di moto. Analizzare il moto di un punto materiale in relazione alle forze agenti su di esso. Applicare le leggi della dinamica che regolano il moto di un punto materiale. Modulo 8 LAVORO, ENERGIA, POTENZA Lavoro sul piano inclinato. Energia potenziale. Energia cinetica. Principio di conservazione dell energia. Potenza. Calcolare il lavoro compiuto da una forza e la potenza sviluppata. Applicare le leggi che regolano il moto dei corpi rigidi vincolati, in funzione delle forze agenti. Modulo 9 RESISTENZE PASSIVE Attrito radente. Attrito volvente. Resistenza del mezzo. Rendimento. Analizzare il moto dei corpi tenendo conto delle resistenze passive. Valutare il rendimento di macchine e meccanismi. IDRAULICA Modulo 10 PROPRIETA DEI FLUIDI Massa volumica. Pressione relativa e pressione assoluta. Principio di Pascal. Forze agenti su superfici piane. Calcolare la massa volumica e il peso volumico. Ricavare l andamento della pressione in un liquido in quiete. Calcolare la forza esercitata da un liquido su superfici piane. Modulo 11 MOTO DEI FLUIDI Portata. Moto stazionario e moto uniforme. Equazione di continuità. Teorema di Bernoulli. Il tubo di Venturi. Moto laminare e moto turbolento. Perdite di carico localizzate e distribuite. Calcolare portata e velocità per correnti in pressione. Tracciare la linea dei carichi piezometrici. Applicare il teorema di Bernoulli. Modulo 12 POMPE
6 Classificazione. Prevalenza manometrica. Portata. Accoppiamento macchina e sistema. Cavitazione. Calcolare le prestazioni della pompa. Scegliere la pompa adatta alle caratteristiche dell impianto. Verificarne la sicurezza dal punto di vista della cavitazione. Modulo 13 TURBINE IDRAULICHE. Classificazione. Caduta utile e potenza. Calcolare l energia utile posseduta dall acqua. Distinguere le varie tipologie di turbine. Calcolare le prestazioni della turbina. METODOLOGIE Lezioni frontali. Lezioni partecipate nelle quali gli studenti verranno stimolati a utilizzare le proprie conoscenze e le proprie capacità logico-deduttive per prevedere i problemi posti dalla materia e trovare le soluzioni. Esercitazioni in classe consistenti nella soluzione di problemi ed esercizi. Verrà stimolato il lavoro di gruppo e la collaborazione tra gli studenti nella produzione dei lavori assegnati. Esercizi da svolgersi al di fuori dell orario scolastico. STRATEGIE E METODI PER RECUPERO IN ITINERE A fronte di eventuali lacune o ritardi nella comprensione dei singoli argomenti verranno attuate le seguenti strategie: ulteriore semplificazione dell argomento trattato e integrazione con semplici esempi pratici; assegnazione di esercizi specifici con soluzione assistita; suggerimenti per migliorare l organizzazione dello studio individuale. STRUMENTI E SPAZI Libro di testo Appunti dettati dal Docente Aula VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione dell apprendimento verrà eseguita attraverso periodiche verifiche scritte ed orali. La periodicità mirerà ad avere un numero sufficiente di voti per consentire una giusta lettura del percorso di apprendimento e maturazione svolto dall allievo. In particolare si mirerà ad avere per il trimestre almeno tre voti totali, relativi sia ai contenuti teorici della materia che all applicazione nella risoluzione di problemi. Per il pentamestre almeno cinque voti. La valutazione dei contenuti teorici potrà essere ottenuta anche con prove scritte, elaborate appositamente per tale scopo. La valutazione terrà conto di: - chiarezza espositiva, ordine nello svolgimento; - proprietà terminologica e unità di misura; - precisione nei calcoli; - raggiungimento degli obiettivi cognitivi; - capacità di organizzare il lavoro e di esprimere e comunicare i risultati e le conoscenze acquisite. La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obbiettivi cognitivi, terrà conto anche della continuità nell applicazione e della partecipazione al lavoro svolto in aula.
7 PROGRAMMAZIONE DI AREA Materia: MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA Classi: 4AM, 4BM Anno scolastico 2014/15 CONTENUTO DELLE UNITA PROPRIETA MECCANICHE DEI MATERIALI Modulo 1 PROVA DI TRAZIONE Modalità e studio del grafico della prova di trazione. Differenza di comportamento per materiali duttili e fragili Saper interpretare il grafico tensioni deformazioni della prova di trazione. Come riconoscere il differente comportamento dei materiali al variare del grafico suddetto. RESISTENZA DEI MATERIALI E CONDIZIONI DI SICUREZZA Modulo 2 TENSIONI INTERNE E DEFORMAZIONI Sollecitazioni, deformazioni e tensioni interne. Grado di sicurezza del materiale. Identificazione delle forze esterne agenti su un corpo. Comprendere le relazioni esistenti tra sollecitazioni, deformazioni e tensioni interne. Determinazione della sollecitazione ammissibile per corpi soggetti a carichi statici, per valutarne la resistenza in condizioni di sicurezza. Modulo 3 SOLLECITAZIONI SEMPLICI a) Sollecitazioni assiali di trazione e compressione. Calcoli di progetto e verifica. Tensioni generate da variazioni di temperatura. Recipienti in parete sottile sottoposti a pressione interna. b) Sollecitazioni di flessione. Calcoli di progetto e verifica. Moduli di resistenza a flessione sezione rettangolare, quadrata, circolare piena, corona circolare. Sezione a T e a doppia T. Cenni sulla flessione deviata. c) Sollecitazioni di taglio. Sezione rettangolare, circolare, a doppia T. Deformazioni Calcoli di progetto e verifica. d) Sollecitazioni di torsione. Tensioni e deformazioni in una trave a sezione circolare. Calcoli di progetto e verifica. Modulo di resistenza a torsione trave a sezione circolare piena e a doppia T. Analisi problemi di progettazione di elementi strutturali e organi meccanici, scegliendo il materiale e il profilo della sezione più idonei per resistere alle sollecitazioni applicate. Acquisire capacità di calcolo relative al dimensionamento e alla verifica di semplici organi meccanici sottoposti a sollecitazioni semplici.
8 Modulo 4 LE TRAVI INFLESSE E LA LINEA ELASTICA Richiami sui vincoli e reazioni vincolari. Relazioni tra taglio, momento flettente e carico. Diagramma del taglio e del momento da carichi concentrati per travi a mensola e per travi appoggiate alle estremità. Diagramma del taglio e del momento da carichi distribuiti per travi a mensola e appoggiare alle estremità. Cenni sulla linea elastica. Saper valutare l azione delle sollecitazioni di flessione e taglio, determinandone analiticamente e graficamente i valori. Acquisire le capacità di calcolo per i parametri di deformazione (frecce e deformazioni) dovuti alla flessione. Modulo 5 SOLLECITAZIONI COMPOSTE Principio sovrapposizione degli effetti. Calcolo della tensione ideale. Forza assiale e momento flettente. Forza assiale e momento torcente. Forza di taglio e momento torcente. Forza di taglio e momento flettente. Momento flettente e momento torcente Analisi dei problemi di progettazione di elementi strutturali e di organi meccanici, sottoposti all azione contemporanea di due o più sollecitazioni esterne. Acquisire capacità di calcolo relative al dimensionamento e alla verifica di semplici organi meccanici sottoposti a sollecitazioni composte. Modulo 6 INSTABILITA ELASTICA PER CARICO DI PUNTA Generalità. Formula di Eulero. Tensioni ammissibili a carico di punta e coefficiente di sicurezza. Formula di Rankine. Metodo omega. Sapere risolvere i problemi di instabilità elastica delle strutture snelle. MECCANISMI E TRASMISSIONI CO ORGANI RIGIDI E FLESSIBILI Modulo 7 GENERALITA SU MACCHINE E MECCANISMI Macchine motrici e operatrici. Coppie cinematiche. Catene cinematiche. Forze applicate agli organi di una macchina. Richiami al principio di D Alambert, al teorema dell energia cinetica. Rendimento meccanico. Trasmissione della potenza. Sapere analizzare le coppie cinematiche secondo il tipo di contatto e il moto relativo dei due elementi costituenti la coppia. Saper analizzare le forze e le coppie agenti sulle macchine. Modulo 8 RUOTE DI FRIZIONE Ruote di frizione cilindriche. Ruote di frizione coniche. Dimensionamento delle ruote di frizione. Sapere calcolare i parametri delle ruote di frizione per la trasmissione della potenza nel moto rotatorio. Modulo 9 SOLLECITAZIONI DI FATICA Generalità. Leggi della sollecitazione a fatica. Grado di sicurezza a fatica. Diagramma di Goodman-Smith. Saper determinare i fattori che influenzano la resistenza a fatica dei materiali e la conseguente tensione ammissibile.
9 Modulo 10 TRASMISSIONE DEL MOTO MEDIANTE RUOTE DENTATE a) Tipologie degli ingranaggi. Circonferenza primitiva. Rapporto di trasmissione e numero dei denti. b) La geometria del dente e della ruota per le ruote dentate a denti diritti. Significato del proporzionamento modulare. Cenni su cinematica dell ingranamento e su profilo a evolvente di cerchio. Numero minimo di denti. c) Proporzionamento delle ruote dentate a denti elicoidali. Geometria e proporzionamento ruote. Numero minimo di denti. d) Potenza e rendimenti. Forze scambiate fra le ruote cilindriche a denti diritti. Forze scambiate fra le ruote cilindriche a denti elicoidali. Ruote dentate a denti bielicoidali. e) Dimensionamento a flessione delle ruote dentate a denti diritti. Dimensionamento a usura delle ruote dentate a denti diritti. Metodologie di progetto. Dimensionamento a flessione delle ruote dentate a denti elicoidali. Dimensionamento a usura delle ruote dentate a denti elicoidali. f) Ruote dentate coniche. Ingranaggio a vite. Analisi delle fasi con cui si verifica l ingranamento tra i denti. Saper definire il proporzionamento modulare delle ruote dentate a denti diritti e a denti elicoidali. Rappresentazione delle forze scambiate durante l ingranamento. Calcolo delle forze e momenti scambiate tra le ruote dentate e agenti sui loro alberi. Calcoli di progetto e verifica per le ruote dentate. Modulo 11 I ROTISMI Generalità. Rotismi ordinari. Rotismo ordinari con albero intermedio. Rotismi con alberi di ingresso e di uscita coassiali. Cenni su cambi di velocità per macchine utensili e per autoveicoli. Rotismi epicicloidali. Descrizione della struttura e del funzionamento dei cambi di velocità a ruote dentate. Descrivere il principio di funzionamento dei ritismi epicicloidali. Saper calcolare il rapporto di trasmissione di un rotismo epicicloidale. Modulo 12 TRASMISSIONI CON CINGHIE E PULEGGE Generalità. Condizioni di aderenza. Geometria dell elemento flessibile. Trasmissioni con cinghie piatta. Trasmissioni con cinghie trapezoidale. Trasmissioni con cinghie scanalate o POLY-V. Trasmissioni sincrone a cinghia. Trasmissioni mediante funi. Trasmissioni mediante catene. Analisi di una trasmissione con organi flessibili. Saper eseguire il procedimento di calcolo di una trasmissione con cinghie. Conoscere le caratteristiche dei vari tipi di funi metalliche e saper calcolare i principali parametri. Conoscere le caratteristiche dei vari tipi di catene ed essere in grado di scegliere il tipo adatto per ciascuna trasmissione. TERMODINAMICA Modulo 13 CALORE, TEMPERATURA E COMBUSTIBILI. Generalità. La misura della temperatura. Scale termometriche. Capacità termica. La combustione. Potere calorifico dei combustibili. Conoscere e distinguere i concetti di calore e temperatura. Conoscere le unità di misura. Conoscere il concetto di capacità termica e saper eseguire i calcoli ad essa relativi. Descrivere le modalità con cui si sviluppa la combustione e le principali reazioni chimiche.
10 METODOLOGIE Lezioni frontali. Lezioni partecipate nelle quali gli studenti verranno stimolati a utilizzare le proprie conoscenze e le proprie capacità logico-deduttive per prevedere i problemi posti dalla materia e trovare le soluzioni. Esercitazioni in classe consistenti nella soluzione di problemi ed esercizi. Verrà stimolato il lavoro di gruppo e la collaborazione tra gli studenti nella produzione dei lavori assegnati. Esercizi da svolgersi al di fuori dell orario scolastico. STRATEGIE E METODI PER RECUPERO IN ITINERE A fronte di eventuali lacune o ritardi nella comprensione dei singoli argomenti verranno attuate le seguenti strategie: ulteriore semplificazione dell argomento trattato e integrazione con semplici esempi pratici; assegnazione di esercizi specifici con soluzione assistita; suggerimenti per migliorare l organizzazione dello studio individuale. STRUMENTI E SPAZI Libro di testo Appunti dettati dal Docente Aula VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione dell apprendimento verrà eseguita attraverso periodiche verifiche scritte ed orali. La periodicità mirerà ad avere un numero sufficiente di voti per consentire una giusta lettura del percorso di apprendimento e maturazione svolto dall allievo. In particolare si mirerà ad avere per il trimestre almeno tre voti totali, relativi sia ai contenuti teorici della materia che all applicazione nella risoluzione di problemi. Per il pentamestre almeno cinque voti. La valutazione dei contenuti teorici potrà essere ottenuta anche con prove scritte, elaborate appositamente per tale scopo. La valutazione terrà conto di: - chiarezza espositiva, ordine nello svolgimento; - proprietà terminologica e unità di misura; - precisione nei calcoli; - raggiungimento degli obiettivi cognitivi; - capacità di organizzare il lavoro e di esprimere e comunicare i risultati e le conoscenze acquisite. La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obbiettivi cognitivi, terrà conto anche della continuità nell applicazione e della partecipazione al lavoro svolto in aula.
11 PROGRAMMAZIONE DI AREA Materia: MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA Classe: 5AM Anno scolastico 2014/15 CONTENUTO DELLE UNITA MODULO 1 - ALBERI, ASSI E COLLEGAMENTI Generalità sugli alberi e sugli assi Dimensionamento degli alberi e degli assi Perni portanti e di spinta Tipi di collegamento Collegamenti mediante saldatura Collegamenti chiodati Organi di collegamento filettati Molle di flessione Molle di torsione Altre tipologie di molle MODULO 2 - SISTEMA BIELLA-MANOVELLA ED ECCENTRICI Velocità e accelerazione del piede di biella Forze alterne d inerzia del primo e del secondo ordine Equilibratura del sistema biella-manovella Ripartizione delle masse nella biella Calcolo strutturale della biella lenta Calcolo strutturale della biella veloce Calcolo strutturale della manovella e dei suoi perni Bielle di accoppiamento Camme ed eccentrici MODULO 3 - REGOLATORI E VOLANI, GIUNTI E FRENI, SOLLEVAMENTO E MOBILITA
12 Controllo e regolazione automatica Regolazione della velocità angolare delle macchine motrici Il volano I giunti Innesti Freni Macchine di sollevamento e mobilità MODULO 4 - MOTORI ENDOTERMICI Principi di funzionamento dei motori endotermici Architettura del motore endotermico alternativo Classificazione dei motori endotermici alternativi Cicli teorici dei motori endotermici Ciclo ideale Otto- Beau de Rochas Ciclo ideale Diesel Ciclo ideale Sabathè Cicli ideali a confronto Pressione media Cicli reali dei motori endotermici Miscela aria - combustibile Prestazioni dei motori Fattori che influenzano le prestazioni Combustione nei motori AS Carburazione e iniezione nei motori AS Motori a due tempi Combustione e iniezione nei motori AC Moderni sistemi di iniezione nei motori AC COMPETENZE Saper valutare l azione delle sollecitazioni esterne agenti sui principali tipi di collegamenti, fissi e smontabili; Saper svolgere i calcoli relativi al dimensionamento della biella e della manovella; Saper spiegare le modalità di funzionamento delle trasmissioni del moto mediante camme; Saper calcolare la massa di un volano, dimensionare un giunto, analizzare le condizioni di funzionamento di innesti e freni; Saper descrivere i fenomeni di natura termodinamica interni al motore, la struttura e il funzionamento degli apparati e dei principali organi dei motori.
13 CONTENUTO DELLE UNITA A.S Programmazione di DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE Indirizzo Meccanica e meccatronica Classi 3AM 3 BM Modulo 1 NORME UNIFICATE SUL DISEGNO TECNICO Tipi di linee. Scale dimensionali. Proiezioni ortogonali, viste particolari. Sezioni, convenzioni particolari sulle sezioni. Quotatura, sistemi di quotatura, convenzioni particolari. Rappresentare correttamente e quotare in modo logico funzionale oggetti meccanici. Modulo 2 TOLLERANZE DIMENSIONALI E TOLLERANZE GEOMETRICHE Sistema ISO di tolleranze. Accoppiamenti: con gioco, con interferenza, incerto. Accoppiamenti albero base e foro base. Errori geometrici di forma e di posizione. Rugosità superficiale, rugosità totale e rugosità media. Ricavare le dimensioni limite con l uso delle tabelle ISO. Scegliere correttamente i valori di tolleranza, gli opportuni accoppiamenti, la rugosità in relazione alle diverse lavorazioni. Indicare correttamente tali indicazioni sui disegni. Modulo 3 FILETTATURE Sistemi di filettature: ISO, Whitworth, Gas. Rappresentazioni convenzionali. Tipi di collegamenti con vite: mordente, passante, prigioniera. Organi filettati unificati. Rappresentare correttamente i collegamenti filettati. Scegliere e designare gli organi unificati, mediante tabelle.
14 Modulo 4 COLLEGAMENTI ALBERO-MOZZO Chiavette. Linguette. Profili scanalati. Rappresentare correttamente tali collegamenti. Utilizzare le tabelle nella scelta degli elementi. Modulo 5 SALDATURE Tipi di giunto e di cianfrino. Rappresentazione convenzionale. Rappresentare correttamente i collegamenti saldati. Leggere le indicazioni convenzionali sui disegni. Modulo 6 DISEGNO DI COMPLESSIVI Data la rappresentazione di piccoli complessivi, in proiezione ortogonale o in assonometria, disegnare il complessivo in proiezione ortogonale ed estrarre i singoli componenti. Norme sul posizionamento reciproco di pezzi meccanici, centraggi, spine, perni, smussi, raccordi, gole di scarico. Leggere un disegno tecnico risalendo alla forma dell oggetto reale. Rappresentare semplici complessivi adottando gli opportuni accorgimenti tecnici realizzativi. Modulo 7 DISEGNO COMPUTERIZZATO Utilizzo di AutoCAD 2D nella realizzazione di tavole relative ai moduli precedenti. Utilizzo di Inventor per la progettazione solida 3D e la messa in tavola. Eseguire al computer disegni meccanici, completi di quote. Stampare il disegno realizzato. METODOLOGIE L insegnante esporrà agli allievi gli argomenti del corso mediante spiegazioni teoriche che troveranno poi immediata applicazione nell esecuzione di tavole relative a singoli particolari o a complessivi. Gli studenti verranno stimolati a utilizzare le proprie conoscenze e le proprie capacità logico-deduttive per prevedere i problemi posti dalla materia e per trovare le soluzioni. I disegni verranno realizzate parte con gli strumenti tradizionali e parte al computer con AutoCAD. I primi saranno svolti sia in aula che a casa. I secondi saranno eseguiti interamente nel laboratorio informatico.
15 STRATEGIE E METODI PER IL RECUPERO IN ITINERE A fronte di eventuali lacune o ritardi nella comprensione dei singoli argomenti verranno attuate le seguenti strategie: Ripresa dell argomento in modo concettualmente più semplice e più direttamente riferito alla realtà pratica Esercitazioni assistite da vicino dal Docente o dall I.T.P. Esercitazioni col supporto di compagni più preparati, che avranno così l occasione di approfondire e valorizzare le conoscenze e la pratica della materia. STRUMENTI PREVISTI Libro di testo Lavagna multimediale Eventuali appunti dettati dal Docente Tabelle UNI Software applicativo AutoCAD e Inventor SPAZI PREVISTI Aula Laboratorio informatico VERIFICHE Il giudizio sull apprendimento verrà eseguita attraverso la valutazione delle tavole e del lavoro prodotto dagli allievi, anche attraverso indagini sulle loro conoscenze teoriche. Si tenderà ad avere, sia per il trimestre che per il pentamestre, almeno due voti per la valutazione teorica e tre per il voto grafico, in modo tale da avere la giusta valutazione della maturazione dell allievo. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione sarà a cura sia del Docente che dell I.T.P. e terrà conto di: Raggiungimento degli obiettivi cognitivi Raggiungimento delle competenze quali la capacità di organizzare il lavoro, di esprimere e comunicare i risultati e le conoscenze acquisite, la capacità di organizzare le conoscenze nell affrontare problemi Continuità nell applicazione e nell apprendimento Partecipazione al lavoro in classe Per la definizione del voto si fa riferimento a: griglia di Istituto, griglia di valutazione specifica per le materie dell area meccanica con i livelli minimi di sufficienza, griglia per le prove scritte; queste ultime due sono state stabilite ed approvate dagli insegnanti tecnico-pratici dell Area meccanica nelle riunioni per materia.
16 CONTENUTO DELLE UNITA A.S Programmazione di DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE Indirizzo Meccanica e meccatronica Classi 4AM 4BM Modulo 1 MODELLAZIONE SOLIDA IN INVENTOR Generalità sull uso del software e dei principali comandi. Estensione File.ipt.iam.idw. File neutri Parasolid ed Iges per interfacci abilità con altri software. Creazione di schizzi. Creazione di vincoli. Comandi principali per la creazione e modifica di volumi di estrusione e di rivoluzione. Gestione di assiemi. Gestione delle librerie di Inventor disponibili tramite centro contenuti. Gestione della componentistica commerciale. Posizionamento, spostamento e applicazione di vincoli ai componenti. Impostazione dei disegni. Creazione di viste e sezioni in 2D dal disegno 3D (messa in tavola). Gestire progetti. Utilizzare il software per la creazione di parti ed assiemi. Messa in tavola del progetto. Modulo 2 TOLLERANZE DIMENSIONALI E TOLLERANZE GEOMETRICHE Sistema ISO di tolleranze.
17 Accoppiamenti: con gioco, con interferenza, incerto. Accoppiamenti albero base e foro base. Errori geometrici di forma e di posizione. Rugosità superficiale, rugosità totale e rugosità media. Conoscere la quotatura dei disegni tecnici. Utilizzo delle tolleranze dimensionali in funzione delle necessità progettuali. Conoscere i principali metodi di costruzione e di realizzazione dei pezzi meccanici. Esprimere i concetti di tolleranza, qualità di lavorazione e intercambiabilità dei pezzi. Ricavare le dimensioni limite con l uso delle tabelle ISO. Scegliere correttamente i valori di tolleranza, gli opportuni accoppiamenti, la rugosità in relazione alle diverse lavorazioni. Indicare correttamente tali indicazioni sui disegni. Documentare la costruzione di un pezzo meccanico. Documentare la costruzione di un assieme / complessivo meccanico. Effettuare quotature di pezzi con tolleranze dimensionali. Utilizzare correttamente le tabelle unificate. Progettare accoppiamenti con gioco, interferenza ed incerti. Definire i valori del gioco ed interferenza. Utilizzo simbologia grafica. Produrre la documentazione tecnica del progetto. Esempi di progettazione con l utilizzo degli accoppiamenti consigliati secondo le norme UNI. Modulo 3 ELEMENTI PER TRASMISSIONE Chiavette e Linguette. Scelta opportuna in base alla progettazione Utilizzare correttamente le tabelle unificate Progettare accoppiamenti con trasmissione del momento torcente Produrre la documentazione tecnica del progetto Esempi di progettazione con l utilizzo degli accoppiamenti consigliati secondo le norme UNI. Modulo 4 ORGANI DI TRASMISSIONE Giunti rigidi.
18 Profili scanalati. Scelta opportuna in base alla progettazione. Utilizzare correttamente le tabelle unificate. Progettare accoppiamenti con trasmissione del momento torcente Produrre la documentazione tecnica del progetto. Esempi di progettazione con l utilizzo degli accoppiamenti consigliati secondo le norme UNI. Modulo 5 ORGANI MECCANICI Alberi di trasmissione. Elementi di progettazione a flesso torsione. Realizzazione di vincoli cerniera carrello. Progettare accoppiamenti con trasmissione del momento flettente e torcente. Produrre la documentazione tecnica del progetto. Produrre la relazione tecnica del progetto. Modulo 6 RUOTE DENTATE Ruote dentate ed ingranaggi. Profilo della dentatura e generalità. Modulo e proporzionamento modulare. Ingranaggi cilindrici a denti diritti. Proporzionamento modulare. Rappresentazione grafica. Ingranaggi conici a denti diritti. Proporzionamento modulare. Rappresentazione grafica Documentare la costruzione di un assieme/complessivo meccanico. Effettuare quotature di pezzi con tolleranze dimensionali. Utilizzare correttamente le tabelle unificate. Progettare accoppiamenti con trasmissione del momento torcente e flettente. Produrre la documentazione tecnica del progetto. Esempi di progettazione con l utilizzo delle norme UNI.
19 METODOLOGIE L insegnante esporrà agli allievi gli argomenti del corso mediante spiegazioni teoriche che troveranno poi immediata applicazione nell esecuzione di tavole relative a singoli particolari o a complessivi. Gli studenti verranno stimolati a utilizzare le proprie conoscenze e le proprie capacità logico-deduttive per prevedere i problemi posti dalla materia e per trovare le soluzioni. I disegni verranno realizzate parte con gli strumenti tradizionali e parte al computer con AutoCAD. I primi saranno svolti sia in aula che a casa. I secondi saranno eseguiti interamente nel laboratorio informatico. STRATEGIE E METODI PER IL RECUPERO IN ITINERE A fronte di eventuali lacune o ritardi nella comprensione dei singoli argomenti verranno attuate le seguenti strategie: Ripresa dell argomento in modo concettualmente più semplice e più direttamente riferito alla realtà pratica Esercitazioni assistite da vicino dal Docente o dall I.T.P. Esercitazioni col supporto di compagni più preparati, che avranno così l occasione di approfondire e valorizzare le conoscenze e la pratica della materia. STRUMENTI PREVISTI Libro di testo Lavagna multimediale Eventuali appunti dettati dal Docente Tabelle UNI Software applicativo AutoCAD e Inventor Presentazioni in Power Point. SPAZI PREVISTI Aula Laboratorio informatico VERIFICHE Il giudizio sull apprendimento verrà eseguita attraverso la valutazione delle tavole e del lavoro prodotto dagli allievi, anche attraverso indagini sulle loro conoscenze teoriche. Si tenderà ad avere, sia per il trimestre che per il pentamestre, almeno due voti per la valutazione teorica e tre per il voto grafico, in modo tale da avere la giusta valutazione della maturazione dell allievo. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione sarà a cura sia del Docente che dell I.T.P. e terrà conto di: Raggiungimento degli obiettivi cognitivi Raggiungimento delle competenze quali la capacità di organizzare il lavoro, di esprimere e comunicare i risultati e le conoscenze acquisite, la capacità di organizzare le conoscenze nell affrontare problemi Continuità nell applicazione e nell apprendimento Partecipazione al lavoro in classe Per la definizione del voto si fa riferimento a: griglia di Istituto, griglia di valutazione specifica per le materie dell area meccanica con i livelli minimi di sufficienza, griglia per le prove scritte; queste ultime due sono state stabilite ed approvate dagli insegnanti tecnico-pratici dell Area meccanica nelle riunioni per materia.
20 PROGRAMMAZIONE DI AREA Materia: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Classe: 5AM Anno scolastico 2014/15 CONTENUTO DELLE UNITA Modulo 1 ELEMENTI DI PROGETTAZIONE MECCANICA 1 Formule di progetto e verifica per alberi di trasmissione soggetti a flesso-torsione. Calcolo dei cuscinetti a sfere. Calcolo delle linguette. Dimensionamento trasmissione a cinghia piatta e a cinghia trapezoidale. Progetto completo di un albero, trasmissione a cinghia trapezoidale, linguetta e cuscinetti a sfere. Disegno costruttivo dei particolari relativi al progetto. Procedura di progettazione e verifica di semplici organi meccanici e per la scelta dei cuscinetti a sfere. Consultazione del manuale per tabelle e formule. Modulo 2 TEMPI E METODI Il tempo nella produzione. Rilevamento diretto, mediante cronotecnica. Tempi standard. Cenni sul metodo MTM. Considerazioni conclusive sui tempi. Abbinamento di più macchine. Calcolare le fasi di un operazione e la loro durata. Abbinare le macchine. Disegnare i diagrammi di carico. Modulo 3 MACCHINE OPERATRICI Generalità sulle condizioni di taglio. Tornitura. Fresatura. Foratura. Rettificatura. Limatura, piallatura, stozzatura. Brocciatura. Filettatura. Dentatura. Scegliere i parametri di taglio. Calcolare la potenza di taglio. Calcolare il tempo operazione nelle diverse lavorazioni. Descrivere a cosa sono attribuiti nelle diverse lavorazioni i moti di taglio e di avanzamento. Modulo 4 UTENSILI Generalità. Materiali per utensili. Utensili da tornio. Utensili per la lavorazione dei fori. Utensili per fresare. Mole per rettificare. Descrivere i materiali degli utensili. Individuare i diversi tipi di utensili. Scegliere gli utensili in funzione delle diverse lavorazioni. Modulo 5 ELEMENTI DI PROGETTAZIONE MECCANICA 2
21 Formule di progetto e verifica ruote dentate a denti dritti, a denti elicoidali, ruote dentate coniche e vite senza fine. Formule progetto e verifica perni portanti. Calcolo dei cuscinetti volventi per carichi radiali e assiali. Progetto completo di un albero, con ruote dentate a denti dritti, linguetta e bronzine. Progetto completo di un albero con ruote dentate a denti elicoidali, linguetta e cuscinetti volventi per carichi radiali e assiali. Disegni costruttivi dei particolari relativi ai suddetti progetti. Procedura di progettazione e verifica di semplici organi meccanici e per la scelta dei cuscinetti volventi per carichi misti. Consultazione del manuale per tabelle e formule. Modulo6 CICLI DI LAVORAZIONE Generalità. Dal disegno di progettazione al disegno di fabbricazione. Sovrametalli nelle lavorazioni. Criteri per l impostazione di un ciclo di lavorazione. Cartellino del ciclo di lavorazione. Foglio analisi operazione. Esempi di cicli di lavorazione. Trasformare il disegno di progettazione in disegno di fabbricazione. Elaborare un ciclo di lavorazione. Compilare un cartellino del ciclo di lavorazione. Stendere un foglio analisi operazione. Modulo7 ATTREZZATURE DI POSIZIONAMENTO E DI BLOCCAGGIO Generalità. Classificazione. Tipi di posizionamento. Posizionamenti rispetto ai piani di simmetria. Posizionamento del pezzo rispetto a superfici piane. Appoggi. Bloccaggi a vite. Bloccaggi a cuneo. Bloccaggi a ginocchiera. Bloccaggi ad eccentrico. Elementi normalizzati componibili. Elementi di base. Elementi di sostegno e di appoggio. Elementi di posizionamento e di serraggio. Elementi di bloccaggio. Chiusura con leve articolate (ginocchiere). Elementi di manovra e di serraggio. Elementi ausiliari di fissaggio. Boccole di guida e di riferimento. Esempi. Individuare la tecnica di posizionamento esatto per lavorare correttamente un pezzo alle macchine utensili. Progettare attrezzature di posizionamento e di bloccaggio meccanico. Usare attrezzature di bloccaggio con chiusure pneumatiche articolate. Progettare attrezzature con l utilizzo di elementi normalizzati componibili. Progettare attrezzature con chiusura pneumatica o oleodinamica. Progettare stampi per la lavorazione della lamiera. Modulo8 ATTREZZATURE PNEUMATICHE, OLEODINAMICHE, LAVORAZIONE LAMIERE E STAMPI Generalità. Cilindri pneumatici e oleodinamici. Forse sul pistone e consumi di fluido. Fissaggi del cilindro e dello stelo. Designazione dei cilindri. Chiusure pneumatiche articolate. Tranciatura. Piegatura. Imbutitura. Progettazione degli stampi. Stampi ad azioni progressive. Unità di tranciatura. Altre tecniche di stampaggio. Esempi. Progettare attrezzature a chiusura pneumatica o oleodinamica. Saper gestire le principali lavorazioni della lamiera. Essere in grado di calcolare lo sforzo di tranciatura e piegature della lamiera. Essere in grado di calcolare lo sviluppo della lamiera. Saper progettare stampi per la lavorazione della lamiera. Modulo9 PRODOTTO, PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE Innovazione e ciclo di vita di un prodotto. Progetto e scelta del sistema produttivo. Scelta del processo di fabbricazione. Tipologia e scelta del livello di automazione. Criteri di scelta del livello di automazione. Generalità su piani di produzione. Cosa, quando, quanto e dove produrre. Produzione in serie. Produzione a lotti. Produzione continua e intermittente. Produrre per reparti e in linea. Produzione per magazzino e per commessa. Preventivazione dei costi. Make or Buy. Lotto economico di produzione. Layout degli impianti. Scegliere le tipologie di produzione. Individuare il tipo di automazione. Scegliere l ubicazione di uno stabilimento. Definire il carico delle macchine e la loro saturazione.
22 Determinare un lotto economico. Elaborare un lay-out di impianto. Modulo10 GESTIONE MAGAZZINI E TRASPORTI INTERNI Logistica e magazzini. La gestione delle scorte. Costi di gestione. Generalità su sistemi di approvvigionamento. Lotto economico di approvvigionamento. Lotto Trasporti interni e Lay-out. Indicazioni metodologiche su problemi relativi ai trasporti. Rapporti azienda-fornitore. Gestire scorte a magazzino. Scegliere il sistema di approvvigionamento e calcolarne i costi. Calcolare il lotto economico con e senza scorte. Modulo11 CONTABILITA E CENTRI DI COSTO AZIENDALI La contabilità nelle aziende. Contabilità generale. Contabilità industriale. Costi aziendali. Il costo in funzione del tempo. Valore aggiunto. Costi variabili, fissi e semifissi. Determinazione della retta Costo-Volume. Analisi costi-profitti. Diagramma utile-volume di produzione. Punto di equilibrio: Break Even Point (BEP). Esempio di confronto tra due diversi processi di produzione. Classificazione dei costi. Ripartizione dei costi nei centri di costo. Classificazione dei centri di costo. Costo delle principali risorse di produzione. Identificare gli elementi fondamentali della contabilità generale e industriale. Calcolare le diverse modalità di restituzione di un capitale. Rappresentare l andamento dei costi nel tempo. Calcolare il punto di pareggio. Scegliere il metodo di imputare i costi della materia prima in uscita dal magazzino. Ripartire i costi nei centri di costo. METODOLOGIE Lezioni frontali. Lezioni partecipate nelle quali gli studenti verranno stimolati a utilizzare le proprie conoscenze e le proprie capacità logico-deduttive per prevedere i problemi posti dalla materia e trovare le soluzioni. Esercitazioni in classe consistenti nella soluzione di problemi ed esercizi. Esercitazioni pratiche nel laboratorio informatico e pneumatico. Stesura di relazioni sulle esercitazioni svolte. Verrà stimolato il lavoro di gruppo e la collaborazione tra gli studenti nella produzione dei lavori assegnati. Esercizi da svolgersi al di fuori dell orario scolastico. STRATEGIE E METODI PER IL RECUPERO IN ITINERE A fronte di eventuali lacune o ritardi nella comprensione dei singoli argomenti verranno attuate le seguenti strategie: - ulteriore semplificazione dell argomento trattato e integrazione con semplici esempi pratici; - assegnazione di esercizi specifici con soluzione assistita; - suggerimenti per migliorare l organizzazione dello studio individuale. STRUMENTI PREVISTI
23 - Libri di testo - Eventuali appunti dettati dal Docente - Attrezzature e software del laboratorio pneumatico ed informatico SPAZI PREVISTI - Aula - Laboratorio informatico - Laboratorio pneumatico VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione dell apprendimento verrà eseguita attraverso periodiche verifiche scritte ed orali. La periodicità mirerà ad avere un numero sufficiente di voti per consentire una giusta lettura del percorso di apprendimento e maturazione svolto dall allievo. In particolare si mirerà ad avere per il trimestre almeno quattro voti, relativi sia ai contenuti teorici della materia che all applicazione nella risoluzione di problemi. Per il pentamestre almeno cinque voti. La valutazione dei contenuti teorici potrà essere ottenuta anche con prove scritte, elaborate appositamente per tale scopo. La valutazione terrà conto di: - chiarezza espositiva, ordine nello svolgimento; - proprietà terminologica e unità di misura; - precisione nei calcoli; - raggiungimento degli obiettivi cognitivi; - capacità di organizzare il lavoro e di esprimere e comunicare i risultati e le conoscenze acquisite. La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obbiettivi cognitivi, terrà conto anche della continuità nell applicazione e della partecipazione al lavoro svolto in aula.
24 A.S Programmazione di SISTEMI ED AUTOMAZIONE Indirizzo Meccanica e meccatronica Classi 3 a AM - 3 a BM CONTENUTO DELLE UNITA Modulo 1 ELABORATORE ELETTRONICO E PACCHETTI APPLICATIVI Architettura del pc. Memorie. Periferiche. Videoscrittura. Foglio elettronico. Esercitazioni in laboratorio informatico. Utilizzare un pc e le varie periferiche, in funzione dell uso che se ne deve fare. Impiegare programmi di videoscrittura. Servirsi del foglio elettronico per elaborare tabelle, eseguire calcoli, produrre grafici, gestire database. Modulo 2 ALGEBRA BOOLEANA Proposizioni logiche. Operazioni logiche: yes, not, or, and, nor, nand, ex-or, ex-nor. Tabelle della verità. Espressioni ed equazioni booleane. Proprietà algebriche delle espressioni. Esercitazioni in laboratorio informatico. Riconoscere il carattere logico di un problema. Gestire le operazioni logiche. Calcolare le espressioni logiche Modulo 3 CIRCUITI ELETTRICI IN CORRENTE CONTINUA Grandezze elettriche e relative unità di misura. Legge di Ohm. Legge di Joule. Resistenze in serie e parallelo. Condensatori in serie e parallelo. Analisi delle reti elettriche: principi di Kirchhoff. Esercitazioni in laboratorio elettrico. Applicare le leggi dell elettrotecnica per risolvere semplici circuiti. Scegliere lo strumento ed il metodo di misura per effettuare misurazioni in corrente continua. Modulo 4 CIRCUITI ELETTRICI IN CORRENTE ALTERNATA Il campo magnetico. Induzione magnetica. Induzione elettromagnetica. Circuiti magnetici. Corrente alternata e tensione alternata. La potenza in corrente alternata. Circuiti elementari in corrente alternata. Esercitazioni in laboratorio elettrico ed informatico. Applicare le leggi dell elettrotecnica per risolvere semplici circuiti. Scegliere lo strumento ed il metodo di misura per effettuare misurazioni in corrente alternata. Modulo 5 SISTEMI COMBINATORI Funzione booleana. Individuazione di una funzione corrispondente a un data tabelle della verità. Rappresentazione grafica delle funzioni booleane. Minimizzazione delle funzioni booleane: metodo algebrico, metodo delle mappe di Karnaugh. Risoluzione di problemi logici combinatori. Esercitazioni in laboratorio informatico. Definire e risolvere problemi di tipo logico combinatorio nell ambito tipico dell automazione industriale. Modulo 6 SISTEMI SEQUENZIALI Modelli grafici: diagramma di commutazione, diagramma delle fasi. Funzione logica memoria. Tipi di memoria: relè ad attivazione prevalente e a disattivazione prevalente, flip-flop. Risoluzione di problemi logici sequenziali. Esercitazioni in laboratorio informatico. Definire e risolvere semplici problemi di tipo logico sequenziale nell ambito tipico dell automazione industriale. Modulo 7 ELEMENTI DI ELETTRONICA Diodo a giunzione. Diodo zener. Diodo LED. Fotodiodo. Condensatore. Transistor. Tiristore. Circuito integrato. Convertitore analogico-digitale. Amplificatore. Definire i componenti elettronici dal punto di vista della funzione svolta.
25 METODOLOGIE Lezioni frontali. Lezioni partecipate nelle quali gli studenti verranno stimolati a utilizzare le proprie conoscenze e le proprie capacità logico-deduttive per prevedere i problemi posti dalla materia e trovare le soluzioni. Esercitazioni in classe consistenti nella soluzione di problemi ed esercizi. Esercitazioni pratiche nel laboratorio elettrico. Stesura di relazioni sulle esercitazioni svolte. Verrà stimolato il lavoro di gruppo e la collaborazione tra gli studenti nella produzione dei lavori assegnati. Esercizi da svolgersi al di fuori dell orario scolastico. STRATEGIE E METODI PER IL RECUPERO IN ITINERE A fronte di eventuali lacune o ritardi nella comprensione dei singoli argomenti verranno attuate le seguenti strategie: - ulteriore semplificazione dell argomento trattato e integrazione con semplici esempi pratici; - assegnazione di esercizi specifici con soluzione assistita; - suggerimenti per migliorare l organizzazione dello studio individuale. Condizione necessaria per l attivazione del recupero in itinere è che la classe dimostri volontà di apprendimento e adeguata partecipazione all attività didattica curricolare. Quindi le eventuali lacune dovranno palesemente attribuirsi a difficoltà oggettive e non a irresponsabile approccio al lavoro scolastico. STRUMENTI PREVISTI - Libri di testo - Eventuali appunti dettati dal Docente - Attrezzature e strumenti di misura del laboratorio elettrico. SPAZI PREVISTI - Aula - Laboratorio elettrico VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione dell apprendimento verrà eseguita attraverso periodiche verifiche scritte ed orali. La periodicità mirerà ad avere un numero sufficiente di voti per consentire una giusta lettura del percorso di apprendimento e maturazione svolto dall allievo. In particolare si mirerà ad avere per il trimestre almeno quattro voti, relativi sia ai contenuti teorici della materia
26 che all applicazione nella risoluzione di problemi. Per il pentamestre almeno cinque voti. La valutazione dei contenuti teorici potrà essere ottenuta anche con prove scritte, elaborate appositamente per tale scopo. La valutazione terrà conto di: - chiarezza espositiva, ordine nello svolgimento; - proprietà terminologica e unità di misura; - precisione nei calcoli; - raggiungimento degli obiettivi cognitivi; - capacità di organizzare il lavoro e di esprimere e comunicare i risultati e le conoscenze acquisite. La valutazione finale, oltre al raggiungimento degli obbiettivi cognitivi, terrà conto anche della continuità nell applicazione e della partecipazione al lavoro svolto in aula PROGRAMMAZIONE DI AREA Materia: SISTEMI E AUTOMAZIONE Classi: 4AM, 4BM Anno scolastico 2014/15 CONTENUTO DELLE UNITA PNEUMATICA Modulo 1 ARIA COMPRESSA Proprietà dell aria. Produzione dell aria compressa. Trattamento dell aria compressa. Tipologie di compressori. Confronto della scelta pneumatica in automazione con altre forme di energia utilizzate in automazione. Modulo 2 ATTUATORI PNEUMATICI Attuatori lineari. Attuatori rotanti (cenni). Dimensionamento dei cilindri. Vantaggi e svantaggi attuatori pneumatici in confronto agli attuatori oleodinamici Modulo 3 VALVOLE PNEUMATICHE Valvole di controllo direzionale: 2/2, 3/2, 5/2. Valvole di controllo della portata: valvole unidirezionali, regolatori di portata, valvole selettrici di alta e di bassa pressione, di scarico rapido. Valvole di controllo della pressione: Valvole di regolazione della pressione, valvole limitatrici di pressione, valvole di sequenza. Temporizzatore pneumatico. Realizzazione operazioni logiche fondamentali e derivate con valvole pneumatiche. Scegliere i componenti pneumatici da utilizzare nelle applicazioni industriali. Comprendere le differenze e le analogie tra le funzioni logiche realizzate con tecnica pneumatica ed elettrica. Modulo 4 CIRCUITI PNEUMATICI MANUALI Circuiti pneumatici manuali a comando diretto e indiretto. Regolazione della velocità degli attuatori. Capire la logica di collegamento tra gli attuatori, le valvole distributrici di potenza e le valvole di comando. Modulo 5 CIRCUITI PNEUMATICI AUTOMATICI SENZA SEGNALI BLOCCANTI Descrizione delle sequenze: letterale, ciclogramma, tabellare, grafcet. Progettazione e realizzazione di cicli ordinati senza corse contemporanee e con corse contemporanee. Tecnica dei collegamenti. Progettazione di semplici macchine pneumatiche per la realizzazione di cicli di lavoro sequenziali. Modulo6 CIRCUITI PNEUMATICI AUTOMATICI CON SEGNALI BLOCCANTI E CORSE RIPETUTE Progettazione e realizzazione di sequenze con segnali bloccanti con la tecnica della cascata e con i sequenziatori.
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