CARTELLA STAMPA. L ASL di Brescia promuove la XIV Giornata Nazionale del Sollievo

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1 DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE U.O. Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, Brescia Tel. 030/ Fax 030/ comunicazione@aslbrescia.it CARTELLA STAMPA L ASL di Brescia promuove la XIV Giornata Nazionale del Sollievo Domenica 31 maggio si celebra la XIV Giornata Nazionale del Sollievo istituita nel 2001 per promuovere le cure palliative e in particolare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso di vita, a volte infatti la medicina non può guarire ma è in grado di migliorare la qualità di vita. Scopo della manifestazione è informare i cittadini sui servizi attivati per controllare e alleviare il dolore e la sofferenza della persona malata e dei suoi familiari. Anche nel nostro Paese il miglioramento dell aspettativa di vita ha portato ad un incremento delle fasce anziane e fragili della popolazione e al conseguente aumento dei bisogni assistenziali; in questo contesto l attenzione per la qualità della vita diviene parte integrante e strutturale dei percorsi di assistenza, sia quando si è costretti a convivere a lungo con una patologia cronica sia quando restano pochi mesi di vita. L ASL di Brescia già da alcuni anni ha messo in atto molteplici azioni per alleviare le sofferenze, fisiche e psicologiche, dei malati e delle loro famiglie. Tempestività di intervento e dalla continuità dell assistenza per consentire al malato e alla sua famiglia di accedere alle cure senza indugi, dal momento in cui compare il bisogno, e di fruirne poi senza soluzioni di continuità rappresentano gli obiettivi di tipo organizzativo della Rete di Cure Palliative L utilizzo ottimale dei servizi dedicati alle cure palliative già attivi nel contesto bresciano (Hospice delle Unità Operative Cure Palliative, Hospice residenziali, ospedalizzazione domiciliare delle UOCP, ADI) ha preso avvio nell anno 2012 con l aggiornamento e l adozione formale del Protocollo per le dimissioni e ammissioni protette ospedale territorio. L esperienza maturata dal 2008, anno di sottoscrizione del primo protocollo, si è resa utile per avviare il processo di attuazione degli orientamenti regionali in tema di cure palliative. Nel 2013 nasce il Modello organizzativo della Rete delle Cure Palliative con l obiettivo di facilitare la presa in carico e la cura dei malati, agevolandone i percorsi all interno della rete dei servizi; il modello inoltre risponde alla necessità di fornire interventi in tempi rapidi pur a fronte della complessità della situazione clinica, assistenziale, relazionale, morale del malato e della varietà dei sintomi. Nel modello sono descritte le modalità organizzative, di comunicazione e di integrazione, per favorire la continuità di cura, soprattutto nei passaggi da un servizio/struttura all altro/a. Tale modello è il risultato di un percorso a cui hanno partecipato i referenti di tutti i servizi coinvolti nell assistenza ai malati con necessità di cure palliative, che fanno parte del Comitato del Dipartimento Interaziendale per le cure palliative: oltre all ASL, gli ospedali, i Medici di Medicina Generale, l assistenza domiciliare, le residenze sanitarioassistenziali per anziani, l hospice.

2 Nel 2014 si sono consolidate le azioni intraprese negli anni precedenti per presidiare tutti gli aspetti assistenziali e si è implementata una nuova sezione del sistema informativo dedicato alle cure palliative per facilitare la segnalazione di dimissioni protette da parte delle strutture di ricovero e cura e per disporre dei dati relativi al percorso dei malati in cure palliative. In particolare è stata realizzata la Scheda di segnalazione all UCAM di necessità di Cure Palliative, informatizzata e accessibile dal sito web dell ASL ( ). I Servizi esistenti e i meccanismi fondamentali di integrazione tra i diversi attori sanitari e socio-sanitari hanno l obiettivo finale di garantire, per ogni malato con necessità di Cure Palliative, interventi tempestivi, appropriati, continuativi e di qualità. SERVIZI DEDICATI DI CURE PALLIATIVE N. Strutture /Servizi Hospice delle Unità Operative Cure Palliative (UOCP) 3 Servizi Territoriali Cure Palliative (STCP) delle UOCP (precedentemente definita ODCP - Ospedalizzazione Domiciliare Cure Palliative) 2 Hospice Residenziali 4 ADI Cure Palliative 18 SERVIZI COINVOLTI NELLE CURE PALLIATIVE NON DEDICATI UCAM distrettuali (con il coinvolgimento di MMG/PDF) Medici di Medicina Generale (MMG) Pediatri di Libera Scelta (PLS) Medici di Continuità Assistenziale (MCA) Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Residenze Sanitario Assistenziali (RSA) Residenze Sanitario assistenziali per Disabili (RSD) Consulenze specialistiche domiciliari (psicologo, fisiatra, geriatra, altri specialisti) Assistenza protesica e integrativa (fornitura di presidi, ausili, dispositivi, pompe infusione, ventilazione e nutrizione artificiale, dietetici) Attività ambulatoriali (oncologia, radioterapia, terapia del dolore, medicina, chirurgia, specialità mirate) U.O. di ricovero ospedaliero (oncologia, radioterapia, medicina, chirurgia)

3 Percorsi del malato in Cure Palliative Di seguito sono indicati i passaggi principali del percorso del malato che necessita di Cure Palliative. 1. La Segnalazione viene effettuata all UCAM distrettuale da parte di MMG/PLS, Strutture ospedaliere, Hospice. L UCAM è composta da: medico di Distretto, infermiere, assistente sociale, MMG/PLS, con il supporto del palliativista, dello psicologo ed altre figure specialistiche. 2. L UCAM entro le 24 ore dalla segnalazione (ovvero entro la prima giornata lavorativa successiva) effettua la valutazione e l orientamento al servizio più appropriato. - L approccio palliativo si attiva a favore di soggetti con malattia di base a prognosi infausta in fase di evoluzione inarrestabile che non necessitano di cure palliative di base o specialistiche e si realizza mediante: interventi ambulatoriali/domiciliari pianificati dal solo medico di base con l eventuale coinvolgimento del Medico di Continuità Assistenziale; oppure come ADI voucher con interventi domiciliari pianificati a cura dell ente Erogatore ADI. L UCAM in collaborazione col medico di base condivide con l assistito e/o la sua famiglia la tipologia di servizio da attivare; l eventuale scelta dell Ente erogatore ADI compete al malato e/o alla sua famiglia. La responsabilità clinico/prescrittiva è del Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta. - Le Cure Palliative di base: Si realizzano con interventi domiciliari pianificati da Ente erogatore ADI-Cure Palliative (con il proprio palliatore) in collaborazione con MMG/PDF. Questo profilo ADI prevede che l'ente erogatore metta a disposizione le seguenti figure professionali: medico palliatore, infermiere, professionisti della riabilitazione, dietista (12 ore al giorno), psicologo (12 ore al giorno), operatore socio sanitario, oltre naturalmente a tutte le prestazioni o eventuali consulenze specialistiche necessarie e la copertura assistenziale 7 giorni su 7. L eventuale scelta dell Ente erogatore ADI compete al malato e/o alla sua famiglia. La responsabilità clinico/prescrittiva è del Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta. - Le Cure Palliative specialistiche: Si realizzano a favore di soggetti che necessitano di Cure Palliative specialistiche con: interventi domiciliari pianificati erogati da Struttura ospedaliera dedicata (STPC); interventi pianificati, ambulatoriali, in degenza diurna o in degenza ordinaria, erogati in Struttura dedicata (UOCP e Hospice). L UCAM favorisce il contatto con la Struttura dedicata, contribuendo all uso più appropriato e razionale delle risorse locali. La scelta del percorso e la condivisione con l assistito e/o la sua famiglia in merito alla tipologia di servizio da attivare fanno seguito al colloquio tra palliatore della Struttura e malato e/o sua famiglia. In questo caso, specialmente se l assistito accede

4 direttamente da U.O. per acuti alle Cure Palliative specialistiche, è opportuno che la scelta del percorso sia condivisa tra assistito e/o famiglia, Struttura e UCAM. La responsabilità clinico-prescrittiva è del Medico della Struttura specialistica.

5 Nel corso del 2014, i servizi dedicati alle cure palliative del territorio dell'asl di Brescia hanno preso in carico persone, con un incremento complessivo, rispetto al 2013, del 13,1%. Le persone assistite a domicilio con servizi dedicati alle cure palliative sono state complessivamente 619 (+21,1% rispetto al 2013): di queste, 493 sono state assistite da enti accreditati di "Assistenza Domiciliare Integrata Cure Palliative", tra cui l'asl, e 126 dai "Servizi Territoriali Cure Palliative", gestiti dalle "Unità Operative Cure Palliative" della Domus Salutis a Brescia e dell'azienda Ospedaliera di Desenzano, con sede a Gavardo. A queste vanno aggiunte tutte le persone, con necessità di cure palliative ma di minore intensità assistenziale, seguite a domicilio dal proprio medico di famiglia, con l'eventuale supporto dell'assistenza Domiciliare Integrata di base persone sono state invece assistite presso le 7 unità operative residenziali del territorio bresciano dedicate alle cure palliative, tre ospedaliere (Brescia, presso la Domus; Gavardo; Orzinuovi) e 4 socio-sanitarie (Gussago; Nozza; Pontevico; Lonato). L'incremento, rispetto al 2103, è stato del 10,7%, legato sostanzialmente alla effettiva attivazione dell'hospice socio-sanitario della Fondazione Madonna del Corlo di Lonato. Iniziative di formazione Nel periodo sono state realizzate diverse iniziative di formazione per gli operatori che si trovano a confrontarsi con malati che necessitano di cure palliative: tali corsi hanno coinvolto i medici di medicina generale, medici di continuità assistenziale e infermieri, assistenti sociali, psicologi, responsabili della formazione degli ospedali, coordinatori infermieristici ospedalieri e medici dei distretti. Le iniziative di sensibilizzazione e formazione focalizzate sulle cure palliative hanno ormai coinvolto più di 850 operatori sanitari, del territorio e delle strutture. Si tratta di un importante investimento in termini culturali, professionali ed organizzativi che sta progressivamente modificando motivazioni, approccio, capacità relazionali ed operative da parte della comunità professionale bresciana nel prendere in carico i malati con necessità di cure palliative Nel 2014 sono stati organizzati: 13 edizioni per operatori ospedalieri; sono state riproposte, visto l interesse dimostrato nel 2013, due edizioni per Medici di Medicina Generale e Medici di Continuità Assistenziale; è stato avviato un percorso di formazione per conduttori di formazione sul campo per gruppi di MMG, MCA e operatori territoriali e sono stati effettuati 20 incontri di formazione sul campo per piccoli gruppi. Scuola di Assistenza Familiare La Scuola di Assistenza Familiare, che ha una storia decennale, è volta a sostenere le figure addette all assistenza, aumentando il livello di conoscenza delle tematiche inerenti l invecchiamento, le malattie e la non autosufficienza. Nel 2014 sono stati realizzati 61 incontri su tutto il territorio dell ASL di Brescia a cui hanno partecipato 198 persone. L analisi dei questionari di gradimento fanno ritenere questi corsi utili per i destinatari. 97 sono i test Relative Stress Scale sono stati somministrati al fine di rilevare il grado di stress del cargiver e il valore medio rilevato ha evidenziato un grado di stress tendenzialmente alto, con prevalenza nei caregiver residenti in città. Alta è la presenza di caregiver donna, pari al 77% dei partecipanti, il 64% appartiene alla fascia d età anni. La maggior parte dei caregiver che hanno partecipato agli incontri sono familiari delle persone assistite; il grado di parentela con una più numerosa partecipazione è dei figli (con prevalenza di figlie femmine). Rispetto all anno 2011 vi è stato un aumento della partecipazione di badanti e volontari.

6 Somministrazione oppiacei La legge 38/2010 semplifica le modalità di prescrizione e distribuzione degli oppiacei maggiori consentendo un più ampio accesso alla terapia del dolore: i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta possono prescrivere i farmaci oppiacei utilizzando il ricettario del Servizio Sanitario Nazionale. Un analisi dei dati degli anni evidenzia un costante incremento nella prescrizioni di farmaci oppiacei per la terapia del dolore da parte dei Medici di Medicina Generale nei confronti dei loro assistiti, sia in termini di ricette emesse, numero di confezioni di farmaci e dosi giornaliere somministrate, l incremento generale si aggira intorno al +20%. Brescia, 27/05/2015 UFFICIO STAMPA ASL DI BRESCIA

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