SCUOLA DELL' INFANZIA G. MARCONI MONTECARLO a.s
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- Gemma Romagnoli
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1 SCUOLA DELL' INFANZIA G. MARCONI MONTECARLO a.s
2 NEL PROGETTARE QUALI SONO LE INDICAZIONI DEL MIUR? LE FINALITA DELLA SCUOLA DEVONO ESSERE DEFINITE A PARTIRE DALLA PERSONA CHE APPRENDE LO STUDENTE E POSTO AL CENTRO DELL AZIONE EDUCATIVA IN TUTTI I SUOI ASPETTI: COGNITIVI, AFFETTIVI, RELAZIONALI, CORPOREI, ESTETICI, ETICI, SPIRITUALI, RELIGIOSI I DOCENTI DEVONO CERCARE DI DEFINIRE LE PROPOSTE IN UNA RELAZIONE COSTANTE CON I BISOGNI FONDAMENTALI E I DESIDERI DEI BAMBINI
3 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO le esperienze di apprendimento piu efficaci VIVERE LE PRIME ESPERIENZE DI CITTADINANZA: scoprire l altro da se, rendersi sempre meglio conto della necessita di stabilire regole condivise, porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato (rispettoso degli altri, dell ambiente e della natura)... CONSOLIDARE L IDENTITA : stare bene, vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io... ACQUISIRE COMPETENZE: giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull esperienza, ascoltare e comprendere, raccontare e rievocare, descrivere rappresentare e immaginare, ripetere con simulazioni e gioco di ruolo LINGUAGGI DIVERSI... SVILUPPARE L AUTONOMIA: avere fiducia in se e negli altri, provare soddisfazione nel fare da se e saper chiedere aiuto, esprimere sentimenti ed emozioni
4 I Campi Di Esperienza Il sé e l'altro PRIMA PALESTRA SUI TEMI DEI DIRITTI E DEI DOVERI, DEL FUNZIONAMENTO DELLA VITA SOCIALE, DELLA CITTADINANZA E DELLE ISTITUZIONI SPINTA A CAPIRE IL SIGNIFICATO DELLA VITA CHE LI CIRCONDA E DELLE LORO AZIONI Il corpo e il movimento IL CORPO E IL PRIMO STRUMENTO DI CONOSCENZA DI SE NEL MONDO CERCARE, SCOPRIRE, GIOCARE, SALTARE, CORRERE A SCUOLA E FONTE DI BENESSERE E DI EQUILIBRIO PSICOFISICO I discorsi e le parole LA SCUOLA DELL INFANZIA HA LA RESPONSABILITA DI PROMUOVERE IN TUTTI I BAMBINI LA PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA IMPARANO AD ASCOLTARE STORIE E RACCONTI, DIALOGANO, GIOCANO CON LA LINGUA CHE USANO, PROVANO IL PIACERE DI COMUNICARE, SI CIMENTANO CON L ESPLORAZIONE DELLA LINGUA SCRITTA La conoscenza del mondo ESPLORANDO LA REALTA I BAMBINI IMPARANO A RIFLETTERE SULLE PROPRIE ESPERIENZE DESCRIVENDOLE E RAPPRESENTANDOLE, RIORGANIZZANDOLE CON DIVERSI CRITERI SI PONGONO LE BASI PER LA SUCCESSIVA ELABORAZIONE DI CONCETTI SCIENTIFICI E MATEMATICI Immagini colori e suoni I BAMBINI ESPRIMONO PENSIERI ED EMOZIONI CON IMMAGINAZIONE, CREATIVITA (L ARTE) E LA MUSICA L ESPLORAZIONE DEI MATERIALI CONSENTE DI VIVERE LE PRIME ESPERIENZE ARTISTICHE CHE SONO IN GRADO DI STIMOLARE LA CREATIVITA E CONTAGIARE GLI ALTRI APPRENDIMENTI
5 Finalità Si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell identità, dell autonomia, delle competenze e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io. Sviluppare l autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull esperienza attraverso l esplorazione Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l altro. L esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. Metodologie didattiche Competenze di base -Riconosce ed esprime le proprie emozioni -Ha un positivo rapporto con la propria corporeità -Manifesta curiosità e voglia di sperimentare -Condivide esperienze e giochi -Ha sviluppato l attitudine a porre e porsi domande -Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute -Dimostra prime abilità di tipo logico -Rivela le caratteristiche principali di eventi formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana -E attento alle consegne -Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione
6 La nostra scuola è un luogo di apprendimento e di socializzazione, è un ambiente in cui bambini e bambine sviluppano la capacità di interazione con la realtà e costruiscono la loro autonomia. Sappiamo che ogni bambino ha una sua storia personale; è soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e a capire, aperto alle relazioni sociali. Per agevolare il loro cammino formativo, sosteniamo e potenziamo alcuni aspetti fondamentali: Il benessere La comunicazione L identità L autonomia Competenza Si realizza sviluppando la capacità ci comunicare e di agire Si realizza attraverso lo scambio e il dialogo, si costruisce nel rapporto con i compagni e con l adulto. SI lavora a livello metalinguistico Le esperienze affettive, sociali e cognitive sono strumento per rafforzare le potenzialità, conquistare atteggiamenti di sicurezza, di autostima, di fiducia nelle proprie capacità e di empatia verso l altro Intesa come obiettivo da conquistare progressivamente, coinvolge i bambini nelle abilità motorie e pratiche, nella maturazione della capacità di rapportarsi con cose, persone e situazioni Si costruisce attraverso conoscenze e abilità, con i concetti e l affinamento e di strategia
7 I NOSTRI SPAZI Gli spazi interni ed esterni della scuola dell infanzia sono pensati per favorire le interazioni, l'autonomia, le esplorazioni, la curiosità e la comunicazione e si offre come luogo di convivenza e ricerca per i bambini e per gli adulti. L ambiente interagisce, si modifica e prende forma in relazione ai progetti e alle esperienze di apprendimento dei bambini e degli adulti e in un costante dialogo tra architettura e pedagogia. La cura degli arredi, degli oggetti, dei luoghi di attività da parte dei bambini e degli adulti è un atto educativo che genera benessere psicologico, senso di familiarità e appartenenza, gusto estetico e piacere dell abitare La scuola esterna
8 Modulo orario della scuola: La scuola funziona da lunedì a venerdì dalle ore alle ore per un totale di otto ore giornaliere. NUMERO DEI BAMBINI ISCRITTI 125 SEZIONI 5 Progetti Progetto Continuità con tutti i bambini della Scuola dell Infanzia e della Primaria. Progetto "Chi legge spicca il volo" attività in biblioteca Progetto Inglese con i bambini dell ultimo anno di scuola dell infanzia Progetto Robotica con i bambini di 4 e 5 anni Progetto Ma.Gi.A.(laboratorio del Sapere Scientifico -matematico) Verticale ai tre ordini di scuola. Sperimentazione matematica
9 Un assaggio della nostra programmazione Unità didattica A spasso... per la mia città Esploratore Percorso educativo-didattico alla scoperta di Montecarlo. I nuclei progettuali si articolano nelle seguenti Unità di Apprendimento: IO E LA MIA SCUOLA IO E LA MIA CASA IO E IL MIO QUARTIERE TRADIZIONI DELLA MIA CITTA IMMAGINI E SUONI DEL IL MIO PAESE LEGGENDE TOCCO E CONOSCO IL MIO PAESE LUCCA - LA MIA CITTA Io e la mia scuola: - IO STO BENE SE...STO CON GLI ALTRI - IO STO BENE SE...IL MIO CORPO STA BENE - IO STO BENE SE...L AMBIENTE STA BENE - IO STO BENE SE...IL MIO PAESE STA BENE Fare scuola significa avere a che fare con una comunità di apprendimento, non solo con dei singoli discenti: una comunità particolare, che si fonda sulla possibilità di conoscenza. Per essere parte attiva di questa comunità dobbiamo imparare a usare le parole: parole per raccontarsi, parole per capire il mondo, parole per stare insieme. Riconoscere questo valore fondativo della parola è un passo fondamentale: per dar spazio a chi apprende, per trovare modi di convivenza, per innescare cambiamento. Partendo dall'iniziativa della Treccani: "Le parole valgono" troviamo una parola per ogni unità di apprendimento
10 METODOLOGIA Per consentire a tutti i bambini di conseguire i Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze relativi ai cinque Campi di Esperienza, è necessario che la scuola sia su misura di bambino, permeata da un clima sociale positivo in cui vi sia ascolto, attenzione ai bisogni di ognuno e tempi distesi. Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all espressività e alla socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei bambini, le loro curiosità e suggerimenti, creando occasioni per stimolare e favorire in tutti degli apprendimenti significativi. Alla base del nostro agire quotidiano ci sarà pertanto un intenzionalità didattica mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie: Il gioco: risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontano ed interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. L esplorazione e la ricerca: le esperienze promosse faranno leva sulla originaria curiosità del bambino e verranno attivate attraverso le attività laboratoriali, in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini confrontano situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano ipotesi. Si darà ampio rilievo al fare e all agire dei bambini, alle esperienze dirette, al Io è il ritratto contatto con la natura, con le cose che li circondano, con l ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro Cosa si nasconde dietro un volto? Un ritratto mostra solo la fisionomia di una persona o qualcosa di più? In questo laboratorio proponiamo ritratti insoliti, non banali. I proposte e iniziative. bambini potranno disegnare l altra faccia del ritratto,dando forma ai pensieri, alle emozioni, ai desideri che stanno dietro un volto La vita di relazione: l interazione con i docenti e con gli altri bambini favorisce il gioco simbolico, facilita lo Scarabocchi svolgimento ad arte. delle La creatività attività della didattiche, linea sollecita a dare e a ricevere aiuto e spiegazioni. E necessario però avere Una un attenzione linea che si dipana continua sul foglio in ai modo segnali apparentemente inviati casuale, dai bambini, creando ghirigori soddisfano o inaspettate strutture i loro geometriche continui bisogni di sicurezza e gratificazione. Riteniamo La land art che la dimensione affettiva sia una componente essenziale nel processo di crescita di ognuno, affinché il bambino Esperienze artistiche acquisti e creative autostima, dedicate alla natura maturi e alle sue gradualmente rappresentazioni. la propria identità nel confronto con l altro, imparando a rispettare Geometria in arte il prossimo e a condividere le regole. La mediazione didattica: per consentire a tutte le bambine e i bambini di raggiungere i traguardi programmati, è Questo laboratorio nasce a seguito di una sperimentazione volta ad individuare modalità innovative di avvicinamento alla geometria necessario organizzare in maniera intenzionale e sistematica gli spazi e l uso dei materiali, sia informali che attraverso i linguaggi dell arte strutturati, da manipolare, esplorare, ordinare ecc. La sezione: è il luogo privilegiato per le esperienze affettive di socializzazione e di introduzione globale alle La forza del colore tematiche programmate; la sicurezza e la familiarità che questo ambiente trasmette al bambino aiuta a facilitare I bambini incontrano colori, opere d arte, tecniche, coinvolti in sorprendenti attività individuali e di gruppo ogni forma di apprendimento. L intersezione: L arte del ri - uso è il luogo delle esperienze educativo-didattiche realizzate per gruppi omogenei; permette al bambino Questo nuovo di laboratorio confrontarsi è dedicato alle e forme di socializzare e ai linguaggi dell arte concontemporanea figure diverse che, a livello daiinternazionale, propri insegnanti fanno ricorso a emateriali compagni poveri come dilegno sezione; di offre maggiori recupero, sacchetti, stimoli stracci, perpietre, conseguire oggetti riciclati. degli apprendimenti significativi. ILa laboratori: Street art ogni bambino diventa autore e protagonista dell attività didattica proposta nel laboratorio; tale esperienza è limitata nel tempo, ma risulta utilissima per la maturazione dell identità la conquista dell autonomia, lo Scopriremo insieme le opere di un artista molto popolare della graffiti art. Il laboratorio si ispira alle coloratissime immagini di Keith Haring e di Bansky. sviluppo della competenza e per vivere attivamente le prime esperienze di cittadinanza.
11 Le maestre Daniela C e Anna - sez A Raffaella e Valentina - sez B Barbara e Manuela- sez C Carolina e Elena - sez D Daniela P e Valeria- sez E Silvia - Sostegno Chiara Religione
12 LE COLLABORATRICI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA si prendono cura dei bambini e degli ambienti, collaborano al ben-essere della scuola Rossana, Gabriella e Roberta
13 LA SCUOLA (R.Piumini) Vado a scuola, vedo amici, gioco, parlo, imparo, rido, più si è, più si è felici: degli amici io mi fido. La maestra ha bei capelli, è un'amica un po' più grande: lei ci insegna ritornelli, lei risponde alle domande. Vado a scuola, vedo cose, le disegno con colori, sento storie misteriose, e alla fine torno fuori. Filastrocca delle buone maestre Bruno Tognolini Maestra, insegnami il fiore ed il frutto Col tempo, ti insegnerò tutto!. Insegnami fino al profondo dei mari Ti insegno fin dove tu impari!. Insegnami il cielo, più su che si può Ti insegno fin dove io so!. E dove non sai? Da lì andiamo insieme Maestra e scolaro, dall albero al seme. Insegno ed imparo, insieme perché Io insegno se imparo con te!.
IL GIORNO E LA NOTTE
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