Rivelatori a diamante

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rivelatori a diamante"

Transcript

1 Rivelatori a diamante Cristina Tuvè Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Catania & INFN, Catania Cristina.Tuve@ct.infn.it Proprietà del diamante Diamante come rivelatore di particelle Crescita diamanti CVD nel laboratorio di Roma Tor Vergata Caratterizzazione del diamante pcvd con tecniche nucleari modello a 2 fluidi Rivelatori a diamante monocristallini scvd Applicazioni: monitor di fascio, dosimetri, rivelatori per SLHC Conclusioni 1

2 Struttura cristallina atomi di C su un reticolo tetraedrico classificato in cristallografia: cubico a facce centrate forti legami sp 3 (3.62 ev /legame)

3 Proprietà del diamante Indice di rifrazione 2.42 ( a λ = 550 nm) Gemma Durezza 10 (scala Mohs) Lama Conduttività termica 20 W cm -1 K -1 ( Tambiente: 5 volte Cu) Termostato RESISTENZA AGLI AMBIENTI OSTILI Bassa reattività chimica Elevata resistenza alle radiazioni Funzionamento ad alte temperature monitor di fascio per acceleratori PROPRIETA ELETTRONICHE Numero atomico Z 6 Lunghezza di radiazione X 0 12 cm Costante dielettrica 5.7 Energia per creare e-lacuna e 13 ev Gap 5.4 ev Resistività Ω cm Campo di breakdown 10 7 V/cm Mobilità di elettroni, lacune 1800, 1600 cm 2 /V s Velocità max degli elettr cm/s

4 Proprietà fondamentali del diamante e del silicio a 300 k Energia di legame alta minim. danno da rad. Mobilità: v = μe Elevata velocità di risposta Campo di breakdown: Elevato punto di rottura E Gap: 5.5 ev Basso rumore, bassa corrente di buio,operare a T elevate e con luce

5 Proprietà uniche: Resistenza alle radiazioni Lavoro in ambienti ostili Alta UV/visible visible discriminazione Veloce risposta in tempo Basso rumore - bassa corrente di buio Riassumendo Diamanti naturali.. tuttavia Monocristallini ma di piccole dimensioni Qualità elettroniche molto rare Costosi, non c èc riproducibilità Rivelatori di particelle Rivelatori di neutroni per reattori di fusione e fissione Dosimetri Sensori UV per osservazioni solari da satellite

6 Diagramma delle fasi del carbonio. Crescita del diamante Sintesi ad alta pressione ed alta temperatura (HPHT) la crescita avviene nella regione del diagramma di fase del carbonio in cui il diamante è stabile Diamanti sintetici HPHT Basso costo monocristallini Qualità elettronica scarsa Sintesi a bassa pressione (CVD - Chemical Vapor Deposition) Nel secondo il diamante viene cresciuto, a pressioni minori, nella regione in cui la grafite è stabile e il diamante metastabile

7 Diagramma di fase Diagramma di Bachmann. Diagramma ternario delle concentrazioni dei gas presenti nella camera di crescita.

8 Processo di crescita il carbonio è fornito da gas contenenti C, O, H (H 2 + CH 4, CO 2 + CH 4 ) si depositano grafite (sp 2 ) e diamante (sp 3 ) su un supporto di silicio iniziano le fasi di nucleazione e crescita si rompono i legami della grafite e si creano centri per la formazione del diamante Microwave Plasma Enhanced Chemical Vapor Deposition (MPECVD)

9 MicroWave Plasma Enhanced Chemical Vapor Deposition (MWPECVD) SUBSTRATE TEMPERATURE OPTICAL PYROMETER Parametri tipici di crescita MICROWAVE POWER GAS IN FLOW CONTROLLERS QUARTZ WINDOW QUARTZ TUBE Composizione del Plasma H 2 / CH 4 1% mix Temperatura 750 C Potenza delle Microonde 650 W Pressione 120 mbar Flusso dei gas 100 sccm MICROWAVE GENERATOR 2.45 GHZ PLUNGER Substrato: Pre-trattamento (100) Si monocristallino ( 103MΩ) scratching PRESSURE CONTROL TO PUMP SAMPLE I diamanti sono costruiti nel Laboratorio dell Università di Roma Tor Vergata

10 Produzione dei film di diamante CVD policristallini Sezione di un film di diamante policristallino visto al microscopio elettronico a scansione (SEM). Sono evidenti la struttura multicolonnare e, in basso, il substrato di silicio su cui viene fatto crescere il diamante. Lato di crescita di un campione di diamante con relativa scala delle distanze.

11 Caratterizzazione Raman Grafite Difetti cristallini Spettri PL di film di diamante CVD cresciuti in differenti condizioni Intensity (a.u.) a) b) c) 2.4 cm a) CH 4 -CO 2 miscela gassosa, CH 4 =50.0% b) CH 4 -CO 2 miscela gassosa, CH 4 =47.4% c) CH 4 -H 2 miscela gassosa, CH 4 =0.6% Dopo l ottimizzaziol ottimizzazione del reattore di crescita FWHM = 2.4 cm -1 Larghezza del picco Raman confrontabile con quello del diamante naturale monocristallino (FWHM=2cm -1 ) Assenza di fase non-diamante a ~ 1500 cm -1 Banda PL estremamente debole (A PL /A D <1/60) Wavenumber shift (cm -1 ) G. Messina - Università di Reggio Calabria

12 Generazione della carica l energia rilasciata da particelle cariche promuove elettroni dalla banda di valenza a quella di conduzione energia per coppia diamante 13 ev silicio 3.6 ev a differenza del silicio, il diamante ha un valore di energia necessario alla creazione di una coppia (e - - h) molto elevato

13 Rivelatore a Diamante Ionizing particle x Ag electrode e h Au electrode Charge Sensitive Amplifier CVD Diamond p - Si Bias Out Contatto Au Superficie 7 mm 2 Diametro 2.5mm spessore 100 nm contatto Ag pittura Q c : carica indotta per ciascuna coppia e-h D : spessore del rivelatore e : carica dei portatori x : distanza totale percorsa da e - h Charge Collection Distance (CCD): δ = λe + λ h = (μe τe +μ h τ h ) E λe, λ h : libero cammino medio per elettroni e lacune μe, μ h : mobilità di elettroni e lacune τe, τ h : tempo di vita medio per lacune ed elettroni E: campo elettrico applicato Q c = D ex Efficienza η = QC/Q0 QC : carica rivelata Q0 : carica totale

14 CCD - Efficienza Il legame tra η e δ si può dedurre dalla teoria di Hecht (*) : Dalla teoria di Hecht, supponendo un film omogeneo ed essendo G la profondità di penetrazione della particella ionizzante, : η δ 1 D 1 e 2G 2( G D) δ = δ δ 4G G: profondità di penetrazione della particella ionizzante; D: spessore del rivelatore. Si assume: E uniforme, λ e = λ h e una distribuzione di ionizzazione u(x) = costante. 1 + e Per avere una alta efficienza occorre che la distanza di raccolta delle cariche sia alta. Quindi una misura di efficienza si può mettere in relazione ai difetti presenti all interno del campione Campioni che mostano uno stretto picco Raman e un fondo di fotoluminescenza basso possono presentare un diverso comportamento quando essi vengono utilizzati come rivelatori di particelle La rivelazione di particelle può essere usata come una sonda per caratterizzare i difetti presenti nel cristallo. (*) K.Hecht, Z.Phys 77, 235(1932)

15 pumping Effetto ottenuto tramite pre-irraggiamento con particelle β Particelle α di 5.5 MeV emesse da una sorgente di 241 Am; film d= 100 μm ; V= 100 volt <η> = 47 % G = 15 μm Counts η (%) Aumento dell efficienza e della CCD Cambiamento nella forma del picco L effetto è stabile per mesi se il campione è mantenuto al buio Risoluzione in energia >50% Marinelli et al. Applied Physics Letters 75 (1999) 3216

16 Effetto della polarità Counts Negative bias Positive bias D Negative Polarization _ η (%) _ As-grown: il comportamento del rivelatore non λ h λ dipende dalla polarizzazione e Pumping: per polarità negativa non si nota nessun cambiamento del segnale in quanto all impulso contribuiscono quasi esclusivamente le lacune che vanno verso l elettrodo negativo. Per polarità è positiva poiché si saturano i difetti deep-centers (trappole per le lacune) aumenta δ (lacune viaggiano per più tempo indisturbate) aumenta, quindi l ampiezza del segnale. G h e e + Positive Polarization + h δ δ λ h >> λ e

17 Set-up sperimentale LNS Si detector 12C L.N.S. Tandem accelerator Faraday cup Gold target Diamond detectors Vacuum pumps

18 All acceleratore Cockcroft-Walton del Dipartimento di Fisica e Astronomia di Catania Diffusore Au: 104μg/cm 2 Fascio: Protoni e Alfa Energia Protoni: Energia Alfa: Penetrazione Protoni: Penetrazione Alfa: ( ) MeV ( ) MeV ( ) μm ( ) μm LNS Diffusore Au: 286μg/cm 2 Fascio: 6 Li e 12 C Energia 6 Li: ( ) MeV Energia 12 C: ( )MeV Penetrazione 6 Li: ( )μm Penetrazione 12 C: ( )μm Energia depositata 6 Li: ( )MeV Energia depositata 12 C: ( )MeV Energia depositata Protoni: ( )MeV Energia depositata Alfa: ( )MeV Densità di energia di ionizzazione Protoni: ( )MeV/μm Densità di energia di ionizzazione Alfa: 0.4MeV/μm Sia i protoni che le alfa perdono tutta la loro energia all interno dei campioni (D1 da 50μm e SCD31 da 45μm); la profondità di penetrazione va da 1.4μm fino ai 24.4μm. Densità di energia di ionizzazione 6 Li: 0.69MeV/μm Densità di energia di ionizzazione 12 C: 1.94MeV/μm E inc > 55 MeV : 12 C perde solo parte dell energia e la profondità di penetrazione è lo spessore del rivelatore; ioni fortemente penetranti permettono di effettuare uno scanning completo in penetrazione dei campioni e, quindi, di capire la differenza di risposta del rivelatore al variare di G [μm]. E inc < 55 MeV : 12 C perde tutta l energia e la profondità di penetrazione va da 10.5 μm allo spessore del rivelatore

19 Risultati sperimentali (LNS) V=120V L= 55μm pumped penetration depth (μm) positive bias negative bias Tensione positiva sul lato di crescita 12 C e h + δ η(%) Energy (MeV) Bassa energia η(+) > η( ); Alta energia η(+) = η( ) 25 % _ 12 C colpisce il rivelatore sul lato di crescita in ogni caso per elettroni e lacune i liberi cammini medi sono diversi: Bias(+) : λ e < λh Bias(-) : λ e ~λh

20 elettroni lacune = h h h h h λ D - exp λ D G - exp G λ 1 λ L Efficienza: D L L η h e + = = e e e e λ G - exp 1 G λ 1 λ L distribuzione uniforme dei difetti ==> u(x) = constante da 0 a G Se si considerano differenti liberi cammini medi λ e and λ h per elettroni e lacune Efficienza + = δ δ δ δ η ) 2( D G G e e G D

21 1. Se la profondità di penetrazione è piccola: ( α-particle e 12 C di bassa energia) 0 G = h h λ exp 1 D λ η D 2. Se il fascio non si ferma nel rivelatore: ( 12 C di alta energia ) 2 h 2 h e 2 e h e D λ exp 1 λ λ exp 1 λ D λ λ η + + = D D G = D Polarizzazione positiva = e e λ exp 1 D λ η D Polarizzazione negativa η - < η + R. Potenza, C. Tuvè, Measurements of defect density inside CVD diamond films through nuclear particle penetration, in Carbon: the Future Material for Advanced Technology Applications, Springer Series Topics in Applied Physics, 2005, pag.267

22 Modello per la distribuzione dei difetti x Separiamo gli effetti dei difetti ai bordi di grano e dei difetti in grano Bordi di grano concentrati all interfaccia Si-D stesso contributo per i due tipi di portatore Difetti in grano omogenei lungo lo spessore del film diverso contributo per i due tipi di portatore 1 h, ( x ) =? λ Difetti in grano: supposti uniformemente distribuiti nel campione Bordi di grano: concentrati sul lato del substrato (distribuzione esponenziale (*)) w e h,e + b e x D c w e 1 ( x) + w h 1 ( x) =δ ( x) Distanza di raccolta dipendente da x (*) Appl. Phys. Lett. 75(1999)3216

23 η(%) penetration depth (μm) Curva teorica positive bias negative bias modified Hecht model La convoluzione della η(x,y,z) locale con la produzione di densità di carica (curva di Bragg) ci dà l efficienza di raccolta carica media per la particella δ(0) / δ(d/2) = 0.1 δ (D/2) / δ(d) = 0.6 Beam Energy (MeV) w Difetti concentrati sul lato del substarto (c=8μm) ( x) h, e Soluzione miglore: diamanti CVD omoepitassiali su substrati HPHT di basso costo = ah, e + be ( x D) c 1/a e = 0.3 μm; 1/a h = 13 μm b = 3 μm -1 ; c = 8 μm C. Tuvè et al, Diamond and Related Material 12(2002)499 C. Tuvè et al, Bormio Proceedings 2003

24 Monitor di fascio: confronto diamante-faraday cup I diamanti pcvd sono stati usati al LNS per monitorare il fascio accelerato che incide direttamente sul campione di diamante. Il fascio di p (26MeV) ha ioni/s.cm 2, cioè ha una fluenza di circa p/cm 2 /h. Il diamante è stato esposto al fascio diretto per 3 giorni per una fluenza totale di circa p/cm2. Diamond detector current μa 0,06 0,05 0,04 0,03 0,02 0,01 0,00-0, t (sec) Diamond detector Faraday cup Risposta del diamante più sensibile di quella della Faraday cup (fluttuazioni più grandi nel segnale di uscita della faraday cup: sono rivelati molto meno elettroni) Velocità di risposta (in questa scala) come Faraday cup 0,20 0,15 0,10 0,05 0,00-0,05 Faraday cup current (na)

25 Crescita di diamanti monocristallino Diamanti policristallini CVD Grande area di deposizione Campioni molto difettosi Effetti di polarizzazione e di memoria Scarsa stabilità e riproducibilià Lenta risposta temporale Parametri tipici di crescita Composizione del plasma 99% H 2-1% CH 4 Temperatura C Microwave power W Pressione mbar Gas flow rate sccm Substrati (100) orientati HPHT Ib-type (Elemient( 6)

26 Produzione dei film di diamante CVD monocristallini Sezione di un film di diamante monocristallino su substrato di diamante naturale visto al SEM.

27 caratterizzazione 1 Raman-PL spectroscopy buona qualità del film di diamante Intensity (counts) Wavenumber shift (cm -1 ) analisi Micro-Raman 514 nm Ar laser cm 1 FWHM = 1.8 cm 1 (includendo all allargamento allargamento strumentale) Fondo di fotoluminescenza estremamente basso Homogeneous results all over the sample surface

28 Rivelatore scvd Configurato in una sruttura p-type /intrinsic /Schottky-metal Prestazioni, Stabilità e Riproducibilià - alta qualità dei diamanti - indagine sui contatti elettrici - Rimuovere il contributo del substrato annealed Ag contact (ohmic) Al contact (Schottky( Schottky) CVD intrinsic ( μm) CVD p-type (15 30 μm) HPHT substrate (~450 μm) + V BIAS Oscilloscope Electrical contacts Ionizing particle h + e - Charge Sensitive Amplifier intrinsic diamond layer Bias Shaping Amplifier Multichannel Analyzer

29 Caratterizzazione spettroscopica Tripla sorgente α 239 Pu 5.16 MeV 241 Am 5.48 MeV 244 Cm 5.80 MeV Normalized counts ( a.u. ) Pu Si Am 244 Cm SCD 100% efficienza di raccolta delle cariche 100% efficienza di rivelazione risoluzione in energia % No effetto di pompaggio Stabilità a lungo termine (no( effetti di polarizzazioni) Riproducibilità 0.0 peak energy ( MeV ) Energy ( MeV ) tim e ( h )

30 Si detector Set-up sperimentale al LNS Faraday Cup Gold Target Collimator Ion Beam L.N.S. Tandem Accelerator Diamond Samples VIM (variable incidence method) L angolo della particella incidente è stata variata nell intervallo allo scopo di cambiare la profondità di penetrazione delle particelle incidenti Efficienza di rivelazione Risoluzione in energia vs. Profondità di penetrazione Stabilità della risposta Vacuum pumps Diamond Sample Rotating holder ˆn Ion Beam

31 Protoni (LNS) Spessore dello strato attivo: 55 µm m ( «p d 0 0 incidence ) p + 6 MeV p + 10 MeV p MeV p + 6 MeV p d 158 µm 0 0 p d 389 µm 0 0 p d 500 µm 0 0 p d 3.8 µm 90 p d 9.3 µm 90 p d 12.2 µm 90 Ө INC 90 V BIAS = +75V GRAZING INCIDENCE: θ 90 η% % = 99.6% 55 µm CVD intrinsic CVD p-type 2 mm protons counts HPHT substrate La più alta efficienza di rivelazione La più alta risoluzione in energia energy ** p d : penetration depth

32 Linearità: 11.5 MeV protoni Count rate of the CVD diamond detector Vs. count rate of the Faraday Cup Comparison between the temporal response of CVD diamond and Faraday cup count rate SCD ( cps ) SCD = FC r = normalized count rate ( a.u ) 1.0 FARADAY CUP DIAMOND nA 10nA 15nA 20nA 25nA 30nA i BEAM = 0nA count rate FC ( cps ) time ( minutes ) Spessore dello strato attivo: : 55 µm Angolo di incidenza: : 45 Profondità di 11.5MeV & 45 : : 352 µm Eccellente linearità: correlazione No effetti di polarizzazione, pumping o primin o altri effetti di memoria Buona correlazione con il comportamento temporale della risposta della Faraday Cup.

33 normalized counts ( a.u. ) spessore dello 45 strato attivo 20 µm,, V BIAS = 132 V collected energy ( MeV ) C 45 MeV θ ( degrees ) θ = D µm µm Ө INC =75 η = 99.8% collected energy ( MeV ) Energia rivelata E c aumenta con θ. A un angolo di incidenza più grande di un θ* le particelle rilasciano tutta la loro energia E c rivelata satura a un valore che corrisponde al valore massimo della η. All aumentare di θ diminuisce la profondità di penetrazione lungo la direzione del campo elettrico e ciò corrisponderebbe ad avere energie del fascio incidente sempre più piccole.

34 SCD #3 spessore 55 µm,, V BIAS = 75 V 10, 15, 23 MeV 6 Li 6 Li 10 MeV p d 12.5 µm 0 0 p d 3.2 µm Li 15 MeV p d 23.6 µm 0 0 p d 6.12 µm 75 Ө INC = 0 Ө INC = 75 η = 100% Ө INC = 0 Ө INC INC = 75 η = 100% 6 Li 23 MeV Ө INC = 0 Ө INC p d 48 µm 0 0 p d 12.3 µm 75 INC = 75 η = 99.8% 100% efficienza alta risoluzione in energia: % risposta riproducibile alle più alte energie incidenti c è una dipendenza dall angolo angolo di incidenza

35 Rivelatori a diamante per un Super tracciatore per SLHC Upgrade dell acceleratore LHC verso Super-LHC (SLHC) (2015) al CERN porterà ad aumentare di 10 volte la luminosità: cm 2 s 1. Sarà una sfida nella costruzione dei rivelatori di traccia (tracciatori) degli esperimenti che si progetteranno. Ci sarà un livello di radiazione molto elevato, una grande densità di tracce così come un ridotto bunch crossing time dell ordine di 10 ns. La regione più critica in termini di ambiente ostile è quella che è attualmente coperta dai rivelatori a silicio a pixel che si trovano a un raggio tra 4 e 11 cm dalla linea di fascio. La fluenza integrata sull intero tempo di run di SLHC è nell intervallo da a n_eq/cm 2. La sfida più grande è per i rivelatori che costituiranno i tracciatori sensori con ottima resistenza alle radiazioni Buono S/N. RIVELATORI A DIAMANTE

36

37

38

39

40 Rivelatori Pixel

41 Danneggiamento da radiazione pcvd and scvd seguono la stessa curva di danneggiamento: 1/ccd=1/ccd0 + k. Collaborazione RD42

42 DOSIMETRI PROPRIETA DOSIMETRICHE diamante Tessuto equivalente Alta risoluzione spaziale Esistenza alle radiazioni Dosimetri fatti di diamante naturale sono già sul mercato (PTW Freiburg) IAEA certified Richieste stringenti: Stabilità Veloce risposta in tempo Linearità con la dose Confrontabile con le camere a ionizzazione Indipendenza dall energia Indipendenza dal dose rate Riproducibilità Diamanti naturali (DDN): Le pietre sono diverse l una dall altra (1 DDN buono per 4000!) Alto costo ( 15 k ) Tempi di consegna di circa 1 anno Applicazioni in radioterapia e prototerapia

43 scvd Dosimetri Roma Tor Vergata Synthetic Single Crystal CVD Diamond (SSCD) Tessuto equivalente e impermiabile all acqua Non è applicata nessuna tensione di alimentazione (V b =0 V)

44 curve I-V 10-3 I-V curve in dark irradiation 0.20 I-V curve under 10 MV bremsstrahlung X- ray irradiation dose rate: 3 Gy/min Dark Current (A) I (na) V b (V) V b (Volt) Si osserva un segnale anche a V b =0 V Non c è d.d.p. applicata Ciò è di grande importanza quando si fà dosimetria in vivo

45 The San Filippo Neri Hospital facility, Rome (Italy) Experimental setup: Acceleratore: Varian DHX Fantoccio ad acqua (PTW) Tandem electrometer (PTW) Fasci- X di Bremsstrahlung con E max = 6 and 10 MeV Fasci di elettroni: ; E = 6 18 MeV

46 Stabilità Deviation from mean value (%) Time (s) Dopo una pre-irradiazione irradiazione,, il segnale è stabile all 1%

47 Linearità: con la dose 10 MV Photons Dose rate: 3 Gy/min Dose: Gy Deviazioni dalla linearità minori di 0.5% Comportamento lineare Indice di linearità Δ ~ 1 (y = a x Δ)

48 Linearità: dipendenza dalla dose 2,0 Deviation from linearity (%) 1,5 1,0 0,5 0,0-0,5-1,0-1,5-2, Dose (Gy)

49 Dipendenza dal Dose rate: fotoni The The Dose Rate was evaluated by changing the accelerator pulse repetition frequency (PRF) or varying the source to surface distance (SSD). A A very wide range was investigated: from 40 Gy/min down to Gy/min In all cases a linear behavior was observed, with 0.98<c<1.04 Current (na) Equ atio n y = a + b*x^c Adj. R-Square Value Standard Error a E E-4 b E-4 c This is NOT observed in NDD. They need a software correction factor to take into account this problem Dose Rate (Gy/min)

50 Linearità: protoni 60 MeV (LNS) sscd 448 sscd Charge (nc) 10 1 Charge (nc) Dose (Gy) 1 10 Dose (Gy)

51 Stabilità: protoni 60 MeV Dose: 3 Gy Dose: 10 Gy Charge (nc) Charge (nc) n n

52 Conclusioni Il diamante è un materiale che presenta notevoli proprietà da un punto di vista meccanico, ottico ed elettronico. Presenta anche delle ottime qualità per essere usato come dosimetro. E resistente al danno da radiazione. Molti sforzi si sono fatti negli anni per migliorare la qualità dei film di diamanti. Rivelatori pcvd presentano difetti che limitano sia l efficienza di raccolta cariche che la risoluzione in energia. Essi possono essere utilizzati come monitor di fascio o come rivelatori in un tracciatore (dove viene richiesto un buon Signal/Noise e una resistenza al danno da radiazioni ma non una elevata risoluzione energetica) Rivelatori scvd presentano una buona riproducibilità, un efficienza di raccolta carica del 100% e una risoluzione in energia che li rendono confrontabili con il silicio. Ottimi per spettroscopia e ottimi come dosimetri.

RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI. Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse:

RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI. Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse: RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse: -Fluenza di particelle -Fluenza di energia -Informazioni

Dettagli

NUOVE ENERGIE nella Scuola 4 DICEMBRE, 2012

NUOVE ENERGIE nella Scuola 4 DICEMBRE, 2012 NUOVE ENERGIE nella Scuola 4 DICEMBRE, 2012 ISTITUTO L.PIRELLI - ROMA EMISSIONE DI NEUTRONI LENTI DA PLASMA IN CELLA ELETTROLITICA DOMENICO CIRILLO PRESUPPOSTI IN QUESTA PRESENTAZIONE SI ILLUSTRANO EVIDENZE

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata I..S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe III- Materia: Telecomunicazioni ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- alunna Filippelli Maria Fortunata prof. Ing. Zumpano Luigi Fotoemettitori e fotorivelatori

Dettagli

LA GIUNZIONE PN. Sulla base delle proprietà elettriche i materiali si classificano in: conduttori semiconduttori isolanti

LA GIUNZIONE PN. Sulla base delle proprietà elettriche i materiali si classificano in: conduttori semiconduttori isolanti LA GIUNZIONE PN Sulla base delle proprietà chimiche e della teoria di Bohr sulla struttura dell atomo (nucleo costituito da protoni e orbitali via via più esterni in cui si distribuiscono gli elettroni),

Dettagli

TECNICHE SPETTROSCOPICHE PER I BENI CULTURALI: SPETTROMETRIA DI FLUORESCENZA X

TECNICHE SPETTROSCOPICHE PER I BENI CULTURALI: SPETTROMETRIA DI FLUORESCENZA X Dipartimento di Scienze Chimiche TECNICHE SPETTROSCOPICHE PER I BENI CULTURALI: SPETTROMETRIA DI FLUORESCENZA X Analisi superficiali via XRF: Le misure sono effettuate in tempi dell ordine di qualche centinaio

Dettagli

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA Prof. Paolo ZAZZINI Ing. Nicola SIMIONATO COME FUNZIONA UNA CELLA FOTOVOLTAICA EFFETTO FOTOVOLTAICO: Un flusso luminoso che incide su un materiale semiconduttore opportunamente

Dettagli

RIVELATORI A SEMICONDUTTORE. Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in :

RIVELATORI A SEMICONDUTTORE. Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in : Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in : (a) Metalli: banda di valenza (BV) e banda di conduzione (BC) sono sovrapposte (E g = 0 ev) (b) Semiconduttori:

Dettagli

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare.

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare. TECNICHE LITOGRAFICHE La litografia è un processo basilare nella realizzazione di circuiti integrati,esso consiste nel depositare un materiale detto resist sul wafer da processare che una volta esposto

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

FE SEM LEO 1525 ZEISS. A. Di Michele

FE SEM LEO 1525 ZEISS. A. Di Michele Microscopio Elettronico a Scansione FE SEM LEO 1525 ZEISS A. Di Michele Materiali Nanostrutturati - Dipartimento di Fisica 20 Aprile 2012 Laboratorio LUNA Laboratorio Universitario NAnomateriali Acquistato

Dettagli

I Fotodiodi. Rizzo Salvatore Sebastiano V B Elettronica e Telecomunicazioni

I Fotodiodi. Rizzo Salvatore Sebastiano V B Elettronica e Telecomunicazioni I Fotodiodi Il Fotodiodo Il fotodiodo è un particolare diodo che funziona come sensore ottico. Rizzo Salvatore Sebastiano V B Struttura del fotodiodo Un fotodiodo fondamentalmente è simile ad un diodo

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2 COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto

Dettagli

Preferenza dei pannelli Fotovoltaici a quelli a Liquido refrigerante

Preferenza dei pannelli Fotovoltaici a quelli a Liquido refrigerante Preferenza dei pannelli Fotovoltaici a quelli a Liquido refrigerante L'effetto fotovoltaico si realizza quando un elettrone, presente nella banda di valenza di un materiale (generalmente semiconduttore),

Dettagli

XRF SEM Micro-Raman. Fluorescenza a raggi X (XRF) S4 Pioneer - Bruker. Analisi elementale qualitativa e quantitativa

XRF SEM Micro-Raman. Fluorescenza a raggi X (XRF) S4 Pioneer - Bruker. Analisi elementale qualitativa e quantitativa XRF SEM Micro-Raman Fluorescenza a raggi X (XRF) S4 Pioneer - Bruker Analisi elementale qualitativa e quantitativa Non distruttiva Campioni solidi, liquidi o in polvere Multielementale Veloce Limite di

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Un nuovo spettrometro XRF portatile: prima applicazione a un bronzo dorato del Battistero di Firenze

Un nuovo spettrometro XRF portatile: prima applicazione a un bronzo dorato del Battistero di Firenze Un nuovo spettrometro XRF portatile: prima applicazione a un bronzo dorato del Battistero di Firenze A. Migliori a,b, P. Bonanni a, L. Carraresi a, N. Grassi a, P.A. Mandò a a Dipartimento di Fisica dell

Dettagli

Funzioni di base del rilevatore di difetti universale GEKKO

Funzioni di base del rilevatore di difetti universale GEKKO GEKKO Descrizione Prodotto Rilevatore di difetti ad ultrasuoni portatile con tecnologia Phased Array, TOFD e tecniche di ispezione con Ultrasuoni convenzionali. Funzioni di base del rilevatore di difetti

Dettagli

Metodi di datazione di interesse archeologico

Metodi di datazione di interesse archeologico Metodi di datazione di interesse archeologico Radioattività La radioattività, o decadimento radioattivo, è un insieme di processi fisico-nucleari attraverso i quali alcuni nuclei atomici instabili o radioattivi

Dettagli

Le celle solari ad arseniuro di gallio per applicazioni spaziali

Le celle solari ad arseniuro di gallio per applicazioni spaziali Le celle solari ad arseniuro di gallio per applicazioni spaziali Carlo Flores AEI Giornata di Studio 2/12/2004 1 La cella solare Le cella solare è un dispositivo a semiconduttore in cui una giunzione converte

Dettagli

I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE

I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE I PRINCIPI DEL RISCALDAMENTO A MICROONDE Prof. Paolo ARCIONI Dipartimento di Elettronica Università di Pavia UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI MATERIALI E

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Diffrazione di raggi X

Diffrazione di raggi X Diffrazione di raggi X Quando una radiazione X colpisce la faccia di un cristallo con un certo angolo di incidenza θ, essa in parte è diffusa dallo strato di atomi della superficie, in parte penetra verso

Dettagli

OPTOELETTRONICA I FOTORILEVATORI fotoresistenze Le foto resistenze sono costituite da un materiale semiconduttore di tipo N,come il solfuro di cadmio(cds) oppure da materiali fotosensibili come l ossido

Dettagli

PIANO DIDATTICO SCIENZA DEI MATERIALI PER LA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA

PIANO DIDATTICO SCIENZA DEI MATERIALI PER LA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA PIANO DIDATTICO SCIENZA DEI MATERIALI PER LA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA Celle solari: dai mirtilli agli spaghetti CONVERSIONE FOTOVOLTAICA: L ENERGIA DEL FUTURO v Energia inesauribile e rinnovabile v Non

Dettagli

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con. CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test

Dettagli

STUDIO AFM DI FILM MICROMETRICI DI WO 3

STUDIO AFM DI FILM MICROMETRICI DI WO 3 A L L E G A TO 4 1 STUDIO AFM DI FILM MICROMETRICI DI WO 3 Introduzione Il triossido di tungsteno (WO 3 ) presenta caratteristiche di conduzione peculiari, perché associa ad una discreta conducibilità

Dettagli

Candidato: Giacomo Argentero Relatore: Prof. Paolo Gambino. 20 Luglio 2010

Candidato: Giacomo Argentero Relatore: Prof. Paolo Gambino. 20 Luglio 2010 Candidato: Giacomo Argentero Relatore: Prof. Paolo Gambino 20 Luglio 2010 Converte l energia luminosa proveniente dal sole in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico. È costituito da più celle

Dettagli

Producibilità. Nord 1.000 1.200 kwh/kwp. Centro 1.100 1.300 kwh/kwp. Sud 1.300 1.500 kwh/kwp

Producibilità. Nord 1.000 1.200 kwh/kwp. Centro 1.100 1.300 kwh/kwp. Sud 1.300 1.500 kwh/kwp La fonte di energia: il sole 2 La fonte di energia: il sole Potenza emessa dal sole: 175.000.000.000.000.000 W (175 miliardi di megawatt). Potenza che raggiunge terrestre:1.350 W/m 2. l atmosfera Potenza

Dettagli

Tecniche di riduzione del fondo strumentale per il telescopio gamma AGILE e applicazione a sorgenti astrofisiche

Tecniche di riduzione del fondo strumentale per il telescopio gamma AGILE e applicazione a sorgenti astrofisiche Tecniche di riduzione del fondo strumentale per il telescopio gamma AGILE e applicazione a sorgenti astrofisiche Tesi svolta presso IASF/INAF di Milano Fabio Fornari Indice l astrofisica gamma e il satellite

Dettagli

Polimeri semiconduttori negli OLED

Polimeri semiconduttori negli OLED Polimeri semiconduttori negli OLED Nella figura viene mostrato uno schema di funzionamento di un Organic Light Emitting Diode (OLED). Il catodo e formato da un elettrodo di Alluminio (Magnesio o Calcio)

Dettagli

CRESCITA DIRETTA DI RETI PERCOLATIVE DI NANOTUBI DI CARBONIO PER L'ELETTRONICA

CRESCITA DIRETTA DI RETI PERCOLATIVE DI NANOTUBI DI CARBONIO PER L'ELETTRONICA CRESCITA DIRETTA DI RETI PERCOLATIVE DI NANOTUBI DI CARBONIO PER L'ELETTRONICA Candidato: MARCO CHIAROLINI Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. ERMANNO DI ZITTI Correlatori: Dott. DAVIDE RICCI Dott. ALBERTO ANSALDO

Dettagli

A.Cartocci, M.Fedi, M.Manetti, F.Taccetti

A.Cartocci, M.Fedi, M.Manetti, F.Taccetti cartocci@fi.infn.it http://labec.fi.infn.it A.Cartocci, M.Fedi, M.Manetti, F.Taccetti Il nuovo acceleratore installato presso il LABEC: Tandetron da 3 MV di tensione di terminale dedicato a misure AMS

Dettagli

Progetto Luce. Come catturare l energia della luce solare

Progetto Luce. Come catturare l energia della luce solare Progetto Luce Come catturare l energia della luce solare Luce - Energia Tutta l energia disponibile sulla terra ci proviene dal sole Il sole emette energia come un corpo nero Solo una parte di questa energia

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI

I CIRCUITI ELETTRICI I CIRCUITI ELETTRICI Ogni dispositivo elettronico funziona grazie a dei circuiti elettrici. Le grandezze che descrivono un circuito elettrico sono: l intensità di corrente elettrica (i), cioè la carica

Dettagli

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) E dipendente dalla temperatura:capacità di riposizionamento di difetti ed atomi (diffusione

Dettagli

ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER:

ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER: ELEMENTI DI DI OTTICA E FISICA NUCLEARE INSEGNAMENTO COMPLEMENTARE (9 CFU) PER: CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E DEI SUPPORTI DELLA

Dettagli

Sensori di grandezze Fisiche e Meccaniche

Sensori di grandezze Fisiche e Meccaniche Sensori di grandezze Fisiche e Meccaniche FISICHE Pressione Portata Livello Temperatura MECCANICHE Posizione e spostamento Velocità e accelerazione Vibrazioni e suono/rumore (per approfondimenti) 1 Sensori

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

Realizzazione di un Autocorrelatore a Singolo Impulso a DYE

Realizzazione di un Autocorrelatore a Singolo Impulso a DYE Prot. n. 518 del 23 dicembre 2002 IPCF Rapporto Interno N. 1/122002 Realizzazione di un Autocorrelatore a Singolo Impulso a DYE Marco Galimberti Laboratorio per l Irraggiamento con Laser Intensi, IPCF,

Dettagli

STOCCAGGIO DI IDROGENO NEI SOLIDI ATTIVITA DI RICERCA PRESSO IL POLITECNICO DI TORINO

STOCCAGGIO DI IDROGENO NEI SOLIDI ATTIVITA DI RICERCA PRESSO IL POLITECNICO DI TORINO STOCCAGGIO DI IDROGENO NEI SOLIDI ATTIVITA DI RICERCA PRESSO IL POLITECNICO DI TORINO A. TAGLIAFERROT LAQ In.Te.S.E. Politecnico di Torino SOMMARIO Il problema Le possibili tecnologie Il contributo del

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

IL DIODO. Il moltiplicatore di tensione: Cockroft-Walton Transiente Stato stazionario Alta impedenza di carico

IL DIODO. Il moltiplicatore di tensione: Cockroft-Walton Transiente Stato stazionario Alta impedenza di carico IL DIODO RIASSUNTO: Semiconduttori Drogaggio N e P La giunzione p-n Diodo polarizzato in diretta/inversa Caratteristica I(V) Raddrizzatori a singola semionda a doppia semionda Il moltiplicatore di tensione:

Dettagli

Strumentazione Biomedica 2. Tomografia computerizzata a raggi X - 2

Strumentazione Biomedica 2. Tomografia computerizzata a raggi X - 2 Strumentazione Biomedica 2 Tomografia computerizzata a raggi X - 2 Le quattro generazioni di tomografi I generazione II generazione III generazione IV generazione Acquisizione continua di dati (ricostruzioni

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine La Visione Artificiale La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine Copyright Alcune slide sono tratte dal testo: Digital Image Processing Materiale didattico relativo si trova

Dettagli

Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni

Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni ELETTROSMOG Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, quali quelle prodotte

Dettagli

Propagazione in fibra ottica

Propagazione in fibra ottica Propagazione in fibra ottica Struttura delle fibre ottiche In questa sezione si affronteranno: Modi in fibra ottica Dispersione multimodale Confronto multimodo-singolo modo. I modi in fibra ottica Il campo

Dettagli

PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI PANNELLI SOLARI I pannelli solari utilizzano l'energia solare per trasformarla in energia utile e calore per le attività dell'uomo. PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI

Dettagli

Interferenza e diffrazione

Interferenza e diffrazione Interferenza e diffrazione La radiazione elettromagnetica proveniente da diverse sorgenti si sovrappongono in ogni punto combinando l intensita INTERFERENZA Quando la radiazione elettromagnetica passa

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

La corrente elettrica

La corrente elettrica PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio La corrente elettrica Sommario 1) Corrente elettrica

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA FOTORIVELATORI

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA FOTORIVELATORI APPUNTI DI OPTOELETTRONICA (ad uso libero ed esclusivo degli studenti) FOTORIVELATORI Autore: Massimo Brenci IROE-CNR Firenze Termopile Sfruttano il principio della termocoppia, nella quale il riscaldamento

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

Corrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica

Corrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica Corrente elettrica LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA Cos è la corrente elettrica? La corrente elettrica è un flusso di elettroni che si spostano dentro un conduttore dal polo negativo verso il polo positivo

Dettagli

Spettroscopia atomica

Spettroscopia atomica Spettroscopia atomica La spettroscopia atomica è una tecnica di indagine qualitativa e quantitativa, in cui una sostanza viene decomposta negli atomi che la costituiscono tramite una fiamma, un fornetto

Dettagli

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Efficienza Energetica, il forziere nascosto dell industria sarda Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

Tecniche di produzione del Silicio. Silicio monocristallino: Processo Czochralski e metodo del floating zone

Tecniche di produzione del Silicio. Silicio monocristallino: Processo Czochralski e metodo del floating zone Tecniche di produzione del Silicio Silicio monocristallino: Processo Czochralski e metodo del floating zone Processo Czochralski Il processo consiste nel sollevamento verticale a bassissima velocità di

Dettagli

RADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI

RADIAZIONI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI Le radiazioni ionizzanti sono quelle onde elettromagnetiche in grado di produrre coppie di ioni al loro passaggio nella materia (raggi X, raggi gamma, raggi corpuscolari). Le radiazioni non

Dettagli

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs)

SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs) SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs) Emission spectra and L-I characteristics Capitolo 3 Applicazioni degli SLED. I LED superluminescenti vengono utilizzati in varie applicazioni in cui è richiesta una

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

Vetro e risparmio energetico 29 ottobre 2009 Fiera Milano Rho

Vetro e risparmio energetico 29 ottobre 2009 Fiera Milano Rho Vetro e risparmio energetico 29 ottobre 2009 Fiera Milano Rho Il settore fotovoltaico: Quadro della situazione tecnica e normativa Argomenti trattati 2 La conversione fotovoltaica della luce solare Le

Dettagli

Trattamenti termici degli acciai al carbonio

Trattamenti termici degli acciai al carbonio Trattamenti termici Il trattamento termico è una lavorazione attuata mediante un ciclo termico, su un metallo o una sua lega, allo stato solido, al fine di variarne le proprietà e renderle adatte alla

Dettagli

Il laser in sostituzione della tranciatura meccanica nelle linee ad elevata produttività

Il laser in sostituzione della tranciatura meccanica nelle linee ad elevata produttività 0 Il laser in sostituzione della tranciatura meccanica nelle linee ad elevata produttività Gruppo Laser Struttura delle Batterie Li-ion LiFePO4: 50 µm (x2) Or Alluminio: 20 µm LiCoO2: 50 µm (x2) PE + Ossidi

Dettagli

SPETTROSCOPIA ATOMICA

SPETTROSCOPIA ATOMICA SPETTROSCOPIA ATOMICA Corso di laurea in Tecnologie Alimentari La spettroscopia atomica studia l assorbimento, l emissione o la fluorescenza di atomi o di ioni metallici. Le regioni dello spettro interessate

Dettagli

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco

Dettagli

CORSO SULLA TECNOLOGIA DEL SOLARE FOTOVOLTAICO. Bergamo, anno accademico 2013/2014

CORSO SULLA TECNOLOGIA DEL SOLARE FOTOVOLTAICO. Bergamo, anno accademico 2013/2014 LA TECNOLOGIA FOTOVOLTAICA Bergamo, anno accademico 2013/2014 1 La fonte di energia: il sole 2 La fonte di energia: il sole Potenza emessa dal sole: 175.000.000.000.000.000 W (175 miliardi di megawatt).

Dettagli

Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche Onde elettromagnetiche Alla metà del XIX secolo Maxwell prevede teoricamente le onde e.m. Sono scoperte sperimentalmente da Hertz Danno la possibilità di comunicare a distanza (radio, televisione, telecomandi

Dettagli

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica Correnti e circuiti a corrente continua La corrente elettrica Corrente elettrica: carica che fluisce attraverso la sezione di un conduttore in una unità di tempo Q t Q lim t 0 t ntensità di corrente media

Dettagli

Energenia sponsorizza eventi a favore della bioagricoltura e dello sport per ragazzi

Energenia sponsorizza eventi a favore della bioagricoltura e dello sport per ragazzi Energenia sponsorizza eventi a favore della bioagricoltura e dello sport per ragazzi Via Positano 21, 70014 Conversano (BA) Tel.080 2141618 Fax 080 4952302 WWW.ENERGENIA.NET www.energenia.net 1 EDUCARSI

Dettagli

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Il fotone Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Interpretazione di Einstein dell effetto fotoelettrico Esistono «particelle»* di luce: i fotoni! La luce è composta da quantità indivisibili di energia

Dettagli

Thin diamond film development. M. Nicola Mazziotta INFN-Bari

Thin diamond film development. M. Nicola Mazziotta INFN-Bari Thin diamond film development M. Nicola Mazziotta INFN-Bari PS 136 Regione Puglia Sviluppo di un rivelatore a film di diamante per radiazione ultravioletta Deposizione dei film di diamante poli-/nano-cristallino

Dettagli

La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora,

La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora, La sicurezza dell LHC Il Large Hadron Collider (LHC) può raggiungere un energia che nessun altro acceleratore di particelle ha mai ottenuto finora, ma la natura produce di continuo energie superiori nelle

Dettagli

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità

Dettagli

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

Lezione 22 Trigger. Trigger: seleziona gli eventi interessanti fra tutte le collisioni. Decide se l evento deve essere letto ed immagazzinato.

Lezione 22 Trigger. Trigger: seleziona gli eventi interessanti fra tutte le collisioni. Decide se l evento deve essere letto ed immagazzinato. : seleziona gli eventi interessanti fra tutte le collisioni. Decide se l evento deve essere letto ed immagazzinato. Sistema di acquisizione dati (DAQ): raccoglie i dati prodotti dall apparato e li immagazzina

Dettagli

Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE

Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE Le proprietà degli elementi mostrano delle tendenze che possono essere predette usando il sistema periodico ed essere spiegate e comprese analizzando la

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

Parte 1 - La questione energetica. Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione

Parte 1 - La questione energetica. Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione Parte 1 - La questione energetica Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione Gilio Cambi INFN Bologna & Dipartimento di Fisica ed Astronomia Università di Bologna Pesaro, 22

Dettagli

Circuiti di condizionamento per sensori resistivi

Circuiti di condizionamento per sensori resistivi Perché non è possibile utilizzare direttamente un partitore di tensione per condizionare uno strain gage? isposta: Per problemi di risoluzione: una d piccola provocherebbe una dout difficile da misurare;

Dettagli

MATERIALI ASSORBENTI: CONFRONTO TRA LE MISURE ACQUISITE CON IL TUBO DI IMPEDENZA E LE MISURE ESEGUITE CON UNA SONDA MICROFONICA

MATERIALI ASSORBENTI: CONFRONTO TRA LE MISURE ACQUISITE CON IL TUBO DI IMPEDENZA E LE MISURE ESEGUITE CON UNA SONDA MICROFONICA Associazione Italiana di Acustica 42 Convegno Nazionale Firenze, 16-17 luglio 2015 MATERIALI ASSORBENTI: CONFRONTO TRA LE MISURE ACQUISITE CON IL TUBO DI IMPEDENZA E LE MISURE ESEGUITE CON UNA SONDA MICROFONICA

Dettagli

Second life, vita accelerata e modellistica

Second life, vita accelerata e modellistica Accordo di Programma MiSE-ENEA Second life, vita accelerata e modellistica F. Vellucci, M. Pasquali ENEA, Unità di Progetto Ricerca di Sistema Elettrico Roma, 3 Luglio 2015 Second life - Definizione Auto

Dettagli

Il magnetismo nella materia

Il magnetismo nella materia Le orbite degli elettroni in atomo di idrogeno Forma spaziale degli Orbitali elettronici di atomo di idrogeno Un solido Il magnetismo nella materia ferrimagnetismo Dr. Daniele Di Gioacchino Istituto Nazionale

Dettagli

FLARE SOLARE: DISTURBO ATMOSFERICO

FLARE SOLARE: DISTURBO ATMOSFERICO FLARE SOLARE: DISTURBO ATMOSFERICO Durante l inizio di novembre l attività solare si è dimostrata molto complessa e forte producendo una serie di Flare di alta energia che hanno iniziato a sparare plasma

Dettagli

LIGHTING INNOVATION 2012

LIGHTING INNOVATION 2012 LIGHTING INNOVATION 2012 2 Luglio2012 Ing. Fulvio Musante Ing. Danilo Paleari Dott.sa Daria Casciani Prof. Maurizio Rossi Lighting Innovation 2012 1 La generazione di luce bianca Generazione di luce bianca

Dettagli

MICROSCOPIA A FORZA ATOMICA (AFM)

MICROSCOPIA A FORZA ATOMICA (AFM) MICROSCOPIA A FORZA ATOMICA (AFM) Binnig and Rohrer (1982, STM, Nobel prize in 1986) Binnig, Quate and Gerber (1986, AFM) Anno 2001-2002 1 Principio di funzionamento di un AFM A B C D Rivelatore Specchio

Dettagli

ESPERIENZA N 8: UNA CELLA SOLARE CASALINGA PROPRIETÀ E APPLICAZIONI:

ESPERIENZA N 8: UNA CELLA SOLARE CASALINGA PROPRIETÀ E APPLICAZIONI: ESPERIENZA N 8: UNA CELLA SOLARE CASALINGA PROPRIETÀ E APPLICAZIONI: La cella solare è un spositivo per la trasformazione energia luminosa in energia elettrica. L applicazione più nota questi tipi spositivi

Dettagli

Chilowattora (kwh) Unità di misura dell energia elettrica. Un chilowattora è l energia consumata in un ora da un apparecchio utilizzatore da 1 kw.

Chilowattora (kwh) Unità di misura dell energia elettrica. Un chilowattora è l energia consumata in un ora da un apparecchio utilizzatore da 1 kw. Acquirente unico (AU) Acquirente Unico è la società per azioni del gruppo Gestore dei Servizi Energetici GSE Spa, alla quale è affidato per legge il ruolo di garante della fornitura di energia elettrica

Dettagli

Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare. Metodo dell abbondanza isotopica. Misure di massa esatta

Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare. Metodo dell abbondanza isotopica. Misure di massa esatta Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare Metodo dell abbondanza isotopica Misure di massa esatta PREMESSA: ISOTOPI PICCHI ISOTOPICI Il picco dello ione molecolare è spesso accompagnato

Dettagli

Dispositivi optoelettronici (1)

Dispositivi optoelettronici (1) Dispositivi optoelettronici (1) Sono dispositivi dove giocano un ruolo fondamentale sia le correnti elettriche che i fotoni, le particelle base della radiazione elettromagnetica. Le onde elettromagnetiche

Dettagli