ALLEGATO TECNICO AL CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO

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1 INAF-ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CAPODIMONTE Per chiarimenti tecnici sulla presente gara: tel ing. d Ambrosio Luigi Per chiarimenti amministrativi sulla presente gara: tel sig. Cuccaro Giuseppe ALLEGATO TECNICO AL CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO OGGETTO: Fornitura in opera di una rete multiservizio a larga banda per le esigenze dell INAF-OAC a Napoli

2 INDICE 1. Introduzione Oggetto della gara Articolazione della gara Obiettivi generali Requisiti tecnologici Caratteristiche ambientali Normative di riferimento per il cablaggio Descrizione generale dell impianto di cablaggio Definizioni Dorsale Fonia Pannelli di permutazione telefonica Dorsale Dati Schema di principio Cablaggio orizzontale Postazione di lavoro Pannelli di permutazione per attestazione del cavo Canalizzazioni Impiantistica elettrica Armadi di permutazione Modalità di installazione e messa in opera del cablaggio Elementi quantitativi: la consistenza del cablaggio La copertura wireless Apparati attivi di rete Protezione di alimentazione elettrica Software per il monitoraggio Apparati per il monitoraggio (primo lotto) Apparati per il monitoraggio (secondo lotto) Preparazione dell ambiente Test e Certificazione Precollaudo e messa in funzione Certifica della fibra ottica Certifica del cablaggio orizzontale Pubblicita del finanziamento...52 PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 2/60

3 1. Introduzione Il presente documento costituisce l Allegato Tecnico al Capitolato Speciale di Appalto per la realizzazione di una rete ad alta velocità per la trasmissione dati (LAN) ad alte prestazioni dell INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte (nel seguito abbreviato in OAC). Con questo intervento si vuole principalmente soddisfare le richieste di elevate velocità di trasmissione dati, indispensabili per l elaborazione di immagini di grande formato. L area della ricerca sarà, quindi, dotata di prese telematiche 10/100/1000Base-T. Inoltre, verrà aumentata la larghezza di banda a tutta l infrastruttura di rete per implementare l architettura AVVID (integrazione di voce, video e dati su di un unica rete IP) per fornire risposta, in maniera innovativa, a svariate esigenze multimediali che vanno dalla telefonia IP alla visualizzazione a distanza, in real time, delle immagini riprese dal telescopio di questo Osservatorio. Infine il cablaggio strutturato sarà esteso in maniera più capillare. L'investimento connesso con la realizzazione di un infrastruttura di rete multiservizio e multiaccesso costituisce un impegno tale da condizionare per un notevole lasso di tempo tutte le future scelte nel settore telematico ed informatico per quanto riguarda l area interessata. Allo stato dell arte, la tecnologia Ethernet, in particolare nelle sue varianti e sta ormai proponendosi come soluzione ottimale a costi contenuti per la realizzazione di infrastrutture di reti locali flessibili ad alte prestazioni per l interconnessione dei sistemi di calcolo. Pertanto l investimento deve essere fatto alla luce di adeguati criteri e requisiti che garantiscano la buona riuscita della realizzazione sia per il breve che per il medio e lungo termine (rispondenza immediata alle esigenze presenti e facile adattabilità a quelle future). Tra i tanti criteri adottabili, quelli che si ritengono indispensabili nella soluzione da proporre sono: a) adozione di tecnologie all'avanguardia ma ragionevolmente consolidate e sperimentate; b) semplicità di uso e di gestione; c) affidabilità di tutti i componenti attivi e passivi; d) rispondenza agli standard internazionali; e) flessibilità, robustezza ed espandibilità del sistema nel suo complesso. f) capacità di supportare tutte le esigenze di comunicazione (dati, fonia, video, audio, etc.); g) razionalizzazione del sottosistema di cablaggio; h) integrazione eventuale con il sistema di fonia al fine di contenere i costi di comunicazione; i) completa integrazione di soluzioni di rete preesistenti per salvaguardare gli investimenti fatti. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 3/60

4 2. Oggetto della gara Oggetto della Gara è il potenziamento della rete locale dell Osservatorio Astronomico di Capodimonte, struttura di ricerca dell Istituto Nazionale di Astrofisica, in modo da portare il Gigabit Ethernet al desktop a tutte le postazioni adibite alla Ricerca. L Osservatorio attualmente è dotato di una infrastruttura di rete costituita da circa 400 punti rete collegati tramite cablaggi strutturati, alcuni di categoria 5, altri di categoria 5e ed altri ancora di categoria 6. Le dorsali sono realizzate quasi tutte in fibra ottica multimodale (quasi tutte con 8 fibre 62.5/125µm), come riportato nel disegno dorsali allegato. I punti rete sono collegati ad apparati attivi che, nella maggioranza dei casi, forniscono loro connettività Ethernet 10/100baseTX. La configurazione attuale della componente attiva è riassunta nel disegno Configurazione Attuale allegato. Con l intervento, nella sua totalità, si vuole realizzare una infrastruttura di rete, che abbia le seguenti caratteristiche principali: Connettività 10/100/1000 Mb/s per almeno 264 punti attivi sugli apparati di rete, Permetta la piena compatibilità e il pieno riutilizzo delle apparecchiature già in dotazione Fault Tolerant, sia a livello di switch di centro stella, sia a livello di configurazione globale, Disponibilità adeguata di banda per le elaborazioni di immagini di grande formato, che si quantizzano in 96Gbps ovvero 72 Mpps per lo switch di centro stella Etherchannel/Port trunking (802.1ad), di 3 portanti Gigabit Ethernet paralleli, Architettura scalabile e di provata qualità, ottimizzata per applicazioni multimediali Integrazione di dati, voce e video su di un unica rete IP Switch layer 2/3/4 Gestione della qualità di servizio in accordo ai principali standard di mercato Gestione ed implementazione di VLAN Piena gestibilità e configurabilità, sia attraverso le principali facility di network management (SNMP/RMON), nonché tramite interfaccia user-friendly GUI-based e tramite linea di comando (CLI), accessibile da remoto via telnet Supporto in-line power 48V Lo scopo finale della rete da realizzare è di consentire agli utenti del comprensorio connessioni sia wireline che wireless, ad alte prestazioni con protocollo TCP/IP secondo gli standard più diffusi sul mercato insistendo su di un infrastruttura di cablaggio strutturato multiservizio ed una copertura wireless hot-spot realizzate all occorrenza. Con questo intervento si vuole intervenire sia sul cablaggio, che sulle apparecchiature attive. Per quanto riguarda la cablatura, si intende utilizzare quella già esistente, perché ritenuta ancora idonea, opportunamente ampliata con aggiunta di altre prese RJ45 e altri due FD da collegare con cavi in fibra ottica 50/125 OM3 al CD/BD/FD Centro Stella. Il cablaggio delle nuove prese RJ45 dovrà essere di tipo strutturato di categoria 6 (secondo lo standard TIA/EIA-568-B.2-1), per consentire la compatibilità con il cablaggio preesistente e prestazioni superiori, in modo da poter supportare egregiamente velocità trasmissive superiori al gigabit/sec, nonché applicazioni impegnative quali il Video digitale e la VoIP (Voice over IP). Il cablaggio dovrà inoltre essere di tipo schermato (con cavi STP oppure FTP) per evitare danni da fulmini e conseguenti interruzioni nel servizio. Questo sito, data la sua ubicazione, è PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 4/60

5 particolarmente vulnerabile: nel passato, molto spesso si sono avuti ingenti danni causati da fulmini. I cavi in rame, inoltre, dovranno avere guaina LS0H, nel rispetto delle norme per gli edifici pubblici. I cavi in fibra ottica dovranno essere di tipo multimodale con almeno 4 coppie, per consentire sviluppi futuri. Tutti i collegamenti dovranno essere certificati; quelli ottici con l OLTS e l OTDR e quelli su rame con fornitura dei documenti di certifica in forma grafica e numerica, nonché in formato elettronico. Non sono previste opere edili perchè si utilizzeranno, per la maggior parte, canalizzazioni già esistenti ed eventuali piccoli interventi potranno essere eseguiti dal personale interno. Per quel che attiene le apparecchiature attive, si è pensato di orientarsi verso soluzioni che, fatta salva l aderenza alle finalità del progetto, potessero fornire una buona fault tolerance senza eccedere troppo nelle spese. In pratica si è pensato di sostituire l attuale centro stella (lo switch stackable 3550 della Cisco) con uno switch modulare capace di fornire elevate velocità di switching (ad es. 96 Gbps, 72 Mpps) e avente una affidabilità integrata. Facendo riferimento, ad esempio, ai prodotti della Cisco, lo switch in questione potrebbe essere (a titolo di esempio) il Catalyst 4510R configurato con doppio supervisore ed alimentazione ridondante. Questa soluzione fornisce una buona fault tolerance in virtù di una affidabilità integrata a costi accessibili. Un altra caratteristica richiesta a questo switch di centro stella è la capacita di fornire servizi intelligenti, quali la convergenza ed il controllo di dati IP, streaming video e telefonia in modo da poter implementare un architettura AVVID. Ciò rende questa soluzione particolarmente innovativa e tecnologicamente all avanguardia. Si prevede di inserire in questo switch 3 schede ad alta densità di porte 10/100/1000Base-T; queste andranno a sostituire parte degli attuali switch con porte 10/100Base-T che verranno riutilizzati per sostituire gli hub ethernet, nonché come materiale di scorta (spare part) per ridurre i costi di manutenzione. Si stima in cinque unità la necessità di switch per il wiring closet, che saranno posizionati nei vari armadi FD, in modo da fornire connettività Gigabit alle prese che su questi FD si attestano. Si potrà avere, così, la disponibilità di connessioni Gigabit ethernet ovunque distribuite sulla struttura. Infine deve essere proposto un sistema di firewall in modo da poter garantire adeguati livelli di sicurezza, anche se viene realizzato il collegamento veloce (100 Mbps) con la rete Metropolitana di Napoli. Attualmente questa struttura è collegata al polo GARR di Napoli tramite una linea dedicata a 2Mbit/s. E stato studiato, ma non ancora realizzato, un miglioramento del collegamento alla rete GARR tramite il collegamento alla rete metropolitana. A sintetizzare quanto sopra, si riportano in allegato: - schema della dorsale esistente - schema della situazione attuale degli apparati attivi. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 5/60

6 3. Articolazione della gara La presente gara è articolata su due lotti temporali; il primo da attuarsi il più presto possibile e comunque entro 60 gg dall aggiudicazione, il secondo entro 90 gg dal completamento del primo lotto. La ditta aggiudicataria deve essere disponibile ad effettuare i lavori anche in più tappe successive, causa eventuali indisponibilità dei locali e/o per altre esigenze di questo Osservatorio. Le singole fasi di attività devono comunque concludersi entro 30 gg. solari continuativi dalla comunicazione di disponibilità. L importo economico per il primo lotto è di ,00 euro, oltre IVA. L importo economico per il secondo lotto è di ,00 euro, oltre IVA. Nella tabella seguente si riporta ciò che deve essere previsto rispettivamente nel primo e nel secondo lotto temporale. Vengono anche riportati, a titolo indicativo, i valori entro cui rimanere, per le varie voci. È consentito superare i limiti di ogni singola, mentre non è consentito superare l importo totale del primo e/o secondo lotto temporale prima riportati. Si ricorda che l aggiudicazione verra fatta sul prezzo totale e non sui valori dei lotti o delle singole voci. PRIMO LOTTO TEMPORALE Voce A Acquisto di materiali e di attrezzature per la realizzazione dell infrastruttura di rete, che comprende: Lo Switch di Centro Stella Gli Switch per il wiring closet Schede di rete per PC (**) Transceiver (*) Bretelle e cavetteria varia Software di Network Management Voce B Acquisto di Personal Computer, che comprende: N. 5 PC Voce C Opere di posizionamento della fibra o dei cavi, che comprende: N. 2 collegamenti in fibra ottica tra due FD ed il CD/BD/FD Centro Stella, pulitura terminazione fibre relative a collegamenti già esistenti, certifiche, ecc. Voce D Costi di installazione e collegamento delle attrezzature di rete Euro ,00 + IVA Euro ,00 + IVA Euro 2.500,00 + IVA Euro 2.000,00 + IVA (*) Transceiver = si intende qui l Access Point per collegamento della rete wireless alla rete wired (**) Schede di rete = q.t 30, 10/100/1000, PCI PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 6/60

7 SECONDO LOTTO TEMPORALE Voce A Acquisto di materiali e di attrezzature per la realizzazione dell infrastruttura di rete, che comprende: Switch per il wiring closet Firewall Materiali per i cablaggi strutturati Schede di rete per PC (**) Transceiver (*) Bretelle e cavetteria varia Software di Management Voce B Opere di posizionamento della fibra o dei cavi, che comprende: N. 75 punti rete doppi, cat.6, FTP Voce C Acquisto di Personal Computer, che comprende: N. 5 PC Voce D Costi di installazione e collegamento delle attrezzature di rete Euro ,00 + IVA Euro 4.500,00 + IVA Euro ,00 + IVA Euro 4.000,00 + IVA (*) Transceiver = si intende qui l Access Point per collegamento della rete wireless alla rete wired (**) Schede di rete = q.t 30, 10/100/1000, PCI Nota. Si precisa che la fornitura deve intendersi chiavi in mano, cioè le installazioni devono comprendere quelle hardware e quelle software, nonché le configurazioni avanzate di tutto il software fornito (ad esempio, per lo switch di centro stella, deve essere compresa la segmentazione della rete in multipli domini di broadcast). Tutte le attività di installazione e configurazione dovranno essere effettuate da personale certificato nelle tecnologie oggetto della fornitura. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 7/60

8 4. Obiettivi generali Le attività favorite dal progetto sono: La ricerca, in particolare lo scambio documentale e di informazioni nonchè l'accesso a banche dati di natura specialistica. Inoltre con gli strumenti informatici più evoluti è possibile non solo scambiare e condividere file alfanumerici di lavoro (articoli, note di lavoro, ecc.) ma anche oggetti grafici sofisticati che permettono il lavoro cooperativo su progetti complessi. Lo scambio di informazioni tra OAC, INAF ed Università, aventi come oggetto la didattica, le esperienze di studio e lo scambio di protocolli di ricerca. In questo contesto è certamente importante che la rete supporti la multimedialità facilitando la teledidattica, la teleconferenza e comunque la condivisione di informazioni, non solo tra università, ma anche fra tutte le istituzioni. Particolarmente significative appaiono le esigenze nell'ambito dei dottorati di ricerca, segnatamente per quelli consorziati tra più sedi universitarie. Le esigenze degli archivi scientifici di dati ed immagini, sia come servizio sia come ricerca, che incidono in maniera determinante nella definizione di molti parametri della rete. Questo settore risulta in molti casi decisivo nel determinare la necessità di una revisione della struttura attuale della rete. Il radicamento dell OAC nel suo territorio, sia con la partecipazione e promozione alle attività culturali e progettuali, sia con iniziative a carattere imprenditoriale o di servizio che l'oac si appresta ad offrire alla comunità sociale in cui è inserita, sarà favorito dalla presente realizzazione. La cooperazione in atto tra OAC ed enti di ricerca, università e industria nello sviluppo tecnologico, che riveste aspetti normativi particolari nell'uso di infrastrutture di istituzioni pubbliche a servizio della ricerca. In tale contesto l idea progettuale sviluppata consiste nella realizzazione di reti LAN multiservizio e multiaccesso (wireline e wireless) ad alte prestazioni a beneficio degli Edifici dell OAC. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 8/60

9 5. Requisiti tecnologici Le infrastrutture da realizzare saranno costituite da una componente wireline (distribuzioni orizzontali in rame FTP o STP cat. 6 e verticali in fibra ottica multimodale 50/125 µm OM3) ed una wireless nell ambito delle aree ove e prevista una forte mobilità degli operatori scientifici (ad esempio, nell auditorium, nelle sale seminari, nelle sale riunioni). La tecnologia portante di rete sarà Ethernet nelle sue varianti Gigabit (802.3z/1000baseSX o 1000baseLX) a livello di dorsale e Fast/Gigabit (802.3u 10/100baseTX o 802.3ab 1000baseT) a livello di accesso. La tecnologia designata per la componente wireless sarà b/g (Wi-Fi). Le apparecchiature attive di rete saranno in grado di garantire l integrazione della tecnologia Voice-over-IP sulla dorsale prevedendo eventualmente l alimentazione diretta di telefoni IP tramite il supporto in-line power su tutte le porte. Il sistema di cablaggio deve essere in grado di supportare applicazioni vocali analogiche e digitali, dati, video e in bassa tensione per la gestione degli edifici, permettendo se necessario, ad un computer, ad un centralino o ad una telecamera, di condividere lo stesso supporto fisico, composto da componenti di connessione e di gestione cavi. Il sistema di cablaggio deve inoltre rispettare pienamente gli standard ed avere un architettura aperta come definito dallo standard ISO/OSI. Per quanto riguarda i requisiti basilari circa le nuove realizzazioni, sulla base di quelli che sono i fabbisogni tecnologici fondamentali delle strutture presenti all interno degli edifici collegati si rende necessario: Garantire il più possibile, anche nel corso dell espletamento dei lavori la continuità del servizio dell infrastruttura esistente, attualmente sfruttata da numerose applicazioni di carattere gestionale relative alla componente assistenziale. Prevedere la riutilizzazione delle infrastrutture preesistenti in termini di cablaggio di dorsale in fibra ottica e più in generale di tutta la componente passiva (permutatori ottici, rack tecnologici, UPS) dovunque le stesse si rivelino comunque adeguate a supportare pienamente le caratteristiche tecnologiche della dorsale da realizzare. Prevedere a regime la diffusione capillare della rete di accesso in tutti gli edifici raggiunti dalla dorsale di campus attraverso la predisposizione delle opportune risorse di connettività, in termini di disponibilità di interfacce a livello di apparecchiature attive, per la distribuzione della rete sui piani degli stessi. Assicurare la salvaguardia degli investimenti nel tempo e l'ottimizzazione dei costi fissi di gestione attraverso l'utilizzazione di componenti di rete attive e passive ad elevato standard di qualità, alta affidabilità e perfetta compatibilità ed adeguatezza agli standards tecnologici. Garantire una disponibilità adeguata di banda a livello di dorsale, a tale proposito è da considerarsi obbligatorio l utilizzo della tecnologia Gigabit Ethernet (802.3ab/802.3z), prevedendo eventualmente l aggregazione, in modalità Etherchannel/Port trunking, di più portanti Gigabit Ethernet paralleli, al fine di assicurare a tutte le strutture localizzate su più piani una connettività interna anche a 1Gbps. Tale requisito è ritenuto fondamentale dall utenza a fronte di tutta una serie di esigenze di scambio di flussi di immagini e video all interno degli uffici. L aggregazione in banda di portanti multipli, pur non essendo un requisito irrinunciabile costituisce certamente un elemento preferenziale nella valutazione PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 9/60

10 dell architettura proposta in quanto garantisce oltre all incremento della banda sul collegamento anche la divisione del carico sulle porte aggregate e la fault-tolerance in caso di guasto di uno dei links componenti il gruppo (o trunk). L utilizzo obbligatorio della tecnologia Multilayer Switching (fino al layer 3) sulle sole apparecchiature attive di centro stella di edificio (se realizzati presso i corpi distaccati) per combinare le prestazioni wire speed dello switching puro con i livelli di sicurezza, qualità del servizio ed i meccanismi di filtraggio e controllo di traffico propri del routing. Ciò si rende necessario essenzialmente per garantire l applicabilità delle politiche di sicurezza richieste dall utenza. La possibilità di realizzare topologie di reti virtuali complesse, anche raggruppando porte attestate su apparecchiature distinte, per far fronte alle particolari caratteristiche topologico/organizzative della struttura e segmentare le utenze secondo logiche di traffico e sicurezze locali che non tengano conto della locazione fisica degli utenti. A latere di tale requisito di base, la possibilità di applicare criteri avanzati di sicurezza/protezione (VPN) sulle VLAN stesse costituisce un elemento preferenziale nella valutazione dell architettura proposta La piena gestibilità e configurabilità, sia attraverso le principali facility di network management (SNMP/RMON), nonché tramite interfaccia user-friendly GUI-based e tramite linea di comando (CLI), accessibile da remoto via telnet. Tutte le infrastrutture di rete da realizzare dovranno integrarsi con la preesistente dorsale di campus ottica in tecnologia Gigabit Ethernet che raggiunge al piano Terra tutti gli edifici oggetto dell intervento ma non alcuni corpi di fabbrica distaccati. Pertanto, nel contesto della realizzazione delle dorsali di edificio i punti di concentrazione individuati a livello dei singoli piani/aree dovranno essere raccordati direttamente ai centri stella esistenti mentre a livello dei corpi distaccati potranno essere realizzati, se le dimensioni lo rendono necessario e conveniente, nuovi centri stella di corpo secondari ove confluiranno i concentratori relativi ai singoli piani/aree del corpo di fabbrica e che andranno a loro volta raccordati al preesistente centro stella di edificio ed attraverso di esso alla dorsale di campus. Le infrastrutture di rete realizzate a livello di ciascun edificio dovranno essere totalmente switched in topologia stellare eventualmente multicentrica e pienamente conformi alle normative internazionali in termini di cablaggio strutturato degli edifici pubblici. Il collegamento alle preesistenti apparecchiature attive di centro stella dovrà essere garantito equipaggiando tali apparecchiature con moduli di interfaccia dotati del numero di porte necessarie a collegare tutte i nuovi punti di distribuzione realizzati. I dettagli circa la dotazione attuale dei centri stella esistenti saranno riportati nella successiva sezione Apparecchiature Attive. E necessario che l impianto nel suo complesso, e l infrastruttura di rete in particolare, offrano le massime garanzie d espandibilità sia in termini di prestazioni sia d aumento del numero di postazioni utente collegabili. Si dovrà cercare pertanto di soddisfare i più ampi requisiti di funzionalità e flessibilità sia nei confronti delle tecnologie affermate che di quelle emergenti e più promettenti, mirando ad ottenere una struttura aperta a soluzioni informatiche multivendor e multiprotocol, ma con l adozione d architetture di rete consolidate. La suite di protocolli che si prevede di utilizzare più diffusamente sulla rete intranet è TCP/IP ; altri protocolli, come AppleTalk e Novell/IPX, pur avendo una minore diffusione, dovranno essere ugualmente supportati. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 10/60

11 6. Caratteristiche ambientali L'Osservatorio Astronomico di Capodimonte è sito a Napoli alla salita Moiariello, 16, all'interno di un comprensorio demaniale in uso gratuito permanente, di circa sei ettari posto a 154 mt. sul mare. L'Osservatorio consta di vari edifici all'interno dei quali trovano ubicazione uffici tecnicoamministrativi e laboratori dove si svolgono le attività scientifiche e di ricerca, didattiche e di osservazione. Gli edifici, individuabili nella allegata planimetria, sono in particolare: Villa della Riccia; L'Edificio Monumentale o della Specola; La Biblioteca; L'Auditorio con annesso Museo; La Falegnameria; Il collegamento coperto (budello) con annesso l'edificio adibito a Ufficio Acquisti e Magazzino; il Meridiano, il Bamberg; le Foresterie; la Portineria nord. Gli edifici oggetto di intervento (indicati in rosso nella planimetria allegata) sono: Villa della Riccia; L'Edificio Monumentale; L'auditorio con annesso Museo. L edificio Villa della Riccia è costituito da un corpo unico a due livelli. Rivestita esternamente da un bugnato liscio, con ampio portale d'ingresso sul prospetto principale che dà su uno slargo, oggi ospita il centro di calcolo, l'ufficio tecnico e i locali degli astronomi ricercatori. La Villa della Riccia è collegata all'edificio Monumentale da un lungo corridoio coperto denominato budello che dà accesso all'edificio, su di un unico piano, destinato all'ufficio acquisti e a magazzino. All'Edificio Monumentale, dove attualmente sono ubicati gli uffici amministrativi nonché l'ufficio della direzione, si accede tramite uno scalone monumentale, che apre ad un'ampia terrazza su cui si erge la facciata principale dominata da un pronao dorico di sei colonne. La superficie della facciata è scandita dall'apertura di sette archi e dalla campitura in due livelli con, al di sopra della cornice, un rialzo sul quale spiccano alle estremità due cupole. La struttura è realizzata in tufo nelle fondamenta ed all'esterno, ed è ricoperta da un rivestimento di mattoni con archivolti, mostre, zoccoli e cornici in travertino rosa di Gaeta. In posizione leggermente avanzata rispetto al corpo di fabbrica, rispettivamente ad Est e ad Ovest della terrazza, si stagliano due torri a sezione circolare. Entrambe furono realizzate in epoca successiva alla fondazione, per ospitare strumenti più moderni e troppo grandi per trovare alloggiamento nei cupolini preesistenti. Negli ambienti ricavati al di sotto della terrazza monumentale hanno trovato ubicazione la biblioteca, l'auditorio ed il museo. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 11/60

12 Si allegano: Una planimetria generale con indicazione degli edifici dell OAC; Una mappa in scala 1:1000 Una rappresentazione grafica della situazione plano-altimetrica PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 12/60

13 7. Normative di riferimento per il cablaggio Il cablaggio dovrà essere conforme alle normative TIA/EIA 568B, ISO/IEC ed EN Ad esse si dovrà fare riferimento per quanto riguarda le norme di installazione, la topologia, i mezzi trasmessivi, le tecniche di identificazione dei cavi, la documentazione e le caratteristiche tecniche dei prodotti impiegati. A totale garanzia della soluzione di cablaggio, tutti i componenti dovranno essere stati certificati e marchiati da un ente indipendente, che abbia verificato le caratteristiche di performance per ogni singolo componente del canale (connettori, pannelli di permutazione, patch cord e cavo di posa) per la totale rispondenza alle richieste minime di questi standard. Inoltre, eventuali certificazioni indipendenti di conformità alle specifiche dello standard Europeo Cenelec EN per il sistema di cablaggio passivo, saranno considerate elemento qualificante della soluzione di cablaggio proposta. Si riporta nel seguito l elenco degli standard di riferimento per la componente cablaggio strutturato. ISO/IEC Information technology Generic cabling for customer premises Cenelec EN Information technology Generic cabling systems Cenelec EN Information technology Cabling installation Part 1: Specification and quality assurance Cenelec EN Information technology Cabling installation Part 2: Installation planning and practices inside building EIA/TIA-568-B.1 General Cabling System Guidelines EIA/TIA-568-B.2 Copper Cabling Component Specifications EIA/TIA-568-B.3 Optical Fiber Component Specifications EIA/TIA 569-A Pathways and Spaces EIA/TIA 606-A Administration (numbering and labeling) Lo standard EIA/TIA 568 è stato fondamentale in quest evoluzione costituendo il primo passo verso una regolamentazione dei sistemi di cablaggio, definendo un sistema generico di cablaggio per trasmissione dati all interno dell edificio in grado di supportare un ambiente multivendor e multiprotocol. L ISO/IEC IS è l evoluzione dello standard EIA/TIA 568A e come questo definisce norme e regole per il cablaggio strutturato d edifici e i requisiti fisici ed elettrici di cavi e connettori in modo PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 13/60

14 da garantire la trasmissione di voce, dati, testi, immagini. Le sostanziali differenze con lo standard americano EIA/TIA sono : nomenclatura leggermente diversa per gli elementi costituenti il cablaggio ; introduzione del concetto di classi di lavoro per definire i requisiti minimi di una tratta di collegamento ; allargamento della gamma dei tipi di cavo che possono essere utilizzati, sia a livello di rame sia di fibra ottica, con inammissibilità dell uso di cavi coassiali ; fornisce un numero maggiore di dati sulle caratteristiche dei mezzi trasmissivi ; introduzione di test più rigorosi per controllare le categorie dei cavi in rame ; trattazione più approfondita degli aspetti della messa a terra in considerazione del fatto che viene introdotto l utilizzo di doppini schermati. Lo standard pren riprende e fa propria a livello CEE/UE la normativa ISO/IEC IS In considerazione di quanto sopra, la normativa di riferimento per questo progetto dovrà essere l ISO/IEC di cui di seguito riportiamo i punti basilari. LO STANDARD ISO/IEC IS Lo standard ISO/IEC IS specifica : struttura e configurazione minima di un cablaggio generico ; requisiti di realizzazione ; caratteristiche di ogni singola tratta di collegamento ; requisiti e tipologia di procedure di verifica. Nello standard gli elementi funzionali di un cablaggio strutturato generico sono definiti come segue: Campus Distributor (CD) (centro stella di comprensorio) ; sottosistema di cablaggio per dorsale di comprensorio ; Building Distributor (BD) (centro stella di edificio) ; sottosistema di cablaggio per dorsale di edificio ; Floor Distributor (FD) (centro stella di piano) ; sottosistema di cablaggio orizzontale. Telecommunication Outlet (TO) (presa utente) Connettendo insieme gruppi di questi elementi funzionali si forma un sottosistema di cablaggio. La topologia è di tipo stellare gerarchico con possibilità inoltre di connettere opzionalmente cavi di dorsale tra livelli uguali di gerarchia. Questo permette di distribuire meglio i cavi, ridurre l utilizzo dei cavi nei montanti di edificio e di predisporre percorsi alternativi. Leggi molto importanti, da tener presente, per l esecuzione degli impianti secondo la realizzazione dei lavori a regola d arte sono: Legge n 186 del Disposizioni concernente la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici,[2]. D.P.R. n 547 del Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Legge n 791 del Garanzia di sicurezza del materiale elettrico. Legge n. 46 del Norme per la sicurezza degli impianti elettrici e le norme emanate dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI). D.P.R. n 447 del Regolamento d attuazione della legge n 46 del 5 marzo 1990, in materia di sicurezza degli impianti. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 14/60

15 D.P.R. n 626 del Disposizioni concernenti la ripartizione degli obblighi di sicurezza. Decreto legislativo 14 agosto 1996, n Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili. Norme CEI relative a tutti i fascicoli interessati agli impianti di progetto, con particolare riferimento alle norme 64-8,64-9, 11-1, 11-8, e relative varianti. Per quanto attiene le caratteristiche dei materiali da impiegare si conferma che dovranno essere utilizzati prodotti di primarie case, e comunque rispondenti per tipologia d impiego alle Normative CEI e IMQ: CEI canalizzazioni in acciaio zincato a caldo; CEI canalizzazioni in materiale plastico; CEI 23-14, CEI 23-8 tubazioni in materiale plastico. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 15/60

16 8. Descrizione generale dell impianto di cablaggio L infrastruttura di rete wireline da realizzarsi nell ambito dell appalto in oggetto dovrà consentire : l utilizzo indifferenziato di tutte le prese distribuite sulle sedi, indipendentemente dal tipo di applicazione o protocollo di rete da supportare ; la possibilità di riconfigurazione, di mobilità interna, di utilizzo di nuove applicazioni senza richiedere ulteriori lavori che interferiscano con il normale funzionamento della rete ; un funzionamento sicuro delle applicazioni e del sistema nel suo complesso. A questo scopo, l intero impianto dovrà essere realizzato ricorrendo a una modalità avanzata di cablaggio strutturato, con distribuzione dorsale (verticale) in fibra ottica 50/125 e distribuzione d area (orizzontale) in rame categoria 6. Il cablaggio dovrà predisporre anche le funzionalità di base (permutatori fonia, cavi multicoppia) per integrare, attraverso interventi futuri, le postazioni di lavoro realizzate al sistema telefonico del campus. 8.1 Definizioni Il cablaggio dovrà essere articolato, come prevedono gli standard TIA/EIA 568B ed ISO/IEC11801, in: 1. Cablaggio di dorsale che collega i locali tecnici di edificio di un comprensorio (dorsale di campus, vedi C nella figura) o i locali tecnici di piano (dorsale di edificio, vedi A e B nella figura). Dorsale di campus: Il cablaggio di una dorsale di campus o comprensorio si estende dal centro stella di comprensorio (CD) ai centri stella di edificio (BD) situati in ciascuno degli edifici serviti. Quando è presente questo tipo di cablaggio il collegamento va terminato ad un permutatore sia dal lato (CD) che dal lato (BD). Nel caso in esame il cablaggio di dorsale del campus si estende dal locale tecnico/armadio di campus (CD), situato al livello -1 nel corpo che ospita la Presidenza (ed. 21), al locale tecnico/armadio principale di ogni edificio (BD) presente nel campus, dislocato a livello -1 o -2 sotto ciascun edificio. Dorsale di edificio: Il cablaggio di dorsale dell edificio si estende dal locale tecnico/armadio principale di edificio (BD) agli armadi di piano (FD). Il sottosistema include i cavi di dorsale dell edificio e la loro terminazione. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 16/60

17 Non ci devono essere più di due livelli gerarchici di permutazione nel cablaggio di dorsale per limitare la degradazione del segnale per i sistemi passivi e per semplificare la gestione dei cavi e delle connessioni. Non ci può essere più di un BD tra un CD e un FD Il cablaggio di dorsale si suddivide in: dorsale dati (fibra ottica) e dorsale fonia (cavi multicoppia in rame). 2. Cablaggio di distribuzione orizzontale che partendo dall armadio o locale tecnico di piano raggiunge il posto lavoro; PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 17/60

18 La distribuzione orizzontale identifica quella parte di cablaggio, con cavo in rame a 4coppie e/o fibra ottica, che collega i permutatori di piano alla postazione utente su connettori modulari tipo RJ45 per il rame o SC per la fibra ottica. Le normative stabiliscono che il cablaggio orizzontale, denominato anche cablaggio di piano, risponda ai seguenti requisiti: 90 m di distanza massima ammessa tra l armadio di distribuzione ed il posto lavoro; 10 m massimo per le bretelle di permutazione. Tutti i componenti passivi, quali: cavi di distribuzione orizzontale FTP o STP bretelle di permutazione connettori pannelli di permutazione, devono avere, per questo impianto, caratteristiche in Categoria 6 secondo le ultime definizioni dello standard EIA/TIA 568-B.2-1 sul quale vengono riportate le specifiche dei singoli componenti in Categoria 6. La seguente figura mostra come si richiede vengano inquadrati i precedenti concetti nel contesto del l progetto di cablaggio oggetto del presente appalto. Come indicazione generale, ove esista un precedente cablaggio che sia in grado di soddisfare pienamente i requisiti minimali previsti per l impianto in oggetto in questo allegato tecnico, si richiede che eventuali punti rete aggiuntivi, se non in numero sufficiente da giustificare un nuovo cablaggio si integrino e armonizzino, dove e per quanto possibile, nel contesto dell infrastruttura preesistente. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 18/60

19 Piano Z CD = distributore di campus BD = distributore di edificio FD = distributore di piano Pdl = terminazioni di rete PABX: centrale fonia PABX CD/BD/FD Pdl Pdl Pdl Canalizzazione d'ingresso Piano Y FDY Pdl Pdl Pdl Piano X D orsale di edificio FDX FD0 Piano terra Pdl Pdl Pdl Pdl Pdl Pdl Dorsale di campus 8.2 Dorsale Fonia La dorsale fonia è costituita da cavi multicoppia in cat. 3 da 100 ohm, 24 AWG che vanno connessi alle due estremità sui dei permutatori tipo 110. Tali cavi normalmente hanno origine dal permutatore della centrale telefonica e terminano sui permutatori negli armadi situati nei locali tecnici di edificio e/o di piano. Per l attestazione dei cavi multicoppia FTP O STP necessari per il raccordo fonia dal PABX verso gli armadi di distribuzione, potranno essere utilizzate strisce di permutazione tipo 110, con una connessione di tipo stellare. Il cavo multicoppia di dorsale fonia dovrà essere dimensionato considerando almeno 1,5 coppie per ogni postazione di lavoro presente. Per l attestazione dei cavi multicoppia FTP o STP Cat. 3 o superiore necessari per il raccordo fonia dal PABX verso gli armadi di distribuzione, saranno utilizzate strisce di permutazione 110. PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 19/60

20 Wiring block, connecting block e patch cord per sistema 110 Cavo multicoppia Cat. 3 o superiore per dorsale fonia Questa soluzione consente di ottimizzare l utilizzo delle coppie dei cavi di dorsale fonia. Tutte le coppie presenti potranno essere efficientemente utilizzate sia per l attivazione di apparecchi analogici, sia per apparecchi ISDN o numerici a 4 fili. NelIa realizzazione delle dorsali fonia, i cavi in rame da impiegare dovranno avere sempre le caratteristiche tecniche minime, di seguito riportate: Tipo di cavo : 50/100 coppie con conduttori in rame elettrolitico ricotto stagnato 24AWG e con codice colori secondo tabella CEI UNEL Guaina esterna : colore grigio RAL 7035, costruita con guaine e isolanti di tipo LSZH, conforme alle normative IEC (CE 20-35), CEI 20-22/III. Distanze: dal PABX al CD/BD/FD = 30mt cavo 50/100 coppie per fonia (compresi 5metri di scorta in ogni armadio) dal PABX al FD1 = 50mt cavo 50/100 coppie per fonia (compresi 5metri di scorta in ogni armadio) dal PABX al FD2 = 100mt cavo 50/100 coppie per fonia (compresi 5metri di scorta in ogni armadio) dal PABX al FD3 = 150mt cavo 50 coppie per fonia (compresi 5metri di scorta in ogni armadio) PROGETTO LA RETE LOCALE DELL OAC AD ALTA VELOCITÀ pag. 20/60

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