SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (sintesi)

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (sintesi) (Allegato 1) ENTE 1) Ente proponente il progetto: ANCI LOMBARDIA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONALE REGIONE LOMBARDIA NZ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: PERCORSI DI PROTEZIONE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): B05: Protezione civile Altro: Ricerca e monitoraggio zone a rischio, interventi emergenze ambientali, altro. 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: (I dati relativi al punto 6 sono consultabili nella versione integrale del progetto.) 7) Obiettivi del progetto: 7.1 OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti obiettivi generali: - promuovere la qualità e lo sviluppo delle politiche giovanili attraverso la diffusione del servizio civile. 1

2 - diffondere buone prassi per la gestione dei volontari nelle sedi, promuovendo un atteggiamento attivo e propositivo tra gli operatori degli enti coinvolti. - coordinare gli enti nel raggiungimento di una serie di finalità legate allo sviluppo dei servizi forniti alla comunità locale. In sintesi, il progetto si propone l innalzamento di standard di qualità, sia nell erogazione di prestazioni all utenza, sia nella gestione del servizio civile. 7.2 OBIETTIVI SPECIFICI RELATIVI ALLO SVILUPPO DI POLITICHE GIOVANILI Gli obiettivi specifici del progetto relativi allo sviluppo di politiche giovanili sono: DIFFUSIONE FRA I VOLONTARI DI UN ATTEGGIAMENTO DI CITTADINANZA ATTIVA DIFFUSIONE FRA I VOLONTARI DI CONOSCENZE PROFESSIONALI E CAPACITA D INSERIMENTO IN SITUAZIONI DI LAVORO Gli enti coinvolti nel servizio civile forniranno alle giovani generazioni un opportunità formativa unica nel suo genere, non limitata alla fornitura di strumenti spendibili successivamente nel mondo del lavoro, ma progettata fin da subito come momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato; come occasione per conoscere la città e i suoi complessi apparati da un ottica inusuale: non quella di fruitore dei servizi ma quella di fornitore. Lo svolgimento del servizio civile consente al volontario un più agevole inserimento nel mondo del lavoro. L esperienza del training on the job consente al volontario di acquisire: un effettiva esperienza di conoscenze tecniche maturate durante lo svolgimento di percorsi di formazione teorici; capacità di strutturare relazioni sociali complesse acquisite mediante una lunga permanenza in un concreto ambito lavorativo. 2

3 7.3 OBIETTIVI SPECIFICI RELATIVI ALLO SVILUPPO DELLE BUONE PRASSI Gli obiettivi specifici del progetto relativi allo sviluppo delle buone prassi sono: INTRODUZIONE NEI PROCESSI DI EROGAZIONE DEI SERVIZI DI FORME D INNOVAZIONE E CREATIVITA Inserire elementi innovativi nei servizi resi alla cittadinanza impiegando una risorsa umana che, per le sue caratteristiche (giovane età, alto livello di formazione, forte motivazione etica e ideale), potrà introdurre elementi di creatività e originalità. L efficace raggiungimento di tali obiettivi è strettamente dipendente dalla capacità di sviluppare la rete degli enti sede di servizio secondo principi di gestione della qualità delle fasi di progettazione, realizzazione e monitoraggio del progetto (obiettivo di II livello). Perseguire tale obiettivo significa: creare un circuito virtuoso. Lavorare in rete favorisce la diffusione di buone pratiche e rafforza le relazioni fra le sedi che rappresentano la base della rete stessa; incrementare la capacità della rete di rendere maggiormente cooperativo lo svolgimento della fase di progettazione, realizzazione e monitoraggio del progetto attraverso l attivazione di momenti di scambio fra le figure coinvolte nel progetto di servizio civile; orientare il sistema di gestione del progetto sulle esigenze di crescita dei volontari e dei destinatari dei servizi erogati dalle sedi di servizio, comprendendo le loro necessità presenti e future, rispettare i requisiti richiesti ed auspicati e mirare a superare le loro stesse aspettative; attuare un approccio di gestione organizzativa dei progetti basato sui processi per rendere possibile sia una visione d insieme delle attività, considerando che la comprensione e la gestione di un sistema di processi interconnessi finalizzati ad 3

4 ottenere determinati obiettivi contribuisce all efficienza ed all efficacia dell organizzazione; prestare attenzione ai processi di leadership e di coinvolgimento del personale per stabilire unità d intenti e di indirizzi e favorire la partecipazione nella definizione e nel perseguimento degli obiettivi stabiliti. Le persone, infatti, costituiscono l essenza della rete ed il loro pieno coinvolgimento consente di mettere le loro abilità al servizio dell organizzazione stessa; realizzare il miglioramento continuo di processi e prestazioni offerte, come obiettivo permanente e diffuso. 7.4 OBIETTIVI SPECIFICI DEI SERVIZI OFFERTI AL CONTESTO ECONOMICO SOCIALE DELLA COMUNITA LOCALE Il contributo dei volontari del servizio civile risulta fondamentale sia per mantenere l attuale livello dei servizi sia per accrescere in quantità e qualità le prestazioni offerte alla comunità locale. Le aree nelle quali saranno definite le attività svolte dai volontari sono esplicitate nel punto 6.3 ( Contesto rappresentato dai servizi attualmente erogati ) dove è descritto il contesto di riferimento del progetto. Gli obiettivi che gli enti, per area d intervento, intendono perseguire, anche utilizzando l apporto dei volontari riguardano due aspetti fondamentali: miglioramento e l innovazione dei servizi esistenti il miglioramento dei servizi può esprimersi sotto forma di un miglioramento qualitativo e quantitativo. nuovi servizi offerti l introduzione di nuovi servizi è rappresentata dalla possibilità, per una sede, di erogare anche grazie all impiego dei volontari prestazioni che non sono attualmente presenti. 4

5 Ciascun volontario potrà contribuire ad incrementare la quantità o la qualità dei servizi offerti attraverso due modalità di intervento: una diretta ed una indiretta. Il volontario nella modalità diretta si occupa di attività non svolte da altro personale. Nella modalità indiretta il volontario si affianca all attività degli operatori, contribuendo al miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi erogati. Gli obiettivi specifici di miglioramento, innovazione e nuovi servizi appena descritti potranno essere raggiunti anche attraverso il contributo del volontario al quale saranno affidati incarichi riconducibili alle seguenti aree: Area tutela e vigilanza Area educazione e formazione Area qualità dei servizi Si possono a questo punto esplicitare, per ciascuna sede di servizio e per ogni area di attività all interno del quale il volontario sarà coinvolto, i risultati attesi in termini di miglioramento, innovazione del servizio e di introduzione di nuovi servizi; obiettivi riconducibili agli obiettivi specifici indicati nel punto 7.4 ( Obiettivi specifici dei servizi offerti al contesto economico sociale della comunità locale ). (I dati relativi alle tabelle degli obiettivi sono consultabili nella versione integrale del progetto.) 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Il progetto si articola in molteplici azioni distribuite nel corso dell intero anno di servizio civile. Per comprenderne in modo chiaro e completo la strutturazione ed organizzazione nel paragrafo che segue verrà esposto il piano di attuazione previsto per lo svolgimento del progetto e necessario per il raggiungimento degli obiettivi. 5

6 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Il piano di attuazione è articolato nell arco dei 12 mesi di servizio civile ed è suddiviso in quattro fasi: a) Accoglienza b) Formazione c) Attività nella sede di servizio per lo svolgimento dei progetti d) Monitoraggio La fase di Accoglienza (fase A) si realizzerà nei primi giorni di servizio, la fase di formazione generale d aula (fase B) si realizzerà nei primi 5 mesi di servizio. Queste prime due fasi si ricollegano agli obiettivi generali di promozione delle politiche giovanili e agli obiettivi specifici volti alla promozione di forme di cittadinanza attiva nonché di occasioni di crescita professionale e personale. La fase di Formazione generale (fase B) sarà gestita dall equipe di formatori accreditati coordinata dal responsabile della formazione dell Ufficio Servizio Civile di Anci Lombardia con la collaborazione dei responsabili del monitoraggio e del tutoraggio. La formazione specifica (fase B), diversamente da quella generale, sarà erogata lungo tutto l anno di progetto. La fase di Accoglienza (fase A) sarà gestita dagli Operatori locali di progetto. La fase di Attività nella struttura di sede per lo svolgimento dei progetti (fase C) inizierà nel momento in cui l Operatore locale di progetto di ogni singola sede, attraverso i risultati della formazione e le valutazioni effettuate nel periodo di Accoglienza, riterrà che i/il volontari/o a lui affidati siano diventati sufficientemente competenti per gestire alcune delle azioni previste dal progetto. A partire da questo momento e fino al termine del servizio, i volontari saranno impegnati nelle attività previste dal paragrafo 8.4 ( Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto ) e collaboreranno con l OLP e gli altri dipendenti e/o collaboratori presenti nelle singole sedi. L obiettivo di questa fase è fornire al volontario 6

7 gli strumenti e le competenze necessarie per muoversi ed intervenire attivamente nella gestione dei servizi a lui affidati, sapendo valorizzare le molteplici risorse a disposizione. Il raggiungimento di questo obiettivo consente, di conseguenza, di raggiungere gli obiettivi di miglioramento e di avvio di nuovi servizi indicati nel punto 7 ( Obiettivi del progetto ). La fase di Monitoraggio (fase D) si svilupperà dal secondo mese di servizio e si svilupperà nei modi indicati al paragrafo 21 ( Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto ), si concretizzerà nella realizzazione di contatti telefonici, telematici e di incontri periodici in aula finalizzati alla verifica delle attività svolte, valutazione dello stato di realizzazione degli obiettivi previsti dal progetto ed eventualmente, alla ricerca di risposte correttive agli ostacoli rilevati. L attività di monitoraggio sarà svolta da esperti di monitoraggio, accreditati, di Anci Lombardia. Nell ambito delle attività di monitoraggio, accanto alla verifica dell andamento del progetto è prevista la rilevazione finale delle competenze acquisite dai volontari nel corso dell anno. Per lo svolgimento dell attività di monitoraggio verranno impiegati numerosi strumenti utili alla valutazione dei risultati del progetto e alla verifica dello stato di avanzamento dei progetti. Nella tabella che segue è rappresentato il piano annuale delle attività previste per i 12 mesi di servizio civile, riassunto dal diagramma di Gantt, che consente una visualizzazione semplice delle diverse fasi progettuali. E così evidenziato l impianto complessivo del progetto, le diverse fasi, la loro singola durata, i tempi di sovrapposizione delle differenti attività. Il progetto per ogni volontario è declinato su 1400 ore annue di servizio, con 44 ore di Formazione generale di cui 12 di Formazione a distanza; 72 ore di Formazione specifica e addestramento, di cui 8 d aula, 32 di addestramento sul campo ( training on the job ) e 32 di formazione a distanza (FAD). 7

8 Il pacchetto formativo (formazione generale e formazione specifica) è di 114 ore complessive. Per gli operatori locali di progetto gli incontri di monitoraggio sono 4, dei quali 2 in aula e 2 a distanza, utili all analisi e all approfondimento di eventuali situazioni critiche. Per quanto riguarda il monitoraggio per i volontari sono previsti 4 incontri durante l anno (3 in aula e 1 a distanza) per 12 ore di lavoro complessive. DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO: GANTT DELLE ATTIVITÀ TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ 1 mese 2 mese 3 mese 4 mese 5 mese 6 mese 7 mese 8 mese 9 mese 10 mese 11 mese 12 mese FASE A: ACCOGLIENZA FASE B: FORMAZIONE Accoglienza Formazione generale aula (32 ore) Formazione generale FAD (12 ore) Formazione specifica (40 ore) FASE C: ATTIVITA NELLA STRUTTURA DI SEDE PER LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO Formazione specifica FAD (32 ore) Attività nella struttura di sede per lo svolgimento dei progetti FASE D: MONITORAGGIO Monitoraggio (4 incontri) 8

9 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. Il piano di attuazione previsto e rappresentato graficamente nel diagramma di Gantt prevede al suo interno numerose attività, distribuite nel corso dell anno nelle diverse fasi di lavoro. Ciascuna fase prevede il coinvolgimento di varie figure professionali, di risorse e strumenti differenti FASE A : ACCOGLIENZA Questa fase si svolge presso l Ente nel quale il volontario svolge il servizio ed è a cura dell Operatore Locale di progetto. In questa fase iniziale l OLP si occupa di accogliere il volontario e di presentargli il comune nel quale svolge il progetto e i relativi servizi erogati. Nel dettaglio, la fase di accoglienza si articola nel seguente modo: - Visita dell intera struttura per permettere al volontario di orientarsi con facilità tra i diversi uffici. Durante la visita il volontario è presentato a coloro che lavorano all interno del comune quindi, a partire dalla presentazione del volontario al sindaco e al segretario comunale, seguono le presentazioni del volontario alle diverse figure operative all interno del comune. - Analisi dell organizzazione del comune: quali sono i servizi che offre ai cittadini e qual è il ruolo del volontario all interno di esso. E inoltre opportuno che l OLP presenti con chiarezza il ruolo che il volontario dovrà svolgere, specificando l impegno e la disponibilità reciproca richiesta, presupposto indispensabile per una buona collaborazione FASE B : FORMAZIONE L attività svolta durante il servizio offre alle giovani generazioni un opportunità formativa unica nel suo genere, non limitandosi alla fornitura di strumenti spendibili nel mondo del lavoro, ma progettata come momento di educazione alla cittadinanza attiva e alla solidarietà. Negli enti locali, e più in generale negli enti pubblici, il servizio 9

10 civile è un occasione per conoscere la città e i suoi complessi apparati da un ottica inusuale: non quella di fruitore dei servizi, ma quella di fornitore. La prospettiva di formazione in cui si inseriscono i progetti di servizio civile di Anci Lombardia è il training on the job, un processo di formazione nel quale è posto l accento sull'apprendimento che avviene in un ambiente di lavoro nel quale i volontari sviluppano motivazioni e apprendimenti che sono immediatamente sperimentati in un contesto pieno di spunti e complessità. La funzione del formatore, dell OLP e dei tutor è quella di condurre il volontario all interno dell esperienza, fornirgli riferimenti per il confronto, indicare gli strumenti e i principi utili a interpretare le situazioni. Inoltre, la formazione svolta nell ambito di un progetto di servizio civile volontario si può configurare come formazione continua. La formazione continua è definita come un insieme di processi che si sviluppano durante tutto il corso della vita, in qualsivoglia contesto di studio, di vita e di lavoro. Il servizio civile può essere considerato un esperienza giovanile di formazione continua, un momento di crescita della persona anche attraverso l interazione con l altro e il confronto con un attività professionale in situazioni di apprendimento intenzionali e naturali. Coerentemente con gli obiettivi prefissati la proposta formativa offerta al volontario si concentra principalmente nei primi mesi di attività. Ciascun volontario ha a disposizione un pacchetto formativo molto ampio all interno del quale è prevista l erogazione di formazione generale e specifica. La formazione generale e specifica dei volontari inizierà dal primo mese di servizio: i volontari saranno divisi in gruppi (ciascuno dei quali non supererà le 25 unità. Periodicamente i gruppi saranno convocati nelle sedi di formazione dove saranno erogati moduli per una durata media giornaliera di 8 ore. La proposta di un percorso formativo d aula è a carico di Anci Lombardia e sarà svolta dai formatori accreditati e da quelli specifici indicati al punto 38 ( Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i ) con il supporto di tutor d aula. In sintesi la proposta formativa è articolata come segue: 10

11 44 ore FORMAZIONE GENERALE Rientrano in queste 44 ore: - 32 ore di formazione d aula, organizzata ed erogata dall Ufficio Servizio Civile di Anci Lombardia all avvio del servizio ore di formazione a distanza (FAD). 72 ore FORMAZIONE SPECIFICA Rientrano in queste 72 ore: - 32 ore di formazione specifica e di addestramento al servizio. L attività è coordinata e supervisionata dai formatori accreditati di Anci Lombardia ore di formazione a distanza (FAD). - 8 ore di formazione specifica d aula Per lo svolgimento dell attività formativa si prevede di utilizzare sia strumenti cartacei (fogli, cartelloni) che strumenti multimediali (piattaforma di formazione a distanza, proiezioni video, supporti audio, ecc.). Si rimanda al punto 26 ( Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto ) per maggiori approfondimenti FASE C: ATTIVITA NELLA STRUTTURA DI SEDE PER LO SVOLGIMENTO DEI PROGETTI Dopo l attività di accoglienza il volontario abbia già acquisito le conoscenze e le competenze necessarie) il volontario sarà inserito a pieno titolo nelle attività della sede, partecipando a tutti i livelli organizzativi e gestionali richiesti e realizzando le attività indicate nel paragrafo 8.4 ( Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto ). In questa fase intervengono attori diversi: - il volontario: protagonista attivo del percorso di servizio civile; - l OLP: figura di riferimento, guida e supervisore dell attività del volontario; - Anci Lombardia: ente di riferimento, erogatore di monitoraggio ed in questa fase di formazione specifica. 11

12 Il volontario è accompagnato dagli operatori all interno dei servizi e acquisisce progressivamente le competenze necessarie per operarvi e per svolgere i diversi servizi a lui affidati. Qualora il volontario non avesse maturato o dimostrato capacità di autonomia, l OLP avrà cura di affiancarglisi costantemente identificando allo scopo anche altri dipendenti e/o collaboratori operanti nella sede: in questo caso le attività proposte al volontario potranno essere riviste limitandole a quelle più adatte al suo profilo individuale (almeno fino a quando tali capacità non saranno definitivamente maturate). Ogni sede rivedrà di conseguenza il complesso delle attività in corso per il raggiungimento degli obiettivi indicati al punto 7 ( Obiettivi del progetto ). Il carico di lavoro dei volontari e la distribuzione del loro impegno nelle diverse attività sarà descritto nelle tabelle riportate nel paragrafo 8.4 ( Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto ) all interno del quale saranno descritte, sede per sede, il ruolo e le attività affidate al volontario. La percentuale media di impiego del volontario rispetto alle attività indicate è calcolata in base al monte ore annuo di 1400 ore FASE D: MONITORAGGIO Nel piano di attività descritto e rappresentato nel diagramma di Gantt è prevista l attività di monitoraggio, da svolgere a cura di ANCI Lombardia lungo l intero anno di servizio civile. Il monitoraggio è un momento di verifica dell andamento dei progetti utile ad analizzare la situazione, a raccogliere le proposte, le critiche, le domande e successivamente a sostenere e supportare i referenti delle sedi di progetto e i volontari nella gestione delle attività, offrendo loro informazioni utili all attività di riprogettazione a cui è chiamato l ente. La rilevazione delle criticità, la riflessione riguardo le modalità di intervento più adeguate alla situazione e i relativi interventi sono gli aspetti su cui il monitoraggio si concentra maggiormente in fase di svolgimento del progetto. L intenzione è, infatti, di favorire e garantire il buon 12

13 andamento dei progetti intervenendo laddove sorgano delle difficoltà adottando interventi mirati e personalizzati. La specificità di questo intervento si sviluppa durante tutto l anno di servizio civile e si manifesta attraverso le molteplici attività di verifica e di rilevazione volte a monitorare i seguenti aspetti: - Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell andamento complessivo del progetto - Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali - Monitoraggio finale dell andamento complessivo del progetto L attività di monitoraggio si struttura, a partire dal secondo mese di servizio, in incontri periodici con i volontari e con gli Operatori locali di progetto, organizzati come segue: 4 incontri a cadenza trimestrale per i volontari di servizio civile (3 in aula e 1 a distanza); e 4 incontri a cadenza trimestrale per gli Operatori Locali di progetto (2 in aula e 2 a distanza). Inoltre, sono previsti i seguenti servizi aggiuntivi: assistenza on line e interventi sul campo. L assistenza on line dell Ufficio Servizio Civile di ANCI Lombardia è uno strumento utile per la risoluzione di differenti questioni attinenti al servizio. L assistenza telematica offerta ai diversi soggetti coinvolti nello svolgimento dei progetti (Operatore Locale di progetto, tutor, responsabili di servizio, volontari di servizio civile) consente loro di potersi consultare ed eventualmente affidare direttamente agli esperti di monitoraggio per la risoluzione di eventuali situazioni problematiche senza dover aspettare l incontro ufficiale di monitoraggio. Laddove dovessero sorgere delle situazioni che richiedono un lavoro di approfondimento e di analisi sono previsti interventi ad hoc sul campo. Monitoraggio degli aspetti di gestione, organizzazione e dell andamento complessivo del progetto L attività di monitoraggio proposta consente di rilevare aspetti connessi allo svolgimento dei progetti, indagando gli aspetti gestionali e progettuali. Per aspetti gestionali e progettuali si intendono: Rilevazione delle attività svolte (le attività svolte sono pertinenti al progetto?). 13

14 Orario di servizio (media settimanale e mensile). Giudizio riguardo l attività di formazione erogata dall ente Giudizio riguardo le riunioni con i tutor e/o i referenti Giudizio riguardo l attività di monitoraggio Ripartizione media monte ore settimanale per l attività svolta Valutazione stato realizzazione obiettivi progettuali. Motivazioni eventuali ritardi nel raggiungimento (o per il mancato avvio) degli obiettivi. Risultati quantitativi raggiunti (numero utenti seguiti, aumento orari apertura servizio ecc.) Prodotti realizzati dall attività dei volontari (anche i prodotti non previsti in progetto) Aspetti economici: assegno di servizio Criticità di gestione/organizzazione L analisi e la rilevazione degli aspetti indicati si effettua sia con gli OLP che con i volontari, in questo modo è possibile effettuare una verifica incrociata dei dati rilevati e individuare eventuali incoerenze. Di particolare importanza è la verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi prefissati nel progetto di servizio civile. Ossia, se gli obiettivi attesi, sia numerici che qualitativi, siano in fase di raggiungimento oppure no e, se i tempi di realizzazione delle attività indicate in progetto siano rispettati. Il monitoraggio di questi aspetti consente di verificare l efficienza e l efficacia del progetto. Indicatore principale, che fa da metro di riferimento per il successo di ogni singolo progetto, è il raggiungimento degli obiettivi proposti, desumibili dai questionari utilizzati nell attività di monitoraggio e dal raffronto tra i dati indicati nel progetto con quelli rilevati con il monitoraggio. Indicatore secondario è il rispetto dei tempi di attuazione del progetto. La rilevazione di questi aspetti avviene sia mediante una modalità dialettica, che consente ai partecipanti di raccontare la propria esperienza e di confrontarsi con quella dei propri colleghi, sia attraverso una modalità di rilevazione testuale dei dati, 14

15 mediante questionari a risposta aperta e a risposta chiusa. I questionari a risposta chiusa sono elaborati al fine di ottenere statistiche relative a diversi indicatori. Per quanto riguarda le rilevazioni inerenti il raggiungimento degli obiettivi, il rispetto dei tempi e il monte ore non sono previste specifiche tecniche statistiche ma la valutazione avviene attraverso l analisi e il raffronto tra i dati rilevati nel corso dell anno mediante i colloqui di monitoraggio (a distanza e in aula, sia con gli operatori che con i volontari) con i dati inseriti nel progetto. La rilevazione di eventuali inadempienze relative al mancato rispetto dei tempi e dei modi di impiego dei volontari previsti nei progetti, comporta un analisi accurata della situazione e la ricerca di una soluzione adeguata. Pertanto, in presenza di difetti nella gestione e nell organizzazione del servizio civile o in caso di incoerenze varie, l attività di monitoraggio struttura adeguati interventi volti a garantire il rispetto di quanto indicato e previsto nei progetti e a favorire il buon andamento dei progetti. Laddove sorgano delle difficoltà, l attività di monitoraggio potrà quindi strutturare interventi mirati, colloqui oppure di interventi di rilevazione e analisi sul campo. La scelta di effettuare interventi sul campo comporta la visita diretta alla struttura presso di cui il volontario svolge il servizio e dei colloqui con le diverse figure coinvolte nello svolgimento del progetto. L obiettivo finale è di identificare l eventuale difficoltà e, valutati i diversi aspetti collegati, di individuare il metodo più corretto ed adeguato per risolverla. Monitoraggio degli aspetti relazionali e motivazionali Per effettuare una corretta e completa analisi dell andamento di un progetto e per verificarne il successo occorre rilevare anche gli aspetti di soddisfazione, di relazione e l impatto che il servizio civile sta avendo sul singolo protagonista del progetto. A tal proposito, il monitoraggio si sofferma ad analizzare i seguenti aspetti personali, relazionali e professionali: Verifica del livello di motivazione Analisi aspettative Verifica del livello soddisfazione 15

16 Percezione di utilità personale, ossia indagine riguardo la sensazione di essere ben impiegato e valorizzato dall ente Percezione di utilità futura, ossia valutazione dell utilità di un altro volontario in futuro Percezione di crescita professionale e personale Stato dei rapporti con referenti, colleghi, volontari/e, utenti Criticità e difficoltà rilevate Incidenza che il servizio civile ha rispetto alle proprie attività personali L analisi e la rilevazione degli aspetti indicati si effettua sia con gli OLP che con i volontari e consente di effettuare un controllo incrociato dei dati e di rilevare le eventuali incoerenze. Ad un eventuale rilevazione di difficoltà o criticità seguono interventi mirati mediante i quali è possibile comprendere con maggiore chiarezza la situazione esistente e preventivare eventuali strategie di intervento, come ad esempio: colloqui e di interventi sul campo. Gli incontri in aula, i colloqui individuali, gli interventi sul campo e le altre azioni di monitoraggio pur distinguendosi e caratterizzandosi nelle proprie specificità, hanno in comune la medesima modalità operativa basata sul rapporto di ascolto, di comunicazione e di counselling che gli esperti di monitoraggio instaurano con gli Operatori Locali di progetto e con i volontari nel corso dell anno di servizio civile. L attività di monitoraggio può quindi esplicitarsi anche attraverso un azione di counselling volta ad orientare al servizio, a sostenere e a supportare. Orientare significa porre l individuo in condizioni di prendere coscienza di sé e del sistema di appartenenza (pensiamo al disorientamento iniziale che una realtà comunale può creare ad un giovane); in questo senso l attività di monitoraggio può contribuire a fornire indicazioni utili sia ai volontari che agli OLP per affrontare con maggior consapevolezza e fiducia l esperienza del servizio civile. La consapevolezza di sé, del proprio ruolo e del contesto in cui si opera possono infatti agevolare gli attori nel processo di negoziazione e di ricerca di un rapporto accettabile con il nuovo contesto lavorativo. Fornire concetti per etichettare il mondo del lavoro e quindi per poterlo maneggiare è un buon punto di partenza per stabilire un legame fra sé e il lavoro (Gysberg e altri, 2001). 16

17 La consapevolezza del proprio ruolo e degli incarichi affidati agevola in primo luogo il volontario ma nello stesso tempo anche gli operatori nello svolgimento dei progetti e nella risoluzione di eventuali situazioni problematiche. Il supporto e il sostegno offerto consentono al volontario di affrontare con maggiore sicurezza e padronanza i diversi compiti a lui affidati come ad esempio: l ingresso in un nuovo contesto, la decodifica delle regole di funzionamento e di sviluppo del sistema, la costruzione di rapporti significativi con i soggetti coinvolti nell esperienza, la gestione di relazioni asimmetriche e il complessivo monitoraggio dell andamento del proprio rendimento e degli esiti del proprio processo di socializzazione e di inserimento. L attività di counselling offerta al volontario nasce in risposta a questi compiti e l occasione di potersi raccontare, di confrontarsi, di scambiarsi opinioni e consigli con i propri colleghi volontari è uno degli strumenti utili al sostegno e al supporto dei volontari di servizio civile. Citando le parole dello studioso Jones, l attività di counselling proposta con il monitoraggio intende facilitare lo sforzo dell individuo di esplorare i propri problemi, riattivare le proprie energie per cercare soluzioni soddisfacenti e attivare un lento e progressivo processo di auto emancipazione (Jones 1977). Nella fase iniziale del servizio l attività di monitoraggio è strutturata in relazione agli obiettivi iniziali di formazione, di avvio al servizio e di sostegno della motivazione. In alcuni casi nel corso del monitoraggio iniziale i volontari manifestano il bisogno di essere maggiormente seguiti, coordinati e sostenuti e l attività di counselling offerta loro è una prima risposta a questa necessità di orientamento e sostegno. In itinere l attività di counselling svolta ha l obiettivo di sostenere il volontario nello svolgimento del proprio servizio, affiancandolo nel processo di inserimento e di adattamento al contesto. Affinché il volontario si integri senza difficoltà nell organizzazione è necessario che ci sia chiarezza e consapevolezza riguardo ai tempi, i ruoli e gli incarichi da svolgere. L attività di monitoraggio in itinere può quindi rispondere a questa esigenza di adattamento, fornendo indicazioni tecniche ed operative e contribuendo alla formazione al lavoro e all acquisizione di competenze professionali da parte del volontario. 17

18 Nel corso dell anno l attività di monitoraggio continuerà a dare sostegno ai volontari e agli OLP aiutandoli a riconoscere e ad affrontare eventuali situazioni problematiche; individuato l elemento di disagio e di difficoltà, mediante l attività di monitoraggio si cercherà quindi di chiarire la situazione e di individuare, insieme agli attori coinvolti, la possibile strategia risolutiva. Per individuarla, l attività di monitoraggio dovrà sviluppare uno sguardo d insieme sugli elementi coinvolti e nello stesso tempo, dovrà stimolare tra i protagonisti uno sforzo di riflessione riguardo al proprio modo di affrontare la situazione problematica, alle modalità relazionali e alle competenze trasversali utili ad affrontare le situazioni. La consapevolezza di sé, delle proprie risorse e dei propri limiti consente ai diversi attori coinvolti di acquisire gli strumenti per fronteggiare con maggiore padronanza e flessibilità le differenti situazioni possibili. Al termine dell anno di servizio civile il volontario si trova a dovere affrontare la conclusione di un percorso e a dovere elaborare il distacco dai propri utenti, dal personale con cui ha lavorato e dall intero contesto nel quale ha operato. In questa delicata fase conclusiva dell esperienza, l attività di monitoraggio può essere un occasione utile per riflettere sull esperienza vissuta e per valutare le prospettive future. Questo processo conclusivo di riflessione e di elaborazione del bilancio finale dell esperienza è agevolato dalla condivisione con i propri colleghi delle rispettive esperienze, speranze ed aspettative. La socializzazione delle esperienze, non solo con i volontari ed OLP dello stesso progetto ma anche con i volontari ed OLP di altri progetti, è un occasione significativa ed utile per confrontarsi e per valorizzare l esperienza di servizio civile maturata e i risultati ottenuti, sia in termini di crescita personale che professionale. Monitoraggio finale dell andamento complessivo del progetto. Al termine di un anno di servizio civile è doveroso ed opportuno avviare un bilancio finale dell intera esperienza svolta. 18

19 Si tratta di una valutazione complessiva e riassuntiva che identifica le criticità e le positività del progetto, il raggiungimento degli obiettivi prefissati, il rispetto di quanto indicato nel progetto e le competenze acquisite dai volontari. A tal proposito, nel corso del dodicesimo mese di servizio, gli esperti del monitoraggio organizzeranno delle occasioni di monitoraggio finale coinvolgendo i diversi attori del progetto: i volontari, gli Operatori Locali di progetto e la struttura dirigente dell Ufficio Servizio Civile di Anci Lombardia. Nel corso dei precedenti incontri di monitoraggio si utilizzerà la modalità interattiva che consentirà ai partecipanti di analizzare l intera esperienza effettuata scegliendo su quali aspetti focalizzare l attenzione e su quali avviare riflessioni individuali o collettive. A questa modalità dialettica e discorsiva se ne affiancherà una narrativa individuale con l obiettivo di integrare e approfondire le informazioni raccolte mediante la discussione. A tal proposito si utilizzeranno questionari di valutazione dei progetti da compilare con risposte aperte e chiuse. Il monitoraggio finale con i volontari sarà utile per valutare l andamento complessivo del progetto e le competenze maturate. Il monitoraggio conclusivo con gli OLP, che avverrà a distanza, valuterà le criticità rilevate, il raggiungimento degli obiettivi prefissati e l analisi dei risultati raggiunti. Inoltre, si valuterà l eventuale proseguimento dell attività di servizio civile ed in caso positivo, si potranno avviare le prime riflessioni riguardo l attività di riprogettazione. Dopo avere concluso il percorso di monitoraggio con i volontari e con gli OLP, lo staff Servizio Civile di ANCI Lombardia effettuerà il monitoraggio finale dell andamento complessivo del progetto. Si valuteranno le eventuali modifiche o integrazioni da apportare nei prossimi progetti di servizio civile. Laddove si dovesse ravvisare la non efficacia dell intervento, il progetto avrà termine con la fine del servizio dei volontari impiegati e con il mancato rinnovo della sua presentazione all'u.n.s.c. Nel corso del monitoraggio conclusivo si conclude anche il lavoro avviato, nel corso degli incontri di monitoraggio, di rilevazione delle abilità e delle competenze acquisite nel corso dell anno di servizio civile. 19

20 L attività di certificazione finale delle competenze è effettuata e certificata da Anci Lombardia e riconosciuta da KKIEN Enterprise. La certificazione finale ottenuta sarà utile per il riconoscimento delle competenze acquisite e certificabili nel Curriculum Vitae del volontario. L indagine delle competenze aiuta a fare il punto sull iter personale e professionale già compiuto, consentendo ai volontari di identificare le loro attitudini, le competenze e motivazioni, in modo tale da potersi proporre in ambito professionale come figure preparate, competenti e con delle esperienze pratiche di lavoro alle spalle. Il bilancio di competenze diviene quindi un valore aggiunto all intera esperienza di servizio civile svolta. L attività di rilevazione delle competenze è avviata all inizio dell anno di servizio civile e prosegue in occasione degli incontri di monitoraggio dei progetti, nei quali sia mediante colloqui di gruppo sia con lavori individuali si effettua la rilevazione dell andamento dei progetti e l indagine delle proprie competenze. Il percorso è articolato in tre fasi: fase iniziale di filtro, fase intermedia di indagine e fase finale di bilancio. La fase iniziale di filtro si sviluppa in occasione del primo incontro di monitoraggio e si manifesta attraverso la verifica dei bisogni del volontario e delle sue attese. L attività è svolta a distanza mediante alcune domande chiave poste dal conduttore del monitoraggio e attraverso la compilazione di una scheda. La consapevolezza della scelta presa, dell impegno richiesto e degli strumenti a disposizione rappresentano i presupposti per la definizione e condivisione del contratto iniziale. La fase intermedia di indagine si sviluppa durante il secondo e terzo incontro di monitoraggio e intende consentire ai volontari di aumentare il proprio livello di consapevolezza riguardo le proprie competenze e i contesti in cui potrebbero essere valorizzate. L indagine delle proprie risorse consentirà di costruire, in fase finale, il proprio "portafoglio di competenze" all interno del quale saranno indicate le proprie competenze: in termini di conoscenze, abilità, competenze tecniche professionali. Seguirà una riflessione grazie alla quale si potranno valutare i propri punti forti e le eventuali aree di sviluppo. 20

21 Raggiunta la consapevolezza riguardo a se stessi e le proprie capacità occorre fare chiarezza riguardo al proprio futuro. Porsi domande come: Cosa penso di fare al termine dell anno di servizio civile? Dove mi piacerebbe lavorare? Quali sono i posti in cui vorrei lavorare? sono alcuni esempi dell attività di analisi e definizione del proprio progetto. Al termine del servizio civile la definizione di un proprio progetto di sviluppo professionale consentirà al volontario di avere maggior chiarezza e consapevolezza riguardo ai suoi progetti futuri e riguardo a se stesso. Nel corso di questa fase saranno proposte attività sia individuali che di gruppo e si utilizzeranno gli strumenti del confronto, l analisi e la riflessione in gruppo e una scheda di monitoraggio. La fase finale di bilancio si sviluppa durante l incontro conclusivo di monitoraggio nel corso del quale si giunge alla definizione di quanto acquisito durante l anno, in termini di competenze maturate e di esperienze svolte (portfolio). In questa fase si intendono realizzare i seguenti obiettivi: sintetizzare e mettere in relazione gli elementi rilevati nel corso delle prime due fasi; costruire in modo dinamico e insieme ai volontari il bilancio finale o portfolio di competenze; costruire insieme ai volontari il proprio progetto di sviluppo, fornendo azioni di sostegno e accompagnamento. La fase finale è la sintesi dell intero lavoro: il volontario riceve il proprio bilancio finale nel quale sono indicate le competenze maturate nell anno di servizio civile e spendibili in futuro. I dati raccolti nel corso delle tre fasi, le osservazioni, gli strumenti utilizzati e il bilancio finale ottenuto saranno utili al volontario sia in una logica di consapevolezza e valorizzazione di sé e delle proprie capacità professionali che in una logica di autopresentazione all'esterno. Nel corso degli incontri di monitoraggio si utilizzeranno strumenti differenti e specifici per ciascuna fase. Nella fase iniziale di filtro si utilizzeranno domande chiave per la verifica dei bisogni e per la condivisione del contratto iniziale (presentazione delle attività, degli strumenti, dell impegno atteso e degli obiettivi da raggiungere). Nella fase intermedia di indagine si utilizzeranno la scheda di monitoraggio e la discussione e il confronto di gruppo. Nella fase finale di bilancio si utilizzeranno il questionario di bilancio finale e la discussione e il confronto di gruppo. 21

22 La condivisione delle esperienze, l analisi e il confronto riguardo alle diverse opportunità consente ai volontari di affrontare con maggiore sicurezza e serenità il passaggio dal ruolo di volontario a quello di ex volontario. La transizione comporta un cambiamento sia in termini di identità personale che di ricollocazione professionale. Inoltre, la riflessione collettiva consente a ciascun volontario, ora maggiormente consapevole del proprio bagaglio formativo e delle proprie potenzialità, di condividere con gli altri volontari i propri dubbi e le proprie perplessità legate al futuro. Al termine dell anno di servizio civile il volontario smetterà di essere volontario per divenire altro, proponendosi come collaboratore nella stessa struttura o scegliendo di candidarsi in nuovi contesti. In ogni caso, la consapevolezza del proprio bagaglio personale, insieme alla possibilità di scoprire insieme ai colleghi le differenti opportunità a disposizione diviene un occasione preziosa per ridurre e contenere i timori riguardo al dopo e per scoprire nuovi scenari ed arricchirli con gli spunti e le osservazioni dei propri colleghi. Le osservazioni raccolte e l esperienza maturata sono i presupposti da cui partire per riflettere sui progetti e per valutare e pianificare i successivi progetti di servizio civile. In base ai risultati ottenuti al termine del progetto e alle valutazioni espresse dai volontari e dagli OLP, lo staff Servizio Civile di ANCI Lombardia effettuerà una valutazione complessiva dell andamento del progetto. L analisi finale avrà come oggetto i seguenti aspetti: - Analisi e approfondimento delle criticità e delle positività del progetto - Verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati - Verifica della coerenza: corrispondenza tra quanto realizzato e quanto indicato nel progetto - Progettazione e pianificazione delle future linee di intervento. In relazione a quanto rilevato si valuteranno le dovute correzioni e l eventuale riorganizzazione del progetto. 22

23 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. Il personale coinvolto nel progetto è composto da professionalità eterogenee che saranno presenti a diverso titolo, con tempi e funzioni diverse a fianco dei volontari durante l anno di realizzazione del progetto. I contesti organizzativi delle diverse sedi di servizio prevedono la presenza di figure professionali con competenze che in parte potranno essere trasferite al volontario, la trasmissione della conoscenza avverrà sia nei momenti di formazione d aula e a distanza, sia negli interventi strutturati di training on the job. Nella tabella seguente è riportata la suddivisione delle professionalità coinvolte nelle diverse fasi di attuazione del progetto di servizio civile. Tabella. Risorse umane del progetto FASI RISORSE UMANE ANCI LOMBARDIA RISORSE UMANE SEDE DI SERVIZIO FASE A Accoglienza Staff di gestione dell'ufficio Servizio Civile di Anci Lombardia: assistenti call center, esperti di gestione. Rlea, esperti di formazione Operatore locale di progetto FASE B Formazione Formatori accreditati di Anci Lombardia, responsabile della formazione, personale di segreteria, tutor d aula, esperto fad Operatore locale di progetto; Responsabili dei servizi, personale di polizia municipale, operatore di settore, personale volontario, educatore professionale, animatore, insegnante FASE C Attività nella struttura di sede per lo svolgimento dei progetti Staff di gestione dell'ufficio Servizio Civile di Anci Lombardia: assistenti call center, esperti di gestione, Rlea. Operatore locale di progetto; Responsabili dei servizi, personale di polizia municipale, operatore di settore, personale volontario, educatore professionale, animatore, insegnante FASE D Monitoraggio Esperti di monitoraggio, direttore Ufficio Servizio Civile Anci Lombardia, vice direttore, responsabile del monitoraggio, responsabile della formazione, Rlea, personale di segreteria Operatore locale di progetto e Tutor 23

24 Altri soggetti coinvolti: KKIEN Enterprise (Fase D - certificazione finale delle competenze). Nel corso dell anno di servizio civile le figure professionali coinvolte nel progetto verranno diversamente coinvolte nello svolgimento dei progetti ed interverranno in maniera differente nelle cinque azioni/fasi del progetto. FASE A: Accoglienza n. 2 Assistenti call center Ufficio Servizio Civile Anci Lombardia n. 3 Esperti di gestione Ufficio Servizio Civile Anci Lombardia n. 12 Responsabile dei servizi Operatore Locale di progetto n. 6 Rlea FASE B: Formazione n. 8 Formatori accreditati di Anci Lombardia n. 1 Responsabile della formazione n. 2 Personale di segreteria n. 4 Tutor d aula n. 1 Esperto formazione a distanza n 12 Responsabile dei servizi Operatore Locale di progetto FASE C: Attività nella struttura di sede per il raggiungimento degli obiettivi n. 2 Assistenti call center dell'ufficio Servizio Civile di Anci Lombardia n. 3 Esperti di gestione dell'ufficio Servizio Civile di Anci Lombardia n. 12 Responsabile dei servizi Operatore Locale di progetto n. 6 Rlea (I dati relativi alle tabelle delle risorse umane coinvolte per ciascuna sede di progetto sono consultabili nella versione integrale del progetto.) FASE D: Monitoraggio n. 1 Direttore Ufficio Servizio Civile Anci Lombardia n. 12 Responsabile dei servizi Operatore Locale di progetto 24

25 n. 4 Esperti di monitoraggio n. 1 Resp. Monitoraggio n. 1 Vice Direttore n. 1 Resp. Formazione n. 7 Tutor n. 6 Rlea n. 2 Personale di segreteria Complessivamente verranno coinvolte le seguenti figure professionali: Responsabile dei servizi Operatore locale di progetto Nell ambito dei servizi, organizzati e messi a disposizione dai Comuni la figura che svolge il ruolo di responsabilità e di coordinamento dell intera area è il Responsabile dei servizi. Egli presiede alle attività occupandosi della pianificazione, della programmazione e del monitoraggio dei diversi interventi. Particolarmente prezioso e delicato è il compito di amministrazione delle diverse risorse a disposizione, sia umane che materiali, necessarie allo svolgimento dei progetti presentati. E infatti compito del responsabile dei servizi occuparsi sia degli aspetti legati alla gestione del personale operante (assegnazione di incarichi, coordinamento dei diversi operatori, monitoraggio degli interventi) che provvedere alle questioni materiali e logistiche necessarie alla messa in atto degli interventi e quindi alla progettazione, agli interventi, al recupero dei fondi e dei materiali a disposizione. Nella gestione dei progetti di servizio civile la persona incaricata a svolgere il ruolo di Operatore Locale di progetto assume un incarico molto importante per l intera gestione del progetto. E la persona incaricata a formare, coordinare ed accompagnare lungo l anno di servizio civile il volontario, curando i diversi aspetti collegati: motivazionali, formativi e relazionali. Inoltre, l Operatore Locale di progetto è colui che mantiene i contatti con l Ufficio Servizio Civile di Anci Lombardia, occupandosi di tutti gli aspetti connessi al servizio (gestione e comunicazione delle ore, dei permessi, ecc.). Il ruolo di coordinamento svolto prevede anche lo svolgimento di un costante monitoraggio del progetto, a tal proposito l Operatore 25

26 osserva l andamento del progetto dall interno della sede di servizio e poi partecipa agli incontri di monitoraggio, gestiti da Anci Lombardia. Formatori I formatori hanno una lunga esperienza professionale in ambito formativo e si occupano di erogare l attività formativa ai volontari. Il loro compito è di predisporre il percorso formativo coerentemente con quanto previsto dal progetto, nel rispetto delle finalità, delle risorse, delle modalità e dei tempi previsti. Sarà premura dei formatori strutturare l articolazione didattica degli interventi e valutare il raggiungimento dei risultati. Responsabile della formazione Il responsabile della formazione è la figura che ha la responsabilità e il coordinamento degli interventi formativi. Egli presiede tutte le attività occupandosi della pianificazione, della programmazione e del monitoraggio dei diversi interventi formativi. Inoltre, svolge anche un lavoro di amministrazione delle diverse risorse a disposizione, sia umane che materiali, necessarie allo svolgimento dei progetti presentati. E infatti compito del responsabile della formazione occuparsi sia degli aspetti legati alla gestione del personale operante (assegnazione di incarichi, coordinamento dei diversi operatori, monitoraggio degli interventi) che provvedere alle questioni materiali e logistiche necessarie alla messa in atto degli interventi formativi. Tutor d aula Nel corso delle attività formative d aula il tutor è presente e riveste molteplici funzioni. La presenza del tutor rappresenta un punto di riferimento costante per i partecipanti ai momenti di formazione, svolgendo la funzione di facilitatore dei processi di apprendimento. Il tutor d'aula collabora con il responsabile della formazione e con i formatori alla realizzazione del progetto di formazione. Tale collaborazione assicura una visione d'insieme dell'intero processo. 26

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