Conferenza Provinciale per il Turismo
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- Evangelista Piva
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1 Conferenza Provinciale per il Turismo La governance del turismo - Secondo incontro del Tavolo di Lavoro - 28 settembre 2010
2 Cosa è emerso nella prima giornata (1) Rapporto fra ApT (CPL), comuni, comunità di valle e Provincia Coordinamento tra soggetti del territorio rafforzare il ruolo dell ApT quale cabina di regia turistica del territorio: coordinamento e supervisione rapporti con le istituzioni locali: Comuni faticano ad interpretare il proprio ruolo; le nuove Comunità dovranno considerare le ApT un interlocutore privilegiato nei processi di programmazione economica e territoriale prestare attenzione all attività di singoli attori privati che nel tempo hanno sviluppato specifici prodotti e competenze d eccellenza Modalità di finanziamento una maggiore capacità di partecipazione degli operatori privati passa per un maggiore impegno economico nelle Apt imposta di scopo? necessaria pianificazione pluriennale dei finanziamenti pubblici (al fine di favorire strategie di medio periodo) e maggiore meritocrazia.
3 Cosa è emerso nella prima giornata (2) Procedure richiesta di procedure formali (metodologie partecipate) in grado di definire ruoli, strategie e metodi di valutazione, in particolare con riguardo alla programmazione ed alla verifica dell attività. Pro: - maggiore comunicabilità ai diversi portatori di interesse - salvaguardia diverse vocazioni turistiche locali - distinzione di ruoli tra dimensione politica e tecnica delle Apt Contro: rischio che la rigidità procedurale porti all inefficacia e all appiattimento. Diffusione delle informazioni deficit di conoscenza dei contenuti del quadro legislativo di settore e delle opportunità che esso offre per gli ambiti e i soggetti lontananza delle istituzioni e fenomeni di antiturismo attivare reali processi di informazione allargata delle politiche turistiche
4 Cosa è emerso nella prima giornata (3) Marca Trentino S.p.A. dovrebbe concentrarsi maggiormente nell attività di marketing territoriale dell intera provincia, soprattutto nel ruolo di garante della qualità territoriale Trentino S.p.A. deve sviluppare sinergie con altre regioni che condividono con il Trentino alcune destinazioni come il Garda e le Dolomiti necessità di maggiore coordinamento di azioni multi-branding, che a monte prevedano una più forte condivisione degli elementi identitari della marca tenere conto di alcune dinamiche tecniche nella gestione dei brand (mercati di riferimento, prodotti comunicati, ecc.), e del legame tra marca ed eccellenze locali
5 La seconda giornata di lavoro (1) TEMATICHE rapporto fra aziende per il turismo, comuni, comunità di valle e Provincia modalità di rappresentanza degli interessi individuali e di categoria all interno degli enti di gestione; modelli e azioni per il coinvolgimento degli attori locali; capacità di formulazione di strategie e politiche di marketing turistico; meccanismi di assunzione delle decisioni e sistemi di misurazione dell efficacia delle decisioni assunte; + Problema (trasversale) del finanziamento delle funzioni
6 La seconda giornata di lavoro (2) 1] Presentazione: - i sistemi di governance - cosa prevede la legge 2] Gruppi di lavoro 3] Sintesi
7 Nozione di SLOT Un Sistema Locale di Offerta Turistica esprime un insieme di fattori di attrattiva che, situati in uno spazio definito, siano in grado di proporre un offerta turistica articolata e integrata, ossia rappresentino un sistema di ospitalità turistica specifica e distintiva, che valorizza le risorse e la cultura locali (da Rispoli e Tamma, 1995)
8 La competizione fra territori La competizione oggi è giocata fra sistemi a rete organizzati in forma variabile e flessibile. Di conseguenza la competizione diventa la diversa capacità dei sistemi locali di combinare e organizzare le opportunità economiche, le risorse e gli attori in vista del posizionamento più vantaggioso nei processi di riorganizzazione territoriale che si dispiegano su scala sovranazionale (De Rita e Bonomi, 1998, pag. 57)
9 La governance nel territorio Le risorse e le attività sono diffuse, controllate da unità imprenditoriali indipendenti, spesso locali L ente pubblico territoriale controlla le risorse paesaggistiche e i beni pubblici; può intervenire attraverso il finanziamento e/o lo svolgimento di funzioni, istituendo anche strutture specifiche Problematica: efficienza ed efficacia dei processi decisionali
10 Le linee di intervento della PA 1. Emanazione di norme e regolamenti, che definiscono un sistema di incentivi e di vincoli attraverso i quali indirizzare l azione degli attori locali, agendo sulla convenienza delle decisioni di impresa 2. Interventi diretti sul territorio, che ne orientano la vocazione e determinano lo stock di risorse disponibili (destinazione d uso delle aree, pianificazione urbanistica, investimenti in strutture ed infrastrutture, formazione e sostegno all imprenditorialità) 3. Istituzione di organizzazioni pivot dello sviluppo locale, che svolgano attività di promozione, definizione di progetti strategici e relativo supporto finanziario, sostegno alla commercializzazione di alcune categorie merceologiche 4. Stimolo e sostegno alla nascita di aggregazioni di imprese (settoriali o di filiera) e di enti dedicati alla loro gestione, attraverso le quali creare economie di scala e di scopo, valorizzare le produzioni locali, promuovere la qualità e rafforzare l azione promozionale e commerciale
11 Modalità di intervento Incentivo e sostegno alla partecipazione degli attori locali alla strategia collettiva, evidenziandone i vantaggi e superando le resistenze del singolo imprenditore Formalizzazione dei meccanismi di relazione sia fra organo centrale e singoli associati, sia fra associati Selezione di nuovi membri e uscita di altri Definizione dei meccanismi di controllo e l individuazione di sanzioni nei confronti di possibili comportamenti opportunistici o di free-ridership Identificazione di meccanismi trasparenti e condivisi di contribuzione all ente e di ripartizione dei risultati conseguiti fra gli attori
12 Il percorso logico ideale 1. Gli attori riconoscono l opportunità di avviare un progetto condiviso 2. Le istituzioni locali attivano un processo organizzativo e di fundraising
13 Osservando la realtà Ci sono soldi su un progetto? Bisogna esserci Chi partecipa? Che posti possiamo occupare? Ma chi comanda?
14 Osservando la realtà Dobbiamo pesare di più, altrimenti usciamo Dobbiamo fermarli
15 Osservando la realtà Quanta burocrazia Dobbiamo tagliare qualcosa, non ci sono fondi
16 RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI INDIVIDUALI E DI CATEGORIA Cosa prevede la legge? LIVELLO CENTRALE Conferenza provinciale per il Turismo (l.p. 8/2002, art. 2 bis) esprime orientamenti e formula proposte per la definizione delle politiche turistiche provinciali, valutandone le ricadute sono convocati i rappresentanti delle autonomie locali, dei soggetti dell organizzazione turistica, degli operatori e dei lavoratori del settore turistico e dei settori economici e sociali ad esso collegati Trentino S.p.A. (l.p. 8/2002, art. 6) è società in house della Provincia e della CCIAA il CdA deve garantire l'espressione delle ApT e delle associazioni maggiormente rappresentative dell'offerta turistica trentina parere obbligatorio e non vincolante ApT e CPL sui programmi di attività.
17 RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI INDIVIDUALI E DI CATEGORIA Cosa prevede la legge? LIVELLO DI AMBITO (1) Individuazione degli ambiti (l.p. 8/2002, art. 8) In relazione alle esigenze del mercato turistico la Giunta provinciale individua ambiti territoriali omogenei, sentiti gli organismi rappresentativi dei comuni trentini, delle associazioni pro loco e dei loro consorzi e delle categorie economiche del settore turistico.
18 RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI INDIVIDUALI E DI CATEGORIA Cosa prevede la legge? LIVELLO DI AMBITO (2) Aziende per il Turismo (l.p. 8/2002, art. 9) Tra i REQUISITI PER IL RICONOSCIMENTO da parte della PAT: adesione comuni maggiormente rappresentativi dell'offerta turistica locale adesione aperta a tutti i soggetti aventi interesse alla promozione turistica dell'ambito presenza nel CdA di una rappresentanza delle associazioni di categoria della ricettività turistica rappresentanza maggioritaria delle categorie economiche legate direttamente ai prodotti turistici nel CdA presenza di una rappresentanza dei comuni nel CdA struttura organizzativa che garantisca la separazione tra funzioni di indirizzo e funzioni di gestione.
19 RAPPRESENTANZA DEGLI INTERESSI INDIVIDUALI E DI CATEGORIA Cosa prevede la legge? LIVELLO DI AMBITO (3) Aziende per il Turismo (l.p. 8/2002, art. 9) Inoltre: - l ApT non può essere presieduta da un sindaco o da un presidente di comunità - la misura dei finanziamenti provinciali è correlata: a) al livello quantitativo e qualitativo delle attività da realizzare, anche in funzione della loro idoneità a rappresentare l'offerta turistica dell'ambito, tenuto conto del movimento turistico registrato nell'ambito medesimo; b) alla capacità di autofinanziamento tenuto conto delle potenzialità dell'economia dell'ambito; c) al grado di coordinamento con le attività svolte da Trentino s.p.a. e dalle associazioni pro loco.
20 La seconda giornata di lavoro (3) DOMANDE Quali interessi devono essere rappresentati in Trentino S.p.A.? Quali interessi devono essere rappresentati nelle ApT? Se pago, chi mi rappresenta? In quel caso ho diritto ad essere trattato diversamente da chi non paga? Quando un ApT è rappresentativa? Quali sono le condizioni perché lo sia? Da quali fattori dipende la rappresentatività dei diversi interessi? Quale rappresentatività? Di categoria o di località? Quali interessi rappresentano i comuni? Come può l ApT coinvolgere gli attori locali? Con quali strumenti? Chi coinvolgere? Quando? Quali e quante risorse dell ApT vanno destinate al coinvolgimento/coordinamento degli attori?
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