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1 Pagina 1 di 12 INDICE DELLE EDIZIONI.REVISIONI N DATA DESCRIZIONE Paragrafi variati Pagine variate Prima emissione Tutti Tutte

2 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Pagina 2 di 12 PRINCIPALI RIF.TI LEGISLATIVI DLgs 626/94 Attuazione delle direttive riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro Titolo V allegato VI Circolare 73 del 30/05/97 Ulteriori chiarimenti interpretativi del Decreto Legislativo N. 494/1996 e del Decreto Legislativo N. 626/1994. La direttiva dell'unione Europea n. 90/269/CEE è stata poi recepita dalle norme del titolo VI del testo unico sicurezza sul lavoro (decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81), concernenti la movimentazione manuale dei carichi, che può comportare, tra l altro, rischi di lesioni dorsolombari, se il carico è troppo pesante (ai sensi delle norme techniche come p.e. ISO parte 1, 2 e 3). Le norme prescrivono che il datore di lavoro limiti la movimentazione manuale dei carichi, mediante misure organizzative o mezzi ausiliari. Qualora ciò non sia possibile il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo tale che la movimentazione sia quanto più possibile sicura e sana. Egli tiene conto, inoltre, dei fattori di rischio individuale dei lavoratori e li sottopone a sorveglianza sanitaria mediante accertamenti preventivi d idoneità e visite periodiche di controllo. PREMESSA Ai sensi di legge si intende per: a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza di condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l altro rischi di lesionidorso-lombari; b) lesioni dorso-lombari: lesioni a carico delle strutture osteomiotendinee e nerveovascolari a livello dorso-lombare. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Se dovete sollevare un carico ricordate che sollevandolo con la schiena incurvata, i dischi intervertebrali cartilaginosi vengono deformati e compressi sull'orlo, ciò può causare affezioni alla schiena. Quanto più forte è l'inclinazione del tronco tanto maggiore risulta il carico dei muscoli dorsali e dei dischi intervertebrali. Pesi anche leggeri possono pure risultare pericolosi se sollevati con il tronco inclinato in avanti. Sollevando invece con la schiena ritta il tronco s'incurva all'altezza delle anche: i dischi non si deformano; essi vengono sottoposti ad uno sforzo regolare minimo. Se il tronco è eretto si possono sollevare pesi senza correre nessun rischio.

3 Pagina 3 di 12 Devono essere adottate le misure organizzative necessarie, o ricorrere ai mezzi appropriati (in particolare attrezzature meccaniche) per evitare la necessità di movimentazione manuale dei carichi da parte degli addetti. Nel caso in cui questa non possa essere evitata, i posti di lavoro devono essere organizzati in modo che l operazione di movimentazione sia quanto più possibile sicura e sana. Carichi che gravano sul corpo Per il trasporto a mano dei carichi si attiva praticamente tutta la massa corporale per garantire, tramite la contrazione della muscolatura, il giusto portamento. I lavori di trasporto sono lavori pesanti, non soltanto durante lo spostamento di carichi di notevoli dimensioni. Anche nel caso di carichi relativamente piccoli, la massa di parti del corpo in movimento è notevole, in particolare, quando i carichi devono venire sollevati e trasportati per le scale o le scale a pioli. L attività di sollevamento può risultare un lavoro secondario e a malapena considerato, in particolare quando le merci devono venire sollevate dal pavimento ad altezza di tavolo. Un lavoro secondario di questo genere, può significare un grande e ulteriore aggravio. Un carico notevole o un lavoro pesante sono concetti relativi, perchè la capacità di sforzo individuale varia molto. Un lavoro, che può venire svolto facilmente da un uomo giovane e forte, può risultare improponibile per un uomo anziano o per una donna e per un adolescente. I lavori di trasporto portano generalmente anche a un forte carico statico di numerosi muscoli, soprattutto di quelli delle braccia e del tronco. Durante il lavoro muscolare statico, in particolare mentre si sostengono pesi, vengono frenati, a causa della pressione muscolare, il flusso sanguigno e, con esso, l apporto di ossigeno e di energia. L eliminazione dei prodotti del ricambio viene resa più difficoltosa. La stanchezza subentra velocemente. Sostenere dei pesi comporta per l uomo un aggravio particolarmente sfavorevole ed è molto più faticoso del lavoro eseguito in movimento. Il possibile rendimento nel lavoro dipende perciò dai limiti dello sforzo muscolare, connesso al mantenere sollevati i pesi, in particolare da quello della muscolatura della schiena. Al contrario, il lavoro dinamico viene eseguito per lo più dalla muscolatura del braccio.

4 Pagina 4 di 12 Struttura, funzione e danni alla colonna vertebrale La colonna vertebrale è formata da 24 vertebre, tra le quali si trovano i dischi intervertebrali cartilaginei semielastici, che permettono alla colonna vertebrale movimento ed elasticità. Un nucleo centrale, gelatinoso ed elastico, circondato da un anello fibroso resistente a più strati, attutisce gli urti. Esso attenua le sollecitazioni da pressione e da trazione. Le vertebre e i dischi intervertebrali cartilaginei insieme alle articolazioni vertebrali sono tenute insieme da numerosi muscoli e tendini e costituiscono un unità funzionale per il movimento. La colonna vertebrale dell uomo è strutturata per la posizione eretta. Essa mal si adatta al sollevamento di carichi con piegamento del corpo in avanti, perchè i bracci della leva, le apofisi spinose, sono molto corti. Con il piegamento del tronco si verifica spesso il piegamento della parte inferiore della colonna vertebrale, ovvero la zona lombare. Il peso del torso piegato in avanti, causa notevoli tensioni ai dischi lombari: il 95% di tutti i danni ai dischi si concentrano infatti sugli ultimi tre dischi lombari. Con degli esercizi è possibile rinforzare i muscoli della colonna vertebrale. La capacità di adattamento dei dischi intervertebrali cartilaginei è relativamente scarsa. In caso di sforzi sfavorevoli, come il sollevamento di pesi, la loro elasticità e forza può ridursi fino a provocarne la rottura. Il nucleo gelatinoso può venire schiacciato contro il midollo spinale o contro i nervi, che escono lateralmente. Diretta conseguenza è il mal di schiena; possono insorgere anche danni ai dischi intervertebrali.

5 Pagina 5 di 12 Tecnica di sollevamento dei carichi Sollevatori di pesi professionisti ed i portatori di carichi pesanti sollevano con i forti muscoli delle gambe e dei glutei e a gambe piegate, tenendo il torso eretto e diritto. Proseguono a gambe leggermente divaricate e piegate, in posizione bilanciata, con carico vicino al corpo. Prima di procedere al sollevamento, la schiena deve essere raddrizzata. La colonna vertebrale, diritta, si trova in una posizione staticamente favorevole. Il piegamento e il raddrizzamento del torso avviene tendendo i glutei nelle articolazioni dell anca. La colonna vertebrale è sostenuta su tutti i lati mediante la tensione dei muscoli della schiena e dell addome.durante il sollevamento vengono raddrizzate dapprima le gambe e, successivamente, il torso. Nel sollevamento con la schiena diritta, lo sforzo sui dischi intervertebrali, grazie ai bracci di leva più favorevoli, è minore del 20% rispetto al sollevamento a schiena piegata. Le regole più importanti per il sollevamento dei carichi: Posizione di partenza: sollevare il carico a gambe divaricate e piegate e con la schiena eretta. Prima di sollevare il carico, accertarsi che questo sia libero. Non sollevare o bloccare mai un carico impulsivamente. Evitare posizioni pericolose con la schiena piegata all indietro Evitare torsioni pericolose della colonna vertebrale, sollevando o spostando il carico Caricarsi di pesi grandi od ingombranti solo con l aiuto di altre persone.

6 Pagina 6 di 12 Deposizione del carico Deporre il carico gradualmente. In nessun caso tentare di bloccare il carico immediatamente prima della deposizione. Deporre il carico a gambe piegate e a schiena diritta, così come per il sollevamento. Porre sotto il carico dei distanziatori, per evitare lo schiacciamento delle dita. Trasporto di carichi

7 Pagina 7 di 12 Lo sforzo muscolare per mantenere in posizione eretta il corpo caricato di un peso e la pressione sui dischi intervertebrali sono, a parità di carico, tanto minori, quanto più il corpo è diritto. In posizione eretta, la persona può portare dei carichi disposti opportunamente, per tratti relativamente lunghi e senza danni. Comparato con il trasporto mediante un bilanciere, il trasporto a braccia pendenti lateralmente comporta una maggiore energia del 10%, il trasporto sulla schiena del 20%, il trasporto sui fianchi del 40% e sull'addome del 70% ca. Il differente fabbisogno di energia è determinato dalla diversa posizione del baricentro del carico e dal diverso lavoro di sostegno statico. Il carico della colonna vertebrale è minimo se il baricentro del carico è il più vicino possibile all'asse della colonna vertebrale stessa. Le regole più importanti per il trasporto dei carichi: posizione eretta durante il trasporto carico del corpo simmetrico appoggio del carico al corpo appoggiare il carico al corpo - evitare di tenere le braccia divaricate o piegate non tenere il carico davanti al corpo, bensì sulle spalle o sulla schiena portare il carico per un tempo limitato - deporlo di tanto in tanto visuale libera sulla via di trasporto - non tenere il carico davanti al viso! Nel caso siano necessarie più persone per il trasporto di carichi pesanti o di notevoli dimensioni è necessario il reciproco coordinamento del lavoro dei diversi addetti: Per il trasporto di un carico mediante più portatori, uno di essi deve assumere il compito di direzione e comando il carico deve essere sollevato e depositato su comando, contemporaneamente tutti i portatori si devono disporre a seconda della loro statura se il carico deve essere gettato a terra, i portatori devono portare il carico sulla stessa spalla E' necessario impiegare un numero tale di portatori, che, nel caso di mancanza di uno di essi, gli altri non vengano sovraccaricati in modo rilevante. I portatori non devono ostacolarsi l'un l'altro

8 Pagina 8 di 12 Limitazione dei carichi I carichi trasportati a mano devono essere limitati. A tal riguardo è da tener conto della potenza muscolare personale del lavoratore. Le dimensioni e le masse dei carichi da trasportare devono essere determinate in base ai seguenti fattori principali: età sesso costituzione fisica carico statico o dinamico altezza di sollevamento tempo di sollevamento percorso di trasporto frequenza Le donne in gravidanza non devono portare pesi; per gli altri lavoratori, la legge prevede un limite massimo di carico trasportabile, indicato di seguito:

9 Pagina 9 di 12 ETÀ MASCHI FEMMINE meno di 15 anni 10 Kg 5 Kg tra 15 e 18 anni 20 Kg 15 Kg più di 18 anni 30 Kg 20 Kg Occorre quindi che: tutti i lavoratori addetti siano informati sulle corrette procedure da seguire; tutti i lavoratori addetti siano oggetto di monitoraggio sanitario quando l operazione perde il carattere di eccezionalità (questa condizione, che pare improbabile nel CNISM, va valutata a cura del medico competente); i locali e l intero percorso ove avviene la movimentazione devono tassativamente essere mantenuti sgombri, e le eventuali irregolarità del pavimento adeguatamente segnalate, al fine di evitare pericolose cadute. Possono inoltre costituire un possibile rischio nella movimentazione manuale di un carico i seguenti fattori: il peso: la normativa considera a rischio un peso superiore a 30 Kg, l ingombro e la stabilità del carico, il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica. Mezzi ausiliari e misure preventive Per carichi poco maneggevoli, devono essere messi a disposizhione dei lavoratori ed utilizzati mezzi ausiliari - sagome per il trasporto, fasce, ganci - e mezzi di protezione personale - cuscinetti per spalle, guanti e protezioni di cuoio per le mani (figura). Altri mezzi personali di portezione completano la sicurezza durante il trasporto: calzature di sicurezza con puntuale occhiali di sicurezza, abbigliamento protettivo e, se necessario, maschere respiratorie per il trasporto o svuotamento di contenitori con sostanze pericolose o polveri.

10 Pagina 10 di 12 I contenitori in vetro con acidi e soluzioni devono essere trasportati in secchi. Le vie di transito, le rampe ed i gradini, sui quali vengono trasportati i carichi non devono essere scivolosi nè presentare ostacoli; se necessario devono essere ben illuminati. Il periolo di scivolamento deve essere evitato mediante pavimentazione ruvida, o in inverno, mediante l'utilizzo di sabbia o ghiaia. ISTRUZIONI OPERATIVE CORRETTE PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI utilizzare DPI per le mani (guanti di adeguata resistenza) se l imballaggio non è in cartone (il legno può essere scheggiato!) e controllare i punti di presa per verificare che non vi siano chiodi sporgenti od altro; verificare che il centro di gravità e/o che il carico non abbia una posizione eccentrica verificare che il carico non sia troppo ingombrante verificare l equilibrio del carico e/o che il contenuto non rischi di spostarsi durante la movimentazione evitare di effettuare movimenti bruschi del corpo evitare di effettuare movimentazioni con il corpo in posizione instabile verificare che lo spazio libero, in particolare verticale, sia sufficiente per lo svolgimento dell attività richiesta verificare che il pavimento non sia ineguale, e quindi presenti rischi di inciampo o scivolamento in base anche alle calzature utilizzate verificare che il posto e l ambiente di lavoro consentano la movimentazione ad una altezza di sicurezza o in buona posizione verificare che l eventuale caduta del carico, oltre ai rischi del movimentatore, non possa cadere dall alto danneggiando altro personale e/o cose afferrare il carico con il palmo delle mani, mantenendo i piedi ad una distanza tra loro pari a cm, per assicurare l equilibrio del corpo non afferrare i carichi con la punta delle dita afferrare i carichi con le braccia tese onde evitare lo sforzo muscolare solo dell avambraccio afferrare completamente il carico con ambo le mani e sollevarlo gradatamente dal pavimento alle ginocchia e da queste alla posizione di trasporto durante il sollevamento mantenere la schiena eretta e le braccia rigide; lo sforzo deve essere sopportato principalmente dai muscoli degli arti inferiori durante il trasporto a mano è opportuno mantenere il carico appoggiato al corpo, col peso ripartito sulle due braccia evitando di dondolarsi evitare il trasporto a mano di materiale per rilevanti lunghezze se il carico è di dimensioni rilevanti verificare che non sia impedita la visuale a chi trasporta appoggiare il carico su superfici piane ed in modo stabile verificare che gli eventuali impilaggi di materiali siano stabili per carichi pesanti, ingombranti, etc farsi aiutare da una o più persone nel caso di trasporti effettuati da due o più persone, una sola di esse deve dirigere le operazioni. FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO

11 Pagina 11 di 12 Idoneità fisica a svolgere il compito in questione indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione. Oltre al peso del carico si dovrà tener conto di vari fattori, tra cui: - volume del carico - manovrabilità del carico - altezza di sollevamento - distanza da percorrere - possibilità o meno di ripartire il carico - tipologia della mansione del lavoratore: temporanea continuativa ripetitiva tempi di pausa e/o cambio di mansione. MEZZI AUSILIARI DI TRASPORTO A MANO I mezzi ausiliari per il trasporto a mano dei materiali (carrelli, carriole, ecc.) devono essere adeguati al tipo ed al peso del carico da spostare. devono essere mantenuti in efficienza e frequentemente controllati durante il trasporto, il lavoratore, deve prestare la massima attenzione per non compromettere sia l equilibrio del carico, la sua sicurezza e la sicurezza del personale presente sistemare opportunamente i particolari da trasportare onde evitarne la caduta durante il moto evitare scosse eccessive e bruschi sbalzi controllare che il tragitto da effettuare sia sgombro e privo di avvallamenti è vietato trasportale altre persone sui mezzi ausiliari a fine lavoro i mezzi devono essere disposti nelle loro zone riservate evitare che i mezzi ausiliari non diano luogo ad intralci per trasporti di sostanze pericolose utilizzare mezzi ausiliari all uopo progettati e destinati (vedi per esempio carrelli per bombole, ecc) evitare che durante il trasporto di sostanze liquide o polverose si evidenzino sversamenti o diffusioni nell ambiente di lavoro. IMMAGAZZINAMENTO A MANO DEI MATERIALI i materiali devono essere disposti in modo da non provocare intralcio al passaggio i materiali non devono presentare sporgenze acuminate, taglienti e comunque pericolose i materiali devono essere disposti in modo da garantirne la stabilità anche in caso di urto accidentale i piani degli scaffali non devono essere caricati oltre misura (verificare la portata delle scaffalature) è vietato arrampicarsi sugli scaffali è vietato depositare materiali nelle immediate vicinanze di macchine operatrici, scale, accessi vari, apparecchiature elettriche, apparecchiature antincendio e di pronto soccorso, vie di passaggio e uscite di emergenza.

12 Pagina 12 di 12 QUESTIONARIO Cognome e Nome U.O. P.O. 1) Quando un carico è considerato comunque troppo pesante? a. 40 kg per i maschi, 50 kg per le femmine b. 30 kg per i maschi, 20 kg per le femmine c. 20 kg per i maschi, 10 kg per le femmine 2) Quando un carico è considerato troppo ingombrante? a. quando la larghezza del carico è superiore alla larghezza delle spalle dell operatore b. quando la larghezza del carico è uguale alla larghezza delle spalle dell operatore c. quando la larghezza del carico è inferiore alla larghezza delle spalle dell operatore 3) Quando un carico può costituire un rischio dorso lombare? a. quando è poggiato su un ripiano b. quando è poggiato in alto c. quando il suo contenuto rischia di spostarsi 4) Quando un carico può presentare un rischio per la schiena? a. quando dovendo sollevare un carico da terra ci si piega con le ginocchia b. quando è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco c. quando il peso del carico è uguale a quello limite per età e sesso 5) Movimentare un carico con un movimento di torsione del tronco può presentare un rischio per la schiena? a. no, mai b. si, ma solo se il carico è eccessivo c. si, sempre 6) Sforzi fisici legati al sollevamento, troppo frequenti o troppo prolungati possono creare un rischio di patologia alla schiena? a. no, mai b. si, ma solo raramente c. si, sempre 7) Percorrere distanze grandi con un carico sollevato può essere dannoso? a. si, sempre b. no, mai c. si, ma solo raramente 8) Il lavoratore deve essere adeguatamente informato e formato sui rischi della movimentazione dei carichi? a. si, deve esserlo per legge b. si, ma solo se il lavoratore lo richiede c. no, non è necessario firma

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