Relazione annuale del Nucleo di Valutazione anno 2002

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2 Relazione annuale del Nucleo di Valutazione anno 2002 Il presente rapporto è stato redatto dal Nucleo di Valutazione del Politecnico di Torino, costituito con Decreto Rettorale n.415 del 1 luglio 2002, e con la collaborazione dell Ufficio per la Valutazione Interna. Il Nucleo di Valutazione per il quadriennio 2002/2006 risulta così composto: Prof. Costantino NURIZZO (Presidente), Politecnico di Milano Prof. Diego Maria MACRÌ, Università di Modena e Reggio Emilia Prof. Mario OREFICE 1, Politecnico di Torino Prof.ssa Gabriella PERETTI, Politecnico di Torino Prof. Giovanni ROSSI, Magistrato, Corte dei Conti Prof. Walter UKOVICH, Università degli Studi di Trieste Prof. Agostino VILLA, Politecnico di Torino Sito web del Nucleo di Valutazione: www2.polito.it/organizz/svi/ 1 dimessosi a novembre 2003 per sopravvenuta incompatibilità con la carica di rappresentante dei professori ordinari in Consiglio di Amministrazione I

3 Relazione annuale del Nucleo di Valutazione anno 2002 SOMMARIO Premessa p.1 Cap. 1. Il contesto socio-economico regionale: fabbisogni di formazione e di R&S p L andamento demografico e le scelte di studi universitari p Stima dei fabbisogni formativi espressi dal mondo delle imprese p Gli investimenti nella ricerca e le interazioni con il Politecnico p.16 Cap. 2. L offerta formativa e la sua dinamica p Il quadro dell offerta didattica dell Ateneo, alla luce della riforma degli studi p Le dinamiche della domanda di formazione p I risultati del processo formativo p La formazione di III livello: i dottorati p Le opinioni degli studenti sull'offerta didattica p.47 Cap. 3. Le potenzialità di ricerca e il loro impatto sul contesto p Le strutture di ricerca dell'ateneo p Le fonti di finanziamento p Alcuni indicatori di impatto dell'attività R&S p.93 Cap. 4. L attività di supporto tecnico-amministrativo p Premessa p Analisi di efficienza p Analisi di efficacia p Attività di formazione e/o riqualificazione p.113 Cap. 5. Aspetti economico-finanziari p I principali finanziamenti p L'analisi di bilancio p Conclusioni e commenti p.136 Cap. 6. Le attività del diritto allo studio p Rilevazione degli interventi per il diritto allo studio p.138 Appendice II

4 Premessa È sempre quanto mai difficile far comprendere natura e necessità di una valutazione delle attività in ogni ambiente dedicato all offerta di servizi al pubblico. Ed è ancor più difficile in ambienti di alta formazione, quali le università: in questi, infatti, molte persone ritengono proprio compito il valutare, e quindi per essi disdicevole l essere valutati Tutto nasce da un errata interpretazione del termine valutazione, che viene quasi sempre associato a ispezione ed a votazione, mentre dovrebbe avere la chiara accezione di analisi e bilancio ex-post di quanto fatto allo scopo di migliorare le prestazioni del Politecnico. Appunto per rimarcare ancora una volta tale differenza, ed evidenziare invece l attività ed i risultati del Nucleo di Valutazione dell Ateneo, oltre che mostrarne i potenziali utilizzi da parte degli Organi di Governo dell Ateneo, la premessa di questo Rapporto Annuale vuole riprendere i concetti e le norme alla base dell attività di valutazione in università per mostrare come questa sia complementare e di supporto ad una efficiente ed efficace attività di gestione, fornendole informazioni e giudizi ma non interferendo con le sue prerogative 1. Per chiarire come il Nucleo sia e debba operare come nucleo di analisi di attività e risultati, e fornire elementi di confronto tra risultati ottenuti dall Ateneo ed obiettivi prefissati dagli Organi di Governo, si pensa necessario riproporre uno schema dell interazione tra Nucleo (elemento terzo rispetto all Ateneo) e strutture dell Ateneo stesso. Con una doppia finalità: da un lato, evidenziare come ogni analisi e confronto non possa che avvenire ex-post rispetto a quanto attuato; dall altro, mostrare come ogni analisi richieda un numero limitato di indicatori, ai quali siano associabili significati chiari ed i cui valori siano ottenibili da misure non ambigue e certificate (ossia di fonte certa). I successivi capitoli del Rapporto Annuale saranno pertanto approfondimenti di analisi rispetto a quanto in premessa delineato: verranno considerate informazioni e dati più dettagliati; saranno calcolati un numero maggiore di indicatori, ma il tutto corrisponderà ad una visione dell Ateneo, nelle sue tre anime, con una maggiore risoluzione delle immagini. Ecco perché questa premessa inizia con uno schema. Appunto uno schema che vuole evidenziare la posizione del Nucleo di Valutazione entro una realtà universitaria, mostrandone la funzione di analisi ex-post, ben distinta da ogni analisi real time, quella azione di monitoraggio, cioè che dovrebbe informare il controllo in linea del sistema ateneo. Lo schema introdotto nella seguente Figura A-1 dovrebbe apparire abbastanza esplicativo: tuttavia qualche parola ancora è necessaria. La figura schematizza infatti un sistema Ateneo guidato da due tipologie di interventi: 1 Come previsto dalla legge 370/1999 all art.1 le funzioni di valutazione sono svolte in ciascuna università da un organo collegiale, denominato Nucleo di valutazione, composto da un minimo di 5 ad un massimo di 9 membri, di cui almeno due nominati tra studiosi ed esperti nel campo della valutazione anche in ambito non accademico. Le Università assicurano ai Nuclei autonomia operativa, diritto di accesso ai dati e alle informazioni necessari, la pubblicità e la diffusione degli atti, nel rispetto della normativa a tutela della riservatezza. 1

5 ! i piani strategici, che definiscono le linee di evoluzione dell ente,! gli adeguamenti tattici, che correggono via via dinamiche temporanee impreviste in fase di programmazione. Il perseguimento di quanto pianificato va monitorizzato confrontando obiettivi prefissati con risultati che mano a mano si raggiungono. Da tale confronto conseguono, infatti eventuali adeguamenti: ed è appunto in questa retro-azione che consiste ogni controllo di gestione, sia esso - nella sua forma standard controllo dell attività amministrativa, sia invece in forma ampia il doveroso controllo delle due attività-cuore dell Ateneo, ossia la didattica e la ricerca. Le due attività di governo, la programmazione ed il controllo, devono (o dovrebbero) trarre significativo supporto dai risultati dell analisi e dei confronti eseguiti dal Nucleo di Valutazione. Che, a sua volta, si innesta sulla struttura concettuale nel punto di interazione cruciale tra risultati ed obiettivi. Sia gli uni che gli altri devono essere infatti noti al Nucleo, per poter avere una stima della performance del sistema Ateneo. previsioni Programmazione obiettivi benchmark piani + + Sistema Ateneo _ risultati + performance _ + scostamenti Funzione Nucleo Analisi delle motivazioni valutazioni adeguamenti Controllo Funzione ODG Informazioni sul processo Fig. A-1. Schema concettuale dell interazione tra Nucleo di Valutazione ed ateneo. Nasce subito un problema: come misurare la performance? La risposta non può essere che la seguente: tramite un limitato (cioè non tale da confondere) numero di indicatori. Ma soprattutto, di indicatori tramite i quali si possa attuare un confronto tra risultati ed obiettivi. Ecco la chiave di lettura vera dell attività del Nucleo, riassumibile in poche fasi concettuali: 2

6 ! disporre degli obiettivi di missione dell Ateneo, fissati in base al Documento di Missione ed aggiornati di anno in anno secondo le previsioni delle evoluzioni sia dell offerta didattica che della potenzialità di ricerca;! disporre di misure certificate dei risultati ottenuti, nell anno appena trascorso, dalle risorse didattiche e dalle unità di ricerca, unitamente ad informazioni sulle strutture didattiche e di ricerca stesse;! analizzare le motivazioni che hanno generato i risultati osservati, ed i loro scostamenti rispetto agli obiettivi prefissati, e fornire tali analisi agli Organi di Governo. Da qui la necessità non solo l opportunità di pochi indicatori significativi, condizione essenziale per attuare un analisi comprensibile (è infatti ben vero che la comprensibilità e quindi l utilità di una valutazione è inversamente proporzionale al numero di dati che al valutatore vengano propinati ). In questa premessa, si intende riportare solo i seguenti indicatori, per un primo inquadramento della situazione dell Ateneo: (a) indicatori di efficacia delle iniziative didattiche:! i successi occupazionali, ovvero la percentuale di laureati che hanno trovato lavoro a tre mesi dalla laurea;! la dinamica di apprendimento, ovvero il numero medio di crediti acquisiti entro il triennio, dal momento dell iscrizione (in questo rapporto verranno inseriti i dati relativi all a.a.2002/2003; (b) indicatori di efficienza ed efficacia delle unità di ricerca:! l autofinanziamento, ovvero il rapporto tra finanziamenti su progetti e finanziamento complessivo;! il tasso di successo nella proposta di progetti, ovvero la percentuale di progetti finanziati (in ambito nazionale ed europeo) sul totale delle proposte fatte; (c) indicatori di efficienza gestionale:! la capacità previsionale, ovvero il rapporto tra previsioni iniziali e previsioni definitive di entrate correnti;! l equilibrio di cassa, un indicatore calcolato tenendo conto del rapporto tra i pagamenti (P) dell esercizio corrente e la somma del Fondo cassa iniziale (Fci) dell esercizio finanziario precedente più le riscossioni R. Indubbiamente tali indicatori specificano obiettivi di governo chiari: con essi deve potersi confrontare il risultato di un anno. Condizione essenziale per tale confronto è ovviamente il disporre degli obiettivi di missione dell Ateneo: al momento tali obiettivi sono ignoti ai Membri del Nucleo, così come il Documento di Missione stesso. In mancanza di tale termine di confronto, l analisi del Nucleo deve essere condotta tramite un confronto temporale (ovvero, su più anni) dei risultati 3

7 ottenuti nei due settori di core business dell Ateneo, e nella gestione del comparto tecnico-amministrativo. Naturalmente un tale confronto ha ben minore significato, ma appare l unico possibile. Da qui la tabella seguente: Anno Indicatore Successi occupazionali 76% 80% 76% Autofinanziamento 56% 77% 82% Tasso di successo (PRIN;UE) 80% 67% 54% Capacità previsionale 0,92 0,93 0,96 Con tali premesse, il Rapporto annuale 2002 fornisce nei seguenti capitoli un analisi dettagliata che sarà strutturata in sei parti: I. una interpretazione delle esigenze di formazione universitaria e di ricerca avanzata espresse (o stimate) dal contesto socio-economico, alla luce delle attuali dinamiche demografiche e delle stime di fabbisogni delle imprese; naturalmente sarebbe stato ben utile disporre di informazioni accurate circa richieste provenienti dalle imprese, ma dati di tal genere sembrano quanto mai vaghi e comunque di difficile ottenimento (evidenziando così una situazione ambigua, nella quale da un lato molte imprese, soprattutto PMI, chiedono oppure sembrano chiedere innovazione ma non sono disposte ad investire in innovazione, dall altro tra le stesse e l Ateneo si instaurano rapporti per sviluppo di progetti di ricerca ma solo se a fronte di finanziamenti esogeni); II. un analisi della dinamica dell offerta formativa dell Ateneo alla luce della riforma dei corsi di laurea in atto; l aver concluso per la prima volta il triennio di primo livello nell anno accademico consente di aver a disposizione primi dati circa le progressioni degli allievi e le percentuali di laureati entro l anno 2002, così da poter verificare quanto la nuova organizzazione abbia migliorato i tempi di progressione; naturalmente questo apre anche una doverosa discussione sulla qualità dei nuovi laureati, che peraltro non compete al Nucleo, ma certo è da affrontarsi con onestà intellettuale da parte del corpo docente dell Ateneo; III. un quadro delle dinamiche delle unità di ricerca dell Ateneo e dei risultati da queste ottenuti, in particolare circa le fonti di finanziamento (loro tipologie ed evoluzione dei finanziamenti); anche se valutare la ricerca appare un compito quanto mai arduo e mal-definito - stante le ambiguità circa i modi di misurare la qualità dei più diffusi prodotti della ricerca, ovvero le pubblicazioni - si ritiene compito importante del Nucleo analizzare gli output dei diversi Dipartimenti e proporne una visione integrata agli Organi di Governo; 4

8 IV. un analisi dell impatto dell attività di supporto tecnico-amministrativo sulla funzionalità di Dipartimenti e Facoltà dell Ateneo; anche in questo caso, una valutazione di tale impatto appare difficile, in quanto richiederebbe disporre di dati sul grado di soddisfacimento degli utenti di tale attività, ovvero il corpo docente e l insieme degli studenti; ed infatti il Nucleo ha trovato particolare difficoltà in questo compito, per cui ritiene che gli Organi di Governo debbano in qualche modo preoccuparsi del problema (è peraltro ben noto che un analisi statistica del grado di soddisfazione dell utente è oggi strumento indispensabile di gestione del servizio ); V. un quadro degli aspetti economico-finanziari, peraltro già steso nella Relazione al bilancio consuntivo (alla quale si farà riferimento); VI. un quadro della situazione di garanzia del diritto allo studio, per individuarne evoluzioni rispetto al recente passato. 5

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