VALUTAZIONE D'IMPATTO ACUSTICO (V.I.A.)
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- Ottavia Colucci
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1 VALUTAZIONE D'IMPATTO ACUSTICO (V.I.A.) DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DELLA RELAZIONE TECNICA DI VALUTAZIONE ATTENZIONE: Valutazione d'impatto acustico si distingue in: valutazione previsionale valutazione dello stato di fatto (anche detta Valutazione di Clima)
2 RELAZIONE TECNICA INTRODUZIONE Motivo dell'indagine Committente Descrizione di massima dell'ambiente e delle sorgenti Caratteristiche specifiche dell'attività
3 RELAZIONE TECNICA DEFINIZIONI Definizioni utili alla comprensione del testo (secondo le necessità) p. es.: rumore stazionario e/o fluttuante rumore residuo rumore ambientale punto analogo ecc..
4 RELAZIONE TECNICA STATO DI FATTO (DESCRIZIONE DETTAGLIATA) Ubicazione del sito (topografica e stradale) Struttura edilizia Destinazione d'uso dell'area Descrizione della generazione del rumore ambientale Caratteristiche particolari utili alla interpretazione Ricordarsi che la relazione non va solo al committente; egli richiede l'indagine su richiesta di enti e strutture pubbliche che dovranno poi eventualmente esprimere pareri e che devono quindi disporre di tutte le informazioni utili
5 RELAZIONE TECNICA METODO DI ANALISI Descrizione delle indagini preliminari (sopralluoghi) Indicazione dei punti salienti di indagine (ricettori esposti) Descrizione dettagliata delle sorgenti acustiche Descrizione delle misure acustiche eseguite
6 RELAZIONE TECNICA Dati identificativi del tecnico valutatore Dati tecnici sulla strumentazione impiegata: tipo e costruttore estremi del certificato di taratura normativa riferita alla strumentazione classe accessori eventualmente utilizzati Strumenti di misura ELEMENTI TECNICI fonometro di precisione ACLAN modello SIP 95S (S/N ) microfono a condensatore MCE 210 (S/N ) preamplificatore PRE 12N (S/N ) cavo di prolunga RAL 197/10 (da m 10) calibratore Aclan Toulouse CAL 01 (S/N 11744) - [74,0 94,0 114,0 db] calibratore Metrosonics CL 304 (S/N 2386) - [102,0 db] Taratura sistema di misura tarato presso SIT centro taratura 76 - Torino il 17/07/2002 fonometro ACLAN SIP 95S certificato SIT n 296/02 calibratore CAL01 n certificato SIT n 297/02 Normativa Fonometro integratore: IEC IEC JIS C 1505 Calibratore: IEC 942 Classe Strumento di classe 1 Calibratore di classe 1 Accessori di analisi programma di analisi spettrale SpectraRTA ver scheda di acquisizione DIGIGRAM VXPocket V2 personal computer portatile COMPAQ Presario 2700
7 RELAZIONE TECNICA METODOLOGIA SEGUITA PER L'INDAGINE Individuazione delle sorgenti del rumore residuo Individuazione delle sorgenti del rumore ambientale Descrizione del tipo dei rilievi da eseguire: misure in continuo misure a tempi parziali analisi spettrali e/o statistiche, ecc.. indagini in fascia diurna, notturna, mista In funzione del tipo di ricettore, specificare se misure ambientali oppure presso il ricettore stesso (misure interne) Descrizione dei parametri di misura (cost. tempo, tempo di misura, ecc..) parte prima
8 RELAZIONE TECNICA METODOLOGIA SEGUITA PER L'INDAGINE Giustificazione della scelta dei tempi di misura (per ciascun rilievo) Orari delle misurazioni (fasce orarie di misura e di riferimento) Osservazioni sulle operazioni di misura parte seconda
9 RELAZIONE TECNICA PRESENTAZIONE RISULTATI Legenda dei simboli utilizzati L Aeq = livello equivalente di pressione, misurato con ponderazione A L Amax = livello massimo di pressione, ponderato A nel tempo di misura t M L A(i)max = livello massimo di pressione ponderato A dell i-simo intervallo di misura L 5 = livello 5 percentile (livello superato nel 5% del tempo di misura) L 10 = livello 10 percentile (livello superato nel 10% del tempo di misura) L 50 = livello 50 percentile (livello superato nel 50% del tempo di misura) L 90 = livello 90 percentile (livello superato nel 90% del tempo di misura) L 95 = livello 95 percentile (livello superato nel 95% del tempo di misura) t M = tempo di misura t O = tempo di osservazione ti = tempo dell i-simo intervallo di misura
10 RELAZIONE TECNICA Tabella dei risultati delle misure descrizione Punto A (retro edificio, a m 20 dalla parete, al centro del piazzale) (fondo) Punto B (retro edificio, a m 40 dalla parete, al centro del lato confine) (fondo) Punto A (retro edificio, a m 20 dalla parete, al centro del piazzale) (macchine a massimo regime e traffico normale) Punto B (retro edificio, a m 40 dalla parete, al centro del lato confine) (macchine a massimo regime e traffico normale) Punto C (lato ovest, bordo opposto strada, in corrispondenza delle macchine) Punto A (retro edificio, a m 20 dalla parete, al centro del piazzale) (macchine a massimo regime e traffico ridotto) Punto B (retro edificio, a m 40 dalla parete, al centro del lato confine) (macchine a massimo regime e traffico ridotto) Punto C (lato ovest, bordo opposto strada, in corrispondenza delle macchine) (macchine a massimo regime e traffico ridotto) Punto D (fronte macchina, a m 10) (macchine a massimo regime e traffico ridotto) LA eq(tm) misurato LA eq(tm) arrotondato PRESENTAZIONE RISULTATI t M t O ,0 18:15 18:30 06:00-22: ,0 17:20 17:35 06:00-22: ,0 15:15 18:30 06:00-22: ,0 17:40 17:55 06:00-22:00 n.d. 54,8 55,0 23:30 23:40 22:00-06:00 51,8 52,0 23:42 23:44 22:00-06: ,0 0:13 0:20 22:00-06:00 59,4 59,5 23:45 23:55 22:00-06:00 Serie di misure pomeridiane (diurne) 12/06/2003 Serie di misure serali (diurne) 24/06/2003 Serie di misure notturne 24/06/2003
11 RELAZIONE TECNICA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI Osservazioni sulle misure eseguite (commenti, particolarità, scelte operate, sui valori ottenuti, ecc..) Confronti di massima con eventuali limiti da rispettare (di legge) Presenza di componenti tonali, impulsive, ecc..
12 RELAZIONE TECNICA ESEMPIO DI GRAFICO PER RICERCA COMPONENTI TONALI livello curve isolivello ISO 226 spettro segnale 10 phon 20 phon 30 phon 40 phon 50 phon 60 phon 70 phon 80 phon 90 phon 100 phon 110 phon 120 phon , bande di frequenza
13 RELAZIONE TECNICA CONFRONTO CON I LIMITI DI LEGGE ed osservazioni sui confronti Punto di misura Valore misurato diurno (macchine a massimo regime e traffico normale) Punto A (retro edificio, a m 20 dalla parete, al centro del piazzale) Punto B (retro edificio, a m 40 dalla parete, al centro del lato confine) Punto C (lato ovest, bordo opposto strada, in corrispondenza delle macchine) Valore misurato notturno (macchine a massimo regime e traffico ridotto) Valore di base diurno (fondo) 56,0 55,0 52,0 55,0 52,0 51,0 == 61,0 == Punto D (fronte macchina, a m 10) == 59,5 == Limiti di legge (assoluto per zona IV^ differenziale) D = 65 db (A) diff. 5 db N = 55 db (A) diff. 3 db
14 RELAZIONE TECNICA OSSERVAZIONI (esempio) i valori misurati al punto A hanno la sola funzione comparativa per l elaborazione della relazione, non hanno alcuna rilevanza nei confronti dei limiti di legge, in quanto non sono riferibili a luoghi in cui possano essere presenti potenziali ricettori sensibili. in fascia diurna, il valore differenziale, sia a m 20, sia a m 40 è pari a 4 db, ed è prossimo al limite massimo permesso. l apporto del traffico è evidente confrontando il valore misurato a pieno regime a m 40 (punto B), che differisce di 3 db il dato misurato con traffico a pieno regime con quello a regime ridotto. Questo contributo si evidenzierebbe allontanandosi ulteriormente dalla sorgente, riducendosi l effetto schermante dell edificio. Il livello indotto dalla sorgente al punto B è calcolabile sottraendo dal valore con sorgente attiva il valore del fondo ottenendo (in db): = 52,8 (coerente con quello misurato in orario notturno nello stesso punto)
15 RELAZIONE TECNICA Elenco degli interventi tecnici migliorativi necessari utili possibili per: rientro nei limiti di legge miglioramento della situazione riduzione delle esposizioni di ricettori sensibili attuazione di piani di risanamento PROPOSTE MIGLIORATIVE (SE UTILI)
16 RELAZIONE TECNICA ALLEGATI TECNICI carte topografiche, piante, disegni esplicativi fotografie dati ambientali (temperature, velocità del vento, ecc..) eventuali schede tecniche delle macchine/attrezzature/impianti
17 ANALISI STATISTICA Perché eseguire un'indagine statistica sul segnale Alcuni dei parametri determinati studiando statisticamente il segnale acquisito, possono dare utili indicazioni su taluni aspetti e/o fenomeni che possono risultare necessari per una migliore comprensione del fenomeno esaminato. Per esempio:
18 ANALISI STATISTICA LIVELLI PERCENTILI Ln Livelli che sono superati dal segnale per il n% del tempo di misura storia temporale del segnale 66,0 64,0 62,0 60,0 58,0 56,0 54,0 52,0 50,0 48,0 46,0 44,0 42,0 40, livello equivalente (db(a) ora [hh:mm:ss]
19 ANALISI STATISTICA Leq(fondo) 48,7 dba Leq(sorg) 63,5 dba m 43,9 dba M 64,2 dba periodi di pausa periodi di attività G 60,1 dba per (A) per (B) per (C) per (D) interv (A) interv (B) interv (C) L dba 50,0 50,4 52,3 49,7 64,0 63,7 63,8 L dba 49,2 50,3 52,1 49,7 63,9 63,7 63,7 L dba 46,7 47,2 49,6 48,1 63,7 63,5 63,5 L dba 44,8 46,0 47,6 47,3 63,4 63,4 62,6 L dba 44,2 45,8 47,3 47,2 63,4 63,1 61,8 Leq [T] 60,1 dba Caso: impianto aspirazione trucioli Tabella dello studio del segnale temporale
20 ANALISI STATISTICA andamento temporale - comparazione 100,0 97,5 95,0 92,5 90,0 87,5 85,0 82,5 80,0 77,5 75,0 72,5 70,0 67,5 65,0 62,5 60,0 57,5 55,0 52,5 50, livello [dba] ora [hh:mm] CASO: IMPIANTO LAVAGGIO AUTO (5m) LASeq (5m) LASmax (1,5 m) LASeq (1,5 m) LASmax
21 ANALISI STATISTICA comparazione dati statistici 13,0 12,0 11,0 10,0 9,0 8,0 dist. m 5 dist. m 1,5 cum. m 5 cum. m 1,5 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0, percentuali 55,0 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 livello [db] CASO: IMPIANTO LAVAGGIO AUTO
22 Lettura dei grafici CASO: IMPIANTO LAVAGGIO AUTO ANALISI STATISTICA A: andamento temporale a meno dell'evento estraneo centrale, notare le diversità tra LAS max e LA eq e le costanti differenze del livello alla quota di m 5 e di m 1,5 (dietro barriera) B: distribuzioni statistiche è messa bene in risalto la costante differenza tra il livello sopra la barriera e quello dietro la barriera (spostamento in avanti della distribuzione dei livelli presi a m 5) è altresì evidente la concentrazione dei livelli acustici nell'arco tra i 54 ed i 59 db alla quota di m 5 e tra i 52 ed i 57 db a m 1,5, con la percentuale del 57% circa del tempo di misura in quell'intervallo dinamico
23 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Come convertire un segnale analogico in un segnale digitale? A occorre definire una frequenza fissa alla quale campionare il segnale analogico a cadenza fissa B occorre definire una scala di valori attraverso la quale convertire la misura in formato numerico
24 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Campionamento nel tempo L Un segnale che evolve in modo continuo nel tempo, può essere campionato - cioè valutato solamente in particolari istanti con cadenza fissa t L n Il segnale precedente è ora campionato, in pratica è come affettato e assume valore significativo solamente negli istanti nei quali è avvenuto il campionamento
25 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE L'elemento che esegue l'operazione è denominato convertitore analogico digitale [oppure convertitore A/D] ed esegue due operazioni: A il campionamento B la discretizzazione l'operazione B consiste nel convertire il valore continuo del segnale in un valore numerico espresso da una parola di bit, usualmente 8, 16, 24. Una parola di 16 bit mette a disposizione 2 16 valori, cioè un campo che va da a (in pratica valori segno) questo introduce un errore che a priori non è trascurabile, per cui i convertitori a 16 bit sono confinati ad applicazioni di basso livello. Le applicazioni professionali e di misura impiegano parole di 24 bit e frequenze di campionamenti che arrivano a 96 khz, contro gli usuali 44.1 khz delle applicazioni più comuni.
26 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE IL TEOREMA DEL CAMPIONAMENTO Perché si possa trasformare un segnale analogico in uno di tipo digitale campionato senza che questa operazione comporti una perdita di informazione occorre che sia rispettata la seguente relazione: f c 2 f max Questa condizione prende il nome di teorema di Shannon
27 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Un segnale analogico, dopo il campionamento e la discretizzazione assume in linea di principio la seguente forma:
28 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Segnale analogico proveniente dal microfono sensibilità tipica: 50 mv/pa (il segnale di calibrazione a 94 db a 1 khz corrispondente ad 1 Pa produrrà un segnale elettrico di ampiezza pari a 502 mv [70,71 mv]) Campionando questo segnale alla frequenza di 44,1 khz e imponendo che il livello di saturazione del convertitore A/D a 16 bit corrisponda a 100 db [2 Pa = 100 mv], si ottiene una rappresentazione per i primi 512 punti Questo esempio ci mostra il legame fra l'ampiezza del segnale in Pa, le corrispondenti ampiezze del segnale elettrico in mv e la loro rappresentazione in numeri, dopo la digitalizzazione (conversione A/D)
29 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE segnale sinusoidale a 1000 Hz 32768, , , , ,00 livello digitalizzato 12288, , ,00 0, , , , , , , , , campione temporale Con le impostazioni date si possono analizzare segnali con dinamica pari a 100 db (alla saturazione) e con un campo dinamico di 80 db a partire da 20 db (questo però trascurando il fattore di cresta, che riduce il campo dinamico effettivo di conseguenza, la conversione A/D riduce il campo dinamico in presenza di segnali aventi elevato valore del fattore di cresta Fattore di cresta: rapporto tra valore di picco e valore efficace
30 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Il valore della pressione istantanea sarà rappresentato da: 100 mv p ist ( i) = x( i) mv Pa Dal valore istantaneo, si passa al valore del livello in db tramite: L ist ( i) p 20log 2010 ( i) ist = 6 Il nostro scopo è però elaborare livelli medi efficaci su un certo intervallo di tempo (per ricavare il livello equivalente )
31 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE Dalla definizione di LIVELLO EQUIVALENTE 1 = T Leq, T 10log T 0 [ p ( t) ] ist 2 ( ) 2 dt Applicata ala rappresentazione digitalizzata del segnale, si ottiene: eq, T = 10log 1 N N i= 0 [ p ( i) ] ist ( ) È quindi sufficiente calcolare il valore medio della sequenza dei valori quadrati dei campioni acquisiti. L 2 2
32 RAPPRESENTAZIONE DIGITALE AVVERTENZE Applicando questa conversione al segnale sinusoidale preso all'inizio come campione, non si ottiene il valore di 94,0 db bensì di 93,98 db questo è dato da: un campione di 512 valori non rappresenta un numero esatto di periodi completi della sinusoide errore dovuto alla conversione a 16 bit errore dovuto a campionamento temporale con passo finito
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