RASSEGNA STAMPA FEBBRAIO 2013

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1 RASSEGNA STAMPA FEBBRAIO 2013

2 wifi fipe - Cerca con Google Pagina 1 di 1 07/02/2014 wifi fipe Accedi Web Shopping Immagini Notizie Video Altro Strumenti di ricerca Circa risultati (0,17 secondi) I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte di Google. OK Ulteriori informazioni WiFi la Fipe fornisce informazioni errate agli esercenti - WiSpot La Fipe fa girare una circolare con informazioni errate in merito al WiFi pubblico ai propri associati. Non serve la carta identità ma sì alla rintracciabilità. FIPE, Garante Privacy e Wi-Fi Pubblico: Proviamo a Fare Chiarezza 21/feb/ Lo scenario normativo sul Wi-Fi Pubblico dopo la confusione scaturita dalle comunicazioni errate date dalla Fipe a seguito di un parere del... La Stampa - Fipe: WiFi libero nei pubblici esercizi Tecnologia 14/feb/ «Dando ragione all'interpretazione di Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l'italia, l'autorità... Wi-Fi nei locali, il Garante«Gli esercenti non sono responsabili di ciò... tecnologia 14/feb/ Perché in Italia i gestori dei locali pubblici non lasciano il Wi-Fi aperto a... Ora, in risposta a un quesito posto da Fipe, la Federazione italiana... Garante Privacy: wi-fi "libero" negli esercizi pubblici TLC 14/feb/ I negozianti possono mettere a disposizione dei clienti connessioni e pc senza richiedere i dati personali. Stoppani (Fipe): ''Così si favoriscono... FIPE: wifi libero da controlli nei pubblici esercizi, di Redazione di... Autori News Marketing 06/mar/ «La connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi commenta il presidente Fipe, Lino Stoppani va verso la direzione delle smart city. FIPE RIBADISCE: WIFI LIBERO NEI P.E. La pubblicazione della risposta fornita dall'autorità garante della Protezione dei dati personali a Fipe-Confcommercio sulla liberalizzazione del wi-fi nei pubblici... Wi-Fi, la Fipe sbaglia a informare gli esercenti - Wired.it mag.wired.it/.../ho-un-negozio-voglio-installare-il-wi-fi-che-controlli-de... 09/mag/ Il Forum PA apre a Roma e il ministro Renato Brunetta annuncia che il wi-fi sarà in 10mila scuole italiane entro il E' una buona notizia. Fipe soddisfatta per il wi-fi libero - Cronaca - Gazzetta di Mantova gazzettadimantova.gelocal.it Cronaca 28/lug/ Fipe soddisfatta per il wi-fi libero. Diecimila piante tra arbusti ed altre specie, metri quadrati di parco e una pista per la pesca sportiva... Fipe liberalizzazione wi fi risposta del Garante della Privacy 05/mar/ Con il Decreto Milleproroghe del 2010 (D.L. n. 225/2010 conv. in L. n. 10/2011), sono state abrogate le disposizioni del c.d. decreto Pisanu, Avanti Guida Invia feedback Privacy e Termini

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6 Wi-fi libero in ristoranti e bar - Tecnologia e Internet - ANSA.it Il sito Internet dell'agenzia ANSA Tecnologia e Internet Wi-fi libero in ristoranti e bar Garante Privacy conferma interpretazione Fipe 14 febbraio, 18:14 (ANSA) - ROMA, 14 FEB - I pubblici esercizi come ristoranti e bar possono mettere a disposizione dei clienti il wi-fi libero ma anche dispositivi per navigare sul web. Lo stabilisce l'autorita' garante della Privacy, confermando l'interpretazione della Fipe-federazione italiana pubblici esercizi. A sollevare la questione i provider che forniscono i programmi di archiviazione. L'Autorita' solleva i gestori dei locali da qualsiasi responsabilita' e ribadisce che i dati personali non possano essere usati senza consenso. RIPRODUZIONE RISERVATA Copyright ANSA ANNUNCI PPN Il nuovo ipad a 17? Agli utenti italiani uno sconto del 80% grazie a un trucco megabargains24.com Un angelo chiede aiuto Dona la speranza ad un bambino maltrattato Adotta a distanza ipad venduto a 11 QuiBids propone degli ipad a prezzi folli abbiamo verificato stylechic-24.com ͳ ô» ¾¾±²» ª ± ª» ±²» ¼ ßÒÍßò ( /html/index.html) P.I Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati 1 di 1 31/01/ :37

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13 Corriere della Sera Pagina 1 di 2 stampa chiudi WIRELESS Wi-Fi nei locali, il Garante«Gli esercenti non sono responsabili di ciò che fanno i clienti» La risposta al quesito della federazione dei pubblici esercenti apre la strada al wireless nei locali pubblici Della questione si dibatteva da tempo. Perché in Italia i gestori dei locali pubblici non lasciano il Wi-Fi aperto a tutti e nel resto del mondo invece ci si può connettere senza problemi? Il motivo era semplice: i proprietari di ristoranti, bar e pub avevano paura di finire nei guai, se ritenuti responsabili di eventuali illeciti commessi dagli avventori. Ora, in risposta a un quesito posto da Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio, il Garante Privacy ha confermato quanto già stabilito dal decreto Milleproroghe del 2010, ossia che «i gestori dei locali che vogliono offrire ai loro clienti la connessione Wi-Fi gratuita ed eventualmente mettere a disposizione anche Pc e terminali di vario genere, sono sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate, devono richiedere al consumatore di firmare l autorizzazione al trattamento dei dati personali». VERSO LA SMART CITY - «A sollevare la questione - sottolinea la Fipe - era stata un'interpretazione controversa sollevata da provider che forniscono programmi di archiviazione. A loro dire, sui gestori di bar e ristoranti incombeva l'obbligo di registrazione dei dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l'accesso telematico fornito dal locale». Ma non solo. «La connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi -commenta il presidente Fipe, Lino Stoppani- va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell'era del digitale». Insomma, per chi vuole lasciare aperta la rete nel proprio bar o nel proprio ristorante arrivano rassicurazioni: «Il Garante, nella risposta fornita a Fipe, ha infatti ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all'art. 24 del Codice», riferisce la Federazione. ALLA PARI CON IL RESTO DEL MONDO? - Il Garante, dunque conferma quanto disposto nel 2010, quando venne abrogato l'obbligo, introdotto decreto Pisanu, per i gestori di locali pubblici e privati che forniscono accesso a internet, di richiedere e fotocopiare i documenti degli utenti e di conservarli in un archivio cartaceo. «Pertanto, in primo luogo, gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l'archiviazione dei dati - spiega - possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di wi-fi offerto». Insomma, a quanto pare, 31/01/2014

14 Corriere della Sera Pagina 2 di 2 l'italia può mettersi alla pari con il resto del mondo, dove il wireless nei locali pubblici è una realtà già da tempo. I DUBBI E LE PERPLESSITA' - Ma in tanti, ancora troppi, sono convinti che in ogni caso sia il gestore dell'esercizio a finire nei guai nel caso in cui il cliente connesso commetta qualche illecito. Tra questi, Mauro Lattuada, presidente di GreenGeek che sottolinea: «In realtà la Fipe non spiega tutta la faccenda: la responsabilità rimane dell'intestatario della linea, se non può dimostrare chi ha commesso il reato attraverso la sua connessione. Quindi in caso di reato, se l'esercente non ha un sistema per autenticare chi accede, rischia di essere l'unico perseguibile». Ma come funziona allora nel resto del mondo, dove il Wi-Fi nei locali pubblici c'è e non crea problemi? «Esistono tecnologie che permettono alle autorità di identificare chi è connesso anche senza passare dall'esercente. In Italia, invece, la Polizia Postale non dispone di mezzi sufficienti per fare questo lavoro». Marta Serafini mserafini@corriere.it stampa chiudi 31/01/2014

15 Garante Privacy: wi-fi "libero" negli esercizi pubblici Pagina 1 di 1 31/01/2014 FIPE Garante Privacy: wi-fi "libero" negli esercizi pubblici I negozianti possono mettere a disposizione dei clienti connessioni e pc senza richiedere i dati personali. Stoppani (Fipe): "Così si favoriscono i progetti di smart city" di Giampiero Rossi "Dando ragione all'interpretazione di Fipe, l'autorità garante della Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione wi-fi ed eventualmente Pc e terminali di qualsiasi tipo". Lo annuncia in una nota la Federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l'italia. "A sollevare la questione - sottolinea la Fipe - era stata un'interpretazione controversa sollevata da provider che forniscono programmi di archiviazione. A loro dire, sui gestori di bar e ristoranti incombeva l'obbligo di registrazione dei dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l 'accesso telematico fornito dal locale". Secondo il presidente Fipe, Lino Stoppani "la connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city". "Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell'era del digitale". "Con questa interpretazione, che conferma quella da subito data da Fipe, i gestori dei locali - continua la Fipe - saranno sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione in Internet da parte dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo all'uso della rete, dovranno richiedere al consumatore di firmare l'autorizzazione al trattamento dei dati personali". Il Garante, nella risposta fornita a Fipe, ha infatti ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato. "Pertanto, in primo luogo, gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l'archiviazione dei dati - spiega - possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di wi-fi offerto". "Altrimenti, se vogliono continuare ad utilizzare tali sistemi in maniera legittima - conclude la Fipe - sono tenuti a rendere informati i propri avventori dell'utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi". Il Garante ha inoltre stabilito che una società non può controllare il contenuto del pc di un dipendente senza averlo prima informato di questa possibilità e senza il pieno rispetto della libertà e della dignità del lavoratore. La decisione del Garante sul ricorso presentato da un dipendente che era stato licenziato senza preavviso dalla propria azienda. L uomo si era rivolto sia alla magistratura ordinaria, per contestare la stessa fondatezza dell accusa e il relativo licenziamento, sia al Garante per opporsi alle modalità con cui la società avrebbe acquisito e trattato i suoi dati. Dai riscontri dell Autorità è emerso che una serie di documenti, sulla base dei quali il datore di lavoro aveva fondato la sua decisione, erano contenuti in una cartella personale del pc portatile assegnato al lavoratore. La società vi aveva avuto accesso quando il dipendente aveva riportato il computer in sede per la periodica operazione di salvataggio dei dati (back up) aziendali. Contrariamente a quando affermato dall impresa, non risulta però che l uomo fosse stato informato sui limiti di utilizzo del bene aziendale, né sulla possibilità che potessero essere avviate così penetranti operazioni di analisi e verifica sulle informazioni contenute nel pc stesso. Il Garante ha ribadito che il datore di lavoro può effettuare controlli mirati al fine di verificare l effettivo e corretto adempimento della prestazione lavorativa e, se necessario, il corretto utilizzo degli strumenti di lavoro. Tale attività, però, può essere svolta solo nel rispetto della libertà e della dignità dei lavoratori e della normativa sulla protezione dei dati personali che prevede, tra l altro che alla persona interessata debba essere sempre fornita un idonea informativa sul possibile trattamento dei suoi dati connesso all attività di verifica e controllo. Il Garante ha quindi vietato alla società ogni ulteriore utilizzo dei dati personali così acquisiti. Sarà invece l autorità giudiziaria a valutare l utilizzabilità nel procedimento civile già in corso della documentazione acquisita agli atti. RIPRODUZIONE RISERVATA 14 Febbraio 2013 TAG: fipe, lino stoppani, wifi, garante privacy

16 Su richiesta del Fipe Wi-Fi libero nei pubblici esercizi Pagina 1 di 2 Data Manager Online Pubblicata su Data Manager Online ( Home Su richiesta del Fipe Wi-Fi libero nei pubblici esercizi Su richiesta del Fipe Wi-Fi libero nei pubblici esercizi Su richiesta del Fipe Wi-Fi libero nei pubblici esercizi 14/02/2013 a cura di Redazione Data Manager Online Share Tweet 0 [2] [1] 0 DataManager Segui La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) afferma che il Garante della Privacy ha dato il via libera ai pubblici esercizi per rimuovere gli strumenti di monitoraggio delle reti wireless di cui sono in possesso. Wired dà però un interpretazione diversa della questione D ora in poi nei bar, pizzerie e locali dotati di Wi-Fi non sarà più necessario consegnare i propri dati personali per accedere alla Rete. La Fipe afferma che il Garante della Privacy ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione Wi-Fi ed eventualmente PC e terminali di qualsiasi tipo. Niente registrazione I gestori di pubblici esercizi erano obbligati dai provider a registrare i dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di 31/01/2014

17 Su richiesta del Fipe Wi-Fi libero nei pubblici esercizi Pagina 2 di 2 31/01/2014 connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. Il Garante ha però risposto che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del codice. Ne consegue che i gestori possono eliminare gli strumenti di monitoraggio o se vogliono continuare a utilizzarli saranno tenuti a rendere informati i propri avventori dell utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all art. 13 del codice. Wired ha una diversa interpretazione Secondo Wired, il comunicato rilasciato da Fipe divulga informazioni sbagliate. Secondo la rivista di tecnologia, non sarà più necessario esibire un documento per avere accesso alla Rete, così come l esercente non dovrà più conservare le fotocopie dei dati dell utente, ma questo non significa che non sarà più necessario segnalare chi stia utilizzando la connessione senza fili. Il Gat, nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, ha confermato a Wired.it che nel caso venga commesso un illecito è doveroso poter risalire all autore del fatto. Tags: Fipe [4] Garante della Privacy [5] gat [6] internet [7] pubblici esercizi [8] Wi-Fi [9] Wired [10] E-Gov [11] Reti e TLC [12] URL di origine: Links: [1] [2] [3] nei-pubblici-esercizi html&media= [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] \"

18 WiFi Gratis negli esercizi pubblici, la conferma arriva dall'autority IdeaGeek.it Pagina 1 di 2 WiFi Gratis negli esercizi pubblici, la conferma arriva dall Autority IdeaGeek.it feb 15th, Comment La novità arriva direttamente dalla FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) che proprio questa mattina, ha annunciato che finalmente anche in Italia tutti i gestori di locali pubblici potranno offrire ai propri clienti l accesso alla connessione Wi-Fi senza alcun obbligo di registrazione preventiva e senza alcuna responsabilità sui siti e sulle attività svolte dagli stessi clienti. Sicuramente una lieta notizia che feliciterà tutti gli amanti di smartphone e tablet che grazie al WiFi Gratis potranno restare in contatto con i proprio amici in qualsiasi momento. WiFi Gratis negli esercizi pubblici, la conferma arriva dall Autority Come ben sappiamo, l Italia è uno dei pochi paesi in cui negli ultimi tre anni il WiFi ha subito un drastico calo di espansione e questo a causa delle legge Pisanu il quale affermava o meglio obbligava tutti i gestori di locali pubblici, a tenere obbligatoriamente un registro in cui dovevano essere memorizzati tutti gli accessi ad internet, ritenendosi responsabili nel caso in cui tali clienti avessero effettuato operazioni illecite durante la navigazione web. Da oggi, tutto ciò è cambiato è finalmente anche in Italia è arrivato il WiFi Gratis! Inoltre, l attuale normativa afferma che tutti i gestori di locali pubblici che ancora dispongono di strumenti di monitoraggio di accesso alla rete da parte dei clienti, possono decidere di tenerli con la condizione necessaria che ogni utente o utilizzatore deve essere a conoscenza dell utilizzo che viene fatto dei propri dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi. In alternativa invece, la scelta migliore è quella di rimuovere in maniera completa tali strumenti ed offrire anche nel nostro paese zone WiFi Gratis come d altronde succede in ogni altra paese del mondo. Tuttavia, di seguito il comunicato stampa ufficiale del WiFi Gratis in Italia: L Autorità garante della Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione WiFi ed eventualmente Pc e terminali di qualsiasi tipo. 31/01/2014

19 WiFi Gratis negli esercizi pubblici, la conferma arriva dall'autority IdeaGeek.it Pagina 2 di 2 31/01/2014 A sollevare la questione era stata un interpretazione controversa sollevata da provider che forniscono programmi di archiviazione. A loro dire, sui gestori di bar e ristoranti incombeva l obbligo di registrazione dei dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. Con questa interpretazione, che conferma quella da subito data da Fipe, i gestori dei locali saranno sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione in Internet da parte dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo all uso della rete, dovranno richiedere al consumatore di firmare l autorizzazione al trattamento dei dati personali. Il garante, nella risposta fornita a Fipe, ha infatti ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del codice. Pertanto, in primo luogo, gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l archiviazione dei dati possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di wifi offerto. Altrimenti, se vogliono continuare a utilizzare questi sistemi in maniera legittima, sono tenuti a rendere informati i propri avventori dell utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all art. 13 del codice. La connessione wifi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale. E voi cosa ne pensate di questa meravigliosa notizia? Credete che sia veramente una grossa svolta quello di aver adottato il WiFi Gratis nel nostro paese?

20 WiFi libero in bar e pizzerie Pagina 1 di 1 WiFi libero in bar e pizzerie La Fipe ufficializza che il Garante della Privacy ha confermato che gli esercenti pubblici possono concedere WiFi libero nei locali pubblici. L opinione dell avvocato Fulvio Sarzana: Il Wifi non è ancora deregolamentato Il 14 febbraio 2013 di Redazione 3 Tweet 0 15 Like 180 people like this. La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) riporta che il Garante della Privacy ha dato semaforo verde ai pubblici esercizi per rimuovere l obbligo di richiedere ai consumatori i dati personali per accedere alla Rete nei bar, pizzerie e locali dotati di connessione Wi-Fi. La Fipe ufficializza che il Garante della Privacy ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione Wi-Fi ed eventualmente PC e terminali di qualsiasi tipo. Finora i gestori di pubblici esercizi avevano l obbligo da parte dei provider di registrare i dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. Il Garante ha però risposto che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del codice. Dunque i gestori potranno azzerare gli strumenti di monitoraggio, ma, se preferiscomo continuare a utilizzarli saranno tenuti a rendere informati i propri avventori dell utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all art. 13 del codice. In vista delle Smart city, i locali pubblici (bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari) entrano nell era Mobile. Ma, secondo l edizione italiana di Wired, già nel 2011 il Garante privacy ha stabilito che non dovrà più esibire un documento per avere accesso alla Rete e l esercente non sarà più costretto a conservare le fotocopie dei dati dell utente; ma ciò non significa che decada la segnalazione di chi stia usando la connessione wireless. L abrogazione di alcuni dei commi della Pisanu non spalanca le porte all accesso anonimo al Wi-Fi pubbliche ma si limita ad alleggerire le normative a fini antiterroristici. Questa dovrebbe ancora rimane obbligatoria. Però chi raccoglie i dati degli utenti ne deve renderne consapevole il cliente ed ottenere il consenso informato. Tuttavia il garante avrebbe chiarito che non c è alcuna richiesta di dati per la connessione, visto che l Authority solleva i gestori dei locali da ogni responsabilità e mette nero su bianco che i dati personali non possano essere adoperati senza consenso. UPDATE. Riportiamo il parere dell avvocato ed esperto di diritto ed Internet, Fulvio Sarzana di S.Ippolito, che denuncia la superficialità dell annuncio del FIPE. Ancora non si può parlare di autentica deregolamentazione: Il complesso normativo citato mi induce a pensare che prima di parlare di un eventuale abrogazione o di una interpretazione autentica occorra attendere ( o sollecitare) una pronuncia dell organo delegato ad interpretare con la forza analoga alla legge sottoposta al proprio sindacato, ciò che dice il nostro legislatore, ovvero la Corte Costituzionale, a meno che nel frattempo lo stesso legislatore non intenda lui stesso precisare, modificandolo, l ambito di applicazione di una norma. - L INTERVISTA a Fulvio Sarzana: Il WiFi non è ancora libero in Italia 31/01/2014

21 Key4biz - Wi-Fi nei locali pubblici. Il Garante ribadisce: i gestori non sono responsa... Pagina 1 di 1 31/01/2014 Telecomunicazioni Tecnologie News Italia Wi-Fi nei locali pubblici. Il Garante ribadisce: i gestori non sono responsabili della navigazione dei clienti Il Garante Privacy ha risposto a Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, che aveva portato all attenzione dell Autorità i dubbi legati a un interpretazione controversa sollevata dai provider che forniscono programmi di archiviazione. Rispondendo a un quesito posto da Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio, il Garante Privacy ha confermato quanto già stabilito dal decreto Milleproroghe del 2010, ossia che i gestori dei locali che vogliono offrire ai loro clienti la connessione Wi-Fi gratuita ed eventualmente mettere a disposizione anche Pc e terminali di vario genere, sono sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate, devono richiedere al consumatore di firmare l autorizzazione al trattamento dei dati personali. Fipe aveva portato all attenzione dell Autorità i dubbi legati a un interpretazione controversa sollevata dai provider che forniscono programmi di archiviazione. Secondo queste interpretazione, sui gestori di bar e ristoranti gravava l obbligo di registrare i dati degli utenti e gli esercenti dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. Il Garante, dunque, non ha fatto altro che confermare quanto disposto nel 2010, quando venne abrogato l'obbligo, introdotto decreto Pisanu, per i gestori di locali pubblici e privati che forniscono accesso a internet, di richiedere e fotocopiare i documenti degli utenti e di conservarli in un archivio cartaceo: i gestori dei locali sono sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione dei loro clienti: il caso in questione rientra infatti fra quelli per i quali il trattamento dei dati personali non può essere effettuato senza il consenso degli interessati, così come nel caso relativo ai controlli sui Pc dei dipendenti. Pertanto, in primo luogo, gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l archiviazione dei dati possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di Wi-Fi offerto. Altrimenti, se vogliono continuare ad utilizzare tali sistemi in maniera legittima, sono tenuti a rendere informati i propri avventori dell utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, spiega Fipe in una nota. Per il presidente Fipe, Lino Stoppani, La connessione Wi-Fi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale Key4biz (14 febbraio 2013, notizia ) Key4biz.it Pegaso Uno - Cooperativa Sociale - ONLUS Tutti i diritti riservati.

22 Fipe: Wi-Fi libero da controlli nei pubblici esercizi - TechGenius Pagina 1 di 1 Fipe: Wi-Fi libero da controlli nei pubblici esercizi Mi piace 1 Tweet 6 0 Condividi 1 Davide Camastro 17 febbraio Dando ragione all interpretazione di Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi, l Autorità garante della Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione Wi-Fi ed eventualmente Pc e terminali di qualsiasi tipo. Nota positiva per i gestori dei locali è quella che saranno sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione in Internet da parte dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo all uso della rete, dovranno richiedere al consumatore di firmare l autorizzazione al trattamento dei dati personali. Internet Via Satellite promo.tooway.it/internet-satellite Scopri i Nostri Abbonamenti. A partire da 18,45 «La connessione Wi-Fi libera nei pubblici esercizi, commenta il presidente Fipe Lino Stoppani, va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale». fonte geekissimo TechGenius RIPRODUZIONE RISERVATA 31/01/2014

23 La Stampa - Fipe: WiFi libero nei pubblici esercizi ABBONAMENTI ARCHIVIO MUSEO PIÙ VISTI SOCIAL METEO Pagina 1 di 2 TUTTOAFFARI LAVORO LEGALI NECROLOGIE TECNOLOGIA SERVIZI Cerca... TORINO - CUNEO - AOSTA - ASTI - NOVARA - VCO - VERCELLI - BIELLA - ALESSANDRIA - SAVONA - IMPERIA e SANREMO VOCI DI: MILANO - ROMA ATTUALITÀ OPINIONI ECONOMIA SPORT TORINO CULTURA SPETTACOLI COSTUME MOTORI DONNA CUCINA SALUTE VIAGGI FOTO VIDEO HOME POLITICA Consiglia 220 ESTERI Tweet CRONACHE TECNOLOGIA TUTTOGREEN LAZAMPA I TUOI DIRITTI DESIGN MARE MONTAGNA SPECIALI INSERTI indoona TECNOLOGIA 14/02/2013 Fipe: WiFi libero nei pubblici esercizi La conferma arriva dal Garante della Privacy ROMA «Dando ragione all interpretazione di Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese per l Italia, l autorità garante della protezione dei dati personali ha Ebook + Sono venuto da Marte Cinque mesi nell inferno siriano, il racconto di Domenico Quirico confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione wifi ed eventualmente pc e terminali di qualsiasi tipo». Lo riferisce un comunicato della Fipe. Tutti gli ebook + Le città cercano i fondi per diventare più smart FEDERICO GUERRINI BLOG Internet è un diritto, perderne l uso è come perdere l uso della propria auto ANNA MASERA + Al via i bandi anti-digital divide «A sollevare la questione ricorda la nota - era stata un interpretazione controversa sollevata da provider che forniscono programmi di archiviazione. A loro dire, sui gestori di bar e ristoranti incombeva l obbligo di registrazione dei dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. Con questa interpretazione, che conferma quella da subito data da Fipe, i gestori dei locali saranno TI CONSIGLIAMO: sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla + Internet: Wifi libero da controlli in esercizi pubblici italiani navigazione in Internet da parte dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo all uso della rete, dovranno richiedere al consumatore di firmare l autorizzazione al trattamento dei dati personali». Ultimi Articoli + Tutti gli articoli + Attacco hacker a Yahoo, password rubate Yahoo! Mail, il servizio di posta elettronica della compagnia di... + Con Foursquare ora si può ordinare la cena da casa Grazie a una partnership stretta con GrubHub e Seamless, gli ute... + Microsoft, scossone ai vertici: Nadella in vetta e Gates forse sostituito Una ventata di novità sta per arrivare in casa Microsoft: ManyKids, l app per gli smemorati A chi non è mai capitato di dimenticare il compleanno del... + Il robot Alex rende reale l esperienza virtuale Rendere la realtà virtuale così «reale»... Il garante, nella risposta fornita a Fipe, «ha infatti ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del codice - conclude la Fipe - pertanto, in primo luogo, gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l archiviazione dei dati possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di wifi offerto. Altrimenti, se vogliono continuare a utilizzare questi sistemi in maniera legittima, sono tenuti a rendere informati i propri avventori dell utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all art. 13 del codice». Il presidente Lino Stoppani dice che «la connessione wifi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale». + Paper: il giornale di Facebook sarà lanciato il 3 febbraio in Usa Dopo settimane di indiscrezioni Facebook Paper è ufficiale... Condividi gli articoli con i tuoi amici Con l'app Facebook LaStampa.it puoi condividere immediatamente le notizie e gli approfondimenti che hai letto. Attiva l'app sul tuo profilo e segnala a tutti i tuoi amici le tue news preferite! Scopri di più su facebook.lastampa.it! Accedi a Facebook TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE: (4WNet) Il nuovo ipad a 31/01/2014

24 Wi-Fi libero: i dati personali non saranno più richiesti - News Internet - Tutto Gratis Pagina 1 di 4 Venerdì 31 Gennaio 2014 Iscriviti gratis Entra Help Mi piace TUTTOGRATISWEB Cerca Cerca in Internet 1,5mila Home News Domande e Risposte Foto Video Annunci Case Calcola RC Auto Ebook Come perdere un Twitter da $ Come creare PEC gratuita Homer Simpson indossa i Google Glass Apple, Macintosh compie 30 anni Wi-Fi libero: i dati personali non saranno più richiesti SEGUI TUTTOGRATIS Mi piace Piace a persone. Tutte le opzioni per seguire Tuttogratis Condividi Commenta Condividi Archivi Archivio categorie Archivio articoli La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha appena reso noto infatti, che il Garante per la Privacy ha Tools Registrati nella community Feed RSS Notizie Ultim'ora stabilito che gli esercenti di locali pubblici potranno mettere a disposizione reti WiFi e terminali per l accesso a Tuttogratis Finalmente sarà possibile usufruire gratuitamente del wifi di bar, ristoranti, ecc senza dover fornire i propri dati personali. 31/01/2014

25 Wi-Fi libero: i dati personali non saranno più richiesti - News Internet - Tutto Gratis Pagina 2 di 4 Internet senza dover richiedere le generalità di chi ha accesso alla rete. I gestori dei locali saranno sollevati da Pubblicità qualsiasi responsabilità rispetto all attività in Rete dei loro clienti che, a loro volta, accoglieranno con gioia Chi siamo Contattaci Privacy Antenne Wi-fi NanoStation Trilud S.p.A. - P.iva: Tutti i diritti riservati questa notizia e potranno connettersi liberamente dai propri smartphone, tablet e personal computer. Tuttogratis.it, testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano n 314/08 NanoStation Ubiquiti Wireless Picostation Airgrid Unifi Aircam Nel comunicato della Fipe si legge: Il Garante, ha ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del Codice. Pertanto, continua il comunicato, gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l archiviazione dei dati possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di WiFi offerto; altrimenti, se vogliono continuare ad utilizzare tali sistemi in maniera legittima, sono tenuti a rendere informati i propri avventori dell utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all art. 13 del Codice. La connessione WiFi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale, ha dichiarato il presidente della Fipe Lino Stoppani. Il Garante per la Privacy non ha fatto altro che confermare quanto disposto nel 2011, quando venne abrogato l obbligo, introdotto dal decreto Pisanu, per i gestori di locali pubblici e privati (che forniscono accesso a Internet), di richiedere e fotocopiare i documenti degli utenti e di conservarli in un archivio cartaceo. La decisione di lasciare l accesso a Internet in completo anonimato risulta però piuttosto strana. Chissà cosa ne penserà il GAT, Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza. E voi?! Cosa ne pensate?! Potrebbe interessarti anche temporanee gratuite e senza registrazione Twitter, hacker Come rinnovare Carta Vedere profili privati assunto per migliorare PostePay in modo su Facebook, trucchi la sicurezza facile e veloce legali da provare Social network e il mistero del 2010 Powered by Condividi Condividi questo articolo con i tuoi amici di Facebook WiFi Mi piace 13 ven 15/02/2013 da Maria Paola Ranalli Ultimi articoli Come proteggere la rete wireless LTE con 3 Italia: a 1 euro al mese 31/01/2014

26 Stampa l'articolo - IBTIMES.com: International Business News, Financial News, M... Pagina 1 di :35 CET Il WiFi diventa pubblico Giovanni Belelli Attraverso un comunicato, la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) rende noto che il Garante per la Privacy ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione wi-fi ed eventualmente Pc e terminali di qualsiasi tipo. Il motivo di tale limitazione e della scarsità di diffusione di connessioni Wi-Fi in luoghi pubblici era dovuto al fatto che i proprietari di tali strutture erano responsabili di eventuali illeciti commessi dai propri clienti. Dopo questo annuncio, il Garante libera da ogni problematica i titolari dei locali, trasferendo eventuali la responsabilità sul cliente. Ognuno è quindi responsabile di se stesso. Con questa conferma il Garante della Privacy ha di fatto applicato quello che stava scritto nel decreto Milleproroghe del 2010, ma che aveva visto alcuni provider contestare comunque l attribuzione di responsabilità verso coloro che offrivano il servizio. La risposta fornita ha infatti ribadito che "questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del Codice. In questo modo ristoranti, bar, stabilimenti balneari e più in generale qualsiasi locale pubblico potrà fornire una connessione Wi-Fi senza più dover inserire strumenti di prevenzione e monitoraggio. Anzi, a tal proposito, chi ancora dispone di tali limitazioni dovrà far sottoscrivere ai propri clienti un consenso al trattamento dei propri dati. Questa nuova svolta apre al concetto di Smart City. La connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi commenta il presidente Fipe, Lino Stoppani va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale. [Fonte: FIPE] LEGGI ANCHE Motorola X Phone: avrà un software che "cambierà il mondo degli smartphone" Dall'Alaska arriva la birra "green" Rifiuti elettronici: gli italiani smaltiscono male 31/01/2014

27 In Italia il WiFi libero è finalmente realtà! Mobile fanpage Pagina 1 di 2 In Italia il WiFi libero è finalmente realtà! Da oggi tutti i gestori degli esercizi pubblici potranno offrire ai propri clienti la rete WiFi libera senza l'obbligo di registrazione. 88 Mi piace Condividi 10 Tweet La diffusione del WiFi libero nel nostro paese è stata ostacolata per 3 anni dalla cosiddetta legge anti-terrorismo, in vigore dal Questa legge obbligava tutti gli esercenti ad avere un registro dei clienti che si agganciavano alla propria rete WiFi pubblica, difatti al momento della connessione al router WiFi di un esercizio commerciale era necessario registrarsi utilizzando i propri dati anagrafici. In questo modo si poteva tener traccia di qualsiasi operazione effettuata tramite la rete del negozio, illecita o non. Ad oggi però le cose cambiano. L Autorità garante della Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere a disposizione dei loro clienti la rete WiFi del proprio esercizio liberamente, anche senza sistemi di monitoraggio. Questo apre nuove opzioni per la navigazione mobile e soprattutto mette i bastoni tra le ruote alle rete LTE da poco attive in Italia dal momento che non tutti sono disposti ad incorrere in ulteriori spese per questa nuova tecnologia soprattutto in presenza di reti WiFi gratis. Ma non solo: tutti gli utenti che hanno un tablet in versione solo WiFi come i Nexus 7, gli ipad o il Surface Pro potranno finalmente utilizzarlo nel bar sotto casa senza dover far ricorso al tethering dal proprio smartphone. Anche la Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, ha riferito la notizia tramite una nota: A sollevare la questione era stata un interpretazione controversa sollevata da provider che forniscono programmi di archiviazione. A loro dire, sui gestori di bar e 31/01/2014

28 In Italia il WiFi libero è finalmente realtà! Mobile fanpage Pagina 2 di 2 ristoranti incombeva l obbligo di registrazione dei dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. Con questa nuova interpretazione i gestori dei locali saranno sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione in Internet da parte dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo all uso della rete, dovranno richiedere al consumatore di firmare l autorizzazione al trattamento dei dati personali. Il Garante, nella risposta fornita a Fipe, ha infatti ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del Codice. In poche parole: tutti i gestori di esercizi pubblici possono eliminare i sistemi di monitoraggio tranquillamente e senza alcuna responsabilità per l uso che ne fanno i clienti. Gli esercizi che invece voglio tenere attivo il sistema di monitoraggio potranno farlo ma dovranno informare gli utenti attraverso la sottoscrizione del tipico consenso al trattamento dei dati personali. Conclude il presidente della Fipe, Lino Stoppani: La connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale. Mi piace Condividi Piace a 88 persone. Leggi anche: 31/01/2014

29 Wi-Fi libero negli esercizi, incentivo da non perdere - The New Blog Times Pagina 1 di 2 HOME NUMERO DI OGGI COS'È QUESTO SITO ACCEDI Evidenza, Opinioni ATTUALITÀ BUSINESS DIGITAL TIMES LEX & NET MERCATI RUBRICHE SCIENZE SICUREZZA Wi-Fi libero negli esercizi, incentivo da non perdere TECNOLOGIE WORLD CLASS SULL'AUTORE: Marco Valerio Principato (1736 articoli) Informatico sin dal 1980, esperto di Internet ed elettronica e attivo in Rete dal 1999, ha curato articoli in diverse pubblicazioni specifiche tra cui Punto Informatico (direzione P. De Andreis) e CompuServe Magazine. Studia Scienze della Comunicazione ed è responsabile di questo sito. Di MARCO VALERIO PRINCIPATO Pubblicato il: 15/02/2013 CONSIGLIA Commenta Permalink TWITTER O pinioni Vista la risposta del Garante Privacy alla FIPE, sarebbe il caso che gli esercenti riflettessero: con il Wi-Fi si tratta di cogliereun opportunità non da poco. Finalmente un po di chiarezza per gli esercizi commerciali: nessuna responsabilità, non c è da registrare le generalità degli utilizzatori, nessun vincolo. Ciò emerge dalla risposta del Garante Privacy alla FIPE, sancendo la legittimità a seguito dell abrogazione del decreto Pisanu. Newsletter PINTEREST LINK BREVE PDF/STAMPA GOOGLE+ Subscribe Powered by Easy Automatic Newsletter Lite v2.7.2 ULTIMISSIME FLASH» 30/06/ BlackBerry Link, aggiornamento a v per Windows 24/05/ Nota/ Nuovi meccanismi per le dirette a questo sito 19/02/ Amazon.de, alias H.e.s.s., appalto cancellato 15/02/ BlackBerry 10, lancio in Italia il 21 febbraio 11/02/ Nota/ The New Blog Times è su Bing News ULTIMI ARTICOLI PIÙ LETTI PIÙ INVIATI PIÙ VOTATI Bug in Snapchat: ma ai giovani non interessa Articoli correlati: WiFi libero nei locali pubblici: il Garante conferma. Era ora (0) Wi-Fi libero nei negozi, meglio tardi che mai (1) Una tassa per depenalizzare il P2P?! (6) Oops, dimenticavo/ 24 gennaio 2011 (0) Per spedire un si andrà alle Poste? (0) La novità non è da poco. Non solo (-) perché lascia liberi i cittadini di accedere a Internet gratuitamente. Questa possibilità, a mio personale avviso, deve essere vista dagli esercenti come una opportunità. Senz altro qualcuno ci ha già pensato, ma tanti altri forse no. Un opportunità perché, senza che il cliente debba chiedere alcuna password, fornire le proprie generalità né alcuna altra formalità, si ritrova un valore aggiunto. Per esempio, è possibile mostrare al commerciante una foto, vista in Rete, dell articolo che si desidera per fugare eventuali ambiguità sul prodotto, senza intaccare il monte traffico del proprio Agenda Digitale, al lavoro gli esperti nominati dal Governo Letta Of2cen, il progetto europeo di contrasto ai crimini informatici QNAP HS-210: il NAS silenzioso per il salotto digitale WiMAX, i dati AGCOM e isuppli BlackBerry punta dritto al mercato business. Basterà? BBM, ovvero BlackBerry Messenger: parliamone BlackBerry, intervista al CEO italiano: ho paura Bimbi, pubblicità e smartphone: un guaio ADSL e servizi televisivi via satellite, le offerte crossselling piano dati. ULTIMO AGGIORNAMENTO AL SITO Per coloro che tengono poco alla privacy è un problema loro, del resto entrare in un esercizio dove l accesso Wi-Fi è libero significa un aggiornamento di stato istantaneo su Facebook o su FourSquare: gli esercenti più svegli potranno approfittare di questa circostanza per farsi conoscere. Dotandosi di idonea attrezzatura, il semplice avvicinarsi a un negozio può permettere di presentare al potenziale cliente del materiale informativo, per poi lasciarlo libero di navigare, se lo desidera, dove meglio crede. Per esempio, un ristorante potrebbe presentare domenica 29 dicembre 2013 ore 07:33 KEY4BIZ FEED» Rovio si difende dalle accuse di spionaggio per l'nsa Smartphone, otto su dieci venduti nel 2013 girano su Android Vincitori Rapporto Caio, Avenia (Asstel): 'Subito norme su emissioni elettromagnetiche e scavi' 31/01/2014

30 Wi-Fi libero negli esercizi, incentivo da non perdere - The New Blog Times il proprio menù del giorno, eventualmente con riconoscimento automatico della lingua e conseguente presentazione di idonea pagina tradotta. Pagina 2 di 2 Il Libro Ci vuole solo un po di fantasia e, riflettendo, si vedrà che questa libertà, un primo piccolo segnale di avvicinamento a una nazione normativamente più evoluta sotto il profilo digitale, può offrire un ventaglio vastissimo di opportunità. E in un momento particolarmente recessivo come questo, dove l economia è ferma, le tasche dei clienti sono frequentemente vuote o quasi e la crescita è a quota sottozero, vale la pena di rifletterci attentamente. Cercando, se è possibile, di approfittarne per una volta in maniera dotta, elegante, pulita, il meno invasiva possibile e intelligente. Marco Valerio Principato GOOGLE NEWS S/T ITALIA» Argomenti trattati: Yahoo, attacco hacker alle mail. Rubati i dati a migliaia di utenti - Il Messaggero decreto pisanu, garante privacy, italia, normative, wifi Microsoft, luce sul nuovo CEO? - Punto Informatico Google vende Motorola a Lenovo - Punto Informatico Su marte ce vita scienziato fa causa alla nasa Palermomania.it Sezione in lettura: Evidenza «Articolo precedente Facebook: Paper dal 3 febbraio per iphone; e solo linizio PianetaCellulare.it Articolo successivo» COMMENTI Nome (richiesto) Indirizzo (richiesto) Sito Web (opzionale) Anteprima Nota: La moderazione in uso potrebbe ritardare la pubblicazione del commento. Non è necessario reinviarlo. Invio commento Clicca su "Anteprima" per vedere come sarà pubblicato il commento. Desidero un avviso via sui nuovi commenti. INSIDE NBTIMES.IT FLAWS» Bug in Snapchat: ma ai giovani non interessa LEX & NET» SICUREZZA» Agenda Digitale, al lavoro gli esperti nominati dal Governo Letta Of2cen, il progetto europeo di contrasto ai crimini informatici Gerard Pogorel, professore emerito della Università ParisTech di Parigi, e Scott Marcus, già advisor della Federal Communications Commission, sono stati chiamati ad analizzare lo stato attuale della infrastruttura per la... Online Banking, ormai pressoché una parola d'ordine per la maggior parte delle banche. Ma la sicurezza? Un nuovo progetto europeo prova a migliorarne le condizioni. COPYRIGHT The New Blog Times - Roma, ITALY - Tutti i diritti riservati - All Rights Reserved. Copia o inclusione consentite come da licenza CC3.0, solo con link e citazione fonte HARDWARE» TELECOMUNICAZIONI» MERCATI» WiMAX, i dati AGCOM e isuppli Qual è lo stato dei fatti sui collegamenti WiMAX in Italia? L'offerta esiste ed è abbastanza variegata. Alcune considerazioni sulle statistiche dell'utenza attiva. QNAP HS-210: il NAS silenzioso per il salotto digitale... BlackBerry punta dritto al mercato business. Basterà? Immagini e filmati sono di pubblico dominio. In caso di contestazione, contattare la Redazione. Contatti - Segreteria: Fax: redazione [at] nbtimes.it 31/01/2014

31 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 1 di 9 Feed Xml Login Registrati Forum Cerca in PI HOME ATTUALITÀ TECNOLOGIA SICUREZZA DIRITTO & INTERNET BUSINESS DIGITAL LIFE HARDWARE di Mauro Vecchio venerdì 15 febbraio 2013 Commenti (76) Italia, Garante per WiFi davvero libero L'Authority ha confermato l'abrogazione del contestato decreto Pisanu. I pubblici esercizi potranno smantellare gli strumenti per il monitoraggio e l'archiviazione dei dati dei clienti Roma - L'Autorità garante per la Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercizi pubblici italiani "possono mettere LIBRI DOWNLOAD WEBINAR APPROFONDIMENTI PARTNER La nuvola è vicina I professionisti, le aziende grandi e piccole, tutti possono approfittare delle capacità della public cloud di Microsoft. Per esempio mettendola alla prova con il backup dei propri dati LEGGI ANCHE ULTIME NOTIZIE ATTUALITÀ liberamente a disposizione degli utenti la connessione WiFi ed eventualmente PC e terminali di qualsiasi tipo". In risposta ad un quesito posto dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), il Garante della Privacy ha in Rapporto Caio: l'italia deve muoversi COMMENTI sostanza ribadito quanto già introdotto dal cosiddetto decreto Milleproroghe nell'anno WebTheatre/ Video per ogni occasione "I gestori dei locali saranno sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione in ATTUALITÀ Internet da parte dei loro clienti - si legge nella nota diramata dalla FIPE sulla decisione del Datagate, briciole di trasparenza Garante - nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo ATTUALITÀ NSA, delfini curiosi e uccelli indiscreti all'uso della Rete, dovranno richiedere al consumatore di firmare l'autorizzazione al trattamento dei dati personali". ATTUALITÀ I vertici della federazione aderente a avevano chiesto l'intervento dell'autorità a partire da una controversa interpretazione sollevata da vari provider Courtney Love, nessun cinguettio diffamante che forniscono programmi di archiviazione. Sui gestori di bar e ristoranti incombeva l'obbligo di registrazione dei dati da parte degli utenti, insieme ad una forma di corresponsabilità nelle specifiche tipologie di siti visitati dai clienti "in caso di connessione alla Rete con PUNTO INFORMATICO WEBINAR l'accesso telematico fornito dal locale". La soluzione ideale per HP Software: Application Lifecycle Management Guarda il Webinar Confermando l'abrogazione del contestato decreto Pisanu, l'autorità tricolore ha autorizzato gli esercenti all'eliminazione di tutti quegli strumenti per il monitoraggio e l'archiviazione dei dati, senza il rischio di alcuna forma di responsabilità, per rendere "realmente libero il servizio di WiFi offerto". In alternativa, gli stessi pubblici esercizi potranno continuare ad utilizzare tali sistemi, tenendo in considerazione l'obbligo di consenso informato da parte dei clienti per l'utilizzo dei dati monitorati (art. 13 del Codice). "La connessione WiFi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle Tutti i Webinar I LIBRI DI PUNTO INFORMATICO Aaron Swartz - Una vita per la cultura libera e la giustizia sociale Un hacker, un attivista, un giovane che si è battuto per - ha spiegato il presidente di FIPE Lino Stoppani - Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante liberare la cultura con i mezzi della Rete: Aaron Swartz si è tolto la vita un anno fa. Questa raccolta di nell'era del digitale". 31/01/2014

32 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 2 di 9 documenti, di traduzioni, [...] Scarica gratis il libro completo TAG: internet, wifi, decreto pisanu, privacy, FIPE, Italia, wireless Stampa Segnala via Tutti di Attualità NOTIZIE COLLEGATE ATTUALITÀ Pisanu, abrogazione e liberazione del WiFi? Presentato al Senato il disegno di legge n per l'abrogazione del contestato articolo 7 del Decreto Pisanu. Incertezza sui tempi dell'iter che dovrebbe portare alla liberalizzazione degli accessi. Ma si pensa a nuove regole ATTUALITÀ Decreto Pisanu, il lungo addio Pare il titolo di un romanzo hard boiled, ma è un giallo che riguarda il wireless del Belpaese. Tra leggi abrogate e decreti che sopravvivono, data retention e obblighi di identificazione, la trama si infittisce HOT TOPIC + LETTE + COMMENTATE CLOUD TWITTER advertising android apple bitcoin ATTUALITÀ Speciale/ Italia, ufficiale la censura su Internet brevetti copyright ATTUALITÀ datagate diritto d'autore facebook file sharing Bip Mobile al contrattacco google DIRITTO & INTERNET Roma vara la Legge Urbani italia microsoft intel internet lavoro it mercato mobile nsa privacy samsung sicurezza smartphone HARDWARE Huawei Ascend P6, il cinese elegante ATTUALITÀ social network tecnocontrollo Lo strano caso Bip Mobile telefonia Forum (visualizzazione classica) usa videogame videogiochi 76 COMMENTI ALLA NOTIZIA ITALIA, GARANTE PER WIFI DAVVERO LIBERO Solo discussioni principali 8 Ordina Dal più nuovo Niente di nuovo... wifi libero < aperto albesvs Il pronunciamento del Garante della Privacy non dice niente di nuovo rispetto a quanto prevedeva la normativa già da inizio 2011, riassunta molto bene a questo indirizzo anche con considerazioni che condivido in pieno. Tra l'altro è giusto che il garante della Privacy ribadisca che se vengono raccolti dei dati degli utenti ci debba essere il consenso degli stessi, ma per il tutto il resto (che per certi aspetti imporebbe l'applicazione del Codice delle Comunicazione Elettroniche) la competenza è dell'agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), che, proprio a riguardo di quelle categorie di esercenti commerciali che non hanno come oggetto sociale principale l'attività di telecomunicazioni, si era già espressa nel lontano 2003 con una delibera specifica (102/03/CONS). albesvs 5 Un punto fondamentale da considerare è che, sebbene non ci sia una responsabilità diretta per chi offre una connessione pubblica, la Polizia Postale, nel momento in cui si presenta dall'intestatario della linea utilizzata per commettere il reato, deve svolgere un'attività di indagine per appurare che non sia stato commesso dall'intestatario stesso. Tale attività di indagine può prevedere il sequestro di computer e/o dischi e di certo può non far piacere, soprattutto ad un'attività commerciale; avere un sistema che tiene i log delle connessioni degli utenti (nel rispetto della normativa sulla privacy) permette all'esercente di fornire una prova di estraneità al reato commesso. Altro punto fondamentale è quello legato alla qualità del servizio wifi offerto: una rete aperta difficilmente offrirà all'utilizzatore un buon servizio. Solo una limitazione temporale/di traffico per utente ed accorgimenti tecnici come il QOS permettono di avere un servizio decente. Wifi LIBERO non vuol dire wifi APERTO, soprattutto se l'esercente vuol stare tranquillo e l'utente/utilizzatore vuole avere un buon servizio veloce ed affidabile. Scritto il 18/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi nr: Skywalker Non ho capito una cosa: se io attacco il doppino telefonico dell'adsl del mio negozio ad un router/access point, lo lascio aperto, limito il numero di connessioni max, assegno QoS e assegno la banda minima per ogni connessione, la Polizia Postale cosa mi sequestra? La scheda di memoria del registratore di cassa? Il PC della contabilità? La SD del mio cellulare? 31/01/2014

33 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 3 di 9 Se si portano via il router/access point, amen. Comprarne un altro non vado in fallimento. Scritto il 18/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi albesvs Con una configurazione del genere non sarebbe possibile limitare l'accesso del singolo utente (per es. ad 1 ora o 1GB al giorno), permettendo per esempio che un utente resti collegato 24h/24h impegnando una delle n connessioni massime impostate (in hotspot molto frequentati e/o in zone densamente popolate questa funzionalità può fare la differenza tra un servizio inutilizzabile ed un buon servizio). Il fatto che un pc non sia collegato permanentemente al modem/router ADSL non vuol dire che non lo sia mai stato, in particolare nel momento di commissione del reato. La Polizia Postale in caso di indagine (preceduta da un mandato) può sequestrare qualunque PC o smartphone wifi presente presso l'esercente, compreso il PC della contabilità o lo smartphone personale. Se l'esercente non sarà l'autore di alcun reato, su tali dispositivi non ci saranno prove contro di lui e quindi verrà scagionato, ma rimane quantomeno il fatto che per un'attività non è piacevole rimanere senza tali strumenti di lavoro anche solo per una settimana. albesvs 5 Nel passato sono successi diversi casi riguardo allo scaricamento di materiale pedopornografico, dove la Polizia Postale ha proceduto proprio nelle modalità descritte ed è riuscita ad assicurare alla giustizia i colpevoli. Scritto il 18/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi nr: bubba - Scritto da: albesvs Il pronunciamento del Garante della Privacy non dice niente di nuovo rispetto a quanto prevedeva la normativa già da inizio 2011, riassunta molto bene a questo indirizzo blabla non metto in dubbio tutta la dissertazione, ma hai notato si, che l'articolo si ferma a valutare norme e pareri a FEBBRAIO 2012? soprattutto ad un'attività commerciale; avere un sistema che tiene i log delle connessioni degli utenti (nel rispetto della normativa sulla privacy) permette all'esercente di fornire una prova di estraneità al reato commesso. mah..si e no. Il sequestro possono farlo comunque. Al max avra' un maggior giustificativo per discolparsi. Altro punto fondamentale è quello legato alla qualità del servizio wifi offerto: una rete aperta difficilmente offrirà all'utilizzatore un buon servizio. Solo una limitazione temporale/di traffico per utente ed accorgimenti tecnici come il QOS permettono di avere un servizio decente. Non c'e' relazione tra "wifi aperto" e throttling (piu che QoS) della banda o buon/cattivo servizio in generale. "Aperto" e' legato al solo fatto di NON lasciare credenziali (o, alla peggio, che sia la medesima per tutti senza ticketing & log). Scritto il 19/02/2013 alle 1.34 Segnala abusi Quota Rispondi albesvs Il pronunciamento del Garante della Privacy non dice niente di nuovo rispetto a quanto prevedeva la normativa già da inizio 2011, riassunta molto bene a questo indirizzo blabla non metto in dubbio tutta la dissertazione, ma hai notato si, che l'articolo si ferma a valutare norme e pareri a FEBBRAIO 2012? albesvs 5 Sì, infatti la normativa non è cambiata dal febbraio E' proprio per quello che dicevo che non c'è niente di nuovo nella notizia pubblicizzata dalla FIPE. Altro punto fondamentale è quello legato alla qualità del servizio wifi offerto: una rete aperta difficilmente offrirà all'utilizzatore un buon servizio. Solo una limitazione temporale/di traffico per utente ed accorgimenti tecnici come il QOS permettono di avere un servizio decente. Non c'e' relazione tra "wifi aperto" e throttling (piu che QoS) della banda o buon/cattivo servizio in generale. "Aperto" e' legato al solo fatto di NON lasciare credenziali (o, alla peggio, che sia 31/01/2014

34 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 4 di 9 la medesima per tutti senza ticketing & log). Ok, io per "aperto" intendevo proprio un sistema senza captive portal e quindi senza ticketing. L'ACCOUNTING (aaa) di un sistema con captive portal o con WPA Enterprise è proprio la differenza tecnica che permette di limitare l'accesso temporale/traffico PER utente, evitando che lo stesso utente (reso unico tramite l'identificazione anche solo per mezzo del numero di cellulare) possa rimanere collegato 24h/24h. Ci sono casi in cui il segnale wifi sconfina in aree dove ci sono abitazioni e dove la gente pur di non pagare una ADSL sta collegata perennemente al wifi pubblico dell'esercente vicino. In tale situazione l'assenza di un sistema di accounting rende il servizio wifi praticamente inutilizzabile. L'identificazione è noiosa ma va a vantaggio prima di tutto dell'utilizzatore. Scritto il 19/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi nr: zunzun - Scritto da: albesvs Un punto fondamentale da considerare è che, sebbene non ci sia una responsabilità diretta per chi offre una connessione pubblica, la Polizia Postale, nel momento in cui si presenta dall'intestatario della linea utilizzata per commettere il reato, deve svolgere un'attività di indagine per appurare che non sia stato commesso dall'intestatario stesso. Tale attività di indagine può prevedere il sequestro di computer e/o dischi e di certo può non far piacere, soprattutto ad un'attività commerciale; avere un sistema che tiene i log delle connessioni degli utenti (nel rispetto della normativa sulla privacy) permette all'esercente di fornire una prova di estraneità al reato commesso. Prova di estraneità? E quale prova può essere, un log che lo stesso esercente potrebbe aver manipolato? Non mi risulta che sui router consumer ci siano log blindati e non "tamperabili". Ma, a parte questo, ammettiamo che qualcuno commetta un reato in rete e che la polizia arrivi dall'esercente perchè l'ip è quello a lui intestato. Intanto, visti i tempi di indagine in Italia, la polizia può arrivare con ben oltre un anno di ritardo rispetto al fatto. Quindi i log devono essere conservati per diversi anni, diciamo due o tre se non quattro-cinque. Ammettiamo comunque che venga fatto. A questo punto la polizia sta cercando una connessione da quell'ip fatta alle ore X del giorno Y (molto probabilmente di parecchi mesi prima). Normalmente in quel momento ci aranno stati più utenti collegati, magari cinque o dieci. Ma mettiamo che ce ne fosse solo uno. Sul log viene ritrovata, per quel giorno e quell'ora, una sola connessione wi-fi al router, con mac address D3-5E ecc. e nome computer "PCGIOVANNI". L'esercente dice "visto? non sono io, non ho quel mac address e nessun mio PC ha nome "PCGIOVANNI". Io mi chiamo Mario, andate a cercare un qualche Giovanni nelle vicinanze!". Al che un qualsiasi investigatore, pure di quelli scarsi, gli risponderebbe immediatamente che sia i mac address che i nomi dei computer possono essere facilmente cambiati temporaneamente via software e che la cosa non lo scagiona affatto. Potrebbe essere stato l'esercente Mario a collegarsi in wi-fi al suo stesso router, mettendo temporaneamente un mac address e un nome computer inventati, per far ricadere i sospetti su un esterno! Addirittura, la presenza dei log, non obbligatori per legge, potrebbe perfino far sospettare qualcuno che sia stata fatta dall'esercente come copertura! A questo punto, i PC ed altro materiale vengono COMUNQUE sequestrati ed esaminati per trovare eventuali prove del reato (pedopornografia, fiancheggiamento del terrorismo ecc.). Se non viene trovato nulla saranno restituiti, si spera in poco tempo, se invece viene trovato qualcosa anche solo di sospetto è molto probabile che il sequestro sia mantenuto, per poter fare ulteriori accertamenti. Quindi il rischio di sequestro, anzi la CERTEZZA del sequestro almeno temporaneo, c'è comunque, log o non log. Altro punto fondamentale è quello legato alla qualità del servizio wifi offerto: una rete aperta difficilmente offrirà all'utilizzatore un buon servizio. Solo una limitazione temporale/di traffico per utente ed accorgimenti tecnici come il QOS permettono di avere un servizio decente. Ecco, su questo invece sono anche d'accordo. 31/01/2014

35 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 5 di 9 Ma come fare per limitare il traffico? Agendo sul mac address? Vorrebbe dire "iscriversi" all'hotspot, anche senza dare il proprio nome, con il proprio mac address (vero o taroccato, se uno non vuole dare quello vero perchè non vuole farselo tracciare e pensa di usare sempre quello "finto" per andare su quel wi-fi). E poi, come funziona? Lasci aperto il filtro su quel mac address per tre mesi e gli dici "tra tre mesi si ripresenti qui, se vuole, per rinnovare l'accesso"? E se è un ristorante, chiedi all'avventore seduto al tavolo il mac address e al volo lo metti nel filtro del router? E poi, lo togli dopo che ti ha pagato il conto? Si, si può fare ma alla fine, sia per irrilevanza dei log come prova a discarico sia per motivi di gestione, che rischiano di diventare quasi altrettanto onerosi del decreto Pisanu, credo che o si lascia la cosa blandamente "chiusa" (una password unica per tutti, cambiata periodicamente, proprio per non lasciare tutto aperto) o tanto vale non offrire il servizio. Scritto il 19/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi albesvs Non parlavo assolutamente di soluzioni consumer che un esercente si configura da solo o semplicemente a cui accesso in modifica. Ci sono una miriade di soluzioni di tipo professionale (più o meno valide) basati su sistemi AAA (Authentication, Authorization, Accounting) dove il garante della validità validità dei log delle connessioni è il fornitore stesso del servizio. Sono d'accordo che non si può totalmente escludere che il sequestro da parte della Polizia Postale sia eseguito comunque, ma avere una possibilità in più di dimostrare l'estraneità per l'esercente è sicuramente una cosa non da poco. Anche perché in sede di processo dell'esercente il fornitore potrà testimoniare riguardo la validità dei propri log e la Polizia Postale stessa potrà effettuare una verifica sul fornitore per accertarne la validità. albesvs 5 Sui tempi di indagine la Polizia Postale sa benissimo che la legge sulla privacy impone la cancellazione di tutti i log relativi al traffico dopo 12 mesi, quindi si muove prima (di retate sullo scaricamento di materiale pedopornografico ne hanno fatte diverse, basta leggere i giornali). Anche riguardo al come limitare il tempo di connessione o traffico per utente soluzioni professionali AAA sul mercato ce n'è pieno. Basta cercare. E spesso costano meno di un modem/router. Per esempio: Scritto il 19/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi nr: zunzun - Scritto da: albesvs Non parlavo assolutamente di soluzioni consumer che un esercente si configura da solo o semplicemente a cui accesso in modifica. Ci sono una miriade di soluzioni di tipo professionale (più o meno valide) basati su sistemi AAA (Authentication, Authorization, Accounting) dove il garante della validità validità dei log delle connessioni è il fornitore stesso del servizio. Si, ma qui allora direi che, come minimo, stiamo parlando più di grossi esercizi (una mensa, un fast food, una biblioteca...) che non del baretto o del ristorante di quartiere. Io non ce lo vedo un piccolo esercente che mette nel suo locale un sistema che spesso neppure una media azienda usa per autenticare il proprio traffico, quantomeno per scarsa, probabilmente nulla, conoscenza della cosa. Non solo: un sistema AAA ha senso solo se identifica con certezza la persona o almeno il computer che ha fatto l'accesso, non basta che i log degli IP siano inalterabili. Il che vuol dire una procedura di identificazione personale non meno rigida di quella del decreto Pisanu, forse anche di più. Come si fa ad autenticare il cliente (magari sporadico) di un ristorante? Chi gli da le credenziali e sulla base di quali documenti validati? Cosa faccio, una scansione della carta di identità e la invio al fornitore del sistema AAA dicendo "garantisco io che questo è il signor Pippo Franco, che ho ora davanti a me, associate il nome al codice che gli attribuirete"? Diventa peggio del decreto Pisanu, in termini formali-burocratici. Non è come dare le credenziali ad un dipendente aziendale, che è già inserito in un contesto (e già lì non ci si mettono cinque minuti). Tra l'altro: il dipendente è responsabile della sua password, per lo meno per regole aziendali con relative sanzioni interne. Ma un cliente potrebbe dare la sua password ad altri, chi lo controlla e se scoprisse che l'ha data ad altri che sanzioni gli applica? Nella maggior parte dei casi vedo davvero improponibile una registrazione che sia addirittura più formale del decreto Pisanu: non solo i normali bar o ristoranti, ma per esempio anche la sala di aspetto di un aeroporto (tranne per i frequent flyers) o l'atrio di un cinema dove la gente attende l'orario della propria proiezione. 31/01/2014

36 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 6 di 9 La cosa è più fattibile per un campeggio, un albergo o una biblioteca, dove c'è una maggiore permanenza del cliente e dieci minuti di "registrazione" sono forse più sopportabili per il cliente stesso, ma in tutti gli altri casi io credo che l'effetto sarebbe lo stesso del Pisanu: wi-fi "ammazzato" preventivamente. Sono d'accordo che non si può totalmente escludere che il sequestro da parte della Polizia Postale sia eseguito comunque, ma avere una possibilità in più di dimostrare l'estraneità per l'esercente è sicuramente una cosa non da poco. Anche perché in sede di processo dell'esercente il fornitore potrà testimoniare riguardo la validità dei propri log e la Polizia Postale stessa potrà effettuare una verifica sul fornitore per accertarne la validità. Mah, è qui che secondo me non è vero: i log non dimostrano l'estraneità dell'esercente, per quello che dicevo prima, a meno FORSE di mettere il tutto in un sistema AAA davvero molto rigido e controllato, del tutto incompatibile con tipologia e tempi della maggior parte degli esercizi commerciali. Ma un sistema AAA molto rigido fa scappare gli utenti, quindi tanto vale non spendere neppure i soldi per il sistema stesso! E se non c'è un sistema veramente controllato, allora al massimo certe soluzioni parziali possono essere prese come indicazione di "buona volontà" da parte dell'esercente, che ha messo un qualche sistema di controllo accessi, non di sua sicura "innocenza". Sui tempi di indagine la Polizia Postale sa benissimo che la legge sulla privacy impone la cancellazione di tutti i log relativi al traffico dopo 12 mesi, quindi si muove prima (di retate sullo scaricamento di materiale pedopornografico ne hanno fatte diverse, basta leggere i giornali). Ah, ero rimasto al vecchio limite di cinque anni. Anche riguardo al come limitare il tempo di connessione o traffico per utente soluzioni professionali AAA sul mercato ce n'è pieno. Basta cercare. E spesso costano meno di un modem/router. Per esempio: Oddio, la maggior parte di quelle soluzioni costa ogni anno due o tre volte il costo di un modem router. Ma il problema non è il costo, è che la filosofia di registrare e controllare gli accessi è proprio quella che ha tagliato le gambe al wi-fi libero. Quindi non vedo perchè dovrebbe avere successo adesso se chi la promuove sono i privati invece di essere imposta dallo Stato. Stato che inoltre è tornato indietro, liberando (una volta tanto in modo piuttosto esplicito) i fornitori di wi-fi da certi obblighi, in certo modo parificandoli ai privati (nessun privato cittadino ha neppure l'obbligo di proteggere il proprio wi-fi, nonostante ogni tanto ci sia qualcuno con le idee confuse che dice il contrario). Cercare ora soluzioni analoghe ma "autonome" mi sembra voglia dire essere "più stalisti dello Stato e più sorveglianti dei sorveglianti di Stato". Anche facendolo (comprensibilmente) "per non avere guai" non mi sembra una gran soluzione. A mio avviso, o si accetta un certo "rischio" (come ora fa lo Stato stesso abolendo il Pisanu!) o tanto vale rinunciare a fornire il wi-fi. Scritto il 19/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi Rete e media paradox Come al solito questi brontosauri che ci s-governano arrivano sempre dopo. Almeno così sembrerebbe. In realtà si voleva con ogni mezzo bloccare la rete, vista a ragione un pericolo per la stampa e le televisioni. I fatti del giorno confermano questa tesi: carta stampata e televisioni ormai non formano più il comune sentire. paradox 58 Scritto il 18/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi Tethering sidela Ormai chi non ha un cellulare col tethering? Se la possono tenere la wi-fi 31/01/2014

37 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 7 di 9 sidela 9 Scritto il 16/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi unaduralezione - Scritto da: sidela Ormai chi non ha un cellulare col tethering? quello che è vietato dal 90% dei contratti che firmi? Quegli stessi contratti che vietano VOIP (che al contrario si può fare benissimo con Wi-FI) Quegli stessi contratti "internet illimitata"? Sì, pochi Giga (manco ci fai l'aggiornamento di windows) e poi navighi come nel 1990 con una 56k. unaduralezione Se la possono tenere la wi-fi si lavora bene lì in TIM? Scritto il 17/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi TADsince Scritto da: unaduralezione - Scritto da: sidela Ormai chi non ha un cellulare col tethering? quello che è vietato dal 90% dei contratti che firmi? Quegli stessi contratti che vietano VOIP (che al contrario si può fare benissimo con Wi-FI) TADsince Mah... Con la wind col giga che ti danno ci puoi fare quello che vuoi, dal tethering a skype, d'altronde a quel prezzo... (9 euro al mese!) Quegli stessi contratti "internet illimitata"? Sì, pochi Giga (manco ci fai l'aggiornamento di windows) e poi navighi come nel 1990 con una 56k. Sì questo è vergognoso. 9 euro per un 1 giga è uno scandalo, con la Tim è ancora peggio. C'è da dire che 1 giga se usato dal cellulare non ti ci avvicini nemmeno (io ne ho buttati a iosa) ma appena ti ci collegi col pc le cose cambiano... Comunque, secondo me nel giro di qualche anno prima o poi qualcuno farà una vera flat su mobile, e col 4G potremmo ritrovarci a non avere più bisogno di un adsl. Almeno, io me lo auguro. Scritto il 18/02/2013 alle 9.01 Segnala abusi Quota Rispondi nr: Trollollero - Scritto da: TADsince Scritto da: unaduralezione - Scritto da: sidela Ormai chi non ha un cellulare col tethering? quello che è vietato dal 90% dei contratti che firmi? Quegli stessi contratti che vietano VOIP (che al contrario si può fare benissimo con Wi-FI) Mah... Con la wind col giga che ti danno ci puoi fare quello che vuoi, dal tethering a skype, d'altronde a quel prezzo... (9 euro al mese!) Quegli stessi contratti "internet illimitata"? Sì, pochi Giga (manco ci fai l'aggiornamento di windows) e poi navighi come nel 1990 con una 56k. 31/01/2014

38 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 8 di 9 Sì questo è vergognoso. 9 euro per un 1 giga è uno scandalo, con la Tim è ancora peggio. C'è da dire che 1 giga se usato dal cellulare non ti ci avvicini nemmeno (io ne ho buttati a iosa) ma appena ti ci collegi col pc le cose cambiano... Comunque, secondo me nel giro di qualche anno prima o poi qualcuno farà una vera flat su mobile, e col 4G potremmo ritrovarci a non avere più bisogno di un adsl. Almeno, io me lo auguro. Ti ricordo che siamo in Italia, paese in cui, se hai la sventura di vivere fuori da una grande citta', non esiste la fibra ottica. E se sei particolarmente fortunato e vivi in qualche zona "rurale" in mezzo alle montagne, tanti saluti anche alla connessione cellulare... Scritto il 18/02/2013 alle 9.08 Segnala abusi Quota Rispondi nr: Ignazio - Scritto da: sidela Ormai chi non ha un cellulare col tethering? Se la possono tenere la wi-fi Primo rispondi tu del tethering se lo dai a terzi Secondo i telefoni si stanno adattando e dovranno marcare i pacchetti, e gli operatori li bloccheranno se non paghi un extra. Scritto il 18/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi I magistrati sono molto più avanti nr: Guido La Vespa Mentre noi ci appacipigliamo per dei diritti civili minimi in termini di privacy e libertà personali pensando al wifi, la magistratura sta cercando (e ci sta pure riuscendo) di creare una schedatura massiva delle persone tramite dna, con la solita scusa dei pedo-satanisti. Scritto il 16/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi nr: vuoto - Scritto da: Guido La Vespa Mentre noi ci appacipigliamo per dei diritti civili minimi in termini di privacy e libertà personali pensando al wifi, la magistratura sta cercando (e ci sta pure riuscendo) di creare una schedatura massiva delle persone tramite dna, con la solita scusa dei pedo-satanisti. la magistratura fa le leggi? ah beh, mancavano solo loro visto che si va avanti a decreti circolari e regolamenti. Le schedature massicce ci saranno e saranno sempre incomplete. Questo perché una società perfettamente trasparente è giusta e buona, una società trasparente al 99,999999% è totalitaria, ingiusta e malvagia. Secondo voi partendo dalla nostra società, in quale dei due scenari è più facile finire? Scritto il 16/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi Ma va! paoloholzl Da quando il decreto non era stato prorogato si poteva già fare. Solo che ovviamente vista la situazione di diffidenza di chi ha il terrore di essere inquisito per offrire un servizio gratuito, fiorivano le 'dietrologie'. Non vi dico quante volte ho contestato che non servivano più documenti ecc. per la connessione da un Internet caffè, nessuno di fidava. I gestori temevano poi di essere considerati responsabili di quanto fanno gli utenti mentre navigano. Da qui la domanda al garante, che finalmente ha risposto chiaramente. paoloholzl 567 E poi in Italia non basta dire 'ora si può fare' ci vuole sempre qualche altro 'ministero' a dire 'sì é proprio vero!'. Ora non ci sono più scuse, possiamo tornare un paese normale... Scritto il 16/02/2013 alle 8.37 Segnala abusi Quota Rispondi nr: Leguleio - Scritto da: paoloholzl E poi in Italia non basta dire 'ora si può fare' ci vuole sempre qualche altro 'ministero' a dire 31/01/2014

39 PI: Italia, Garante per WiFi davvero libero Pagina 9 di 9 'sì é proprio vero!'. Ora non ci sono più scuse, possiamo tornare un paese normale... No, l'italia un paese normale non lo sarà mai. Questa è una goccia nell'oceano. Scritto il 16/02/2013 alle Segnala abusi Quota Rispondi CONTINUA A LEGGERE I COMMENTI Successiva (pagina 1/3-11 discussioni) Forum (visualizzazione classica) Risposta alla notizia Prima di pubblicare un tuo commento assicurati che: sia in tema e contribuisca alla discussione in corso non abbia contenuto razzista o sessista non sia offensivo, calunnioso o diffamante La redazione con i controlli a campione si riserva di cancellare qualsiasi contenuto ingiurioso, volgare, illegale o contrario alla policy. Nome e cognome Fai il login o Registrati Oggetto Emoticon e video Testo - Anteprima caratteri disponibili: 7000 Aggiorna immagine Scrivi il codice antispam Ho letto e approvato la policy dei commenti. Il post che sto inserendo non contiene offese e volgarità, non è diffamante e non viola le leggi italiane. INFORMAZIONI SU PI PER LA PUBBLICITA' SU PI INFORMATIVA Punto Informatico è testata giornalistica quotidiana - Tribunale di Roma n. 51 del De Andreis Editore Srl a socio unico - Gruppo Edizioni Master Spa - P.IVA: ROC: 7983 Tutti i contenuti pubblicati, salvo diversa indicazione, sono soggetti alla licenza Creative Commons 31/01/2014

40 Giornata storica per l'italia, wi-fi libero, abrogato dall'authority il decreto Pisanu - n... Pagina 1 di 1 Mi piace Tweet 3 GIORNATA STORICA PER L'ITALIA, WI-FI LIBERO, ABROGATO DALL'AUTHORITY IL DECRETO PISANU Una svolta epocale per il libero scambio d'informazione online in Italia finalmente è stato abrogato il decreto Pisanu dall'authority per le telecomunicazioni decretando di fatto la fine della responsabilità civile e penale sulla fornitura di linee wi-fi libere. Finalmente, quindi, i locali pubblici potranno fornire un servizio wi-fi completamente aperto senza più le farraginose registrazioni con numeri di telefono o documenti vari, si arriverà al locale e ci si collegherà ad internet (al più si dovrà chiedere la password). Cade così l'ultimo tabù italiano che strizzava l'occhio alle compagnie telefoniche ed i locali potranno finalmente avere un'altra "freccia" nel loro arco. n base alla vecchia interpretazione della legge, i bar e i ristoranti avrebbero avuto l obbligo di registrare i dati degli utenti e sarebbero stati ritenuti co-responsabili dei siti visitati dai clienti. L interpretazione fornita dall Autorità garante solleva invece i gestori dei locali da qualsiasi responsabilità e ribadisce come i dati personali dei clienti non possano essere usati senza apposito consenso. Il presidente Fipe, Lino Stoppani, ha accolto con soddisfazione il chiarimento, sottolineando come la connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti unservizio importante nell era del digitale. 31/01/2014

41 ArticoloTre» Wi-Fi libero. Un Italia alla Starbucks» Print Pagina 1 di 2 - ArticoloTre Wi-Fi libero. Un Italia alla Starbucks Posted By Valeria Gargiulo On 15 febbraio 09:50 In Attualità,MainSlider No Comments Oggi, il Garante Privacy ha confermato che i gestori di locali, i quali vogliano offrire ai clienti una connessione Wi-Fi gratuita, sono sollevati da qualsiasi responsabilità legata alla navigazione. Ecco il via italiano verso l evoluzione in una moderna smart city. [1] - V.G. 15 febbraio 2013 Un Italia alla Starbucks. Quante volte, osservando i ragazzi seduti ai tavolini dei locali della rinomata catena americana, chattare o lavorare dal proprio pc come fossero a casa propria, davanti a una suggestiva grossa tazza di caffè abbiamo pensato: Ecco cosa manca in Italia!. Ebbene, oggi non solo conosciamo la motivazione alla base di questa lacuna, ma abbiamo addirittura trovato la soluzione per colmarla. Non si tratta di semplice differenza tra culture, come spesso siamo indotti a pensare, bensì di una paura parecchio diffusa tra i proprietari dei nostri bar, ristoranti e pub: quella di pagare per illeciti commessi da altri. Ecco cosa, finora, ha tenuto a freno la loro voglia di aprirsi, modernizzarsi, americanizzarsi, regalando ai propri clienti una rete Wi-Fi libera, privilegio che già da tempo regna nel resto del mondo industrializzato. Il terrore che una navigazione troppo spinta degli utenti li facesse finire nei guai. Convinzione sfatata. Oggi, in risposta a un quesito posto da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio), il Garante Privacy ha confermato quanto già stabilito dal decreto Milleproroghe del 2010, ossia che chiunque voglia offrire ai consumatori una connessione Wi-Fi gratuita ed, eventualmente, mettere a loro disposizione anche Pc e terminali di vario genere, è sollevato da qualsiasi responsabilità e, nel caso di richiesta di informazioni più dettagliate, è autorizzato a richiedere una firma per l autorizzazione al trattamento dei dati personali». Ora che il dubbio è definitivamente chiarito e tutti dovrebbero essere più tranquilli, sarebbe bene sciogliere le redini per recuperare il passo di un era digitale da smart city sempre più svelta, che comincia a lasciarci parecchio indietro. Forse è il caso di sbrigarsi se vogliamo evitare brutte figure legate a un arretratezza mascherabile ancora per poco con la storia dell inimitabile caffè all italiana. SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK DI ARTICOLOTRE.COM!! Mi piace [2] 3 Article printed from ArticoloTre: URL to article: URLs in this post: [1] Image: /01/2014

42 WiFi libero in italia nei locali pubblici, il Garante della Privacy e la FIPE danno uffi... Pagina 1 di 2 WIFI LIBERO IN ITALIA NEI LOCALI PUBBLICI, IL GARANTE DELLA PRIVACY E LA FIPE DANNO UFFICIALMENTE IL VIA LIBERA!. febbraio 15 Like 11 by MELASCRIVI.COM 14: Tweet BACK TO HOMEPAGE 10 Share Print This Article 1 QUESTI ARTICOLI TI POTREBBERO PIACERE... Chi vince il Pallone d'oro: Il bottone PIN it di Pinterest è più interessante Le novità incredibili del PUBBLICA QUI IL TUO ANNUNCIO 4WNET Il nuovo ipad a 17? Agli utenti italiani uno sconto del 80% grazie a un trucco megabargains24.com Bin Laden è vivo o morto? La notizia è arrivata da una Risparmia fino a 300 Fai un Preventivo! Con Direct Line il Risparmio è Assicurato Un angelo chiede aiuto Dona la speranza ad un bambino maltrattato Adotta a distanza dichiarazione congiunta da parte del Garante per la Privacy e dalla Fipe, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi. Nei locali pubblici, bar e ristoranti, gli esercenti possono mettere a disposizione dei propri clienti la connessione wi-fi in maniera libera e gratuita. Il via libera dell Authority conferma di fatto l abrogazione del decreto Pisanu. La norma Pisanu, in vigore prima della conferma da parte dell Authority, prevedeva la richiesta e la registrazione dei documenti dei clienti in caso di richiesta di accesso ad una connessione Wi-fi. Per i provider e per i principali gestori delle reti di telefonica mobile, con l obbligo di registrare i dati degli utenti, i gestori dei locali potevano essere ritenuti co-responsabili delle azioni online e dei siti web visitati dai clienti. Con quanto espresso dal Garante per la Privacy, i gestori dei locali vengono inoltre sollevati dalla conservazione e dal trattamento secondo le normative vigenti dei dati personali dei clienti. Per il Garante della Privacy si tratta di un chiarimento, anche se non espressamente indicato, in molti locali, bar e ristoranti, inconsapevolmente e senza conoscere la legge che imponeva la registrazione dei documenti, molti gestori utilizzano connessioni wi-fi libere senza alcuna protezione. Con la diffusione sempre maggiore di smartphone e di dispositivi mobile abilitati per la navigazione wireless, è consuetudine che molti avventori utilizzano la connessione wi-fi per navigare, magari anche solo per leggere una mail o utilizzare un sistema di instant messaging gratuito. 31/01/2014

43 WiFi libero in italia nei locali pubblici, il Garante della Privacy e la FIPE danno uffi... Pagina 2 di 2 La decisione è stata accolta con grande soddisfazione da parte della Fipe, per il presidente della Federazione dei pubblici esercizi, Lino Stoppani, la normativa italiana non era in sintonia con quanto accade normalmente in altre città europea. Il wi-fi libero deve essere incentivato per far crescere sempre di più l utilizzo della rete, la direzione da seguire è quella introdotta dalle Smart City, ossia luoghi pubblici, locali commerciali, bar e anche negozi, dove tramite la rete i gestori possono interagire con la propria clientela, offrire un servizio che fidelizza il cliente e lo invita a frequentare, anche per usare una connessione gratuita, il locale, il ristorante, o il bar. 31/01/2014

44 Wi-Fi libero nei locali pubblici: non sarà più necessario esibire i propri documenti... Pagina 1 di 2 Wi-Fi libero nei locali pubblici: non sarà più necessario esibire i propri documenti Internet Via Satellite promo.tooway.it/internet_satelli La Banda Larga Ovunque in Italia. A partire da 19,90, Offerta Promo!. Wi-Fi libero nei locali pubblici: non sarà più necessario esibire i propri documenti Un bella notizia per tutti coloro che navigano sul web sfruttando la connessione senza fili, visto che il Garante della Privacy ha stabilito che gli esercizi pubblici devono eliminare i dispositivi che permettono di controllare le reti wireless, A sottolinearlo è stata la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe). Da ciò si evince che, d ora in avanti, non si dovrà più esibire i propri documenti per navigare sul web nei locali pubblici come pizzerie, bar e locali in cui è presente il Wi-Fi. 31/01/2014

45 Wi-Fi libero nei locali pubblici: non sarà più necessario esibire i propri documenti... Pagina 2 di 2 La Fipe ha reso noto che il Garante della Privacy ha ribadito che i gestori di esercizi pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione Wi-Fi ed eventualmente PC e terminali di qualsiasi tipo. 31/01/2014

46 Italia: Wi-Fi libero nei locali pubblici Cellulare Magazine Pagina 1 di 1 Italia: Wi-Fi libero nei locali pubblici DI LUCA FIGINI 15 FEBBRAIO 2013 Il Garante della privacy ha dato il via libera per mettere il wireless gratis nei locali pubblici Una bella notizia per tutti i possessori di smartphone e tablet: ora il Wi-Fi sarà davvero libero e disponibile in tutti i locali pubblici. Il Garante della Privacy, infatti, ha dato il via libera per rimuovere l'obbligo di chiedere a chi si collega un identificativo dei dati personali. Questo avveniva all'interno, per esempio, di bar, pizzerie, ristoranti e locali pubblici. Ora il Wi-Fi, conferma la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), può essere fornito senza ottemperare a questo vincolo. Fatto che permetterà la diffusione in massa del wireless ovunque. La normativa finora in vigore imponeva ai gestori del servizio pubblico di registrare i dati degli utenti ed erano ritenuti "corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti". Finalmente il Garante ha stabilito che questo non è più necessario, permettendo ai proprietari dei locali di scegliere se attuare il monitoraggio o eliminarlo in toto. 31/01/2014

47 Italia: Wi-Fi libero in bar, ristoranti ed esercizi pubblici Pagina 1 di 2 Italia: Wi-Fi libero in bar, ristoranti ed esercizi pubblici Di ltatoni il 15/02/2013 Il Garante della Privacy ha dato semaforo verde per il Wi-Fi libero e gratuito per bar, pizzerie e locali pubblici dotati di connessione wireless, che ora potranno non chiedere più ai propri clienti i dati personali per accedere a Internet. E un altro passo verso l eliminazione di una norma restrittiva e vetusta, tipicamente italiana. La Fipe Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha ufficializzato la decisione del Garante, confermando che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione wi-fi ed eventualmente PC e terminali di qualsiasi tipo. Finora i gestori di pubblici esercizi avevano l obbligo richiesto dal provider di registrare i dati degli utenti wifi. Potevano inoltre essere ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai clienti stessi. Nel corso degli anni sono stati fatti svariati tentativi di alleggerire il carico di responsabilità per i gestori, l ultimo nel Il Garante ha chiarito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del codice. Dunque i 31/01/2014

48 Italia: Wi-Fi libero in bar, ristoranti ed esercizi pubblici Pagina 2 di 2 gestori potranno azzerare gli strumenti di monitoraggio, ma, se preferiscomo continuare a utilizzarli saranno tenuti a rendere informati i propri avventori dell utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all art. 13 del codice. Dunque: l esercente ha la possibilità di continuare a chiedere nome, cognome e altri identificativi, ma deve informare il cliente dei motivi e deve sottostare alle regole per il trattamento dei dati. Un forte disincentivo. Che sia la volta buona per bar, ristoranti, discoteche e stabilimenti balneari di entrare nell era mobile senza troppa complessità? 31/01/2014

49 InformArezzo - WIFI LIBERO DA CONTROLLI NEI LOCALI Pagina 1 di 1 WIFI LIBERO DA CONTROLLI NEI LOCALI By Ufficio Stampa 15/02/ :25:00 Verso città sempre più smart con bar, ristoranti, discoteche e stabilimenti balneari interattiv Il Garante dà ragione a Fipe-Confcommercio: gli esercenti pubblici possono mettere a disposizione dei propri clienti la connessione ad internet senza dover richiedere e archiviare dati né essere responsabili dei siti visitati Accesso ad internet più semplice e libero da controlli nei locali. La buona notizia arriva dall Autorità garante della Protezione dei dati personali, che ha confermato la possibilità per gli esercenti pubblici di mettere a disposizione dei propri clienti la connessione wi-fi, ed eventualmente Pc e terminali di qualsiasi tipo, senza avere più l obbligo di richiedere e archiviare dati. L Autorità ha così dato ragione all interpretazione della normativa, sempre sostenuta da Fipe-Confcommercio, sollevando i gestori dei locali da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione in Internet da parte dei loro clienti. Gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l archiviazione dei dati possono quindi eliminarli, rendendo così realmente libero il servizio di wi-fi offerto. Se, invece, volessero continuare ad utilizzare tali sistemi per monitorare l uso della rete che viene fatto nei loro locali, allora dovranno obbligatoriamente informare i propri avventori sul trattamento dei dati acquisiti attraverso la sottoscrizione del consenso di cui all art. 13 del Codice. Il Garante ha infatti specificato che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del Codice. 31/01/2014

50 Wi-Fi libero nei locali pubblici: arriva l autorizzazione dell Autority - iphone Italia... Pagina 1 di 2 Wi-Fi libero nei locali pubblici: arriva l autorizzazione dell Autority 15 febbraio 2013 di Giuseppe Migliorino in News, push Mi piace 852 Tweet 92 FEATURED Finalmente, anche in Italia i gestori di locali pubblici potranno offrire ai propri clienti l accesso alla connessione Wi-Fi senza alcun obbligo di registrazione preventiva e senza alcuna responsabilità sui siti e sulle attività svolte dagli stessi clienti. Si aprono le porte verso il Wi-Fi libero! In Italia, uno degli ostacoli alla diffusione del Wi-Fi libero nei locali pubblici si chiamava legge Pisanu. Tale legge, entrata in vigore nel 2010, obbligava tutti i gestori di locali pubblici a tenere un registro dei clienti che accedevano ad internet, con tanto di responsabilità nel caso in cui tali clienti avessero effettuato operazioni illecite durante la navigazione web. La normativa era nata come legge anti-terrorismo, ma di fatto ha rallentato per tre anni la diffusione del Wi-Fi libero nel nostro paese, almeno fino ad oggi. L Autority si è infatti pronunciata in data odierna, affermando che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione la connessione Wi-Fi, ed eventualmente anche PC ed altri dispositivi, senza alcun obbligo di registrazione e senza alcun tipo di responsabilità connessa alla navigazione dei clienti stessi. A riferirlo è stata la Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi: L Autorità garante della Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercenti pubblici possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione Wi-Fi ed eventualmente Pc e terminali di qualsiasi tipo. A sollevare la questione era stata un interpretazione controversa sollevata da provider che forniscono programmi di archiviazione. A loro dire, sui gestori di bar e ristoranti incombeva l obbligo di registrazione dei dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. 31/01/2014

51 Wi-Fi libero nei locali pubblici: arriva l autorizzazione dell Autority - iphone Italia... Pagina 2 di 2 Con questa nuova interpretazione i gestori dei locali saranno sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla navigazione in Internet da parte dei loro clienti e, nel caso volessero entrare in possesso di informazioni più dettagliate riguardo all uso della rete, dovranno richiedere al consumatore di firmare l autorizzazione al trattamento dei dati personali. Il Garante, nella risposta fornita a Fipe, ha infatti ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all art. 24 del Codice. Nella pratica, questo significa che da oggi i gestori di locali pubblici che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l archiviazione dei dati possono eliminarli, senza alcun tipo di responsabilità, dando finalmente vita al vero Wi-Fi libero. Altrimenti, se vogliono continuare a utilizzare tali sistemi in maniera legittima, sono tenuti a informare i propri clienti dell utilizzo che viene fatto dei dai monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all art. 13 del Codice.. Conclude la Fipe: La connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale 31/01/2014

52 Ipsoa RassegnaStampa: Venerdì 15 Febbraio 2013 Pagina 1 di 1 Il wi-fi nei locali è libero Marilisa Bombi Italia Oggi, venerdì 15 febbraio 2013, pag. 29 La Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio ha comunicato che non c è nessun obbligo di registrazione dei naviganti, da parte dei titolari di bar e ristoranti che hanno installato nel proprio esercizio la wi-fi a disposizione dei clienti. Sulla questione specifica era stato interpellata l'autorità garante della protezione dei dati personali. 31/01/2014

53 Garante privacy: Wi-fi libero nei locali pubblici Cyber, scienza e gossip / Internet Mi piace Condividi 21 Tweet Pagina 1 di 1 le più lette le più commentate archivio notizie 1 Abolita di fatto la legge Pisanu Garante privacy: Wi-fi libero nei locali pubblici 15/02/2013, 09:51 ROMA - Il Garante della privacy ha accolto il ricorso della Fipe (Federazione italiana pubblci esercizi) a proposito dell'uso del Wi-Fi (cioè il collegamento ad Internet senza fili) nei luoghi pubblici. Quindi gli esercenti sono liberi di attivare il servizio nei loro locali senza - come imponeva la legge dell'ex Ministro Beppe Pisanu controllare l'identità degli utenti che si collegano ad Internet e senza essere responsabilidi ciò che gli utenti fanno. Di fatto, è una abolizione della legge Pisanu, che è stato un pesante ostacolo allo sviluppo di questa tecnologia in Italia. Finora la Fipe ha consigliato ai propri aderenti di aggirare il problema interpretando la legge; ma adesso, col verdetto della Autorithy, l'interpretazione diventa ufficiale e vincolante. E questo permetterà di aumentare la connessione per la creazione delle cosiddette "smart city", dove il cittadino può usare Internet anche senza stare fisso ad una scrivania di Antonio Rispoli Riproduzione riservata 31/01/2014

54 Wi-Fi libero, dati personali non più necessari NanoPress Pagina 1 di 1 Wi-Fi libero, dati personali non più necessari Mi piace 0 Tweet 0 0 Per connettersi a un hot spot Wi-Fi in un esercizio pubblico non servirà più la comunicazione dei dati personali. La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha appena reso noto che il Garante per la Privacy ha stabilito che gli esercenti di locali pubblici (pizzerie, ristoranti e bar) potranno mettere a disposizione reti WiFi e terminali per l accesso a Internet senza dover richiedere le generalità di chi ha accesso alla rete. Pubblicato il 15 Feb /01/2014

55 WiFi: Garante non richiede più la registrazione Pagina 1 di 1 pc-facile.com WIFI: GARANTE NON RICHIEDE PIÙ LA REGISTRAZIONE Italia Digitale: webmaster 14 Febbraio 20:55 pm Il Garante per la Privacy ha stabilito che gli esercenti di locali pubblici, come pizzerie, ristoranti e bar, potranno mettere a disposizione reti WiFi e terminali per l'accesso a Internet senza dover richiedere le generalità di chi ha accesso alla rete. È questo quanto rilasciato in un comunicato della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) sul tema WiFi e accessibilità. Il Garante non ha fatto altro che confermare quanto disposto nel 2010, quando venne abrogato l'obbligo, introdotto dal decreto Pisanu, per i gestori di locali pubblici e privati che forniscono accesso a Internet, di richiedere e fotocopiare i documenti degli utenti e di conservarli in un archivio cartaceo: i gestori dei locali sono ora sollevati da qualsiasi responsabilità rispetto alla attività dei loro clienti. "Il Garante," si legge nel comunicato della Fipe, "ha infatti ribadito che questo caso rientra fra quelli in cui non può essere effettuato il trattamento dei dati personali senza necessità del consenso del soggetto interessato, in base all'art. 24 del Codice." "Pertanto," continua il comunicato, "gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l'archiviazione dei dati possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di WiFi offerto; altrimenti, se vogliono continuare ad utilizzare tali sistemi in maniera legittima, sono tenuti a rendere informati i propri avventori dell'utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all'art. 13 del Codice." La decisione è però alquanto strana in quanto lascia libero l'accesso a Internet in completo anonimato. Sono sicuro che il GAT, Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza non sia molto felice della decisione del Garante. "La connessione WiFi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell'era del digitale," ha dichiarato il presidente della Fipe Lino Stoppani. Voi che ne dite, vi sembra corretto che i nostri ISP ci possano identificare, ma si è anonimi sulle reti WiFi? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti pc-facile.com 31/01/2014

56 Wi-Fi senza registrazione nei locali pubblici Pagina 1 di 1 Scritto da Redazione il 15 febbraio 2013 Wi-Fi senza registrazione nei locali pubblici Il Garante conferma che non esiste l'obbligo di richiedere e fotocopiare i documenti degli utenti e di conservarli in un archivio cartaceo Il Garante della Privacy ha confermato che gli esercenti pubblici possono offrire agli utenti la connessione wi-fi ed eventualmente il Pc, senza l obbligo di richiedere ai consumatori i dati personali. La controversia era nata da un interpretazione sollevata dai provider che forniscono programmi di archiviazione. Sui bar e ristoranti incombeva l obbligo di registrazione dei dati da parte degli utenti, così come dovevano essere anche ritenuti corresponsabili dei siti visitati dai loro clienti in caso di connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. Secondo il Garante, invece, tutti gli esercenti sono sollevati da questa responsabilità in quanto i dati personali dei clienti non possono essere in nessun modo registrati se non dietro apposito consenso. Il presidente della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) ha espresso soddisfazione per questo chiarimento. "La connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi ha commentato va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale". "Gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l'archiviazione dei dati - spiega il Garante - possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di wi-fi offerto /01/2014

57 Il Garante: sì al WiFi libero all interno dei locali pubblici Home Forum Hardware Cerca in PcTuner in articoli Ricerca Avanzata Hardware Tuning ed Elettronica Software Download Blog Pagina 1 di 2 Shop PcTunerUP Cerca Foto Il Garante: sì al WiFi libero all interno dei locali pubblici Action Cam a confronto Gli sconti di PCTuner English version: Pubblicato il: di: Giovanni Garro Processori Schede madri e RAM Ultimi articoli correlati Breaking news: Microsoft, luce sul nuovo CEO? New Twitter: ecco le novità La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha reso note che il Garante per la Privacy ha dato via libera perché i locali pubblici possano mettere liberamente a disposizione dei propri clienti connessione WiFi e PC. Facebook e la privacy: analisi, novità e suggerimenti Schede video Monitor Audio Case e Alimentatori Kingston HYPERX DDR C8: veloci e stabili Archiviazione Personal computer Tutti gli articoli Server e Storage Notebook e Palmari Ultimi post dal Blog Periferiche e Hi Tech Reti L'iPhone 5 non ripeterà il successo dei suoi predecessori Tuning ed Elettronica Raffreddamento Con Ubuntu, Linux entra negli smartphone Overclock Progetti elettronici e PIC Windows 8 RT: HTC torna ad essere della partita! Modding Software Nokia e Microsoft puntano sul mercato cinese per salvarsi Programmi Videogiochi Perché Microsoft rischia un clamoroso effetto domino? Aziende ed Eventi Web e Business Eventi Tutti i post dal Blog Partners Ultime news in Azienda Lista dei partners Google e l Internet of things per l&rsq... Su Facebook da ora brevi spot video pubblicit mila App per il Windows Phone Store Si tratta di una notizia molto positiva per i pubblici esercizi che ora possono mettere a disposizione dei loro clienti nuovi servizi e così avere anche una maggiore forza attrattiva verso gli stessi. Bar, ristoranti, paninoteche, stabilimenti balneari e altri locali pubblici possono ora mettere a disposizione dei loro clienti una connessione WiFi libera e l uso di computer senza aver l obbligo di registrare i loro dati. Come ha reso nota la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), il Garante per la Privacy ha sollevato i locali pubblici da ogni responsabilità circa l uso della connessione WiFi che i clienti dovessero fare. Quindi non sono più obbligati a dotarsi di strumenti per la registrazione dei dati di navigazione perché le attività svolte dai vari utenti ricadono esclusivamente sugli stessi. Anzi, nel caso i locali pubblici fossero ancora in possesso di strumenti che tracciano dati e navigazione, se vogliono continuare a usarli dovranno far sottoscrivere agli stessi il consenso sul trattamento dei dati personali. I film via Web ora li distribuisce Google Un Arduino nel braccio? Ora si può! Google svela il mistero delle chiatte galleg... Motorola: smartphone modulare open hardware Tutte le news Ultimi articoli in Azienda Il Garante per la Privacy non ha fatto altro che confermare quanto stabilito dal decreto Milleproroghe del 2010, ma la precisazione è stata necessaria in quanto alcuni provider avevano sostenuto, secondo una loro interpretazione, che i gestori dei locali dovessero comunque essere responsabili delle attività svolte su Internet dagli utenti. Action Cam a confronto Per approfondimenti Sony : 1000 libri in tasca 27 Gli sconti di PCTuner ICT Security Forum: il futuro della sicurezza informatica Accessori Microsoft: collezione Iscriviti per lasciare un commento Condividi/ Tutti gli articoli «Surface Pro: una formidabile piattaforma per il gaming 31/01/2014

58 Il Garante: sì al WiFi libero all interno dei locali pubblici Pagina 2 di 2 Digital Divide: piano di 900 milioni di euro per eliminarlo» Notizie correlate Google e l Internet of things per l energia domestica Su Facebook da ora brevi spot video pubblicitari 200 mila App per il Windows Phone Store I film via Web ora li distribuisce Google Un Arduino nel braccio? Ora si può! Google svela il mistero delle chiatte galleggianti a S. Francisco e Portland Motorola: smartphone modulare open hardware Tutte le news Commenti E' possibile accedere alla discussione anche a questo indirizzo Commenti inseriti: 0 «Indietro 1Avanti» Non hai i diritti necessari per postare il commento! Dal Forum di Discussione» Hardware» NAS g501d Atlantis» Overclock» Choosing the right Hublot Repl...» Tuner/Waterblock» Bundymania Watercooling Pictur...» Modding» aiuto urgente assemblare pc nu...» Progetti Elettronici» Henna Paste isabel marant uk» Schede Video» acquisto scheda video dell pre...» Cellulari - Smartphone - PDA»????????????????4y11» Programmazione PIC» Interfacciare schede SD &... Vai al forum di Discussione Home - Newsletter - RSS - Pubblicità - Contattaci - Collabora con noi - Direttore responsabile e collaboratori Copyright Master New Media S.r.l. a socio unico - P.I Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono riservati - Privacy testata telematica registrata presso il Tribunale di Torino, n. 39 del , Editore Master New Media S.r.l. 31/01/2014

59 Il Wi-Fi pubblico è veramente libero Pino Bruno Pagina 1 di 2 Il Wi-Fi pubblico è veramente libero 15 febbraio 2013 Pubblicato da Pino Bruno Il Wi-Fi pubblico è veramente libero. L Autorità garante della Protezione dei dati personali ha confermato che gli esercenti di bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari, eccetera, possono mettere liberamente a disposizione degli utenti la connessione Wi-Fi ed eventualmente computer e terminali di qualsiasi tipo. Gli esercenti dunque non sono obbligati a registrare i dati personali degli utenti, né possono essere ritenuti corresponsabili di violazioni connesse alla frequentazione dei siti da parte dei clienti in caso di connessione alla rete con l accesso telematico fornito dal locale. Il Garante per la protezione dei dati personali ha così dato ragione alla Federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio-Imprese. Il problema era nato da un interpretazione controversa dei provider che forniscono programmi di archiviazione. A loro dire, sui gestori incombeva l obbligo di registrazione. Pertanto dice la Fipe gli esercenti che ancora dispongono di strumenti per il monitoraggio e l archiviazione dei dati possono eliminarli, senza il rischio di alcuna responsabilità, rendendo così realmente libero il servizio di Wi-Fi offerto; altrimenti, se vogliono continuare ad utilizzare tali sistemi in maniera legittima, sono tenuti a rendere informati i propri avventori dell utilizzo che viene fatto dei dati monitorati, attraverso la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, di cui all art. 13 del Codice. L obbligo di registrazione dei clienti era previsto dal Decreto Pisanu, che non è più in vigore dal primo gennaio Fino a quel giorno i gestori erano costretti a fotocopiare i documenti dei clienti e conservarli in un archivio cartaceo. 31/01/2014

60 La Fipe comunica che il wi-fi nei locali e' libero Prima Comunicazione Pagina 1 di 1 TLC 15 febbraio :15 Tlc: Fipe, wi-fi nei locali e libero (Italia Oggi) MILANO (MF-DJ) Nessun obbligo di registrazione dei naviganti, da parte dei titolari di bar e ristoranti che hanno installato nel proprio esercizio il wi-fi a disposizione dei clienti. Lo comunica la Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi aderente a Confcommercio che, scrive Italia Oggi, sulla questione specifica aveva interpellato l autorita garante della protezione dei dati personali. Insomma, hotspot libero per collegare smartphone, o Pc, senza formalita. Quella di realizzare un area, dalla quale e possibile accedere su Internet in modalita senza fili, attraverso l uso di un router collegato a un provider, e una moda che sta prendendo sempre piu piede, nella ricerca di offrire sempre piu servizi ai clienti. A sollevare la questione era stata un interpretazione controversa sollevata da provider che forniscono programmi di archiviazione. 31/01/2014

61 Il Garante: "Wi-Fi libero per i clienti nei locali, gli esercizi non hanno responsabilità... Pagina 1 di 1 Tecnologia 35 Tweet 93 Consiglia 1,1mila indoona Il Garante: "Wi-Fi libero per i clienti nei locali, gli esercizi non hanno responsabilità" L'Authority conferma l'abrogazione del decreto Pisanu. Bar e attività potranno mettere a disposizione connessione e terminali per internet. Accolte le istanze della Federazione degli esercenti pubblici. Ma non si tratta di una liberalizzazione completa. Ecco perché Lo leggo dopo ROMA - Il verdetto dell'authority è chiaro: i pubblici esercizi come ristoranti e bar possono mettere a disposizione dei clienti il wi-fi libero, ma anche dispositivi per navigare sul web. A stabilirlo è l'autorità garante della Privacy, confermando l'interpretazione della Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi sull utilizzo della rete. L'Autorità di fatto conferma l'abrogazione dei parte del decreto Pisanu, che prevedeva l'obbligo della registrazione dei documenti dei clienti (e qui si parla del cartaceo), nel caso di richiesta di utilizzo di connettività internet nei pubblici esercizi. A sollevare la questione, spiega la Fipe (Federazione italiana degli esercenti pubblici), erano stati provider che forniscono programmi di archiviazione. In base alla loro interpretazione della legge, i bar e i ristoranti avrebbero avuto l obbligo di registrare i VEDI ANCHE dati degli utenti e sarebbero stati ritenuti co-responsabili dei siti visitati dai clienti. ARTICOLO Internet a tutti e fibra ottica al Sud, L interpretazione fornita dall Autorità garante solleva invece i gestori dei locali da investimenti per 900 milioni di euro qualsiasi responsabilità e ribadisce come i dati personali dei clienti non possano essere usati senza apposito consenso. Il presidente Fipe, Lino Stoppani, ha accolto con soddisfazione il chiarimento, sottolineando come la connessione wi-fi libera nei pubblici esercizi va verso la direzione delle smart city. Bar, ristoranti, discoteche, stabilimenti balneari diventano sempre più interattivi e sono così in grado di offrire ai clienti un servizio importante nell era del digitale. Perché si arrivi a una completa liberalizzazione, però, la strada è ancora lunga. Al momento è sempre necessario identificare chi naviga su una rete wifi messa a disposizione di un esercente e questo per cautelarsi nel caso l'utente compia un'azione al di fuori della legge. Insomma, quando si accede a una rete pubblica è necessario accettare con un click la gestione delle proprio informazioni, così come prevede l'articolo 13 del codice per la protezione dei dati personali. RIPRODUZIONE RISERVATA (15 febbraio 2013) Consiglia persone consigliano questo elemento. 35 Tweet 93 Divisione Stampa Nazionale Gruppo Editoriale L Espresso Spa - P.Iva Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di CIR SpA 31/01/2014

62 Wi-Fi libero? L Italia torna a mettere catene Tecnocino Pagina 1 di 2 Wi-Fi libero? L Italia torna a mettere catene Condividi 24 Tweet 1 4 Commenta Il wi-fi libero in Italia, dopo aver compiuto un passo avanti, ne fa quattro indietro. Con l eliminazione dell obbligo di richiedere i dati personali degli avventori che si agganciano alla rete messa a disposizione da un qualsiasi locale/attività pubblica, sembrava che finalmente si fosse giunti al livello degli altri paesi, invece è arrivato il secco dietrofront. Che ha peggiorato pure la situazione: il nuovo emendamento approvato in Commissione alla Camera mette nuove e spesse catene. Viene infatti introdotto l obbligo di tracciare il collegamento dell utente attraverso strumenti non solo complessi, ma anche costosi. La prima critica arriva significativamente dal Garante per la Privacy, Antonello Soru, che considera esagerato e problematico l obbligo di monitorare attraverso l indirizzo fisico l utente. Dopo il salto riviviamo tutta la vicenda. Hotspot Printer Ebook Reader Prestiti Cattivi Soluzioni VoIP -Handlink Prezzi Pagatori e WiFi A hotspot gateway E-Book in a Reader Fino in a Assistenza PC e Reti printer, one clickofferta! will printcompara Casa Prezzi Tua SenzaWiFi Spese. per pubblici esercizi WiFi access ticket e Leggi le Opinioni. Solo Se Dipendenti. Wi-Fi Libero: l eliminazione della richiesta dei dati personali 31/01/2014

63 Wi-Fi libero? L Italia torna a mettere catene Tecnocino Pagina 2 di 2 Forse ci siamo: il Wi-Fi libero sembra pronto a decollare e a diffondersi capillarmente dopo che la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi ) ha confermato che i gestori di locali potranno offrire gratuitamente la connessione senza fili senza aver l obbligo di legge di richiedere i dati personali agli avventori. È vero, già ora avviene, anche se non era propriamente in linea con l ordinamento, mentre da oggi il Garante della Privacy ha eliminato quest obbligo che esisteva praticamente solo in Italia. La richiesta dei dati personali era obbligatoria per i gestori anche perché questi ultimi avevano responsabilità sui siti e sulle attività online operate dai fruitori della rete, dunque avrebbero dovuto garantire pieno accesso alle informazioni in caso di eventuali violazioni. Internet Wi-Fi libero è in una situazione disastrosa in Italia, ecco quanto emergeva dal report del 2011 consegnato da Enter, operatore di telecomunicazioni del gruppo Y2L che non ha fatto altro che dare un numero preciso a ciò che tutti conoscevamo, ahinoi, da tempo. Tecnologicamente parlando siamo un paese del terzo mondo e il numero di hot-spot pubblici in Italia, 5097, è addirittura più basso che quello della Turchia di 2000 unità e di 1300 in meno di Taiwan, che sarà anche uno dei paesi più hi tech al mondo, ma con una superficie decisamente piccola Nessuna novità dal report, se siete un po autolesionisti allora proseguite dopo il salto per leggere tutti i dati. Il digital divide in Italia è una profonda cicatrice che squarcia e separa i grandi centri urbani dalle campagne, si sta rimarginando a una velocità esigua rispetto alla media mondiale. Con il decadimento del decreto Pisanu qualcosa si è mosso, ma c è da recuperare tanto terreno. In Italia dunque possiamo contare attualmente su 5097 hot-spot pubblici, con la Lombardia in testa alle classifiche a 26%, Lazio a 13,1%, Emilia-Romagna a 10,1%, Toscana a 8,6% e Veneto a 7,1%. Considerando il rapporto tra abitanti/hot spot vince il Trentino Alto Adige con un impianto ogni abitanti. In coda Basilicata a 1 ogni abitanti, male anche il Piemonte a 1 ogni abitanti. Il confronto con le altre nazioni è terrificante, basti dire che in UK ossia il Regno Unito possiamo trovare ben hotspot, in Turchia oltre 7000 e a Taiwan 6500, nel ranking mondiale il Bel Paese è solo 14esimo. Qualche progetto è partito, tuttavia riguarda prettamente i grandi centri, le campagne rimangono isolate. 31/01/2014

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