La Riabilitazione Medica nella fase Sub - Acuta

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1 METODOLOGIE E STRUMENTI PER LA PRESA IN CARICO DI RETE DELLE PERSONE CON ESITI DI CEREBROLESIONI ACQUISITE Rimini, 16/1/29 La Riabilitazione Medica nella fase Sub - Acuta Dott. Loris Betti Medico Fisiatra

2 RIABILITARE RI RENDERE ABILE

3 ICIDH (198) Classificazione internazionale delle Menomazioni, della Disabilità e degli Handicaps MENOMAZIONE: QUALSIASI PERDITA O ANORMALITA DI UNA STRUTTURA O DI UNA FUNZIONE, SUL PIANO ANATOMICO, FISIOLOGICO E PSICOLOGICO. DISABILITA : LIMITAZIONE O PERDITA (CONSEGUENTE A MENOMAZIONE) DELLA CAPACITA DI EFFETTUARE UN ATTIVITA NEL MODO O NEI LIMITI CONSIDERATI NORMALI PER UN ESSERE UMANO. HANDICAP: SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE, CONSEGUENTE A MENOMAZIONE O DISABILITA, CHE LIMITA O IMPEDISCE L ADEMPIMENTO DI UN RUOLO NORMALE PER UN DATO INDIVIDUO IN FUNZIONE DI ETA, SESSO E FATTORI CULTURALI E SOCIALI.

4 RIABILITAZIONE PROCESSO DI SOLUZIONE DEI PROBLEMI E DI EDUCAZIONE PER PORTARE UNA PERSONA DISABILE AL RAGGIUNGIMENTO DEL MIGLIORE LIVELLO DI VITA POSSIBILE SUL PIANO FISICO, FUNZIONALE, EMOTIVO E SOCIALE CON LA MAGGIORE AUTONOMIA POSSIBILE NELL AMBITO DELLA LIMITAZIONE DELLA SUA MENOMAZIONE E DELLA QUANTITA E QUALITA DI RISORSE DISPONIBILI

5 ICF (21)? CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE Domini della Salute e Domini correlati Funzioni e strutture corporee Attività e partecipazione

6 Processo Riabilitativo Tre fasi principali: fase acuta (U.O. Terapia Intensiva Rianimatoria, Neurochirurgica, Medicina d Urgenza e Internistica)? fase post acuta (U.O. Medicina Riabilitativa)? fase degli esiti

7 Fase post acuta o Riabilitativa Nell ambito della fase post-acuta, o riabilitativa, è possibile fare una ulteriore distinzione fra: fase post-acuta precoce, che, per molti aspetti, è assimilabile alla fase denominata «acute rehabilitation» della letteratura anglosassone: fase post-acuta tardiva. Di regola, nella fase post-acuta precoce gli interventi sono svolti in regime di ricovero, in strutture di riabilitazione intensiva, come le strutture di riabilitazione di III livello (Unità di alta specialità riabilitativa per le Gravi Cerebrolesioni) o in strutture di riabilitazione di II livello. Conferenza Nazionale di Consenso Modalità di trattamento riabilitativo del traumatizzato cranio encefalico in fase acuta, criteri di trasferibilità in strutture riabilitative e indicazioni a percorsi appropriati. Modena 2-21 Giugno 2

8 Il Fisiatra in U.O. Terapia Intensiva Prima Diagnosi e Prognosi Riabilitativa Progetto e Obiettivo Riabilitativo Iniziale Prescrizione Programmi Riabilitativi Indicazioni di Programmi di Nursing Posturale Briefings Interdisciplinare e Interprofessionale Monitoraggio e Aggiornamento del Progetto Riabilitativo Indicazione del Percorso Riabilitativo

9 Criteri di Trasferibilità Criteri Generali condizioni fisiologiche stabilizzate non necessità di monitoraggio intensivo non necessità di interventi chirurgici urgenti diagnosi clinica definita Criteri Specifici Criteri di Stabilizzazione Medica non necessità di monitoraggio continuo cardio-respiratorio respiro autonomo (anche se con ossigeno terapia)? non insufficienza acuta d organo o multiorgano assenza di stato settico svezzamento NPT in 7-1 gg. o NET (SNG, PEG)? non indicazioni prioritarie a interventi chirurgici Criteri di Stabilizzazione Neurochirurgica assenza di processi espansivi assenza di raccolte liquorali ad indicazione chirurgica Cannula Tracheostomica, CVC, NET, Crisi Comiziali, LDD non controindicano il trasferimento in Riabilitazione

10 CLASSIFICAZIONE E PERCORSI DEI PAZIENTI CHE RAGGIUNGONO I CRITERI PER LA TRASFERIBILITA DALLE STRUTTURE DI TERAPIA INTENSIVA CLASSE I Pazienti con disabilità lieve o moderata; basso rischio di instabilità; non necessità di assistenza medicoinfermieristica dedicata h24 CLASSE II Pazienti con disabilità moderata o grave; a rischio di instabilità clinica, con necessità di assistenza medico-infermieristica dedicata h 24 CLASSE III Pazienti con disabilità grave; a elevato rischio di instabilità clinica, con necessità di assistenza medico infermieristica dedicata h24 Presa in carico in regime di assistenza riabilitativa extraospedaliera o di day-hospital riabilitativo, con programmi specificamente dedicati a: Completamento della stabilizzazione clinica Valutazione e trattamento delle menomazioni residue Recupero di autonomia nelle attività di vita quotidiana semplici o complesse (ADL primarie e secondarie) Facilitazione del reinserimento sociale, scolastico, lavorativo (integrazione con le strutture di riabilitazione sociale) Informazione, supporto ed educazione terapeutica ai famigliari e care-givers Accoglimento in strutture riabilitative ospedaliere di Riabilitazione Intensiva con programmi specificamente dedicati a: Completamento della stabilizzazione clinica Recupero di autonomia nelle funzioni vitali di base Contenimento-prevenzione dei danni e delle complicanze secondarie Valutazione e trattamento delle menomazioni residue Recupero della autonomia nelle attività di vita quotidiana semplici o complesse (ADL primarie e secondarie) Facilitazione del reinserimento sociale, scolastico, lavorativo (integrazione con le strutture di riabilitazione sociale) Informazione, supporto ed educazione terapeutica ai famigliari e care-givers Conferenza Nazionale di Consenso Modalità di trattamento riabilitativo del traumatizzato cranio encefalico in fase acuta, criteri di trasferibilità in strutture riabilitative e indicazioni a percorsi appropriati Modena 2-21 Giugno 2 Accoglimento in strutture riabilitative ospedaliere di Riabilitazione Intensiva con programmi specificamente dedicati a: Completamento della stabilizzazione clinica Valutazione longitudinale della responsività e facilitazioni al contatto con l ambiente Assistenza medico specialistica ed infermieristica dedicata h 24 Recupero di autonomia nelle funzioni vitali di base (respiratorie, nutrizionali ecc) Prevenzione-Gestione delle complicanze cliniche e danni secondari; Valutazione e trattamento delle menomazioni Recupero della autonomia nelle attività di vita quotidiana semplici o complesse (ADL primarie e secondarie) Facilitazione del reinserimento sociale, scolastico, lavorativo (integrazione con le strutture di riabilitazione sociale) Informazione, supporto ed educazione terapeutica ai famigliari e care-givers Domicilio, strutture residenziali non sanitarie

11 Memoria e attenzione Linguaggio Elaborare informazioni, giudizi astratti, concentrazione, flessibilità, decisione Orientamento spazio temporale Disagio sociale della persona e della famiglia Deficit o perdita del cammino e delle autonomie funzionali Incoordinazione, Paralisi, Spasticità Tremori, Epilessia Disordini del sonno Affaticabilità mentale e fisica Alterazioni della parola Vista, udito, tatto Iper sensibilità al dolore Irritabilità e impazienza Ridotta tolleranza allo stress Mancanza di iniziativa, apatia, inibizione Dipendenza da altri Negazione, disinibizione, aggressività Appiattimento delle risposte emotive Difficoltà nel relazionarsi con altri

12 PROGRAMMI Terapie individuali o di gruppo Fisioterapia recupero funzioni motorie Logoterapia riapprendimento di appropriati metodi di comunicazione verbale e non verbale Terapia cognitiva training nelle abilità di pensiero, giudizio e decisione Terapia occupazionale soluzioni e training di autonomia lavorativa, domiciliare e sociale (partecipazione)? Terapia comportamentale modificazioni di comportamenti asociali o socialmente inappropriati Psicoterapia contenimento degli aspetti emozionali, adattamento sociale e auto consapevolezza Sociali sostegno e indicazioni per riadattamento sociale della persona e della famiglia AHCPR Publication No. 99-E6 February 1999 Evidence Report/Technology Assessment Number 2 Rehabilitation for Traumatic Brain Injury

13 SCALE DI VALUTAZIONE IN FASE POST ACUTA RIABILITATIVA ALL AMMISSIONE IN RIABILITAZIONE: Disability Rating Scale (DRS)? Levels of Cognitive Functioning (LCF)? DURANTE LA RIABILITAZIONE: Disability Rating Scale (DRS)? Levels of Cognitive Functioning (LCF)? Functional Independence Measure (FIM)? ALLA DIMISSIONE DALLA RIABILITAZIONE: Disability Rating Scale (DRS)? Levels of Cognitive Functioning (LCF)? Functional Independence Measure (FIM)? Glasgow Outcome Scale (GOS)? Barthel Modificata

14 GLASGOW OUTCOME SCALE Punteggio Esito Morte: distinzione tra morte cerebrale ed extra cerebrale soprattutto se dopo ripresa della coscienza Stato Vegetativo Persistente (PVS): non evidenza di funzioni corticali fino al decesso Severa Disabilità (SV): cosciente ma con deficit motori e psichici tali da richiedere assistenza continua Moderata Disabilità (MD): disabile ma autonomo nelle ADL Buon Recupero (GR): ripresa delle attività abituali pur con deficit neurologici o psicologici minori

15 Disability Rating Scale (Rappaport 1982)? Vigilanza,Consapevolezza, Responsività Apertura occhi, abilità di comunicazione, risposta motoria Abilità cognitiva per le attività della cura di sè Nutrirsi, sfinteri, rassettarsi Livello Funzionale Impiegabilità Punteggio totale ( 3)? Categorie di Disabilità 1 Nessuna 2 Lieve 3 Parziale 4 Moderata 5 Moderatamente severa 6 Severa 7 Estremamente severa 8 Stato vegetativo 9 Stato vegetativo grave 1 Morte

16 Rancho Los Amigos: Levels of Cognitive Functioning (LCF)? 1 - NESSUNA RISPOSTA: non risponde agli stimoli. 2 - RISPOSTA GENERALIZZATA: reagisce a stimoli con limitate risposte non specifiche, non costanti e non finalizzate. 3 - RISPOSTA LOCALIZZATA: risposte specifiche non costanti ma correlate al tipo di stimolo presentato. Può eseguire comandi semplici in modo incostante e ritardato. 4 - CONFUSO-AGITATO: attività aumentata e gravemente confuso, disorientato e non consapevole degli eventi. Comportamento spesso inappropriato. 5 - CONFUSO-INAPPROPRIATO, NON AGITATO: risponde a comandi semplici. Comandi complessi producono risposte non finalizzate e casuali. Può mostrare comportamento agitato. Altamente distraibile e con difficoltà nell apprendere. Memoria deficitaria e verbalizzazione spesso inappropriata. 6 - CONFUSO APPROPRIATO: comportamenti orientati ma ha bisogno di istruzioni. Comincia ad avere consapevolezza di sé e degli altri. 7 - AUTOMATICO APPROPRIATO: esegue le routine giornaliere automaticamente. Necessita di una supervisione. 8 - ORIENTATO APPROPRIATO: possono persistere deficit di tolleranza allo stress, giudizio, ragionamento astratto, capacità sociali, emozionali e intellettuali.

17 F.I.M. ING. CONT. DIM. A B C D E F G H I L M Nutrirsi Rassettarsi Lavarsi Vestirsi, dalla vita in su Vestirsi, dalla vita in giù Igiene perineale Vescica Alvo Letto,sedia,carrozzina WC Vasca o doccia N Cammino/Carrozzina CM CR O Scale P Comprensione U V Q Espressione V NV R Rapporto con gli altri S T Soluzione dei problemi Memoria TOTALE

18 BARTHEL MODIFICATA FUNZIONI E COMPITI Incapace di eseguire il compito Tenta di eseguire ma insicuro Aiuto moderato Minimo aiuto Autonomo IGIENE PERSONALE FARE IL BAGNO NUTRIRSI TOELETTA SALIRE LE SCALE VESTIRSI CONTROLLO INTESTINO CONTROLLO VESCICA DEAMBULAZIONE SEDIA A ROTELLE TRASF. SEDIA/LETTO TOTALE

19 Permanenza in Riabilitazione Intensiva fino al completamento dei programmi non erogabili con altre modalità extra ospedaliere DIMISSIONE Domicilio Strutture Residenziali non Sanitarie Strutture Sanitarie Lungodegenza Riabilitazione Estensiva

20 CRITERI DI DIMISSIONE STABILITA CLINICA DEFINIZIONE DEGLI ESITI COMPLETAMENTO DEI PROGRAMMI DI RIEDUCAZIONE E SOCIO ASSISTENZIALI COMPLETAMENTO DEI PROGRAMMI DI EDUCAZIONE DEI CARE GIVERS DEFINIZIONE DELLA CONTINUITA TERAPEUTICA DIMISSIONI CONCORDATE CON FAMIGLIA E RETE DEI SERVIZI

21 Team Riabilitativo Fisioterapista Infermiere Professionale OSS Terapista Occupazionale Psicologo Persona assistita Nucleo Familiare Fisiatra Consulente specialista Assistente Sociale Logopedista

22 Team Ospedale Persona Famiglia Team Territorio Gestione clinica e osservazione da parte di teams esperti ed integrati nell operativit operatività clinica

23 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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