Famiglie in azione per. una società interculturale

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1 PARMA 18 aprile 2015 Famiglie in azione per contributo una società interculturale

2 A.A.A. aiuto, accoglienza, ascolto cercasi - CAV risponde

3 la ricchezza di iniziative promosse dai Centri di Aiuto alla Vita per il sostegno alla maternità, l accoglienza e l inserimento sociale delle famiglie immigrate D Avenia: Bruciare i sogni è il segreto per abbattere definitivamente i propri nemici, perché non trovino più la forza di rialzarsi e ricominciare. Non sognino più le cose belle delle loro città, delle vite altrui, non sognino i racconti degli altri così pieni di libertà e di amore. Non sognino più nulla. Se non permetti alle persone di sognare le rendi schiave. ( ) questa è la distruzione più crudele: rubare i sogni alla gente. ( ) quando non hai sogni li rubi agli altri, perché non li abbiano neanche loro. L invidia ti brucia il cuore e quel fuoco divora tutto. MOMENTI FORMATIVI PARMA 27 FEBBRAIO 2011 MEDOLLA 7 MAGGIO 2011 FORLI quando una donna aspetta un figlio PORTA ANCHE il sogno nuovo che ogni vita porta con sé. L autodeterminazione della donna si è infilato a cuneo proprio qui: tra il sogno e il cuore di una donna che si scopre madre, bruciando quella vita, quei milioni di vite, ha incenerito i sogni di un cuore, i sogni di famiglie, di popoli interi.

4 Fatima è una magrebina di 28 anni, è arrivata in Italia via mare nell estate di un paio di anni fa, dopo lunga peregrinazione ha trovato casa e lavoro in un paesino della bassa, vicino al grande fiume. E compagnia e aiuto di una coppia di anziani benestanti, con orari di lavoro lunghi e uno stipendio discreto che le permette di mantenere la famiglia al paese d origine: il padre anziano, la madre diabetica e le sorelle. Non ha tempo per uscire, ma non le dispiace: è clandestina, sola, donna: non vuole farsi notare, né avere troppi contatti con la colonia di immigrati arabi che si è stabilita in paese, perciò non si fa mai vedere in giro, neppure quando la pausa dal lavoro glielo permetterebbe. Conosce pochissimo l italiano, giusto quello che le serve per intendersi nell ambiente ristretto che frequenta, unica distrazione: la relazione con un giovane marocchino che ha conosciuto appena arrivata. Pochi mesi fa ha scoperto di essere incinta, una signora italiana che frequenta la casa dove lavora accoglie la sua angoscia e la invia al Centro Aiuto alla Vita più vicino.

5 CAV - Dati\1 L atteggiamento del marito o del partner della Donna si mantiene contrario all aborto nel 37%dei casi. Circa l esito delle gravidanze in relazione allo stato civile della madre il parto e l aborto spontaneo interessano prevalentemente le Donne coniugate, l aborto volontario le donne nubili. Per le gravidanze conclusesi con il parto, il Bambino è rimasto nel 99% dei casi con la madre. L importanza del ruolo della Famiglia emerge con chiarezza dai dati che si riferiscono alle gravidanze conclusesi con il parto: con riferimento ai dati raccolti dal 1994 al 2013 risulta che la percentuale di Bambini dati in affido o in adozione o ad un istituto è pari allo 0,2% nel caso di Donne coniugate, all 1% nel caso di Donne conviventi, al 2,0% nel caso di Donne nubili e del 2,5% nel caso di Donne divorziate. Nel 2013 si è registrato un aumento del 2,5% delle Gestanti straniere rispetto all anno precedente. Il dato relativo alla cittadinanza mette in evidenza l elevatissima percentuale di Gestanti provenenti da altri Paesi. Si è passati infatti dal 16% del 1990 al 41% del 1994 all 82% del 2013

6 CAV - Dati\2

7 CAV - Dati\3 Le Gestanti straniere per le quali l assistenza è iniziata nel corso del 2013 sono state una media di 46 Gestanti per ogni CAV, mentre i Paesi di provenienza sono stati 100. Le più numerose continuano ad essere le Donne Africane (51%) seguite dalle Donne Europee (18%), dell America Centrale e Latina (16%), e dell Asia (11%). Le più numerose in assoluto continuano ad essere le Donne provenienti dal Marocco (22%), seguite dalle Donne provenienti dalla Nigeria (11%), dalle Donne Rumene (7%) e Peruviane (6%), Ecuadoregne ed Albanesi (5%), dalla Donne provenienti da Sri Lanka, Filippine ed Egitto (4%). In 8 Regioni (Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige) prevalgono le gestanti provenienti dal Marocco; in 3 Regioni (Abruzzo, Sardegna e Veneto) le Gestanti provenienti dalla Nigeria; in 2 Regioni (Lazio e Sicilia) le Gestanti straniere provenienti dalla Romania. IN ER (26\27 CAV operanti)oltre 1000 STRANIERE DONNE ASSISITITE NEL 2013 (su 2600 donne, di cui gestanti 1200, bimbi nati 1000)

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9 Case e coopertive\1 Sorte le prime negli anni ottanta, si sono quindi diffuse un po ovunque da nord a sud della penisola nell anno 2013, risultano collegate al MPV 47 strutture per 36 Associazioni locali. Nascono per dare spazio accogliente e familiare. e speranza a mamme, in attesa di un figlio costrette ad allontanarsi dalla propria realtà d origine Alcune Case accolgono anche donne non in gravidanza e vittime di violenza., altre offrono anche un servizio di accoglienza rivolto ai minori. Il 70% delle Case sono gestite direttamente dai Centri di Aiuto alla Vita, le altre da Associa-zioni, cooperative sociali e Fondazioni, nate con lo scopo specifico della gestione di tali realtà, seppure in collegamento con i CAV locali. La tipologia prevalente è quella della seconda accoglienza (70%) che assume denominazioni diverse a seconda delle Leggi Regionali, molto diverse tra loro. Le Case di prima accoglienza rappresentano il 30% del totale. Nel corso del 2013 sono state registrate 213 presenze di donne con 207 figli. Sono nati 49 bambini. Il 36% delle donne è di nazionalità Italiana. Tra le straniere, la maggiore presenza si è registrata tra quelle provenienti dalla Romania, Nigeria ed Albania. Per quanto riguarda l età, il 53% sono di età compresa tra i 18 e 30 anni, il 42% oltre i 30 anni, il 2% tra 16 e 18 anni e il 3% inferiori a 16 anni. Le donne sono state inviate per il 66% dai Comuni e Provincie, l 8% dai consultori pubblici e dalle ASL, il 4% dai CAV - SOS Vita, il 4% dai Tribunali e Forze dell Ordine, il 4% da altre Associazioni, il 4% dalle Caritas, dalle Parrocchie e dai Consultori di ispirazione cattolica, il 2% dai Centri Antiviolenza, l 8% da altre realtà. VITA CAV 2013 DOSSIER SULL ATTIVITÀ DEI CENTRI DI AIUTO ALLA VITA

10 Case e cooperative\2 Le accoglienze nel corso del 2013 sono state 113, le dimissioni 82. La permanenza media è stata per il 65% inferiore ad un anno. ANCHE RIFUGIATE Nelle 23 Case censite operano 434 persone, di cui 308 volontari, 7 religiose, 79 dipendenti, 8 volontari del Servizio Civile e 32 Consulenti, con una media di 19 operatori per Casa. La gran parte dei volontari hanno qualifiche professionali adatte. In alcune Regioni la legislazione locale, non riconoscendo l opera del volontariato seppur qualificato con i necessari titoli, ha costretto all assunzione di operatori, causando un aumento dei costi di gestione con conseguente diminuzione di ospitalità gratuite. Nonostante tali difficoltà le Case hanno accolto il 40% delle donne senza copertura economica da parte degli Enti Locali. Soltanto il 56 % delle Case sono in condizioni di accoglienze gratuite, grazie ad offerte di privati. Il 78% delle entrate sono rappresentate da rette dei Comuni, Provincie e ASL. Il costo medio giornaliero per mamma, compreso il figlio, è pari ad. 50,00. Nelle strutture dove è possibile operare grazie alla presenza dei volontari detto costo scende mediamente sotto a. 30,00. L opera delle Case di Accoglienza consente all Ente Pubblico un notevole risparmio economico non essendo in grado di offrire un servizio di qualità a costi così contenuti. I ritmi e le attività delle Case ricalcano la vita familiare: le numerose volontarie aiutano le mamme nella preparazione al parto, nell accudimento dei figli, nell apprendimento della lingua italiana e nel disbrigo delle pratiche burocratiche per le straniere. Una rete di psicologi, assistenti sociali, medici ed educatori professionali offrono le loro competenze professionali a sostegno delle mamme. Per ogni nucleo mamma-bimbo viene indivi-uato un progetto personalizzato in accordo con i Servizi Sociali che mira al reinserimento sociale e lavorativo. L opera dell accoglienza si sviluppa infatti oltre il periodo della gravidanza, dando alle donne sostegno per l inserimento al Nido del bambino, per la ricerca di lavoro, di un alloggio, nell e-ducazione dei figli, aiuto nel ricreare rapporti, quando possibile, con le famiglie o gli ambienti di origine. Allo scopo alcune realtà hanno attivato cooperative sociali per l avviamento al lavoro delle donne, asili nido familiari, alloggi per ospitare le donne che escono dalla Casa in attesa di una sistemazione autonoma definitiva, percorsi di formazione di conoscenza di sé tramite l apprendimento dei metodi naturali. Positiva è generalmente la collaborazione con i Servizi Sociali, le Questure, le Prefetture, gli Uffici del Lavoro, i Tribunali dei Minori. Le Case di Accoglienza del Movimento per la Vita suppliscono ad una carenza di aiuto da parte dell Ente pubblico nei confronti delle mamme in gravidanza in difficoltà. L Ente pubblico spesso è incapace di dare risposte concrete ed è da sottolineare che le risorse finanziarie sono scarse e quando vengono erogate riconoscono il bambino, come soggetto di tutela, solo quando è già nato e non già quando è nel grembo della mamma.

11 Buone prassi Tavoli e protocolli per il contrasto alla povertà e per il sostegno alla maternità (INTRECCIANDO PAROLE + MATERNITA FRAGILI PROT.FORLI con formazione operatori rispetto all accoglienza + ALFABETIZZAZIONE una precisa e dettagliata informazione (a fianco di quelle presentate dall'ausl, ad esempio, sulla contraccezione) SOS-VERDE-CAV Scuola delle mamme\di maternità CONTENUTI: affiancamento tutoraggio latte,crescita - PROMOZIONE DI CULTURA (MAMME TEEN + SPAZIOMUM) Case e lavoro PROGETTO GEMMA\ famiglie x f (IL PORTO la collaborazione tra associazioni ALBATROS le cooperative sociali e i voucher - CARITAS mamma - bambino)

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13 Parole per pensare e fare Esperienza studiare approcci\culture mediare conflitti Consapevolezza radici di vento Reciprocità avere dare Efficacia inventarsi ruoli\soluzioni Spazio piantonato\custodito Grembo fruito\bruciato legalizzato\occupato liberato

14 Testo Ieri ho assistito ad un matrimonio civile svoltosi nel Palazzo Comunale. Prima sono arrivati gli sposi con i testimoni, poi il sindaco che indossava la divisa ufficiale: la fascia tricolore. Il clima, reso cordiale dal sindaco è stato apprezzato dalla coppia e da tutti i presenti. Appena gli sposi si sono seduti il Sindaco ha cominciato a leggere in italiano gli articoli del codice civile sugli obblighi matrimoniali. Siccome la coppia non sa parlare bene la lingua italiana e non capiva, la maestra ha dato il permesso a una nostra compagna, marocchina, di tradurre quello che il Sindaco leggeva. Dopo che la ragazzina ha finito i due sposi hanno detto il loro sì, si sono scambiati gli anelli e hanno firmato il registro. La sposa aveva un bel pancione perché presto le nascerà un bambino e le hanno regalato un bellissimo mazzo di fiori, come a tutte le spose. Alla fine sono usciti felici, contenti e sposati. Si deve dire che è stata una cerimonia corta ma molto divertente. L AMORE CAMBIA TUTTE LE COSE, A.DIEGOLI - INTERLINEA

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