Presa in carico dell anziano non autosufficiente: criticità che emergono dall analisi dei dati sul livello regionale e su quello nazionale

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1 Presa in carico dell anziano non autosufficiente: criticità che emergono dall analisi dei dati sul livello regionale e su quello nazionale Firenze, 8 maggio 2013 Leonardo Trallori - Regione Toscana Sistema informativo e tecnologie informatiche

2 Alcune criticità Mancanza di un catalogo delle prestazioni, per cui si registra solo l accesso e la tipologia di operatore e non la prestazione erogata Non completa registrazione degli accessi, soprattutto per alcune tipologie di operatori (OSS, palliativisti, fisioterapisti ) Non chiara relazione tra AD socio-sanitaria da UVM e altre tipologie di AD (ADI dei MMG ma non solo) Insufficiente coerenza tra programmato ed erogato Bassa intensità assistenziale

3 Il dato nazionale SIAD

4 Il dato nazionale SIAD - dettaglio

5 Il dato nazionale FAR

6 Il dato nazionale FAR - dettaglio

7 Sist. Inf. RT vs NSIS - SIAD Il flusso (RFC 115 e 118) distingue tra prese in carico semplici semplici e prese in carico complesse complesse (da UVM). Solo quelle complesse vengono inviate ad NSIS, perché contengono le informazioni di valutazione. Il flusso SIAD prevede infatti che siano verificate 2 condizioni essenziali per individuare l ambito l di applicazione (cioè i dati da inviare): La valutazione multidimensionale dell assistito La definizione di un piano/programma/progetto individuale In questo momento queste condizioni sono verificate solo dalle prese in carico UVM AD diretta (e mista mista ) alimentano SIAD; [Ammissioni in RSA, CD, CDA alimentano FAR]

8 Sistema informativo regionale AD-RSA: dati 2012 Fotografia Fotografia di ciò che è avvenuto nel 2012: prese in carico attivate ed erogazioni effettuate, non necessariamente riferite alle medesime prese in carico Prese in carico UVM: ( con PAP domiciliare diretta e mista, PAP domiciliare indiretta, PAP residenziale e semires.) Delle sono reali reali (con prima valutazione NON nulla): Ammissioni: Erogazioni domiciliari: (Reportistica per le aziende/zone: ://webs.rete.toscana.it webs.rete.toscana.it/infoviewapp InfoViewApp/logon.jsp logon.jsp)

9 Cosa non inviamo nel flusso SIAD Numero prese in carico semplici semplici : ADP-ADI: ADI: AD sanitaria: Accessi per prese in carico semplici semplici : ADP-ADI: ADI: AD sanitaria (prestazionale?): Che tipo di prestazioni sono? E sono davvero diverse da quelle erogate per prese in carico complesse complesse?

10 Analisi degli accessi per tipologia di operatore Accessi per prese in carico complesse ( accessi) Infermiere = 55% MMG = 12% OSS = 32% (da 0% a 40% a seconda delle zone) Altri = 1% Accessi per prese in carico ADP ADI ( accessi) Infermiere = 63% MMG = 30% OSS = 4% Altri = 3% Accessi per prese in carico AD sanitaria ( accessi) Infermiere = 87% MMG = 8% OSS = 3% Altri = 2%

11 Analisi del case-mix Prese in carico complesse: per accessi 79 % delle ha accessi di 1 solo operatore 17 % di 2 operatori 3 % di 3 operatori 1 % > di 3 operatori Prese in carico AD sanitaria: per accessi 90 % delle ha accessi di 1 solo operatore 9 % di 2 operatori 1 % > di 2 operatori Prese in carico ADI ADP: per accessi 66 % delle ha accessi di 1 solo operatore 30 % di 2 operatori 3 % di 3 operatori

12 Cosa è complesso complesso? L assenza di catalogo ci impedisce di conoscere le prestazioni erogate, e quante siano prestazionali in ADI-APD e AD sanitaria. Però abbiamo delle indicazioni dalla tipologia di operatori che erogano le prestazioni e dal case-mix aggregato (e dalle diverse percentuali). Tutto ciò che è domiciliare complesso passa allora da UVM? Forse no. Può anzi accadere che il PAP definito da UVM si sommi ad altre tipologie di prese in carico domiciliari, affiancando la stessa tipologia di prestazioni o limitandosi ad una AD indiretta. E corretto? Ha senso? Le prese in carico complesse devono essere ricondotte ad una visione unitaria, e devono essere tutte accompagnate da valutazione e PAP Forse sì. Facciamo semplicemente poca assistenza domiciliare complessa.

13 La complessità assistenziale Coefficiente di complessità assistenziale (CIA) = Numero di giornate di effettiva assistenza (di accesso) / Numero giornate tra primo ed ultimo accesso. CIA 0 (di base) = max 4 accessi in 30 gg (< 1 / settimana) CIA 1 = max 9 accessi in 30 gg CIA 2 = max 15 accessi in 30 gg CIA 3 = max 18 accessi in 30 gg CIA 4 > 18 accessi in 30 gg

14 Bassa intensità assistenziale in RT

15 Motivi della bassa complessità (Il dato nazionale è calcolato sugli accessi per prese in carico da UVM) Alcune ipotesi: Elevato scarto del tracciato SIAD 2 (accessi) Mancata registrazione degli accessi Pochi accessi: per mancanza di risorse perché abbiamo creato una rete che consente di andare poche volte perché gli accessi stanno in altre tipologie di presa in carico

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