SIMULAZIONE I-Compitino LOGICA MATEMATICA 23 novembre 2016
|
|
- Biaggio Arena
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SIMULAZIONE I-Compitino LOGICA MATEMATICA 23 novembre 2016 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola dello scambio sia a destra che a sinistra del sequente (se non lo fate perdete punti!). - Ricordatevi di ETICHETTARE LE DERIVAZIONI CON LE REGOLE USATE (se non lo fate perdete punti!) Mostrare se i sequenti di seguito sono tautologie o opinioni o paradossi in logica classica e in logica intuizionista con uguaglianza. Nel caso di validità in logica classica esibire la derivazione sia in DNC = che in LC = e nel caso di validità in logica intuizionista esibire la derivazione sia in DNI = che in LI =. Il punteggio indicato è assegnato ad ogni derivazione utile in LC = o in LI = per stabilire la validità di un sequente ed anche ad ogni dimostrazione mostrante la non validità di un sequente posto che queste siano determinanti per risolvere l esercizio. Le derivazioni in DNI = e in DNC = valgono il doppio dei punti indicati. A B ( A B ) ( ( ( P M ) P ) P ) ( ( A D ( A&D ) ) A ) ( ( A (M B) ) (B & M ) ) ( A ) B (A A) B (A & B) A B 1
2 x y x y x w ( C(x, w) x w ) b a x w ( C(x, w) & x w ) x A(x) x A(x) x (A(x) C) x A(x) C x A(x) C x (A(x) C) 7 punti ( A B ) ( A B ) Formalizzare in sequente le argomentazioni di seguito. Si provi se il sequente ottenuto è tautologia, opinione o paradosso in logica classica e in logica intuizionista con uguaglianza. Nel caso di validità in logica classica esibire la derivazione sia in DNC = che in LC = e nel caso di validità in logica intuizionista esibire la derivazione sia sia in DNI = in LI = Il punteggio indicato è assegnato ad ogni derivazione utile in LC = o in LI = per stabilire la validità di un sequente ed anche ad ogni dimostrazione mostrante la non validità di un sequente posto che queste siano determinanti per risolvere l esercizio. Le derivazioni in DNI = e in DNC = valgono il doppio dei punti indicati. (7 punti) I cani sono animali domestici. I gatti sono animali domestici. Chi ha un gatto o un cane ha un animale domestico. si consiglia di usare: C(x)= x è un cane G(x)= x è un gatto D(x)= x è un animale domestico H(x,y)= x ha y (7 punti) C è qualche esemplare di lince nello zoo. Triki è un esemplare di lince nello zoo. Triki è diverso Felix. Felix è un esemplare di lince nello zoo. Non c è un unico esemplare di lince nello zoo. si consiglia di usare: E(x,y)= x è un esemplare di y nello zoo 2
3 f= Felix, t= Triki, l= lince (7 punti) C è uno che ama soltanto i luoghi che tutti amano. si consiglia di usare: A(x,y)= x ama y L(x)= x è un luogo (8 punti) Esiste un programma che attiva tutti e soli i programmi che non si attivano da sè. ove si consiglia di usare: P (x)= x è un programma (10 punti) In ogni anello esiste un elemento tale che se lui è nilpotente allora tutti gli elementi dell anello sono nilpotenti. ove si consiglia di usare: A(x)= x è un anello N(x)=x è nilpotente (18 punti) Date delle formule α, β, fr qualsiasi, dimostrare che è ammissibile in LI =. Γ, α β fr Γ, β fr 1 (8 punti) Dimostrare che la seguente regola è ammissibile nel frammento di LC = con tutti gli assiomi e soltanto le regole per l implicazione: (1) Stabilire se la seguente regola Γ, Γ 2 Γ fr[x/t] Γ x fr 3 è ammissibile in LC = e se è invertibile in LC = e in LI =. (20 punti) Stabilire se il frammento LI, di LI = con assiomi e regole di quantificazione universale e implicazione prova gli stessi teoremi del frammento avente le stesse regole di LI, eccetto per la regola di D che è ristretta alla seguente istanza Γ fr Γ x fr Dr(x V L(Γ)) 3
4 0.1 Calcolo dei sequenti per la deduzione naturale intuizionista con uguaglianza DNI = Γ A & Sn 1 Γ Γ A ex-f-q Γ B & Sn 2 Γ A B Γ, A C Γ, B C Γ C Γ A Γ A Γ Sn Γ A B Γ A Sn Γ B Γ x A(x) Γ A(t) Sn ax-id Γ, A, Γ A Sn Γ x A(x) Γ, A(w) C Sn (w V L(Γ, x A(x), C)) Γ C Γ t = s Γ A(t) Γ A(s) ax- Γ Σ, Γ, Θ, Γ, C Σ, Γ, Θ, Γ, C sc sx Γ A Γ B & D Γ A Γ A B Dn 1 Γ, A Γ A D Γ, A B Γ A B D Γ A(w) Γ xa(x) = Sn = ax Γ t = t Γ A(t) Γ x A(x) Dn Γ B Γ A B Dn 2 D (w V L(Γ, xa(x))) 0.2 Calcolo dei sequenti per la deduzione naturale classica con uguaglianza DNC = Regole di DNI = + Γ, A Γ A ra e si ricorda che t s t = s 4
5 Calcolo dei sequenti LC = per la logica classica predicativa con uguaglianza ax-id ax- Γ, A, Γ, A, Γ,, Γ ax- Γ,, Σ, Γ, Θ, Γ, Σ Σ, Γ, Θ, Γ, Σ sc sx Γ Σ,, Θ,, Γ Σ,, Θ,, sc dx Γ, A, B Γ, A&B &S Γ A, Γ B,, Γ, A Γ, B Γ, A B S Γ A, B, Γ A B, D Γ A, Γ, A S Γ, A Γ A, D Γ A, Γ, B S Γ, A B Γ, x A(x), A(t) Γ, x A(x) S Γ, A B, Γ A B, D Γ A(w), Γ xa(x), Γ, A(w) Γ, x A(x) S (w V L(Γ, x A(x), )) Γ A(t), x A(x), Γ x A(x), Σ, t = s, Γ(t) (t), Σ, Γ(s), t = s (s), = S 1 = ax Γ t = t, & D D (w V L(Γ, xa(x), )) D Σ, s = t, Γ(t) (t), Σ, Γ(s), s = t (s), = S 2 5
6 0.3 Calcolo dei sequenti della Logica Intuizionista predicativa con uguaglianza ax-id Γ, A, Γ A ax- Γ,, Γ C Σ, Γ, Θ, Γ, C Σ, Γ, Θ, Γ, C sc sx ax- Γ Γ, A, B C Γ, A&B C &S Γ A Γ B Γ, A C Γ, B C Γ, A B C S Γ A Γ A B D 1 Γ, A A Γ, A B S Γ, A Γ A D Γ, A B A Γ, B C Γ, A B C Γ, x A(x), A(t) C Γ, x A(x) C S S & D Γ, A B Γ A B D Γ A(w) Γ xa(x) Γ, A(w) C Γ, x A(x) C S (w V L(Γ, x A(x), C)) Γ A(t) Γ x A(x) D Σ, t = s, Γ(t) C(t) Σ, Γ(s), t = s C(s) = S 1 = ax Γ t = t Σ, s = t, Γ(t) C(t) Σ, Γ(s), s = t C(s) = S 2 Γ B Γ A B D 2 D (w V L(Γ, x A(x))) 6
I-Compitino LOGICA MATEMATICA 12 dicembre 2016
I-Compitino LOGICA MATEMATICA 12 dicembre 2016 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE
DettagliSIMULAZIONE I appello di LOGICA MATEMATICA 16 gennaio 2017
SIMULAZIONE I appello di LOGICA MATEMATICA 16 gennaio 2017 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di
DettagliPRE-I-Compitino LOGICA 30 maggio 2014
PRE-I-Compitino LOGICA 30 maggio 2014 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della
DettagliSIMULAZIONE I appello e II compitino 18 giugno 2014
SIMULAZIONE I appello e II compitino 18 giugno 2014 nome: cognome: Appello II compitino - A chi fa l appello verrà valutato ogni esercizio per il superamento dell esame. - Per chi fa il II compitino: per
DettagliSIMULAZIONE I appello 20 dicembre 2018
SIMULAZIONE I appello 20 dicembre 2018 nome: cognome: - Scrivere in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Si ricorda di ESPLICITARE l uso della
DettagliII appello 5 luglio 2010
II appello 5 luglio 2010 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - Non si contano le brutte copie. - Specificate le regole derivate che usate e che non sono
DettagliSIMULAZIONE I appello 11 gennaio 2018
SIMULAZIONE I appello 11 gennaio 2018 nome: cognome: - Scrivere in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Si ricorda di ESPLICITARE l uso della regola
DettagliI appello 22 gennaio 2018
I appello 22 gennaio 2018 nome: cognome: - Scrivere in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Si ricorda di ESPLICITARE l uso della regola dello
DettagliSIMULAZION I appello 12 gennaio 2017
SIMULAZION I appello 12 gennaio 2017 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola
DettagliSIMULAZIONE I appello 8 gennaio 2016
SIMULAZIONE I appello 8 gennaio 2016 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola
DettagliII appello 9 febbraio 2016
II appello 9 febbraio 2016 nome: cognome: Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. NON si contano le BRUTTE copie. Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola dello scambio
DettagliI appello e II compitino 27 giugno 2014
I appello e II compitino 27 giugno 2014 nome: cognome: Appello II compitino A chi fa l appello verrà valutato ogni esercizio per il superamento dell esame. Per chi fa il II compitino: per superare il II
Dettagliprei-compitino 12 maggio 2010
prei-compitino 12 maggio 2010 - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - Non si contano le brutte copie. - Specificate la logica in cui fate le derivazioni. - Specificate
DettagliIV appello 6 luglio 2015
IV appello 6 luglio 2015 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ETICHETTARE LE DERIVAZIONI CON LE REGOLE
DettagliIV appello 23 settembre 2011
IV appello 23 settembre 2011 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola dello
DettagliIII appello 2 settembre 2011
III appello 2 settembre 2011 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della regola dello
Dettagli13. Come interpretare unicità? con l uguaglianza
13. Come interpretare unicità? l uguaglianza Problema: vogliamo formalizzare in logica classica 1. Tutti sono uguali. 2. Ce ne sono due diversi. 3. Per ognuno c è qualcuno di diverso da lui. 4. Marcello
DettagliI appello 24 giugno 2011
I appello 24 giugno 2011 nome: cognome: appello II compitino - a chi fa l appello verrà valutato ogni esercizio per il superamento dell esame. - a chi fa il II compitino verrànno valutati soltanto gli
Dettagli14. Come interpretare unicità? con l uguaglianza
14. Come interpretare unicità? l uguaglianza Problema: vogliamo formalizzare in logica classica 1. Tutti sono uguali. 2. Ce ne sono due diversi. 3. Per ognuno c è qualcuno di diverso da lui. 4. Marcello
Dettagli14. Come interpretare unicità? con l uguaglianza
14. Come interpretare unicità? l uguaglianza Problema: vogliamo formalizzare in logica classica 1. Marcello ha un unica laurea L(x,y)= x è una laurea di y m=marcello 2. Il programma fattoriale su input
Dettagli5. Esercitazione 19 maggio con regola =-S semplificata
5. Esercitazione 19 maggio 2010- regola =-S semplificata Precisazioni sulle nozioni da usare negli esercizi Un sequente Γ si dice VALID0 rispetto alla semantica della logica classica se il sequente è valido
DettagliEsercizi 2. Sulla definizione di linguaggio formale
Esercizi 2. Sulla definizione di linguaggio formale Def. 0.1 (Insieme induttivamente generato) Dato un numero finito di funzioni su un numero finito di argomenti h i : A... A A }{{} m i-volte su una collezione
Dettagli14. Come interpretare unicità? con l uguaglianza
14. Come interpretare unicità? l uguaglianza Problema: vogliamo formalizzare in logica classica 1. Tutti sono uguali. 2. Ce ne sono due diversi. 3. Per ognuno c è qualcuno di diverso da lui. 4. Marcello
Dettagli14. Nozione di modello e verità di un predicato
14. Nozione di modello e verità di un predicato Per definire la validità di un predicato facciamo uso della nozione di modello. Intuitivamente un modello definisce in modo primitivo l interpretazione delle
Dettagli13. Calcolo dei sequenti per logica classica predicativa
13. Calcolo dei sequenti per logica classica predicativa Vogliamo qui introdurre il calcolo dei sequenti per i predicati. A tal scopo dobbiamo prima introdurre il concetto di variabile libera e variabile
Dettagli13. Nozione di modello e verità di un predicato
13. Nozione di modello e verità di un predicato Def. 0.1 (modello di un linguaggio predicativo) Dato linguaggio predicativo L con costanti c j e predicati atomici P k (x 1,..., x n ) un modello per L è
DettagliChiarificazione sulla forma delle regole del calcolo LC p
Chiarificazione sulla forma delle regole del calcolo LC p Proviamo a spiegare un pò come mai le regole di LC p sono accettabili avvalendosi di tautologie classiche che riconosciamo grazie all utilizzo
Dettagli7. A che serve il calcolo dei sequenti? Dà procedura di decisione
7. A che serve il calcolo dei sequenti? Dà procedura di decisione Il calcolo dei sequenti serve a costruire alberi di derivazione come ad esempio ax-id P, Q Q P&Q Q & S ax-id P, Q P P&Q P P&Q Q&P & S &
DettagliChiarificazione sulla forma delle regole del calcolo LC p
Chiarificazione sulla forma delle regole del calcolo LC p Proviamo a spiegare un pò come mai le regole di LC p sono accettabili avvalendosi di tautologie classiche che riconosciamo grazie all utilizzo
DettagliNell intento di cercare una derivazione di un sequente è meglio:
17. Consigli vari Nell intento di cercare una derivazione di un sequente è meglio: applicare PRIMA le regole dei connettivi proposizionali e -D e -S se non si riesce a derivare il sequente meglio costruire
Dettagli17. Validità delle regole nel linguaggio predicativo
17. Validità delle regole nel linguaggio predicativo La nozione di validità di una regola nel linguaggio predicativo serve per poter rispondere a questa domanda: Perchè la procedura semi-automatica per
DettagliSpiegazione delle regole dei quantificatori in logica classica
Spiegazione delle regole dei quantificatori in logica classica Qui spieghiamo la forma delle regole della quantificazione universale ed esistenziale. 1. La regola della quantificazione universale a sinistra
DettagliI appello 2 febbraio 2015
I appello 2 febbrao 2015 nome: cognome: - Scrvete n modo CHIARO. Elaborat llegbl non saranno consderat. - NON s contano le BRUTTE cope. - Rcordatev d ETICHETTARE LE DERIVAZIONI CON LE REGOLE USATE (se
DettagliSpiegazione alternativa delle regole delle quantificatori
Spiegazione alternativa delle regole delle quantificatori È possibile spiegare le regole dei quantificatori della logica classica a partire dalle regole della negazione scritta con formule qualsiasi Γ
DettagliT1: Logica, discorso e conoscenza. Logica classica
T1: Logica, discorso e conoscenza Primo modulo: Logica classica ovvero Deduzione formale vs verità: un introduzione ai teoremi limitativi Simone Martini Dipartimento di Scienze dell Informazione Alma mater
Dettagli15. Nozione di modello e verità di un predicato
15. Nozione di modello e verità di un predicato Def. 0.1 (modello di un linguaggio predicativo) Dato linguaggio predicativo L con costanti c j e predicati atomici P k (x 1,..., x n ) un modello per L è
Dettagli15. Nozione di modello e verità di un predicato
15. Nozione di modello e verità di un predicato Def. (modello di un linguaggio predicativo) Dato linguaggio predicativo L con costanti c j e predicati atomici P k (x 1,..., x n ) un modello per L è dato
DettagliCorso di Logica I. Modulo sul Calcolo dei Sequenti. Dispensa Lezione III.
Corso di Logica I. Modulo sul Calcolo dei Sequenti. Dispensa Lezione III. Giovanni Casini Teorema di corrispondenza fra il calcolo sui sequenti SND c e il calcolo dei sequenti SC c. In queste pagine andiamo
Dettagli9 Calcolo dei sequenti LC p
9 Calcolo dei sequenti LC p In questa sezione mostriamo un metodo più elegante, semplice e soprattutto AUTOMATICO per mostrare se una proposizione è valida o meno e soddisfacibile o meno. Tale metodo è
DettagliDue tipi di logica. Gianluigi Bellin
Due tipi di logica Gianluigi Bellin 15 Novembre 2012 Calcolo dei sequenti LK, logica classica. axiom Γ, A A, A, Γ Γ, A R Γ, A L A, Γ R Γ, A Γ, B Γ, A B A, B, Γ L A B, Γ A, Γ B, Γ, A B, Γ R Γ A B, L Γ,
DettagliCalcolo dei sequenti III. Il Calcolo dei Sequenti. Gentzen: La Logica Classica
Calcolo dei sequenti III. Il Calcolo dei Sequenti di Gentzen: La Logica Classica giovanni.casini@gmail.com 7 Maggio 2009 Ricapitoliamo... A questo punto abbiamo caratterizzato il calcolo dei sequenti SC
DettagliEsercizi di logica. Ivan Valbusa 5 dicembre 2012
Esercizi di logica Ivan Valbusa 5 dicembre 2012 Gli esercizi proposti di seguito coprono solo una piccola parte del programma del corso. Sono mediamente più difficili di quelli presenti sul manuale di
Dettagli10 Logica classica predicativa
10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei
DettagliRagionamento Automatico Calcolo dei Sequenti. Lezione 5 Ragionamento Automatico Carlucci Aiello, 2004/05 Lezione 5 0. Il calcolo dei sequenti
Il calcolo dei sequenti Ragionamento Automatico Calcolo dei Sequenti Materiale cartaceo distribuito in aula Il calcolo dei sequenti nella logica proposizionale Il calcolo dei sequenti nella logica predicativa
DettagliI-Compitino LOGICA 14 giugno 2014
I-Compitino LOGICA 14 giugno 2014 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si considerano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ESPLICITARE l uso della
DettagliSpiegazione delle regole dei quantificatori in logica classica
Spiegazione delle regole dei quantificatori in logica classica Qui spieghiamo la forma delle regole della quantificazione universale ed esistenziale. 1. La regola della quantificazione universale a sinistra
Dettagli21. Nozione di teoria ed esempi
21. Nozione di teoria ed esempi Ora applichiamo quanto appreso precedentemente sulla logica classica con uguaglianza allo studio di alcune sue teorie. In senso lato passiamo dallo studio della logica a
DettagliMatematica mod 1. Cognome: Nome: Matricola:
[Compitino Versione A] 31 Luglio 2013, II TURNO Matematica mod 1 Cognome: Nome: Matricola: Ai sensi del DPR 445/00 e successive modifiche e integrazioni, il sottoscritto certifica di non avere debiti formativi
DettagliFormalizzazione: (funz. parziale)
ESERCIZI DI FORMALIZZAZIONE: funzioni Funzioni Parziali Definizione: Siano A e B due insiemi, una funzione parziale F : A B è un insieme di coppie a,b (con a A e b B) in cui ogni elemento di A è in coppia
DettagliCalcolo dei sequenti V. Normalizzazione.
Calcolo dei sequenti V Normalizzazione giovannicasini@gmailcom 13 Maggio 2009 Introduzione Oggi affronteremo brevemente due questioni: Vedremo il Teorema di Normalizzazione, un risultato corrispondente
Dettagli15. Lezione Corso di Logica 8 giugno Maria Emilia Maietti. ricevimento: mercoledi ore
15. Lezione Corso di Logica 8 giugno 2011 Maria Emilia Maietti ricevimento: mercoledi ore 17.30-19.30 email: maietti@math.unipd.it 604 lucidi lezioni in http://www.math.unipd.it/ maietti/lez.html esercitazioni
DettagliCompito di logica 28 giugno 2007 SOLUZIONI Fornire una derivazione in LJ dei sequenti: A A A B, B A A A B B A A A
Es. 1. Compito di logica 28 giugno 2007 SOLUZIONI Fornire una derivazione in LJ dei sequenti: a. A (B C) (A B) (A C) B B C C A A B C, B C A (B C), (A B), A C A (B C), (A B) (A C) A (B C) (A B) (A C) b.
DettagliCalcolo dei sequenti II. Il Calcolo dei Sequenti d. Gentzen: La Logica Intuizionista.
Calcolo dei sequenti II. Il Calcolo dei Sequenti di Gentzen: La Logica Intuizionista. giovanni.casini@gmail.com 6 Maggio 2009 Introduzione Ieri abbiamo visto cos è formalmente un sequente (una coppia ordinata
DettagliManuale pratico per il corso di Logica
Manuale pratico per il corso di Logica Maria Emilia Maietti Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata Università di Padova via Trieste n. 63-35121 Padova, Italy maietti@math.unipd.it 7 aprile 2014 1
Dettagli10 Logica classica predicativa
10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei
Dettagli10 Logica classica predicativa
10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei
Dettagli10 Logica classica predicativa
10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei
DettagliII appello 17 febbraio 2015
II appello 17 febbraio 2015 nome: cognome: - Scrivete in modo CHIARO. Elaborati illegibili non saranno considerati. - NON si contano le BRUTTE copie. - Ricordatevi di ETICHETTARE LE DERIVAZIONI CON LE
Dettagli10 Logica classica predicativa
10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei
DettagliEsercitazioni per il corso di Logica Matematica
Esercitazioni per il corso di Logica Matematica Luca Motto Ros 15 aprile 2005 Esercizi Nota importante. In questa dispensa sono stati raccolti, senza alcun ordine particolare, alcuni esercizi che possono
Dettagli10 Logica classica predicativa
10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei
DettagliEsame di MATEMATICA CORSO BASE del
Esame di MATEMATICA CORSO BASE del Cognome Matricola Nome Esercizio. Si consideri il seguente sistema x 3y + z =5 x ky +z = k kx y z = Si trovino il numero delle soluzioni al variare del parametro k e
Dettagli11. Formalizzazione in linguaggio predicativo
11. Formalizzazione in linguaggio predicativo Il linguaggio predicativo è ottenuto estendendo il linguaggio proposizionale (quello con,, &,, ) con predicati A(x), B(x, y), C(x, y, z..) dipendenti da un
Dettagli6. Perchè costruire alberi di derivazione?
6. Perchè costruire alberi di derivazione? pr è radice di una derivazione in LC p pr è TAUTOLOGIA e più in generale Γ è radice di una derivazione in LC p Γ & è TAUTOLOGIA ovvero Γ è VALIDO posto Γ & (pr
DettagliCorso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 5 a.a Soluzioni
Corso di Laurea in Matematica Geometria 2 Foglio di esercizi n. 5 a.a. 2015-16 Soluzioni Gli esercizi sono presi dal libro di Manetti. Per svolgere questi esercizi, studiare con cura i paragrafi 10.1,
DettagliCOMPITO di LOGICA MATEMATICA (fila 1) 12 gennaio 2006
COMPITO di LOGICA MATEMATICA (fila ) 2 gennaio 2006 Nome: Matricola: Esercizio Si consideri la seguente formula predicativa ( x(a(x) y A(y))) ( y( A(y) xa(x))) Determinare una struttura e una interpretazione
DettagliEs. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 T. Totale
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 T. Totale Analisi e Geometria 1 COMPITO A Docenti: P. Antonietti, F. Cipriani, F. Colombo, F. Lastaria, G. Mola, E. Munarini, P.Terenzi, C. Visigalli 13/07/2009 Ing. Industriale
DettagliProva scritta di Matematica Discreta del 15/2/2005
Prova scritta di Matematica Discreta del 15/2/2005 1. a. Quante parole di 6 lettere si possono formare con un alfabeto contenente 25 lettere? b. Quante se sono proibite le doppie (ossia lettere uguali
Dettagli12. Formalizzazione in linguaggio predicativo
12. Formalizzazione in linguaggio predicativo Il linguaggio predicativo è ottenuto estendendo il linguaggio proposizionale (quello con,, &,, ) con predicati A(x), B(x, y), C(x, y, z..) dipendenti da un
Dettagli12. Formalizzazione in linguaggio predicativo. 12.bis Come mettere le parentesi
12. Formalizzazione in linguaggio predicativo Il linguaggio predicativo è ottenuto estendendo il linguaggio proposizionale (quello con,, &,, ) con predicati A(x), B(x, y), C(x, y, z..) dipendenti da un
Dettagli21. Nozione di teoria ed esempi
21. Nozione di teoria ed esempi Ora applichiamo quanto appreso precedentemente sulla logica classica con uguaglianza allo studio di alcune sue teorie. In senso lato passiamo dallo studio della logica a
DettagliESAME di LOGICA PER INFORMATICA 24 giugno 2003
ESAME di LOGICA PER INFORMATICA 24 giugno 2003 Compito 1 Esercizio 1. Siano Φ e Ψ due insiemi consistenti di formule. Dire, giustificando la risposta, se Φ Ψ e Φ Ψ sono consistenti. Soluzione. Se fosse
DettagliNOZIONI DI LOGICA. Premessa
NOZIONI DI LOGICA Premessa Il compito principale della logica è quello di studiare il nesso di conseguenza logica tra proposizioni, predisponendo delle tecniche per determinare quando la verità di una
DettagliLogica per la Programmazione
Logica del Primo Ordine: Motivazioni, Sintassi e Interpretazioni Logica per la Programmazione Lezione 9 Proof System per la Logica del Primo Ordine Leggi per i Quantificatori Regole di inferenza: Generalizzazione
DettagliCOGNOME... NOME... Matricola... II corso Prof. Camporesi. Esame di ANALISI MATEMATICA - 9 Settembre 2004
COGNOME... NOME... Matricola... II corso Prof. Camporesi Esame di ANALISI MATEMATICA - 9 Settembre 2004 A ESERCIZIO 1. (5 punti) 1. Risolvere in campo complesso l equazione z 5 + (1 + i)z = 0. 2. Dimostrare
DettagliEsercizi Di Geometria 1 (BAER) Canale 1 Da consegnare Lunedi 19 Ottobre
Esercizi Di Geometria (BAER Canale Da consegnare Lunedi 9 Ottobre SETTIMANA 3 (2 8 Ottobre Moltiplicazione di matrici Gli esercizi sono presi dal libro Intorduction to Linear Algebra di Serge Lang Esercizio
DettagliLogica Computazionale
Logica Computazionale 2009-2010 Gianluigi Bellin 24 febbraio 2010 1 Domanda 1 Si consideri il sequente S (i) Si applichi la procedura semantic tableaux per verificare se S sia valido o falsificabile nella
DettagliIntegrali doppi. Riccarda Rossi. Università di Brescia. Analisi Matematica B
Integrali doppi Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Integrali doppi Analisi Matematica B 1 / 92 Motivazione per l integrale di Riemann: calcolo
DettagliCALCOLO DEI PREDICATI DEL I ORDINE
CALCOLO DEI PREDICATI DEL I ORDINE Dizionario Simboli descrittivi lettere o variabili proposizionali: p, q, r, A, B, C, lettere o variabili predicative: P, Q, R, lettere o variabili individuali: a, b,
DettagliEs. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale Teoria. Punteggi degli esercizi: Es.1: 8 punti; Es.2: 8 punti; Es.3: 8 punti; Es.4: 6 punti.
Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. Totale Teoria Analisi e Geometria 1 Seconda prova in itinere 0 Febbraio 2013 Compito A Docente: Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Cognome: Nome: Matricola: Punteggi degli
Dettagli8 novembre Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...
COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi
Dettagli6. Calcolare i minori principali di a al variare di a in C.
1. Sia V = R 4. (a) Dimostrare che f(v) = 2v, definisce un endomorfismo di V. (b) Ha senso parlare della matrice associata ad f? In tal caso determinarla. 2. Sia A una matrice 3 3 a coefficienti in Z 7,
DettagliLinguaggi. Claudio Sacerdoti Coen 13/12/ : Semantica della logica del prim ordine. Universitá di Bologna
Linguaggi 18: Universitá di Bologna 13/12/2017 Outline 1 Semantica classica della logica del prim ordine Al fine di definire la semantica classica di un linguaggio del prim ordine
Dettagli1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x.
Funzioni derivabili Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: a)2x 5 b) x 3 x 4 c) x + 1 d)x sin x. 2) Scrivere l equazione della retta tangente
DettagliEsercizi assegnati il 17 ottobre
Davide Masi 1 Primo Esercizio Esercizi assegnati il 17 ottobre 1 Primo Esercizio Verificare se i seguenti sequent sono validi nella semantica di S4: ( A B), B A (1.1) ( B A), A B (1.2) (( A B) C), A, B
DettagliIntroduzione alla logica proposizionale ( 2 a parte: Analisi )
Introduzione alla logica proposizionale ( 2 a parte: Analisi ) Eugenio G. Omodeo Dip. Matematica e Geoscienze DMI De Morgan: γ >( α & β ) ( γ>α ) ( γ>β ) γ>( α β ) ( γ>α ) & ( γ>β ) contrapposizione: (
Dettagli1. Esercizi. U α. α C
1. Esercizi Esercizio 1. Sia A la C algebra commutativa C[t]. Si dimostri che per ogni α C il quoziente U α = C[t]/(t α) è un modulo semplice. Si dimostri che il modulo non è semisemplice α C Esercizio
DettagliNovember 13, sta ad indicare che la formula B dipende dalle assunzioni occorrenti nell insieme X.
DEDUZIONE NTURLE November 3, 2006 Le regole di inferenza consistono di regole di introduzione (I) e regole di eliminazione (E) per ogni costante logica e per il simbolo del falso, se occorre nel linguaggio.
DettagliEsercizi di Logica Matematica
Esercizi di Logica Matematica Francesco Bottacin 1 Logica Proposizionale Esercizio 1.1. Eliminare le parentesi non necessarie nelle seguenti formule: 1. ((A B) ( C)) 2. (A (B ( C))) 3. ((A B) (C D)) 4.
DettagliProva Finale di Tipo B e Prova di Accesso alla Laura Magistrale. Dip. Matematica - Università Roma Tre
Prova Finale di Tipo B e Prova di Accesso alla Laura Magistrale Dip. Matematica - Università Roma Tre Prof. U. Bessi, S. Gabelli, G. Gentile, M. Pontecorvo 3 Ottobre 2006 Istruzioni. a) La sufficienza
DettagliProva Finale di Tipo B e Prova di Accesso alla Laurea Magistrale 30 Gennaio 2009
Prova Finale di Tipo B e Prova di Accesso alla Laurea Magistrale 30 Gennaio 2009 Dipartimento di Matematica Università di Roma Tre U. Bessi, A. Bruno, S. Gabelli, G. Gentile Istruzioni (a) La sufficienza
DettagliDIMOSTRAZIONI E TAUTOLOGIE, IPOTESI NON TAUTOLOGICHE. Corso di Logica per la Programmazione A.A. 2013/14 Andrea Corradini
DIMOSTRAZIONI E TAUTOLOGIE, IPOTESI NON TAUTOLOGICHE Corso di Logica per la Programmazione A.A. 2013/14 Andrea Corradini INFERENZE CORRETTE E TAUTOLOGIE Il Calcolo Proposizionale permette di formalizzare
DettagliScuola Normale Superiore Ammissione al IV anno del corso ordinario Prova scritta di Algebra e Geometria per matematici
Scuola Normale Superiore Ammissione al IV anno del corso ordinario Prova scritta di Algebra e Geometria per matematici 27 agosto 2010 Esercizio 1. Siano n e d due interi positivi, e sia φ(x) C[x] un polinomio
DettagliManuale pratico per il corso di Logica
Manuale pratico per il corso di Logica Maria Emilia Maietti Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata Università di Padova via Trieste n. 63-35121 Padova, Italy maietti@math.unipd.it 7 aprile 2014 1
DettagliDerivate. Hynek Kovarik. Analisi A. Università di Brescia. Hynek Kovarik (Università di Brescia) Derivate Analisi A 1 / 33
Derivate Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi A Hynek Kovarik (Università di Brescia) Derivate Analisi A 1 / 33 Definizione: rapporto incrementale Sia f : domf R R. Dati x 1, x 2 domf con x 1 x
Dettagli10 Logica classica predicativa
10 Logica classica predicativa Dopo aver studiato la logica classica proposizionale, ovvero la logica delle proposizioni classiche, passiamo a studiare la logica classica predicativa, ovvero quella dei
DettagliCalcolo dei sequenti I. Introduzione.
Calcolo dei sequenti I. Introduzione. giovanni.casini@gmail.com 5 Maggio 2009 Introduzione Il calcolo dei sequenti è stato introdotto nel 1935 da Gerhard Gentzen in Untersuchungen über das logische Schliessen
Dettagli