Le sfide della ricerca didattica sull autismo

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1 Le sfide della ricerca didattica sull autismo Antonella Valenti Dipartimento di Studi Umanistici Università della Calabria (Cosenza)

2 Da dove vengono le spiegazioni degli insegnanti? Come decidono cosa insegnare, come se lo rappresentano, come interrogano gli studenti a suo riguardo? Come trattano il problema delle misconcezioni? [...] Quali sono le fonti della conoscenza dell'insegnante? Cosa sa un docente e quando ne è venuto a conoscenza? [...] Come si preparano gli insegnanti a insegnare ciò che non hanno mai imparato? Come si apprende per insegnare?. (Shulman, 1987, "Il pensiero degli insegnanti")

3 PROGETTO DI VITA: TRE PILASTRI FONDAMENTALI MODELLO Qualità della vita MODELLI TEORICI E ESPLICATIVI BASATI SULL EVIDENZA SCIENTIFICA: Teoria della Mente Funzioni Esecutive Teoria della Coerenza Centrale Sviluppo Tappe Evolutive Evidenze Genetiche e Neurobiologiche MODELLI DI INTERVENTO BASATI SULL EVIDENZA SCIENTIFICA: METODOLOGIE COGNITIVO-COMPORTALI -SISTEMA TEACCH -ANALISI FUNZIONALE APPLICATA DEL COMPORTAMENTO -C.A.A. Competenze personali Comunicazione Abilità sociali Condotta Apprendimenti scolastici Tempo libero Sessualità Vita indipendente Impiego Benessere Salute Progetto di vita Risultati significativi per la vita della persona

4 Confrontiamo i profili di sviluppo di tre bambini con diagnosi di autismo, con età di sviluppo comparabile, che hanno seguito differenti metodologie d intervento educativo

5 S. (5 anni): a 2 anni e 10 mesi ha ricevuto una diagnosi di autismo con un grado di severità medio. D. stessa età cronologica e stessa età di sviluppo di S. rilevata alla valutazione funzionale ed effettuata all età di circa 3 anni, prima dell ingresso nella scuola dell infanzia. C. (11 anni): diagnosi di autismo associato a RM grave.

6 Strumenti di valutazione Valutazione del comportamento autistico: SCALA GARS (Gilliam Autism Rating Scale: Gilliam, 1995), checklist comportamentale utilizzata per l identificazione e il grado di autismo. Comprende 56 items basati sul DSM IV (APA, 1994) e suddivisi in 4 subtest: comportamenti stereotipati, comunicazione, interazione sociale, disturbi dello sviluppo. Valutazione funzionale: PEP-r (Profilo Psico-Educativo; Schopler et al., 1995): valuta le capacità e le potenzialità del soggetto come livello di sviluppo in 7 aree evolutive: imitazione, percezione, motricità fine, motricità globale, coordinazione oculo-manuale, area cognitiva, area cognitivo-verbale. La modalità di codifica delle risposte è data da tre livelli di performance: riuscito (abilità acquisite); emergente (attività effettuate parzialmente o con aiuto); non riuscito Osservazione in situazione strutturata e non strutturata

7 TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Communication Handicaped Children) Organizzazione dei servizi per persone con autismo con presa in carico globale in senso sia orizzontale (in ogni momento della giornata e in tutti gli ambienti), che longitudinale (lungo tutto l arco dell esistenza). individualizzazione flessibilità indipendenza

8 Individualizzazione: per ogni singolo bambino vengono individuati strategie e strumenti per definire priorità, finalità, punti di forza nonché strategie e strumenti che permettano al bambino di ridurre le sue difficoltà;

9 D. non ha usufruito di un intervento educativo integrato, ma di musicoterapia e di interventi di tipo esclusivamente logopedico e di psicomotricità. C. ha effettuato interventi di logopedici e psicomotori, e interventi di musicoterapia e ippoterapia fino all età di dieci anni. Da circa un anno segue un trattamento educativo secondo l approccio TEACCH, anche a scuola. S. ha seguito da subito un programma educativo basato sull approccio TEACCH. In particolare, in classe, le diverse attività sono state svolte in uno spazio appositamente predisposto per le sue attività, lontano da fonti di distrazione o di disturbo. L aula per le attività di supporto è servita per l apprendimento di nuove abilità, per le attività indipendenti e per i momenti di relax.

10 RISULTATI Mentre per D. sono stati rilevati miglioramenti solo nell area motoria e percettiva, S. sta facendo registrare progressi in tutti gli ambiti di sviluppo e, soprattutto, sono aumentati i suoi tempi di attenzione e di attitudine al lavoro; gli stessi miglioramenti sono stati registrati anche in C.

11 Profilo PEP-r di D. Età di sviluppo Età cron. Data valutaz. 17 mesi 5,2 anni mesi 3 anni 2006

12 Profilo PEP-r di C. Età di sviluppo Età cron. Data valutaz. 23 mesi 11,5 anni mesi 10,7 anni mesi 7,7 anni 2004

13 Profilo PEP-r di S.

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