psicologiche 2. Minimizzare il pregiudizio del partecipante e garantire la sua
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- Roberto Olivieri
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2 1. Il cold-reader o mentalista (Podmore, 1901) utilizza strategie psicologiche 2. Minimizzare il pregiudizio del partecipante e garantire la sua obiettività nella valutazione (Scettico o Credente errori di convalida personale) 3. Possibili trasmissioni telepatiche di informazioni 4. Appropriate procedure di scoring e di analisi
3 Il singolo cieco (Schwartz & Russek, 1999) Un solo mascheramento (il medium). Soluzione non appropriata, il partecipante ascolta il medium e ne resta influenzato.
4 Il doppio cieco (Schwartz, 2002) Doppio mascheramento (medium e partecipante). Il partecipante non ascolta il medium. Inoltre dovrà scegliere quale delle 2 letture riguarda il suo defunto.
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7 1/495 = 0.002
8 Il protocollo di Beischel suggerisce di considerare due fattori di base: 1. Un ambiente che favorisca il processo di medianità, così da facilitare la osservazione del fenomeno ammesso che esista. 2. Massimizzare l accecamento sperimentale dei medium, dei partecipanti (sitter) e degli sperimentatori, allo scopo di eliminare tutte le possibili spiegazioni convenzionali riguardo le informazioni riportate dai medium
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10 Il triplo cieco (Beischel, 2007) 1. Gli esperimenti si tengono al telefono evitando così il cold-reader e parzialmente il problema della trasmissione telepatica 2. Lo sperimentatore agisce da delegato del sitter e non è a conoscenza di informazioni sul sitter né sul defunto 3. Il medium non ha nessuna informazione sul sitter a parte il nome del defunto 4. Sitter non ascolta la conversazione e resta all oscuro sull origine della lettura
11 Criteri di accoppiamento dei partecipanti e delle letture 1. I partecipanti vengono accoppiati, prima dell esperimento durante loscreening 2. Ai partecipanti viene chiesto una breve descrizione del defunto 3. Le informazioni fornite dai partecipanti sono divise in cinque categorie (età della morte, descrizione fisica, personalità, gli hobby, e lacausa della morte) 4. Queste informazioni permettono di creare accoppiamenti dove i defunti sono simili per genere, ma diversi per tutte le altre caratteristiche. 5. Ogni sitter riceve la coppia di letture da valutare ignaro di quale sia quella che riguarda il suo defunto..
12 Formattazione delle letture Lo sperimentatore elimina tutti i riferimenti al nome del defunto e assegna un numero ad ogni frase, poi organizza le singole frasi in informazioni dirette. Questo permette al sitter di valutare ogni singola frase in modo oggettivo. Esempio: Se il medium afferma <<Penso che il defunto avesse i capelli neri, ma non sono sicuro>>, viene sostituita con << il defunto aveva capelli neri>>
13 La scala di valutazione delle singole affermazioni (scala ordinale) 5 = La descrizione è perfetta, non necessita di nessuna interpretazione. 4 = La descrizione necessita di una minima interpretazione, ma sostanzialmente giusta 3 = La descrizione necessita di una maggior grado di interpretazione, perché dotata di significato simbolico 2 = La descrizione non riguarda il mio defunto, ma potrebbe essere indirizzata a qualche altro mio parente o conoscente 1 = La descrizione è errata, non ci sono ragionevoli interpretazioni che possono spiegarla 0 = Non comprendo la frase, non ho informazioni sufficienti per affermare che sia corretta Lasciare un breve commento per le affermazioni con valore 2, 3 e 4
14 La scala di valutazione dell intera lettura 6: Si intende che la lettura è eccellente, contiene significativi aspetti di comunicazione, e sostanzialmente senza informazioni errate 5: Si intende una buona lettura, solo pochissime informazioni errate 4: Si intende una buona lettura, ma ci sono alcune informazioni errate 3: La lettura contiene un miscuglio di informazioni giuste e sbagliate, ma ci sono sufficienti informazioni giuste che indicano che la comunicazione con il defunto è avvenuta 2: Si intende che alcune informazioni sono corrette, ma non sono sufficienti per affermare con certezza che la comunicazione con il defunto sia avvenuta davvero 1 : L intera lettura presenta informazioni poco corrette 0: L intera lettura presenta informazioni assolutamente errate
15 Scelta della lettura Al termine del lavoro i sitter sono invitati a scegliere la lettura che ritengono riguardi il loro defunto anche se entrambe sembrano applicabili o non applicabili, devono fare una scelta e motivarla secondo la seguente scala: A B C D E La lettura riguarda chiaramente il mio defunto La lettura riguarda Moderatamente il mio defunto La lettura riguarda lievemente il mio defunto Entrambe le letture sembrano riguardare il mio defunto nella stessa misura Nessuna delle letture riguarda il mio defunto
16 1. Nessuna procedura di screening dei medium (solo tre si sono resi disponibili per l esperimento formale) 2. Accoppiamento dei defunti in base a due variabili: il genere e l età 3. Ai partecipanti è stata presentata prima la lettura di controllo poi quella target
17 COPPIA 1 SITTER 1 SITTER 2 COPPIA 2 SITTER 3 SITTER 4 COPPIA 3 SITTER 5 SITTER 6 COPPIA 4 SITTER 7 SITTER 8 COPPIA 5 SITTER 9 SITTER Tre i medium partecipanti 3. Due sperimentatori che hanno agito separatamente 4. Selezionati 18 partecipanti divisi in 9 coppie. Due coppie con defunti femmine 7 coppie con defunti maschi 5. Addestramento dei partecipanti attraverso esercitazioni costruite ad hoc COPPIA 6 SITTER 11 SITTER 12 COPPIA 7 SITTER 13 SITTER 14 MEDIUM 1 MEDIUM 2 MEDIUM 3 COPPIA 8 SITTER 15 SITTER 16 COPPIA 9 SITTER 17 SITTER 18
18 1. 16 Sitter hanno scelto la lettura loro destinata 2 sitter hanno scelto la lettura di controllo. Per l analisi dei dati abbiamo considerato solo le 7 coppie all interno delle quali entrambi i partecipanti hanno scelto la lettura target 2. Binomiale su tutte le coppie con n=9 e probabilità x=7. p<.002 (1-tailed) COPPIA 1 COPPIA 2 COPPIA 3 COPPIA 4 COPPIA 5 COPPIA 6 COPPIA 7 COPPIA 8 COPPIA 9 SITTER 1 CNT SITTER 3 SITTER 5 CRT SITTER 7 SITTER 9 SITTER 11 SITTER 13 SITTER 15 SITTER 17 SITTER 2 SITTER 4 SITTER 6 SITTER 8 SITTER 10 SITTER 12 SITTER 14 SITTER 16 SITTER 18 = LETTURA TARGET CNT = LETTURA DI CONTROLLO
19 Medie delle valutazioni globali (0 6) valglob_target M = 3.72; SD = 1.53 valglob_contr M = 2.06; SD = 1.11 Distribuzione t-student per il confronto delle medie t = -3.26; p =.005, η² = Dei 16 partecipanti che hanno scelto la lettura target, 5 hanno valutato la lettura con lettera A La lettura riguarda chiaramente il mio defunto, 8 hanno assegnato lettera B La lettura riguarda moderatamente il mio defunto, due la lettera C La lettura riguarda lievemente il mio defunto, solo un partecipante ha assegnato la lettera E Nessuna delle letture riguarda il mio defunto
20 Due Indici ricavati dai punteggi alle singole affermazioni Proof-focused: numero item con punteggio «5» v/s totale item. Secondo la Beischel il proof-focused potrebbe fornire la prova della reale esistenza della medianità. Process-focused: numero item con punteggio «4» e «5» v/s tutti gli item escluso valori «0» Secondo la Beischel il process-focused è un indice che può descrivere il processo della medianità
21 Indici calcolati sia per le letture target che per le letture di controllo Il confronto statistico (test t) su tutti i soggetti ha mostrato significatività per p<.002 (prooffocused) e p<.004 (process-focused)
22 Scelta della lettura Distribuzione binomiale per n=6 partecipanti(2 code, probabilità 50%) Medium 1 p<.234, 4 scelte giuste su 6; Medium 2 p<.016, 6 scelte giuste su 6; Medium 3 p<.016, 6 scelte giuste su 6;
23 Medie dei punteggi assegnati alle valutazioni globali (0 6) Medium 1, MTarget = 2.67 MContr = 2.83 Medium 2, MTarget = 4 MContr = 1.67 Medium 3, MTarget = 4.50 MContr = 1.67 Distribuzione t-student Medium 1, t =.176, p =.867; Medium 2, t = , p =.009; Medium 3, t = , p =.007;
24 Medie dei punteggi delle valutazioni globali per ogni singolo medium (0 6) fornite dai sitter alle letture target (linea blu) ed alle letture di controllo (linea rossa), per singolo medium. 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 MED 1 MED 2 MED 3 TARGET CONTR Medium 1, MTarget = 2.67 MContr = 2.83 Medium 2, MTarget = 4 MContr = 1.67 Medium 3, MTarget = 4.50 MContr = 1.67
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27 William James La coscienza può non essere un prodotto della mente, ma il cervello ad essere un antenna-ricevente della coscienza Max Planck La coscienza è un prodotto esterno mediato, trasformato o canalizzato dal cervello Bernard Carr L esistenza dei fenomeni paranormali suggerisce che le entità mentali devono esistere in una sorta di spazio altro-dimensionale Crick & Koch La coscienza è un prodotto della materia e quindi del cervello umano (Crick & Koch, 2003)
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