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1 SYMPHONIA MULTI SICAV BILANCIO AL

2 SYMPHONIA MULTI SICAV: RELAZIONE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IL 2011 L andamento dei mercati finanziari, sia azionari che obbligazionari, nel corso dell anno è stato molto contrastato e caratterizzato da una volatilità estremamente elevata, principalmente per l effetto combinato di tre fattori: in primo luogo, la crescita economica a livello mondiale, prevista inizialmente in robusta crescita, è andata via via rallentando per motivi in parte riconducibili a calamità naturali come il terribile terremoto di marzo in Giappone; in secondo luogo, la perdurante crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici dell area euro, inizialmente confinata alla Grecia, all Irlanda e al Portogallo, si è nel corso dell anno pericolosamente propagata alla Spagna e all Italia, determinando da una parte un significativo allargamento dei differenziali di rendimento dei paesi europei in crisi rispetto ai paesi più sicuri come la Germania e dall altra un generalizzato fenomeno di fly to quality di cui hanno beneficiato tutte le attività ritenute più sicure (Yen, Franco Svizzero, Treasury Usa, Bund tedesco, oro etc.); infine, l inflazione ha continuato a mantenersi su livelli decisamente più elevati rispetto ai target stabiliti dalle varie Banche centrali determinando in alcuni casi l adozione di politiche monetarie restrittive. Se questo era prevedibile nei paesi emergenti, caratterizzati da elevati tassi di crescita economica e maggiormente esposti ai rialzi delle materie prime energetiche ed agricole, non lo era invece nei paesi industrializzati, caratterizzati da un output gap tuttora negativo e da un elevato livello del tasso di disoccupazione. Nonostante ciò, sul fronte economico il 2011 si è concluso con una crescita globale positiva, seppur in rallentamento rispetto alle previsioni iniziali, e stimata dall IMF ad un livello pari al 4%. Il profilo di crescita risulta ormai strutturalmente più contenuto nei paesi industrializzati dove il rialzo previsto è dell 1,6% con il risultato migliore registrato in Germania (+2,7%) e l unico dato negativo in Giappone (-0,5%). Nei paesi emergenti invece l aumento previsto è pari al 6,4%, con i risultati migliori registrati in Cina (+9,5%) e in India (+7,8%). Come già accennato, l inflazione ha registrato nel corso del 2011 livelli decisamente più elevati rispetto alle previsioni, per ragioni legate principalmente al rialzo delle materie prime. In prospettiva, le significative manovre fiscali adottate nei paesi dell area euro e la correzione avvenuta nella seconda metà dell anno nelle quotazioni delle materie prime, principalmente agricole, dovrebbero esercitare pressioni deflazionistiche, maggiormente significative nei paesi emergenti dove gli ultimi dati sembrano segnalare un superamento nel picco del tasso d inflazione, con la possibilità per le Banche centrali di questi paesi di adottare politiche monetarie meno restrittive di quelle adottate nel corso degli ultimi 18 mesi. In termini prospettici, le ultime previsioni dell IMF per il 2011 vedono l inflazione attestarsi al 2,6% nei paesi industrializzati mentre il livello previsto per i paesi emergenti è pari al 7,5%. Le diverse dinamiche della crescita e dell inflazione hanno determinato politiche monetarie differenti tra le Banche centrali: mentre sul fronte americano, la FED ha continuato a mantenere il livello dei tassi sostanzialmente a zero (la c.d. ZIRP policy ) riaffermando più volte nel corso dell anno la volontà di mantenerli su questi livelli ancora per un periodo prolungato (2013), sul fronte europeo la BCE nel corso del primo semestre ha intrapreso una manovra restrittiva sui tassi, portati in due occasioni dall 1% all 1,5%, alla luce di dati inflattivi significativamente superiori al target stabilito (2%). Nel corso dell ultimo trimestre però, in coincidenza anche con il passaggio di testimone dal presidente uscente Trichet a Draghi e sotto l incalzare della crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici dell area euro, la politica monetaria europea ha nuovamente cambiato direzione attraverso una riduzione dei tassi ufficiali, riportati sul livello minimo dell 1%, e dei margini di riserva obbligatoria (dal 2% all 1%). Nei paesi emergenti invece, l inflazione ha continuato a mantenersi su livelli elevati nel corso della prima parte dell anno determinando la continuazione di politiche monetarie restrittive, attuate principalmente attraverso un progressivo aumento dei tassi d interesse ufficiali da parte delle Banche centrali. Con la diminuzione delle pressioni inflazionistiche concretizzatasi nell ultima parte dell anno, le Banche centrali hanno iniziato ad invertire la politica restrittiva, come nel caso del ribasso dei tassi da parte della Banca centrale brasiliana e la decisione della Banca centrale cinese che, per la prima volta dal 2008, ha abbassato il coefficiente di riserva obbligatoria. Sul fronte invece delle politiche monetarie non convenzionali (le c.d. manovre di quantitative easing ), la fragilità della ripresa economica e la necessità di arginare la dilagante crisi dei debiti sovrani dell area euro hanno visto non solo il posticipo della c.d. exit strategy, ossia il ritiro delle misure straordinarie di stimolo monetario introdotte durante la crisi economica e finanziaria del 2008, inizialmente previsto per il 2010, ma l introduzione di nuove misure da parte di altre Banche centrali. Nel caso del Giappone e della Svizzera le misure straordinarie introdotte durante l estate sono state mirate principalmente a combattere le spinte deflattive derivanti dall apprezzamento delle rispettive valute, mentre nel caso della BCE gli interventi sono stati mirati ad arginare la crisi dei debiti sovrani e delle banche. Tra le misure adottate, ricordiamo l acquisto diretto da parte della BCE di titoli di stato dei paesi maggiormente in difficoltà, le aste di rifinanziamento a tasso fisso agevolato a 36 mesi e per ammontare illimitato alle banche europee infine l allargamento dei criteri di selezione dei collaterali offerti come garanzia dalle banche in cambio dei prestiti della BCE. Per quanto riguarda il mercato valutario il 2011, analogamente all anno precedente, è stato dominato dal peggioramento della crisi dell area euro sulla cui sopravvivenza hanno iniziato a sorgere parecchi dubbi. Tuttavia, a differenza del 2010, l indebolimento dell euro è risultato di modesta entità, in parte per gli interventi straordinari adottati da alcune Banche centrali (Giappone e Svizzera in primis), in parte per la percezione di un rallentamento economico globale che ha penalizzato le valute più legate alle materie prime (dollaro canadese e australiano) e in parte per la percezione, soprattutto nell ultima parte dell anno, di un maggior impegno e coesione a livello politico europeo per salvaguardare la moneta unica. In questo contesto, la rivalutazione maggiore ha riguardato lo yen giapponese, in rialzo dell 8%, mentre il rialzo del dollaro statunitense si è limitato al 2%. Per quanto riguarda le materie prime, l andamento è risultato contrastato per l azione congiunta sia di considerazioni macro, quali il rallentamento della crescita economica globale, che di considerazione legate all incremento dell avversione al rischio e quindi l implicito aumento della domanda di beni rifugio. A livello generale l indice CRB è sceso del 6,7% con le correzioni più forti che hanno interessato i metalli industriali (-21,5%) e il grano (-14,7%); i rialzi più significativi sono stati registrati dall oro (+12,2%) e dal petrolio (+10%). Il fronte aziendale è quello che, perlomeno negli Stati Uniti, ha offerto il maggiore supporto al mercato azionario: l andamento degli utili societari si è qui, infatti, dimostrato estremamente positivo e poco influenzato dal relativo indebolimento della congiuntura economica. Gli ultimi dati riportati che riguardano il terzo trimestre hanno evidenziato per le società appartenenti all indice S&P500 un rialzo medio del 16,9% e una distribuzione delle sorprese fortemente orientata in campo positivo (69% vs 22%). Nel caso europeo, invece, lo stesso dato riferito all indice EUROSTOXX50 ha evidenziato una diminuzione degli utili pari al 12,4%. Per il 2011 nel suo complesso, le stime degli analisti prevedono a livello aggregato per l S&P500 statunitense un rialzo del 15,5%; lo stesso dato relativo all indice EUROSTOXX50 evidenzia un lieve diminuzione pari allo 0,2%. In questo contesto di riferimento, i principali indici azionari hanno realizzato nell anno risultati negativi, seppur con risultati molto diversi tra le differenti aree geografiche. Se, infatti, l indice MSCI WORLD chiude il 2011 con una performance negativa del 7,8% in valuta locale (-5,2% in euro), l indice S&P 500 ameri- 1

3 cano chiude invariato (-0,02%) mentre l Eurostoxx 50 e il Topix giapponese sono invece scesi rispettivamente del -17,5% e del -18,9%. Particolarmente penalizzato è risultato anche il listino domestico, con il FTSE Italia All Share in ribasso del -24,3%. Quest anno anche i risultati ottenuti dai listini dei Paesi Emergenti sono stati negativi, con l indice MSCI Emerging Markets in valuta locale in ribasso del 14,6% e punte negative del -24,2% per l indice SENSEX indiano e del - 21,9% per l indice RTS russo. A livello settoriale mondiale, le performance hanno rispecchiato le forti insicurezze sul fronte della crescita con i settori difensivi in buon rialzo: il settore della salute registra un risultato positivo pari al 7,3% e il settore dei consumi di base è in aumento del 5,9%. I risultati peggiori sono stati registrati dal settore delle materie prime (-21%) e dal settore finanziario (-20,8%). Per quanto riguarda il mercato obbligazionario governativo, l involuzione della crisi dei paesi periferici dell area euro ha determinato un fly to quality molto accentuato che ha privilegiato gli emittenti ritenuti più sicuri e quindi il Treasury americano (nonostante la storica decisione da parte dell agenzia di rating S&P di abbassare per la prima volta nella sua storia il merito di credito del debito sovrano americano da AAA a AA+ con outlook negativo), il Bund tedesco, il Gilt inglese e il JGB giapponese. Un andamento diametralmente opposto ha riguardato i titoli di stato dei paesi ritenuti più rischiosi all interno dell area euro, con il differenziale ad esempio del decennale italiano rispetto al Bund che è passato dai 179 punti base di fine dicembre 2010 ai 527 di fine dicembre In questo contesto l indice dei titoli governativi americani per la scadenza compresa tra 5 e 10 anni è salito del 13,1% con il rendimento del decennale passato dal 3,4% di fine 2010 all 1,9%. In Europa, l indice ML EMU per la scadenza compresa tra 5 e 10 anni è salito del 3,6% per l influenza contrastante tra l andamento estremamente positivo del Bund tedesco e l andamento estremamente negativo dei periferici dell area euro. Il rendimento del decennale tedesco è sceso alla fine dell anno all 1,8% rispetto ad un livello di fine 2010 del 3%. Nel settore societario, la percezione della solidità finanziaria delle aziende rispetto alle emissioni statali ha continuato a premiare questo segmento di mercato con l indice EMU corporate in rialzo del 2%. In un contesto caratterizzato da una riduzione generalizzata del grado di rischio, il segmento delle emissioni ad alto rendimento ha subito una flessione contenuta (-2,5%), mentre i migliori fondamentali che continuano a caratterizzare i bilanci pubblici dei paesi emergenti hanno consentito una riduzione generalizzata dei tassi, solo in parte compensata dall allargamento degli spread rispetto ai corrispondenti governativi dei paesi industrializzati, con un risultato dell indice positivo e pari al 6,8%. IL 2012 Per quanto riguarda la crescita economica, le previsioni indicano un significativo rallentamento a livello globale, con l area euro in recessione almeno nella prima parte dell anno, gli Stati Uniti con una crescita moderata e i Paesi Emergenti che mantengono tassi di sviluppo molto più sostenuti anche se in marcata decelerazione rispetto al A livello aggregato, le stime più recenti per il 2012 (fonte FMI) prevedono un tasso di crescita a livello mondiale del 3,3% in decelerazione rispetto al 3,8% previsto per il 2011, con una crescita moderata nei paesi industrializzati, prevista all 1,2% ed una più vigorosa nei paesi emergenti, prevista al 5,4%. Di conseguenza, le stime di crescita degli utili aziendali previste dagli analisti che, secondo l approccio bottom-up prevedono un dato medio compreso tra il 7% e il 10% rispetto al 2011, sembrano eccessivamente ottimiste. Al momento, la crescita degli utili previsti per il 2012 è del 9,7% per l indice S&P500 americano e dell 8,6% per il DJ STOXX 600 europeo. Per quanto riguarda i tassi d interesse, non dovremmo assistere nel corso del 2012 ad un cambiamento significativo nel livello dei tassi ufficiali dei paesi industrializzati, che dovrebbero rimanere invariati sugli attuali livelli minimi. Sul fronte inflazione, infatti, il rallentamento economico e le conseguenze deflazionistiche del deleverage dovrebbero tenere sotto controllo il rischio inflattivo nei paesi industrializzati anche se parte delle manovre fiscali restrittive annunciate nella zona euro dovrebbero comportare un aumento dei prezzi al consumo nei primi mesi del Nei paesi emergenti le manovre monetarie restrittive e la correzione delle materie prime dovrebbero indurre un calo dell inflazione anche nella componente core, normalmente correlata al ciclo economico. Al momento le previsioni indicano una crescita dei prezzi al consumo pari all 1,6% per i paesi industrializzati e del 6,2% per i paesi emergenti (fonte FMI). Le valutazioni dei mercati azionari internazionali evidenziano in assoluto valori nettamente inferiori alle medie storiche, con i multipli maggiori evidenziati dal mercato statunitense e quelli più sacrificati in Europa. Risultano interessanti anche le valutazioni dei mercati emergenti che sono a sconto, sia rispetto alla propria media storica che ai multipli dei paesi industrializzati. Per quanto riguarda le valutazioni relative rispetto ai titoli obbligazionari governativi e societari IG, la sottovalutazione dei listini azionari è importante e generalizzata e vale anche per i mercati azionari dei paesi emergenti; il confronto non è, però, altrettanto favorevole se fatto verso le emissioni corporate ad alto rendimento. COMPARTI ADAGIO/LARGO/VIVACE La performance del 2011 dei comparti è negativa e inferiore ai benchmark di riferimento per i comparti Vivace, Largo e Adagio. Il comparto Adagio ha perso il 5,11% (benchmark +2,26%), il comparto Largo il 9,62% (benchmark -0,78%) e il comparto Vivace l 11,88% (benchmark - 5,37%). ADAGIO E LARGO Sui comparti bilanciati Largo e Adagio abbiamo iniziato l anno con un leggero sovrappeso di azionario, in considerazione del miglior rapporto rischio/rendimento verso i bond. Il rendimento della componente obbligazionaria del benchmark, concentrata sulla curva giapponese, americana e inglese, risultava ben inferiore al 3%, in linea con il livello di rendimenti attesi dai dividendi e ben inferiore al rapporto tra gli utili aziendali generati e la valutazione delle aziende (earning yield) dell 8%. In un contesto di lento ritorno alla normalità e di graduale accelerazione dell economia americana le azioni risultavano la scelta più attraente. Inoltre i fondamentali di finanza pubblica in Giappone, Usa e Uk risultavano peggiori di quelli dell area euro. Così la componente obbligazionaria è stata impostata con un sottopeso di duration di circa 2,5 anni rispetto al benchmark (4 anni di portafoglio verso 6,5 anni del benchmark). Consci inoltre delle necessarie manovre espansive per far uscire l area euro dalla crisi dei debiti sovrani e quindi della probabile debolezza dell euro abbiamo anche introdotto circa un 5% di titoli governativi in valuta locale di un basket allargato di paesi emergenti. Tale scelta ci garantiva, oltre ad un esposizione a valute strutturalmente forti, anche dei rendimenti maggiori, superiori al 5%. Il pessimo coordinamento tra i paesi dell area euro, il diffuso populismo e l estrema miopia dei partiti politici e la rigidità monetaria della Bce hanno fatto avvitare durante l estate la crisi, con il susseguente crollo dei mercati. In tale contesto i rendimenti sui governativi americani e giapponesi sono crollati facendo ottimamente performare la parte lunga della curva, parte su cui eravamo sottopeso. Le valutazioni raggiunte dai bonds negli Usa ed in Giappone riflettevano il flusso 2

4 di acquisti d investitori che in primo luogo erano sottopeso su tali attività (condividendo il ragionevole pensiero che qui non vi fosse valore) e che in secondo luogo cercavano aree sicure dove depositare i disinvestimenti sui bond dell area euro e sulle azioni. Durante tale fase abbiamo cercato di individuare quali fossero le opportunità che normalmente sono associate ad un clima di panico, fiduciosi che esistevano mezzi e volontà per evitare una disgregazione dell area euro. Anzi si può dire che tale panico permetteva la formazione di una serie di governi capaci di promuovere riforme strutturali. Le opportunità individuate risiedevano proprio nei titoli dell area euro che finalmente presentavano rendimenti proporzionali ai rischi (rischi che già erano presenti prima dell esplosione della crisi e risiedevano nell ammontare di debito pubblico rispetto al PIL dei vari paesi). Abbiamo così diminuito ulteriormente i titoli obbligazionari americani (rapporto debito/pil 110%, deficit al 9% e rendimento del decennale al 2%), giapponesi (rapporto debito/pil 180%, deficit all 8% e rendimento del decennale all 1%) e UK (debito/pil 85%, deficit al 9% e rendimento decennale al 2%) ed aumentato i titoli dell area euro, aumentando qui la duration del portafoglio. Abbiamo quindi aumentato l Italia (rapporto debito/pil 120% e deficit al 4% e rendimento del decennale al 6-7%), Spagna (rapporto debito/pil 70%, deficit al 7% e rendimento del decennale al 6%), la Francia (rapporto debito/pil 85% e deficit al 6% e rendimento del decennale al 3%) e Germania (rapporto debito/pil 81%, deficit al 1% e rendimento del decennale al 2%). Inoltre abbiamo raddoppiato le obbligazioni sui paesi emergenti sostituendole ai titoli monetari americani. Infine ci siamo portati leggermente sottopeso di azionario nonostante le valutazioni estremamente depresse al fine di compensare il maggior rischio sulla componente obbligazionaria. Nella parte finale dell anno i bonds giapponesi, Usa e Uk hanno continuato a sovraperformare la componente euro nel suo complesso a causa della crisi di sfiducia sulla capacità delle istituzioni politiche di risolvere la crisi. In questa fase abbiamo preso profitto sui titoli obbligazionari Uk in sterline (4%), acquistato un fondo in CCT italiani e aumentato la duration dei bond emergenti dove l inflazione rappresenta un rischio minore in una fase di rallentamento dell economia globale. Abbiamo finito l anno con una componente obbligazionaria focalizzata nell area core dell euro zona e con un forte sottopeso di obbligazioni giapponesi ed americane, dai rendimenti inesistenti e dai rischi concreti (rischi che potrebbero arrivare sia da una ripresa dell economia sia da una perdita di fiducia sui debiti di questi paesi). Il nostro portafoglio obbligazionario ha un rendimento medio del 4% lordo contro un benchmark che ha un rendimento inferiore al 2%. Inoltre abbiamo anche una leggera diversificazione valutaria attraverso le obbligazioni governative emergenti (15% adagio e 10% largo) dal flusso cedolare sostenuto e che riflettono fondamentali di finanza pubblica solidi. Sulla componente azionaria siamo in leggero sottopeso ma con un allocazione concentrata su fondi dal notevole track record che si focalizzano sui fondamentali e sul value che, dopo aver sottoperformato nel 2011, presentano i presupposti per ben comportarsi nel 2012 visto il livello depresso raggiunto. COMPARTO VIVACE Su Vivace, dato il profilo azionario del comparto, il peso di azionario è stato mantenuto in corso d anno tendenzialmente in linea con il benchmark, concentrandoci su prodotti value e su settori più attraenti dal punto di vista delle valutazioni e del dividend yield. Tuttavia solo il settore della salute, su cui abbiamo mantenuto una forte posizione, è stato sufficientemente difensivo nel corso dell anno, ma non ha compensato le forti perdite sui settori a più alto beta, in particolare finanziari e materie prime. Il forte sottopeso di titoli legati ai consumi di base, motivato dalla sua valutazione, ritenuta eccessiva, è stato un detrattore di performance rispetto al benchmark. Il gap valutativo raggiunto tra i titoli più difensivi del mercato ed i titoli più ciclici o finanziari ha raggiunto livelli mai registrati e motivabili solo dalla forte paura. Il premio per il rischio registra livelli visti solo all inizio degli anni 80, dopo un ventennio di crisi petrolifere, guerre, recessioni e inflazione. Sebbene la crisi dell area euro non sia terminata, grandi passi in avanti sono stati effettuati al fine di rafforzarla finanziariamente e darle maggiori potenzialità di crescita e sviluppo di medio periodo. Inoltre sono state gettate le basi per un unione fiscale e politica che darà solidità e visibilità all area in modo sostenibile. Al contempo l America è sul cammino della ripresa e non distante da una stabilizzazione del mercato immobiliare e i mercati emergenti continuano a rafforzare il loro ruolo di consumatori e non solo di produttori. Il fondo rimane così esposto ai potenziali di apprezzamento inespressi che giudichiamo notevoli. COMPARTO EUROPA La performance del 2011 del comparto è stata negativa e pari a -13,32%, inferiore al benchmark (-7,06%). Il maggior contributo negativo alla performance nel 2011 è stato dato dalla componente a piccola capitalizzazione e dalla generale sottoperformance dello stile value, su cui il comparto registra un forte sovrappeso. Nel primo semestre abbiamo aumentato la componente ad alto dividendo tramite ETF e fondi specifici e, durante il forte storno dei mercati del secondo semestre, abbiamo incrementato il livello di ETF bancari portandoci a benchmark. A livello settoriale non si registrano eccessivi scostamenti di peso rispetto al benchmark, a parte un sottopeso di titoli legati ai consumi di base, ritenuti eccessivamente cari dai gestori dei fondi value che abbiamo in portafoglio. Il peso complessivo del comparto è stato tendenzialmente mantenuto in linea con il benchmark. I fondi del comparto registrano tutti track record ottimi di lungo periodo ma in un contesto di paura e di recessione lo stile value su cui si focalizzano può sottoperformare. Tuttavia, visti i crescenti sforzi per far riassorbire la crisi dell area euro e per stabilizzare l economia americana, crediamo che la fase di uscita dalla crisi del 2007, di cui la crisi attuale rappresenta un appendice, possa continuare con un potenziale di apprezzamento delle azioni notevole per quei fondi focalizzati sul valore. COMPARTO AMERICA La performance del 2011 del comparto è stata negativa e pari a -5,91%, inferiore al benchmark (+3,54%). Nel corso dell anno l esposizione azionaria è stata mantenuta mediamente in leggero sottopeso rispetto al benchmark. Il sovrappeso di fondi e prodotti value, focalizzati sulle aree più depresse del mercato ha penalizzato il comparto in un contesto di timori diffusi. Dei settori tecnologici, finanziari, materie prime e farmaceutici su cui abbiamo mantenuto un buon peso soltanto il farmaceutico si è ben comportato. I finanziari, sebbene ben capitalizzati, hanno sofferto sui timori della crisi dell euro e sui dubbi sulla loro futura profittabilità. Crediamo che la crisi dell euro si riassorbirà e che, definita la regolamentazione, il settore tornerà a ritorni sul capitale ben superiori al costo dello stesso. I tecnologici e i titoli legati alle materie prime trattano a valutazioni storicamente molto depresse sebbene le prospettive di crescita e la solidità patrimoniale delle società del settore siano mediamente molto forti. Dall altro lato, le società dette consumer staples (tabacco, cibo, bevande) trattano a livelli valutativi elevati nonostante gli alti margini, la crescente competizione e la cre- 3

5 scita del prezzo dei prodotti di base utilizzati. Sebbene comprendiamo le potenzialità di lungo periodo dei marchi che rappresentano in un mondo sempre più globalizzato, non crediamo abbiano grandi spazi di apprezzamento e potranno fortemente sottoperformare un mercato in ripresa. Durante il forte storno estivo il comparto ha aumentato l esposizione alla componente delle società a piccola e media capitalizzazione che registrava di nuovo valutazioni attraenti. Per quanto riguarda infine l esposizione valutaria il fondo è investito strutturalmente in dollari per la quasi totalità del patrimonio. COMPARTO ASIA La performance del 2011 del comparto Asia è stata negativa del 14,26% ed inferiore al benchmark (-9,43%). Il 2011 è stato caratterizzato da eventi endogeni drammatici quali il terremoto che a marzo ha colpito duramente il Giappone con la conseguente crisi nucleare e le pesanti alluvioni abbattutesi su Tailandia, India e Filippine nell ultimo trimestre dell anno. A ciò si sono aggiunti i problemi di matrice finanziaria legati alla crisi del debito europeo e alla recessione dei paesi periferici di quest area. In questo contesto difficile la crescita dell area ha subito un rallentamento seppur in un quadro macroeconomico e di sviluppo ancora in espansione; questo ha determinato forti deflussi di capitale e un significativo storno dei corsi azionari. Il portafoglio ha iniziato l anno con un esposizione azionaria in leggero sottopeso, in particolare sui mercati giapponesi e cinesi. Il divario è stato poi colmato approfittando dei ribassi conseguenti agli eventi giapponesi di marzo, portandosi gradualmente in sovrappeso su quell area al fine di poter trarre beneficio dalla successiva fase di ricostruzione. Il sottopeso sul mercato cinese è stato mantenuto invece nel corso di tutto il primo semestre in conseguenza del temuto rallentamento della crescita economica e solo con il decrescere delle quotazioni è stato gradualmente ridotto favorendo però la piazza di Hong Kong dove le valutazioni sono più sacrificate rispetto al mercato domestico. Sempre dal punto di vista geografico nel corso dell anno sono state prese posizioni di breve termine in sovrappeso tattico su Tailandia e Turchia che hanno apportato un buon contributo al portafoglio. Nell area Asia Emergente, Cina esclusa, l esposizione è stata neutrale ad eccezione del sottopeso strategico sul mercato indiano mantenuto durante tutti i dodici mesi. Anche nel 2011 il maggior detrattore alla performance del comparto è stato il forte sottopeso di yen; l avversione al rischio determinata dalla crisi europea ha spinto le valute percepite come rifugio ad un forte apprezzamento; tra queste ironicamente la divisa nipponica ha beneficiato di tale fenomeno sebbene le proprie condizioni di bilancio rimangano estremamente deboli, minate da un enorme debito pubblico, consumi interni stagnanti, crescita anemica e deflazione. Per queste ragioni abbiamo ulteriormente ridotto l esposizione allo yen nel corso dell anno. La liquidità del fondo è stata investita in prodotti obbligazionari con focus esclusivo su emissioni governative e societarie espresse in valute asiatiche che hanno fornito un contributo positivo al comparto. COMPARTO PAESI EMERGENTI La performance del 2011 del comparto è stata negativa, pari a -14,15%, e leggermente inferiore al benchmark (-13,34%). Per tutto il 2011 l esposizione azionaria è stata mantenuta in leggero sottopeso rispetto al benchmark. Tale scelta è stata dettata dalla necessità di mantenere un certo grado di flessibilità di portafoglio per poter gestire attivamente l allocazione nei momenti di maggiore debolezza. A livello di aree geografiche abbiamo mantenuto un buon peso di Asia, concentrandoci sia su singoli paesi con valutazioni più attraenti, come la Corea, sia su prodotti ad alto dividendo, caratterizzati da un andamento più difensivo; quest allocazione ha ben contribuito alla performance del comparto durante l anno. Sulla debolezza che ha caratterizzato i mercati emergenti nella seconda parte dell anno, abbiamo aumentato il peso di singoli paesi quali Cina e Brasile (le maggiori posizioni nel benchmark), ma anche Russia e India, quest ultima arrivata su valutazioni decisamente più interessanti rispetto al passato. La liquidità viene investita in fondi obbligazionari denominati in valuta dei paesi emergenti in considerazione delle buone prospettive di rivalutazione rispetto all Euro di tali divise. In corso d anno sull affievolirsi dei rischi inflazionistici legati alle aree emergenti, si è gradualmente allungata la duration di questa component Eventi significativi dell esercizio 2011 Con decorrenza 1 giugno 2011 sono entrate in vigore le modifiche allo Statuto, di seguito elencate, deliberate dall Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 30 novembre 2010 ed approvate con il Provvedimento di Banca d Italia del 21 gennaio 2011: Art. 5 - Scopo, oggetto, politica di investimento ed altre caratteristiche; Art. 9 - Sottoscrizione, conversione e rimborso delle azioni; Art Tecniche di comunicazione a distanza; Art Calcolo e pubblicazione del valore unitario delle azioni; Art Spese a carico dei singoli sottoscrittori; Art Assemblea; Art Soggetti competenti per la scelta degli investimenti; Art Banca Depositaria; Art Modificazioni statutarie; Art Scioglimento e liquidazione della Sicav. In data 26 febbraio 2011 è stato riformato il regime di tassazione dei fondi comuni di investimento, al fine di equiparare il regime attualmente esistente per gli OICR residenti in Italia a quello previsto per gli OICR residenti in altro Stato membro dell'unione Europea. La riforma, efficace a partire dal 1 luglio 2011, ha previsto sostanzialmente il passaggio dalla tassazione del cosiddetto maturato in capo ai comparti alla tassazione del cosiddetto realizzato in capo ai partecipanti al fondo che abbiano sottoscritto le relative azioni. Il Consiglio di Amministrazione della Sicav, nel corso della riunione del 29 luglio 2011,ha approvato i criteri di ripartizione del credito di imposta, utilizzando in via generale il credito di imposta dei comparti in perdita, cedendolo, dietro compenso di liquidità, ai comparti che hanno realizzato risultati positivi. Al fine dell applicazione di tale criterio il Consiglio di Amministrazione ha approvato il seguente ordine di priorità: compensazione dei crediti residui proporzionalmente tra i diversi comparti, secondo gli scaglioni di seguito indicati: comparti il cui credito d imposta sul 4

6 totale del patrimonio sia superiore al 10%, comparti il cui credito d imposta sul totale del patrimonio sia superiore al 6%, comparti il cui credito d imposta sul totale del patrimonio sia superiore al 4%; qualora tutti i comparti abbiano raggiunto la medesima percentuale si prosegue alla cessione dei crediti in ordine crescente del valore assoluto del credito di imposta. Con Assemblea Straordinaria del 30 giugno 2011 la Sicav ha modificato la propria banca depositaria dando incarico a State Street Bank, variazione necessaria al fine di poter effettuare l operazione di fusione per incorporazione della Sicav in Symphonia SGR (come descritto negli eventi successivi). L incarico di banca depositaria a State Street Bank ha avuto decorrenza a far data dal 17 ottobre Rapporti con altre società del Gruppo della Sicav Nel corso dell esercizio la Sicav ha effettuato investimenti in OICR gestiti da Symphonia SGR, coerentemente con i limiti regolamentari dei singoli comparti. Come illustrato nella nota integrativa, tali investimenti non hanno concorso alla determinazione delle commissioni di gestione dei singoli comparti, in quanto il patrimonio netto imponibile non ha incluso tali investimenti. Nella apposita sezione di nota integrativa sono inoltre fornite in dettaglio le consistenze degli investimenti in OICR del Gruppo alla data di chiusura dell esercizio. Inoltre la Sicav intrattiene con Symphonia SGR rapporti che riguardano la gestione dell'intero patrimonio, l'attività di distribuzione delle azioni e le funzioni amministrative contabili, sulla base di un'apposita convenzione. La Sicav non ha aderito ad alcuna operazione di collocamento effettuata da soggetti del gruppo. Attività di collocamento delle azioni della Sicav La sottoscrizione delle azioni della Sicav può essere effettuata direttamente presso la Sicav o presso uno dei soggetti incaricati del collocamento. Di seguito si riporta l elenco dei soggetti collocatori: Soggetto Symphonia SGR SpA con sede legale in Milano, C.so G. Matteotti, 5 Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni SpA con sede legale in Torino, Via Gramsci, 7 Sanpaolo Invest SIM SpA con sede legale in Roma, via del Serafico 43 Banca Fideuram SpA con sede legale in Roma, P.le G. Douhet 31 Cassa di Risparmio di Bra SpA con sede legale in Bra (Cuneo), Via Principi del Piemonte n. 12 Cassa di Risparmio di Savigliano SpA con sede legale in Savigliano (CN), Piazza del Popolo 15 Cassa di Risparmio di Fermo SpA con sede legale in Fermo (AP), Via Don Ernesto Ricci 1 Unipol Banca SpA con sede legale in Bologna, Via Stalingrado 53 UBS Italia SpA con sede legale in Milano, Via del Vecchio Politecnico 3 Banca Apulia SpA con sede in San Severo (FG), Via Tiberio Solis n. 40 Veneto Banca Scpa con sede legale in Montebelluna (TV), Piazza G. B. Dall Armi n. 1 Banca IPIBI Financial Advisory SpA con sede legale in Milano, Via Meravigli n. 2 Cassa Rurale di Pergine Credito Cooperativo, con sede legale in Pergine Valsugana (Trento), Piazza Gavazzi n. 5 Cassa Rurale di Bolzano Soc. coop., con sede legale in Bolzano, Via De Lai n. 2 Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo con sede legale in Carrù, Via Stazione n. 10 Banca di Credito Cooperativo Agrigentino con sede legale in Agrigento, Viale Leonardo Sciascia, 158 Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana SpA con sede legale in Fabriano, Via Don Giuseppe Riganelli n. 36 Eventi successivi Con decorrenza 1 gennaio 2012 hanno avuto efficacia le fusioni per incorporazione di Symphonia Sicav e Symphonia Multisicav in Symphonia SGR, autorizzate 5

7 da Banca d Italia con Provvedimento n.836/2011 del 3 agosto 2011 ed approvate successivamente dalle relative Assemblee Straordinarie degli Azionisti in data 22 novembre 2011, al fine di realizzare un progetto di razionalizzazione degli OICR emessi e/o gestiti dalla SGR mediante fusione per incorporazione di alcuni comparti in fondi già esistenti e la trasformazione di altri comparti in fondi nuovi. A seguito dell operazione di fusione per incorporazione il Sistema dei Fondi BIM è stato ridenominato Sistema Symphonia. Le operazioni inerenti la Sicav, realizzate esclusivamente mediante la trasformazione dei comparti in fondi di nuova costituzione, sono riassunte nella seguente tabella: Symphonia Multi Sicav ante fusione Tipologia di operazione Fondi Symphonia post-fusione ADAGIO Trasformazione Symphonia Multimanager Adagio AMERICA Trasformazione Symphonia Multimanager America ASIA Trasformazione Symphonia Multimanager Oriente EUROPA Trasformazione Symphonia Multimanager Europa LARGO Trasformazione Symphonia Multimanager Largo PAESI EMERGENTI Trasformazione Symphonia Multimanager Emergenti Flessibile VIVACE Trasformazione Symphonia Multimanager Vivace Inoltre, si segnala che con decorrenza 1 gennaio 2012 è entrata in vigore la nuova tassazione delle rendite finanziarie (D.L. 13 agosto 2011). La nuova tassazione prevede l applicazione, per tutti gli strumenti finanziari, dell aliquota del 20% sia sui redditi da capitale che sui redditi diversi, con la partecipazione al 62,5% dei redditi derivanti da investimenti in titoli di Stato e in titoli ad essi equiparati. Symphonia SGR, società delegata di tutte le attività amministrative della Sicav, ha provveduto a tutti gli adempimenti necessari per la corretta applicazione della nuova normativa identificando, per ciascun comparto, l aliquota media d investimento in titoli di stato e in titoli ad essi equiparati seguendo il metodo forfettario indicato dall Agenzia delle Entrate e valido per tutte le operazioni di rimborso e switch effettuate nel periodo dal 1 gennaio 2012 al 30 giugno La percentuale media d investimento, per il periodo sopra indicato, è stata altresì pubblicata sul sito Operatività in derivati La Sicav non ha effettuato, nel corso dell esercizio, operazioni in strumenti finanziari derivati, né con finalità di copertura né con finalità speculative. Il presente Bilancio è stato redatto conformemente agli schemi stabiliti dal Provvedimento Banca d Italia del 14 aprile 2005, si compone di una situazione patrimoniale, di un conto economico e di una nota integrativa riferiti all insieme dei comparti che compongono la SICAV oltre ad una situazione patrimoniale e di un conto economico riferiti ad ogni singolo comparto. Nella nota integrativa sono inoltre riportate le informazioni richieste per ciascun comparto. I documenti di cui sopra sono accompagnati dalla relazione degli amministratori che illustra l andamento della SICAV nel suo complesso e quello dei singoli comparti. Milano, 29 febbraio 2012 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione GIUSEPPE SANTONOCITO 6

8 SYMPHONIA MULTI SICAV: SITUAZIONE PATRIMONIALE AL ATTIVITA' Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente Valore % del totale Valore % del totale complessivo delle attività complessivo delle attività A STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI , ,82 A.1 TITOLI DI DEBITO A.1.1 TITOLI DI STATO A.1.2 ALTRI A.2 TITOLI DI CAPITALE A.3 PARTI DI O.I.C.R , ,82 B STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B.1 TITOLI DI DEBITO B.2 TITOLI DI CAPITALE B.3 PARTI DI O.I.C.R. C STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C.1 MARGINI PRESSO ORGANISMI DI COMPENSAZIONE C.2 OPZIONI, PREMI O STRUMENTI DERIVATI QUOTATI C.3 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUM. DERIVATI NON QUOTATI D DEPOSITI BANCARI D.1 A VISTA D.2 ALTRI E PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZ. ASSIMILATE F POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' , ,01 F.1 LIQUIDITA' DISPONIBILE , ,26 F.2 LIQUIDITA' DA RICEVERE PER OPERAZIONI DA REGOLARE ,01 F.3 LIQUIDITA' IMPEGNATA PER OPERAZIONI DA REGOLARE ,26 G IMMOBILI H ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI L ALTRE ATTIVITA' , ,17 L.1 RATEI ATTIVI ,01 L.2 RISPARMIO DI IMPOSTA , ,07 L.3 ALTRE , ,10 TOTALE ATTIVITA' , ,00 PASSIVITA' E CAPITALE Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente M FINANZIAMENTI RICEVUTI N PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPER. ASSIMILATE O STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI O.1 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI QUOTATI O.2 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON QUOTATI P DEBITI VERSO I PARTECIPANTI P.1 RIMBORSI RICHIESTI E NON REGOLATI P.2 PROVENTI DA DISTRIBUIRE P.3 ALTRI Q TRATTAMENTI DI FINE RAPPORTO R ALTRE PASSIVITA' R.1 PROVVIGIONI ED ONERI MATURATI E NON LIQUIDATI R.2 DEBITI DI IMPOSTA R.3 ALTRE TOTALE PASSIVITA' CAPITALE SOCIALE

9 SYMPHONIA MULTI SICAV: CONTO ECONOMICO AL CONTO ECONOMICO (PARTE I) A B C D E F Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI A.1.1 INTERESSI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI DEBITO A.1.2 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI CAPITALE A.1.3 PROVENTI SU PARTI DI O.I.C.R A.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI A.2.1 SU TITOLI DI DEBITO A.2.2 SU TITOLI DI CAPITALE A.2.3 SU PARTI DI O.I.C.R A.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A.3.1 SU TITOLI DI DEBITO A.3.2 SU TITOLI DI CAPITALE A.3.3 SU PARTI DI O.I.C.R A.4 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DEGLI STRUM. FIN. QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati STRUMENTI FINANZ. NON QUOTATI B.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI B.1.1 INTERESSI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI DEBITO B.1.2 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI CAPITALE B.1.3 PROVENTI SU PARTI DI O.I.C.R. B.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI B.2.1 SU TITOLI DI DEBITO B.2.2 SU TITOLI DI CAPITALE B.2.3 SU PARTI DI O.I.C.R. B.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B.3.1 SU TITOLI DI DEBITO B.3.2 SU TITOLI DI CAPITALE B.3.3 SU PARTI DI O.I.C.R. B.4 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DEGLI STRUM. FIN. NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUM.FIN.DERIV. NON DI COPERTURA C.1 RISULTATI REALIZZATI C.1.1 SU STRUMENTI QUOTATI C.1.2 SU STRUMENTI NON QUOTATI C.2 RISULTATI NON REALIZZATI C.2.1 SU STRUMENTI QUOTATI C.2.2 SU STRUMENTI NON QUOTATI DEPOSITI BANCARI D.1 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E.1 OPERAZIONI DI COPERTURA E.1.1 RISULTATI REALIZZATI E.1.2 RISULTATI NON REALIZZATI E.2 OPERAZIONI NON DI COPERTURA E.2.1 RISULTATI REALIZZATI E.2.2 RISULTATI NON REALIZZATI E.3 LIQUIDITA' GIACENZA DIVISA E.3.1 RISULTATI REALIZZATI E.3.2 RISULTATI NON REALIZZATI ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F.1 PROVENTI PER OPERAZIONI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F.2 PROVENTI PER OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio

10 CONTO ECONOMICO (PARTE II) G H I L M N O Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente ONERI FINANZIARI G.1 INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G.2 ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio COMMISSIONI DI SOTTOSCRIZIONE E RIMBORSO ONERI DI GESTIONE I.1 COMMISSIONI DI BANCA DEPOSITARIA I.2 PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR I.3 PROVVIGIONI PASSIVE A SOGGETTI COLLOCATORI I.4 SPESE DI PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO I.5 SPESE PER CONSULENZA E PUBBLICITA I.6 SPESE PER IL PERSONALE I.6.1 SALARI E STIPENDI I.6.2 ONERI SOCIALI I.6.3 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO I.7 COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI I.8 COSTI PER SERVIZI DI ELABORAZIONE DATI I.9 CANONI DI LOCAZIONE IMMOBILI I.10 INTERESSI PASSIVI SU DEBITI PER ACQUISTO DI IMMOBILI I.11 ALTRI ONERI DI GESTIONE Risultato operativo RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI ALTRI RICAVI E ONERI N.1 INTERESSI ATTIVI SU LIQUIDITA N.2 ALTRI RICAVI N.3 ALTRI ONERI Risultato della gestione prima delle imposte IMPOSTE O.1 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO ESERCIZIO O.2 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CREDITO ESERCIZIO O.3 ALTRE IMPOSTE Utile/Perdita dell'esercizio

11 COMPARTO ADAGIO: SITUAZIONE PATRIMONIALE AL ATTIVITA' Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente Valore % del totale Valore % del totale complessivo delle attività complessivo delle attività A STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI , ,04 A.1 TITOLI DI DEBITO A.1.1 TITOLI DI STATO A.1.2 ALTRI A.2 TITOLI DI CAPITALE A.3 PARTI DI O.I.C.R , ,04 B STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B.1 TITOLI DI DEBITO B.2 TITOLI DI CAPITALE B.3 PARTI DI O.I.C.R. C STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C.1 MARGINI PRESSO ORGANISMI DI COMPENSAZIONE C.2 OPZIONI, PREMI O STRUMENTI DERIVATI QUOTATI C.3 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUM. DERIVATI NON QUOTATI D DEPOSITI BANCARI D.1 A VISTA D.2 ALTRI E PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZ. ASSIMILATE F POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' , ,66 F.1 LIQUIDITA' DISPONIBILE , ,66 F.2 LIQUIDITA' DA RICEVERE PER OPERAZIONI DA REGOLARE ,01 F.3 LIQUIDITA' IMPEGNATA PER OPERAZIONI DA REGOLARE ,01 G IMMOBILI H ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI L ALTRE ATTIVITA' , ,30 L.1 RATEI ATTIVI ,01 L.2 RISPARMIO DI IMPOSTA , ,18 L.3 ALTRE , ,12 TOTALE ATTIVITA' , ,00 PASSIVITA' E CAPITALE Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente M FINANZIAMENTI RICEVUTI N PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPER. ASSIMILATE O STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI O.1 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI QUOTATI O.2 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON QUOTATI P DEBITI VERSO I PARTECIPANTI P.1 RIMBORSI RICHIESTI E NON REGOLATI P.2 PROVENTI DA DISTRIBUIRE P.3 ALTRI Q TRATTAMENTI DI FINE RAPPORTO R ALTRE PASSIVITA' R.1 PROVVIGIONI ED ONERI MATURATI E NON LIQUIDATI R.2 DEBITI DI IMPOSTA R.3 ALTRE TOTALE PASSIVITA' CAPITALE SOCIALE NUMERO DELLE AZIONI IN CIRCOLAZIONE , ,917 VALORE UNITARIO DELLE AZIONI 5,701 6,008 MOVIMENTI DELLE AZIONI NELL' ANNO AZIONI EMESSE , ,563 AZIONI RIMBORSATE , ,815 10

12 COMPARTO ADAGIO: CONTO ECONOMICO AL CONTO ECONOMICO (PARTE I) A B C D E F Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI A.1.1 INTERESSI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI DEBITO A.1.2 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI CAPITALE A.1.3 PROVENTI SU PARTI DI O.I.C.R A.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI A.2.1 SU TITOLI DI DEBITO A.2.2 SU TITOLI DI CAPITALE A.2.3 SU PARTI DI O.I.C.R A.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A.3.1 SU TITOLI DI DEBITO A.3.2 SU TITOLI DI CAPITALE A.3.3 SU PARTI DI O.I.C.R A.4 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DEGLI STRUM. FIN. QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati STRUMENTI FINANZ. NON QUOTATI B.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI B.1.1 INTERESSI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI DEBITO B.1.2 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI CAPITALE B.1.3 PROVENTI SU PARTI DI O.I.C.R. B.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI B.2.1 SU TITOLI DI DEBITO B.2.2 SU TITOLI DI CAPITALE B.2.3 SU PARTI DI O.I.C.R. B.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B.3.1 SU TITOLI DI DEBITO B.3.2 SU TITOLI DI CAPITALE B.3.3 SU PARTI DI O.I.C.R. B.4 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DEGLI STRUM. FIN. NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUM.FIN.DERIV. NON DI COPERTURA C.1 RISULTATI REALIZZATI C.1.1 SU STRUMENTI QUOTATI C.1.2 SU STRUMENTI NON QUOTATI C.2 RISULTATI NON REALIZZATI C.2.1 SU STRUMENTI QUOTATI C.2.2 SU STRUMENTI NON QUOTATI DEPOSITI BANCARI D.1 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E.1 OPERAZIONI DI COPERTURA E.1.1 RISULTATI REALIZZATI E.1.2 RISULTATI NON REALIZZATI E.2 OPERAZIONI NON DI COPERTURA E.2.1 RISULTATI REALIZZATI E.2.2 RISULTATI NON REALIZZATI E.3 LIQUIDITA' GIACENZA DIVISA E.3.1 RISULTATI REALIZZATI 112 E.3.2 RISULTATI NON REALIZZATI ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F.1 PROVENTI PER OPERAZIONI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F.2 PROVENTI PER OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio

13 CONTO ECONOMICO (PARTE II) G H I L M N O Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente ONERI FINANZIARI G.1 INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G.2 ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio COMMISSIONI DI SOTTOSCRIZIONE E RIMBORSO ONERI DI GESTIONE I.1 COMMISSIONI DI BANCA DEPOSITARIA I.2 PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR I.3 PROVVIGIONI PASSIVE A SOGGETTI COLLOCATORI I.4 SPESE DI PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO I.5 SPESE PER CONSULENZA E PUBBLICITA I.6 SPESE PER IL PERSONALE I.6.1 SALARI E STIPENDI I.6.2 ONERI SOCIALI I.6.3 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO I.7 COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI I.8 COSTI PER SERVIZI DI ELABORAZIONE DATI I.9 CANONI DI LOCAZIONE IMMOBILI I.10 INTERESSI PASSIVI SU DEBITI PER ACQUISTO DI IMMOBILI I.11 ALTRI ONERI DI GESTIONE Risultato operativo RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI ALTRI RICAVI E ONERI N.1 INTERESSI ATTIVI SU LIQUIDITA N.2 ALTRI RICAVI N.3 ALTRI ONERI Risultato della gestione prima delle imposte IMPOSTE O.1 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO ESERCIZIO O.2 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CREDITO ESERCIZIO O.3 ALTRE IMPOSTE Utile/Perdita dell'esercizio

14 COMPARTO LARGO: SITUAZIONE PATRIMONIALE AL ATTIVITA' Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente Valore % del totale Valore % del totale complessivo delle attività complessivo delle attività A STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI , ,62 A.1 TITOLI DI DEBITO A.1.1 TITOLI DI STATO A.1.2 ALTRI A.2 TITOLI DI CAPITALE A.3 PARTI DI O.I.C.R , ,62 B STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B.1 TITOLI DI DEBITO B.2 TITOLI DI CAPITALE B.3 PARTI DI O.I.C.R. C STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C.1 MARGINI PRESSO ORGANISMI DI COMPENSAZIONE C.2 OPZIONI, PREMI O STRUMENTI DERIVATI QUOTATI C.3 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUM. DERIVATI NON QUOTATI D DEPOSITI BANCARI D.1 A VISTA D.2 ALTRI E PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZ. ASSIMILATE F POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' , ,80 F.1 LIQUIDITA' DISPONIBILE , ,80 F.2 LIQUIDITA' DA RICEVERE PER OPERAZIONI DA REGOLARE 410 0,00 F.3 LIQUIDITA' IMPEGNATA PER OPERAZIONI DA REGOLARE ,00 G IMMOBILI H ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI L ALTRE ATTIVITA' , ,58 L.1 RATEI ATTIVI 490 0,00 L.2 RISPARMIO DI IMPOSTA , ,44 L.3 ALTRE , ,14 TOTALE ATTIVITA' , ,00 PASSIVITA' E CAPITALE Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente M FINANZIAMENTI RICEVUTI N PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPER. ASSIMILATE O STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI O.1 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI QUOTATI O.2 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON QUOTATI P DEBITI VERSO I PARTECIPANTI P.1 RIMBORSI RICHIESTI E NON REGOLATI P.2 PROVENTI DA DISTRIBUIRE P.3 ALTRI Q TRATTAMENTI DI FINE RAPPORTO R ALTRE PASSIVITA' R.1 PROVVIGIONI ED ONERI MATURATI E NON LIQUIDATI R.2 DEBITI DI IMPOSTA R.3 ALTRE TOTALE PASSIVITA' CAPITALE SOCIALE NUMERO DELLE AZIONI IN CIRCOLAZIONE , ,945 VALORE UNITARIO DELLE AZIONI 5,328 5,895 MOVIMENTI DELLE AZIONI NELL' ANNO AZIONI EMESSE , ,608 AZIONI RIMBORSATE , ,923 13

15 COMPARTO LARGO: CONTO ECONOMICO AL CONTO ECONOMICO (PARTE I) A B C D E F Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI A.1.1 INTERESSI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI DEBITO A.1.2 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI CAPITALE A.1.3 PROVENTI SU PARTI DI O.I.C.R A.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI A.2.1 SU TITOLI DI DEBITO A.2.2 SU TITOLI DI CAPITALE A.2.3 SU PARTI DI O.I.C.R A.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A.3.1 SU TITOLI DI DEBITO A.3.2 SU TITOLI DI CAPITALE A.3.3 SU PARTI DI O.I.C.R A.4 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DEGLI STRUM. FIN. QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati STRUMENTI FINANZ. NON QUOTATI B.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI B.1.1 INTERESSI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI DEBITO B.1.2 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI CAPITALE B.1.3 PROVENTI SU PARTI DI O.I.C.R. B.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI B.2.1 SU TITOLI DI DEBITO B.2.2 SU TITOLI DI CAPITALE B.2.3 SU PARTI DI O.I.C.R. B.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B.3.1 SU TITOLI DI DEBITO B.3.2 SU TITOLI DI CAPITALE B.3.3 SU PARTI DI O.I.C.R. B.4 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DEGLI STRUM. FIN. NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUM.FIN.DERIV. NON DI COPERTURA C.1 RISULTATI REALIZZATI C.1.1 SU STRUMENTI QUOTATI C.1.2 SU STRUMENTI NON QUOTATI C.2 RISULTATI NON REALIZZATI C.2.1 SU STRUMENTI QUOTATI C.2.2 SU STRUMENTI NON QUOTATI DEPOSITI BANCARI D.1 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E.1 OPERAZIONI DI COPERTURA E.1.1 RISULTATI REALIZZATI E.1.2 RISULTATI NON REALIZZATI E.2 OPERAZIONI NON DI COPERTURA E.2.1 RISULTATI REALIZZATI E.2.2 RISULTATI NON REALIZZATI E.3 LIQUIDITA' GIACENZA DIVISA E.3.1 RISULTATI REALIZZATI 49 E.3.2 RISULTATI NON REALIZZATI 16-5 ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F.1 PROVENTI PER OPERAZIONI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F.2 PROVENTI PER OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio

16 CONTO ECONOMICO (PARTE II) G H I L M N O Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente ONERI FINANZIARI G.1 INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI -38 G.2 ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio COMMISSIONI DI SOTTOSCRIZIONE E RIMBORSO ONERI DI GESTIONE I.1 COMMISSIONI DI BANCA DEPOSITARIA I.2 PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR I.3 PROVVIGIONI PASSIVE A SOGGETTI COLLOCATORI I.4 SPESE DI PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO I.5 SPESE PER CONSULENZA E PUBBLICITA I.6 SPESE PER IL PERSONALE I.6.1 SALARI E STIPENDI I.6.2 ONERI SOCIALI I.6.3 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO I.7 COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI I.8 COSTI PER SERVIZI DI ELABORAZIONE DATI I.9 CANONI DI LOCAZIONE IMMOBILI I.10 INTERESSI PASSIVI SU DEBITI PER ACQUISTO DI IMMOBILI I.11 ALTRI ONERI DI GESTIONE Risultato operativo RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI ALTRI RICAVI E ONERI N.1 INTERESSI ATTIVI SU LIQUIDITA 855 N.2 ALTRI RICAVI N.3 ALTRI ONERI Risultato della gestione prima delle imposte IMPOSTE O.1 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO ESERCIZIO O.2 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CREDITO ESERCIZIO O.3 ALTRE IMPOSTE Utile/Perdita dell'esercizio

17 COMPARTO VIVACE: SITUAZIONE PATRIMONIALE AL ATTIVITA' Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente Valore % del totale Valore % del totale complessivo delle attività complessivo delle attività A STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI , ,71 A.1 TITOLI DI DEBITO A.1.1 TITOLI DI STATO A.1.2 ALTRI A.2 TITOLI DI CAPITALE A.3 PARTI DI O.I.C.R , ,71 B STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B.1 TITOLI DI DEBITO B.2 TITOLI DI CAPITALE B.3 PARTI DI O.I.C.R. C STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C.1 MARGINI PRESSO ORGANISMI DI COMPENSAZIONE C.2 OPZIONI, PREMI O STRUMENTI DERIVATI QUOTATI C.3 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUM. DERIVATI NON QUOTATI D DEPOSITI BANCARI D.1 A VISTA D.2 ALTRI E PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZ. ASSIMILATE F POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' , ,97 F.1 LIQUIDITA' DISPONIBILE , ,97 F.2 LIQUIDITA' DA RICEVERE PER OPERAZIONI DA REGOLARE ,04 F.3 LIQUIDITA' IMPEGNATA PER OPERAZIONI DA REGOLARE ,04 G IMMOBILI H ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI L ALTRE ATTIVITA' , ,32 L.1 RATEI ATTIVI 372 0,01 L.2 RISPARMIO DI IMPOSTA , ,20 L.3 ALTRE , ,12 TOTALE ATTIVITA' , ,00 PASSIVITA' E CAPITALE Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente M FINANZIAMENTI RICEVUTI N PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPER. ASSIMILATE O STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI O.1 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI QUOTATI O.2 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON QUOTATI P DEBITI VERSO I PARTECIPANTI P.1 RIMBORSI RICHIESTI E NON REGOLATI P.2 PROVENTI DA DISTRIBUIRE P.3 ALTRI Q TRATTAMENTI DI FINE RAPPORTO R ALTRE PASSIVITA' R.1 PROVVIGIONI ED ONERI MATURATI E NON LIQUIDATI R.2 DEBITI DI IMPOSTA R.3 ALTRE TOTALE PASSIVITA' CAPITALE SOCIALE NUMERO DELLE AZIONI IN CIRCOLAZIONE , ,441 VALORE UNITARIO DELLE AZIONI 4,853 5,507 MOVIMENTI DELLE AZIONI NELL' ANNO AZIONI EMESSE , ,898 AZIONI RIMBORSATE , ,969 16

18 COMPARTO VIVACE: CONTO ECONOMICO AL CONTO ECONOMICO (PARTE I) A B C D E F Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI A.1.1 INTERESSI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI DEBITO A.1.2 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI CAPITALE A.1.3 PROVENTI SU PARTI DI O.I.C.R A.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI A.2.1 SU TITOLI DI DEBITO A.2.2 SU TITOLI DI CAPITALE A.2.3 SU PARTI DI O.I.C.R A.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A.3.1 SU TITOLI DI DEBITO A.3.2 SU TITOLI DI CAPITALE A.3.3 SU PARTI DI O.I.C.R A.4 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DEGLI STRUM. FIN. QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati STRUMENTI FINANZ. NON QUOTATI B.1 PROVENTI DA INVESTIMENTI B.1.1 INTERESSI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI DEBITO B.1.2 DIVIDENDI E ALTRI PROVENTI SU TITOLI DI CAPITALE B.1.3 PROVENTI SU PARTI DI O.I.C.R. B.2 UTILE/PERDITA DA REALIZZI B.2.1 SU TITOLI DI DEBITO B.2.2 SU TITOLI DI CAPITALE B.2.3 SU PARTI DI O.I.C.R. B.3 PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B.3.1 SU TITOLI DI DEBITO B.3.2 SU TITOLI DI CAPITALE B.3.3 SU PARTI DI O.I.C.R. B.4 RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DEGLI STRUM. FIN. NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUM.FIN.DERIV. NON DI COPERTURA C.1 RISULTATI REALIZZATI C.1.1 SU STRUMENTI QUOTATI C.1.2 SU STRUMENTI NON QUOTATI C.2 RISULTATI NON REALIZZATI C.2.1 SU STRUMENTI QUOTATI C.2.2 SU STRUMENTI NON QUOTATI DEPOSITI BANCARI D.1 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E.1 OPERAZIONI DI COPERTURA E.1.1 RISULTATI REALIZZATI E.1.2 RISULTATI NON REALIZZATI E.2 OPERAZIONI NON DI COPERTURA E.2.1 RISULTATI REALIZZATI E.2.2 RISULTATI NON REALIZZATI E.3 LIQUIDITA' GIACENZA DIVISA E.3.1 RISULTATI REALIZZATI E.3.2 RISULTATI NON REALIZZATI ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F.1 PROVENTI PER OPERAZIONI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F.2 PROVENTI PER OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio

19 CONTO ECONOMICO (PARTE II) G H I L M N O Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente ONERI FINANZIARI G.1 INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G.2 ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio COMMISSIONI DI SOTTOSCRIZIONE E RIMBORSO ONERI DI GESTIONE I.1 COMMISSIONI DI BANCA DEPOSITARIA I.2 PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR I.3 PROVVIGIONI PASSIVE A SOGGETTI COLLOCATORI I.4 SPESE DI PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO I.5 SPESE PER CONSULENZA E PUBBLICITA I.6 SPESE PER IL PERSONALE I.6.1 SALARI E STIPENDI I.6.2 ONERI SOCIALI I.6.3 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO I.7 COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI I.8 COSTI PER SERVIZI DI ELABORAZIONE DATI I.9 CANONI DI LOCAZIONE IMMOBILI I.10 INTERESSI PASSIVI SU DEBITI PER ACQUISTO DI IMMOBILI I.11 ALTRI ONERI DI GESTIONE Risultato operativo RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI ALTRI RICAVI E ONERI N.1 INTERESSI ATTIVI SU LIQUIDITA 417 N.2 ALTRI RICAVI N.3 ALTRI ONERI Risultato della gestione prima delle imposte IMPOSTE O.1 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO ESERCIZIO O.2 IMPOSTA SOSTITUTIVA A CREDITO ESERCIZIO O.3 ALTRE IMPOSTE -9-8 Utile/Perdita dell'esercizio

20 COMPARTO EUROPA: SITUAZIONE PATRIMONIALE AL ATTIVITA' Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente Valore % del totale Valore % del totale complessivo delle attività complessivo delle attività A STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI , ,91 A.1 TITOLI DI DEBITO A.1.1 TITOLI DI STATO A.1.2 ALTRI A.2 TITOLI DI CAPITALE A.3 PARTI DI O.I.C.R , ,91 B STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B.1 TITOLI DI DEBITO B.2 TITOLI DI CAPITALE B.3 PARTI DI O.I.C.R. C STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C.1 MARGINI PRESSO ORGANISMI DI COMPENSAZIONE C.2 OPZIONI, PREMI O STRUMENTI DERIVATI QUOTATI C.3 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUM. DERIVATI NON QUOTATI D DEPOSITI BANCARI D.1 A VISTA D.2 ALTRI E PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZ. ASSIMILATE F POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' , ,89 F.1 LIQUIDITA' DISPONIBILE , ,89 F.2 LIQUIDITA' DA RICEVERE PER OPERAZIONI DA REGOLARE F.3 LIQUIDITA' IMPEGNATA PER OPERAZIONI DA REGOLARE G IMMOBILI H ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI L ALTRE ATTIVITA' , ,20 L.1 RATEI ATTIVI 786 0,02 L.2 RISPARMIO DI IMPOSTA , ,08 L.3 ALTRE , ,12 TOTALE ATTIVITA' , ,00 PASSIVITA' E CAPITALE Situazione al 30/12/2011 Situazione esercizio precedente M FINANZIAMENTI RICEVUTI N PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPER. ASSIMILATE O STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI O.1 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI QUOTATI O.2 OPZIONI, PREMI O ALTRI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON QUOTATI P DEBITI VERSO I PARTECIPANTI P.1 RIMBORSI RICHIESTI E NON REGOLATI P.2 PROVENTI DA DISTRIBUIRE P.3 ALTRI Q TRATTAMENTI DI FINE RAPPORTO R ALTRE PASSIVITA' R.1 PROVVIGIONI ED ONERI MATURATI E NON LIQUIDATI R.2 DEBITI DI IMPOSTA R.3 ALTRE TOTALE PASSIVITA' CAPITALE SOCIALE NUMERO DELLE AZIONI IN CIRCOLAZIONE , ,076 VALORE UNITARIO DELLE AZIONI 4,928 5,685 MOVIMENTI DELLE AZIONI NELL' ANNO AZIONI EMESSE , ,200 AZIONI RIMBORSATE , ,939 19

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