CARTA DEI SERVIZI INDICE COOPERATIVA SOLIDARIETÀ CARTA DEI SERVIZI. Copia controllata. Copia non controllata. Distribuita a: Data: Firma R. Q.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CARTA DEI SERVIZI INDICE COOPERATIVA SOLIDARIETÀ CARTA DEI SERVIZI. Copia controllata. Copia non controllata. Distribuita a: Data: Firma R. Q."

Transcript

1 INDICE 1) PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA 2) UBICAZIONE-ORARI DI FRUIZIONE DEL CENTRO 3) PIANTINA E FOTO DEL CENTRO 4) MISSION DEL CENTRO 5) STORIA DELLA COOPERATIVA 6) GARANZIE SUL SERVIZIO OFFERTO 7) PERSONALE DEL CENTRO E ORGANIGRAMMA 8) DESTINATARI ED INFORMAZIONI SUL SERVIZIO 9) INSERIMENTO E ACCOGLIENZA IN STRUTTURA 10) STRUTTURAZIONE DEL SERVIZIO 11) ATTIVITÀ PROPOSTE ALL UTENTE E GIORNATA TIPO 12) SODDISFAZIONE DELL UTENTE 13) TUTELA DELL UTENTE 14) RECLAMI Copia controllata Copia non controllata Distribuita a: Data: Firma R. Q. : 1/9

2 DEL CENTRO EDUCATIVO OCCUPAZIONALE DIURNO DELLA COOPERATIVA La rappresenta uno strumento di dialogo tra gli utenti, le famiglie degli utenti e il Centro Educativo Occupazionale Diurno della Cooperativa Solidarietà. Tale documento ha lo scopo di: tutelare i diritti degli utenti; promuovere la partecipazione attiva degli utenti e delle loro famiglie al fine di migliorare l offerta delle prestazioni sia sul piano qualitativo, sia sul piano quantitativo. La porta a considerare gli utenti non come oggetti passivi del servizio, ma come soggetti clienti, dotati di dignità, capacità critica e facoltà di scelta, con i quali è di fondamentale importanza l instaurazione di un rapporto basato in via prioritaria sulla trasparenza e sulla comunicazione. 1 PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA Nel promuovere la, il Centro Educativo di Cooperativa Solidarietà riconosce i seguenti principi di fondamentale importanza per l organizzazione della struttura: Eguaglianza: i servizi devono essere erogati secondo regole uguali per tutti, senza discriminazioni di età, sesso, lingua, religione, status sociale, opinioni politiche, forme di handicap, anche se gli stessi vanno comunque personalizzati tenendo conto delle diverse necessità dei soggetti. Imparzialità: il comportamento di tutti gli operatori nei confronti degli utenti è ispirato a criteri di giustizia, obiettività e imparzialità. A tutti è assicurato un contegno che ne rispetti la dignità. Continuità: i servizi devono essere erogati con continuità; l eventuale ed eccezionale loro interruzione deve essere sempre adeguatamente giustificata e comunicata con congruo anticipo agli utenti. Diritto di scelta: l utente ha il diritto di scegliere il soggetto erogatore del servizio. Diritto alla privacy : l utente ha diritto fin dal primo contatto alla privacy delle informazioni/dati che lo riguardano. Partecipazione: il Centro di Cooperativa Solidarietà, perseguendo l obiettivo del miglioramento continuo, si impegna a raccogliere suggerimenti, reclami, istanze ed osservazioni sulle modalità di svolgimento del servizio e sulla qualità dello stesso, rendendo in tal modo il destinatario finale del servizio stesso partecipe nei processi decisionali. Il Centro si impegna quindi ad agire in un ottica di soddisfazione delle richieste dell utenza. Efficienza ed efficacia: i servizi devono essere forniti utilizzando in maniera ottimale le risorse disponibili, secondo criteri di efficienza ed efficacia, adottando tutte le misure idonee per soddisfare, in modo possibilmente tempestivo, i bisogni e le necessità dell utente. 2/9

3 2 UBICAZIONE E ORARI DI FRUIZIONE DEL CENTRO Cooperativa Solidarietà eroga il servizio di attività di Centro Educativo Occupazionale Diurno presso Villa Pisani a Biadene di Montebelluna in uno spazio ampio e confortevole in comodato d uso con il comune di Montebelluna. Il Centro è situato in : Via A. Anassillide, 5 a Biadene di Montebelluna Tel Fax ceodsolidarieta@libero.it sito Web. Il funzionamento del Centro Educativo Occupazionale Diurno è previsto con i seguenti orari: dal lunedì al giovedi dalle 8.00 alle il venerdi dalle 8.00 alle Il Centro è aperto tutto il periodo dell anno, ad esclusione del periodo di Pasqua, Natale e del mese di Agosto. 3 PIANTINA E FOTO DEL CENTRO Biadene 3/9

4 4 MISSION DEL CENTRO La mission del Centro Educativo della Cooperativa Solidarietà è di: mantenere e sviluppare abilità ed autonomia personale, sociale ed occupazionale in soggetti portatori di handicap, in collaborazione con la famiglia e i servizi territoriali; promuovere i processi di integrazione sociale; fornire assistenza per rispondere ai bisogni primari. Il servizio del Centro si rivolge a disabili medio-gravi e gravi le cui potenzialità in ambito occupazionale e relazionale individuino l educabilità. Il servizio si svolge in forma partecipata e gruppale, pertanto gli utenti devono garantire un livello di abilità comunicative e prerequisiti per l attività ergoterapica. Più precisamente, come dettato dalla convenzione, il Centro si occupa della: erogazione di servizi consistenti nella realizzazione di progetti educativi occupazionali e riabilitativi, orientati al recupero fisico psichico e sociale dei disabili per il raggiungimento della maggior autonomia possibile, soprattutto mediante l attività di terapia occupazionale. 5 STORIA DELLA COOPERATIVA Alcuni volontari nel 1986 iniziarono a dedicare parte del loro tempo nel coinvolgere ragazzi disabili in età adulta che risultavano troppo autonomi per essere inseriti in struttura e troppo disabili per l inserimento lavorativo. Quattro ragazzi che quotidianamente si vedevano per le vie di Montebelluna impegnati in niente, soli e senza sbocchi per il futuro. Il registrare questa condizione da parte di cinque persone portò a costituire un associazione di volontariato: Solidarietà. L associazione era lo strumento per coinvolgere davvero i ragazzi attraverso quello che serviva loro: lavoro in situazione protetta e contatti sociali. Attraverso l associazione si aprì uno spazio di vendita di prodotti della rete commercio equo e solidale, di prodotti biologici e quotidianamente venivano preparati dei panini destinati alla vendita in due scuole del territorio. L impegno era quotidiano, centrato nella mattinata e retto da una decina di volontari. Solidarietà era il nome scelto dagli interessati ma soprattutto era lo spirito che animava il gruppo e la finalità del quotidiano. Nel 1992 il servizio sociale dell ULSS attivò una collaborazione con l associazione riconoscendone il valore educativo dell attività condotta. Negli anni successivi Solidarietà ebbe modo di conoscere 4/9

5 le strutture organizzate nel territorio e due volontari si formarono per poter offrire un intervento più organizzato e professionale. Dal 1993 al 1996, non più come associazione ma come cooperativa Solidarietà, attraverso il lavoro di due professioniste e il sostegno di una quindicina di volontari, garantì ad una decina di ragazzi uno spazio educativo dove esprimersi attraverso il lavoro nel rispetto delle diverse abilità. Lasciato lo spazio di vendita, venne incrementata l attività di preparazione, distribuzione e vendita di panini nelle scuole e attivato il lavoro di oggettistica con materiali poveri e realizzazione di bomboniere. Dal 1996 iniziò il lavoro in regime di convenzione con l ULSS che permise di accogliere più ragazzi e sopratutto di estendere l orario al pomeriggio. Nel 1998 il comune di Montebelluna mise a disposizione spazi che permisero di offrire un servizio ulteriormente arricchito. Gli spazi e la convenzione rinnovata poi triennalmente permisero a Solidarietà di fare progetti a lungo termine, investendo in risorse umane attraverso le assunzioni di nuovi operatori capaci di condividere il senso della struttura e la filosofia che l ha fondata. Con una equipe progressivamente più numerosa è stato possibile implementare i laboratori acquistando materiali che consentono lavorazioni quali la carta stampa e la rilegatura. Solidarietà oggi, in forma di CEOD, (Centro Educativo Occupazionale Diurno) garantisce uno spazio educativo ad una ventina di ragazzi e di famiglie, che quotidianamente possono trovare impegno lavorativo, attività socio-ricreativa fortemente aperta all esterno e una garanzia di sostegno alle varie necessità del vivere quotidiano. 6 GARANZIE SUL SERVIZIO OFFERTO La Cooperativa Solidarietà eroga il servizio di gestione del Centro Educativo Occupazionale Diurno grazie alla stipulazione di una convenzione con l Ente Pubblico. Il servizio educativo viene erogato dalla stessa tenendo sempre presenti i requisiti stabiliti dall Ente Pubblico e le specifiche contenute nella presente (orario di apertura, servizio offerto, supporti alle famiglie, attività, ecc.). L Ente Pubblico vigila sullo stato di attuazione del servizio affidato in accordo a quanto stabilito in convenzione, con particolare attenzione alla verifica del rispetto degli standard quali-quantitativi del servizio. La Cooperativa è presieduta da un Consiglio di Amministrazione composto di 9 persone che, nelle varie cariche, rappresentano i genitori, il personale dipendente ed i volontari. Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri di ordinaria a straordinaria amministrazione della Cooperativa. 7 IL PERSONALE DEL CENTRO E ORGANIGRAMMA Il personale che opera presso il Centro della Cooperativa Solidarietà risponde ai criteri ed agli standard previsti dalle normative vigenti. All occorrenza il personale è affiancato da consulenti specializzati del settore. Il Centro di Cooperativa Solidarietà è sempre attento all aggiornamento del suo personale e soprattutto alle competenze che questo deve avere nei confronti dei bisogni degli utenti. Proprio per soddisfare questa esigenza all inizio di ogni anno viene predisposto un piano di formazione di corsi da effettuare sia all interno che all esterno del Centro. Questo programma viene aggiornato a seconda delle offerte formative proposte dall Ente Pubblico e da strutture private del settore. 5/9

6 L organigramma del Centro Educativo di Cooperativa Solidarietà è il seguente: CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SICUREZZA ACQUISTI PRESIDENTE COMITATO DEI CINQUE (C.C.) VICE PRESIDENTE PSICO PEDAGOGISTA OPERATIVO DI CENTRO EDUCATIVO DI CENTRO QUALITA PSICOPEDAGOGISTA PROGETTAZIONE CONSULENTI OPERATIVO DI CENTRO EDUCATIVO DI CENTRO EDUCATORE ANIMATORE EDUCATORE ANIMATORE EDUCATORE ANIMATORE SERVIZI PULIZIE CUCINA TRASPORTI 8 DESTINATARI ED INFORMAZIONI SUL SERVIZIO Il Centro Educativo Occupazionale Diurno della Coopertiva Solidarietà si rivolge alle persone portatrici di handicap medio-grave del territorio in cui opera, senza precludere l accoglienza a soggetti provenienti da altre U.L.S.S. La struttura può accogliere per l U.L.S.S. n 8 un massimo di 22 utenti, come da convenzione. Alcune informazioni generali relative al Centro ed al suo funzionamento, si possono trovare oltre che presso i Servizi Sociali della locale U.L.S.S. n 8, nella presente. Nelle broushure a carattere divulgativo e sul sito internet, mentre informazioni più approfondite si possono avere presso la struttura stessa e nel PEC annuale. I responsabili organizzativo e educativo sono tenuti a divulgare le informazioni sul servizio. 9 INSERIMENTO E ACCOGLIENZA IN STRUTTURA L inserimento di nuovi utenti all interno del Centro Educativo Occupazionale Diurno della Cooperativa Solidarietà avviene a seguito della domanda di inserimento di un potenziale utente da parte degli operatori dell Ente Pubblico (Servizi Sociali). L Ente Pubblico infatti propone ai familiari dell utente portatore di handicap medio-grave la visita conoscitiva presso alcuni centri della medesima ULSS, fra i quali appunto il Centro della Cooperativa Solidarietà, riservando ai familiari la possibilità di scelta del Centro compatibilmente alle caratteristiche delle due parti valutate dall ULSS stessa. L utente viene accolto all interno del Centro e seguito dagli operatori con la supervisione della Psico-pedagogista. Prima dell inserimento definitivo viene sempre effettuato un periodo di osservazione della durata media di tre mesi definito Periodo di prova. 6/9

7 10 STRUTTURAZIONE DEL SERVIZIO Le linee guida alle quali gli operatori del Centro di Cooperativa Solidarietà costantemente si attengono per erogare il servizio educativo sono dettate dal P.E.C. (Piano Educativo del Centro) e dai singoli P.E.I (Progetti Educativi Individualizzati). Gli operatori erogano il servizio attraverso gli interventi educativi individuati nei P.E.I., che sono orientati al recupero fisico psichico e sociale dei disabili, per il raggiungimento della maggior autonomia possibile. Questi vengono formulati annualmente dagli operatori con la supervisione del del Resp. Progettazione e del Resp.Educativo sulla base dei dati raccolti nel corso dell anno precedente. Gli operatori svolgono le differenti attività con rotazione e in forma partecipata. Durante gli incontri settimanali d equipe, le equipe straordinarie e gli incontri di supervisione vengono presi gli accordi che garantiscono la circolarità delle informazioni e dei carichi di lavoro. Nei P.E.I. vengono fissati per ogni utente degli obiettivi specifici sulla base dei bisogni individuali, delle caratteristiche dell utente, della situazione familiare e della complessità del caso. Il P.E.C. è la programmazione annuale delle attività proposte per l anno in corso ed è costituito dai dati relativi all utenza ed al personale, la relazione sulle attività dell anno precedente e la programmazione dell anno in corso. In esso vengono stabiliti: la distribuzione dei carichi educativi; la sperimentazione di nuovi laboratori, il numero dei mercatini da farsi, le uscite nel territorio, i progetti speciali, le attività ricreative con le famiglie e i volontari. Tutte le attività del Centro rispondono alla programmazione sviluppata nel P.E.C. Servizio di trasporto-mensa Il servizio offerto dal Centro prevede anche il trasporto della persona che lo frequenta dall abitazione al Centro e viceversa. Il trasporto può essere affidato a terzi, o svolto in collaborazione con la famiglia. Quotidianamente il centro provvede alla ristorazione degli utenti con: pausa ricreativa con spuntino mattutino. Pranzo assistito e gestito da tutti gli operatori. I cibi consumati sono garantiti dal servizio di ristorazione e rispettano le norme vigenti. Quotidianamente è attivo un laboratorio di cucina/attività domestica che concorre alla produzione di una piccola parte di pietanze. 7/9

8 11 ATTIVITÀ PROPOSTE ALL UTENTE E GIORNATA TIPO Gli operatori propongono agli utenti le diverse attività occupazionali, domestiche, ludiche, ricreative e relazionali facenti parte delle aree di sviluppo del P.E.I. e pianificate nella «Giornata tipo», di seguito riportata. GIORNATA TIPO Ore 8.00 Ore 8.20 Ore 8.45 Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore Ore Programmazione giornata e suddivisione incarichi/laboratori Accoglienza utenti Avvio attività di laboratorio Breve pausa ricreativa Ripresa attività di laboratorio Pranzo / igiene orale Pausa ricreativa Ripresa attività di laboratorio Breve pausa ricreativa Attività di riordino laboratorio Saluto Chiusura del centro Il Centro Educativo di Cooperativa Solidarietà vuole essere uno spazio umano e professionale per stimolare la persona disabile al lavoro, lavoro inteso come espressione realizzante. Il carisma centrale infatti è lo stare insieme eseguendo attività lavorative di servizio per il territorio. L ergoterapia è uno dei metodi utilizzati per promuovere la crescita e lo sviluppo delle autonomie della persona disabile in età adulta. La vita quotidiana si svolge in un clima di familiarità e di operatività che vogliono essere i pilastri della struttura. Per ciascun utente l obiettivo è il benessere e la realizzazione del sé, nel rispetto dei limiti e delle potenzialità. Solidarietà è uno spazio umano dove il lavoro eseguito in gruppo va quotidianamente nel territorio sottoforma di: panini venduti nelle scuole; bomboniere e oggettistica confezionate su commissione di privati; stampe su carta e su tessuto a richiesta di associazioni o privati; assemblaggio di minuteria. Solidarietà è uno spazio umano dove gli incontri per la vendita di ogni giorno, la presenza a mercatini, le uscite ricreative e didattiche, le gite con pernottamento, l ospitalità a scolaresche, l ospitalità a/presso grest e centri estivi, la presenza di numerosi tirocinanti, sono intesi come momenti centrali per la realizzazione degli utenti. Solidarietà è stare insieme senza dimenticare le difficoltà di ciascuno, valorizzando però le potenzialità del singolo e la forza del gruppo. È chiaro che programmazione e regole fino ad oggi hanno garantito crescita ed equilibrio nel funzionamento della struttura. Dalla costituzione ad oggi la Cooperativa Solidarietà si è sempre posta obiettivi ed una volta raggiunti ne ha continuato l evoluzione. 8/9

9 12 SODDISFAZIONE DELL UTENTE Il Centro della Cooperativa Solidarietà si preoccupa di monitorare tramite opportune metodologie e strumenti la soddisfazione degli utenti. I risultati ottenuti vengono discussi ed analizzati dal personale del Centro che li utilizza per attuare eventuali azioni di miglioramento. 13 TUTELA DELL UTENTE Il Centro della Cooperativa Solidarietà garantisce il rispetto della libertà, della dignità e della personalità degli utenti tramite: informazioni sui diritti degli utenti; informazioni sulle prestazioni disponibili; informazioni sulle condizioni, criteri e requisiti di accesso al Centro. Inoltre il Centro di Cooperativa Solidarietà sottolinea come uno dei suoi obiettivi principali sia quello di migliorare costantemente la qualità del servizio educativo erogato. Perché ciò avvenga il Centro ha bisogno di poter disporre di informazioni provenienti: dal suo interno attraverso una valutazione da parte del personale del servizio effettuato. Si tratta cioè di individuare quali sono i punti o settori di forza e i punti invece sui quali programmare ed attuare delle azioni di miglioramento. dall esterno attraverso la valutazione del Centro da parte delle famiglie espressa come livello di soddisfazione del servizio erogato. Questi dati ci permettono di avviare una serie di azioni per la tutela dell utente consistenti nel garantire che il servizio offerto: corrisponda a quanto dichiarato dal Centro e a quanto atteso dall utente; sia soddisfacente; possa essere migliorato qualora risulti poco soddisfacente. 14 RECLAMI Le famiglie degli utenti possono segnalare eventuali reclami ai responsabili del Centro e al Presidente. I reclami possono essere segnalati contattando direttamente l interlocutore. I reclami verranno riportati al C.C. per essere discussi e trovare soluzione e eventuale risarcimento. I reclami avranno sempre una risposta scritta entro un mese dalla data del reclamo stesso. Data: Firma Presidente: 9/9

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO 1. L'Istituto San Vincenzo L'Istituto San Vincenzo è un ente religioso legalmente riconosciuto che dipende dalla Arcidiocesi di Milano. E' presieduto

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO

PROMOZIONE LAVORO SERVIZI AL LAVORO COOPERATIVA SOCIALE DI SOLIDARIETÀ PROMOZIONE LAVORO CARTA SERVIZI SERVIZI AL LAVORO Ente accreditato per la Formazione Superiore presso la Regione Veneto con Decreto 854 del 08/08/2003 Ente accreditato

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I 1 CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004 I nidi d Infanzia e i servizi integrativi costituiscono il sistema dei servizi educativi e si configurano come centri territoriali

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT Pag.1 Pag.2 Sommario COS È IL SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE SAAT... 3 DESTINATARI DEL SERVIZIO... 3 I SERVIZI OFFERTI...

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi: Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Servizio Centro di Aggregazione Disabili GIODIS. Approfondimento. Il progetto: valori ed orientamento

Servizio Centro di Aggregazione Disabili GIODIS. Approfondimento. Il progetto: valori ed orientamento Il progetto: valori ed orientamento La storia Il servizio nasce nei primi anni 80 come sviluppo del Servizio Formazione Autonomia (SFA), uno spazio per il tempo libero pomeridiano sorto grazie all Associazione

Dettagli

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.

Dettagli

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio.

Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Carta dei Servizi Articolo 1 Soluzioni HR Servizi al tuo Servizio. Articolo 1 Srl Soluzioni HR - Aut. Min. Lav. Prot. N. 1118 del 26/11/04 CARTA DEI SERVIZI INDICE Presentazione di Articolo 1 Srl Carta

Dettagli

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. COMUNE DI GAVORRANO Provincia di Grosseto Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. TITOLO I - Oggetto Art.

Dettagli

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

un servizio residenziale rivolto a minori Sino ad un massimo di nove minori interventi educativi I progetti individualizzati fondati

un servizio residenziale rivolto a minori Sino ad un massimo di nove minori interventi educativi I progetti individualizzati fondati un servizio residenziale rivolto a minori che rivelano il bisogno di un progetto individualizzato, a carattere residenziale, per tutelare il loro sviluppo psicologico e sociale. Anche attraverso brevi

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE Allegato 4 AREA CULTURA DEMOGRAFICI SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CARLOFORTE PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS UFFICIO SERVIZI SOCIALI LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS)

Dettagli

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di

Dettagli

S.S.E.R. NUOVA EDUCATIVA TERRITORIALE

S.S.E.R. NUOVA EDUCATIVA TERRITORIALE CARTA DEL SERVIZIO S.S.E.R. NUOVA EDUCATIVA TERRITORIALE CARTA DEL SERVIZIO Strumento di base che regola i rapporti fra Servizio e utenti nonché dichiarazione d intenti con la quale la cooperativa Il Punto

Dettagli

PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA. Segreteria tel. 010 5577254

PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA. Segreteria tel. 010 5577254 Delibera n.34/2011 Carta dei Servizi Sistema Educativo Integrato dei servizi ai bambini di 0-6 anni Anno Scolastico 2011-2012 PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA

Dettagli

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

Carta della qualità dei servizi

Carta della qualità dei servizi MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta Carta della qualità dei servizi Museo Archeologico dell antica Allifae PRESENTAZIONE

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Unità di Supporto alla Ricerca CARTA DEI SERVIZI. CARTA DEI SERVIZI ottobre 2011 Pagina 1

Unità di Supporto alla Ricerca CARTA DEI SERVIZI. CARTA DEI SERVIZI ottobre 2011 Pagina 1 CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI ottobre 2011 Pagina 1 Presentazione della carta L Unità lavora ad un percorso di miglioramento della sua organizzazione interna e del suo modo di rapportarsi con gli

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze)

COMUNE DI REGGELLO (Provincia di Firenze) GARA D APPALTO PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI DI PRE SCUOLA E POST SCUOLA 4.09.20-30.06.204 CIG. 3570808D3 ALLEGATO DESCRIZIONE SERVIZI PRE E POST SCUOLA E SITUAZIONE A.S. 20/202

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI SANT'AGOSTINO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TRASPORTO DISABILI

COMUNE DI SANT'AGOSTINO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TRASPORTO DISABILI COMUNE DI SANT'AGOSTINO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TRASPORTO DISABILI Approvato con delibera di Consiglio n. 65 del 23/10/2006 Articolo 1 Finalità del servizio Il servizio trasporto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CENTRO ESTIVO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CENTRO ESTIVO COMUNE DI ROSTA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CENTRO ESTIVO Approvato con deliberazione C.C. n. 8 del 28.03.2011 Modificato con deliberazione C.C. n. 5 del 03.04.2014 Art. 1 Oggetto e ambito di applicazione

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

TRA. La LAVORARE INSIEME Cooperativa Sociale con sede in Almè (BG) Passaggio della

TRA. La LAVORARE INSIEME Cooperativa Sociale con sede in Almè (BG) Passaggio della CONVENZIONE TRA LA LAVORARE INSIEME COOPERATIVA SOCIALE E I COMUNI DI SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII, CARVICO, VILLA D ADDA PER IL SERVIZIO TERRITORIALE DISABILI (STD) CENTRO LUNA DI TERNO D ISOLA TRA La

Dettagli

ALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO

ALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO ALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO 1. Premessa Il Comune di Forlì, in relazione al proprio ruolo di promozione e governo del sistema territoriale integrato dei

Dettagli

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Chi siamo Casa di Enrica è una casa alloggio per adulti con disagio psichico. Si configura come

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

IMPRESA GENERALE GLOBAL SERVICE. Carta dei Servizi

IMPRESA GENERALE GLOBAL SERVICE. Carta dei Servizi Carta dei Servizi Introduzione: La presente Carta dei Servizi si rivolge agli utenti che accedono alla Dorigo Servizi Srl, ma anche a chiunque altro sia interessato a conoscerne le attività e le modalità

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

La Convenzione sui diritti dell infanzia

La Convenzione sui diritti dell infanzia NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre

Dettagli

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI ART. 1 PRINCIPI GENERALI Il Comune di Samugheo riconosce e promuove

Dettagli

POLITICA PER LA RESPONSABILITÀ SOCIALE PRS01 A

POLITICA PER LA RESPONSABILITÀ SOCIALE PRS01 A TITOLO DEL DOCUMENTO: POLITICA PER LA RESPONSABILITÀ SOCIALE CODICE DEL DOCUMENTO: PRS01 A INDICE DELLE REVISIONI Rev. Descrizione Stesura Verifica Approvazione Data A Prima Emissione 06/07/15 Il contenuto

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

QUESTIONARIO PER ASSISTENTI EDUCATORI

QUESTIONARIO PER ASSISTENTI EDUCATORI Pagina1 QUESTIONARIO PER ASSISTENTI EDUCATORI PROFILO ANAGRAFICO 1. SESSO M F Età PROFILO PROFESSIONALE 2. Presta servizio come educatore in una sola scuola o più scuole? In una sola scuola in n. scuole

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso Allegato C alla Delib.G.R. n. 34/30 del 18.10.2010 SCHEDA SOCIALE (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto

Dettagli

WT SRLS. www.icarointernet.it CARTA DEI SERVIZI

WT SRLS. www.icarointernet.it CARTA DEI SERVIZI WT SRLS www.icarointernet.it CARTA DEI SERVIZI Sommario PREMESSA... 3 PRINCIPI FONDAMENTALI... 3 Eguaglianza... 3 Continuità... 3 Diritto di Informazione... 3 Partecipazione... 3 Efficienza ed Efficacia...

Dettagli

Competenze Richieste:

Competenze Richieste: Informazioni sulla posizione di Camp Coordinator PER NON PERDERE TEMPO ASSICURATI DI POSSEDERE LE COMPETENZE E LA DISPONIBILITÀ DI TEMPO RICHIESTE. Periodo di lavoro: Riunioni preparatorie del campo e

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI

LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO

Dettagli

COMUNE DI SORGONO PROVINCIA DI NUORO Area Tecnica CARTA DEI SERVIZI SERVIZI CIMITERIALI Norme di riferimento La presente Carta dei Servizi, strumento di tutela dei cittadini, è stata formulata nel rispetto

Dettagli

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di: Comune Capofila Aalatri PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani,Trevi nel Lazio,

Dettagli

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico Via Montecassino, 8 Monza sostare-con-voi@novomillennio.it innovazione@novomillennio.it Chi siamo So-stare Con Voi Inserimento

Dettagli

MODELLO DI. Livello strategico

MODELLO DI. Livello strategico ALLEGATO II.1 MODELLO DI CARTA DI QUALITÀ DELL OFFERTA FORMATIVA ELEMENTI MINIMI La Carta della Qualità ha la finalità di esplicitare e comunicare al sistema committente/beneficiari gli impegni che l organismo

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione

Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' art. 10 d. lgs. 33/2013 Sommario Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione... 1 1. Procedimento di elaborazione

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY CITTA DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY - Approvato con del. C.C. n. 80-640 del 26.10.1993 (CO.RE.CO. prot. n. 8555 del 15.11.1993)

Dettagli

Avviso Pubblico per l accreditamento ai fini del convenzionamento di Nidi privati autorizzati all apertura ed al funzionamento nel Comune di Formia.

Avviso Pubblico per l accreditamento ai fini del convenzionamento di Nidi privati autorizzati all apertura ed al funzionamento nel Comune di Formia. Avviso Pubblico per l accreditamento ai fini del convenzionamento di Nidi privati autorizzati all apertura ed al funzionamento nel Comune di Formia. Art. 1 Obiettivi È intenzione del Comune di Formia procedere

Dettagli

Missionarie della Fanciullezza

Missionarie della Fanciullezza Missionarie della Fanciullezza Nutriamo un grande amore per i fanciulli, che occupano un posto centrale nel cuore e nei progetti di ogni suora della Congregazione. Cost. Missionarie della Fanciullezza

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI del Centro Servizi CISL (C.S.C.) SRL Verona agg. 29/10/2015 PRINCIPI ISPIRATORI

CARTA DEI SERVIZI del Centro Servizi CISL (C.S.C.) SRL Verona agg. 29/10/2015 PRINCIPI ISPIRATORI Art.1 SCOPO DELLA CARTA PRINCIPI ISPIRATORI La Carta dei Servizi del Centro Servizi CISL s.r.l. informa ogni utente su: Allo stesso tempo, i cittadini e le cittadine possono verificare il livello qualitativo

Dettagli

Accoglienza CHI BEN COMINCIA...

Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Anno scolastico 2010/2011 Osservazioni della Commissione L accoglienza è un percorso che ha come finalità: La formazione di un gruppo di lavoro (clima idoneo all apprendimento)

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO

Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO Pagina 1 di 7 CARTA DEL SERVIZIO CAD VIA PIO VII, 61 TORINO Pagina 2 di 7 Denominazione del presidio: CAD Laboratori via Pio Ubicazione/Indirizzo: via PIO VII, 61 (zona lingotto) Come si raggiunge: linee

Dettagli

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione

Dettagli

C.C.V. BS REGOLAMENTO

C.C.V. BS REGOLAMENTO ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio

Dettagli

CONSULTORIO FAMILIARE LUISA RIVA

CONSULTORIO FAMILIARE LUISA RIVA CONSULTORIO FAMILIARE LUISA RIVA Privato Accreditato Autorizzazione ASL Milano con delibera n 92 del 31 Gennaio 2012 Accreditamento Reg. Lombardia con delibera 3286 del 18 Aprile 2012 C.F. 01401200157

Dettagli

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE (Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.35 del 28/09/2011 Art. 1 Oggetto L affido familiare

Dettagli

SERVIZIO DI CONSULENZA E ORIENTAMENTO ALLO STAGE

SERVIZIO DI CONSULENZA E ORIENTAMENTO ALLO STAGE SERVIZIO DI CONSULENZA E ORIENTAMENTO ALLO STAGE Lo stage in cooperativa. Un esperienza di lavoro per crescere assieme. IL GRANELLO COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Via Amalteo, 74-33078 San Vito al Tagliamento

Dettagli

Dipartimento salute mentale e dipendenze. Progetto. DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS)

Dipartimento salute mentale e dipendenze. Progetto. DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS) A.S.L.4 Chiavarese Dipartimento salute mentale e dipendenze Progetto DOMINO/GREEN (sottoprogetto del progetto IRIS) Premessa storica Il progetto Domino, è stato attivato nell aprile 2006, in collaborazione

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DI RIABILITAZIONE SAN VINCENZO CENTRO DIURNO IL VELIERO

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DI RIABILITAZIONE SAN VINCENZO CENTRO DIURNO IL VELIERO CARTA DEI SERVIZI CENTRO DI RIABILITAZIONE SAN VINCENZO CENTRO DIURNO IL VELIERO 1. L'Istituto San Vincenzo L'Istituto San Vincenzo è un ente religioso legalmente riconosciuto che dipende dalla Arcidiocesi

Dettagli

N. 423 DEL 09.09.2008

N. 423 DEL 09.09.2008 N. 423 DEL 09.09.2008 ASILI NIDO - APPROVAZIONE PROGETTO PER L INSERIMENTO DI BAMBINI CON DISABILITÀ NEGLI ASILI NIDO COMUNALI - ANNO SCOLASTICO 2008/2009 LA GIUNTA COMUNALE Vista la Legge Regionale 27/94

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato

Dettagli

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15 CARTA DEL SERVIZIO 2014/15 Presentazione dell Associazione La Cascina La nostra storia inizia nel 1982 dall incontro di alcune persone che -come cittadini e volontari- hanno cercato risposte plausibili

Dettagli