PARTITE A TEMA. Introduzione
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- Emma Rocco
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1 PARTITE A TEMA Introduzione Per partita a tema o anche gioco a tema s intende un confronto tra due o più squadre che, all interno di una sessione di allenamento, devono rispettare un vincolo, una restrizione o raggiungere un obiettivo. La componente del gioco, inoltre, coinvolge maggiormente sul piano mentale rispetto ad una esercitazione puramente tattica. Le dimensioni e i tempi degli esercizi sono variabili in base al fine condizionale da perseguire. Per questo, oltre ad obiettivi tecnici e tattici, lavorando poi sui tempi e sugli spazi, questi tipi di esercizi consentono un valido allenamento anche delle qualità organiche di resistenza (spazi e tempi ampi) e di reattività (spazi e tempi ridotti). Inoltre, l introduzione delle partite a tema nella seduta giornaliera, dato il numero infinito di varianti, ci consente di gestire al meglio il numero di giocatori disponibili nelle singole sessioni d allenamento, cercando di massimizzare l impiego degli atleti. L allenatore deve evidenziare i principi significativi del risultato che vuole ottenere (di seguito obiettivi ), andando poi a strutturare partite ad hoc che abbiano l intento di addestrare questi principi. Le soluzioni attuabili sono numerosissime e ogni allenatore può scegliere quelle che ritiene più valide per i propri fini. 1
2 Esercizio: Inferiorità numerica improvvisa + tiro libero Obiettivi: attacco in superiorità/difesa in inferiorità, capacità di adattamento improvviso del collettivo, gestione del possesso palla in superiorità in un tempo ristretto, finalizzazione, transizioni, recupero difensivo e esecuzione dei tiri liberi. Numero giocatori: 10 (8+2) L esercizio si svolge a tutto campo, ma gli attacchi della squadra in possesso palla si svolgono nella metà campo avversaria. Un classico 4vs4 di movimento, diventa improvvisamente un 4vs3 quando l allenatore chiama un componente della squadra difendente a calciare un tiro libero nella metà campo opposta. Il giocatore chiamato deve improvvisamente lasciare la propria posizione difensiva, disinteressarsi dell azione e andare repentinamente a calciare. Così facendo la squadra che attacca ha un determinato tempo, tra quando il giocatore va alla conclusione e il suo rientro, per attaccare in superiorità numerica. Se l azione è troppo lenta, si potrebbe concedere agli avversari la possibilità di ritornare in parità numerica. La squadra che attacca se segna conquista un nuovo possesso di palla, se non ci riesce diventa la squadra che difende. In tal caso, l azione della squadra in possesso termina nel momento in cui la palla 2
3 finisce fuori sul fondo o con la perdita del possesso. In caso di fallo laterale a favore si continua a giocare. Non è previsto il gioco in transizione. Lo scopo dell esercizio, oltre che allenante per l attacco e per il calciatore chiamato a calciare, è molto utile per la squadra che difende in quanto costretta a riorganizzarsi improvvisamente e a cercare di difendere forte nella speranza, tanto quanto quella di riconquistare palla, di frenare l azione avversaria e riportare la parità numerica con i giocatori di movimento. Esercizio: I 10 passaggi Obiettivi: gestione accurata del possesso palla, finalizzazione, attacco in superiorità, difesa in inferiorità, transizioni. Numero giocatori: 10 (8+2) La squadra in possesso palla prima di poter concludere deve fare almeno 10 passaggi. L handicap iniziale, per la squadra che difende, è che un giocatore di movimento non può ripiegare nella propria metà campo. Quindi, lo scopo dell esercizio per la squadra in possesso è quello di 3
4 andare a giocare nella metà campo avversaria per sfruttare la superiorità numerica, mantenendo comunque la calma necessaria per raggiungere il numero minimo di passaggi richiesti prima di concludere. Per la squadra che difende, invece, l obiettivo è quello di pressare il più possibile affinché la squadra in possesso non vada a giocare in superiorità nella metà campo avversaria. In caso di perdita del possesso, la squadra che conquista palla può andare in transizione diretta senza obbligo di passaggi. In caso di palla fuori o fallo subito, si ricomincia da zero con la regola dei 10 passaggi. Esercizio: 3vs3 in continuità (3 squadre) Obiettivi: attacco e difesa in continuità, finalizzazione, collaborazioni difensive, continue transizioni, resistenza e reattività. Numero giocatori: 11 (9+2) In questo esercizio 3 squadre composte da tre giocatori ciascuna si sfidano continuamente, senza soste e senza particolari vincoli. La squadra 4
5 che inizia attaccando nella sessione successiva riposa. La squadra che ha difeso diventa quella che attacca e quella che ha riposato nella prima sessione difende, per poi attaccare. E così via. Così facendo si sviluppa il ritmo di gioco con continue azioni di attacco e di difesa, si stimola la ricerca delle transizioni e le collaborazioni a 3 giocatori, sia in attacco che in difesa. La componente della sfida continua, inoltre, invoglia le tre squadre a fare sempre meglio in attacco e a difendere forte in difesa. Esempio sessioni: Squadra gialla: riposo-difesa-attacco Squadra viola: attacco-riposo-difesa Squadra celeste: difesa-attacco-riposo Esercizio: 3vs3 in continuità (4 squadre) Obiettivi: attacco e difesa in continuità, finalizzazione, collaborazioni difensive, continue transizioni, resistenza e reattività. Numero giocatori: 14 (12+2) 5
6 Come sopra, ma con un gruppo in più e, di conseguenza, una maggiore concentrazione dei 4 terzetti che dovranno alternarsi in campo con il giusto ordine. Esempio sessioni: Squadra viola: 1 Squadra celeste: 2 Squadra gialla: 3 Squadra rossa: 4 Esercizio: 4vs3 (triangoli mobili) Obiettivi: collaborazioni offensive a 3 giocatori e triangoli mobili, lavoro in superiorità/inferiorità numerica, finalizzazione e collaborazioni difensive. Spazio: Metà campo Numero giocatori: 9 (7+2) 6
7 La partita a tema in questione è di facile svolgimento in quanto non ha particolari regole, ma risulta essere molto utile e formativo. In sostanza la squadra in superiorità, divisa in due diversi colori, ha una sola regola fondamentale: il giocatore in possesso palla può trasmettere palla solo al compagno di squadra con il colore diverso dal suo. Così facendo, i passaggi possibili saranno sempre 2, e non 3, imponendo ai giocatori della squadra in superiorità, ma non in possesso, a ricercare luce tra loro e i difensori, per essere serviti. Questo ci consente di sviluppare al meglio un gioco di ricerca degli spazi e di collaborazioni continue a 3 giocatori sviluppando dei triangoli mobili. Per quanto concerne la squadra a 3 giocatori, seppur in apparente inferiorità numerica, se collaborano collettivamente, possono riequilibrare le sorti della partita in quanto, di volta in volta, i giocatori della squadra a 4, coinvolti su ogni trasmissione di palla possono essere anch essi sempre e solo 3, disinteressandosi parzialmente del giocatore dello stesso colore del possessore di palla. Preciso che la squadra in inferiorità (3 giocatori) può anch essa attaccare e andare in transizione come in una partita regolare. 7
8 Esercizio: 4vs3 di movimento Obiettivi: simulazione di un espulsione a favore o contro, lavoro in superiorità/inferiorità numerica, finalizzazione, collaborazioni difensive, ricerca della finalizzazione dalla distanza contro una squadra con il portiere di movimento. Numero giocatori: 8 (7+1) La partita a tema proposta è, di fatti, un 4vs4 (4vs3 se contiamo solo i giocatori di movimento) che ci consente di lavorare su più aspetti contemporaneamente. La squadra a 4 giocatori di movimento allena la possibilità di una superiorità in gara, causa espulsione di un avversario. Così facendo ci si allena a trovare i giusti meccanismi e le giuste distanze per cercare, nell arco degli ipotetici due minuti di vantaggio, la via del gol. Al contempo, la squadra che difende, oltre a tentare di non subire nessuna trasformazione dagli avversari, potrà cercare di recuperare palla e ripartire in transizione o calciare in porta dalla distanza non essendoci nessun portiere avversario. L handicap della squadra in superiorità sarà 8
9 quello di avere due porte sguarnite di portiere: una quella regolare ed una molto più piccola all interno di quest ultima. Saranno assegnati 1 gol nella porta regolare e 2 in quella piccola. Così facendo, si andrà a stimolare anche il pressing e la pressione della squadra in superiorità ad ogni pallone perso, esattamente come accade nel momento in cui si perde il possesso nel caso di utilizzo del portiere di movimento. Esercizio: 2vs2 + 2 jolly esterni/pivot Obiettivi: sviluppo gioco in ampiezza, sviluppo gioco in profondità, passaggio improvviso da un gioco in ampiezza ad uno in profondità, finalizzazione, triangoli mobili e collaborazioni difensive. Numero giocatori: 14 (12+2) Nella partita a tema che propongo nell immagine sopra riportata, andiamo a simulare due diverse gare in contemporanea con due diversi 9
10 obiettivi e finalità: nella metà campo a sinistra si svolge in sostanza un 4v3 (4vs2 di movimento), con la squadra in superiorità che gioca con due jolly (o sponde) posti sugli esterni e al di fuori del rettangolo di gara. I jolly non possono trasmettersi il pallone tra di loro. Questo tipo di partita a tema ci consente di sviluppare continuamente un gioco in ampiezza e la ricerca di triangoli mobili. Al contrario, nell altra metà campo, si svolge un altra partita a tema con le stesse restrizioni, ma con l ideale ricerca di un gioco in profondità avendo i due jolly posti aldilà della linea di fondo campo, quasi a simulare il ruolo di due pivot. E chiaro che queste due partite possono essere anche utilizzate singolarmente e ottenere comunque gli obiettivi prefissati. E possibile, inoltre, allargare queste due mini partite a tutto campo con la presenza per le due squadre di sponde esterne o pivot. Detto questo, l esercizio che voglio proporvi riguarda la contemporaneità di queste due fasi, con le squadre che si alternano con passaggio immediato a situazioni sia di attacco che di difesa in entrambe le sessioni. Esempio: la squadra in superiorità che attacca con le sponde esterne, dopo 5 attacchi consecutivi, passerà immediatamente ad attaccare nel campo opposto e viceversa farà la squadra con le sponde pivot, seguite dalle rispettive difese. Al termine degli ulteriori 5 attacchi, saranno le difese a prendere il posto degli attacchi. Di fatti ci saranno 4 gruppi di lavoro, che si alterneranno in attacco in ampiezza, attacco della profondità, difesa contro una squadra che ci attacca in ampiezza e difesa contro una squadra che ci attacca la profondità. Al termine, chi ha siglato più reti vince. Questa alta componente di gioco e di competizione, alza notevolmente le prestazioni dell attacco ma anche della difesa che sarà tutt altro che disinteressata. 10
11 Esercizio: 3vs3 + 1vs1 Obiettivi: collaborazioni a 3 giocatori, transizioni, ricerca della superiorità numerica, finalizzazione, rilancio del portiere e ricerca dell 1vs1. Numero giocatori: 10 (8+2) Nella partita a tema in questione dividiamo il campo in due parti uguali. In una ci sarà un 3vs3 (giocatori di movimento) di partenza, mentre nell altra un 1vs1 (parliamo sempre di giocatori di movimento). S inizia il gioco a tema nella metà campo affollata : l attacco cercherà, senza particolari restrizioni, di segnare. Se ci riesce conquista un nuovo possesso. Invece, al contrario, se perde il possesso del pallone, direttamente (palla rubata) o indirettamente (palla in fallo laterale a favore degli avversari), la squadra che in precedenza attaccava non potrà rientrare, mentre la squadra difendente può trasformare la propria azione in offensiva cercando il compagno nell altra metà campo e portando un altro componente, colui che ha rubato palla o che calcia il fallo laterale, nella metà campo opposta 11
12 per un 2vs1. Se, invece, viene calciata fuori in rimessa dal fondo, sarà il portiere a rimetterla in gioco cercando l 1vs1 nell altra metà campo. Come detto, si conquista un nuovo possesso solo in caso di buona riuscita della finalizzazione oppure si cambia immediatamente campo e la squadra che ha difeso diventa attaccante e viceversa. Esercizio: Partite a tocco libero con restrizioni di tempo Obiettivi: ripiegamento repentino, equilibrio e controllo, pressing, resistenza e reattività. Numero giocatori: 10 (8+2) Immagine 1 12
13 Immagine 2 Immagine 3 In queste tre diverse partite a tema le restrizioni riguardano solo il tempo in relazioni ad aspetti tattici: nell immagine n.1 si disputa una partita regolare, 5vs5, è l unica restrizione è quella che ad ogni perdita di possesso bisogna ripiegare, scattando, fino alla propria linea di fondo prima di ricollocarsi in posizione di difesa collettiva. La difesa, quindi, una volta conquistato il possesso non potrà andare in transizione diretta. Nell immagine n. 2 invece c è semplicemente l obbligo, in caso di perdita del possesso, di ripiego di tutti i componenti della squadra nella propria metà campo nel tempo limite di 5. Nell immagine n.3 invece 13
14 evidenziamo una palla appena persa con l obbligo opposto alla partita precedente: riconquistare palla (o quantomeno un tocco che riazzeri il tempo come nel basket) nel tempo limite di 6. Quindi, è comprensibile che nelle partite 2 e 3 c è un input notevolmente diverso che andiamo a imprimere nella testa dei nostri atleti. Quello di disinteressarsi dell azione e ripiegare nell imm. 2 e, al contrario, quella di andare subito in pressione nella seguente. E ovvio che entrambe hanno pro e contro, essendo partite a tema senza mezze misure ma, aldilà della filosofia del proprio tecnico, è importante infondere nei propri giocatori la capacità di adattarsi a tutte le situazioni tattiche che possono presentarsi in un campionato o in una singola gara. Le partite, seppur nella loro pura semplicità, sono assolutamente molto dispendiose per gli atleti in campo. Esercizio: 3vs3 con una sponda Obiettivi: attacco in superiorità, possesso palla, difesa delle diagonali, copertura difensiva, adattamento improvviso, pressing e finalizzazione. Numero giocatori: 10 (8+2) 14
15 Nella partita a tema proposta si gioca in una situazione di 4vs4 (3vs3 di movimento) nel rettangolo di gioco, con un jolly esterno per ogni squadra. La sponda non può mai entrare nel campo quando attacca assieme ai propri compagni di squadra ma può, improvvisamente, tradire la propria squadra e dopo aver ricevuto il pallone invertire rotta di attacco ed andare in solitaria verso la propria porta. Così facendo si stimola squadra in possesso ad avere continue coperture, capacità di ripiegamento, adattamento ad un pericolo imprevisto e in ultimo, se non ci fosse niente di tutto questo, un 1vs1 con il portiere. Esercizio: Pressing e uscita pressing Obiettivi: difesa 1-1-2, pressing, uscite pressing, pressione individuale, attacco in superiorità, possesso palla, difesa delle diagonali, transizioni, scaglionamento difensivo e finalizzazione. Numero giocatori: 10 (8+2) Materiale: Pettorine, coni e palloni 15
16 In questa partita a tema bisogna suddividere il campo di gioco in 3 diverse zone, che saranno vincolanti per l attacco e la difesa. S inizia dalla squadra in possesso palla schierata inizialmente con un Se i due giocatori della prima zona (non il portiere) riescono a trasmettere il pallone nella zona centrale, uno dei due (preferibilmente il giocatore dei due che non ha trasmesso palla) può oltrepassare la sua zona e andare in quella successiva. Una volta superata la prima linea di difesa, sarà possibile giocare in superiorità numerica nelle altre due zone. Lo stesso svolgimento ci sarà nel passaggio dalla zona 2 alla zona 3. La difesa invece lavora con un pressing molto alto, con il classico schieramento 1-1-2, senza però avere, se superati, la possibilità di aiuti in ripiegamento. Detto questo, se la difesa riesce a rubare palla può andare in transizione direttamente con l uomo che ha rubato palla più i giocatori delle linee seguenti. In tal caso, sarà la squadra precedentemente in possesso a non poter ripiegare. In caso di trasformazione la squadra in possesso ne riconquista un altro, oppure si comincia da zero dalla parte opposta. Esercizio: 3vs3 con pivot Obiettivi: lavoro sul 3:1, possesso palla, ricerca della profondità, gioco sul pivot, difesa delle diagonali, transizioni, scaglionamento difensivo e finalizzazione. Numero giocatori: 10 (8+2) 16
17 La partita a tema proposta è un regolare 5vs5, che prevede un lavoro specifico sul pivot e quindi sul sistema di gioco 3:1. I due pivot si muoveranno nei metri avversari. Questo spazio sarà diviso in senso immaginario in 3 zone, 2 esterne ed una centrale. Quando la palla arriva al pivot in zona centrale si può attaccare liberamente. Se, invece, la palla arriva al pivot nelle due restanti zone esterne è previsto l obbligo, per il giocatore che ha trasmesso la palla (in tal caso il n. 8) di non poter andare a calciare direttamente, ma correre verso il pivot e tagliare verso il centro, affinché questo taglio possa aprire spazio al secondo (4) o al terzo giocatore (6) senza palla che segue l azione. Così facendo, si allenano sia i tagli che la corsa sul secondo palo per un eventuale deviazione dopo la conclusione del secondo giocatore. In alternativa il pivot, può anche girare il pallone su un giocatore in copertura e ricominciare l azione. Esercizio: 5vs5 in pressione Obiettivi: stimolo al pressing, possesso palla, uscite pressing, difesa alta con i cambi, transizioni e finalizzazione. Numero giocatori: 10 (8+2) 17
18 Partita regolare con pochi input ma tutti stimolanti per la difesa alta con i cambi: ogni trasformazione vale regolarmente 1 gol, esclusi i gol che arrivano su palla rubata che valgono 2. Inoltre, per rendere più interessante e complessa la fase di uscita pressing, per entrambe le squadre introdurre un limite di tocchi nella propria metà campo (prima 3, 2 e poi 1) e tocco libero nella metà campo avversaria. Se il limite di tocchi viene violato, la squadra avversaria potrà usufruire di un tiro libero. Esercizio: 4vs4 + 1 jolly Obiettivi: stimolo al pressing, possesso palla, uscite pressing, difesa alta con i cambi, scaglionamento difensivo, ricerca degli spazi e finalizzazione. Numero giocatori: 10 (8+2) 18
19 Anche in questa partita a tema suddividiamo il campo in tre zone uguali tra loro. Si affrontano due squadre 4vs4 (3vs3 di movimento) più un jolly per la squadra in possesso palla a determinare una continua superiorità numerica della squadra in possesso palla. Dividendo il campo in 3 parti uguali diamo degli input alla squadra in possesso: la palla deve essere toccata da tutti i giocatori (jolly compreso) prima di poter finalizzare l azione e, inoltre, per essere valido il gol, il pallone deve essere giocato in tutte e tre le zone di campo. Questo lavoro ci consente di stimolare il gioco collettivo, senza avere troppa fretta di verticalizzare l azione e, in più, ci consente di non cercare palle lunghe immediatamente come potrebbe essere un rilancio del portiere per il pivot. La squadra non in possesso di palla, già penalizzata dalla certezza dell inferiorità numerica, se riesce a rubare palla nella prima linea offensiva può concludere l azione direttamente. 19
20 Esercizio: 3vs3 (3 squadre) Obiettivi: stimolo al pressing, possesso palla, uscite pressing, difesa alta con i cambi, collaborazioni tra le linee di pressione e finalizzazione. Spazio: Metà campo Numero giocatori: 11 (9+2) Partita a tema senza vincoli, se non quello di giocare a metà campo e di pressare fortemente l avversario. Mini partite della durata di 1 30 ad alta intensità, con le tre squadre ad alternarsi. Si favorisce il lavoro in uscita pressing e la pressione singola e il pressing della difesa con i cambi simulando 1.a e 2.a linea. 20
21 Esercizio: 5vs5 + 2 jolly Obiettivi: stimolo al pressing, possesso palla, uscite pressing, difesa alta con i cambi, collaborazioni tra le linee di pressione, allenamento al portiere di movimento e finalizzazione. Numero giocatori: 14 (12+2) L ultima partita a tema proposta riguarda un 5vs5 (4vs4 di movimento) con un jolly per ogni squadra. Quest ultimo resta fuori dal rettangolo di gara fino a quando i suoi componenti non toccano tutti il pallone in una singola azione: a quel punto entra in gioco anche il jolly, di fatto portando la squadra difendente in una situazione di 5vs4 di movimento, utile per allenare una situazione ideale per il portiere di movimento, se elaborata, o di transizione se rapida. In tal senso, ovviamente, si evince la necessità della squadra non in possesso di palla di pressare forte la squadra in possesso affinché si possa evitare che tutti i 4 giocatori di movimento possano toccare il pallone e, a quel punto, utilizzare il jolly. Nicola Masiello 21
Allenare il possesso palla con le partite a tema.
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